Vincenzo Fedele. Cartelli contro la Sentenza della Corte Costituzionale. Passeggiando…
5 Dicembre 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Vincenzo Fedele, indignato come molti, a partire dallo scrivente, per la prevedibile ma per questo non meno vergognosa performance della Consulta, lancia questa proposta. Che idealmente giriamo a chi ha la possibilità di realizzarla, tipo i movimenti politici (ITALEXIT, VITA, POPOLO DELLA FAMIGLIA e altri) come anche i movimenti cattolici (Generazione Voglio Vivere, Sentinelle in Piedi, Citizengo, Pro Vita & FAMIGLIA, ecc.) E i movimenti etici e giuridici (Rosario Livatino ecc.), Liberi in Veritate o anche altri…Buona lettura.
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Cartelli contro la sentenza della Corte costituzionale.
La Corte Costituzionale ha emesso la sentenza sulle malversazioni attuate nella presunta lotta al COVID. Doveva pronunciarsi, e si è pronunciata, sulla legittimità dei provvedimenti adottati rispetto alla nostra Carta Fondamentale dei diritti : La Costituzione.
E’ palese, invece, che la sentenza è solo ed unicamente politica. E’ palese che questa sentenza apre le porte ad ogni nefandezza futura in spregio alla Carta Costituzionale che avrà un valore inferiore ai rotoli che tutti usiamo prima di tirare lo sciacquone.
La sentenza è palesemente incostituzionale, per non dire anticostituzionale
Per rendere obbligatorio un “vaccino”, deve essere dimostrato che impedisce la trasmissione ad altri del virus da combattere. A maggior ragione se è sperimentale.
Su questo si è pronunciata la Corte ed era noto, già all’epoca dell’introduzione degli obblighi, che il “vaccino” NON immunizza e NON impedisce la trasmissione ad altri del virus da combattere. Le stesse case produttrici hanno confermato queste certezze, ampiamente anticipate dal mondo scientifico non asservito.
Non entro ulteriormente nel merito. Meglio di me lo stanno facendo tanti giuristi, medici, costituzionalisti, ecc. Basta leggere gli interventi ospitati su questo sito, o vedere gli altri siti e i pochi giornali e media non asserviti ed irrigimentati.
Le discussioni giuridiche, etiche e politiche potranno portare cambiamenti nel medio-lungo termine. Il problema delle libertà personali, invece, è immediato, cogente e non procrastinabile. Penso, quindi, che dobbiamo affiancare questi strumenti con altri, molto più semplici, pregnanti e che smuovano qualche sassolino che cadendo a valle si trasformerà in valanga.
L’illuminazione mi è venuta in modo impensato proprio oggi, (le vie del Signore sono infinite), rileggendo l’articolo di Maurizio Ragazzi del 29 Giugno di quest’anno su Stilum (Vedi quì) a commento della sentenza Roe Vs Wade della Corte suprema degli Stati Uniti.
Le parole che mi hanno fatto riflettere, pur nel diverso contesto, sono:
“I cinque giudici della maggioranza, nel legare il loro nome ad una sentenza storica, hanno dato prova di coraggio, se si considerano i picchettaggi di fronte alle loro case, l’attentato alla vita di uno dei cinque, e la reazione da scalmanati del mondo progressista, incapace di accettare qualsiasi sconfitta in quanto si crede portatore di una (falsa) verita’ universale che esso stesso crea e si sente in dovere d’imporre, anche violentemente, a tutti gli altri.”
I giudici americani hanno dimostrato un coraggio inaudito nel proclamare che l’erba d’estate è verde, nonostante le pressioni anche violente. I nostri giudici costituzionali riescono a piegare la Costituzione alle false verità di chi per oltre 2 anni l’ha modificata illegalmente con strumenti amministrativi, i DPCM.
Non basta denunciare questo sui siti liberi e sulla stampa non asservita. La mai dimenticata casalinga di Voghera si abbevera alle immagini televisive ed ai giornalai prezzolati e velinari.
Noi dobbiamo far toccare con mano quanto questa sentenza sia iniqua e spregiativa del dettato costituzionale. Senza manifestazioni violente, dobbiamo muoverci fisicamente e pacificamente.
La mia pazza idea è di riunirci in drappelli, magari piccoli ma continui, anche facendo i turni, sotto casa dei giudici costituzionali, sotto i portoni delle istituzioni (Corte Costituzionale, Parlamento, Quirinale, sedi dei partiti, ecc.) per passeggiare in silenzio esponendo cartelli con gli slogan appropriati.
I film americani con quattro gatti che girano in circolo inalberando cartelli rendono l’idea. Da noi non è normale farlo, quindi può essere rivoluzionario. Ricordiamo quanto sono state devastanti le manifestazioni delle “sentinelle in piedi” ? Quanto erano avversate dai provocatori LGBT ?
A differenza degli scalmanati USA pro aborto, che oltre I picchettaggi alle case dei giudici costituzionali attentavano anche alla loro vita, noi saremo pacifici e silenziosi propositori di idee vere e controcorrente.
Dovremo stare attenti alle provocazioni, evitare dichiarazioni ai soliti giornalisti provocatori che verranno a farci dire cose oltre le righe, demandando agli organizzatori le risposte alle insidiose domande che saranno pianificate per screditare il movimento, come si è fatto nelle manifestazioni contro il DDL Zan, dove mirabilmente solo Coghe e pochi altri erano abilitati a parlare.
Il silenzio sarà la nostra arma devastante. E’ difficile rimanere in silenzio davanti alle provocazioni. Dovremo imparare a farlo. Passeggiare sotto i portoni , anche da soli, sulla pubblica via da cui non è consentito essere allontanati, con cartelli manoscritti con frasi tipo :
- La Pfizer ha ammesso che i “vaccini” non prevengono la trasmissione del virus, La Corte Costituzionale lo nega;
- La Corte Costituzionale deve difendere ed applicare la Costituzione, non stravolgerla;
- Chi ha negato le cure e tolto il salario ottiene copertura legale negando la Costituzione;
- La Costituzione è a difesa dei cittadini, non della casta;
- Si stravolge la Costituzione per coprire le morti procurate e le mancate cure;
- Le sentenze devono applicare la Costituzione, non negarla;
Molti hanno maggior acume di me, e maggior sintesi, per slogan più mirati ed incisivi, e lascio a loro la fantasia applicativa. Importante è il concetto.Sarebbe impagabile vedere al TG, mentre entra Letta nella sede del PD, un signore appoggiato al muro con un cartello che inneggia alla libertà o una Signora sotto casa di Amato a chiedere conto della legalità.
Cercheranno anche di allontanarci, con le buone e con le brutte, quindi sarà bene armarci di telefonino per documentare le malversazioni e farle diventare virali. La non violenza della verità contro la sopraffazione dei militanti del ministero della verità.
Le TV inizieranno a parlarne per sottolineare la protervia di pochi “NO-VAX” che non accettano la Legge, ma qualcuno rifletterà sul contenuto dei cartelli, qualcuno si porrà qualche dubbio.
Soprattutto chi abita all’interno delle case (ed i famigliari, i figli,i nipoti) dove si va a passeggiare in silenzio, cartellomuniti, inizierà a riflettere che la nomina ricevuta a così alto scranno non comprende solo il dire grazie a chi ha regalato quella nomina, ma dovrebbe essere un inchino al testo costituzionale ed alle Libertà inviolabili per cui qualcuno ha sacrificato anche la propria vita, come non dimenticano di proclamare, strumentalmente, ogni 25 aprile.
Riprendiamoci la Libertà passeggiando, in continuo, a turno ed in silenzio. Sarà devastante.
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Categoria: Generale