Testa del Serpente. Incontro Mondiale delle Famiglie. (Senza le Famiglie?)
23 Giugno 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante portare alla vostra attenzione, nel caso che non l’aveste già letto, questo articolo pubblicato da Testa del Serpente sull’Incontro Mondiale delle Famiglie. Buona lettura.
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Il sito ufficiale del Decimo Incontro Mondiale delle Famiglie https://app.romefamily2022.com/ , organizzato dalla Diocesi di Roma, ci avvisa che mancano poche ore all’inizio del grande evento previsto dal 22 al 26 giugno nella capitale italiana. Il contdown è utile per chi avesse perso di vista le date dell’evento ma anche per chi, fino ad oggi, ne ignorava l’esistenza.
Eppure l’incontro (inizialmente previsto per giugno 2021 ma rinviato causa pandemia) vuole essere un evento straordinario che coinvolga i cattolici le famiglie e i bambini di tutto il mondo. Un evento che si inserisce nel quadro dell’anno che papa Francesco ha dedicato alla “Famiglia Amoris Laetitia”, indetto il 19 marzo 2021, citando la sua esortazione post-sinodale pubblicata nel 2015.
“Vi chiedo di essere vivaci, attivi, creativi” ha chiesto Francesco alle diocesi di tutto il mondo chiamate a organizzare in casa propria l’evento seguendo le istruzioni e le linee indicate da Roma.
L’insistenza del papa, del cardinale Farrell (Prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita) e degli organizzatori sulla decentralizzazione dell’incontro (un incontro a Roma ma “che non si svolgerà in un’unica città”) e il fatto che dal 22 al 26 “il papa incontrerà a Roma solo i delegati delle conferenze episcopali, dei movimenti ecclesiali e delle associazioni familiari”, di fatto depotenziano l’incontro fisico a Roma con quell’aria di internazionalità che ha caratterizzato le precedenti edizioni di questo evento – voluto da papa Giovanni Paolo II – che ha riunito nel 2012 a Milano un milione e mezzo di persone e un milione a Filadelfia nel 2015.
Un’edizione dalla modalità inedita “tenendo conto dei rischi generati dalla pandemia e le residue difficoltà di viaggio” (Matteo Bruni). Un’edizione “multicentrica e diffusa” ha affermato la dott.ssa Gambini, sottosegretaria Dicastero Vita e Famiglia. Il covid dunque permette di mettere in pratica il “decentramento” perseguito in questi anni da papa Francesco a favore delle “periferie”, un movimento centrifugo che nel nome della Sinodalità allontana i fari da Roma per illuminare il resto del mondo (basti pensare al Giubileo della Misericordia che il Papa ha inaugurato aprendo la Porta Santa della cattedrale di Bangui, in Centrafica.
Il programma prevede un festival di apertura e una serie di incontri che si svolgeranno nell’aula Paolo VI. Duemila delegati dai cinque continenti saranno a Roma per partecipare al congresso teologico-pastorale (23, 24, 25 giugno) dove diversi esperti in materia affronteranno i temi più importanti legati alla famiglia: dall’accoglienza dei figli alle ferite del divorzio. L’evento culminante sarà la Messa col Papa che si celebrerà sabato alle 17,15 sul sagrato della Basilica di san Pietro (l’accesso dei fedeli consigliato dalle 14,30, il che, con le attuali temperature, offre alle famiglie che parteciperanno coi bambini la possibilità di esercitare virtù eroiche).
Ciò che colpisce a prima vista è la (paradossale) assenza delle famiglie comuni, chiamate a partecipare (con discrezione), a festeggiare (con moderazione) e a seguire (possibilmente online per non creare assembramenti che rischino di diffondere contagi) le varie tappe di un incontro non proprio a misura di famiglia. Purtroppo sono molte le famiglie che, all’interno delle parrocchie, ignorano l’anno speciale “Amoris Laetitia”, così come l’incontro mondiale puntualmente e faticosamente organizzato dalla Diocesi dell’Urbe.
Complice forse la mancata mediazione delle parrocchie, troppo legate al carisma, alla buona volontà e all’iniziativa dei singoli parroci o vice parroci (spesso più giovani e responsabili delle pastorali familiari e giovanili), complice, in due anni di organizzazione, la mancanza di una preparazione remota con incontri che progressivamente avvicinino all’evento di giugno, complice la mancanza di un format più adatto alle famiglie rispetto a un triduo teologico-pastorale condotto dagli esperti. Complice, infine, la lontananza tra i vertici della Chiesa (per quanto vengano chiamati alle armi laici e donne, non è questo il punto, un giorno lo si capirà) dalle reali situazioni delle famiglie (in modo particolare quelle che hanno fatto la scelta consapevole e responsabile di avere dei figli, in un paese in pieno inverno demografico dove due creature sono troppe), alle prese con l’inizio della stagione estiva dopo un anno di restrizioni, di quarantene, di obblighi vaccinali, di continui richiami, di tamponi, di discriminazioni e di paura diffusa su scala globale.
A questo proposito non è chiaro se alle conferenze (a cui difficilmente le famiglie con bambini potranno partecipare a meno che non vengano affidati a qualche babysitter per l’intera kermesse) sia richiesto il super greenpass. Un’ossessione vaticana che ha portato alla sospensione di diversi lavoratori rei di non essersi sottoposti alla terapia vaccinale anti-covid 19. Lo Stato Vaticano è stato infatti uno più ferrei sostenitori e attuatori del pass vaccinale obbligatorio per accedere al posto di lavoro. Misure che fanno di Francesco il sovrano più severo in Europa, molto più di Draghi che, pur addossando la colpa della pandemia ai non vaccinati, ha permesso a questi di lavorare col tampone ogni 48ore (non nel caso di personale sanitario o docenti sospesi sine die perché non vaccinati).
Già la conferenza stampa di presentazione della Giornata Mondiale delle Famiglie è stata riservata esclusivamente ai soli vaccinati come segnalato nel bollettino stampa del 31 maggio: “Si ricorda che l’ingresso è condizionato all’esibizione del “Green pass rafforzato” (o attestazione equipollente al Certificato Digitale Covid), alla verifica della temperatura corporea, alla sanificazione delle mani, all’uso della mascherina FFP2 e a eventuali ulteriori disposizioni fornite dal personale”. Così è stato, ad esempio, per gli incontri organizzati dalla Comunità Pastorale San Francesco di Mariano Comense (CO) in vista dell’incontro di Giugno: due serate di incontri per le famiglie, ma solo ed esclusivamente per quelle vaccinate.
Assenti, tra i relatori scelti da ogni parte del mondo, i vertici dei movimenti, da sempre protagonisti assoluti in questi incontri mondiali. Una scelta forse voluta, forse dovuta allo stato di salute di molti movimenti che hanno reso viva la chiesa nel post-concilio e che si trovano ora, con la morte o la vecchiaia dei fondatori e iniziatori, alle prese con un ricambio generazionale non semplice che porta in alcuni casi ad una crisi di identità o un affievolirsi dell’entusiasmo che i fondatori sapevano trasmettere. Assenti i vertici ma precettati i fedeli (in particolare le famiglie) che dovranno rispondere con la loro presenza dando un segnale di vivacità e fede vissuta faticosamente e concretamente.
Sicuramente in questi giorni gli occhi vigili della stampa saranno tutti centrati sul Vaticano alla ricerca di scoop e di notizie utili a creare audience. Scottante il tema delle unioni omosessuali dopo che il gesuita James Martin, nominato da Francesco consultore vaticano e relatore nell’incontro Mondiale delle Famiglie a Dublino nel 2018, ha affermato la complementarietà tra la devozione al Sacro Cuore e il Gay Pride e dopo che nella diocesi di Bologna (retta dal Presidente della Cei) il responsabile della pastorale familiare (!) ha celebrato una “Messa di ringraziamento” per un matrimonio omosessuale con ampia partecipazione del clero locale. Infine c’è il tema sempre scottante delle relazioni prematrimoniali che nessuno nella Chiesa sembra più sostenere come una proposta chiave per la felicità personale matrimoniale. Il Papa ha voluto ribadirlo nel suo recente documento creando scandalo dentro e fuori la Chiesa. Qualcuno è corso ai ripari affermando che il Papa va interpretato e che se il sesso è di “buona qualità” non si pecca. Insomma ci sarà pane per i denti dei media, assertati di scoop.
Gli artisti invitati e i conduttori “tutti verranno per valorizzare e dare la loro testimonianza di famiglia cristiana”. “Per questo motivo”, ha affermato don Insero responsabile dell’ufficio comunicazione della Diocesi di Roma, “abbiamo affidato la conduzione del festival delle famiglie ad Amadeus e alla moglie Giovanna Civitillo”. A guidare la festa, dunque, sarà proprio il direttore artistico del festival canoro di cui il vescovo di Sanremo ha duramente criticato l’apertura con l’”indecoroso scempio” di un cantante che con la sua “penosa esibizione (…) ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica in un contesto insulso e dissacrante”. Ciò conferma un clima cordialità e di buoni rapporti tra la i vescovi italiani e il Festival di Sanremo, cordialità che ha portato il vincitore di Sanremo, Blanco, a cantare in Piazza San Pietro il giorno di “pasquetta”.
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Tag: famiglie, testa del serpente
Categoria: Generale
Chiedo cortesemente ai tanti commentatori SEGUACI di Bergoglio e della sua ANTICHIESA MASSONICA-LUCIFERINA PRO-LGBT di non rispondermi. Grazie.
Ma spero tanto che ci sia almeno qualche vescovo o sacerdote “onesto”che si decida a PROCEDERE LEGALMENTE CONTRO… “L’UOMO INIQUO, IL FIGLIO DELLA PERDIZIONE, L’AVVERSARIO, colui che s’innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, FINO a INSEDIARSI NEL TEMPIO DI DIO, pretendendo di essere DIO … (e cambiare i Suoi COMANDAMENTI attraverso la legittimazione dell’ IDOLATRIA, dell’ADULTERIO e del PECCATO IMPURO CONTRO NATURA)
🙈 https://youtu.be/X_9aVWcy4Fs
(oltre che di OMICIDIO DI MASSA attraverso la promozione degli pseudo-vaccini criminali).
È giunto il tempo in cui non è più lecito FINGERE di IGNORARE le nuove norme che Papa San GPII ha voluto aggiungere come MEZZO EFFICACE per liberare la Chiesa da tale IMPOSTURA.
Vedi la C.A. “UNIVERSI DOMINICI GREGIS” e la
Lettera Apostolica data Motu Proprio
AD TUENDAM Fidem, con la quale papa S. GPII ha inserito queste NORME IMPORTANTI nel Codice di Diritto Canonico:
…… ad es:
Can. 750 – § 1. Per fede divina e cattolica sono da credere tutte quelle cose che sono contenute nella parola di Dio scritta o tramandata, vale a dire NELL’UNICO DEPOSITO della FEDE AFFIDATO alla CHIESA, e che insieme sono proposte come DIVINAMENTE rivelate dal SACRO MAGISTERO DELLA CHIESA…
🔴 DI CONSEGUENZA “TUTTI” SONO TENUTI A EVITARE QUALSIASI DOTTRINA ad ESSE CONTRARIA.
… (ergo)
Can. 1371 – SIA PUNITO CON UNA GIUSTA PENA :
1) CHI oltre al caso di cui nel can. 1364 § 1, INSEGNA una DOTTRINA CONDANNATA dal Romano Pontefice o dal Concilio Ecumenico OPPURE RESPINGE PERTINACEMENTE la DOTTRINA di cui nel can. 750 § 2 o nel can. 752, ED AMMONITO dalla Sede Apostolica o dall’Ordinario NON RITRATTA;
…
Can. 598 – § 1. Per fede divina e cattolica sono da credere tutte quelle cose che sono contenute nella parola di Dio scritta o tramandata cioè NELL’UNICO DEPOSITO della FEDE affidato alla Chiesa, e che insieme sono proposte come divinamente rivelate sia dal magistero solenne della Chiesa, sia dal suo magistero ordinario e universale, ossia quello che è manifestato dalla comune adesione dei fedeli sotto la guida del SACRO MAGISTERO;
🔴 di conseguenza TUTTI i FEDELI CURINO DI EVITARE QUALSIASI DOTTRINA CHE AD ESSE NON CORRISPONDA.
§ 2. Si devono pure fermamente accogliere e ritenere anche tutte e singole le cose che vengono proposte definitivamente dal magistero della Chiesa circa la fede e i costumi, quelle cioè che sono richieste per CUSTODIRE santamente ed esporre fedelmente lo stesso deposito della fede;
🔴 si OPPONE dunque ALLA DOTTRINA della CHIESA CATTOLICA chi RIFIUTA le MEDESIME PROPOSIZIONI da TENERSI DEFINITIVAMENTE.
… cosicché nell’insieme il can. 1436 suonerà:
🔴 Can. 1436 – § 1. COLUI che NEGA UNA VERITÀ da CREDERE per FEDE DIVINA e CATTOLICA o LA METTE in DUBBIO oppure RIPUDIA TOTALMENTE la FEDE CRISTIANA e legittimamente ammonito non si ravvede, SIA PUNITO COME “ERETICO” o come “APOSTATA” con la “SCOMUNICA MAGGIORE” ;
🔴 🔴 🔴 Il CHIERICO (L’IMPOSTORE ERETICO privo del MUNUS PETRINUM) può essere PUNITO inoltre con altre pene, NON ESCLUSA LA DEPOSIZIONE.
….
Roma, presso san Pietro, 18 maggio 1998, anno ventesimo del Nostro Pontificato.
GIOVANNI PAOLO II
Il “matrimonio omosessuale” in Italia non esiste!!!!! Le
unioni civili non sono matrimoni! Chiamiamo le cose col loro nome.
Caro Maturandi, perchè stupirsi? “Informare” significa dar forma e “mediare” significa appunto cogliere i segni della realtà per offrirli al proprio pubblico. Quello che è cambiato negli ultimi anni, nella RAI almeno a partire dalla “riforma Renzi”, è che le uniche notizie che trovano spazio nei TG sono quelle che sostengono l’agenda dominante. Analogo discorso vale ovviamente per i quotidiani, in cui cresce sempre più l’omologazione e l’uniformità di giudizio, e per i social network, che governano con gli “standard della comunità”. Per parte mia osservo che “il troppo stroppia”, quindi sempre più persone si rendono conto della crescente distanza tra ciò che viene raccontato e ciò che davvero incide nella vita di ciascuno di noi. Diviene quindi necessario essere consapevoli che siamo nel mezzo di un piano inclinato e solo quando le difficoltà saranno al culmine arriverà il “gran reset” dal Cielo. Che fare nel frattempo? Pregare ed agire, secondo i propri talenti, a difesa del buono, del vero e del bello.
Ma le avete lette le tracce del tema di maturità? C’è quasi tutto il catechismo globalista: l’incenso al popolo eletto, l’ecologismo promosso dalla scienzah, il pandemismo, il socialnetworkismo e cittadinanza digitale, la banalizzazione della musica (che per i giovani trogloditi sarà rap e dintorni). Mancano solo lgbtq+ e l’abolizione del contante. Nel mucchio, sommersi tra melassa, melma e altro, un frastornato Verga e uno smarrito Pascoli. E poi tracce lunghe quanto un tema, spesso malscritte, complementate da una massa di consegne pedestri che sarebbero appena accettabili nelle scuole inferiori. Poveri ragazzi: instupiditi, indottrinati, schedati (“confròntati anche in maniera critica”… così ti inserisco nell’elenco dei servizi). Ahahaha, che repubblica di idioti! Siamo finiti in mano a una massa di babbei, cui i trinariciuti del PD e gli scappati di casa del M5S ingrassano le file, con la gentile collaborazione di una destra culturalmente sottosviluppata. Piena barbarie. E non se ne vede ancora la fine.
E la Regina delle famiglie non è stata invitata? Adveniat regnum tuum Domine, adveniat per Mariam . Vergogna a tutti, dal primo all’ultimo.
Ha ragione, ma sembra l’abbiano lasciata al Gay Pride di Bologna.
Dr. Tosatti, Praise be to Jesus! My FB page was taken down in 48 hours. Here’s the snippets from what I was able to do before it was taken down (“suspended”). I sincerely hope this makes you feel loved, that you are one of the chosen ones to have your site removed for being Catholic.
https://drive.google.com/file/d/108nlEL7o77wFsgdgtiU1ODu7oI4swbTU/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/1a-aglN70VKpyg7JqheYa485Il0I5l-vu/view?usp=sharing
Tra AMADEUS e ZELENSKY è lotta dura all’ultimo sangue in materia di presenzialismo. Chi riuscirà più a toglierceli dalle…di mezzo?? Comunque rallegratevi fratelli perché contemplando l’accelerazione che stanno prendendo gli accadimenti, contempliamo il sempre più prossimo secondo avvento di Cristo; e certo che papa Francesco applica il protocollo COVID come nessun altro, perché nessun altro HA PAURA DI MORIRE QUANTO LUI, e si può capirlo, non si fa operare all’anca per quanta paura ha di morire! Lui dall’altra parte non ci vuole proprio andare perché sa cosa lo aspetta.
A controllare il tutto sarà la Commissione Segre, la signora “ecumenista” a cui si è ispirato uno dei temi della maturità.
Aho’ perché noi non siamo una famiglia ?! Niki
Noi e i nostri mariti e mogliettIne ci saremo . W la famiglia Amoris Laetitia , E il Papa (da perte della associazione. FCI )
Io ci sarò . Elton Jones
Il sesso omosex e’ sempre di buona qualità . Firmato : Luxuria
si scrive Luxuria, ma si legge Vladimiro.
Se per condurre il festival non si è trovato di meglio di una persona sposata e divorziata e poi sposata civilmente (con un discendente da entrambe le unioni) vien da pensare che anche il modello della Sacra Famiglia sia ormai obsoleto e che i convegni in materia siano solo occasione per confermare la “bontà” di taluni stati irregolari.