Il Papa Andrà in Canada, ma non in Congo. Un Ginocchio Capriccioso, e forse Diplomatico.
24 Giugno 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ieri il Vaticano ha confermato che il Pontefice regnante sarà in Canada dal 24 al 30 luglio. E svolgerà un programma certamente impegnativo , come potete leggere più sotto nel servizio di Vatican News che rilanciamo. Ma è qualcosa di abbastanza singolare, dal momento che solo qualche settimana fa è stato invece annullato il viaggio previsto e già annunciato nella Repubblica Democratica del Congo, come potete leggere qui:
Salta il viaggio di Papa Francesco in Africa, che era previsto a partire dal prossimo 2 luglio. “Non si tratta di cancellazione, ma di rinvio – fa sapere la sala stampa vaticana -. Il ginocchio migliora, ma sforzi eccessivi rischierebbero di riportare indietro la situazione e impedire ulteriori progressi”.
Ormai da tempo il Pontefice soffre di gonartrosi, un’artrosi al ginocchio destro, che a fine aprile hanno indotto il suo medico personale a consigliargli di non camminare. Problemi che da allora l’hanno anche costretto ad annullare alcune celebrazioni e che secondo i medici richiederebbero un intervento chirurgico. Una soluzione però in apparenza già esclusa dal Papa, che in un incontro a porte chiuse con i vescovi avrebbe manifestato la volontà di rinunciare all’operazione.
Un ginocchio veramente capriccioso quello del Pontefice, che gli impedisce di compiere una trasferta più breve (2-7 luglio) ma che non lo trattiene dl compierne una più lunga e faticosa. Le ginocchia sono organismi complessi e delicati, e non è escluso che talvolta manifestino anche sensibilità diplomatiche straordinarie, nel caso che qualche elemento (sicurezza?) non ammissibile pubblicamente del complicato puzzle costituito dall’organizzazione di un viaggio pontificio in aree del mondo soggette a turbolenza si fosse dimostrato troppo debole. Proprio come un ginocchio…
Il Papa in Canada, reso noto il programma del viaggio: l’abbraccio ai popoli indigeni
Francesco in viaggio dal 24 al 30 luglio prossimi a Edmonton, Maskwacis, Québec, Iqaluit. Il Pontefice incontrerà privatamente una delegazione degli ex alunni delle Scuole residenziali e parteciperà al pellegrinaggio al lago di Sant’Anna il 26 luglio insieme ad alcuni fedeli delle popolazioni originarie. I vescovi: un altro passo nel cammino di riconciliazione, guarigione, speranza
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
Numerosi incontri con le popolazioni indigene, tra cui gli ex alunni delle Scuole residenziali e i fedeli che partecipano al suggestivo pellegrinaggio al lago di Sant’Anna, scandiranno il viaggio di Papa Francesco in Canada del 24 al 30 luglio prossimi. La Sala Stampa vaticana ha reso noto oggi il programma ufficiale. Un’agenda ricca di appuntamenti, seppur distanziati per permettere al Pontefice anche dei momenti di riposo, in cui sono previste visite a Edmonton, Maskwacis, Québec, Iqaluit, quattro discorsi, quattro omelie, un saluto.
La partenza da Roma verso Edmonton
Papa Francesco in Canada dal 24 al 30 luglio
Più nel dettaglio, la partenza dall’aeroporto Roma/Fiumicino è in programma alle 9, con destinazione Edmonton. Il Papa vi arriverà dopo un viaggio di circa tredici ore, atterrando alle 11.20 (ora canadese) nell’Aeroporto internazionale, dove si terrà l’accoglienza ufficiale. La trasferta papale entrerà nel vivo il giorno successivo, lunedì 25 luglio, con la tappa a Maskwacis, comunità nel centro di Alberta. In questo luogo a circa 70 km a sud di Edmonton, Francesco incontrerà alle 10 le popolazioni indigene First Nations, Métis e Inuit, una rappresentanza delle quali era stata ricevuta in Vaticano dal 28 marzo al 1° giugno scorsi. Il Papa pronuncerà il primo discorso del viaggio. Nel pomeriggio, alle 16.45, incontrerà altre popolazioni originarie e i membri della comunità parrocchiale presso la Chiesa del Sacro Cuore a Edmonton.
Il pellegrinaggio a Lac Ste. Anne
Martedì 26 luglio, festa dei Santi Gioacchino e Anna – verso quest’ultima le popolazioni indigene nutrono una profonda devozione – Papa Francesco celebrerà la Messa alle 10.15 presso il “Commonwealth Stadium” di Edmonton. Alle 17 si terrà invece uno degli eventi più significativi dell’intero viaggio: la partecipazione del Vescovo di Roma al “Lac Ste. Anne Pilgrimage”, ovvero il pellegrinaggio annuale in onore di Sant’Anna sulle rive del suggestivo Lac Ste. Anne in Alberta, a circa 45 miglia a ovest di Edmonton. Si tratta di uno degli incontri spirituali più partecipati del Nord America che, fondato nel 1887 dai missionari degli Oblati di Maria Immacolata, attira ancora oggi circa 40 mila pellegrini ed è particolarmente vicino ai cuori delle popolazioni delle Prime Nazioni che vi partecipano fedelmente ogni anno. Il Papa presiederà per l’occasione la Liturgia della Parola e pronuncerà un’omelia.
Le scuse del Papa agli indigeni canadesi: vergogna per la colonizzazione
La terza giornata di viaggio, 27 luglio, vedrà invece Francesco trasferirsi in Québec, dove giungerà alle 15.05, dopo esser partito alle 9 in aereo da Edmonton. Presso la residenza del governatore generale, la cosiddetta “Citadelle de Québec”, si terrà alle 15.40 la cerimonia di benvenuto, a cui seguirà la visita di cortesia al governatore Mary Simon e poi l’incontro con il primo ministro Justin Trudeau e le autorità civili, accompagnate dal corpo diplomatico e dai rappresentanti dei popoli indigeni. A tutti costoro il Papa rivolgerà un discorso. Ancora in Québec, Francesco celebrerà il 28 luglio la Messa, alle 10, presso il Santuario Nazionale di Sainte Anne de Beaupré, luogo di culto le cui origini vengono fatte risalire al XVII secolo, che attira annualmente fino a un milione di fedeli. Il secondo appuntamento della quarta giornata di viaggio è invece fissato alle 17, con i vespri nella Cattedrale di Notre Dame con vescovi, sacerdoti, diaconi, seminaristi e operatori pastorali.
Incontro privato con gli alunni delle ex Scuole residenziali
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La mattinata di venerdì 29 luglio si aprirà invece con l’incontro privato con i membri della Compagnia di Gesù, alle 9, presso l’Arcivescovado a Québec. Nello stesso luogo, il Papa incontrerà circa un’ora e mezza dopo una delegazione di indigeni presenti nella città francofona. Alle 12.45, il Pontefice partirà in aereo per Iqaluit, capitale del Territorio Canadese di Nunavut, situata a sud del Circolo Polare Artico ma caratterizzata da un clima polare. Nata come base aerea statunitense, da secoli è utilizzata dalla comunità Inuit come luogo di pesca. Il suo nome significa infatti “luogo di molti pesci”.
Francesco si recherà nella locale scuola elementare per incontrare privatamente un gruppo di alunni delle ex scuole residenziali. Le scuole, cioè, istituite dal governo canadese tra la fine dell’800 e gli ultimi decenni del ‘900 per assimilare culturalmente i bambini indigeni. Affidati alle Chiese cristiane locali, tra cui quella cattolica, in questi istituti, generalmente sottofinanziati, i bambini hanno subito spesso maltrattamenti e abusi fisici e psicologici. Alcune di queste vittime erano venute a Roma nel succitato incontro di fine marzo scorso e avevano raccontato le loro storie al Papa, il quale nell’udienza con indigeni e vescovi canadesi del 1° giugno aveva chiesto pubblicamente perdono. Al termine di questo incontro, in programma dalle 17 alle 18.15, Papa Francesco si trasferirà presso l’Aeroporto di Iqaluit, dove si terrà la cerimonia di congedo. Alle 18.45 partirà quindi per Roma, dove atterrerà il giorno successivo, 30 luglio, alle 7.50 ora italiana.
La nota dei vescovi cattolici canadesi
Ascolto e vicinanza del Papa agli indigeni delle First Nations
In una nota diffusa dopo la pubblicazione del programma, i vescovi cattolici del Canada (CCCB) “accolgono con favore l’annuncio odierno della Santa Sede che fornisce ulteriori dettagli sull’itinerario della storica visita di Papa Francesco in Canada, dal 24 al 29 luglio, 2022”. L’episcopato canadese ricordano che “sarà la quarta visita papale in Canada e la prima dal viaggio di San Giovanni Paolo II nel 2002”; il viaggio, sottolineano, “si concentrerà sulla guarigione e riconciliazione delle popolazioni indigene e, allo stesso tempo, e allo stesso tempo offrirà al pastore di 1,2 miliardi di cattolici del mondo l’opportunità di incontrare i fedeli in Canada”.
“Sappiamo che il Santo Padre è stato profondamente toccato dall’incontro con le popolazioni indigene a Roma all’inizio di quest’anno e che spera di costruire sull’importante dialogo che si è svolto”, commenta il coordinatore generale della visita papale in Canada, l’arcivescovo Richard Smith. “Preghiamo – aggiunge – che questo pellegrinaggio sarà un altro passo significativo nel lungo cammino di guarigione, riconciliazione e speranza”. Da parte sua, il presidente della Conferenza episcopale, monsignor Raymond Poisson, evidenzia gli sforzi compiuti da tante persone che “stanno lavorando diligentemente per organizzare questo programma molto fitto per il Santo Padre e i partecipanti”. Il presule invita a pregare “per la salute di Papa Francesco e perché la sua visita pastorale in Canada porti riconciliazione e speranza a tutti coloro che accompagneranno il nostro pastore in questo storico viaggio”.
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Categoria: Generale
Ahi ahi…. A 3 giorni di distanza…Il firmatario del commento 24/06 ore 15.55 non ha chiarito se la sua fosse ironia oppure no. Fino a prova contraria.. bisogna dedurre che dicesse sul serio. Sarà mica allora che si merita le risposte che ha avuto?🤔 😊😉
Il ginocchio capriccioso di questo papa, se tale è, aborre incontri con Cristiani che non siano progressisti e dediti a smantellare la chiesa. Perdere tempo con quattro negri arretrati (ricordiamoci che i progressisti sono sotto sotto i veri razzisti) piuttosto che cogliere l’opportunità di martellare la Chiesa dall’interno, in uno dei centri mondiali della dittatura globalisti? Sia mai. Quest’uomo è una punizione divina.
Allora! Beato il Congo
In Canada?… forse a benedire un esemplare prodotto di Regno delle Tenebre come Justin Trudeau?…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Quella di viaggiare e perlustrare il globo è stata una “moda” avviata da Paolo VI e fortemente estesa da Giovanni Paolo II.
Curiosamente, ma non troppo, da allora in poi, i Papi hanno viaggiato tanto mentre l’evangelizzazione si è arrestata.
Quanto si sente la mancanza di un pontefice che parli poco e che viaggi poco, ma che faccia il Vicario di Cristo in terra.
è perché non conosce la canzone Bingo bango bongo I don’t want to leave the Congo. ma adesso vengono qui Cionci e il massoncino camuffato FMC e gliela cantano in duetto e vedi che parte subito
FMC chi sarebbe? Forum Moscienza Caschile?
Che c’è, le ha pestato un pò troppo lo “zoccolo”? Non ha digerito l’ennesima lezioncina? Ha mangiato polvere?
Suvvia, si contenga, così da mantenere credibile il suo ennesimo travestimento, che, tutt’al più, finisce coll’evidenziare i meriti di chi invidia inconsapevolmente.
E, a proposito, abbasso omertà e codardia, che non risparmiano neppure quest’arena “cattolica”, purtroppo…al di là di tempo a disposizione, impegni personali, allergia alle sterili polemiche e…spirito goliardico…
FMC? è il tuo assistito, la femminuccia che strepita contro il dottor Tosatti
Quanta passione, Occhi aperti! Sei suo compagno di loggia?
Non sarà un ginocchio che impedirà il Santo Padre di combattere l’omofobia insieme al grande Justin Trudeau. La festa omofoba e fascista del Corpus Domini può aspettare.
Caro il mio ciuchino da
seconda elementare ,la
festa del Corpus Domini si
celebra dal duecento , ossia
da quando ci fu un grande
Miracolo eucaristico , tuttora
conservato nel Duomo di
Orvieto che fu costruito
apposta per custodire la
Sacra Particola .
Per quanto riguarda il resto
voi democratici avete già il
fiato sul collo , ieri è caduto
il governo sinistro in
Israele che ha permesso
attentati a civili inermi , in
America oggi è stata
abrogata la legge sull’aborto
grazie agli allievi del presidente
Trump ,e magari domani
Salvini si sveglia e fa cascare
questo governo di usurai e
vieta al carnevale di giugno
di passare davanti alle chiese
per spaventare le vecchiette .
Poveraccio, ma non ti sei accorto che era un commento ironico? Senso dell’umorismo zero eh?
Quando qualcuno offende
il Signore non posso avere
la bocca cucita come te e
perdo il senso dell’umorismo .
Eppoi non ti firmi
nemmeno ,magari sei il
fidanzatino di quell’altro.
Ma è ovvio che sia un commento ironico!.. sono sicuro che il diretto interessato sarà felice di confermarlo. Anche perché, altrimenti, uno che definisce il Corpus Domini una festa”omofoba e fascista”…oltre ad essere un mentecatto bestemmiatore, sarebbe considerato anche un insano di mente….
Ma dai, il grande Trudeau! È chiaro che il commento è uno sfottò contro lo zoppetto a corrente alternata. Per non capirlo bisogna proprio essere limitati: e infatti st’Alessio crede che il suo nick equivalga a una firma. ‘Nnamo bene! 🤣🤣🤣
Per tutti quelli che ce l’hanno
con me : troppo comodo
bestemmiare per poi
versare le lacrimucce e dire
che scherzavate e che è
colpa mia che non capisco
il vostro umorismo.
È meglio Berlusconi ,almeno
le sue barzellette fanno
ridere.
Ma certo! E che sia uno sfottò verso l’occupante la carrozzina pontificia lo si evince anche dal fatto che definisca bergoglio una persona attiva contro l’omofobia… 😂🤣🤣😂… Bergoglio contro l’omofobia…🤣🤣🤣🤣🤣… semmai il contrario…omofobia vuol dire infatti “paura dell’omosessualità”….e se c’è un “papa” ( obbligo rigoroso di virgolette) che ha dimostrato invece una paura da pisciasotto (o..complicità?? Chissà 🤔) verso questa perversione..quello è proprio lui. Bergoglio è semmai il chierico più omofobo ( e a 90 gradi 🤣🤣) che esista.
Ad ogni modo… lasciamo che sia il firmatario del commento ironico…tal sign. Carlo…a confermare la comicità delle sue dichiarazioni. Senza bisogno di intermediari e interpreti 😉
Ormai la gonoartrosi (ossia il “mal delle suore” e dei Pontefici) è una Pandemia.
……….
Riporto quanto leggo su:
(https://infovaticana.com/2022/06/24/cardenal-sarah-occidente-ya-no-puede-mantenerse-en-pie-porque-ya-no-sabe-arrodillarse/)
“La rivista francese ‘Valeurs Actuelles’ [https://www.valeursactuelles.com/clubvaleurs/lincorrect/le-cardinal-sarah-sinquiete-du-manque-de-spiritualite-dans-notre-monde-moderne]
ha intervistato il cardinale Sarah, prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in occasione del suo ultimo libro “Catechismo della vita spirituale”.
Nell’intervista il Cardinale ha detto:
“L’Occidente non può più stare in piedi perché non sa più inginocchiarsi”.”
Diplomatico, diplomatico, anche se spiritualizzato con una spruzzatina di Spirito Santo.
….lo Spirito Santo….il grande, grandissimo assente da oltre 9 anni …..
Già.
Ricordo ancora quella colomba “papale” che, appena liberata, fu attaccata e divorata da un gabbiano e una cornacchia.
Mi pare la cosa risalga al 2014 o forse poco dopo l’elezione. Ad ogni modo, difficile da dimenticare.
Al Verano! Al Verano! Poco fuori dal Vaticano.
Per avere notizie certe riguardo l’operazione al ginocchio, bisognerà attendere comunicazioni dal diretto interessato. Azzeccatissimo – e non avrebbe potuto essere diversamente, per la riconosciuta abilità professionale di un “cavallo di razza” qual è il dott. Tosatti – il frammezzo “però in apparenza” a tale “soluzione … già esclusa dal Papa”.
Infatti: la redazione de “Il Sismografo”, sempre ben informata su ciò che accade nelle Sacre Stanze, martedì 21 giugno, ha dato notizia di una visita al papa – fissata per la fine di questo mese – di alcuni sindaci messicani, sospesa lunedì scorso come da comunicazione da “autorità vaticane” ad uno di loro (che lo ha reso noto con un video sulla sua pagina Fb). Segnalandolo, il sito para vaticano precisa il motivo di tale sospensione: «poiché il programma del Santo Padre in questi giorni viene rivisto in base all’evolversi della sua situazione clinica che potrebbe portare a un intervento chirurgico al ginocchio destro, affetto da gonartrosi cronica e con ricorrenti crisi dolorifiche».
https://ilsismografo.blogspot.com/2022/06/vaticano-importanti-sindaci-messicani.html
Al solito, sulla salute del regnante, più che per i predecessori: mai un bollettino medico (per l’intervento del luglio 2021, a differenza dei frequenti ricoveri e operazioni chirurgiche cui fu sottoposto ad es. san Giovanni Paolo II) e nessun aggiornamento da parte della nutritissima “comunità di lavoro del Dicastero della Comunicazione” che – proprio oggi – ha emesso un comunicato per lanciare ” un nuovo mensile de L’Osservatore Romano: L’Osservatore di Strada” che, a partire dall’ imminente Solennità dei Santi Pietro e Paolo, sarà distribuito ad offerta libera (che poi andrà a beneficio delle persone “bisognose” impiegate nella distribuzione) in Piazza San Pietro e nei paraggi, nell’ orario dell’Angelus.
La nuova testata, che recherà il sottotitolo ““Giornale dell’amicizia sociale e della fraternità” e sarà pubblicata la prima domenica di ogni mese, «intende dare voce a chi solitamente non viene ascoltato, ai poveri, alle persone ferite dalla vita, a chi viene messo alla porta e escluso. Un giornale attraverso il quale riconoscere e restituire il diritto di parola a coloro che la società contemporanea tratta come “scarti”, evidenziando il patrimonio di esperienze, di saperi e di valori di cui sono custodi».
https://ilsismografo.blogspot.com/2022/06/vaticano-losservatore-di-strada.html
Ma allo IOR non c’ hanno i
soldi per comprargli una
carrozzina elettrica ?
Mi metto nei panni di chi lo
deve spingere portando il peso del pontificato ;
poverino !
Caro Dr. Tosatti,
tempo fa ho sentito che questa storia sulle abusi da parte della chiesa è una invenzione giornalistica per diffamare ulteriormente la chiesa qui in nord america. Potresti informarti con quelli di LifeSite News visto che sono canadesi. Per concludere non mi meraviglia il fatto che Bergoglio incontra il suo amico Trudeau visto che entambi lavorano per il nuovo ordine mondiale.
Enrico from Bklyn.
Tre Signore di cui due già docenti universitarie di storia alla Sapienza (cioè l’università di Roma) tra cui Lucetta Scaraffia che curava l’inserto dell’osservatore romano e che fu allontanata dal papa hanno pubblicato un libro dal titolo
AGNUS DEI
Gli abusi sessuali del clero in Italia
ma , al contrario del testo precedente ANIME NERE non riveste nessun carattere di originalità e si limita a riordinare il copioso materiale offerto dai giornali italiani negli ultimi anni
Ma se lei non abita in Italia… chissà forse ci sarà anche l’e-book..
From what I understood the canadian media described the story as physical child abuse and the dead bodies of the children were buried in massive graveyards. But what really happened was that most of the children died of sickness, ammonia, tubercolosis, malnutrition and the crosses with their names deteriorated over time. Remember that this all started in the 1880’s in northern Canada and not in south Florida where it’s sunny all year long. Also the canadian federal goverment gave very little money to these residential schools so that they can operate efficiently. I personally think that it is smear campaign perpetrated by the mass media and other anticatholic organizations against how Catholicism was important in the development of the american continent.
Enrico from Bklyn.
Oltre a valutazioni diplomatiche, il ginocchio è anche in grado di esprimere osservazioni climatiche: sa che in piena estate si sta meglio in Canada che in Congo!
Il Congo non fa parte del gruppo FIVE EYES
Lo subisce!