Lettera Aperta al Vescovo di Fermo in Merito al Festival Transfemminista.
30 Luglio 2022
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera aperta rivolta al vescovo di Fermo, in occasione di una sua intervista in merito al FemFest. La fotografia che accompagna l’articolo è stata fornita dall’autore. Buona lettura.
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La frase finale dell’intervista pubblicata su “Cronache Fermane” (a questo punto mi viene da leggerlo “Cronache dall’Inferno”) è una sintesi del pensiero di don Rocco Pennacchio, come vuole essere chiamato, perché, come il suo diretto superiore, la neo-chiesa rifiuta i titoli che, si badi bene, non sono dei cliché messi lì tanto per abbellimento, ma la designazione di un ruolo che Gesù stesso ha attribuito ai pastori:
«Il FemFest potrebbe aiutarci a prendere coscienza di una realtà che va rapidamente cambiando e che, se non cerchiamo di conoscerla, andrà comunque avanti per la sua strada. Mi dispiacerebbe che questa strada non incrociasse la vita delle nostre comunità cristiane».
No don Rocco, a me non interessa “incrociare” la strada di chi si pone volontariamente fuori dal cammino che Gesù e i padri della Chiesa ci hanno indicato. E non mi interessa neanche conoscere i “dettagli” di questa stramberia. Quello che io voglio, pecora smarrita in questa desolata gola lunare, è che il mio pastore sappia condurre me e le altre pecore fuori dalle secche riarse di erbe velenose, verso pascoli sicuri, di solo trifoglio, in cui nutrire le nostre anime affamate e disorientate.
Quello che io mi aspetto da lei è che sia fedele alla promessa fatta durante il rito di consacrazione episcopale, pur nella nuova formulazione di Paolo VI:
«Vuoi custodire puro e integro il deposito della fede, secondo la tradizione che nella Chiesa si è conservata costante e universale fin dai tempi degli apostoli?». E poi «Vuoi dunque, fratello carissimo, adempiere fino alla morte il ministero che a noi è stato trasmesso dagli apostoli, e che noi oggi per mezzo dell’imposizione delle mani trasmettiamo a te con il dono dello Spirito Santo?».
Se lei e tutti quelli come lei non ve la sentite di “adempiere fino alla morte al ministero trasmesso dagli apostoli”, perché ritenete più pressante il mandato della modernità, perché avete paura, non di morire, non se ne parla, ma di fare brutta figura, andatevene dalla Chiesa di Nostro Signore, fondatevi una vostra congrega affiliata a tutte le inclinazioni depravate che si “incrociano” nelle gallerie sotterranee che non vogliamo frequentare.
Claudio Gazzoli
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Tag: fermo, gazzoli, lettera aperta
Categoria: Generale
Domanda banale (ma non stupida, almeno spero): che cosa è un festival transfemminista? Un festival di bellezza oppure un festival delle idee, in cui si afferma, alternativamente e congiuntamente, che “i trans sono uguali”, no, anzi sono meglio, quindi è giusto che celerino il loro orgoglio? PS Aver abbandonato la ragione tomistico – aristotelica, aver abbandonato la verità oggettiva ed il diritto naturale ha reso ciascun essere umano più manipolabile, quindi più debole.
Dottor Tosatti, il mio commento dove riporto notizie vere su quanto sta succedendo da quando le donne sono libere di studiare e lavorare in promiscuità, ma senza i fronzoli favoleggianti tipici di chi non scende mai negli abissi altrui per non sporcarsi l’aureola di santità da blog è stato censurato per indegnità, inopportunità, indecenza o tutte e tre più altri terribili peccaminosi pericoli per gli occhi? Cosa è realmente la teoria gender.. andate a guardarci dentro, sti contesti. Al gay pride tutto sommato sfilano, anche se talvolta a quattro zampe. Andate a sentire dove sono le vostre figlie universitarie, e gli insospettabili porci (nella loro mente, insospettabili).
Faccia leggere ai preti quanto riporto, invece, perchè capiscano cosa succede per davvero nella vita reale quotidiana delle famiglie private di paletti chiari, proibizioni nette, regole eterne sempre ribadite a tutti e a tutte.
Per il resto, tono a studiare nelle mie secrete stanze, dove nessuno può molestarmi, nè nella psiche, nè altrimenti.
Trans Europa Express…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Ben detto.
Sottoscrivo tutto.
Pennacchio eretico
Certi discorsi super-diplomatici e super-inclusivi di uomini di Chiesa (vedi intervista di PENNACCHIO su “Cronache Fermane”) sono come lance spuntate, o come campane senza batacchio. Servono solo a fare carriera nella neo-Chiesa pseudo-sinodale di Bergoglio (che infatti viene citato espressamente da PENNACCHIO, come per giustificarsi della sua mancanza di coraggio evangelico). «Sia il vostro parlare: si, si, no, no. Il di più viene dal maligno».
Letter to Veritatis Splendor re: their $90,000 USD plots of land for sale in Tyler, Texas to start their “catholic” “utopia.”
Thank you for the email! There’s so much evil going on in the hierarchy of the Church nowdays, that I would not trust in any
particular place, person, bishop, or community. The Love of the 2 greatest commandments supersedes any sale of property,
or any consolation or isolation we can experience in this world nowdays. A lot of us have been called “out of our shells,” so-to-
speak, and out of our “personal comfort zones” in order to preach the gospel against the protection of the lay-people and clergy.
Many of us have felt isolated, abandoned and alone by our own. The Latin Mass has become truly a chess board for those in
positions of power, the “Medici families” of the world.
I’m not saying that nothing good can come from building a farm “utopia” in Texas, NY, or anywhere else. But are these true sanctuaries?
The true sanctuary comes from doing God’s will, and God’s will is not always a cat and mouse game of running away. Perhaps we
are called to suffer in our home town. Maybe we are called to another evil place, to vanquish the evil there. Certainly, sitting and doing
nothing for ourselves and for the world is vanity and sloth. We must “do something,” but what is that “something?”
I wouldn’t put too much stock in the “Catholic” “Traditional” housing “projects” going on around the states, because if God wanted us all
to hide away, certainly, He would have put those details into the Gospel. “To LOSE one’s life, is to save it” -Our Lord.
The running away and building separate communities can be seen as cowardly to those who must stay and fight. It can seem like a loss,
to many who are forced to stay in corrupted areas, with now less help than before. But we cannot judge those who need to be someplace
less adversarial, but they WILL have their own struggles, from God, and the community is by no-means perfect. I think that’s the best advice
a community coordinator can give of these areas: that they are not perfect, and any Catholic is still expected upon arrival to uphold the faith,
even if it means getting expelled unjustly from the community of “traditional catholics” because who is good except the Lord? What good is it
to wall ourselves up in Castles and make friends with our friends, and shun our enemies? Is that truly Catholic? Wouldn’t we get proud,
like many of the schismatics, who isolate themselves away, from other Catholics, and start thinking that their way is the “only way?” being deceived. God wants us to go out into the world, and find the converts for God. Maybe, this community can suffer outside the gate as well, helping the poor,
and doing all the “catholic” things that the world and in many ways, the deep-Church, have left behind. We cannot trust in a bishop’s door. We
cannot trust even in many traditional catholic “priests” who have been bought-off and want the high life of status, wealth, and personal luxury. I would
be extremely weary in a selection of the priests, and have them be only temporary… otherwise they will inherit pride, it’s human nature to do so, to
become super comfortable where you are.
May God truly bless you today, now and always! Our Lady of the Roses, Mary help of Mothers, pray for us.
holylove.org
smwa.org
Bravo Claudio!
Un intervento armato di Corone del Rosario di fedeli a Cristo in vaticano liberare Papa Benedetto XVI le guardie svizzere che hanno giurato Fedeltà a Benedetto intervengano silenziando gli altri se vi fosse resistenza reagire secondo necessità
Caro Claudio Gazzoli, sono i preti formati negli anni 80/90 nella derisione/rifiuto del magistero di Giovanni Paolo II, con la speranza che questi si togliesse dai piedi al più presto possibile per riprendere in pieno i mitici anni Settanta. A partire dal 2013, finalmente, il loro sogno si sta realizzando: prostituzione definitiva della Chiesa al mondo, rimozione di ogni elemento cattolico. C’est fini, fini fini, cantava Aznavour.
Se i primi Cristiani avessero bruciato l’incenso davanti agli idoli pagani si sarebbero evitati tante grane: dal martirio alla incomprensione della società romana. I romani – come avviene oggi – avrebbero detto: “Vedete? Sono come noi. Sono permissivi. Accettano tutto ciò che è il “pensiero unico” della nostra civiltà romana, che è destinata a guidare il mondo. Quindi il loro “dio” può fare parte del pantheon di tutti gli dei a cui Roma permette il culto.
Chiedevo giorni fa al mio parroco se tutta quella massa di comunicandi che ricevono la Particola si era prima confessata dei peccati mortali. Ha alzato gli occhi al cielo. Ormai la Chiesa è solo “Mater”: assolve tutti, giustifica tutti, comprende tutti. L’epoca delle contestazioni, delle crociate, del pesce al venerdì è passata. La Chiesa non è più “Magistra”. Il Sangue di Cristo nell’Eucaristia è ormai versato “per tutti”, non più “per molti”, come dichiarato nei Vangeli e nelle consacrazioni prima della grande riforma che vuole il Cristo incarnatosi e morto per “tutti”. Anche per Giuda, che meglio sarebbe stato per lui non essere mai nato, per Martin Lutero, per Hitler, Stalin, Mao, Pol Pot, Lenin, George Soros, Rockefeller, Mario Draghi, e via elencando. Intanto, i miei filmati contro il Gender nelle scuole sono eliminati da youtube e vengo punito con l’oscuramento per un periodo di tempo. Su youtube esistono filmati di battesimi orripilanti, in cui i sacerdoti non aspergono più con l’acqua battesimale la sommità del capo. Addirittura in un filmato un sacerdote, soddisfatto nel volto, immerge tre volte il culetto dell’infante nell’acqua battesimale nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, mentre i fedeli neocatecumenali cantano e strimpellano la loro musica sulle chitarre. Un caso limite? Il “Supplet Ecclesia” funziona sempre e comunque? Perché, le formule e le forme dei Sacramenti non sono basate solo sulla fede: sono pure tecniche precise di alta scienza esoterica. Un sacerdote può sbagliare per dimenticanza, o per errata comprensione dei termini, come quando, non conoscendo la funzione dei “chakra”, segna col Sacro Crisma la fronte del battezzato e non la sommità del capo, come è scritto, ossia il 7° chakra, da dove entra l’essenza del Padre, del Figlio e dallo Spirito Santo, aperto dall’acqua battesimale e che il Sacro Crisma suggella. E quindi, dopo l’errore del sacerdote entra in funzione il “Supplet Ecclesia”…
Perché il sacerdote non avvisa i fedeli dal pulpito che non possono ricevere l’Eucaristia se prima non si sono confessati dei peccati mortali? Come avveniva nella mia adolescenza? Perché non avvisa i fedeli che sono cattivi cattolici e destinati all’inferno quando militano e votano in partiti che hanno il compito di distruggere la civiltà cristiana, come avveniva decenni fa? Entrai nel PCI nel 1974 perchè un sacerdote in eskimo, noto a livello nazionale, mi consigliò questo partito perché era “molto serio” e si batteva per i lavoratori sfruttati, eccetera. “O Gesù, se un giorno tu ritorni, vieni a nascere nell’officina – cantavamo. Il dramma quindi viene da lontano. E con la Pachamama non abbiamo toccato il fondo. Ma ci stiamo arrivando. Come dice l’Apocalisse e la fantascienza del “Padrone del mondo” di Robert Hugh Benson. E laggiù non ci sarà il Sangue di Cristo a salvare i Capri, che sono alla Sinistra del Trono. Con o senza tonaca.
Un tempo per i vescovi valse una regola analoga a quella vigente per gli alti dirigenti dello Stato:”Puoi incrociarne di disonesti ma mai di imbecilli”. Ecco, ora sappiamo che fra i vescovi non ci sono solo disonesti.
Prima di diventar prete, mi pare che Pennacchio fosse di professione bancario. È probabile che la consuetudine coi numeri non l’abbia abbandonata, ma trasferita nel suo nuovo ruolo di tutt’altro ordine, anziché trattarli, stia preferendo darli. E in che misura!
P.S. Ferita dolorosissima per la vastissima e antichissima Arcidiocesi Fermo istituita fin dal III secolo e prestigiosa sede cardinalizia fino al XIX secolo.
Chi aderisce al modernismo (o progressismo parola così allettabile ma tanto ipocrita) è fuori della chiesa è stato già scomunicato, quindi i pastori scomunicati non fanno parte della Vera Chiesa Cattolica Apostolica Romana, ma sono servi della falsa chiesa di origini luciferine.
Spero sia il primo, l’ inizio di un finale a sorpresa…qualcuno ricorda quel ladro che arriva nella notte mentre nessuno lo aspetta ? Mai disperare, attendere !!!
Mi trovo ad esplorare le richieste pubbliche, esplicite, aperte e facili da trovare (contrariamente se volessi chiedere supporto spirituale nei vari Santuari e Conventi), di femminilizzazione del marito. Con tutte le descrizioni delle umiliazioni connesse da officiare sul cornuto volontario, meglio se bisex.
Soltanto attraversando l’inferno comprendi cosa sia la luce splendente delle leggi ecclesiastiche: tutte, non un solo iota meno.
Dal loculo delle lussurie fetish è tutto, a voi la linea.
Pregate.
Nel finale dell’intervista su “Cronache fermane”:
“Accogliendo le istanze di tutti”: esortazione profetica di tale Rocco Pennacchio (visto che non vuole essere chiamato vescovo, non si vede perché debba mantenere il don)
“Accoglienza” è la parola/dogma che da anni funge da cavallo di troia affinché le “istanze di tutti” trovino “discernimento” (leggi accettazione😈) nella Chiesa.
“Accoglienza” è anche il mantra per l’importazione di nuovi schiavi che, secondo i benpensanti sinistrorsi non rappresentano alcun problema, visto che negli hot spots non ci vanno loro ad abitare o a trascorrere le vacanze.
Rocco Pennacchio & Company … “accoglienza” … “discernimento”… una miscela esplosiva.
Eh sì , Sig. Gazzoli , il Don è riuscito a battere il Conte Mascetti.
Ecco qua: un bel Carnevale dell’Eresie più sentite e attuali. Un pò fuori stagione, però.
Ad una bella MachoFest, poi, a pensarci bene, non ce li vedo proprio, a meno che – per “sacrosanta” sottomissione alla fluidità di gender – non propenderà verso una transevolution: il debutto in maschera non se lo perderanno, allora.
Si salvi chi può!:-(((
Alla domanda a suo tempo rispose con un sì…
«Vuoi custodire puro e integro il deposito della fede, secondo la tradizione che nella Chiesa si è conservata costante e universale fin dai tempi degli apostoli?»
Perchè poi ha cambiato idea?
Perchè è subentrato un pensiero gnostico. Siamo in una temperie culturale che pratica (ma dissimulando) l’abolizione del diritto e il rifiuto di una società normata.
Il paradosso è che cerca di ottenere il suo scopo moltiplicando norme ed obblighi per gli altri.
C’è sotto il rifiuto della condizione finita, una cultura senza forma, priva di equilibrio e di misura, rivoluzionaria, refrattaria all’ordine per la quale il significato delle cose non viene trovato attraverso la forma, ma al di fuori, saltando di palo in frasca.
E’ un delirio di onnipotenza scollegato da ogni dato creaturale, per tuffarsi nudo o travestito nel sentimento, nella consolazione del proprio “bisogno di”.
Come se ne esce (specie per un Vescovo)?
Rispondendo alla domanda con la difesa del diritto e riconoscendo la menzogna ideologica.
La prima cosa viene dal sapere che la libertà viene dalla verità e che la giustizia è ordinata alla creazione tanto dalle leggi fisiche (il moto, l’energia…) quanto da quelle morali (il libero arbitrio spinto sarebbe un approdo al liberarci dalla nozione del peccato). Solo l’irrealtà può negare che anche l’amore del prossimo è un atto sobrio, esigente, spirituale e mediato dalla giustizia… tutt’altro da uno spontaneismo privo di forme e di responsabilità. Una promessa fedele è fedele.
La seconda viene dalla cultura del ricordo, dal potere del sacramento che l’attualizza, dalla tradizione che dà memoria e identità. Anche dai muri, che identificano un ambito, senza fare tabula rasa per metterci il nulla.
Trans-marianesimo canadese.
Oggi Specola ci ragguaglia su alcuni eventi della “transmarianità” del Regnante:
(https://infovaticana.com/blogs/specola/el-papa-francisco-regresa-a-roma-la-extrana-desatanudos-enfriar-el-planeta-dispensa-de-doctrina-y-moral-el-papa-es-catolico/)
“C’è un dettaglio, non secondario, che è passato inosservato, ancor più del resto del viaggio: la benedizione di una pseudo-immagine dello “scioglimento dei nodi”. La statua “mariana” commissionata per la visita papale è una pseudo-Maria esoterica e terrificante che scioglie i nodi, con molti ammiccamenti che la fanno sembrare una “pachamama”. Le fotografie sono quasi introvabili e non a caso: la figura femminile ha un’espressione arrabbiata, corrosiva, davvero inquietante, non schiaccia la testa del serpente, ma la spinge via, lasciando il rettile libero di mordere. Due enormi angeli, l’angelo maschio e l’angelo femmina, secondo i caratteri esoterici come unione degli opposti. Lo scultore è Tim Schmalz, lo stesso autore della barca in bronzo dei migranti esposta in Piazza San Pietro.”
Se volete vedere l’immagine dell’inquietante “maria-esoterica” andate su questo link:
https://religion.elconfidencialdigital.com/articulo/vaticano/francisco-canada-bendice-escultura-virgen-desatanudos-indigenas/20220728012916044202.html