Korazym. L’Ex-Seminarista Abusato da Zanchetta: Papa Francesco Sapeva da Anni.
15 Luglio 2022
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, mi sembra interessante portare alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Korazym.org, che ringraziamo per la cortesia, e che costituisce un seguito a quello pubblicato ieri sul caso Zanchetta. Buona lettura.
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L’intervista all’ex seminarista abusato: Papa Francesco sapeva da anni cosa faceva suo amico Zanchetta e continua a sostenerlo. “Ci sono tanti accomodamenti e clientelismo”
Ritornando sul tema del nostro articolo di ieri – Zanchetta, l’amico di Francesco condannato in Argentina per abusi sessuali, ottiene il beneficio degli arresti domiciliari. Le proteste non si sono fatte attendere [QUI] – riportiamo di seguito nella nostra traduzione italiana dallo spagnolo l’intervista a M.C. Ci sono tanti soldi e clientelismo: il Papa sapeva da anni cosa faceva a cura di Silvia Noviasky per El Tribuno, il quotidiano di Salta di oggi 14 luglio 2022 [QUI].
Ricordiamo che la giornalista d’inchiesta Silvia Noviasky fece scoppiare il caso Zanchetta, con tre articoli tra il 25 dicembre 2018 e il 4 gennaio 2019 su El Tribuno di salta, con cui ha rotto l’omertà sullo “strano caso Zanchetta”, di cui era “proibito scrivere” a Salta [QUI].
M.C. è uno dei due seminaristi abusati da Mons. Gustavo Óscar Zanchetta, dal 1° agosto 2017 Vescovo emerito di Orán, condannato il 4 marzo 2022 in primo grado a 4 anni e 6 mesi di reclusione effettiva per essere stato riconosciuto colpevole di abusi sessuali semplici continuati e aggravati in quanto ministro di culto religioso riconosciuto a danno dei due ex seminaristi che lo avevano denunciato [QUI].
L’ex seminarista abusato da Zanchetta, secondo la sentenza in primo grado, assicura che non riesce a tenera la testa alta e racconta a Silvia Noviasky che dorme a malapena, viste le ultime notizie sul beneficio degli arresti domiciliari concesso a Zanchetta e sull’indagine previa canonica svolta nientemeno che da Don Javier Belda Iniesta, l’avvocato canonista che lo ha difeso nel processo canonico (di cui non si sa niente di niente). M.C. assicura: “Stanno distribuendo molti soldi e stanno andando andando alla carica di coloro che ci hanno sostenuto”.
Nell’intervista che segue, il giovane denuncia la complicità e la protezione di cui gode Zanchetta, anche dopo la sua condanna. In questo senso punta il dito dritto a Papa Francesco – che accusa di aver fatto orecchie da mercante nonostante i precedenti avvertimenti – e all’attuale Vescovo di Orán, Luis Scozzina, O.FM. (anche lui amico stretto di Papa Francesco); continuano a sostenere Zanchetta, e non solo, nonostante la condanna.
Come è passato il tempo dopo la sentenza?
Difficile. In un certo senso, la sentenza ci ha dato tranquillità, ma è stato un momento che abbiamo dovuto affrontare da soli; non solo io, ma tutti noi che abbiamo vissuto questa esperienza. Dopo tutto questo la Chiesa non ha fornito alcun sostegno. Dobbiamo superare da soli qualcosa che ci ha segnato per tutta la vita.
Qualcuno ha continuato il seminario?
La maggior parte di noi viene dalla Chiesa. Ci sono stati tre che hanno continuato, che aspettano l’ordinazione, ma non arriva mai perché hanno testimoniato a nostro favore nella denuncia. Sono passati tre anni e sono ancora in attesa dell’ordinazione sacerdotale.
Come hai preso la notizia degli arresti domiciliari?
Genera impotenza, irrequietezza, malessere. Penso che i giudici non abbiano tenuto conto di ciò che il rapporto psicologico diceva di lui, che è un manipolatore, che non percepisce la realtà così com’è, ma come vuole che sia. Gli vengono concessi gli arresti domiciliari in un monastero frequentato da bambini e adulti vulnerabili. È qualcosa a cui la Giustizia non sta prestando attenzione; che dove sta andando Zanchetta è un posto dove possono andare delle persone manipolabili.
Se fosse garantito che non ha contatti con nessuno, vi opporreste comunque agli arresti domiciliari?
Sì, perché il processo si è svolto in un piccolo paese, Orán, dove ci conosciamo tutti e dove tutti, In un modo o nell’altro, ci dobbiamo dei favori, perché ci conosciamo o conosciamo i segreti dell’altra persona. Quei favori, da persone di grande potere, mossero cielo e terra in modo che fin dal primo giorno della sentenza se la passava bene. Non è andato in carcere, e quando è andato ci ha trascorso una settimana e da lì è stato ricoverato in una clinica privata. Teniamo conto delle spese di un mese in una clinica privata.
La gente rimprovera che la Chiesa e Scozzina si prendano cura di un condannato, cosa che non li compete. Inoltre, va nella casa che Padre Diego [Calvisi] ha costruito per i preti anziani in pensione, non per ricevere un condannato agli arresti domiciliari. Quindi non si tratta solo degli arresti domiciliari.
Calvisi fu uno dei 5 sacerdoti che denunciarono Zanchetta davanti alla Chiesa.
Sì, ha sostenuto l’intero processo canonico, non solo con la sua testimonianza, ma finanziariamente, perché doveva andare a Buenos Aires, doveva viaggiare, Padre Diego ha preso questo a carico. Per questo trovo così paradossale e così basso che il luogo di una figura così importante in Orán, come Diego Calvisi, venga ceduto a un mascalzone come Zanchetta.
Che cosa si sa del processo canonico per abusi che il Papa ha ordinato di aprire e dell’indagine che ora l’avvocato canonico di Zanchetta, Belda Iniesta, pretende di aprire?
La nostra denuncia canonica non ha mai avuto alcuna risposta, non ne sappiamo niente, se è in corso, impacchettata, niente, semplicemente, l’unica parola che usano è che “questo è segreto pontificio”. Mi stupisco che a questo punto Zanchetta non sia stato ridotto allo stato laicale, ci sono esempi come [Alessandro De] Rossi [QUI], [Emilio Raimundo] Lamas [QUI] che sono stati ridotti, e perché Zanchetta continua con la sua carica di vescovo?
Come mai?
Perché ci sono tanti accomodamenti e clientelismo. E viene da parte di Papa Francesco, che correntemente dice alcune cose nelle sue omelie e fa altre, quando anni fa sapeva tutto quello che si stava facendo, c’erano delle prove, delle foto che venivano presentate a Zanchetta.
Anche con la condanna lo protegge?
Sì, e non solo Francesco. Inoltre c’è un ordine firmato dal Papa per fargli [Belda Inniesta] svolgere questa indagine previa canonica ad Orán. Belda Iniesta interroga su questioni economiche, chiede che presentino fatture smarrite a sacerdoti che davano la caccia a Zanchetta, insinua che i sacerdoti che hanno testimoniato abbiano figli, e così cercano di aprire un caso e denunciarli canonicamente. Questa indagine, tra virgolette “previa”, serve a concentrare tutto lì e lasciare da parte quanto se lo sta passando bene Zanchetta. Con questa indagine cercano un altro colpevole e a ripulire l’immagine di Zanchetta.
Dal tuo caso sono usciti fuori altri, come quello del sacerdote Páez, cosa si sa a riguardo?
La Chiesa si fa male da sola con la sua complicità, perché ci sono altri sacerdoti che hanno ricevuto denunce di abusi e sono stati sospesi. D’altra parte Páez [Don Fernando Páez, un sacerdote amico di Zanchetta] no. Anche lui fu denunciato [per abusi sessuali, di cui abbiamo riferito QUI] e sarà processato. A Páez sono stati dati anche due avvocati e al ragazzo che lo ha denunciato, no. Il vescovado non gli ha chiesto se avesse bisogno di sostegno, se la passa come meglio può e arriverà al processo con un difensore d’ufficio. Com’è possibile che la Chiesa si fa male con la complicità, che si occupa di tutte le spese di Zanchetta, della sua permanenza nel monastero, della clinica privata, degli avvocati?
Gli avvocati canonici Belda Iniesta e Francesco de Angelis fanno parte di questo finanziamento?
Hanno continuato a cercare di fare appello, Iniesta è rimasta ad Orán, cercando un modo affinché Zanchetta non arrivi in carcere o che la permanenza sia più lieve. In questo periodo ha soggiornato in un albergo a 5 stelle e tutte quelle spese gli avvocati non le fanno per amore della verità o per devozione; lo fanno per ripulire l’immagine di Zanchetta e per farlo uscire dal carcere.
In questo contesto, come vede il futuro prossimo della causa?
È abbastanza scoraggiante; ci sono molti soldi in gioco, riferendosi agli avvocati. Ci sono giudici che lo hanno giustificato [il beneficio degli arresti domiciliari] a causa dell’ipertensione. È solo pressione alta, si può tenere sotto controllo. Vale a dire, dopo un mese di controlli, con una dieta che in teoria è per quella patologia, non si potrebbero abbassare la pressione sanguigna?
Se potessi, paghereste degli avvocati per impugnare questa decisione?
Se avesse le risorse, sì, ma bisogna riconoscere che dall’altra parte c’è un’istituzione che pesa, forte, che gestisce molti soldi, con cui le persone collaborano pensando che sia per il bene. Usano per questo l’elemosina.
Come trascorre il tuo cammino di guarigione?
È un processo molto lungo, con la sentenza c’è stata serenità, di poter realizzare se stessi e formarsi come persona in qualsiasi stato di vita si scelga. Ma questi arresti domiciliari destabilizzano emotivamente e sembra che la cosa non finisce mai. Sembra che non ci sia alcun punto in cui uno dice, bene, la Chiesa ha riconosciuto che un vescovo è stato condannato, che doveva andare in prigione, che la Chiesa si assume la responsabilità del suo errore. Ma fa fatica dover riconoscere che un vescovo è stato processato e condannato, e che se la passa il meglio possibile. È qualcosa che sembra non finire mai, che ti trascina indietro, che ti porta via, che ti dà il mal di testa, delle preoccupazioni.
Stai trascorrendo giorni di angoscia con queste notizie?
Sì, la notte scorsa non riuscivo a dormire, sono rimasto sveglio fino alle 5, genera preoccupazione e angoscia, non solo per le decisioni che si stanno prendendo, ma per la persecuzione che c’è sullo sfondo verso le stesse persone che sono dentro la Chiesa, verso sacerdoti che hanno denunciato Zanchetta e che oggi vengono perseguitati. Li spremano, li marchiano in qualche modo, affinché la gente creda che siano loro i colpevoli.
Temi che sarà libero?
Sì, non solo per me, ma per la sua prossima vittima. Quello che passiamo, viviamo, sperimentiamo non lo auguriamo a nessuno, ma la Chiesa sembra cercare per renderlo libero e continuare a fare quello che vuole.
Vorrei mandare un messaggio a Scozzina perché rifletta davvero su quello che sta facendo, e come ha detto nell’omelia per i martiri di Zenta, per ascoltare il grido di dolore della gente; la gente che sta manifestando perché torni in carcere comune. Da vescovo, che ascolti davvero il grido di dolore della gente, che non rimanga nascosto come sta facendo, senza spiegare nulla. Sta aiutando Zanchetta, ma si dimentica delle vittime.
E ai preti che difendono Zanchetta, che provano nessun tipo di vergogna, perché poi vanno a parare dietro un leggio e pensano di essere un gran sacerdote perché sono in Cattedrale, affinché siano più coscienti.
E ai fedeli, che non si lascino accecare da questi sacerdoti, perché la Chiesa alla fine finisce per essere loro, perché questi sacerdoti con l’odore di pecora cercano il proprio interesse, la borsa, non essendo liberi.
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Tag: seminarista, zanchetta
Categoria: Generale
Zanchetta è tecnico meccanico elettricista… fa il paio con il perito chimico suo protettore… poi è arrivata la solita licenza regalata in Teologia dalla solita Pontificia Università… e avanti così alla faccia dei fessi.
If the abused have the courage to become known instead of hidden nameless people, I think this certainly would scare the devil. The devil never wants to be found out.
Sort-of related video by Anna Stafford regarding the crucifixion of Father JesusMary’s clerical career by Pope Francis and all the enemies of the Church and state:
https://youtu.be/7mIK1PiP9cs
God will not be mocked! We are either for God or against God.
holylove.org smwa.org christinagallagher.org
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https://twitter.com/fatherjesusmary
Dal DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PARTECIPANTI AI CAPITOLI GENERALI DELL’ORDINE BASILIANO DI SAN GIOSAFAT, DELL’ORDINE DELLA MADRE DI DIO E DELLA CONGREGAZIONE DELLA MISSIONE (Sala Clementina
Giovedì, 14 luglio 2022)
“Per favore, ricordare bene questo: tolleranza zero sugli abusi sui minori o le persone incapaci, tolleranza zero. Per favore non nascondere questa realtà. Noi siamo religiosi, siamo sacerdoti per portare la gente a Gesù, non per “mangiare” la gente con la nostra concupiscenza. E l’abusatore distrugge, “mangia”, per così dire, l’abusato con la sua concupiscenza. Tolleranza zero. Non abbiate vergogna di denunciare: “Questo ha fatto questo, quell’altro…”. Ti accompagno, sei un peccatore, sei un ammalato, ma io devo proteggere gli altri. Per favore vi chiedo questo, tolleranza zero. Non si risolve questo con un trasferimento. “Ah, da questo continente lo mando all’altro continente…”. No.”
https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2022/july/documents/20220714-capitoligenerali.html
——
Santo Padre,
le sue parole sono un monito AUTOREVOLE e IMPERATIVO però che ne farà del suo diletto compaesano Zanchetta condannato nel suo continente sud americano per aver “MANGIATO” seminaristi con la sua concupiscenza ?
Lo riporterà nel Continente Vaticano per “rieducarlo al digiuno della carne”? Oppure lo lascerà alle cure materne delle monache argentine?
Santo Padre, Le auguro una lunga e serena permanenza nel Continente Vaticano però sono in apprensione per la sua salute: oltre che per l’accertata gonoartrosi si notano alcune sfa-sature fra la sua “lingua” e la sua “mano”.
fosse stato Ratzinger sarebeb venuto giu’ il mondo!
arrivato, pare…sempre più difficile…perchè?
Bergoglio tiene in non cale le ” fragilità sotto la cintura ” ( specie se ” fragilità ” dei suoi amici. ( ormai la parola ” peccato ” fa ridere la gerarchia…a meno che non si tratti dell’ambiente.
Chissà se il mio messaggio arriva?
Ma non si vergognano ancora i sacerdoti che si accodano a Bergoglio? Siete corresponsabili delle nefandezze che ormai vengono commesse alla luce del giorno. Vergogna!
The terror… where does one even begin?
http://www.jesusmariasite.org/5265-you-will-see-with-horror-and-fright-the-cause-of-the-schism-of-the-church/
July 15, 2022 · Printer Friendly
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Once again, I (Maureen) see a Great Flame that I have come to know as the Heart of God the Father. He says: “Every sin has at its foundation disordered self-love. The purer the Holy Love* in your heart, the more closely we are bound together in purpose. It is any weakness in Holy Love that separates the soul from love of My Divine Will for him.”
“Avoid thinking of how everything affects you personally. Think of the needs of others – spiritually, as well as, physically. Cling to obedience to My Commandments.** It is in this way, you will please Me the most.”
Read Colossians 3:23-24+
Whatever your task, work heartily, as serving the Lord and not men, knowing that from the Lord you will receive the inheritance as your reward; you are serving the Lord Christ.
+ Scripture verses asked to be read by God the Father. (Please note: all Scripture given by Heaven refers to the Bible used by the visionary. Ignatius Press – Holy Bible – Revised Standard Version – Second Catholic Edition.)
* For a PDF of the handout: ‘WHAT IS HOLY LOVE’, please see: https://www.holylove.org/What_is_Holy_Love
** To LISTEN or READ the nuances & depth of the Ten Commandments given by God the Father from June 24 – July 3, 2021, please click here: https://www.holylove.org/ten/
Il vescovo Zanchetta è stato descritto come un “AMICO personale di papa Francesco”, poiché le ACCUSE AFFERMANO CHE BERGOGLIO HA NASCOSTO la CONOSCENZA E LE PROVE DEGLI ABUSI SESSUALI DI ZANCHETTA.
Cronologia dei rapporti del vescovo Zanchetta con Bergoglio
2013 : Nel 2013 l’antipapa argentino ha NOMINATO ZANCHETTA VESCOVO di Orán, nonostante fosse stato ACCUSATO di “maltrattare QUESTIONI FINANZIARIE”, secondo Joan Frawley Desmond.
2015 : Zanchetta è convocato a Roma, dopo che sul suo telefono sono state trovate immagini pornografiche di “sesso omosessuale” insieme a “SELFIE NUDI” DELLO STESSO ZANCHETTA si è scusato per essere stato VITTIMA di un hackeraggio telefonico, SCUSA CHE L’ANTIPAPA ARGENTINO HA ACCETTATO.
2016 : alcuni sacerdoti della diocesi di Orán, insieme al segretario del vescovo, firmano testimonianze giurate che confermano l’esistenza dei selfie sul telefono di Zanchetta. I sacerdoti hanno anche testimoniato “atteggiamenti strani nei confronti dei SEMINARISTI ”, che prevedevano massaggi a tarda notte…
I sacerdoti hanno descritto ZANCHETTA come “UN AMICO PERSONALE DI BERGOGLIO ”.
La loro testimonianza è stata trasmessa all’arcivescovo di Salta, nonché al cardinale primate argentino Mario Aurelio Poli — “caro amico di “…. Francesco” — insieme alla nunziatura pontificia.
2017 : Ad agosto ZANCHETTA SI DIMISE DALLA SUA DIOCESI, adducendo problemi di salute. Solo pochi mesi dopo fu TRASFERITO in VATICANO DA BERGOGLIO COME CONSIGLIERE DELL’AMMINISTRAZIONE DEL PATRIMONIO DELLA SANITÀ SEDE (APSA), classificandosi terzo nel dipartimento della Curia e avendo giurisdizione su vari beni di proprietà della Santa Sede.
Bergoglio ha creato la posizione per Zanchetta.
2019 : il PORTAVOCE VATICANO Alessandro Gisotti ha affermato in una conferenza stampa il 4 gennaio 2019 che “NON VI ERA ALCUNA ACCUSA di ABUSI SESSUALI AL MOMENTO DELLA SUA NOMINA [di Zanchetta] a consigliere [dell’APSA]”.
Secondo quanto quanto dichiarato da Gisotti, il Vaticano è stato informato delle accuse contro Zanchetta solo nel 2018.
Ha raddoppiato e ripetuto l’affermazione il 23 gennaio dopo che l’Associated Press ha riferito che, secondo il clero locale, BERGOGLIO ERA A CONOSCENZA delle ACCUSE dal 2015.
Il 24 febbraio Gisotti ha detto ai giornalisti che LE ACCUSE ERANO ANCORA OGGETTO di INDAGINE DA PARTE DEL VATICANO.(?)
2019 : A MAGGIO, BERGOGLIO HA DIFESO ZANCHETTA, dicendo che era “disorganizzato” ma in realtà non ha gestito male le cose economicamente.
BERGOGLIO HA PROMESSO UN PROCESSO CANONICO. In quell’anno INIZIÒ il PROCESSO DA PARTE della CONGREGAZIONE per LA DOTTRINA della FEDE (CDF) (❓)
2019 : a giugno I PUBBLICI MINISTERI ARGENTINI lo HANNO FORMALMENTE ACCUSATO di “AGGRESSIONE SESSUALE AGGRAVATA” di DUE seminaristi nella sua diocesi.
MA GLI È STATO PREMESSO DI TORNARE IN VATICANO “con la promessa che sarebbe tornato ad affrontare il PROCESSO, perché i funzionari del VATICANO HANNO CERTIFICATO che era impiegato lì, anche se a quel punto ERA STATO SOSPESO dal SUO INCARICO all’APSA”.
2020 : ZANCHETTA TORNA AL SUO POSTO IN APSA.
NESSUNA NOTIZIA SUL PROCESSO CANONICO CDF A SUO RIGUARDO.
2021 : una fonte interna dell’APSA ha riferito che Zanchetta aveva lasciato la sua posizione nel giugno 2021.
Il suo PROCESSO CIVILE PREVISTO PER OTTOBRE in ARGENTINA è RITARDATO poiché la CDF si è RIFIUTATA di INVIARE I FILE RICHIESTI DAL SUO PROCESSO.
2022 : DOPO aver atteso per MESI che la CDF assistesse al processo civile, i pubblici ministeri decidono di procedere con il processo a Zanchetta a febbraio, SENZA I DOCUMENTI CHE IL VATICANO ERA STATO CHIAMATO a FORNIRE.
2022 : Il 4 marzo Zanchetta VIENE CONDANNATO A QUATTRO ANNI E MEZZO DI RECLUSIONE, dopo che il PROCESSO CIVILE LO HA RICONOSCIUTO COLPEVOLE di “semplice abuso sessuale aggravato e continuato perpetrato da un ministro della religione riconosciuto”.
Come osserva Desmond, ZANCHETTA “HA RICEVUTO UNO STRAORDINARIO GRADO di ATTENZIONE PERSONALE e PROTEZIONE DA BERGOGLIO”.
A seguito della sentenza del tribunale in Argentina, NÉ BERGOGLIO NÉ il VATICANO HANNO FORNITO LA SENTENZA DEL PROCESSO CANONICO DELLA CDF SU MONS. ZANCHETTA COME PROMESSO PRECEDENTEMENTE.
🔴 AD ORA, LO STATO DELLA SENTENZA DEL PROCESSO CANONICO SU ZANCHETTA della CDF RIMANE SCONOSCIUTO.
https://www.lifesitenews.com/news/examining-the-timeline-of-pope-francis-cover-up-of-bishop-imprisoned-for-sexual-abuse/
⛔Piccolo particolare in comune :
Mons. Zanchetta e Mons.Bergoglio portano al collo la stessa croce massonica del principe Rosacroce.
http://www.korazym.org/44412/lo-strano-caso-del-presunto-abusatore-zanchetta-riapparso-e-il-processo-promesso-dal-papa-a-carico-del-suo-amico/
Si tratta di quei pecc…Ahem: ” fragilità ” di ” sotto la cintura ” che a Bergoglio non interessano affatto.
Io sono stato operato per
aneurisma e l’ipertensione
si può curare benissimo in
carcere ,basta avere le medicine .Dov’è ora il garante
d’ieri alla giustizia di uno
stato laico e moderno?
Santa Marta somiglia sempre
più al palazzo di acab e
gezabele e manca un Elia
che faccia giustizia a un
povero Nabot .
Mi aspetterei che tanti
buoni sacerdoti parlassero
in favore delle vittime , ma
vedo troppa omertà sull’
argomento .
Sono proprio curioso di vedere se questa notizia bomba sarà pubblicata dai principali quotidiani…. Se stavolta avranno il *coraggio” di bucare il muro di omertà mafiosa costruito da bergoglio, dal suo cerchio magico e dalle sue cosche…O forse dobbiamo pensare che i suddetti quotidiani siano attivi e scaltri solo a costruire inesistenti ( quelle sì inesistenti) coperture di Papa Benedetto XVI?
Si tolga pure le illusioni, caro Stefano. Sul caso Zanchetta è stata stesa (calata, sarebbe meglio dire, come la lama della ghigliottina) la mordacchia del silenzio, a partire dal (Sol dell’) Avvenire.
Mica si tratta di Pell, del quale sproloquiavano un giorno sì e l’altro pure. L’attacco di bile che è venuto a tutti i cortigiani del pampero dopo l’assoluzione dura ancora oggi…
E scommetto pure che finiti i quattro anni di pseudogalera, a Zanchetta troveranno un nuovo posticino da paraculato di stato. Amici ne ha parecchi, a quanto pare.
“Amici ne ha parecchi.” … in quell’ambiente ci sono più complici che amici.