Nicola Bux, Il Pensiero Cattolico. Politici Cattolici, Coalizioni o Ammucchiate?

27 Luglio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, mi sembra opportuno portare a vostra conoscenza questa riflessione di don Nicola Bux, apparsa su Il Pensiero Cattolico, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura.

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E’ noto che in tutti i partiti ci sono politici che si ritengono cattolici, nel centro-destra e nel centro-sinistra, ma il centro in realtà non esiste o è solo un ricordo del partito dei cattolici che non c’è più e stava a significare che in medio stat virtus. Chi è la virtus, ossia la forza?  Dio, Cristo Redemptor hominis “centro del cosmo e della storia”, come affermò Giovanni Paolo II: senza di lui non si può governare veramente l’umana società. Senza questo “centro” non v’è alleanza durevole, anche se in tutta fretta si sta cercando di metterla su, ma è solo un’alleanza elettorale, a destra e a sinistra, ma non sarà al “centro”, che puntualmente si infrangerà dal giorno dopo le elezioni, sullo scoglio di chi deve essere il primo, poi su quelli dei temi etici, non appena bisognerà prendere posizione decisa sul progressismo nichilista: dall’uso dei pronomi fluidi nelle scuole alla cancel culture, dalle unioni alle adozioni gay, all’aborto e all’attivismo transgender. Ci sarà chi vorrà mettere la sordina per timore di perdere consensi, perchè sarebbe ritenuto omofobo. Non ci si illuda: senza la verità morale  non v’è cultura politica. Certo, i veri cattolici usano il pensiero senza intenzione di offendere, ma rischiando di farlo, perché la verità fa male, soprattutto quando si critica il politicamente corretto. La vita è una lotta, e bisogna combattere senza abbattersi e affrontare le difficoltà. Bisogna usare il principio di realtà, collegato a una visione verticale dell’esistenza, specialmente per chi ha la fede, visione fondata sulla Rivelazione biblica che illumina ciò che accade nel mondo. Ne segue che la conversione,  non appena la legalità, è necessaria per tutti, se si vuole una società giusta; che l’orgoglio in qualsiasi campo, quindi anche gay, è un peccato e non una ragione di vita; che gli interventi chirurgici per cambiare sesso sono criminali, soprattutto quando lo si sfoggia (si pensi alle decisioni catastrofiche in materia, prese da adolescenti immaturi). La carne dell’uomo non è carne da macello, perché è chiamata alla risurrezione; risorgeremo secondo il sesso datoci alla nascita, anche se – sottratti alla concupiscenza come gli angeli – non ne useremo. Ancora, chi è cattolico non ha paura di dire che vanno esaminate le ragioni storiche, culturali e politiche dei conflitti internazionali, prima di schierarsi a testa bassa. Né ha timore di dire ai musulmani che devono rispettare il cristianesimo perchè appartiene all’identità europea. Soprattutto bisogna combattere la forma strisciante di totalitarismo, che Benedetto XVI chiamò “dittatura del relativismo”. Il fuoco che in questa estate divampa qui e là, è metafora del castigo a cui gli europei sono sottoposti, dopo la pandemia e la guerra, per aver trasformato in “diritti civili” i loro capricci. L’apparente dissesto della natura, solo in minima parte – e transitoria – va addossato all’incuria dell’uomo; la natura invece geme e soffre anch’essa per i peccati degli esseri umani: la natura è troppo potente per essere condizionata dall’uomo che, quando la deturpa, percepisce ciò come un solletico. Formandosi un giudizio culturale, i cattolici in politica contribuiranno a salvare l’Occidente dalla follia. Dovrebbero dunque gli onorevoli politici che si ritengono cattolici riflettere su tutto ciò ora, e verificare se i partiti nei quali militano, condividono il pensiero cattolico altrimenti è bene non ritenersi tali e non chiedere il consenso agli elettori cattolici e ai laici sanamente razionali.

Per realizzare dunque una vera alleanza che duri, non solo in funzione elettorale, si deve aderire alla virtus che sta al centro, la Verità che è Dio. E per questo, ci vogliono azioni necessarie alla piena conversione, che sono almeno quattro: la contrizione, la rinuncia, la confessione, la riparazione. Altrimenti l’orgoglio prenderà il sopravvento e la cosiddetta coalizione naufragherà sugli scogli degli egoismi individuali e di partito. Dunque, si consiglia ai politici che vogliono essere cattolici, a cominciare dai capi partito, una “giornata di ritiro” con confessione e Santa Messa, prima di dichiarare alleanze e programmi.

Infine, in questo tempo di confusione causata da una profonda crisi dottrinale, bisogna osservare che gli elettori consapevoli di cosa significhi essere cattolici, ritengono impensabile di dare il consenso ai partiti che cambiano le leggi sulla famiglia naturale, ai candidati favorevoli alla pace ma anche all’aborto e alle unioni civili; invece daranno il voto a chi sostiene la vita dal concepimento alla morte ,a chi è per la libertà di educazione.

Se qualcuno, a questo punto, osservasse che la politica è laica, risponderemo che la laicità non è autonoma dalla legge morale, tant’è vero che dinanzi a corruzione e immoralità a livello pubblico e privato, tutti si affannano ad invocare  “codici etici”. In verità ne esiste già uno e immutabile: il Decalogo dato da Dio a Mosè e confermato da Cristo. Qui c’è la verità e la libertà di ogni uomo e della vera politica.

I politici cattolici diano testimonianza col far conoscere questi pensieri a quei colleghi che cercano la verità e ai capi partito che si accingono ad allearsi, se non vogliono concorrere ad allontanare ancor più tanti dalla politica.

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10 commenti

  • Gerardo ha detto:

    Mi sembra di essere tornato agli anni Settanta del secolo scorso, mentre il contesto attuale è completamente diverso. Alcuni esempi. Renzi, ai tempi in cui divenne PM: approvata la legge sulle unioni civili tra omosessuali disse di aver giurato sulla costituzione e non sul Vangelo; Letta ritiene il DDL Zan una conquista di civiltà; Salvini ha glissato, dopo aver baciato la voro Cina del Rosario, battendo il tasto sulla opportunità di salvaguardare quelle che ha definito, laicamente, “le libere scelte personali; Meloni difende a parole la famiglia naturale, anche senza matrimonio sacramentale; Berlusconi, di lui possiamo dire di tutto e di più; i 5stalle, affidiamoli senza rimpianti all’oblio. Chi ho dimenticato? Forse alcuni solisti postdemocristiani (casini, tabacci e qualcun’ altro più altolocato). Su Toscano, nei confronti del quale apprezzo lo stimolo anti sistema, ma dall’ esperienza dei 5stalle dovrò pur dedurre il rischio di coazione a ripetere. I marxisti duri e puri pare siano diradati e sparigliati. Quindi? Semplice per me, a votare non andrò più finché ci sarà questo sistema politico culturale unipolare, multilaterale, poliziesco, dittatoriale transumanista, dei diritti e dei rovesci a seconda del caso e … voglio proprio godermi lo spettacolo che metteranno in campo. Quando si autodistruggeranno, allora sì che si apriranno praterie e il primo dovere mi sentirò in dovere di dare il mio contributo per ricostruire. E non credo che dovrò aspettare molto.

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Non sfugga questa frase di Monsignore, che ha il coraggio pastorale di parlare di castigo:

    “Il fuoco che in questa estate divampa qui e là, è metafora del castigo a cui gli europei sono sottoposti,”

    Non si serve la verità descrivendo il popolo come innocente vittima di un oppressore, anche perché la diluizione della Chiesa nel mondo è pressoché ultimata.
    Il Principe di questo Mondo (attraverso i suoi vicari evidentemente) assegna le parti nello spettacolo globale: alcuni impersonano i “buoni”, quelli dei valori di una volta, ma anche SC ha evidenziato contiguità di noti intellettuali cattolici che probabilmente non hanno sorpreso.
    Appena ti avvicini al palcoscenico dove senti declamare nobili parole ti accorgi che sono tutti attori di un copione, e che regista e accoglienza sono gli stessi.
    Per descrivere questo universo kafkiano bisogna ricorrere a opere grottesche come Truman Show, in cui il mondo è ridotto a un set in cui tutti recitano la parte di se stessi; o più precisamente a categorie diaboliche, per esempio al film Rosemary’s Baby in cui “amici” e nemici servono tutti il Principe di questo mondo.
    Dai tempi del Concilio si è prodotto un tale annebbiamento nei fedeli, da portarli a credere che il Signore si compiaccia di questo facsimile diabolico del Suo Corpo Mistico che va ben al di là degli svarioni liturgici e dottrinali e non potrà non avere le conseguenze che ci insegna la Scrittura

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Questo lucido pezzo di Mons. Bux fornisce un ritratto accurato non solo della politica, ma anche del mondo cattolico italiano; disorientato prima ancora che corrotto, in un’atmosfera di decadenza alla Satyricon.
    Nessuna verità morale (ma anche dottrinale), nessuna conversione né riparazione, solo litigi tra fazioni di un inesistente potere.
    Altro che “Giovanna d’Arco”, sono scenari che preludono a nemesi di proporzioni bibliche (si vedano le innumerevoli profezie, basti citare quelle del veggente Bruno Cornacchiola).
    La società civile e soprattutto cristiana è un deserto, una Terra Desolata per dirla col poeta, ma ancora inganna un’artificiale apparenza di normalità, che nasconde il vuoto di verità e carità dei cuori.
    In una terra di spettri come l’Italia la DC sopravvive come il suo proprio fantasma: un abbuiato castello kafkiano, ben difeso contro i passanti non iniziati

  • Mimma ha detto:

    Il pensiero cattolico è solo… pensiero.
    Non ne vedo l’applicazione politica, cioè pratica, da quando ho l’uso della ragione.
    Ciò perché da un lato, la coerenza tra pensiero e azione é già di per sé difficile,richiedendo tempra ferrea ed esercizio di volontà duraturo, cose che scarseggiano nell’umanita rammollita che vedo, dall’altra perché le guide spirituali , almeno quelle cattoliche, giustificano ogni sorta di compromesso. Sicché gli eletti sono lo specchio fedeli degli elettori, abbandonati alle suggestioni televisive e alla pedagogia della rete…
    Le Camere contengono il distillato del marciume pubblico, fatte sempre salve le eccezioni che non contano nulla.
    Mi chiedo da tempo come si faccia ad ammettere all’Eucaristia politici pluridivorziati, concubini pubblici e dichiarati omo ed etero…Governanti ladri e traditori palesi degli interessi comuni. Senza parlare dei mandanti occulti di omicidi eccellenti che in sicilia conosciamo, ma oltre lo Stretto, no.
    Se mi dichiarassi migrante, riceverei più rispetto e attenzioni dai preti della mia zona. Ma ho la colpa di essere italiana, di percepire una pensione di stato e di possedere una casa , ma il cosiddetto papa non mi farà sentire in colpa per tutto questo.
    La responsabilita del clero alto e basso é immensa in questo sfascio generale.
    Mi sembra ormai troppo tardi persino pr riflessioni e buoni propositi. Spero solo nel Signore, non nutrendo più alcuna fiducia in nessun uomo.
    I buoi sono fuggiti proprio tutti.

    • Forum Coscienza Maschile ha detto:

      “Mi sembra ormai troppo tardi persino per riflessioni e buoni propositi.”

      Condivido in pieno. 50 anni di “ottimismo” forzato e buone intenzioni hanno quasi distrutto la Chiesa e un intero Paese.

      “Spero solo nel Signore, non nutrendo più alcuna fiducia in nessun uomo.”

      Anche qui sottoscrivo, sono parole rivelatrici sulla condizione del cattolicesimo in Italia, ridotto a pura facciata: come quelle dei villaggi ridotti in macerie dalla guerra, ma finché non lo dice la TV nessuno se ne accorge

  • Maria Michela Petti ha detto:

    O.T.
    Un episodio su cui occorrerebbe fare chiarezza in ambito ecclesiale. Sulla messa celebrata da un parroco milanese, in costume da bagno, in “ammollo” fra le acque marine di un paese calabrese, che avevo segnalato ieri al Post “Agostino Nobile. Eroi e Martiri. Anziani, Fatelo per Gaia!”, sottolineando – in risposta a Maurizio – come l’accaduto fosse stato salutato dal “più assordante silenzio”. Da parte della “cerchia” ecclesiale, di ogni livello. Non una novità, per la verità.
    Questo silenzio stride – e dovrebbe far rumore! – con l’iniziativa adottata dalla Procura di Crotone che ha iscritto il prete nel registro degli indagati per “offesa a confessione religiosa”.
    Quale conclusione trarne? Basteranno le sue “scuse”?
    A chi di dovere… l’obbligo di riflettere e imparare la “lezione”… sempre se non sia di troppo!!!
    https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/prete-celebra-messa-in-mare-don-mattia-bernasconi-indagato-per-offesa-alla-religione-lui-chiedo-scusa/ar-AA101o0B?ocid=msedgdhp&pc=U531&cvid=d1d1b06ae42b467dad732e7140a41023

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Non mi appassiona questa campagna elettorale, entrata nel vivo grazie e a seguito del suicidio assistito di una legislatura in coma irreversibile fin dalla nascita, che prelude – e vorrei essere contraddetta dai fatti, futuri – ad uno stucchevole replay, stando all’anticipo di strategie e intrallazzi per la conquista di un posto nei Palazzi della politica. Solo uno scetticismo incorreggibile, il mio?
    Da ogni “piazza” mediatica si lanciano strilli di “ideali” e di “principi” spacciati da battitori liberi – e non – venduti per ricette salvifiche di questo nostro disgraziato Paese e dei suoi abitanti, accompagnate da promesse (di Pinocchio) che si dovrebbero intendere come linee programmatiche di un programma di governo che non c’è. Di un esecutivo futuribile al momento nemmeno (a quel che mi appare) ben chiaramente in via di ponderata concertazione fra i proponenti di destra, di sinistra e del fantomatico “terzo polo”, di cui Conte si è intestata la progettazione in corso d’opera.
    Avendo smesso di votare dalla data del Referendum Costituzionale del 2020, e non essendo intenzionata a “regalare” il mio voto a “la qualunque”, per motivi di estrema gravità, pregusto il finale del “DOPPO L’ELEZZIONI” di Trilussa, che ben si addice – per come la vedo – a questa frenetica e sgangherata attività di propaganda politica: “sarà er ricordo d’una fregatura”.
    Mi dispiace per mons. Bux, e con il massimo rispetto per una delle pochissime “voci” fedeli alla dottrina, purtroppo accusata di imporre “norme” rigide e riportanti ad un “indietrismo, caricatura della tradizione”, contro cui si levano strali ed invettive ad ogni occasione propizia, ma dubito che i politici di oggi – sedicenti “cattolici”, più propriamente “cattolici adulti” – troveranno almeno il tempo di leggere i suoi suggerimenti.

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Caro Nippo, mi permette di condividere le sue riflessioni ma con un finale un poco modificato ? Ecco, io scriverei non ” il pensiero cattolico che vorrebbe conquistare il centro resta un’illusione” ma “il pensiero cattolico che vorrebbe conquistare il centro accantona questa illusione, lascia da parte la politica, e chiede allo Spirito Santo “Che fare” ? Sicuramente buon8 consigli verranno, a tempo debito.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Il pensiero cattolico, nella sua integralità, è inconciliabile con qualsiasi tentennamento a destra o a sinistra.

    Il pensiero cattolico integrale ambisce allo stabilirsi in un “centro” da cui, però, non può fare a meno di cercare consensi a destra o a sinistra, ovviamente pagandone il prezzo, degenerando in catto-comunismo, catto-liberalismo, catto-democratismo e catto-radicalismo.

    L’inesistenza di cattolici integrali tanto a sinistra quanto a destra è cosa risaputa. A destra, non è che essere contro l’aborto e praticare il concubinato sia il massimo.

    Diciamo che a sinistra e a destra ogni “cattolico” o “cristiana” come dice la Giorgia, o il buon Matteo che brandisce il Rosario con un divorzio alle spalle e vari concubinati, se la canta e se la suona come meglio crede.

    Perciò, il pensiero cattolico che vorrebbe conquistare il “centro” resta un’illusione.