Laporta. C’è un Legame fra Giuseppe Conte e Vladimir Putin? Un’Ipotesi.
15 Luglio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mentre sembra esserci (ma c’è davvero?) una crisi di governo il generale Piero Laporta ci offre questa riflessione – arrischiata, lo afferma egli stesso – su politica estera e politica interna. Buona lettura.
§§§
Quanto il lettore sta per leggere potrebbe sembrare un’analisi. Non lo è; i dati, sia pure certi, presi in esame sono troppo pochi per arrivare a una conclusione. È una conclusione clamorosa e la offro, buttandomi senza rete: c’è un legame fra Giuseppe Conte e Vladimir Putin. Non so quale sia, non so da che cosa e da quando origini, ma c’è.
Agli inizi del 2020, s’iniziò a vociare di pandemia. Si chiamò Wuhan Coronavirus, “2019-nCoV”. Il governo cinese costrinse in quarantena 59milioni di cinesi della provincia di Hubei e 30milioni di tre città: Wuhan, Huanggang ed Ezhou, della provincia di Zhejiang, a breve distanza da Shangai. Chiunque s’avventurò fuori dalle zone cinturate e dai condomini sigillati fu abbattuto.
La Cina mentì (e mente tuttora) sulla reale dimensione dell’infezione fra la fine del 2019 e gli inizi del 2020. Lancet, rivista scientifica, Bibbia in questo genere, accreditò un tasso di mortalità al virus, ben più del modesto due percento assicurato da Pechino. C’era quindi un pericolo rilevante per la salute pubblica mondiale.
In quei giorni avvennero due fatti singolari. Edward Luttwak rilasciò un’intervista a La Verità sostenendo che, essendo il Covid un virus debole, non aveva importanza militare. L’attendibilità di quel sinistro la conosco bene. Era l’excusatio non petita, un involontaria confessione. Interruppi immediatamente la mia collaborazione col quotidiano di Maurizio Belpietro, prestatosi a dar voce al Dipartimento di Stato, per una gabola senza scusanti.
Un virus debole, contrariamente a quanto si può presumere, ha peculiare importanza militare. A chi voglia invadere un territorio oppure impedire a una forza militare di manovrare non è necessario uccidere tutte le forze avversarie, non sarebbe telegenico. Un virus come il Covid è perfetto, mettendo fuori combattimento la maggior parte dei nemici senza fare stragi clamorose e soprattutto suscettibili di ritorsioni.
Qual era il disegno strategico? La strategia si nasconde sempre dietro un inganno. Se sveli l’inganno cade la strategia. L’inganno lo devi sostenere con la disinformazione.
Per capirci: l’inganno è il cavallo di Troia coi greci nella pancia; la disinformazione è il discorso di Sinone ai troiani. Rinfreschiamo i ricordi scolastici. I Greci finsero di partire, bruciarono gli accampamenti, salirono sulle navi e lasciarono sulla spiaggia un enorme cavallo di legno ed il soldato Sinone. Questi si fece catturare dai Troiani. Condotto dal re Priamo, raccontò che, su indicazione di Ulisse, era stato scelto per essere sacrificato agli dei marini e favorire il viaggio di ritorno dei Greci. Era però riuscito a smammare, quando già era sull’ara sacrificale e, per vendicarsi, svelò ai Troiani il segreto del cavallo di legno abbandonato sulla spiaggia: se l’avessero introdotto nella città, Troia sarebbe stata immunizzata dai Greci, diventata inespugnabile. Avete presente la storia “o ti vaccini o muori”, siamo lì. I Troiani abboccarono. Storditi dai festeggiamenti per la fuga dei Greci, Sinone ebbe buon gioco ad aprire lo sportello sul ventre del cavallo, per farne uscire un commando dei migliori soldati greci, che presero facilmente la città.
Troia era Mosca e Pechino. Ulisse non di certo Bidén, ma un trust di cervelli malefici, sparsi fra Stati Uniti e Gran Bretagna, capeggiati da ebrei e cristiani apostati e apocalittici. Il cavallo era il virus, i trombovirologi e Speranza e Draghi nella parte di Sinone. Se la disinformazione fosse stata efficace, l’inganno sarebbe riuscito e la strategia per conquista di Mosca e Pechino con “mezzi non convenzionali” un successo. Che disdetta, la disinformazione non fu efficace.
Xi JinPing non credette a Sinone e Putin nemmeno. Il primo cinturò i focolai infettivi e li spense. Con un miliardo e 300mila anime, ne uccidi 6 o 60milioni senza pensarci.
L’Italia, la provincia di Bergamo, fu la spiaggia dove lasciare il cavallo di Troia. Decine di migliaia di infettati e morti, nella regione con maggiore interscambio con Russia e Cina.
Putin non poteva uccidere gli infettati. Non ha sufficiente popolazione per farlo. Non poteva neppure permettersi la pandemia, se voleva avere truppe a sufficienza per invadere l’Ucraina. Nessuno penserà infatti che l’invasione dell’Ucraina sia nata così, come un fungo alcune settimane fa.
La Russia necessitava d’un vaccino efficace e rapido. A chi chiedere le informazioni necessarie? Agli Stati Uniti? Suvvia. Dopo l’excusatio non petita di quel cacciaballe di Luttwak, accadde il secondo fatto singolare: Vladimir Putin telefonò a Giuseppe Conte, chiedendo il permesso di inviare in Italia un battaglione specializzato in guerra biologica “per soccorrere la popolazione” della bergamasca.
Giuseppe Conte non si consultò con gli alleati e, seduta stante, dette per telefono il consenso all’ingresso dei russi in Italia. Quelli arrivano, soccorrono, raccolgono plasma dei malati e sfornano un vaccino che immunizza russi, cubani e tre quarti di Orbe terraqueo.
Apriti cielo! Le iene, già pronte a sbranare la preda coi “sistemi non convenzionali”, sono irritatissime. Come possono rispondere i nostri Alleati se Putin ha scoperto il loro gioco? Hanno bisogno di un’altra grancassa disinformativa.
Il 2 Aprile 2022, La Stampa di Torino intervista Hamish De Bretton-Gordon, un colonnello piccolo a piacere fra gli innumerevoli della NATO, molti anni prima comandante del Joint Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Regiment, del NATO’ s Rapid Reaction. L’intervista lo accredita come super Rambo, in realtà è una mezza figura. Questi assicura che il reparto di esperti di guerra biologica, inviato in aiuto all’Italia, da Vladimir Putin, sta in realtà facendo intelligence. Sai che notizia.
L’ambasciatore russo scrisse a La Stampa, deridendoli e menando ceffoni andata e ritorno. Nessuno dei giornaloni italiani si chiese se non fosse il caso di sostenere i russi che indagavano il virus, chi lo ha aveva messo in circolazione e, soprattutto, come sconfiggerlo. La Stampa omise l’unica domanda sensata che avrebbe dovuto porre al rambo di cartone: «Comandante, può spiegarci perché la NATO – di cui l’Italia è membro fondatore – non ha mosso un dito per aiutare l’Italia? Perché non ha inviato il reparto da lei già comandato, almeno per indagare sul virus, come stanno facendo i russi? Perché la Russia ha aiutato l’Italia mentre i suoi alleati cercano di affondarla?».
Meno di un anno dopo, Giuseppe Conte, al quale Putin deve l’immunizzazione del suo esercito, fu impallinato dal Salvini Matteo. Conte lasciò palazzo Chigi.
Oggi non vuole la rottura con la Russia e soprattutto s’oppone all’invio di armi all’Ucraina.
Voi credete alle coincidenze? Io no. Cristo Vince.
Gen. D.g.(ris.) Piero Laporta
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Tag: laporta, putin conte
Categoria: Generale
Qualche anno fa Putin venne a Roma e chiese a Bergoglio di aiutarlo per giungere alla sospensione delle sanzioni (non queste ultime, ovviamente, ancora lontane nel futuro ) ma quelle poste in essere dopo l’invasione della Crimea omeglio, dopo l’annessione della Crimea.
Quanto e’ accaduto dal punto di vista religioso in Ucraìna, cioe’ il riconoscimento da parte del Patriarcato di Costantinopoli di una Chiesa autocefala ucraina indipendente dal Patriarcato di Mosca, puo’ aver mandato in crisi Kirilli e di conseguenza il suo amico e socio Vladimir Vladimirovic.
Quello che vorrei farvi notare e’ che il Patriarcato di Mosca considera le sue opinioni politchi come verita’ di fede.
Perfettamente d’accordo.
Sempre stimolanti gli interventi del nostro generale.
La mi a sensazione è che si dia troppo importanza o chissà quali capacità politiche, strategiche o di lunga visione a persone che ne hanno veramente poche.
Persona sconosciuta ma consulente del vaticano su questioni delicate
Il nostro presidente molto devoto a Francesco ha chiesto lumi ed ha ottenuto questo nome.
Gran guaio la pandemia, altrimenti era ancora presidente del consiglio……
Un legame con la Russia ? Perché no !
Uno con la Cina ? Anche !
Legami con il Vaticano e con la nouvel vague che imperversa ? Oh perbacco…certamente !
Legami con l’Italia, il suo tessuto produttivo, le sue esigenze, le sue aspirazioni ?
Ma nessunissimo per la carità !
Lei crede che i russi in Italia siano venuti a fare scorta dell’arma biologica “spruzzata” in abbondanza ( tasso di trasmissione del 330% superiore a qualsiasi virus conosciuto) con l’aggiunta di dosi massicce di midazolam, primo step dell’iniezione letale in usa).
Può darsi, ma potevano farlo con molta discrezione senza bisogno di soldati, grandi camion e cori del volga….
Crede che fare saltare draghi sia un favore a putin ?
A me sembra un favore che ‘lor signori” fanno a se stessi per continuare a “sguazzare” nel loro torpido brodo.
Quando si ha che fare con così elevate “altezze morali” immaginare chissà quali intrighi è segno di grande e buon animo, direi l’animo di un fanciullo, ma che non cambia la dura realtà: persone di scarso spessore che vivono alla giornata, spostate dal minimo refolo di vento che soffia dentro le tasche dei loro appetito, che disprezzano le istituzioni, la costituzione e si fanno beffa del popolo che dovrebbero servire.
Questa è la dura realtà.
Poi, per alleggerire il disgusto, possiamo metterci una bella soldatessa russa, magari in hotpants che con il retino va a caccia di virus nella bergamasca…fa tanto 007….
Grazie ma non faccio congetture, insomma ne faccio il meno possibile.
Far entrare un reparto russo in Italia (territorio NATO), senza neppure consultare gli alleati è bizzarro
Esprimersi contro l’esportazione delle armi all’Ucraina è coraggioso
Far cadere il governo Draghi (a dispetto di Mattarella) significa certezza di appoggi esterni
Coincidenze? Uhmmmm
Roberto caro, scrivi bene: “Questa è la dura realtà.”
Ogni italiano, che non sia un loro leccascarpe, ripete sine fine: QUESTA È LA DURA REALTÀ.
Grazie Generale, lettura degli eventi davvero interessante.
Quello che tuttavia non e’ chiaro e’ questo, chi sostiene Conte?.
Quale camarlilla economica e finanziaria, e , sopratutto, a quale visione geopolitica farebbero riferimento questi sostenitori ?.
Contro quale visione e contro chi lo sappiamo, ma a favore di quale futuro e’ ignoto.
Non e’ che e’ il solito giochino del poliziotto buono e di quello cattivo ?.
Tg3 ore19. LA Zacharova ci augura un nuovo governo meno conforme agli ordini americani.
Piu’ chiaro di cosi’.
Nel telegiornale delle 13.30 della 7 ( a meno che la mia memoria faccia brutti scherzi) la portavoce di Putin ha attaccato in modo pesante il nostro Ministro degli esteri. Insulti pesanti .
Questo dimostra che l’azione politica di Di Maio e’ cosa buona se da’ cosi’ fastidio a Putin.
“Questo dimostra che l’azione politica di Di Maio e’ cosa buona se da’ cosi’ fastidio a Putin.”
Televisionario, nikname davvero azzeccato.
qual è l’azione politica di Di Maio?
Aver diviso il gruppo parlamentare dei 5 stelle in 2 sottinsiemi che sembra abbiano ancora il desiderio di frantumarsi.
E perché la,frantumazione dei 5Stelle dovrebbe dare fastidio a Putin?
La “guerra di Troia” finirà diversamente.
Agamennone – il Re degli USA – sollecitato dal piagnucolone cornuto fratel Menelao (Re dell’UE) mette su l’esercito acheo (Nato) e assedia Troia per riprendersi l’adultera puttanella Elena (Ucraina).
Dieci anni di assedio inutile.
Per farla finita si decide un duello “diretto” fra il cornuto (Menelao) e il sequestratore Paride (il troiano Putino).
Il duello prende un brutta piega per il bellimbusto ma Afrodite (Cina) lo salva avvolgendolo in una nube di gas e lo trasporta nella stanza nuziale.
Gli sposi vissero felici e contenti per moltissimi anni.
Gli achei “cornuti e mazziati” viaggiano ancora per il Mediterraneo.
Mi chiedo se c’è un nesso anche fra le dimissioni di Boris Johnson e quelle di Draghi…spero non ci sia un Draghi bis, anzi speriamo proprio di non vederlo più e con lui Speranza e co…..per quanto riguarda la sua tesi,Generale, non è poi così improbabile,perché si sa “il potere logora chi non ce l’ha” e come scrisse Eschilo ,se non erro, “La cosa peggiore per i potenti è che non possono fidarsi degli amici.”
Ad ogni modo la mia disistima va ad entrambi.
«spero non ci sia un Draghi bis»
Mi verrebbe da dire: anch’io lo spero. Ma chi Mattarella metterà… se non è zuppa è pan bagnato. Chi metterà? Berlusconi? Topo Gigio? Cambia il burattino ma il burattinaio che muove i fili è sempre lo stesso, fuori dal teatrino Italia. Ma io non me la prendo con Mattarella, anche lui mosso da quei fili, bensì con Salvini e la Meloni. Almeno Mattarella, Draghi è pessima compagnia, non fingono, fanno il loro schifoso mestiere più volte da loro conclamato di consegnare la sovranità dell’Italia ai nemici giurati dell’Italia, mentre i sedicenti “sovranisti”, “Fratelli d’Italia” e balle varie…
Grazie. Eschilo era a mio avviso un ottimista: a un certo livello non ci sono affatto amici, né fidati né infidi. Se manca pure la fede, occorre attendere l’inevitabile crollo.
Effettivamente ha ragione, anche se più che di livelli parlerei di “gironi”!
Mi chiedo se c’è un nesso anche fra le dimissioni di Boris Johnson e quelle di Draghi…spero non ci sia un Draghi bis, anzi speriamo proprio di non vederlo più e con lui Speranza e co…..per quanto riguarda la sua tesi,Generale, non è poi così improbabile,perché si sa “il potere logora chi non ce l’ha” e come scrisse Eschilo ,se non erro, “La cosa peggiore per i potenti è che non possono fidarsi degli amici.”
Ad ogni modo la mia disistima va ad ambedue( Draghi e Conte)
Vi immaginate se Draghi fosse sostituito da Brunetta?
Che dire, wow.. speculativo ma alcuni punti sono innegabili. Offro un’ipotesi a corollario: GIuseppi è in realtà “ammanigliato” con con Trump, cioè la parte americana avversa all’attuale governo Dem e meno ostile alla Russia, quindi tramite loro a Putin. Non dimentichiamo che la pandemia è scoppiata sotto la presidenza Trump, e che ha contributo non poco a indebolirlo, la sua rielezione era data per scontata e invece poi sappiamo come è finita. Non penso che negli USA siano tutti contenti dello stato attuale delle cose, c’è da sperare che qualche cambiamento venga da loro.
Su Draghi aspettiamo, potrebbe essere ancora tutto teatro per rimettere in riga i partiti, del tipo o fate come dico o cadiamo tutti, vedremo a breve.
Grazie. io sono concentrato unicamente sul legame Conte-Putin. Il naso mi dice che c’è. Vedremo.
Il naso diceva al gen. La Porta che Draghi era la soluzione o almeno il meno peggio. Ora gli dice che c’è un legame fra una mezza figura come Conte e nientemeno che Vladimir Putin. Certo, si saranno scambiati telefonate, si saranno accordati per il sopralluogo dei medici russi in Italia, ma di qui a ipotizzare un legame ce ne corre. In ogni caso non dimentichiamo che Conte è uno dei principali responsabili dello sfacelo socioeconomico attuale, non dimentichiamo che la pratica di usare i dpcm incostituzionali per recludere gli italiani è stata inaugurata da lui. Le fantasie dietrologiche non servono.
Ciak si gira !
Scena 1.
Ieri sera il premier draghi
è salito al quirinale per
rassegnare le dimissioni ;
mattarella le ha prontamente
rifiutate .
Ed io vi domando :
preferite draghi sponsor
del patto atlantico o
la Pace ?
Ho letto.
“Voi credete alle coincidenze? Io no. Cristo Vince.”.
Non c’è alcun bisogno di credere “alle coincidenze”.
Basta solo aver “Fede”, una grande “Fede” nelle balle più ragionevoli.
La Fede sposta le montagne. Nel mare. E tutto fu pianura. La insignificante, nauseante pianura della Vittoria.
Coraggio Generale! FEDE.
Semper Fidelis
Fosse vero, Generale, che l’uomo è stato semper fidelis non avremmo la Bellezza delle dottrine religiose, neppure quelle di rivelazione!
E siamo sempre all’unico Principio: Isaia 45,7!
Caro generale, anzitutto è sempre un piacere leggerla perchè ci aiuta a riflettere. Quanto a Conte, a Grillo, e, di più, agli sponsor di Grillo, direi che essi hanno fatto sponda con la Cina che segue una strategia di collaborazione (nel breve) e competizione (nel lungo) con l’Occidente. Sulla sponda Cina – Vaticano/Francesco – Conte si sono notate più volte “corrispondenze d’amorosi sensi”; evidentemente condividono una certa visione del mondo. Sulla base di ciò nasce -incidentalmente, a mio parere- la convergenza di interessi tra Conte e Putin, che, evidentemente, era anche giustificata dal caos di quei giorni che ai critici, attenti più alla paura dell'”orso russo” che al dramma della morte che bussava in molte famiglie, sembrava non interessare.
Sui rapporti Cina Vaticano c’e’ un interessante articolo di Sandro Magister ripreso e còmmentato dal blog Chiesa e post concilio in data di ieri. Da leggere e far circolare.
Grazie, davvero. Come ho detto a un altro lettore, sono unicamente concentrato sul legame Putin-Conte. Vede, non si dà telefonicamente e seduta stante l’autorizzazione a un reparto russo a entrare in Italia e agire indisturbato. Quando avvenne pensai potesse essere frutto di inesperienza. Dopo le prese di posizione di Conte, non dubito più.
La sua risposta mi ha fatto venire in mente che nel governo Conte I il suddetto ha voluto tenere la delega sui servizi segreti.. inesperto ma non scemo. Sarebbe curioso sapere davvero come è stato scelto dai 5 Stelle e dalla Lega, come è stata preparata la sua nomina da chi l’ha scelto alla guida del “governo gialloverde”. Mi vien da dire che, anche in questo caso, vediamo solo la punta dell’iceberg..
Di norma non si inizia la carriera politica da Presidente del Consiglio. E non ci si impadronisce di un partito fondato da altri stravolgendo le basi democratiche su cui era stato fondato. Leggasi allontanamento coatto dalla Casaleggio e associati.
Ma allora Salvini che pesce è ?
Pesce di pietra o di fondale?
È un bauscia , come dice Blondet, o un traditore?
Se le sue intuizioni fossero vere, forse ancora l’Italia avrebbe una speranza…
Guardi, Karl Kraus distingueva fra “imbecilli profondi e imbecilli superficiali”. E’ l’unico dubbio concessoci nel caso di specie.
Io ho perso ogni speranza in Salvini, l’ultima goccia è stata la figuraccia che ha rimediato andando in Polonia. Ha avuto qualche intuizione giusta per guadagnar voti, ma non ha la minima idea del contesto piu grande e del ruolo che potrebbe giocare: non si puo’ navigare a vista nella burrasca.
Il Generale offre come sempre squarci di luce inediti.
E’ certo che i russi a Bergamo impararono molte cose.
A chi dobbiamo l’arrivo dei cosacchi col camice bianco?
A Conte?
La mia infima stima verso Draghi e Speranza può far sembrare maggiore quella in Conte, ma essa resta poca lo stesso, per questo figuro collegato a filo doppio col Vaticano attuale.
Se mai un domani l’Italia riuscirà a risollevarsi, se dovessimo avere Conte come cric non penso che sostituiremo le gomme bucate, ma bucheremo anche quella di scorta.
Il cavallo di Troia e la falsa informazione spiegano magnificamente il movimento, ma non dicono molto del perchè. Gli anticorpi di un sistema sano sono ben altro da quelli come Conte. Lui al massimo fa da mascherina e quindi è responsabile di un effetto Foegen.
Adesso non basta più capire le menzogne dei “Greci”.
Troia è già un cumulo di rovine, va bonificata l’area.
Grazie, la comprendo ma devo esortarla a riflettere. Quando si fa il doppio gioco, questo è per l’appunto “doppio”, cioè deve necessariamente apparire contraddittorio e discontinuo, allo stesso tempo solo uno dei due giochi è quello principale e alla lunga si svela. Eccoci.
[Coro delle donne troiane e Polissena]
Ah!
Potente Cibele,
dea immortale,
madre degli infelici,
che sola dai soccorso ai tuoi Troiani,
sii benigna ai loro sforzi disperati
in questi terribili frangenti!
Proteggi dall’oltraggio
e dalla schiavitù
le loro madri e le loro sorelle!
Infrangi l’arma empia
nelle mani dei vincitori!
Potente Cibele.
[Cassandra]
Non tutti periranno. Il valoroso Enea
e il suo drappello tre volte accorso nella mischia
han liberato i nostri bravi cittadini
rinchiusi nella rocca.
Il tesoro di Priamo resta in mano ai Troiani.
Presto in Italia, dove il destin li chiama,
innalzeranno più potente e bella,
una novella Troia.
I Troiani. Atto secondo. Quadro secondo.
Magari fossimo figli di Troia
Come avra’ visto, egregio generale , in questi giorni si fanno piu’ intensi i rapporti tra Cina, Iran e Russia.
Le ricordo che la moglie di Beppe Grillo e’ iraniana e Grillo ha spesso affermato di credere che L’Iran sia un paese meraviglioso.
Le ricordo che al tempo del primo governo Conte si cerco’ di instaurare rapporti economici ancora piu’ stretti con la Cina.
Inoltre molti di noi, me compreso, hanno sempre creduto che la politica degli scambi commerciali con la Russia fosse cosa buona e giusta. Ma evidentemente cosi’ non era.
Le ricordo altresi’ che fu Renzi che oggi attacca pessntemente i grillini che a vendere una quota notevole di Ansaldo Energia ai cinesi.
“Le ricordo che la moglie di Beppe Grillo e’ iraniana”, certamente vero. Sebbene il parere delle mogli sia determinane, come sa ogni buon marito, in queste faccende il sillogismo lineare non sempre è valido. Per ora abbiamo colto due fatti. Aspettiamo.
Un altro fatto sono i BRICS e, quarto fatto, l’oramai consolidato rifiuto di dare materie prime e manodopera sotto costo.
Il Dollaro va giù, ed è il quinto fatto.
Aspettiamo.
L’idea che noi provinciali ci siamo fatti del Conte Giuseppe e’ che sia uno di quegli avvocati che trovano il loro piccolo, personale Eldorado in quei numerosi incarichi, consulenze e perizie che vengono affidati agli avvocati che vivono sereni in quel di Roma, all’ombra dei ministeri. Ma lo scopritore del Conte e’ l’avvocato Guido Alpa originario di Ovada ma che negli anni 80 del secolo scorso esercitava la professione a Genova e dove ancor oggi, secondo internet e gli elenchi telefonici sembra avere uno studio in una delle principali vie della citta’.
All’epoca, cioe’ gli anni 80 del secolo scorso insegnava al Liceo Cassini di Genova una gentile signora che i colleghi dicevano essere moglie di un avvocato. Nella sezione in cui la signora Alpa insegnava scoppio’ una contestazione, estremamente violenta.
La contestazione sembrava essere partita dagli studenti. La contestazione mirava a far tradferire l’insegnante di scienzè per incompatibilita’ con la sede. IL CASO arrivo’ fino al consiglio superiore della Pubblica Idtruzione dove pero’ arrivarono anche i volantini prodotti dagli studenti con cadenza quasi quotidiana.
In base alle leggi vigenti ciascun volantino recava l’indirizzo del luogo in cui era stato ciclostilato. Un vero peccato che sul tavolo romano fosse anche arrivato un foglio dell’elenco telefonico che dimostrava chiaramente che i luoghi indicati fossero le diverse sezioni del Partito comunista. L’insegnante non fu trasferita. Forse c’era un qualche rapporto tra l’avvocato Alpa e le sezioni suddette ?
Sì, per altre e più pesanti ragioni
quali ragioni Generale ??