Giovanni Formicola. Che Disagio nel Leggere Certe Interviste…(del Pontefice).
5 Luglio 2022
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, l’avvocato Giovanni Formicola ha condiviso con alcuni amici riflessioni puntuali e desolate sull’ultima intervista concessa dal Pontefice regnante. Ci sembra opportuno portarle alla vostra attenzione. Buona lettura.
§§§
Alcune (poche) cose, ma la terza fa girare la testa, anche perché è ripetuta, come un leitmotiv.
Alla domanda sui mali del tempo (è proprio il titolo di uno dei paragrafetti tematici in cui è suddiviso il testo), mentre imperversa una crisi di fede e morale senza precedenti in quella che fu la cristianità, mentre gli uomini di Chiesa sono coinvolti sempre più in spregevoli condotte, mentre l’umanità si vanta di ciò di cui dovrebbe vergognarsi (Fil 3,19), rivendicando il diritto di smembrare il figlio nel proprio grembo, di uccidere e uccidersi quando la vita non sembri più “degna d’essere vissuta”, l’orgoglio sodomita e la compravendita di bambini, l’affitto degli uteri, e il “matrimonio” omoerotico, l’ateismo e comunque vivere come se Dio non esistesse, a fronte di tutto questo marciume intronizzato (e l’elenco è per difetto), lui che cosa risponde? Testuale: “Le tre cose che ha citato – narcisismo, scoraggiamento e pessimismo”. Difficile da credere, ma è così.
Riprende i suoi quattro “principi politici”, onestamente un po’ banali, ma soprattutto (ma non credo che lo sappia) hegeliani e uno anche dannunziano (cito a memoria “non m’importa d’essere sconfitto nello spazio, perché vincerò nel tempo”): “La realtà è superiore all’idea” […]; “il tutto è superiore alla parte” […]; “l’unità è superiore al conflitto”[…];“il tempo è superiore allo spazio”. Cioè, l’effettualità è quello che conta (per esempio, ma solo per esempio, in materia di seconde, terze, quarte etc., unioni e sodomia); la totalità (per esempio, della storia o dello stato) annienta l’individualità; si procede per sintesi e non per antagonismo (cfr., invece, Gn 3,15); tutto è processo, divenire cronolatrico, nulla è stabile.
Ma quello che a me sembra più difficile di tutto, è il suo ennesimo ritorno al “capitello di Vezelay”. “c’è un capitello nella Basilica di Vèzelay, non ricordo se del 900 o del 1100. Si sa che, nell’epoca medievale, la catechesi si faceva con le sculture, con i capitelli. La gente li vedeva e imparava. E un capitello di Vèzelay che mi ha davvero colpito è quello di Giuda impiccato, con il diavolo che lo tira verso il basso e, dall’altra parte, un buon pastore che lo afferra e lo porta via con un sorriso ironico. Con questo insegna al popolo che Dio è più grande del tuo peccato, che Dio è più grande del tuo tradimento, che non devi disperare per i torti commessi, che c’è sempre qualcuno che ti porterà sulle sue spalle. È la migliore catechesi sulla persona di Dio, sulla misericordia di Dio. Perché la misericordia di Dio non è un dono che vi fa, è lui stesso. Non può essere altrimenti. Quando presentiamo questo Dio severo, che punta tutto sulla punizione, non è il nostro Dio. Il nostro Dio è il Dio della misericordia, della pazienza, il Dio che non si stanca di perdonare. Questo è il nostro Dio. Non quello che noi sacerdoti a volte sfiguriamo”.
1. Non c’è nessuna testimonianza precedente di tale “salvezza”: Gesù dice “meglio per quell”uomo se non fosse mai nato”(Mt, 26,24), e solo per chi va all’inferno eterno si può dire così; nessun (NESSUNO!) apostolo, padre della Chiesa, Papa, teologo, santo, mistico, dottore, parla di Giuda “salvo”, nella tradizione della Chiesa di un’opinione del genere non v’è la benché minima traccia.
2. L’esegesi unanime del capitello è che se l’impiccato è Giuda, quello che nella figura accanto lo porta sulle spalle è il becchino. Non può essere Gesù anzitutto perché nell’iconografia classica del tempo, alla stregua dell’immagine sindonica già da secoli nota e paradigma del Volto santo, Gesù ha la barba (e l’uomo che porta il cadavere sulle spalle è glabro), poi non v’è alcun segno, non la croce, non l’aureola del pantocrator, che rimandi a Gesù, e infine nello sguardo non v’è né pietas, né misericordia, ma l’indifferenza di chi svolge una mera funzione (quest’ultimo elemento potrebbe essere attribuito, la vedo però difficile, conoscendo un po’ l’epoca e la cura per certe raffigurazioni, all’incapacità dello scultore).
3. Infine, e francamente mi pare decisivo, confermando il punto 1., il Padre così disse a santa Caterina da Siena: “Questo è quello peccato che non è perdonato né di qua né di là, perché il peccatore non ha voluto, spregiando la mia misericordia; perciò mi è più grave questo che tutti gli altri peccati che ha commessi. Unde la disperazione di Giuda mi spiacque più e fu più grave al mio Figliolo che non fu il tradimento che egli mi fece. Così sono condannati per questo falso giudizio d’aver posto maggiore il peccato loro che la misericordia mia; e perciò sono puniti con le dimonia e cruciati eternamente con loro“.
Et de hoc satis.
Chi dice queste cose? Necesse che ve lo dica?
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Categoria: Generale
Non c’è un passo nella “Spe Salvi ” di Benedetto decimosesto in cui si neghi l’esistenza dell’inferno.
Al contrario, al par. 45 egli scrive che può esserci qualcuno che per tutta la vita si sia radicato nell’odio e nella menzogna, rifiutando ostinatamente la Verità.
Questa situazione è ciò che si definisce Inferno, egli afferma, e dopo aver citato Platone il quale ipotizza una situazione similare, evoca persino ” figure della storia” come casi esemplari di anime che avrebbero meritato questo terribile destino eterno.
Non mi sembra difficile immaginare a chi pensasse il Pontefice mentre scriveva.
Ciò che colpisce me, piuttosto, è la delicatezza pastorale con cui parla dell’inferno, con la certezza della infinita misericordia di Dio e la speranza che la maggior parte delle anime bruci la propria iniquità al solo contatto con lo sguardo infuocato dell’amore di Cristo.
L’ espressione possibilista, ( ” può esserci qualcuno…) che ritiene caso raro, per un essere umano dotato di ragione e di volontà, non avere neppure un attimo di resipiscenza, di pentimento del male commesso, quel battito di ciglia spirituale che basta al Signore per salvare un’anima, basterebbe per attribuire a questo grande pontefice una mitezza angelica e un cuore grande.
Non a caso preferisce parlare più estesamente del Purgatorio.
Noi meridionali, levantini e chiacchieroni, restiamo di solito conquistati dai gesti eclatanti e dalle frasi reboanti; questo Tedesco riservato, persino timido, incapace di dare ordini perentori, che parla poco e si scusa per pochi minuti di ritardo, ci è sembrato freddo, distaccato. Secondo me, ci sbagliamo di grosso. Rleggiamo proprio la Spe salvi come se dovessimo fare un suo ritratto, magari per un saggio da inviare al dott. Tosatti.
Ci ricrederemo non soltanto sulla sua idea dell’inferno, ma anche sulla sua personalità.
Giusto. Per di più con quel passo del par. 45 («Possono esserci persone che hanno distrutto totalmente in se stesse il desiderio della verità e la disponibilità all’amore. Persone in cui tutto è diventato menzogna; persone che hanno vissuto per l’odio e hanno calpestato in se stesse l’amore. È questa una prospettiva terribile, […]. In simili individui non ci sarebbe più niente di rimediabile e la distruzione del bene sarebbe irrevocabile: è questo che si indica con la parola inferno»), fa riferimento al punto 1033 del Catechismo della Chiesa Cattolica, a cui rimanda con la nota 37 («”Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna” – 1Gv 3,14-15. Nostro Signore ci avverte che saremo separati da lui se non soccorriamo nei loro gravi bisogni i poveri e i piccoli che sono suoi fratelli. Morire in peccato mortale senza essersene pentiti e senza accogliere l’amore misericordioso di Dio, significa rimanere separati per sempre da lui per una nostra libera scelta. Ed è questo stato di definitiva auto-esclusione dalla comunione con Dio e con i beati che viene designato con la parola “inferno”»).
La “chiesa bergogliana” e le sue primizie. Prossimo raccolto già arcobaleneggiante: Italia.
https://www.aldomariavalli.it/2020/12/30/laborto-in-argentina-e-gli-amici-di-papa-francesco/
https://www.aldomariavalli.it/2022/02/23/argentina-cosi-anche-i-bambini-possono-cambiare-sesso/
https://lanuovabq.it/it/eutanasia-un-nuovo-baratro-per-largentina
https://twitter.com/Peter20371/status/1544046770153463813 (c’è chi dice NO)
Una coscienza cristiana, o semplicemente umana ma non deformata, griderebbe vendetta al Cielo.
Bergoglio, tolto qualche timidissimo cenno ad usum stultorum proprio quando costretto, col 99% del suo “magistero” e il 100% delle sue opere (vedi l’assoluto scempio fatto della Pontificia Accademia per la Vita e dell’Istituto Giovanni Paolo II per il Matrimonio e la Famiglia, Amoris Laetitia che ha sfondato ogni diga residua, i neo-dogmi dell'”Accoglienza”, dell'”Inclusività” e della “Misericordia”/apocatastasi anticipata, pronunciamenti, catechesi, esternazioni ad alta e bassa quota, incoraggiamenti e torte ad amici e allegri sodali) da nove anni sta guadagnandosi la sua paga sulla pelle degli innocenti.
Non occorre essere laureati in psicologia per intendere il senso dell'”assoluzione” di Giuda.
https://www.maurizioblondet.it/bergoglio-salva-giuda/ (chi nega l’evidenza è capace di tutto)
https://lanuovabq.it/it/lassalto-allistituto-giovanni-paolo-ii (ci si accanisce su ciò che più si odia)
https://lanuovabq.it/it/vaticano-parte-la-corsa-a-contraccezione-e-fecondazione-assistita
-5 luglio 2022. La pubblicazione di un volume che raccoglie gli atti di un convegno organizzato dalla Pontificia Accademia per la Vita, è l’occasione per aprire un nuovo “processo” che punta al cambiamento della morale cattolica: nel mirino la legittimazione della contraccezione e della fecondazione artificiale omologa. Monsignor Paglia: «Così facciamo avanzare la bioetica teologica».-
https://blog.ilgiornale.it/franza/2018/02/08/affresco-omoerotico-nella-cattedrale-di-terni-un-obbrobrio-artistico-e-teologico-dellargentino-ricardo-cinalli-eseguito-per-volere-dellarcivescovo-vincenzo-paglia/
E’ tempo di togliere virgolette e paraocchi e guardare in faccia la realtà, anche se assai dolorosa.
Bergoglio, chi l’ha intronizzato e chi lo appoggia e segue scientemente non hanno nulla a che fare con la Chiesa come l’abbiamo conosciuta fino a Benedetto XVI (la Pietra di paragone ancora non-casualmente tra noi). Dall’involucro sempre più logoro in cui dopo lungo lavorìo sono riusciti a penetrare sta venendo fuori un’Altra cosa.
COLUI CHE INSEGNA UNA DOTTRINA DIVERSA DA QUELLA DI CRISTO NON HA DIO.
Che Satana si sarebbe introdotto fino al VERTICE della Chiesa, con lo scopo di distruggere Cristo e la Sua Chiesa, costruendo un FALSO CRISTO ed una FALSA CHIESA, lo aveva già annunciato la Madonna a Fatima.
Infatti, la massoneria ecclesiastica, sopratutto in questi ultimi 60 anni, ha ordito trame di contestazione generale nei confronti dei papi legittimi, col fine di distruggere il FONDAMENTO dell’UNITÀ della Chiesa.
Così nel 2013, di fronte all’atteggiamento di quasi generale ammutinamento nei suoi confronti, papa Benedetto XVI si è trovato costretto a farsi da parte.
Ma il papa, che con CRISTO costituisce l’ unica suprema AUTORITÀ DIVINA della Chiesa, ha rinunciato solo all’esercizio del governo, non al MUNUS PETRINUM, rendendo così INVALIDO il conclave, quello che ha fatto entrare dalla finestra il “pastore mercenario” col mandato massonico-luciferino di distruggere il Cristo mistico che è la Chiesa.
Ma la Chiesa istituita da Cristo, quella Una, Santa, Cattolica, Apostolica, fondata su Pietro, a cui Cristo affidato il compito di custodire, nella sua integrità, tutto il deposito della fede, sussiste ancora.
Ed è quella perseguitata ed emarginata di papa Benedetto XVI e che, nonostante sia privata delle strutture architettoniche occupate dai nemici…
per la forza dello Spirito Santo, sussiste ancora più viva che mai, pur costretta a celebrare la S Messa (VALIDA e LECITA) nelle case dei fedeli. (vedi l’ umile e coraggioso esempio del nostro caro don Bernasconi).
Per questo la Madonna ha chiesto ai Sacerdoti Suoi figli prediletti, come secondo impegno del Suo Movimento, una particolare UNITÀ al PAPA.
Si, perché solo per mezzo dell’amore e della fedeltà dei sacerdoti al legittimo papa BENEDETTO-XVI ci sarà la VITTORIA della Donna vestita di sole sulle forze tenebrose che oggi esercita la falsa chiesa massonica insediatasi ai vertici.
Solo attraverso la perfetta unità al legittimo papa, la Chiesa di Cristo tornerà a risplendere in tutto il suo splendore e Cuore Immacolato di Maria avrà il suo più luminoso trionfo».
ma se ha rinunciato al goveno, COME si può essere uniti con lui ? papa invisibile non ha valore pratico….non guida !
si resta uniti a Cristo e basta !
Berenice,
Forse che Gesù quando fu imprigionato e crocifisso ha smesso di essere il CAPO e la GUIDA del Suo Gregge❓
O piuttosto è dal Suo sangue versato sulla croce che è nata la Sua Chiesa❗
Anche oggi i veri sacerdototi, come i primi apostoli di allora, si riuniscono in cenacolo con Maria, per ricevere dallo Spirito Santo la forza di diventare veri testimoni di Cristo.
Fedeli a questa VERITÀ DI FEDE ribadita dal Sacro Magistero della Chiesa:
🔴 LA COMUNIONE COL PAPA È LA COMUNIONE CON IL TUTTO, SENZA LA QUALE “NON” VI È COMUNIONE CON “CRISTO”❗️
http://papabenedettoxvitesti.blogspot.com/2009/07/card-ratzinger-1977-la-comunione-con-il.html?m=1
Ne consegue, che credere di essere uniti a Cristo, senza essere uniti al colui che Lo rappresenta visibilmente in terra, è solo UN’ILLUSIONE.
” a detta di Cionci il Papa Benedetto XVI ha inviato un suo messaggio di ringraziamento al libro su questa tematica del vero e falso papa”. Mi chiedo: se è vero, perché Cionci non lo pubblica?
Don P.Paolo, me lo chiedo anch’io ! chi sa…. forse perchè un ringraziamento anfibologico=AMBIGUO richiederebbe di ricorrere a un manuale di enigmistica per capirlo ! per quanto tempo i poveri fedeli devono essere raggirati da questi discorsi sibillini che a volte verrebbero da un papa emerito (ammesso che li abbia studiati e volutamente prodotti) a volte da mille presunti veggenti e apparizioni fumose con mesg da sfinge ?
non se ne può più di questa confusione.
Un papa è disattivato, l’altro indegno, quindi:
PAPA DOPPIO = PAPA NULLO
papa dubbio = papa nullo
papa occulto = papa nullo !
e il caos regna sovrano, fino alla morte di uno dei due….
Caro don Pietro Paolo, come adepto della falsa chiesa bergogliana non mi stupisce che lei diffonda disinvoltamente notizie false. E’ il pane vostro. Non ho mai detto o scritto una cosa del genere, bensì è vero che ho ricevuto una lettera a nome del Santo Padre tramite Mons Gaenswein e l’ho pubblicata qui https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/29655685/papa-benedetto-risponde-lettera-papa-regnante-sede-impedita.html
Il vero papa avrebbe dovuto severamente censurarmi per l’inchiesta condotta ormai da due anni sui giornali e non lo ha fatto, anzi.
Ill.mo Cionciu, capisco che per lei tutto diventa occasione per fare pubblicità al suo romanzo. Strano che una persona con un acume come il suo capace di decifrare codici misteriosi non abbia capito che il mio intervento segue quello di PETRUS, col quale, il suddetto, accenna ad una risposta di papa Benedetto al suo LIBRO e non alla risposta alla sua missiva dell’emerito del 2021, già conosciuta. Che fa? Adesso vuole sviare anche le cose lapalissiane? La invito, inoltre, a risparmiarsi battute ridicole che, mi creda, non mi si addicono. Io non sono un adepto ma sono ministro ordinato da 35 anni della Chiesa Cattolica, il cui capo visibile è il vescovo di Roma. I vescovi di Roma, Santi o peccatori, buoni o cattivi che siano, non sono i padroni della Chiesa e non sono impeccabili. Secondo lei cesserei di essere un adepto della Chiesa in cui sono nato e diventato prete solo se aderirei ala sua setta? Ma si rende conto della balordaggine che dice? Non esiste una Chiesa borgiana, bonificiana, mediciana, wojteliana, ratzingheriana o bergogliana… la Chiesa è di Cristo. Quello che facevo , amministravo e predicavo 35 anni fa, lo continuo a fare senza cambiamenti o alterazioni oggi. Piuttosto mi sembra che il termine di adepto si addica più a lei che ha consacrato la sua vita e attività a pubblicizzare una nuova chiesa – veramente dovrebbe essere chiamata setta più che una chiesa – capeggiata da un eretico scomunicato. Passerà Benedetto e passerà Francesco, ci sarà un altro che siedera’ sul Soglio pontificio. Per i cattolici veri che, nonostante la confusione e le contraddizioni che oggi regnano, non si sono mossi dal loro posto sarà una continuazione fisiologica, come del resto è sempre avvenuto. Per i fuoriusciti, aderenti alla neochiesa, con le idee come le sue, un reintegro mi sembra se non impossibile molto difficile. Se il Signore fino ad ora non è intervenuto direttamente lo è perché i suoi progetti si devono realizzare e sa trarre anche dal male il bene. Di certo, al di là dei papi e della loro santità, le porte degli inferi non prevarranno. Caro Cionci, anche se lo dico con dispiacere, si goda la sua setta di cui è fanatico e si è fatto adepto banditore e non importuni coloro che, come cattolici romani stanno nel campo della Chiesa nonostante, purtroppo, convivono accanto alla zizzania e tanta cattiva erba.
Certo che il Capitello della Basilica di Santa Maria Maddalena di Vezelay è una sorta di ossessione per il signor Bergoglio. Questo non è amore per l’Arte Sacra, di cui la grandiosa Basilica borgognona è sommo capolavoro, ma vero feticismo. E sarebbe interessante sapere quale storico dell’arte medievale ha dato simile risibile pseudo-interpretazione del Capitello con l’Iscariota traditore cadavere, quando è palese che trattasi del becchino che porta via l’impiccato ( che tra l’altro era ruzzolato dall’albero, il corpo morto o morente era finito su rocce affioranti nel campo e si era sbudellato) per seppellirlo da qualche parte. È stato il catto-fideista giansenista Vittorio Messori, giornalista ” cristianista” ma non certo Cattolico, a diffondere l’idea, empia ed eretica, ” buonista” e mai presa in considerazione dalla Dottrina e dalla Storiografia Cattoliche che Giuda si sia Salvato in Eterno. Tutte le Bolle Papali di scomunica si concludevano con la formula ” e abbia la Pena Eterna con Giuda il Traditore”, rivolto allo scomunicato per ammonirlo che era molto meglio per l’Anima sua ritrattare la propria colpa e ottenere la remissione della terribile Sanzione Ecclesiale. E trattandosi di Bolle in merito alla Fede e alla Morale Cristiane, debbonsi giudicare infallibili causa la gravità della materia e l’unanimità della suddetta formula, mai messa in discussione neppure dagli scomunicati stessi. Il Dott. Messori si è messo in testa che il Traditore per Definizione è salito diritto in Paradiso invece che cadere nel Fuoco dell’Inferno a motivo di non ricordo più quale rivelazione privata a una qualche famosa Santa ( mi pare Santa Brigida di Svezia, che aveva, stando a Lei, continue ” manifestazioni” di Nostro Signore, ma restano ” private ” e non possono avere carattere di Inenarranza, riservato all’Unica Vera Divina e Pubblica Rivelazione, né la Fondatrice dell’Ordine delle Monache e Monaci del Santissimo Salvatore di Vadstena è stata canonizzata per quello che Le sarebbe stato detto dall’Uomo-Dio, esattamente come la famosa Valtorta, autrice di un ” poema” in merito, condannato dalla Suprema Sacra Congregazione del Sant’Uffizio come irriverente manifestazione delle paranoie personali della ” mistica” che lo ha scritto). La Santa Chiesa, Sempre, Dappertutto, da Tutti i Credenti, ha professato essere Giuda Iscariota dannato in Eterno, piaccia o non piaccia ai Sigg. Jorge Mario Bergoglio da Buenos Aires e Vittorio Messori da Sassuolo. E il Capitello della Basilica di Vezelay, uno dei Maggiori Santuari della Cristianità, fatto da lapicidi Cattolici su committenza di Monaci Cattolici è pienamente conforme a Questa Perpetua e Solenne Dottrina, direttamente e personalmente insegnata, come Commentatori ben più preparati dello scrivente hanno Ben Ribadito, dallo Stesso Nostro Signore Gesù Cristo nell’Ultima Sua Cena di Sua Vita Mortale. Frate Claudio di San Francesco, Vicenza
Correggo “ira”.
Presto verrà il suo giorno e l’ora Divina si accenderà contro questo falso profeta. Basta pensare questo e si vive meglio.
Preghiamo, preghiamo, preghiamo!
d’accordo, Ira ! sottoscrivo e preghiamo…. ma intanto come si fa per i Sacramenti ? Messa valida sì o no? evitando il sacrilegio, Comunione spirituale va bene.
Poi…. dobbiamo anche instradare i confessori quando deragliano ? io sarei stanca di discussioni inutili con loro
Ogni giudizio spetta a Dio. Solo Lui sa chi è il vero Papa perché non possono essercene due. indipendentemente dalla veridicitò o meno della tesi di Cionci ed a detta di Cionci il Papa Benedetto XVI ha inviato un suo messaggio di ringraziamento al libro su questa tematica del vero e falso papa, noi cattolici dobbiamo essere fedeli alla Chiesa di sempre e se anche Bergoglio fa spesso storcere il naso e non si condividono le sue esternazioni umane e teologiche dobbiamo considerarlo così come è. Se Dio ha permesso l’assurdità di due papi di cui uno solo è quello vero, però, penso sia per vagliare la fede di tanti. Il Santo Card. Newmann diceva che prima del Papa c’è il primato della coscienza, naturalmente ben retta e formata secondo il Magistero della Chiesa di sempre. A noi rimane quello diessere fedeli alla Scrittura e alla Tradizione e pregare che il Signore intervenga prima possibile per risollevare la Chiesa dal baratro in cui è caduta a causa del tradimento di molti pastori e fedeli.
No non è esattamente così. Il papa mi h mandato questa lettera: https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/29655685/papa-benedetto-risponde-lettera-papa-regnante-sede-impedita.html
Alla scuola dei modernisti l’inferno non esiste, è un’idea (vedasi anche Benedetto XVI).
A mio modesto avviso:
un pontefice NON dovrebbe rilasciare interviste e NON dovrebbe parlare a braccio.
La sua figura dovrebbe essere ieratica, rendere il senso del sacro e del soprannaturale: tutto ciò che il modernismo ha rinnegato.
Sembra di essere al cospetto di un leader politico.
L’importanza e la qualità di ciò che dice è inversamente proporzionale alla quantità.
Ma forse bisogna tornare indietro di 65 anni.
Leggendo ciò che scriveva don Dolindo Ruotolo dei suoi tempi, non oso immaginare cosa direbbe oggi.
Benedetto XVI: «L’Inferno esiste ed è eterno, anche se non ne parla quasi più nessuno» (http://www.asiablog.it/2007/03/26/non-se-ne-parla-ma-linferno-ce-ratzinger-pene-eterne-per-chi-non-si-pente/)
ah certo !
ma poi guarda caso, nella Spe salvi ha avanzato dubbi proprio sull’inferno… e allora rileggete la “Pascendi Dominici gregis” di S Pio X per capire un certo tipo di teologia ONDIVAGA a quali teologi fa capo….. che imperversano nella Chiesa da un secolo, prima tenuti a bada da papi seri e vigilanti, poi senza più freni dilaganti dagli anni ’60 in poi, fino a produrre il frutto maturo assiso in Santa Marta !
Prof. RADAELLI: BXVI ha cancellato l’inferno nella Spe salvi
https://enricomariaradaelli.it/emr/aureadomus/convivium/la-teodicea-in-spe-salvi.pdf
Prof. RADAELLI: BXVI ha cancellato l’inferno nella Spe salvi
https://enricomariaradaelli.it/emr/aureadomus/convivium/la-teodicea-in-spe-salvi.pdf
Lasci perdere Radaelli, se Lei è capace di ragionare con la sua testa. Mi citi il passo delle Spe Salvi in cui Benedetto XVI «ha cancellato l’Inferno». Per darle una mano, le linko l’Enciclica:
https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/encyclicals/documents/hf_ben-xvi_enc_20071130_spe-salvi.html
grazie PIO G. ! finalmente un commento sensato, secondo la CHIESA PERENNE … MA UNO su mille !
ce la faremo a rialzare le sorti della Fede cattolica bimillenaria, devastata dal mitico concilio aggiornatore-ecumenista? forse tra 2 generazioni, se non dovremo prepaaratrci a riconsegnare tutta la storia a Dio Padre e Cristo Giudice, entro pochi anni….
Lo Spirito Santo ha inticipato l’esegesi di Papa Francesco sulla sorte di Giuda Iscariota. Il Risorto Gesù anticipa la discesa dello Spirito Santo (Atti 2, 1-4) per dare agli Apostoli il potere die perdonare il peccato di Giuda Iscariota (Gv, 20, 21-23) se questo si fosse rivolto alla Chiesa per chiedere perdono; lui invece si rivolge alla “società” degli Ebrei che non possono e che non vogliono aiutarlo (Mt. 27, 4). È Giuda stesso e non Dio che lo condanna alla perdizione eterna! L’esegesi di Papa Francesco fa pensare ad un altro professore di Chimica che prese un chilo di latte in polvere e vi aggiunse un litro di grappa per ottenere del latte liguido e poi si meravigliò che il lattante morì dopo aver preso solo un sorso di questo latte…….speciale.
A rischio di essere banale -anche se purtroppo per Qualcuno sembra non esserlo- ricordo che Dio perdona chi, dopo aver peccato, diviene consapevole di aver incrinato quel patto che lega Creatore e Creatura, e chiede perdono, ristabilendo così l’ordine naturale. Questo ci insegna la parabola del figliol prodigo. A contrario: se vi fosse misericordia senza pentimento, come sembrano suggerire certe frasi, allora davvero per Dio saremmo delle creature incapaci di scegliere e di portare il peso di tali scelte: ciò evidentemente è impossibile dal momento che, fin dai tempi del Catechismo, sappiamo che siamo stati creati “ad immagine e somiglianza” di Dio Creatore.
Condivido questa considerazione che è anche nei mie pensieri: “a proposito di peccati imperdonabili, quello di aver messo a fare il “papa” un individuo simile mi sembra uno di quelli, perché quando si tratta di uno così sfido chiunque a parlarmi di Spirito Santo!”. Di quanti, conoscendolo, lo hanno messo dov’è, non si salva nessuno. C
Ignorare e non serve altro.
Non “…vivere come se Dio non esistesse…” ma vivere contro Dio.
“Perché si avventura in queste improbabili esegesi?” Ancora si cerca una ratio in Bergoglio proprio perché stordisce tentare di seguire le sue manifestazioni, siano interviste, siano catechesi o altro. Io oscillo tra le volte in cui mi dico che non può non rendersi conto dell’enormità di ciò che dice e che fa, e le volte in cui mi dico che la sua totale inconsistenza come uomo ed essere umano è palese, e forse è proprio per questo che lo hanno messo dove è. Però a proposito di peccati imperdonabili, quello di aver messo a fare il “papa” un individuo simile mi sembra uno di quelli, perché quando si tratta di uno così sfido chiunque a parlarmi di Spirito Santo!
Vi do una ricetta: il disagio termina istantaneamente quando si capisce che non è il papa, non è assistito dallo Spirito Santo perché non ha il munus petrino, che è rimasto a Benedetto XVI in sede impedita. Provare per credere. Assumere due pastiglie di “Codice Ratzinger” al giorno, dopo i pasti. E l’acidità di stomaco scompare.
c’è una riflessione , caro Cionci, che potrebbe esser di supporto alla sua tesi , La Chiesa è dove son S.Pietro e i suoi successori i Vescovi in comunione con lui . E tutti in comunione con Cristo. E ciò non mi pare sia. ..
E quindi, secondo Lei, DON Z, bisogna “bere a occhi chiusi” tutto ciò che il papa dice? Se il suo nome indica il suo essere sacerdote, come tale, dovrebbe ricordare che Gesù, dopo aver chiesto ai suoi, non alla gente che passava, che cosa si dicesse di Lui i giro! Acquisita la loro risposta, chiese ancora: “Ma voi (cioè, tu, personalmente) chi dite che io sia?” E’ evidente che chiede il coinvolgimento personale!
San Pietro, non ricordo esattamente dove e quando, disse che l’adesione alla Fede deve essere razionale/ragionata, e non cieca!
San Paolo, anche se non ricordo il punto esatto, disse che bisogna esaminare tutto e scegliere tra il Bene e il Male!
Nei problemi di Fede, non solo l’opinione pubblica conta poco, ma tante volte è fuorviante!
Nel suo ragionamento non mi sembra si abbia idea di tutto questo!
Garantire la sicurezza fisica e la libertà a Sua Santità Papa Benedetto XVI
Annullare ogni intervento del falso papa
«Per ogni giorno [non; nota personale] basta la sua pena».