Fedele. La Campagna Elettorale è Iniziata, e la RAI già Ciurla nel Manico (Pro-PD…).
22 Luglio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Vincenzo Fedele offre alla vostra attenzione questa puntuale e chiarificatrice ricostruzione dei meccanismi che hanno portato alle dimissioni di Mario Draghi, al suo reale tentativo di ottenere tutti i poteri che desiderava e al gioco sporco che la TV pubblica ha iniziato a fare in vista delle elezioni, oscurando le dichiarazioni di voto di chiunque salvo il PD, per cui fa ovviamente campagna sin da ora. Buona lettura.
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DRAGHI HA MOLLATO – SI VOTA
Cosa è accaduto ieri, mercoledì 20 Luglio ? Il caos, certo. Ma tutto è avvenuto secondo una logica.
Come in una tempesta, trovandosi sballottati tra le onde che ti schiaffeggiano da ogni latitudine e ti fanno perdere orientamento e cognizione, se riesci a sollevarti dalla superficie e guardare dall’alto, ti rendi conto che il flusso della tempesta, apparentemente caotico, ha una propria direzione ed un disegno chiaro.
Due giorni fa (vedi qui), scrivendo che Draghi sarebbe rimasto al suo posto, da bravo fantaccino che rimane agli ordini, chiosavo : “L’unico limite è la sua dignità personale. Ha accettato di perdere la credibilità che aveva conquistato nei decenni precedenti e, quindi, lo domanda è fin dove il suo amor proprio gli consentirà di scendere ?”.
E’ riuscito a fermarsi ed a dire basta. Onore delle armi alla dignità personale e ponti d’oro al nemico in fuga.
Basta analizzare quello che è accaduto (TUTTO quello che è accaduto, non quello che riportano i media) per comprendere cosa intendo:
Draghi presenta la propria relazione piena di dignità, paroloni, prospettive e ricatti. Magnifica le sorti splendide e progressive che il suo governo ha percorso e raggiunto (vittoria sul COVID, obiettivi PNRR raggiunti, sforzi a soluzione della crisi energetica, atlantismo garantito, appoggio all’Ucraina, ecc.) omaggia la democrazia parlamentare a cui si presenta, lui non eletto, per esserne legittimato e, formalmente, si inchina al Parlamento, espressione massima della volontà popolare.
Qualche schiaffone ai 5 stelle, qualche buffetto alla Lega e poi l’affondo: Dobbiamo completare l’opera, quindi dobbiamo andare avanti secondo quanto ho deciso : emanare il decreto concorrenza (spiagge, taxi, ecc.) che l’Europa richiede, affrontare la crisi energetica abbassando i condizionatori et similaria, tranquillizzare I mercati, continuare nella strada europeista ed atlantista ecc, Poi anche l’affondo ricattatorio: dobbiamo completare il PNRR altrimenti I 19 miliardi prossimi ce li sogniamo.
Bene. Il centrodestra, visto che I problemi sono nati da un inceneritore contestato in quel di Roma e da un improponibile continuazione senza correttivi del Reddito di Cttadinanza, accetta tutto alla condizione che ci sia un nuovo governo che escluda i 5 stelle. A tale scopo presenta una mozione di appoggio a Draghi.
A questo punto il segretario PD, Letta, unico della maggioranza, a colloquio con Draghi pretende, come socio mandatario, di imporre la presenza dei 5 stelle al governo (anche perchè un governo nuovo avrebbe forse posto problemi anche per Lamorgese e Speranza). In quest’ottica spunta la mozione dell’on. Casini da contrapporre a quella, realistica, del centrodestra. Una sola riga: Il parlamento approva il contenuto della relazione di Draghi. Neanche una parola sui 5 stelle che avevano contestato l’operato di Draghi. Non solo pieni poteri al Presidente del Consiglio, ma anche subalternità a Letta e marcia indietro sui 5 stelle.
A questo puto ingolfamento di telefonate dal e verso il Colle anche con Berlusconi e Salvini, oltre che con Draghi e Letta e la scelta finale di Draghi di chiedere la fiducia sullla mozione Casini mettendo il Centrodestra con le spalle al muro: aprire la crisi o accettare I pieni poteri a Draghi e il tutoraggio di Letta.
Capisco che Draghi provenga da ambienti bancari e finanziari, quindi non sia molto addentro (ma su questo ho qualche dubbio), ai bizantinismi dei palazzi; però sono certo che la scelta di chiedere il voto sul documento di Casini non sia un risvolto di superficialità ed inesperienza politica.
E’ stata una scelta ben ponderata e, alla luce di questi avvenimenti, preparata da tempo e nel dettaglio.
Già la “scissione” di Di Maio dai 5 stelle ha segnato l’inizio del percorso, così come gli incontri con Conte e lo schiaffo finale a Salvini e Berlusconi per far loro intestare la crisi provocata da Grillo e Conte.
Una scelta studiata: se resto, comando io e vado avanti per la mia strada, ottemperando alle disposizioni ricevute e riguadagnando l’autorevolezza perduta, se non è possibile alle mie condizioni capestro, mollo, come ho già deciso. Penalizzo, in ogni caso, entrambi gli schieramenti: obbligo il centrodestra a votarmi contro aprendo la crisi, (altrimenti avranno 8 mesi di rampogne e voltafaccia ulteriori, oltre a dover continuare a convivere con I 5 stelle e prepararsi alla sconfitta alle elezioni del 2023), tagliando I ponti per altri eventuali governi e lasciando Letta da solo, senza “campo largo” e senza tempo per recuperare il consenso perduto.
Un rigurgito di dignità ? Forse ! Comunque addio ed elezioni con campagna elettorale già iniziata.
Iniziata, ed è importante capirlo, il 21 stesso, mercoledì del voto. Qualche dettaglio per capirci.
Non so quanti hanno seguito la lunga diretta del TG1 in TV. Il punto fondamentale, alla fine, erano le dichiarazioni di voto. A parte I piccoli gruppi che hanno aperto il dibattito, c’era molta attenzione quando hanno iniziato a parlare I “grandi”. Interessante la relazione di Renzi, poi via via a salire sino alla Bernini che parlava per Forza Italia. Inizio elencando la fedeltà al governo dimostrata in tutti (TUTTI) I voti e negli appoggi ai decreti, anche se non condivisi. La logica conclusione, che nessuno ha potuto ascoltare, era che, nonostante tutto, Draghi aveva preferito evitare di allontanare gli inaffidabili 5 stelle e non aveva accettato di mettere ai voti la risoluzione del centrodestra “di governo” (Lega, FI e centristi) per sposare quella di Casini obbligando FI a non votare.
Questa ultima parte, centrale in tutto il dibattito, non si è potuta ascoltare perchè la esimia direttrice del TG1, Monica Magioni, ha iniziato a sproloquiare, pur di coprire la voce della Bernini al Senato, coinvolgendo Sorgi e Sechi nello sproloquio che è continuato fintanto che la Bernini non ha concluso. Qualcuno, ascoltando cosa diceva la Bernini, correva il rischio di comprendere il gioco palesemente sporco cui si stava assistendo. Subito dopo la Bernini ha parlato la Lega, che ha subìto il medesimo trattamento. Della dichiarazione leghista si è potuto ascoltare solo l’introduzione di saluto. Di Paragone, tanto per fare qualche altro nome, neanche una parola. Solo le immagini che scorrevano in piccolo e gli sproloqui dallo studio.
Dopo le dichiarazioni, chiarito il busillis del numero legale, a Sorgi che poneva il dubbio del “campo Largo” di Letta, la stessa Maggioni annunciava che al TG delle 20.30 lo stesso Letta sarebbe stato ospitato ed avrebbe di certo chiarito il rapporto con gli inaffidabili 5 stelle. Infatti alle 20.30 Letta è intervenuto (Unico leader secondo la par condicio), si è stracciato le vesti per l’ignobile comportamento di Salvini,ma nessuna domanda gli è stata posta in merito ai 5 stelle. In compenso collegamento con la cara Maria Stella Gelmini che ha potuto ampiamente spiegare come Forza Italia abbia tradito la fiducia degli italiani e che lei, per dignità e coerenza, non poteva più stare nel partito di Berlusconi. Seguito a ruota, la mattina successiva da quel gigante di Brunetta. Di certo formeranno una nuova formazione in aiuto al PD.
La campagna elettorale, quindi è già partita e le carte, truccate, sono queste.
Oggi, a dimissioni di Draghi accettate, ha parlato anche la Lagarde, cioè la BCE, spiegando poco sui meccanismi di copertura dei bond nazionali ed anti spread (ma su questo ci torneremo, cosi come sui risvolti internazionali delle nostre miserie), se non spiegando che per il PNRR, I vincoli di bilancio, ecc. (I punti citati sono 4), dovranno andare avanti con il pilota automatico, con o senza Draghi secondo le direttive imposte.
Ci ridurranno come la Grecia (austerità, assenza di squilibri macroeconomici, sostenibilità del debito, revisione delle pensioni, patrimoniale, ecc.) e, per farlo, continueranno a certificare le menzogne come candide verità evidenti. In realtà non inizia una nuova storia. Si arriva al redde rationem di quella in corso. Dobbiamo prenderne atto ed operare di conseguenza.
Vincenzo Fedele
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Categoria: Generale
Nessuno mi toglie dalla mente che si sia fatto in modo di anticipare di 7/8 mesi le elezioni, al fine di evitare il voto post burrasca autunno/inverno, che avrebbe potuto dare esiti ingestibili ai “poteri forti”.
Anticipando il voto a dopo l’estate si conta sulla tradizionale bonomia degli italiani, ancora sazi delle vacanze al sole.
Il banchiere lascia la nave in mezzo ai flutti, chiaramente, annusando i miasmi che si preparano di là dall’atlantico, dove si fa di tutto per evitare che il fuoco si spenga in Europa.
Poi è chiaro che ci pensano i poteri forti a scaricare tutto il peso dell’irresponsabilita’ sulla Destra.
Perché oggi essere “responsabili e sostenibili” significa fare gli interessi della grande finanza e dei pochi “illuminati” che tirano le fila dietro le quinte.
Dover presentare le liste dei candidati in pieno agosto e’ un atto contro la democrazia.
Gli addetti ai lavori non hanno avuto la perseveranza di continuare le votazioni durante il week-end al momento dell’elezione del presidente della Repubblica.
Riusciranno a compiere un atto cosi’ delicato come la composizione delle liste durante il mese di Agosto ?
Non sono un politologo, ma esprimo una preoccupazione.
I padroni del vapore hanno fretta e questo vuol dire qualcosa. Hanno indetto molto rapidamente le elezioni, con agosto in mezzo. Non vogliono far ragionare troppo la gente.
Adesso c’è chi nota che è partita la campagna pro-PD.
C’è chi pensa che astenendosi si favorisce la sinistra.
Poi ci sono quelli che ipotizzano un partito di Draghi.
Infine quelli che vorrebbero vincente il centrodestra.
Temo che il risultato di elezioni di questo genere miri soprattutto a garantire lo status quo: che differenza c’è tra Draghi, il PD, buona parte degli attuali cinquestelle, questa Lega e la Meloni?
Troppo comodo e gattopardesco “andare a votare”. Persino pericoloso, se non c’è tempo di organizzare qualcosa di veramente diverso e nuovo.
Libertà, libertà…pare proprio di no.
https://www.maurizioblondet.it/speranza-e-in-carica-piu-forte-di-prima/.
Le ultime, intenzionali parole di Mattarella che confermano quanto ventilato precedentemente dallo stesso Blondet
https://www.maurizioblondet.it/draghi-ditt-attore-per-pfizer-e-speranza/
TUTTI I CATTOLICI CHE SONO STATI CONTRO IL GOVERNO DRAGHI E LA SUA FALSA CAMPAGNA VAACCINALE TOGLIENDO I PIU’ ELEMENTARI DIRITTI DI LIBERTA’ E DIRITTI SOCIALI E DEL LAVORO SPERO SI ORGANIZZINO PER UNA CAMPAGNA DI PREGHIERA PERCHE’ LA SINISTRA SIA COMPLETAMENTE ANNICHILITA ALLE PROSSIME ELEZIONI E CHE I PARTITI E I MOVIMENTI CHE SONO STATI CONTRO LA DITTATURA SANITARIA CHE SI ORGANIZZERANNO VINCANO LE ELEZIONI SOPRATTUTTO QUELLI CHE HANNO A CUORE I VALORI NON NEGOZIABILI ABROGANDO TUTTE LE LEGGI CONTRO LA VITA E LA FAMIGLIA. PERCEPISCO CHE COME NAZIONE SIAMO AD UNA SVOLTA, AD UN BIVIO… CERCHIAMO DI PRENDERE QUELLO GIUSTO CHE E’ FATTO DI LIBERTA’ E DI GIUSTIZIA CRISTIANA.
“Rigurgito di dignità”????!!!!
Il “vile affarista” ha fatto il peggio possibile per gli italiani e se la svigna, neanche tanto scaltramente, prima che le conseguenze delle sue scelleratezze – da “grande statista” – deflagrino in tutto il loro tirannico delirio antipatriottico e anticristiano.
Altro che “suicidio” o “esclusione”: questa è fifa bella e buona, chiamiamola così. Niente che non fosse già preventivato.
Per il 25 settembre, piuttosto, che aspettarsi? Come muoversi?
Una certa idea, strada facendo, me la son fatta; ma cerco conferme. O smentite, prima della fatidica data.
Con ogni dubbio lecito e doveroso sulla reale, “tenuta” democratica di tale atto: il popolo “ancora italiano” non ha alcuna garanzia, infatti, dati i precedenti.
Caro Generale Laporta leggo sempre con molto interesse le sue esternazioni e non poche volte si resta edificati dalle risposte – anche di fede – che le suscitano taluni commentatori. Spero, pertanto, di leggere prossimamente anche lei sul tema.
PS: immagino, a breve giro di posta, la ricchezza dei bestiari tosattiani in fatto di propaganda elettorale ed etica giornalistica…;-)
La responsabilità della grancassa mediatica sulle sorti della nostra amata nazione è stata ed è, infatti, enorme.
Stilum Curiae, ora più che mai, avanti tutta!
“Il «vitalizio» dei parlamentari è salvo, anche se le Camere sono state sciolte”
(https://www.corriere.it/politica/22_luglio_21/vitalizio-parlamentari-5433d930-091c-11ed-ba42-106d8f7128de.shtml)
Grazie, Prussik.
Aspetto con ansia qualche parodia in musica del “guerriero” Fabio Lucentini sul tema politico attuale…;-)
Hai sentito “Vaccinato”? Una comica. O “La Repubblica delle Banane”? O “Italiano 2022”?
Attenzione , riflessioni oarzialmente corrette ma conclusioni errate. se Draghi in vista delle elezioni fonda il suo partito,prende il 15% dei voti. Non come successe a quel poveretto di Mario Monti che non avrebbe preso neppure i voti della moglie.
Vedere per credere…
Qualsiasi italiano voterà per uno qualsiasi di partiti rappresentati in attuale Parlamento… dimostrerà inconfutabilmente… di no essere sano di mente!… oppure corrotto al midollo…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/