Mercator.net. Il Battito Cardiaco Fetale è Scienza. Indiscutibile.
29 Ottobre 2022
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, mi sembra opportuno portare alla vostra attenzione questo articolo apparso su Mercator.net, nella traduzione di Vincenzo Fedele, che ringraziamo per il lavoro. Buona lettura.
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Le leggi del battito cardiaco fetale sono basate sull’evidenza e hanno perfettamente senso. Meritano di essere sostenute.
‘Il battito cardiaco è la misura medica della vita. È il motivo per cui non sei mai stato al funerale di qualcuno con il battito cardiaco».
di Arthur Goldberg 26 ottobre 2022
La sentenza Dobbs ha accelerato la divisione tra coloro che sono favorevoli all’aborto in ogni circostanza e coloro che ritengono che il nascituro debba essere protetto dal momento del concepimento. Mentre il dibattito prosegue, sembra che una posizione stia emergendo e riceva sempre maggiori consensi. E’ la posizione che approva il divieto di aborto dopo una specifica settimana di gravidanza o quando si riscontra una particolare attività fisiologica durante la gravidanza.
La maggior parte degli americani ora sostiene il divieto all’aborto una volta rilevato il battito cardiaco di un bambino non ancora nato (vedi qui – E’ un articolo di aprile del 2019, quindi di prima che si avviasse il dibattito con la consapevolezza della sentenza Dobbs. Afferma che il 56 % è contrario all’aborto se si percepisce il battito cardiaco e si può presumere, pertanto, che le percentuali attuali siano anche maggiori – NdT).
Visto che sta prendendo sempre più piede l’idea che la linea di demarcazione tra consentire o proibire l’aborto può essere il momento in cui si sente il battito cardiaco di un bambino, la sinistra ha sviluppato una nuova strategia per reinventare quando si possono verificare i battiti cardiaci del feto. Tuttavia, prima di discutere di tale tentativo di ridefinizione, e delle loro conseguenze, è importante rivedere brevemente la storia della legislazione sul battito cardiaco fetale.
Breve storia delle leggi del battito cardiaco fetale
Nel 2011, un’esuberante e creativa attivista pro-life dell’Ohio, Janet Folger Porter, ha avviato una campagna per un’idea da lei sviluppata per vietare l’aborto dopo che sia rilevabile un battito cardiaco fetale. Dopotutto, ha ragionato, se il segno della morte è quando un cuore smette di battere, allora l’inizio della vita dovrebbe essere definito come il momento in cui il cuore inizia a battere. Come ha spiegato, “Il battito cardiaco è la misura medica della vita. È il motivo per cui non sei mai stato al funerale di qualcuno con il battito cardiaco».
Nell’ultimo decennio, Janet è riuscita a introdurre con successo (vedi qui) tale legislazione in 29 stati, con 10 stati che le hanno trasformate in legge (alcuni dei quali sono al vaglio giudiziario). Nel 2017, 174 co-sponsor hanno presentato al Congresso degli Stati Uniti un disegno di legge sulla protezione del battito cardiaco. Anche se alla fine non è stato approvato, ho scritto un articolo a sostegno della legislazione (vedi qui) e ho spiegato come i progressi scientifici nella medicina fetale abbiano riconosciuto il nascituro come un essere umano vitale.
Il settore emergente della medicina fetale consente ai medici di trattare il feto come un paziente e quindi diagnosticare anomalie e malattie fetali nell’utero. Un fatto di tale portata indica la realtà che il feto è un essere umano vivente a se stante che dovrebbe essere valutato come persona con una posizione legale. In effetti, in contesti diversi, il concetto di “diritti fetali” sta prendendo sempre più piede. Le legislature statali, i tribunali e le forze dell’ordine stanno iniziando a riconoscere embrioni e feti separatamente dalle donne che li portano.
Ci sono diversi esempi di situazioni che vengono trattate con successo all’interno dell’utero dai professionisti della medicina fetale.
C’è l’anemia fetale, una condizione in cui la quantità di globuli rossi e di emoglobina circolanti in un feto scende al di sotto dei livelli normali. Se abbastanza grave, possono verificarsi insufficienza cardiaca o danni cerebrali. Per prevenire tali danni al cuore o al cervello, un feto anemico può essere trattato trasfondendo sangue, attraverso la parete addominale della madre, nel cordone ombelicale.
Un altro esempio è l’ernia diaframmatica congenita (CDH), una situazione in cui il diaframma del nascituro presenta un foro. Senza correzione, lo stomaco, la milza e l’intestino del nascituro si spostano verso l’alto impedendo lo sviluppo dei polmoni e causando la morte del bambino poco dopo la nascita. Per fortuna, il CDH ora può essere corretto inserendo un minuscolo palloncino attraverso la bocca di un feto e all’interno della sua trachea.
I metodi chirurgici fetali possono anche riparare una malformazione chiamata spina bifida, un midollo spinale malformato, prima della nascita aprendo l’utero per chiudere l’apertura nella schiena del bambino mentre è ancora nel grembo materno.
Tali trattamenti possono essere attuati già otto settimane dopo il concepimento, poco dopo che i dispositivi medici possono iniziare a rilevare il battito cardiaco di un bambino, secondo il dottor Yuval Gielchinsky , un medico senior esperto in biologia molecolare presso il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Hadassah in Israele .
Tentativo di ridefinire i battiti cardiaci fetali
Riconoscendo la potenziale popolarità delle leggi sul battito cardiaco fetale che vietano gli aborti una volta rilevato un tale battito cardiaco, i sostenitori dell’aborto su richiesta hanno creato una campagna in cui si suggerisce che “quello non è un vero battito cardiaco“.
Recentemente questa campagna ha ricevuto molta pubblicità quando Stacey Abrams, la candidata governativa dei democratici in Georgia, ha annunciato: “Non esiste un battito cardiaco a sei settimane. È un suono artificiale progettato per convincere le persone che gli uomini hanno il diritto di prendere il controllo del corpo di una donna“. Sull’assurdità dell’ultima parte della sua affermazione non vale davvero la pena di sprecare spazio. Tuttavia, la prima parte del suo commento riguardo al fatto che il battito cardiaco è un “suono fabbricato” è, di fatto, un errore ingannevole che invece la sinistra dichiara ora di aver verificato.
Il mese scorso, Planned Parenthood, uno dei principali sostenitori dell’aborto su richiesta, ha cambiato il modo in cui descriveva il battito cardiaco di un bambino non ancora nato. Il dottor Calum Miller, un medico britannico, esperto di etica e docente all’Università di Oxford, sottolinea che prima che diventassero popolari le leggi sul battito cardiaco, Planned Parenthood caratterizzava correttamente l’attività come un vero battito cardiaco. Quando in precedenza descriveva la quinta o sesta settimana di gravidanza, il sito web di Planned Parenthood diceva: “si sviluppano un cuore pulsante e un sistema circolatorio molto semplici“. Tuttavia, per evitare ora di definire l’attività in questione come un battito cardiaco, ha rivisto il sito web ed adesso si può leggere: “Una parte dell’embrione inizia a mostrare attività cardiaca. Suona come un battito cardiaco su un’ecografia, ma non è un cuore completamente formato: è la prima fase dello sviluppo del cuore“.
Per sostenere politicamente il movimento dell’aborto su richiesta, l’American College of Obstetricians and Gynecologists ha pubblicato una linea guida che dice: “Fino a quando le camere cardiache non sono state sviluppate e possono essere rilevate tramite ultrasuoni (circa 17-20 settimane di gestazione), non è accurato caratterizzare lo sviluppo cardiaco dell’embrione o del feto come un battito cardiaco”.
Qual è il significato di queste modifiche linguistiche? Come chiarisce un commentatore pro-vita: “Diversi stati hanno leggi che vietano gli aborti una volta che inizia il battito cardiaco fetale, e se il tuo impegno è quello di estendere la zona di morte per i bambini, vuoi che quel battito cardiaco inizi il più tardi possibile”.
La verità sui battiti cardiaci fetali
Diversi esperti hanno esposto la realtà della diagnosi precoce del battito cardiaco e negano la veridicità delle ridefinizioni da parte di coloro che sostengono l’aborto su richiesta. Ad esempio, la dott.ssa Tara Sander Lee, ricercatrice senior e direttrice delle scienze della vita presso il Charlotte Losier Institute senza scopo di lucro , spiega : “Mentre alcune persone affermano falsamente che un bambino non ancora nato e con 6 settimane di gestazione è solo un ammasso di cellule, la scienza dimostra che il bambino è già un essere umano complesso. Il cuore di un bambino che deve nascere batte attivamente a 6 settimane e avrà già battuto quasi 16 milioni di volte entro 15 settimane. Infatti, a 6 settimane di gestazione, la frequenza cardiaca del bambino è di circa 110 battiti al minuto, che possono essere facilmente rilevati dagli ultrasuoni”.
Istituzioni famose sono d’accordo. Nel descrivere la gravidanza, il prestigioso sito web della Mayo Clinic ci informa che “Il sistema cardiovascolare di un bambino inizia a svilupparsi cinque settimane dopo la gravidanza, o tre settimane dopo il concepimento. Il cuore inizia a battere poco dopo. “
Dall’altra parte dell’oceano, la prestigiosa British Heart Foundation dell’Università di Oxford ha pubblicato uno studio che suggerisce che il cuore umano potrebbe iniziare a battere già 16 giorni dopo il concepimento. “Il cuore è il primo organo a formarsi durante la gravidanza ed è fondamentale per fornire ossigeno e sostanze nutritive all’embrione in via di sviluppo”.
Altri riportano differenze temporali minori:
(1) un’ecografia transvaginale può rilevare il battito cardiaco già cinque settimane dopo l’ultimo periodo mestruale
(2) un dispositivo di ecografia Doppler può farlo già a quattro settimane e mezzo.
La dott.ssa Donna Harrison, CEO dell’American Association of Pro-Life Obstretricians and Gynecologists, riassume che le dichiarazioni di disinformazione dei pro-abortisti ignorano le prove dell’embriologia di base. “Infatti, a sei settimane di gestazione, il cuore embrionale si contrae ritmicamente per pompare il sangue, attraverso le proprie arterie, che scorre alla placenta per scambiare anidride carbonica con ossigeno“. Continuando, afferma: “Chiamare questo come qualcosa di diverso da un cuore che batte è disonesto e serve solo a disumanizzare le persone che devono ancora nascere … Giocare alla semantica con la definizione di un cuore non è per nulla al servizio della scienza o del pubblico, ma piuttosto avanza solo un programma di aborto secondo l’agenda abortista”.
L’evidenza scientifica è coerente con i valori morali universali
La realtà scientifica nella medicina fetale si armonizza con un insieme di valori morali ed etici universali stabiliti da Dio ed è applicabile a tutta l’umanità. Questi valori morali condivisi comprendono le leggi Noahide , il fondamento delle credenze condivise da ebraismo, cristianesimo e islam. Questo codice basato sulla Bibbia fu rivelato a Noè dopo il Diluvio. Le leggi Noahide furono autorevolmente ribadite attraverso i Dieci Comandamenti sul Monte Sinai oltre 3.000 anni fa. Implicano divieti di idolatria, blasfemia, rapporti sessuali proibiti, furto, omicidio, illegalità e trattamento improprio della natura.
La legge di Noahide proibisce chiaramente di uccidere un feto innocente. Anche al di fuori della rivelazione biblica, la sola ragione conduce all’ineluttabile verità assoluta che è sempre sbagliato uccidere intenzionalmente un essere umano innocente. Chiaramente, nessuno è più innocente di un bambino non ancora nato.
Quando combiniamo questo fondamento morale che si trova nelle Leggi Noahide con la nostra conoscenza della medicina fetale e in particolare quando il cuore di un bambino non ancora nato inizia a battere, il nostro percorso da seguire è chiaro : ricreare una cultura della vita e, nel processo, ignorare il tentativo di ridefinizione di quando il cuore di un nascituro inizia a battere.
Traduzione di Vincenzo Fedele
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Categoria: Generale
Al momento del concepimento l’essere umano è già in atto e non si può negare che porti con sé tutti i suoi diritti.
Dunque vuol dir poco il momento della percezione del battito (meraviglia da ascoltare) che ovviamente avviene ad un determinato momento dello sviluppo embrionale; ma che un bambino sia presente è di una certezza incontrovertibile. Personalmente sulla questione sono di un rigore assoluto.