Sondaggio di Pro Vita & Famiglia: 80% di Italiani Dicono “No” al Gender nelle Scuole
22 Settembre 2022
Pubblicato da Marco Tosatti
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, riceviamo ben volentieri pubblichiamo questo comunicato di Pro Vita & Famiglia. Buona lettura, e condivisione.
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il prossimo Governo non avrà scuse.
Ieri ho presentato in Senato il sondaggio nazionale commissionato da Pro Vita & Famiglia su cosa pensano gli italiani dell’ideologia gender e del suo impatto sulla società, sulla scuola e sui minori.
I risultati sono molto incoraggianti e premiano il lavoro instancabile che portiamo avanti da anni, grazie al tuo sostegno. |
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Dal sondaggio emerge innanzitutto che solo il 32% degli italiani si dice d’accordo con le teorie gender.
Il 60% ritiene che un uomo che ‘si sente’ donna non possa competere negli sport femminili, e il 51% che non possa usufruire di bagni, spogliatoi, docce e luoghi riservati alle donne.
Per quanto riguarda l’impatto della teoria gender in ambito scolastico, il 58% degli italiani considera sbagliato sostituire le parole padre e madrecon genitore 1 e genitore 2 sui documenti.
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Adesso arriva il bello.
Ben il 79% degli italiani difende il diritto dei genitori di scegliere come educare i figli su temi inerenti sessualità e affettività.
Addirittura l’81% ritiene che le scuole debbano preventivamente informare e coinvolgere le famiglie in caso di corsi o progetti su questi temi.
Troppe volte questo non avviene, ed è intollerabile.
Il Ministro dell’Istruzione del prossimo Governo dovrà far rispettare le normative vigenti e potenziare i diritti dei genitori.
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Rispetto alla cosiddetta “carriera alias” (una procedura illegale con cui la scuola tratta uno studente o una studentessa sulla base della cosiddetta identità di genere auto-percepita e non in base al sesso biologico), la conoscenza da parte degli italiani è ancora molto limitata (16%).
Tra chi la conosce, tuttavia, il 44% si dichiara contrario e il 37% a favore (il 19% non sa).
Dovremo quindi intensificare l’informazione delle famiglie in particolare su questo fronte.
Infine – dato importantissimo – la netta maggioranza di italiani (66%) si esprime contro la possibilità che un minore confuso sulla propria identità sessuale possa iniziare terapie di transizione di genere (cioè di cambio di sesso) assumendo farmaci ormonali che interferiscono col suo naturale sviluppo sessuale o addirittura subendo interventi chirurgici che possano irreversibilmente menomare la sua integrità fisica.
Anzi, il 75% ritiene che, in questi casi, il minore dovrebbe poter ricevere assistenza psicologica per riconciliarsi con il sesso biologico.
Siamo sulla strada giusta, Marco.
Dopo le elezioni del 25 settembre (mi raccomando, vai a votare!) dovremo assicurarci che il nuovo Parlamento e il nuovo Governoprendano atto della volontà popolare e agiscano di conseguenza con interventi specifici.
Il tuo aiuto nel sostenere e rilanciare le nostre campagne sarà determinante.
Ti ringrazio sin da ora per ciò che farai.
Un caro saluto!
In alto i cuori,
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Jacopo Coghe
Portavoce Pro Vita & Famiglia Onlus
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Tag: gender, pro vita, sondaggio
Categoria: Generale
“…la netta maggioranza di italiani (66%) si esprime contro la possibilità che un minore confuso sulla propria identità sessuale possa iniziare terapie di transizione di genere (cioè di cambio di sesso) assumendo farmaci ormonali che interferiscono col suo naturale sviluppo sessuale o addirittura subendo interventi chirurgici che possano irreversibilmente menomare la sua integrità fisica.”
Possibile che il 34% sia in favore delle terapie per il cambio sesso di minori?
Andiamo bene 😢
Grazie a Dio,non sibè ancora perso il lume della ragione. I bambini non si toccano,devono vivere la loro infanzia serenamente e i genitori affermare la propria libertà educativa.
sconvolgente che “solo” l’80% degli Italiani dica NO a questa PORCATA GIGANTESCA !
ASSOLUTAMENTE NO AL GENDER SPECIE NELLE SCUOLE
Ma costano !
Vorrebbero prescriverli a chi non ne ha bisogno ?
Siamo fuori di testa ?