Arrendersi All’Evidenza. Siero, Quarta Dose, & C. Fallimento Scientifico Senza Pari.

19 Luglio 2022 Pubblicato da

AAE

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, facciamo seguito all’articolo pubblicato qualche giorno fa da Arrendersi All’Evidenza sull’utilità o meno della mascherina, con queste righe che AAE ha postato come commento, ma che mi sembrano degne di un pubblico più ampio. Buona lettura.

§§§

 

Senza voler infierire, ma solo perchè i numeri sono veri:

Nei sette giorni dal 10 al 17 luglio 2021 si contarono:
1250000 tamponi
12500 positivi (1 su 100 dei tamponati)
95 decessi “con Covid” (meno di 14 al giorno)
Negli stessi sette giorni di calendario del 2022 abbiamo:
2650000 tamponi (più del doppio!)
662000 positivi (uno su quattro!)
780 decessi con Covid (più di 110 al giorno)
Suppongo che conosciate tutti l’imprecisione dei tamponi, e (nel caso del PCR) la forte dipendenza dell’esito dal numero di cicli di amplificazione.
Più tamponi si fanno e maggiore è la presenza di positivi. Più sono i positivi e maggiore sarà il numero di decessi attribuiti al Covid, per qualsiasi causa si abbia avuto bisogno del pronto soccorso.
Le terapie intensive sono generalmente quasi vuote e chi vi va, da positivo, non le occupa per il Covid, ma per la malattia che l’ha portato in ospedale (caso Blondet).
Il segnale allarmistico si autoamplifica, aiutato dall’ansia di sapere l’esito del tampone al primo starnuto, anche in un luglio molto caldo che espone ad ore di aria condizionata non sempre ben usata e tollerata.
Anche prescindendo dall’effetto di spinta del comportamento individuale e dall’incertezza di numeri gonfiabili, resta il fatto che sono soprattutto i vaccinati a non capacitarsi di poter avere contratto in piena estate una “terribile malattia respiratoria”. Poi scoprono che i loro tre dosaggi non hanno impedito il contagio, ma possono vantarsi di non essersi ammalati gravemente: si calmino e sappiano che è lo stesso per i non vaccinati.
Intanto gli esperti chiamano il popolo alla quarta dose: la quale dose è come le tre precedenti, già acquistata e da smaltire prima che scada (anzi: per molti lotti già scaduta, ma ne è stata prorogata la validità). Ossia: non un vaccino aggiornato alle ultime varianti del virus, ma lo stesso rivelatosi inefficace avendone fatte tre dosi!
E’ un fallimento scientifico senza pari, che conta in piena estate dei dati che se fossimo in presenza di un reale pericolo da contagio farebbero tremare le vene. Il vero pericolo però sono gli effetti collaterali dell’esperimento con mRNA che sta mietendo vittime, riempiendo i pronto soccorso, dove ti tamponano e un PCR elevatissimo ti dice anche positivo…
La protezione vaccinale è scemata, le difese immunitarie sono compromesse, basta un’aria condizionata per manifestare malattie da raffreddamento e moltiplicando i tamponi queste si traducono in casi di Covid-19. Al che, per aiutarti, ti convincono a fare una quarta dose di vaccino scaduto di un intruglio che non ti protegge affatto dal contagio. Anzi: favorisce la possibilità di essere contagiati.
La mascherina è un problema: sudando si bagna, l’umidità del respiro la impregna… Se c’è il virus ce lo si respira molto di più (effetto Foegen).
Sembra una congiura, ma molte vittime si fanno male da sole offrendo con orgoglio le narici al tampone.

§§§

AAE




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5 commenti

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Come già spiegato, un’impennata così esagerata della percentuale di positivi tra quanti si sottopongono al tampone lascia un po’ perplessi.

    Una possibile spiegazione riguarda ovviamente il test.

    I tamponi molecolari PCR vengono eseguiti soprattutto in ospedale. Il loro numero è più o meno stabile (tra 300 e 400 mila alla settimana) incidendo per circa il 25% del totale nelle settimane di maggio e giugno.

    Il numero dei tamponi rapidi riguarda le farmacie e altre strutture: nelle ultime due settimane ne sono stati fatti uno sproposito (2 milioni la settimana contro un andamento precedente di poco superiore al milione).

    Guarda caso ad essere elevata è la percentuale di positivi tra chi esegue il tampone rapido (quasi uno su tre!) mentre il molecolare dà positività attorno al 15%.

    E pensare che nei mesi scorsi (tra febbraio e maggio) era il tampone molecolare a dare valori percentuali di positività un po’ più elevate, ma con differenze non clamorose tra i due metodi: attorno al 10-15% per entrambi.

    Sta di fatto che se due metodi danno tassi di positività così differenti, addirittura un 32% contro un 18%, l’attendibilità del test va a farsi friggere. Sarà forse stato il caldo? Sono stati conservati bene i tamponi rapidi? O i lotti utilizzati hanno una sensibilità differente da prima?

    E’ chiaro che un test che raddoppia i positivi rispetto al PCR, il quale già viene amplificato a dismisura (sovrastimando i casi meritevoli di attenzione per carica virale), in concomitanza con il raddoppio del numero di questi test (che suona già strano di suo…) porta a sommare mele e pere e a fare un totale di positivi un tantino sospetto di essere poco credibile.

    E infatti, a riprova, le terapie intensive ne stanno risentendo in minima misura, mentre la conta dei morti “con Covid” si gonfia giocoforza per i criteri di conteggio adottati.

    Non è una mia elucubrazione. Lo scrive anche il GIMBE:

    Testing. Si registra un aumento del numero dei tamponi totali (+17%): da 2.152.065 della settimana 29 giugno 2022-5 luglio 2022 a 2.517.540 della settimana 6-12 luglio 2022. In particolare i tamponi rapidi sono cresciuti del 19,4% (+350.351) e quelli molecolari del 4,4% (+15.124).

    La media mobile a 7 giorni del tasso di positività sale dal 17,1% al 18,6% per i tamponi molecolari e dal 29,8% al 31,8% per gli antigenici rapidi.

    https://www.gimbe.org/pagine/341/it/comunicati-stampa

    si vedano i due grafici nel paragrafo intitolato Testing

    Insomma: un 25 o 30% di percentuale di positivi è poco credibile, specialmente a luglio. Lo scorso anno la percentuale era dieci/dodici volte di meno!

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    I numeri sono sempre interessanti.

    Prendendo i dati del numero di tamponi effettuati e dei positivi in giorni a caso (non festivi) a metà del mese, tra gennaio e maggio 2022, si osserva che la percentuale dei positivi oscilla tra 11 e 16% con una media attorno al 14%.

    Nei mesi di giugno e luglio la media è salita al 22% e ieri si è arrivati a contare ancora il 23,2% di positivi in linea con quel 25% (uno su quattro) citato nel post.

    Nella scorsa estate il tasso di positivi rispetto ai tamponi era dell’1% non molto dissimile dall’estate del 2020.

    Personalmente trovo strano questo incremento del numero di positivi, tanto più in questa stagione. E’ pur vero che è la prima estate dopo che l’80% e passa della popolazione ha ricevuto tre dosi e qualcuno quattro.

  • ex : ha detto:

    Ma sono sicuri che tutti coloro che si son fatte una, due, tre dosi… si facciano anche la quarta? Sento (e leggo) in giro che qualche scintilla di resipiscenza incominci a brillare in molti cervelli finora cloroformizzati dalla campagna pseudopandemica montata da politici, medici disonesti, virotelestar, giornalisti venduti e big-farma con guadagno e distribuzione di milioni (miliardi?) di dollari tra tutti questi malfattori, o per lo meno tra molti di questi, mentre gli utili idioti saranno rimasti a becco asciutto.

    P.S. – ovvio che gl’irrecuperabili che con 40 gradi di temperatura si tengono la mascherina ben incollata sul viso faranno la fila per la quarta, la quinta… la centoventesima dose.