Il Don Bosco della Cina. Il Servo di Dio Carlo Braga. Porfiri.

2 Novembre 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il maestro Aurelio Porfiri offre alla vostra attenzione questo ricordo di un sacerdote salesiano che ha svolto in Cina le sua missione. Buona lettura.

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Il don Bosco della Cina: servo di Dio Carlo Braga (1889-1971)

Tra le missioni cattoliche in Cina più importanti nei tempi moderni, c’è quella dei padri Salesiani, figli di san Giovanni Bosco. Tra i missionari più importanti c’era padre Carlo Braga, che fu conosciuto con l’appellativo di “don Bosco della Cina”.

Nato in un piccolo paese in Lombardia, ebbe un infanzia molto complicata. Il padre se ne era scappato con un’altra donna mentre la madre ebbe una vita tormentata e il piccolo Carlo, come dirà nelle sue memorie, praticamente non la conoscerà. Nel bel libro di Vasco Tassinari, Carlo Braga: l’uomo che ebbe tre patrie, si ricostruisce la vicenda della povera donna che ufficialmente era stata dichiarata pazza e morta in un ospedale psichiatrico ma in realtà aveva la tubercolosi e questo poneva potenzialmente lo stigma anche sulla sua famiglia.

Il piccolo Carlo fu accudito dalle suore e presto sentì in lui la vocazione al sacerdozio. Frequentava gli ambienti salesiani e potè anche conoscere il beato Michele Rua, successore di don Bosco, a cui fece da segretario. Entrato nei salesiani fu ordinato sacerdote nel 1915. Dopo la guerra, a cui partecipò, i suoi superiori decisero di mandarlo in Cina come missionario. Arrivò il  29 settembre 1919.

Padre Braga fu molto attivo nella missione cinese e potè conoscere il vescovo Salesiano Luigi Versiglia che nel 1930 verrà martirizzato con Calisto Caravario ed insieme a quest’ultimo è stato poi canonizzato nel 2000. Il padre Braga diede grande impulso all’espansione dei salesiani in Cina e con l’aiuto di Giuseppe Lo Pa Hong, costruì una casa a Shanghai dove potè accogliere tanti bambini locali, alcuni dei quali divennero salesiani a loro volta, tra cui il futuro cardinale Joseph Zen. Chi ha potuto vivere con il padre Braga ricorda il suo sorriso e la sua mitezza. Egli, da buon Salesiano, era versato non solo nella teologia, ma anche nella musica e nel teatro. Infatti i Salesiani erano conosciuti anche per le rappresentazioni sacre che attiravano molto pubblico, per gli oratori per cui componevano la musica alcuni confratelli, tra cui Vincenzo Cimatti  (1879-1965) che fu il grande pionere Salesiano in Giappone. Uno degli aspetti a cui padre Braga teneva molto era quello dello sport, specialmente del calcio. Quando i suoi ragazzini perdevano si arrabbiava, perché diceva una squadra debole avrebbe avuto come conseguenza anche un calo delle vocazioni, in quanto gli avversari sarebbero rimasti poco impressionati dal valore dei ragazzini dei Salesiani. Non bisogna dimenticare anche l’opera di padre Braga a Macao e in Hong Kong. È in quest’ultima città che trasferì i suoi ragazzi quando le condizioni politiche e sociali non permettevano più la permanenza in Cina. Padre Braga fece edificare quella che oggi è conosciuta come Salesian House of Studies nella zona di Shau Kei Wan, nella parte est dell’isola di Hong Kong.

Padre Braga si trovò in Cina in un periodo complicato, un periodo in cui infuriavano le lotte tra i repubblicani di Chiang Kai-shek (蔣介石) e i comunisti di Mao Zedong (毛澤東). Fu un periodo molto complesso per il paese che come sappiamo finì con la vittoria dei comunisti che presero il potere nel 1949.

Nel 1953 don Braga viene mandato nelle Filippine, dove profonderà tutta la sua energia per la fondazione della missione Salesiana in questo paese e dove morirà nel 1971.

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1 commento

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Ho apprezzato molto. E’ sempre edificante conoscere le nuove figure proposte come modelli cristiani.

    Segnalo che tra i salesiani, recentemente è approdato agli onori degli altari, anche il servo di Dio don Silvio Galli (1927-2012), confessore ed esorcista, “modello di santità sacerdotale e di autentica vita consacrata in un tempo segnato da scandali, abbandoni, mondanità”….