Steve Bannon con Mons. Viganò. Un’Intervista Fondamentale, da Leggere Assolutamente.
1 Luglio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra veramente importante portare alla vostra attenzione questa intervista realizzata da Steve Bannon con l’arcivescovo Carlo Maria Viganò. Buona lettura, e diffusione.
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INTERVISTA DI STEVE BANNON
A MONS. CARLO MARIA VIGANÒ
ARCIVESCOVO, NUNZIO APOSTOLICO
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ccellenza, dopo la psicopandemia, ecco la crisi russo-ucraina. Siamo alla “fase due” di un unico progetto, o possiamo considerare conclusa la farsa del Covid e occuparci dell’aumento dei prezzi dell’energia?
Se in questi due ultimi anni ci fossimo dovuti confrontare con una vera pandemia, causata da un virus mortale per il quale non esistevano altre cure se non un vaccino, potremmo pensare che l’emergenza non fosse voluta. Ma così non è: il virus SARS-CoV-2 non è altro che una sindrome influenzale stagionale, che sarebbe stata curabile con terapie esistenti e con una efficace prevenzione basata sul rinforzo delle difese immunitarie. La proibizione delle cure, il discredito sull’efficacia di farmaci in uso da decenni, la decisione di ricoverare gli anziani contagiati nelle RSA e l’imposizione di una terapia genica dimostratasi non solo inefficace ma anche dannosa e spesso mortale ci confermano che la pandemia è stata pianificata e gestita con lo scopo di creare il maggior danno possibile. Questo è un fatto assodato e confermato dai dati ufficiali, nonostante la loro sistematica falsificazione.
Certamente, chi ha voluto gestire la pandemia in questo modo non è disposto a cedere facilmente, anche perché ci sono interessi miliardari dietro tutto questo. Ma quel che “loro” vogliono non è detto che si realizzi.
Secondo Lei, Eccellenza, la pandemia è stata gestita in questo modo per imperizia o per la corruzione di chi, da posizioni di controllo, è in conflitto di interessi perché pagato anche dall’industria farmaceutica?
Questo è il secondo elemento da considerare: la risposta alla pandemia è stata la stessa in tutto il mondo, dove le autorità sanitarie si sono adeguate pedissequamente a protocolli contrari alla letteratura scientifica e all’evidenza medica, seguendo le indicazioni di personaggi autoproclamatisi “esperti”, che nel proprio curriculum vantano clamorosi fallimenti, previsioni apocalittiche fuori dalla realtà, gravissimi conflitti di interesse. Non possiamo pensare che milioni di medici in tutto il mondo abbiano perso le cognizioni basilari dell’arte medica, credendo che un’influenza vada lasciata evolvere in polmonite e poi vada curata con la tachipirina o con la ventilazione profonda. Se lo hanno fatto, questo è dovuto ad una pressione – giunta fino al ricatto – delle autorità sanitarie sul personale medico, con l’ausilio di una scandalosa campagna di terrorismo mediatico e con l’avvallo dei leader occidentali. I quali sono in massima parte esponenti di una lobby – il World Economic Forum – che li ha addestrati e collocati ai vertici delle istituzioni nazionali e internazionali per essere sicura dell’obbedienza dei governi. Klaus Schwab si è pubblicamente vantato, in più occasioni, di poter manovrare i capi di stato e di governo di mezzo mondo, e di poter interferire anche con i leader religiosi. Anche questi sono fatti documentati in tutti gli Stati che hanno seguito le indicazioni dell’OMS e delle agenzie del farmaco. C’è chiaramente un unico copione sotto un’unica regia: questo dimostra l’esistenza di un disegno criminoso e del dolo dei suoi ideatori.
Lei ha parlato di un golpe bianco, in altre Sue dichiarazioni.
Viene detto “golpe bianco” un colpo di Stato svolto senza ricorso alla forza, da parte di un governo che eserciti il potere in modo anticostituzionale.
In questo caso il golpe è stato compiuto in tutti i Paesi occidentali quasi contemporaneamente, a partire dai primi anni Novanta. Per l’Italia questo colpo di Stato iniziò con la dismissione delle aziende partecipate e la privatizzazione dei servizi normalmente gravanti sull’erario, come la Sanità e i Trasporti, secondo le indicazioni impartite dall’alta finanza a Mario Draghi il 2 Giugno 1992 sul panfilo Britannia. Sì, proprio Mario Draghi, che all’epoca era Direttore Generale del Ministero del Tesoro e che l’allora Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga definì «vile affarista». Nelle altre Nazioni questo golpe è avvenuto in modo analogo, con una serie di progressive cessioni di sovranità a enti sovranazionali come la Commissione Europea, la BCE, il FMI, la Banca Mondiale. Con l’introduzione dell’euro venne tolta la sovranità monetaria agli Stati aderenti al trattato di Maastricht, trasferendola alla BCE che è una banca privata. La quale decide a che tasso finanziare i bilanci nazionali con il denaro che questi le hanno già anticipato. In pratica la BCE esige interessi su soldi che restituisce col contagocce, e solo a determinate condizioni: riforme, tagli alla spesa pubblica, leggi sulla parità di genere, sul diritto all’aborto, sull’indottrinamento dei bambini ecc. Anche l’introduzione nella Costituzione del pareggio di bilancio – come se lo Stato fosse un’azienda – faceva parte del golpe bianco.
Tutti i membri di questi organismi, compresi gli stessi governanti che sono stati nominati su indicazione di poteri non eletti o che sono riusciti a vincere le elezioni grazie alla manipolazione dell’informazione, sono allo stesso tempo espressione di gruppi di potere dell’alta finanza o di grandi fondi di investimento: alcuni erano loro dipendenti – ad esempio, Draghi della Goldman Sachs – altri lo sono diventati dopo aver concluso il loro mandato. Esattamente come le agenzie del farmaco e le organizzazioni sanitarie sono composte da ex-dipendenti di BigPharma spesso con contratti di consulenza, e finanziate dalle case farmaceutiche sulla cui correttezza dovrebbero vigilare.
Il potere, in pratica, fino alla pandemia era ancora gestito almeno formalmente dallo Stato e le leggi erano varate dai Parlamenti. Ma da due anni i Parlamenti sono stati esautorati, e tutti coloro che il WEF e altre lobby erano riusciti a collocare ai vertici dei governi e delle istituzioni internazionali hanno iniziato a legiferare contro la Costituzione e contro gli interessi della Nazione, obbedendo agli ordini impartiti dall’alto – “dai mercati”, ci dicono – che di fatto è costituito da un numero molto ristretto di multinazionali che fagocitano le aziende concorrenti, appiattiscono le professionalità con danno per la qualità del prodotto, riducono le tutele e i salari dei lavoratori grazie alla complicità dei sindacati e della Sinistra.
Insomma, siamo governati da una cupola di usurai e speculatori, da Bill Gates che investe nel latifondo proprio alla vigilia dell’emergenza alimentare o sui vaccini poco prima dello scoppio della pandemia, a George Soros che specula sulle fluttuazioni delle valute e dei titoli di Stato o che finanzia assieme a Hunter Biden un biolaboratorio in Ucraina.
Pensare che non ci sia una relazione tra i mandanti del crimine e i suoi esecutori ai vertici delle Nazioni, dell’Unione Europea e dell’ONU è indice di malafede, perché anche un bambino capirebbe che siamo ostaggio di un gruppo di tecnocrati ideologicamente deviati e moralmente traviati. Occorre che i popoli si riapproprino della propria sovranità, usurpata dall’élite globalista.
I mandanti di questo crimine si mostrano orgogliosi al Forum di Davos, agli incontri della Trilaterale o del Gruppo Bilderberg assieme a sovrani, primi ministri, direttori di giornali ed emittenti televisive, CEO di piattaforme social e di multinazionali, banchieri e direttori di agenzie di rating, presidenti di fondazioni umanitarie e sedicenti filantropi. Tutti accomunati dalla stessa agenda – che pubblicano sui loro siti – e talmente sicuri del proprio potere da affermare impunemente – come hanno fatto Soros e Schwab recentemente – che è necessario creare una narrazione da veicolare tramite il mainstream, in modo da far accettare le loro decisioni ai popoli. Teorizzano la censura e la manipolazione di massa come instrumentum regni, e ne abbiamo avuto una dimostrazione tanto con la farsa pandemica quanto con la propaganda pro-Zelenskyj in Ucraina.
Dobbiamo comprendere che i nostri governanti sono traditori della Patria votati all’eliminazione dei popoli e che tutte le loro azioni sono compiute per provocare il maggior danno ai cittadini. Non è un problema di imperizia o di incapacità, ma di intentio nocendi, di deliberata volontà di nuocere. Cittadini onesti trovano inconcepibile che chi li governa possa farlo con il perverso intento di insidiarli e di distruggerli, tanto che stentano a crederlo. Questo gravissimo problema trova nella corruzione dell’autorità la sua causa principale, assieme alla rassegnata obbedienza dei governati.
Anche la Chiesa cattolica, a partire dalla rivoluzione conciliare e soprattutto in questi ultimi nove anni di “pontificato” bergogliano ha vissuto la stessa dissonanza cognitiva: i fedeli e il Clero si sono rassegnati ad obbedire a meri e cinici funzionari – non meno corrotti e pervertiti dei loro colleghi del deep state – nonostante fosse evidente che lo scopo delle presunte “riforme” è sempre stato la sistematica distruzione della Chiesa da parte dei suoi vertici, eretici e traditori. E faccio notare che la deep church ha fatto ricorso agli stessi falsi argomenti per sdoganare la dissoluzione dottrinale, morale e liturgica: primo tra tutti, che quelle riforme fossero richieste “dalla base” e non imposte con la forza dall’alto. Esattamente come le riforme programmate dal WEF, dal Bilderberg e dalla Trilaterale sono adottate dai loro infiltrati ai vertici degli Stati e degli organismi internazionali, facendo credere che siano ratificate dal consenso popolare.
E cosa consiglia, Eccellenza, per uscire da questo vicolo cieco?
Il rispetto dell’autorità è connaturale all’uomo civilizzato, ma occorre distinguere tra obbedienza e servilismo. Vede, ogni virtù sta nel giusto mezzo tra due vizi opposti, senza essere un compromesso, ma anzi costituendo – per così dire – la vetta tra due valli. La disobbedienza pecca per difetto, non volendosi sottomettere a un ordine buono di un’autorità legittima; il servilismo invece pecca per eccesso, sottomettendosi anche a ordini iniqui o impartiti da un’autorità illegittima. Il buon cittadino deve saper disobbedire all’autorità civile, e il buon Cattolico deve saper fare altrettanto con l’autorità ecclesiastica, quando l’autorità pretende obbedienza ad un ordine iniquo.
Non Le pare, Eccellenza, un discorso in qualche modo rivoluzionario?
Tutt’altro. Gli anarchici e i cortigiani hanno entrambi un concetto distorto dell’autorità: i prima la negano, i secondi la idolatrano. Il giusto mezzo è l’unica via moralmente percorribile, perché risponde all’ordine che il Signore ha impresso nel mondo e che rispecchia la gerarchia celeste. Noi dobbiamo obbedienza all’autorità legittima, nella misura in cui il potere viene esercitato per le finalità per cui l’autorità è stata costituita da Dio: il bene temporale dei cittadini per lo Stato e il bene spirituale dei fedeli per la Chiesa. Un’autorità che impone il male ai sudditi è per ciò stesso illegittima e i suoi ordini sono nulli. Non dimentichiamo che il vero Signore da cui proviene ogni autorità è Dio, e che l’autorità terrena – tanto quella civile quanto quella spirituale – è vicaria di Cristo Re e Sommo Sacerdote. Mettere l’autorità vicaria dei governanti al posto dell’autorità reale del Signore è un gesto folle e – questo sì – rivoluzionario e ribelle.
Cosa vuole ottenere, l’élite? Ci promette pace, sicurezza, prosperità e lavoro, ma ci sono più di cinquanta conflitti nel mondo; le nostre città sono invivibili, piene di delinquenti, immerse nel degrado e dominate da minoranze di deviati.
Questo è il terzo elemento incontestabile che non va trascurato: la pandemia è stata progettata come strumento per l’instaurazione di un regime totalitario, teorizzato da tecnocrati non eletti e privi di qualsiasi rappresentatività democratica.
La stessa cosa sta avvenendo con la crisi ucraina: la maggioranza dei cittadini non è assolutamente favorevole all’invio di armi e alle sanzioni contro la Federazione Russa, eppure i capi di governo agiscono come se avessero l’appoggio della propria Nazione, sostenuti da imbarazzanti falsificazioni della realtà ad opera del mainstream. E questo, in alcuni Paesi come l’Italia, avviene in una situazione di inquietante complicità di tutti i poteri dello Stato, sia nel legittimare la violazione dei diritti fondamentali con le norme anti-Covid, sia nel ratificare la partecipazione a un conflitto sul quale il Parlamento non ha mai deliberato e che pure il Presidente della Repubblica, garante della Costituzione, approva e incoraggia col plauso dei tecnocrati europei. Anche in questo caso chi governa non obbedisce alla volontà popolare né persegue il bene comune, ma esegue ordini impartiti da entità sovranazionali con interessi propri, che sappiamo essere eversivi.
Quando costoro parlano di “trasformazione di beni in servizi”, di “sharing economy” tramite il digitale, intendono espropriare la proprietà privata ai cittadini: «Non possiederai nulla e sarai felice». E quando impongono le privatizzazioni dei beni o dei servizi dello Stato, vogliono appropriarsi dei profitti lasciando gravare sulla collettività gli oneri. Ma siccome non tutti i Paesi sono disposti a questo “reset”, ve li costringono provocando crisi economiche, pandemie o guerre. Questo è alto tradimento e eversione.
La premeditazione è palese, così come la consapevolezza delle conseguenze disastrose delle decisioni assunte in ambito sanitario, sociale ed economico sia con la pandemia, sia con l’emergenza ucraina. L’ha ammesso anche Bergoglio: un capo di Stato gli ha rivelato, mesi prima dell’operazione militare di Putin in Ucraina, che la NATO e l’Unione Europea provocavano deliberatamente la Federazione Russa, dopo aver ignorato per anni la pulizia etnica di Kiev contro la minoranza russofona del Donbass e della Crimea; lo scopo di questa provocazione era di dare inizio a un conflitto che legittimasse apparentemente le sanzioni contro la Federazione Russa e costringesse gli Stati occidentali alla transizione green. E al tempo stesso prostrasse l’economia delle Nazioni a vantaggio di pochi fondi di investimento internazionali e delle speculazioni del mercato. In sostanza, vengono poste le medesime premesse che si ebbero con le enclosures in Gran Bretagna e poi con l’Holodomor in Ucraina per trasformare le masse contadine in manodopera a basso costo per l’industrializzazione delle grandi città. Se si fosse voluta evitare la guerra, non si sarebbe dovuta allargare la NATO in violazione dei trattati, e si sarebbe dovuta assicurare protezione alla minoranza russofona in Ucraina, come stabilito dal Protocollo di Minsk.
Se questo non è stato fatto, è perché lo scopo reale che si voleva ottenere non aveva nulla a che vedere con quello apparente dichiarato. E faccio notare che queste non sono speculazioni astratte, ma fatti concreti anticipati e pianificati decenni orsono dai teorici del Great Reset, con lo scopo di forzare un cambiamento sociale che nessuno vuole, facendo ripartire da zero – proprio come si riavvia un computer – l’economia e la finanza del mondo “occidentale”.
Che questo provochi miseria, indebitamento con le banche, fallimento delle imprese, disoccupazione, instabilità sociale, aumento del divario tra ricchi e poveri, denatalità e riduzione dei servizi essenziali è considerato un dettaglio trascurabile, con la sola precauzione di indottrinare le masse con falsi argomenti a favore della guerra o del controllo capillare della popolazione, criminalizzando chiunque dissenta e additandolo come nemico del popolo. Mi pare che questa narrazione stia sprofondando sotto il peso delle menzogne dell’élite e dei suoi complici.
Potrebbe farci un esempio, Eccellenza?
L’esempio più evidente è scoprire che Richard Kalergi, uno dei padri fondatori dell’Unione Europea, voleva perseguire politiche di ingegneria sociale volte alla modifica delle società nazionali europee tramite l’immigrazione e il meticciato, spingendo le ondate migratorie con l’attrattiva di una riduzione del costo del lavoro. Vedere con quale sciagurata ostinazione si continuano ad accogliere orde di clandestini, quando è evidente l’impatto che questo fenomeno ha sulla sicurezza delle città e sulla criminalità in generale e sull’identità dei popoli, dimostra che il piano iniziale è stato realizzato in gran parte, e impone di intervenire per impedire che esso sia portato a compimento.
Eppure non si tratta di cose che avvengono a caso: ce l’avevano detto.
Ha perfettamente ragione: quello che mi sconcerta è constatare con quale sfrontatezza i fautori dell’Agenda 2030 ci abbiano detto con largo anticipo quali erano i progetti criminali che intendevano imporci contro la nostra volontà; nonostante questa evidenza c’è chi si stupisce se dopo anni di inarrestabile infiltrazione costoro li stiano effettivamente realizzando sotto i nostri occhi e ci accusa di essere “teorici del complotto”. Il complotto c’è eccome, ma vanno processati coloro che lo hanno realizzato, non quelli che lo denunciano.
Joe Biden attribuisce la responsabilità della crisi economica a Vladimir Putin. Concorda con questo giudizio?
Gli Americani sanno bene che il prezzo della benzina era aumentato ben prima della crisi russo-ucraina, ed è ulteriormente aumentato a causa delle sanzioni – vere o presunte – della comunità internazionale contro la Federazione Russa. Oggi sappiamo che le sanzioni – come prevedibile – non hanno minimamente colpito Putin, ma il motivo è che esse dovevano colpire gli Stati occidentali, e in particolare quelli europei, per provocare una crisi economica ed energetica tramite la quale legittimare la transizione ecologica, i razionamenti, il controllo della popolazione, la censura delle informazioni.
Putin non ha raccolto le provocazioni del deep state, limitandosi a intervenire per dare sicurezza e protezione al Donbass russofono. E ha espugnato l’acciaieria di Azovstal, sotto la quale c’è uno dei biolaboratori segreti americani che producevano armi batteriologiche e facevano esperimenti sul SARS-CoV-2. D’altra parte la stessa famiglia Biden aveva tutto l’interesse di una guerra in Ucraina, per insabbiare i casi di corruzione che coinvolgono Hunter Biden e per distrarre dagli imminenti scandali che incombono su Obama e la Clinton per il Russiagate e sul deep state per la frode elettorale ai danni di Trump.
La proxy war degli Stati Uniti contro l’invasione russa è in realtà una guerra del deep state contro una nazione che non accetta di esser fagocitata dai deliri dei tecnocrati globalisti e che oggi ha le prove dei crimini commessi proprio dal deep state. Ma mentre la UE può ricattare gli Stati europei condizionando l’erogazione di fondi e i tassi di interesse sui prestiti all’attuazione delle “riforme” – avendo essi sovranità monetaria e fiscale limitate – altrettanto non vale per la Russia, che è una nazione sovrana e indipendente, oltre che autosufficiente per materie prime, energia, risorse agroalimentari.
Questa visione bipolare, che ripropone lo scontro tra USA e URSS della Guerra Fredda, non è più valida?
La Sinistra egemone ha stabilito una divisione manichea in buoni e cattivi: sinistra e destra, liberalismo e fascismo, globalismo e sovranismo, vaccinisti e no-vax. I “buoni” sono ovviamente di sinistra, liberal ma solidali, globalisti, inclusivi, ecumenici, resilienti e sostenibili. I cattivi sono altrettanto ovviamente patrioti, cristiani, di destra, sovranisti, eterosessuali.
Cosa contraddistingue l’attuale assetto dei Paesi occidentali, rispetto al passato?
La fusione del peggio del liberalismo col peggio del socialismo collettivista. Oggi vediamo, dopo due anni di farsa pandemica, come il liberalismo globalista si sia avvalso di metodi comunisti e dittatoriali per imporsi col suo Great Reset, e come i regimi comunisti stiano usando metodi liberali per arricchire i quadri di partito senza perdere il controllo totale sulla popolazione. Questo dimostra che gli equilibri geopolitici stanno mutando verso una visione multipolare e che il bipolarismo alimentato dal deep state è sulla via del tramonto.
C’è qualche analogia con quanto avviene nella Chiesa Cattolica sotto il Pontificato di Jorge Mario Bergoglio?
La deep church è emanazione del deep state, in qualche modo. Per questo motivo non stupisce assistere alla demolizione della Fede e della Morale in nome dell’ecumenismo e della sinodalità, applicando in ambito teologico gli errori liberali; e dall’altro alla trasformazione del Papato e della Curia Romana in un politburo in cui l’autorità ecclesiastica è assoluta e svincolata dalla sua fedeltà al Magistero, secondo le modalità di esercizio del potere di una dittatura di tipo comunista. La legge non è più fondata sulla Giustizia, ma sulla convenienza e sull’utilità di chi la applica: basti vedere con quanta durezza vengono trattati dal Vaticano i fedeli e i chierici tradizionalisti, e sull’altro versante con quanta indulgenza siano adulati gli abortisti notori (penso a Biden e alla Pelosi, tra i casi più eclatanti) e i propagandisti dell’ideologia LGBTQ e della teoria gender. Anche qui liberalismo e comunismo si sono alleati per demolire l’istituzione dall’interno, come avvenuto in campo civile. Ma sappiamo che contra legem fit, quod in fraudem legis fit, è contro la legge ciò che cerca di aggirare la legge.
Come pensa, Eccellenza, che possano cambiare le cose negli USA a breve termine?
L’eventuale ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca consentirebbe vere trattative di pace, una volta estirpato il deep state dall’Amministrazione e dai Servizi. Ma la ricostruzione richiederà certamente la collaborazione e i sacrifici di tutti, e una solida visione spirituale che ispiri la ricostruzione del tessuto sociale. Se questo poi avvenisse per la dimostrata frode elettorale delle scorse Presidenziali, la vittoria di Trump sarebbe ancora più eclatante, e avrebbe forti ripercussioni anche sulle ramificazioni del deep state in Europa, ed in particolare in Italia.
In ogni caso, le elezioni di medio-termine potrebbero consentire ai Repubblicani di avere la maggioranza alla Camera e al Senato, una volta estromessi i servi del deep state, tra cui anzitutto i neocon.
Il fallimento del tentativo di incolpare Trump per la farsa dell’assalto al Campidoglio dovrebbe dissuadere i suoi organizzatori – tra cui non possiamo non annoverare Nancy Pelosi – dal replicare la sceneggiata il prossimo autunno, che scadrebbe nel grottesco, oltre che nel déjà vu.
Dunque il Great Reset è fallito? Possiamo cantare vittoria?
Si canta vittoria quando la guerra è vinta. Il Great Reset è ontologicamente destinato al fallimento, perché è ispirato a principi disumani e diabolici. Ma la sua fine, per quanto inesorabile, può essere più o meno vicina, a seconda di quale sarà la nostra capacità di opposizione e di quanto essa rientri nei piani della Provvidenza.
Se il Signore ci vuole concedere una tregua, dopo aver capito quale orribile inferno in terra vogliono i nemici di Dio e dell’uomo, dobbiamo impegnarci a ricostruire – nè il build back better, ma in senso opposto – quello che è stato distrutto: la famiglia, l’unione coniugale, l’educazione morale dei figli, l’amore della Patria, la dedizione nel lavoro, la carità fraterna specialmente verso i più indifesi e i bisognosi. Dobbiamo riaffermare la santità e l’intangibilità della vita, dal concepimento alla morte naturale; difendere la natura complementare dei due sessi contro la follia dell’ideologia gender, proteggere l’infanzia dalla corruzione e garantirle l’innocenza a cui ha diritto. Dobbiamo finalmente mettere da parte la logica del profitto – tipica della mentalità liberale – per ritrovare l’orgoglio di compiere il nostro dovere anche se nessuno ci controlla, di produrre quel manufatto a regola d’arte, di venderlo a un prezzo onesto. E dobbiamo smetterla di considerarci inferiori, solo perché qualcuno ha deciso che nel suo empio modello di società distopica essere onesti, leali, sinceri, timorati di Dio è qualcosa di cui vergognarsi. Che si vergognino piuttosto coloro che teorizzano l’uccisione dei bambini e degli anziani, lo sterminio pianificato della popolazione tramite sciagurate campagne vaccinali, la sterilizzazione di massa, la sodomia, la pedofilia e tutte le devianze più aberranti.
Eccellenza, crede che il mondo possa tornare a Dio?
Il mondo può e deve tornare a Dio: è una necessità dettata dall’ordine divino che il Creatore ha impresso nella creazione. Deve tornare a Dio perché solo dove regna Cristo vi può essere vera giustizia e vera pace. E può farlo, ma non in una visione collettivista o comunitaria in cui i singoli scompaiono nella massa; bensì in una visione personale e individuale, nella quale ciascuno di noi, liberamente, riconosce che nulla può esser migliore di quello che il nostro Padre celeste ha preparato per noi, dal momento che ci ama e che vuole renderci partecipi della Sua gloria.
Se torniamo tutti a Dio, anche le nostre Nazioni riconosceranno la Sua Signoria e conformeranno le loro leggi alla Sua Legge. Preghiamo dunque perché si realizzi ciò che canta il Salmista: Laudate Dominum omnes gentes; laudate eum omnes populi (Ps 116, 1), Lodate il Signore, tutte le genti; lodateLo popoli tutti. Quoniam confirmata est super nos misericordia ejus; et veritas Domini manet in æternum (ibid., 2), Poiché certa è la Sua misericordia nei nostri confronti, e la verità del Signore rimane per sempre.
- Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
21 Giugno 2022
San Luigi Gonzaga
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Categoria: Generale
Gentilissimo Alberto Ramòn Althaus
lungi da me insultare qualcuno con cui mi sto confrontando!
Ma vede, non mi riesce proprio di considerare mons Viganò come uno che divide.
Le divisioni tra cattolici già ci sono da molto tempo e ascrivibili a molte cause, ma soprattutto al modernismo che da strisciante é diventato conclamato col pontificato di Bergoglio.
Il discorso è complesso e non può esaurirsi in un commento. Bisognerebbe partire, come Lei ha accennato, dalla Rivoluzione Francese e dall’avvento della Massoneria…
Non so dove Lei viva, ma qui in Italia il cattolicesimo è in piena crisi: i giovani preferiscono la convivenza al matrimonio .
Aborto e divorzio sono all’ordine del giorno.
Al governo abbiamo uomini che si dicono cattolici , ma alcuni sono divorziati e tutti hanno votato leggi sulle unioni omosex ,sul gender e sulla eutanasia.
Tutto ciò divide i cattolici, a prescindere da Viganò.
Anzi, Monsignore individua proprio nell’essersi allontanati da Cristo tutti i mali che incombono sull’Occidente.
Lei ha certamente ragione quando afferma che l’Oriente non può salvare l’Occidente.
Ma Viganò non ha mai detto una cosa del genere: ha ribadito più volte che solo in Gesù è la salvezza degli uomini.
Il fatto che consideri le ragioni di Putin non significa sperare che saremo salvati dalla Russia.
Anzi.
Se le cose presenti saranno condotte alle estreme conseguenze, da essa verrà sicura rovina per tutti e da questa rovina egli cerca di metterci in guardia.
Trovo l’analisi geopolitica del Monsignore molto realistica, basata sui fatti, che ” sono testardi “.
I fatti sono: la violazione dei patti di Minsk, la guerra civile in Dombass voluta e finanziata dagli USA come prodro.o pet una guerra contro la Russia, gli interessi della famiglia Biden in Ucraina, la legalizzazione di elementi fascisti nell’esercito ucraino, la costruzione di laboratori illegali ecc.
Questi sono fatti.
C’è poi il Great Reset.
Forse Lei non ci crede.
Ma io sì, perché l’Agenda 2030 sta scritta e il Forum di Davos lo abbiamo visto tutti e conosciamo i suoi protagonisti, che cosa vogliono, che cosa pianificano,come tutti conosciamo i tecnocrati padroni del mondo.
Anche questi sono fatti.
Ora questi fatti tutti insieme hanno causato qualcosa che mai sarebbe dovuto accadere: l’alleanza, Innaturale secondo me, tra Russia e Cina, proprio perché come esattamente Lei sottolinea, sono culture diverse.
Capiamo tutti che avere gettato una Nazione cristiana tra le braccia di una Nazione pagana e comunista è un monstrum.
Ma questo progetto dell’Occidente europeo e statunitense Viganò denuncia con dolore e con coraggio.
Non dimentichiamo che rischia molto è che non guadagna nulla, se non critiche e spesso malevole.
Dopo l’analisi geopolitica, parla da Sacerdote, non da gnostico.
Dice infatti: ” Se il Signore vuole concederci una tregua, dopo aver capito quale inferno stanno preparando per noi sulla terra le élites globaliste, dobbiamo ricostruire le famiglie distrutte, l’unione coniugale, l’educazione morale dei figli, l’amore della Patria,,la dedizione al lavoro, la carità fraterna…”La prego di rileggere, egregio Alberto. Per me é commovente persino.
Invita tutti noi a tornare all’onestà, alla lealtà e soprattutto invita i politici a riconoscere la Signoria di Cristo Re, dal quale deriva ogni potere sulla terra.
Avere avuto l’arroganza di governare i popoli a prescindere da questa Signoria è, per Monsignore, il peccato capitale da cui derivano tutti gli altri mali.
Infine, il fatto che egli speri nel ritorno di Trump, prova che le radici della sua speranza politica stanno sempre in Occidente, non in Oriente.
” Siamo ostaggio di un gruppo di tecnocrati ideologicamente deviati e moralmente traviati”
egli dice.
Un gruppo, non tutti i tecnocrati, un gruppo potentissimo che possiede capitali immensi coi quali corrompe i governanti di tutte le Nazioni.
Quindi nessuno può sentirsi al sicuro e scappare a Cuba o in Cina in Russia; sarebbe inutile oltretutto perché tutti, cinesi cubani e russi e italiani e argentini siamo ostaggio di questi demoni incarnati.
” Occorre che i popoli si riapproprino della sovranità usurpata dalle elites globaliste e riconoscano la Sovranità di Cristo”.
Ovviamente né la Russia né la Cina hanno perduto la loro sovranità, ma tutte le Nazioni della UE, in primis la mia Patria: ” ahi, serva Italia, di dolore ostello…”
Soffriamo molto qui e sappiamo di meritare questa sofferenza proprio perché abbiamo dimenticato la Parola.
Preghiamo gli uni per gli altri affinché il Signore ci usi misericordia
La saluto cordialmente
MMMM no intente tratar de hacerme decir que tenemos algo en común y que estamos de acuerdo en algo, no se confunda.
Evidentemente estamos de acuerdo en que estamos en desacuerdo eso es lo único que nos une y mi aprecio a su persona porque a pesar de ir Ud. plagado de buenas intenciones no va por el buen camino.
En relación a Viganó sostengo:
1) Viganó ha reemplazado la perspectiva teológica de la historia en el sentido de San Agustín por una perspectiva geopolítica y eso ya es gnosticismo, creer que la geopolítica, la economía o la política puede salvar al hombre y a la humanidad es gnosticismo es la creencia de que el hombre puede salvarse a sí mismo y ser como dioses.
2) Como Ud. bien destaca Viganó se pone en una postura que quiere desde lo menos salvar lo más.
Hablar de patria, de familia, de moral, de “Cristo” sin hablar de Iglesia es un pensamiento erróneo para un católico.
Los hombres no pueden salvarse sin Iglesia católica.
3) Viganó propone un combate en el terreno del mar, o sea, en el terreno de la política, no se interesa si en ese combate entran ortodoxos rusos, protestantes o quienes quiera que sea que apoyen a “Cristo” y basta con que se incluyan en el gran conglomerado de “cristianos”.
No señala que la única Iglesia y religión que salva es la católica y, por ello, todo su planteo es mentiroso.
4) No se trata de tener buenas intenciones hay que hacer las cosas bien.
Si la Iglesia docente es según Viganó el Estado Profundo y Viganó es parte de esa Iglesia docente desde hace muchas décadas y regresa a 1990 para señalar males.
¿Qué sucedió con él en ese tiempo?
¿Por qué no denunció antes mucho antes a la Iglesia docente y por qué se mantiene en la misma como arzobispo?
5) No hay defensa veraz y sincera de Cristo y de la Iglesia y se niegan a dar el combate en la Iglesia descartando la posibilidad de hacerlo.
El combate no puede darse en el mar o terreno de la política porque si se gana el combate en el mar cuando regresen a la tierra (la tierra es el terreno de la religión) no tendrán a donde ir.
Y si se pierde el combate en la política al mismo tiempo que se perdió el combate en la Iglesia por no combatir en Ella por Cristo y por María se ha perdido lo principal y lo accesorio.
Nadie trata de salvar lo accesorio de un incendio sino que busca salvar lo principal pero todos corren a tratar de salvar la política y no combaten en la Iglesia y no tratan de participar con Cristo en la lucha por la Iglesia sino que la abandonan como abandonaron a Cristo a la alta masonería y en ello la traicionan y traicionan a Cristo.
El combate debe darse principalmente en el terreno religioso sin descuidar el terreno político, en el terreno religioso deben buscarse alianzas y en el terreno político las alianzas pueden ser más laxas.
6) Todos están divididos en la Iglesia y haciendo lío como les pidió que hiciera Bergoglio y no me resulta difícil después de 9 años sin ningún acuerdo entre tradicionalistas ver su oposición como algo falaz, es una simulación de oposición, si es así mienten y creen en el padre de las mentiras pero si no es así actúan como necios y por soberbia.
Primero envían a Burke no contra Goliat sino contra todos los filisteos, luego, a Shara, Schneider, Muller, Benedicto, Viganó, Mattei, etc. y dicen que no es posible vencer. NO lo han intentado todavía.
Cada uno de ellos divide, no se unen, no forman una comunidad de fe con acuerdos mínimos sobre temas importantes mostrando que existe Iglesia católica no se nombran unos a otros.
La gente dice yo soy de Viganó, yo de Benedicto, yo de Schneider, yo de Aguer y ninguno les dice yo no fui crucificado para salvarlos sino Cristo ninguno se preocupa por la unidad y la comunidad de fe, ninguno se preocupa por la Iglesia católica pero sí por hacer su propia Iglesia y religión con sus opiniones y dogmas tan distanciados unos de otros. Después llegaremos a acuerdos se dicen según los pedazos se Iglesia que queden.
7) Todos los tradicionalistas y conservadores durante 9 años han dejado hacer y pasar y no actúan como comunidad de fe o Iglesia.
El no actuar como comunidad de fe y lograr acuerdos mínimos sobre temas importantes es dejar a las ovejas como rebaño sin pastor y las confunden y, por ello, las ovejas van de aquí para allá en los sitios buscando a Cristo porque algunos les dicen Cristo está allí y otros Cristo está acá pero no vayan dice Cristo en las Sagradas Escrituras.
Están detrás de su quinta, de su Iglesia pequeña dentro de una Iglesia mayor y ecuménica quizás con sectores conservadores, otros cientos progresistas y otros tantos tradicionalistas.
La masonería les ha dicho que no quieren la unidad de la Iglesia y ellos la despedazan y comen sus carnes.
Esperan conseguir una parte de la Iglesia junto con los progresistas y los conservadores y la desgarran, todos unidos por una figura como el papa.
Pero una Iglesia reformista sólo puede tener como consecuencia el cisma hasta formar como el protestantismo 30.000 iglesias y religiones separadas cada una de ella con su librito y cada una con su falso “Cristo”.
Eso es herejía y es la peor de la inmundicias, la abominación de la desolación. Desgarran a la Iglesia y permiten que la Iglesia sea desgarrada.
8) Ninguno de los arriba citados menciona seriamente la Segunda Venida y todos enseñan como falsos profetas una primavera de la Iglesia y un triunfo de la Iglesia.
No puede haber triunfo porque han obrado mal y no puede haber Iglesia porque se niegan a la comunidad de fe en los temas importantes.
9) Estos ya no creen estuvieron en el cruce de caminos y decidieron abajarse, Jordan Peterson “El cruce de caminos” nos habla de ello, allí los encontró el demonio y en vez de hacer el buen combate por Cristo en la Iglesia católica contra los nuevos herejes del progresismo decidieron aceptar la formación de una Iglesia diferente y adulterada en la que, ellos creen, tendrían una parte donde practicar sus liturgias y mantener sus creencias siempre que acepten un conciliábulo con los herejes y con todas las herejías, estos quisieron la paz y no la guerra que vino a traer Cristo.
10) Hasta que no lleguen a acuerdos mínimos ninguno de los que divide y presenta un pensamiento personal debe ser seguido en nada porque no es Iglesia ni tiene comunidad de fe con otro sino que se citan a sí mismos.
Primero deben mostrar que son comunidad de fe y, luego, se los podrá seguir.
En mi caso no formo una comunidad de fe más que con la tradición y los que están en el Cielo y sólo soy un testigo de lo que pasa.
No exijo que nadie me siga, no doy órdenes a la Iglesia pero soy como Sócrates, un tábano, sobre Ella para evitar que duerman y coma en esta tempestad que será la última y enseño lo mismo que la Iglesia enseñó siempre.
No hay Iglesia sin comunidad de fe, luchar contra las herejías dentro de la Iglesia, no adulterar la fe, el buen combate en los dos campos político y religioso pero lo principal es lo religioso porque salva y sólo hay una Iglesia y religión que salva la católica si esta cae llegan los tiempos finales y vuelve Cristo.
Saludos en la Santa Virgen María y en Cristo Rey
No me molestan las justas y torneos de caballería siempre que sean justas y se actúe como caballero. En la bifurcación de caminos encontramos al demonio que nos tienta a ser cínicos y a descreer de la verdad y creer en nosotros mismos.
Mi estimado MMMM.
Sí la suya es exactamente la interpretación de las palabras de Viganó que critico.
Esa es la ambigüedad divisoria de aguas.
El que Ud. no pueda verlo es ceguera, yo tendré otras cegueras pero ese es el tema de discusión.
Hay una gran división entre lo que Viganó piensa y lo que piensan otros católicos.
Si Occidente ha caído, Viganó ha caído, porque está en occidente y nada de Occidente puede considerarse bueno.
Que se vayan a vivir a Cuba, China o Rusia dirán muchos católicos.
Es esa ambigüedad y ese comunismo encubierto el que se le critica y genera divisiones y lo que se viene es el nuevo orden global de izquierda.
Que no lo dijo Viganó sino el P. Castellani 50 años antes hablando del Apocalipsis y de los tres espíritus inmundos o tres ranas que se unirían en los últimos tiempos: lo peor del liberalismo, el capitalismo salvaje, lo peor de comunismo políticos ricos y corruptos al estilo China y lo peor del modernismo que es este progresismo taimado.
El P. Castellani lo dijo antes, otros lo repitieron como loros, desde el 2013, como es mi caso, y otros lo copiaron sin saber su origen.
Es justamente pensar que Oriente va a salvar a Occidente un gran error teológico, moral y político.
Ni Oriente tiene reservas morales y religiosas para salvar a Occidente ni está alejado del satanismo cabalista propio del comunismo y socialismo.
No hay en Viganó una interpretación de la Historia de Salvación en el sentido de San Agustín ni en sentido alguno y no veo más que contradicciones que Ud. trata de encubrir para no ver.
La ceguera.
En mi caso puedo estar ciego para otras cosas más graves todos tenemos una ceguera en algo y no quiero que se sienta insultado porque le reconozco el valor y el esfuerzo de discutir conmigo estos temas.
Y puede insultarme si se siente insultado lo tomaré como una dificultad de interpretación de lo que le estoy diciendo. Porque me preocupa gente buena como Ud., buenos católicos que están como ovejas sin pastor y viene uno y dice Cristo está con Occidente y corren para allí y viene otro y dice Cristo está con Putín y corren para allá.
La interpretación de Viganó no tiene nada de una teología de la historia es puro gnosticismo, puro intento humano de salvarse el hombre a sí mismo en lo intrahistórico.
No hay comprensión teológica previa de lo que está pasando y Viganó es un hombre de Dios y debería tenerla. No tiene excusa.
Oriente, el comunismo y liberalismo de Oriente no pueden salvar nada porque son de raigambre gnóstica, cabalística y son fruto de la Revolución Francesa.
El mal no puede crear bien.
Lo caído no puede elevarse por sí mismo y estructuras de pecado no pueden salvar a nadie ni sirven para nada.
Es una disonancia cognitiva y una maldad decir que China que está persiguiendo a la Iglesia católica con acuerdo secreto de Bergoglio va a interesarse en algo que tenga que ver con Cristo.
Son anticristianos y su comportamiento no puede derivar más que en la formación de gobiernos anticristianos.
Por otra parte, esperar que una Iglesia relacionada con la KGB pueda salvar algo y nacionalizada como es la ortodoxa a similitud del protestantismo es no comprender el sentido de la gracia en la Historia de Salvación y en la Historia de la Iglesia.
¿Dónde está la comunidad de fe de Viganó? ¿Dónde está la Iglesia?
Porque si Viganó fuera Iglesia tendría una comunidad de fe porque eso es la Iglesia pero como en los primeros tiempos del cristianismo cuando unos decían yo soy de Juan, yo de Santiago y yo de Pablo y Pablo le preguntaba si acaso él había sido crucificado para salvarlos ahora se ven muchos que dicen yo soy de Mattei, yo de Adelante la Fe, yo de Viganó, yo de Shara, yo de Müller, yo de Burke, yo de Benedicto, yo de Schneider, y ninguno de ellos actúa como san Pablo y se ocupa de la unidad de la Iglesia.
Y aparecerán falsos profetas capaces incluso de engañar a los elegidos si eso fuera posible.
Todos prometen victorias y primaveras de la Iglesia. Todos dicen que coman y beban.
No estamos discutiendo con Viganó y con Ud. opiniones sino cuestiones de fe y de fe católica y Viganó hace tiempo que se ha olvidado de la fe en la Segunda Venida y, sin ella, no se tiene fe alguna.
¿Hallaré fe a mi regreso?
¿Qué fe? En mi regreso – nos diría Cristo.
En la Segunda Venida de Cristo, al que esperamos.
Pero gracias por sus palabras ahora sabemos que estamos en veredas opuestas y el que no junta desparrama y que el camino al infierno está empedrado de buenas intenciones.
Cuidado con poner su fe en los hombres porque maldito es el que pone la fe en los hombres.
Saludos mi buen amigo en Cristo Rey y en la Santa Virgen María
@gioia: lei invece si sente benissimo immersa in questa cloaca fino al collo e si preoccupa molto dell’eventualità di come le diranno di vestirsi. Come dire: ognuno ha quello che si merita.
Ma come mai anche in Russia sono stati prodotti vaccini al pari dell’ occidente? Sarei grato a chi mi risponde.
Non sono più aggiornato nei dettagli come nei mesi passati, ma i vaccini russi non erano dei sieri a m-rna; Il loro problema, pur essendo realizzati con la tradizionale tecnologia del virus inattivato, era che erano stati sperimentato in tempi troppo brevi e possono presentare i rischi tipici dei vaccini tradizionali a causa della breve sperimentazione.
Niente a che fare con i sieri sperimentali a m-rna, le cui problematiche sono i infinitamente superiori (cfr I dati rilasciati mensilmente dalla FDA in Usa, gli articoli recenti del sistema sanitario inglese, citati da Stilumcuriae di recente, e centinaia di pubblicazioni in merito).
Un grazie a Michele.
Su Bannon ho detto una cavolata, non era una scuola religiosa, ma una settimana scuola di politica sovranista, Che è stata aperta dentro un’Abbazia del duecento. Avevo un ricordo vago che questa scuola aveva qualcosa che la ricollegava al religioso, ma era solo il luogo dove si svolgeva , mi ha mandato in co fu simone l’Abbazia. Mea Culpa.
Ci sono due visuali della scena: una è teorica, di bandiera, con gli USA, la Russia, la Cina, l’India, l’Italia, la Francia, la Germania, il Regno Unito o la UE, la NATO etc etc. In questa realtà teoria ci sono anche la Chiesa, le religioni, la scienza, la legge etc.
L’altra modalità è reale: con italiani che non fanno il bene dell’Italia, o americani che non fanno quello degli USA, o chierici che disattendono la missione ecclesiale. In questa modalità si comprendono bene il deep state e la deep church.
In altri termini, il problema degli italiani non sono i cinesi o gli arabi, ma come certi cinesi e arabi sono in grado di far del male agli italiani attraverso gli interessi del deep state globale e quello italiano in particolare.
Mons. Viganò è molto realistico nel vedere l’esercito di Giuda Iscarioti all’opera in vari ambiti, vendendo per trenta denari i loro stessi popoli fino al momento in cui anche chi li paga non saprà che farsene di loro e si impiccheranno.
Domanda: le vittime del tradimento risorgeranno? O sono talmente avvinte al mondo da rinnegare anche loro l’unico Redentore che lo permetterebbe?
A.D. 2022 – Giugno-Luglio. Interviste “Esclusive” Mundial.
– 21 giugno. “EXCLUSIVE: Steve Bannon Interviews the Heroic Archbishop Viganò”. (https://warroom.org/2022/06/30/exclusive-steve-bannon-interviews-the-heroic-archbishop-vigano/)
Oggi Tosatti la traduce e mette a disposizione dei fedeli-infedeli commentatori del suo blog l’intervista dell’ EROICO Vescovo Viganò. “Bomba travolgente”.
– 1° Luglio. Telam (Agenzia di Notizie Ufficiale Repubblica Argentina).“Entrevista exclusiva al Papa Francisco. “De la crisis no se sale solo, se sale arriesgando y tomando al otro de la mano” (https://www.telam.com.ar/entrevista-papa-francisco)
Incipit dell’intervistatrice Bernarda Llorente: [notare le parole “leader che oggi detta l’agenda sociale e politica del mondo…, “ … sorriso radioso… “].
“Francesco, Sua Santità, il Papa argentino, uno dei leader che oggi detta l’agenda sociale e politica del mondo, si presenta con un sorriso radioso. Sembra essersi ripreso. Consapevole di tutte le trasformazioni attuate durante i suoi nove anni di pontificato e con uno sguardo a lungo termine sul futuro dell’umanità, della fede e della necessità di nuove risposte. Mentre entriamo insieme nella stanza, dove tutto è pronto per un colloquio storico con l’Agenzia nazionale di stampa Télam, che durerà un’ora e mezza, so che in questo pomeriggio di giugno sto vivendo un momento eccezionale e unico.”
…..
Avrei voluto tradurvela ma quella di Francesco è un’intervista “bomba” già esplosa. Fumigante.
Mi sono alquanto depresso e mi è tornata alla mente questa frase di Salvador Dalí: “La vida es aspirar, respirar y expirar” ed allora ho scritto questo commento e ho chiuso il computer.
Torna a far capolino la mitica ”alta finanza”… Tipico (di chi è originario di un paese economicistico, come il nostro, credere che l’economia sia sopra le cose e che, per mezzo di essa, si possa governare il mondo…)
Non mi pare che Mons Viganò tenda a contrapporre Occidente e Oriente.
Non usa queste categorie assolute, ma contrappone deep state e deep church a buon governo e abuona chiesa.
Naturalmente questa contrapposizione sembra zoppa, perche quando si cerchi il buon governo non lo si trova, cosi come non si trova la chiesa santa, in Occidente ovviamente.
Coloro che hanno in mano i destini del mondo, sanno che per possederla, devono destabilizzare e distruggere l’occidente, non l’Oriente.
Liquidato il primo, sarà facile spezzare il secondo Persionalmente non la penso cosi. La Cina, perfettamente consapevole di questo piano diabolico, non permetterà che la Russia venga ridotta come la Libia, perché sa che subito dopo sarebbe il suo turno. Quando Viganò dice che è in atto l’alleanza del peggior liberismo e del peggior comunismo intende riferirsi a questo patto scellerato che pretende di distruggere le Nazioni, anche quelle orientali e potenti, per impadronirsi delle loro enormi risorse.
Egli sa bene che dappertutto esistono cittadini onesti e onesti sacerdoti e credenti, ma non sono rappresentati al.momento, nelle varie nazioni europee e americane.
Ciò perché i poteri forti hanno piazzatonimloro uomini nei posti di comando.
Non solo, sono.martellati dalla propaganda main stream e quindi avviati al mutamento delle loro oneste ipotesi e pulsioni.
Mons Viganò non crede che Putin sia Biancaneve, ma non accetta neanche la sua demonizzazione .
Per quanto riguarda l’italia, accettare la narrazione di un Putin aggressore neozar imperialista, avrà conseguenze drammatiche.
Ha promesso l’invio di soldati italiani al fronte ucraino, oltre che armi e munizioni, nonostante il.popolo non sia d’accordo.
La voce del Monsignore ha, secondo me, il compito di svegliare le menti intorpidite dalle necessità del vivere quotidiano ( non tutti i padri di famiglia possono permettersi di leggere e scrivere blog come questo) e di tenere in allarme quelle che per formazione ideologica o per errore fossero favorevoli allo stato di cose attuale.
Molti infatti sostengono sia il deep state sia la deep Church anche in Italia.
Sono consapevoli? A quelli consapevoli Viganò non piace, ovviamente.
A quelli inconsapevoli può accendersi un lume, ,un’occasione di conoscenza critica, per salvare il futuro proprio e dei propri cari.
Ciò che non pisco è come non si colga in tutti gli appelli dell’alto Prelato la preoccupazione paterna, l’ansia di chi vede i propri figli sull’orlo del baratro e null’altro può fare se non gridare e gridare che c’è un baratro spalancato a pochi passi da loro, occultato da erbetta verde e qualche fiore primaverile.
No nt occateeq uei fiori, perché sono velenosi.
Non avanzate, perché vi attende un abisso popolato di serpi.
Ecco. Il rifiuto di questi richiami, spesso costellato di futile ironia, di calunnie, di cavilli pretestuosi, specie da parte del clero filobergogliano, proprio non mi piacciono.
Se si provasse a smontare, punto per punto, tutte le sue affermazioni, allora noi si potrebbe anche trovare qualche debolezza.
Ma così
stando le cose
, grazie ancora una voltaM,onsignore
Sí la suya es exactamente la interpretación de las palabras de Viganó que critico.
Esa es la ambigüedad divisoria de aguas.
El que Ud. no pueda verlo es ceguera, yo tendré otras cegueras pero ese es el tema de discusión.
Hay una gran división entre lo que Viganó piensa y lo que piensan otros católicos.
Si Occidente ha caído, Viganó ha caído, porque está en occidente y nada de Occidente puede considerarse bueno.
Que se vayan a vivir a Cuba, China o Rusia dirán muchos católicos.
Es esa ambigüedad y ese comunismo encubierto el que se le critica y genera divisiones y lo que se viene es el nuevo orden global de izquierda.
Que no lo dijo Viganó sino el P. Castellani 50 años antes hablando del Apocalipsis y de los tres espíritus inmundos o tres ranas que se unirían en los últimos tiempos: lo peor del liberalismo, el capitalismo salvaje, lo peor de comunismo políticos ricos y corruptos al estilo China y lo peor del modernismo que es este progresismo taimado.
El P. Castellani lo dijo antes, otros lo repitieron como loros, desde el 2013, como es mi caso, y otros lo copiaron sin saber su origen.
Es justamente pensar que Oriente va a salvar a Occidente un gran error teológico, moral y político.
Ni Oriente tiene reservas morales y religiosas para salvar a Occidente ni está alejado del satanismo cabalista propio del comunismo y socialismo.
No hay en Viganó una interpretación de la Historia de Salvación en el sentido de San Agustín ni en sentido alguno y no veo más que contradicciones que Ud. trata de encubrir para no ver.
La ceguera.
En mi caso puedo estar ciego para otras cosas más graves todos tenemos una ceguera en algo y no quiero que se sienta insultado porque le reconozco el valor y el esfuerzo de discutir conmigo estos temas.
Y puede insultarme si se siente insultado lo tomaré como una dificultad de interpretación de lo que le estoy diciendo. Porque me preocupa gente buena como Ud., buenos católicos que están como ovejas sin pastor y viene uno y dice Cristo está con Occidente y corren para allí y viene otro y dice Cristo está con Putín y corren para allá.
La interpretación de Viganó no tiene nada de una teología de la historia es puro gnosticismo, puro intento humano de salvarse el hombre a sí mismo en lo intrahistórico.
No hay comprensión teológica previa de lo que está pasando y Viganó es un hombre de Dios y debería tenerla. No tiene excusa.
Oriente, el comunismo y liberalismo de Oriente no pueden salvar nada porque son de raigambre gnóstica, cabalística y son fruto de la Revolución Francesa.
El mal no puede crear bien.
Lo caído no puede elevarse por sí mismo y estructuras de pecado no pueden salvar a nadie ni sirven para nada.
Es una disonancia cognitiva y una maldad decir que China que está persiguiendo a la Iglesia católica con acuerdo secreto de Bergoglio va a interesarse en algo que tenga que ver con Cristo.
Son anticristianos y su comportamiento no puede derivar más que en la formación de gobiernos anticristianos.
Por otra parte, esperar que una Iglesia relacionada con la KGB pueda salvar algo y nacionalizada como es la ortodoxa a similitud del protestantismo es no comprender el sentido de la gracia en la Historia de Salvación y en la Historia de la Iglesia.
¿Dónde está la comunidad de fe de Viganó? ¿Dónde está la Iglesia?
Porque si Viganó fuera Iglesia tendría una comunidad de fe porque eso es la Iglesia pero como en los primeros tiempos del cristianismo cuando unos decían yo soy de Juan, yo de Santiago y yo de Pablo y Pablo le preguntaba si acaso él había sido crucificado para salvarlos ahora se ven muchos que dicen yo soy de Mattei, yo de Adelante la Fe, yo de Viganó, yo de Shara, yo de Müller, yo de Burke, yo de Benedicto, yo de Schneider, y ninguno de ellos actúa como san Pablo y se ocupa de la unidad de la Iglesia.
Y aparecerán falsos profetas capaces incluso de engañar a los elegidos si eso fuera posible.
Todos prometen victorias y primaveras de la Iglesia. Todos dicen que coman y beban.
No estamos discutiendo con Viganó y con Ud. opiniones sino cuestiones de fe y de fe católica y Viganó hace tiempo que se ha olvidado de la fe en la Segunda Venida y, sin ella, no se tiene fe alguna.
¿Hallaré fe a mi regreso?
¿Qué fe? En mi regreso – nos diría Cristo.
En la Segunda Venida de Cristo, al que esperamos.
Pero gracias por sus palabras ahora sabemos que estamos en veredas opuestas y el que no junta desparrama y que el camino al infierno está empedrado de buenas intenciones.
Cuidado con poner su fe en los hombres porque maldito es el que pone la fe en los hombres.
Saludos mi buen amigo en Cristo Rey y en la Santa Virgen María
Viganó divide a los católicos porque les exige apoyo a Putin y a oriente y repudio por occidente.
Esa es la lectura que se puede hacer de sus escritos.
Al atacar tanto a Occidente y defender tanto a Putin muestra una disonancia cognitiva pues se ataca lo que se quiere defender.
Confunde Occidente con el NOM.
Confunde a Putin con Blancanieves.
Reconoce que en la pandemia actuaron los gobernantes de oriente y occidente pero de la guerra trata de culpar sólo a occidente como si Putin le preocupara lo que les pasa a sus ciudadanos en su país o en otros países.
El discurso de Viganó es divisorio porque agrupa por un lado a los buenos en oriente y a los malos en occidente y porque los católicos no son tontos para hacerse zurdos y pasar a apoyar a Putin.
Me dirán que eso no lo dice expresamente pero la mala redacción genera una comprensión ambigua de sus mensajes y su ambiguedad es culposa y dolosa..
Por ejemplo, si hubiera empezado sus escritos o su entrevista dejando en claro que el sistema que se trata de implementar es el del gobierno chino lo peor del liberalismo el capitalismo salvaje con lo peor del comunismo y se hubiera expresado en contra del socialismo, comunismo y del liberalismo sería algo.
Después tuviera que haber desarrollado el modelo del NOM que es globalizar un capitalismo salvaje y un comunismo o socialismo totalitario.
Para ello es necesario reducir a la pobreza y a la imbecilidad a la población mundial generar disonancias cognitivas y empobrecer y ese es el objetivo de la falsa pandemia y de la guerra.
Con ello se tendría que deducir que si todos los gobiernos participaron de la falsa pandemia y Rusia y China participaron activamente de la misma, no es Putin un angelito sino que en el peor de los casos está llevando a cabo órdenes del NOM para el empobrecimiento mundial y en el mejor está cuidando su quinta y es el nacionalismo de Putín relacionado con sus intereses personales y que pueden ser un escollo o un problema para la formación de un gobierno global de izquierda.
Recién, entonces, podemos hacer un diagnóstico de la situación.
¿Estamos más cerca o más lejos de esa globalización de izquierda?
¿Se están logrando los objetivos mundiales de ese esclavo que será el hombre alegre y sin propiedades, el individuo de masas aislado y sin nada?
Por supuesto que la guerra ha servido a esos fines, se está empobreciendo Europa y el Mundo.
¿Logrará el globalismo de izquierda imponer su gobierno mundial?
Ya lo logró en la pandemia y puede volver a lograrlo esta vez con un gobernante del mundo, el Señor del Mundo.
Es posible que la masonería logre su triunfo.
¿Cuál será ese triunfo de la masonería?
Generar las condiciones para el Apocalipsis y la Segunda Venida.
¿Es un triunfo?
Los hombres querrán morir pero no podrán.
Es un triunfo del mal en lo intra histórico para que venga Cristo y triunfe el Bien en lo extra histórico.
Eso se está buscando, el último imperio, el primer imperio global después de Babel, un nuevo Mesianismo, el anticristianismo para la venida del Anticristo, el primer gobernante del Mundo, el nuevo Cesar u hombre dios.
Los masones y el NOM necesitan saber cuál es la verdad cuando la Verdad vuelva los juzgará como necios útiles a los planes de Dios porque los hijos de la oscuridad son más astutos que los hijos de la luz pero de Dios nadie se burla.
Ottima intervista,
da Mons. Viganò si ha la certezza di ascoltare discorsi di buon senso e Cristiani.
Una piccola nota, forse il 21 Giugno si dovrebbe celebrare S. Luigi / Aloisio Gonzaga
Qualsiasi cosa uno dica o faccia viene interpretato dagli altri. Persino il silenzio, viene interpretato : come consenso, come dissenso, come indifferenza, come disprezzo dell’avversario, come tattica distruttiva del dissenso.
Dopotutto, Mons. Viganò alla fine fa una sua proposta di great reset : ritornare a Dio . A Dio dei cristiani cattolici, ovviamente.
Ma quelli che non sono mai stati e forse mai saranno cristiani cattolici a chi ritorneranno? E i cattolici che si sono allontanati dal Dio di Viganò chi li farà ritornare ? Viganò ?
Ottimo intervento! Grande Gioia perché è come ritrovare un amico! Andrà proprio così: l’umanità tornerà a Dio e molto dipenderà dalla risposta di Trump Putin Kiril all’appello del Papa, Francesco! Il progetto è quello che Maria, Madre della Chiesa ha manifestato a San Massimiliano Kolbe. La Russia, gli USA e la Cina avranno manifestazioni tangibili della Volontà di Dio e i Capi dei loro Stati entreranno nell’ovile della Chiesa Cattolica. Dissento su quanto si dice a proposito di Papa Francesco perché NOI non avremo da aspettare un altro Pontefice, Gesù ha scelto proprio Francesco per ricostruire la Chiesa Cattolica. Lui avrà il coraggio di tornare sui suoi passi, smentire se stesso per Amore e fedeltà a Dio e così tutti vedranno che capolavoro farà di Lui l’Onnipotenza di Dio! Ben tornato Viganò, adesso cerchiamo però di accreditare politici che hanno i nostri stessi obiettivi: cancellare le leggi contro Dio! Pace e bene ❤️⭐🔥
Ma lei ha letto ciò che scrive sopra Mòns .Viganò
Sulla deep church del suo Francesco . O non ha capito ? Provo a rileggere
Bravo Masotti !
Masotti: i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le mie vie non sono le vostre vie….
.. Intende?
Non molti giorni addietro, sia su questo sito che su quello di Chiesa e Post-Concilio, postai un commento – il medesimo per entrambi i blog – all’articolo di Kwasnienswki sui Tre Pilastri, augurandomi di leggere quanto prima una riflessione sulla vera obbedienza: ora, le parole di Mons. Viganò spese a tal proposito, non so dire quanto le apprezzi ma… dissetarmi giammai. Tutt’altro.
Spero pertanto che da questo autorevole spunto, molto opportuno, contenuto nell’intervista, se ne possano generare altri, ancor più specifici e mirati, che mettano a nudo l’enorme e spinosa questione.
Un problema che – prima di tutti – una vera mens sacerdotale, illuminata dalla fede e ancora innamorata di Cristo, non può non cogliere in tutta la sua gravità.
Da tempo ho l’impressione, infatti, che sia proprio questa la punta dell’iceberg – disobbedienza in massimo grado – ad aver bucato la chiglia…
Per questa ragione non posso, dunque, condividere appieno l’accenno alla “rivoluzione del Vaticano II”: se non altro perchè mi suona imprudente e, soprattutto, non adatto alle fauci del “grande pubblico”.
Il pane duro, dalle sette croste, non sarebbe meglio sminuzzarlo a porte chiuse, tanto per iniziare ad essere un poco preconciliaristi?
Intendiamoci: Dio solo sa quanto sia necessario deinfallibilizzare il CVII, sia chiaro, ma alcune affermazioni – pur comprensibili – temo fortemente non facciano altro che inasprire e rinfocolare la tristissima contesa tra le due fazioni – purtroppo entrambe meramente ideologiche – in cui si è spaccata e arenata la Chiesa, in questo momento, poi, in cui il timone gira vorticosamente a vuoto. Tanto per semplificare…
A nessuna autorità ecclesiastica ancora fondata esclusivamente su Cristo, viene il dubbio che l’ala progressista e quella tradizionalista siano facce di una medesima medaglia, entrambe contro l’unità della Chiesa???!!
Ci siamo divisi in fedeli al Vetus Ordo e fedeli al Novus Ordo: cui prodest?!
Anzichè essere un “cuor solo e un’anima sola” abbiamo iniziato una lotta intestina e fratricida che non potrà che peggiorare le cose.
La partitocrazia e la faziosità – oggi imperanti in seno alla Chiesa come nel mondo!!! – sono quanto di più anticattolico! Come negarlo e, peggio, ignorarlo?
“Dio servito per primo” era il grido di battaglia di Santa Giovanna d’Arco! “Instaurare omnia in Christo”, quello di San Pio X!!
Noi saremo ricordati per quale? A morte i bergogliani della Traditionis Custodes/Desiderio Desideravi o a morte i preconciliaristi del Summorum Pontificum? Ma ci rendiamo conto che – messi così – siamo bellamente stretti in pugno da colui che vince sempre principalmente grazie alla sua strategia di divisione di “basso profilo”?
Anzichè cercare di ricomporci “spiritualmente” e in unità, mettendo Cristo al centro in attesa di un Santo Padre secondo il Cuore di Gesù a ripulire il volto tumefatto di nostra Santa Madre Chiesa, ci diam battaglia su tutto.
Ma è la TRADITIO da scegliere: non il modernismo nè il tradizionalismo!
E questo non sia confuso con un atteggiamento moderato, perbacco! Non lo è; mi pare evidente.
Dobbiamo pregare che la Sua Misericordia ci soccorra attraverso un futuro Pontefice “santo” a cui, sì, stia a cuore il Rito come culto perfetto reso al Tre Volte Santo ma che ci riporti a santità di vita non solo liturgicamente ma, prima ancora, spiritualmente e dottrinalmente!!!
Occorre la giusta tempistica per la restaurazione dell’Ordine! Valutare le priorità non è cosa di poco conto ma essenziale!
Che se ne fa, infatti, Dio del Rito se poi non siamo in grado di accordarlo alla Fede e a una vita santa?
Ci guerreggiamo su V.O e N.O ma chi si comunica regolarmente dal medesimo confessore? Perchè non ci preoccupiamo più di essere in grazia di Dio? E perchè nessuno obbedisce più, meno che mai interiormente, agli insegnamenti dei Papi di Santa Romana Chiesa, chinando un poco l’orgoglioso capo? E chi obbedisce ai sacerdoti di comprovata virtù e dottrina, avendo la grazia di incapparvici?
Non da ultimo, su quale carità poggia, poi, la nostra fede??!
Tutta questa immane prova che grava sulla Chiesa sembrerebbe – lo ripeto perché spero che almeno tra i sacerdoti qualcuno ne possa discutere con cruda sincerità – provenire proprio da una reiterata disobbedienza e da un satanico gusto a procedere secondo un criterio proprio.
Siamo tutti autoreferenziali ed egoriferiti, ipnotizzati dal nostro narcisismo che ci rende chiusi alle verità più semplici e al nostro stesso prossimo.
Domina il relativo anche tra i sacri ministri.
Prima lo capiremo, prima torneremo all’unità.
E quando Sua Eccellenza afferma che “i popoli del mondo devono reclamare la loro sovranità, che è stata usurpata dall’élite globalista” ho intima certezza, per le ragioni cui accennavo prima, che non ne siano in grado.
I popoli del mondo – a partire dalla marcescente Italia – devono ritrovare prima Dio per conoscere la loro identità e operare scelte lucide, consapevoli, rischiarate dalla fede. Come si evince sul finir dell’intervista.
Ringrazio per l’articolo prezioso: è sempre edificante e altamente istruttivo ascoltare le coraggiose esternazioni di Mons. Viganò. Arcivescovo Italiano!:-)
Davvero una bella intervista.
Se il Signore vuole concederci una tregua, un periodo di pace dopo che avremo compreso quanto sia orribile l’inferno in terra che i nemici di Dio e dell’uomo desiderano, allora dobbiamo impegnarci a ricostruire – non “ricostruire meglio”, ma proprio il contrario – sì, ricostruire ciò che è stato distrutto: la famiglia, il vincolo del matrimonio, l’educazione morale dei figli, l’amore per la patria, la dedizione al duro lavoro, la carità fraterna, soprattutto verso i più indifesi e bisognosi. Dobbiamo riaffermare la santità e l’intoccabilità della vita dal concepimento alla morte naturale; difendere la complementarietà dei due sessi contro la follia dell’ideologia gender, proteggere i bambini dalla corruzione e garantire l’innocenza a cui hanno diritto. Dobbiamo infine mettere da parte la logica del profitto – tipica della mentalità liberale – per ritrovare l’orgoglio di compiere il nostro dovere anche quando nessuno ci guarda, di produrre ciò che facciamo in modo professionale e di venderlo a un prezzo onesto.
Il ritorno all’economia dopo la distruzione della finanza, della crematistica.
Anche lei non deve sentirsi molto bene . Metta da parte la logica del profitto e poi di ritroverà Stalin
A dirle come vestirsi ….
Cara o caro Gioia, un conto è il profitto onesto un conto è la sperequazione odierna tra pochissimi superricchi, una classe media che va a fondo e miliardi di superpoveri.
L’economia cristiana non ha nulla a che vedere con Stalin, ma nemmeno con Bill Gate.
Quella che lei chiama sperequazione odierna non è altro che la legge di Pareto enunciata oltre un secolo fa appunto dall’economista e sociologo Vilfredo Pareto nato nel 1884 e morto nel 1923. Ha moltissime applicazioni in tutti i campi e nasce da una osservazione empirica dello stesso Pareto sulla distribuzione della proprietà terriera in Italia dove il 20% della popolazione possedeva l’80 % delle terre. Lo stesso tipo di osservazione applicato ad altri settori confermò che ad esenpio nell’industria e nel commercio l’80% del Patrimonio e del reddito è in mano al 20% della popolazione interessata. Oggi giorno le percentuali posso essere diverse da 80/20 ma il fenomeno è identico ed è generalizzabile al mondo intero.
Il punto non è tanto chi possiede, ma se chi possiede si preoccupa di far vivere dignitosamente anche gli altri.
Lei ha ragione nel dire che tendenzialmente l’essere umano tende ad accaparrarsi più che può fregandosene altamente degli altri, aggiungo io: è una conseguenza del peccato originale e non certo una legge di natura: oggi il fenomeno è su scala mondiale e perciò i pochi sono divenuti pochissimi e potentissimi.