Agostino Nobile. Perché in Ucraina gli Anglo-Americani si Sono Affidati ai Neonazisti? 

12 Luglio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante portare alla vostra attenzione queste considerazioni di Agostino Nobile, che ringraziamo di cuore. Buona lettura.

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Perché in Ucraina gli anglo-americani si sono affidati ai neonazisti? 

Come abbiamo più volte scritto, l’élite è costituita da persone umanamente analfabete e con poca fantasia. Le loro letture si basano su autori privi finanche dei principi fondamentali della disciplina umanistica. La loro forza è strutturata sul segreto e, soprattutto, su una smisurata fonte di miliardi che dà loro il potere di corrompere tutti i capi dei gangli sociali, politici, ecclesistici e mediatici. Restrizioni covid e vaccini docet. 

In Ucraina dove gli anglo-americani, già prima che attuassero il colpo di stato del 2014, hanno organizzato una struttura neo-nazista in grado di abbattere il governo democraticamente eletto di Viktor Yanukovych. Perché, nonostante la storia abbia condannato il nazismo lo hanno ri-utilizzato in Ucraina? Non era meglio formare battaglioni antirussi evitando simboli dell’ideologia tedesca? No, perché nessun pretesto antirusso avrebbe potuto aggregare migliaia di mercenari pronti a rimetterci la vita. L’unica strada è stata quella di accalappiare i più grandi odiatori dell’Unione Sovietica sparsi per il mondo: i neonazisti.

L’élite che finanzia questi gruppi e Zelensky, come vedremo, è la stessa che sovvenzionò Hitler. Ne parlai già nel mio Anticristo Superstar, pubblicato nel giugno 2014, e dato che il conflitto in Ucraina mira a una Terza guerra mondiale, penso sia utile aggiungere altri particolari. Tanto più che non sappiamo ancora se Boris Johnson è stato destituito per una ritirata dal conflitto o per sostituirlo con una testa più calda che possa innescare una guerra più devastante di quelle del secolo scorso. In ballo non c’è l’Ucraina, ma la sopravvivenza di un’élite che a partire dal XVI – XVII secolo, con le Trading companies in the West Indies, controlla l’economia occidentale e in seguito mondiale.

Veniamo ai finanziamenti dell’élite a Hitler. Com’è possibile che la Germania nazista, impoverita dalla Prima guerra mondiale con una gigantesca inflazione, abbia potuto costruire da sola le proprie forze armate fino a diventare il numero uno al mondo nei primi sette anni di governo di Hitler? Riporto alcuni brani tratti da “Wall Street e l’ascesa di Hitler” di Anthony B. Sutton, ricercatore presso la Hoover Institution dell’Università di Stanford dal 1968 al 1973.

«Il contributo del capitalismo americano ai preparativi bellici tedeschi prima del 1940 può essere definito fenomenale. È stato certamente cruciale per le capacità militari tedesche. Ad esempio, nel 1934 la Germania produceva internamente solo 300.000 tonnellate di prodotti petroliferi naturali e meno di 800.000 tonnellate di benzina sintetica; tuttavia, dieci anni più tardi, durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo il trasferimento dei brevetti e della tecnologia di idrogenazione della Standard Oil del New Jersey alla I.G. Farben, la Germania produsse circa 6 milioni e mezzo di tonnellate di petrolio – di cui l’85% era petrolio sintetico che utilizzava il processo di idrogenazione della Standard Oil.

I tedeschi furono portati a Detroit per imparare le tecniche di produzione specializzata di componenti e di assemblaggio in linea. Le tecniche apprese a Detroit vennero infine utilizzate per costruire gli Stukas da bombardamento in picchiata …. Successivamente, i rappresentanti della I.G. Farben in questo Paese permisero a un flusso di ingegneri tedeschi di visitare non solo gli stabilimenti aerei, ma anche altri di importanza militare. La stampa economica americana contemporanea conferma che i giornali e le riviste economiche erano pienamente consapevoli della minaccia nazista e della sua natura.

Le prove presentate suggeriscono che non solo un settore influente dell’imprenditoria americana era consapevole della natura del nazismo, ma che per i propri scopi aiutava il nazismo ovunque fosse possibile (e redditizio) – con la piena consapevolezza che il probabile risultato sarebbe stata una guerra che avrebbe coinvolto Europa e Stati Uniti. Benzina sintetica ed esplosivi (due degli elementi di base della guerra moderna), il controllo della produzione tedesca della Seconda Guerra Mondiale era nelle mani di due società tedesche create grazie ai prestiti di Wall Street nell’ambito del Piano Dawes.

I due maggiori produttori di carri armati nella Germania di Hitler erano la Opel, una filiale interamente controllata dalla General Motors (controllata dalla J.P. Morgan), e la Ford A.G., filiale della Ford Motor Company di Detroit. I nazisti concessero lo status di esenzione fiscale alla Opel nel 1936, per consentire alla General Motors di espandere i propri impianti di produzione. Alcoa e Dow Chemical lavorarono a stretto contatto con l’industria nazista.

La General Motors fornì alla Siemens & Halske A. G. in Germania dati su piloti automatici e strumenti per aerei. Nel 1940, la Bendix Aviation fornì a Robert Bosch dati tecnici completi per gli avviatori di aerei e motori diesel, ricevendo in cambio il pagamento di royalties.
In breve, le aziende americane associate ai banchieri d’investimento internazionali Morgan-Rockefeller erano intimamente legate alla crescita dell’industria nazista. È importante notare… che la General Motors, la Ford, la General Electric, la DuPont e la manciata di aziende statunitensi intimamente coinvolte nello sviluppo della Germania nazista erano – ad eccezione della Ford Motor Company – controllate dall’élite di Wall Street: la J.P. Morgan, la Rockefeller Chase Bank e, in misura minore, la Warburg Manhattan».

Sutton chiarisce che il suo libro non è un’accusa a tutta l’industria e la finanza americana. È un’accusa all’ “apice”, cioè a quelle imprese controllate attraverso una manciata di società finanziarie, “il sistema della Federal Reserve Bank, la Banca dei Regolamenti Internazionali e i loro continui accordi di cooperazione internazionale e cartelli che tentano di controllare il corso della politica e dell’economia mondiale”.

Il fatto che la Seconda Guerra Mondiale sia stata una “buona guerra”, una lotta chiara contro ciò che un pazzo aveva portato avanti, è stato un inganno importante e fondamentale, consolidato nei media e nei film di proprietà di Wall Street. La Seconda Guerra Mondiale difatti ha rappresentato l’investimento più redditizio mai fatto. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale l’unico grande impianto industriale rimasto in piedi era quello di proprietà di Wall Street. Wall Street e il governo statunitense controllato da Wall Street erano diventati la prima superpotenza mondiale della storia, mentre in Unione Sovietica avevano causato ventisette milioni di morti.

Tutti gli investimenti e le joint venture delle imprese statunitensi (ed europee) che hanno portato la Wehrmacht di Hitler ad essere la prima forza armata del mondo in soli sei anni sono documentati sia nei registri commerciali che in quelli fiscali degli Stati Uniti, della Germania e di altre nazioni e sono in gran parte disponibili su Internet (se non oscurati) con statistiche abbastanza complete. Dato che le potenze coloniali armarono pesantemente la Germania nazista con la scusa patetica di rendere la Germania nazista solo un “baluardo contro l’Unione Sovietica comunista” (la stessa utilizzata oggi con L’Ucraina), e il rifiuto delle suppliche dei sovietici di formare un’alleanza protettiva di fronte alla crescente belligeranza di Hitler, costrinse Stalin a firmare il patto di non aggressione Molotov-Ribbentrop. Probabilmente come una difesa di ultima istanza della Russia.

I nuovi miliardari, dunque, oggi cercano di ripetere la stessa metodologia del secolo scorso. L’élite opterà per il suicidio planetario innescando una guerra nucleare, butterà la spugna accontentandosi di controllare i paesi occidentali o sarà finalmente ridimensionata?  

Agostino Nobile

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13 commenti

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Purtroppo pianeta in mano da secoli a poche famiglie di degenerati sempre più preda di scientismo tecnicismo e… sostanze psicotrope… in grado elaborare programmi sempre più deliranti ed antiumani…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Antonello ha detto:

    Non credo che l’elite getterà la spugna. Ci porteranno nel baratro.

  • Mimma ha detto:

    C’è un filo rosso tra il nazismo e gli Angloamericani che si chiama eugenetica.
    Da Malthus in poi, ogni esperimento crudele si è consumato ai danni di tante creature ritenute indegne di stare al.mondo.
    Pazzi, ebrei, omosessuali, portatori di handicap veri, a turno o insieme, sono stati vittime di quest’aberrante ideologia.
    Da Mengele fino alla campagna danese dei nostri giorni ” No Down” é un continuum ininterrotto che ha avuto il suo clou nell’Olocausto. Sono demoni agguerriti che non demordono, sembrano dormienti ma vegliano anche nel sonno.
    Con l’Agenda Onusiana 2030, i soliti noti intendono portare a compimento un mondo ” alla Gattaca “.
    Ci sarà un eroe che li fermerà?

  • Pio g. ha detto:

    Interessante.
    È la solita strategia anglosassone e Protestante volta a creare il “mostro” per poterlo divorarare a tempo opportuno; che sia il Papa, che sia Hitler o Saddam.
    Oggi, poi, il nazismo è nei fatti e da essi superato con le varie teorie Gender, l’eugenetica e altre porcherie sataniche, che scandalizzano solo alcune fette minoritarie di popolazione perlopiù cattolica tradizionalista.
    Oggi non si sa più riconoscere il Male perché non si sa più cosa sia il Bene.

  • Cris ha detto:

    Un legame è innegabile, anche a livello ideologico il razzismo in forma di suprematismo bianco è nato in circoli anglosassoni nell’ottocento, e tuttora esiste negli Stati Uniti. Del resto, quanti nazifascisti di ogni nazionalità si salvarono dai gulag scappando dagli Americani? Non erano costoro che dovevano fornire il nerbo dell’insurrezione, “Stay Behind”, in caso di invasione sovietica dell’Europa? Mi corregga se sbaglio, l’allevamento di questi gruppi neonazi non ha anche a che fare con lo stragismo degli anni di piombo? Manodopera addestrata alle armi per i lavori sporchi. Ora il comunismo è caduto, ma gli USA hanno continuato a nutrire questo prezioso asset, che infatti in Ucraina è stato molto utile. Cio’ che mi disturba non è chi li sfrutta, ma chi fa finta di non vederli.

  • Miimmo ha detto:

    I principali processi utilizzati dai tedeschi durante la II Guerra Mondiale per la produzione di combustibili sintetici furono il processo Bergius e il processo Fischer-Tropsch, entrambi sviluppati da chimici tedeschi.
    Alla fine della guerra le tecnologie Fischer-Tropsch furono portate negli Stati Uniti.

  • Mimmo ha detto:

    Che la Opel sia stata una della principali produttrici di carri armati tedeschi durante la la II Guerra Mondiale é falso, come è falso che le sviluppo dei mezzi corazzati tedeschi sia stato dovuto ai contributi tecnologici americani. Tutt’altro: nel periodo 1926- 1928, Krupp, Rheinmetall, Daimler-Benz, per eludere le clausole del trattato di pace, cominciarono a costruire nuovi mezzi corazzati, che furono sperimentati nel centro russo di Kazan.
    P.S. Tutti i carri armati tedeschi erano alimentati a benzina

    • Agostino Nobile ha detto:

      Gentile MIMMO,
      Beh, lei sembra molto sicuro. Probabilmnte ne sa più dello storico belga-canadese Jacques Pauwels che fornisce una sintesi storica delle relazioni fra guerra e profitto, descritta ampiamente nel suo The Myth of the Good War: America in the Second World War (Ed. Paperback 2002).
      Ma ci sono altri storici che, attraverso documentazioni (non la scuola, la sinistra e la massoneria), descrivono quanto ho riportato nell’articolo. Se legge inglese le consiglio anche due libri dello storico Pierre Faillant de Villemarest, Les source financières du communisme. Quand l’URSS était l’alliée des nazis (2 ed. Cierrey 1984); Les sources financières du nazisme (Cierrey, 1984). Le ricordo che dal 1945 al 1950 Pierre Villemarest è stato membro del Servizio di Documenti esterni e di contro-spionaggio francese (SDECE).

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Corresponsione di amorosi sensi! Autentica natura di figure reggenti fili istituzioni pur se abilmente a lungo celata … alla fine emerge!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Topo gigio ha detto:

    Mi scusi tanto, generale : se il nazismo avesse radici ebraiche, perche’ allora, i nazisti avrebbero dovuto sterminare gli ebrei ?

    • ex : ha detto:

      Perché… Italiani che sterminano (letteralmente) altri Italiani non ce ne sono stati? Basti “rileggere” il “gloroso” Risorgimento

    • Paoletta ha detto:

      Gli serviva un pretesto per creare Israele.

  • piero laporta ha detto:

    Caro Tino, hai perfettamente.ente ragione. Il nazismo affascina dagli albori gli anglosassoni,non è una novità.
    Alla NATO quando un generale tedesco parla, americani e inglesi e olandesi ascoltano in religioso silenzio.
    Questa guerra è provvidenziale anche per comprendere le radici ebraiche del nazismo, e strapparle via per il bene degli ebrei Innocenti e del mondo intero. Non illudiamo, il male soccombe ma sopravvive.