Benedetto XVI, l’Inizio della Fine. L’Elezione sui Giornali. Un Libro di Porfiri.

9 Giugno 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo, e volentieri pubblichiamo la presentazione di questo libro preparato dal maestro Aurelio Porfiri. Buona lettura.

§§§

L’elezione di Papa Ratzinger attraverso i giornali
Il pontificato di Benedetto XVI è stato certamente un pontificato complesso per varie ragioni, non ultima le clamorose dimissioni che hanno introdotto un elemento nuovo nei pontificati degli ultimi secoli. Molti commentatori hanno visto in questo gesto la fine dell’idea sacrale del Pontefice ma io credo questa sia una visione contorta. La sacralità non è dovuta alla persona privata del Papa; quindi, tutte le decisioni che esso dovesse prendere motivate dalla fragilità umana non hanno nulla a che vedere con il Pontificato come istituzione.
Allo stesso modo di un Re o di una Regina, il Papa può decidere che la sua umana fragilità non gli permette più un esercizio proprio della sua funzione e ritenere di fare un passo indietro. A me questo sembra in realtà un rispetto enorme da parte del Pontefice per quello che riguarda il ruolo, la consapevolezza di non essere in grado di portarlo avanti propriamente e la decisione di passare la mano. Io penso che Benedetto XVI avesse negli occhi e nel cuore la fine e la decadenza del Pontificato precedente, un uomo immobilizzato dalla malattia che forzatamente aveva dovuto dare in altre mani alcune prerogative che sarebbero spettate al Sommo Pontefice in prima persona. Io voglio pensare che Benedetto XVI volesse evitare questa situazione per il ruolo del Papa, sapendo che con il passare degli anni le sue forze stavano fatalmente declinando.
Tutti sappiamo come nel corso degli ultimi anni si sono succedute teorie molto articolate su come il Papa in realtà sia ancora Benedetto XVI, che la sua abdicazione non è stata valida, che la sua rinuncia in Latino sarebbe stata invalida perché con molti errori…di questo se ne sta occupando con grande diligenza il giornalista Andrea Cionci e tra i maggiori sostenitori di queste teorie abbiamo il sacerdote don Alessandro Minutella. Io non entrerò in queste questioni che sarebbero troppo impegnative per uno scritto che invece ha un altro scopo. Quello di offrire una visione del Pontificato di Benedetto XVI usando un metodo sui generis.
A questo punto, infatti, è possibile dare una valutazione del Pontificato di Benedetto XVI, molti lo hanno fatto, chi esaltando certe decisioni, chi giudicandolo con grande severità. In questo scritto io vorrei fare un esercizio storiografico originale: vorrei vedere come l’opinione pubblica italiana, la stampa, aveva visto e prefigurato il pontificato di Benedetto XVI nel suo inizio. Vorrei, avendo ben presente le contingenze dell’attualità, capire come esse si sono venute a formare o a deformare guardando all’indietro, all’humus intra ed extra cattolico che ha contribuito a dare forma a certe direzioni che poi il pontificato del Cardinal Ratzinger ha preso.

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56 commenti

  • andrea Cionci ha detto:

    Un grazie al M° Porfiri per la “diligenza” che viene sovente “assaltata” dai miei adorabili detrattori. Congratulazioni per aver nominato l’innominabile don Minutella, che tutti i media mainstream ridicolmente fingono di non conoscere. Un prete cui la storia si dovrà inchinare e che la Chiesa dovrà onorare con alti incarichi, se tutto andrà come deve e se non si dovrà ripartire dalle catacombe. I confratelli che lo bullizzano si mettano in lista per il trapianto di fegato.
    E’ certo plausibile, come dice Porfiri, che il papa possa abdicare per rispetto del papato e per l’incedere dell’età. Certo, il punto è che questo va fatto a norma del diritto canonico, cioè con una rinuncia simultanea al munus, mentre Benedetto ha fatto una rinuncia differita al ministerium mai ratificata dopo le 20.00 del 28 febbraio. La rinuncia va fatta “rite”, cioè in modo formalmente corretto e, oltre i noti errori di sintassi, manca la citazione della Sede apostolica: la sede di Roma e la sede di San Pietro non hanno alcuna personalità giuridica per essere lasciate vacanti. Quindi quella Declaratio è stata minata con una serie di “cariche esplosive a tempo” che, infatti, sono state scoperte da vari autori nel corso degli anni fino a rivelarsi coerentemente per quello che è: un annuncio di ritiro in sede impedita. Poi se il nonno nel testamento ha scritto che vi lascia la bicicletta, potete anche dire che in realtà lui intendeva lasciarvi la sua villa al mare, ma non penso che il notaio vi darà ragione. E qui c’è un Signor Notaio che non si farà menare per il naso dalle miserabili pastette umane. Bergogliani, spiritelli scespiriani, circensi vari, allacciate le cinture, fra poco si parte.

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      Un proverbio siciliano così recita: “Più si cuoce l’uovo e più duro diventa”. Oh Cionci! ora si mette a fare il profeta e il sognatore: ( Minutella) “un prete cui la storia si dovrà inchinare e che la Chiesa (???) dovrà onorare con alti incarichi”? Ma quando mai! Sicuramente, di questo suo vaneggiamento, tutti quelli che occupano alti posti nella Chiesa stanno ridendo . Capisco che lei crede fermamente alle esaltanti e presunte rivelazioni mariane del suo idolo, davanti al quale lei e i suoi compagni continuamente vi inchinate e dalle quali, a quanto si dice, gli hanno dato la carica di “parroco d’Italia” , ora addirittura lei prospetta “ALTI incarichi”. mi aspetto che qualcuno ora, come un disco rotto, ritorni a parlare con il solito mantra della pachamama, episodio sicuramente deplorevole e discutibile per come si svolto, ma unico, non ripetuto, fatto in un contesto inter religioso e leggibile anche come un atto non idolatrico. Chi può giudicare con quale spirito e per quale motivo è stato permesso?. Attenda pure questi alti incarichi. Io credo, e Sicuramente c’è da aspettarselo, il ” parroco d’Italia” vi dirà che ora non è stata la Madonna, ma lo stesso Gesù Cristo a conferirgli un altissimo “ministero” compreso di “munus” (secondo le sue false convinzioni teologiche): il conferimento delle chiavi di Pietro. Ma bisogna aspettare questo momento? Credo che non sia necessario: Lui è già il vostro capo indiscusso, il capo di questa neo chiesa, una chiesa senza vescovi autentici e senza papa e comunque non in Comunione col vescovo di Roma, in altre parole fuori e in combutta con la vera Chiesa così voluta e fondata da Gesù Cristo. Passerà Benedetto XVI, passerà Francesco, ci sarà un nuovo vescovo di Roma – eletto dai cardinali, e comunque non ha importanza da chi sarà eletto, purché sia IL Vescovo di Roma- e Minutella, ammesso che avesse anche qualche ragione, resterà comunque fuori dalla Chiesa. E questo anche se si emendasse e ritrattasse le eresie e suoi consequenziali comportamenti deleteri per l’unità della Chiesa. Cionci, mi ascolti e prenda il mio consiglio: metta le sue brillanti risorse narrative su altri argomenti e lasci perdere di seguire le esilaranti idee di uno scomunicato senza futuro, almeno terrestre. Il Signore che giudica perfettamente e conosce il cuore , la mente, le intenzioni le capacità intellettive e neurologiche delle persone, potrà anche giustificarlo, ma la Chiesa, la Chiesa di Cristo ha subito da parte di costui solamente danni. I veri riformatori della Chiesa, S. Francesco di Assisi e Santa Caterina da Siena, per citarne solo a ualcuno, guidati dallo Spirito Santo, si sono comportati in modo diametralmente opposto. Spero che , dopo aver scritto su Ratzinger, non cada nella tentazione di portare le sue “fatiche” narrative sullo schermo come film. Se dovesse cedere alla tentazione, almeno le presenti come un romanzo.

      • andrea Cionci ha detto:

        Grazie don Pietro Paolo, segno nel mio ricettario bergogliano: di fronte ai fatti canonici incontestabili uscirsene con uno sproloquio sull’accenno al futuro di don Minutella. Stia sicuro di una cosa: lei non sarà nella stessa chiesa di don Minutella. Bergoglio la porterà con sè. Allacci la cintura.

        • Don Pietro Paolo ha detto:

          Io appartengo alla Chiesa di Cristo che è la Cattolica il cui pastore universale è il VESCOVO DI ROMA. Per cui le sue minacce mi fanno solamente ridere. La setta di minutella, che non è una chiesa, non la conosco, non voglio conoscere e mai vi aderiro’. Per quanto riguarda il futuro, pensi piuttosto al suo di seguace di uno scomunicato. Si ricordi che, in caso di partecipazione sua a una Messa celebrata da me, le negherei la comunione in quanto seguace convinto di un eretico e scomunicato

      • MARIO ha detto:

        Don Pietro Paolo,
        davvero ha il sentore che il nostro Cionci possa farne anche un film o una telenovela (magari a puntate…)?
        Io comunque starei tranquillo… ché, se così anche fosse per disgrazia, di una cosa possiamo stare certi: che dopo tante esibizioni ed elucubrazioni su Benedetto XVI (con articoli, post, commenti… e pesino un libro), per lo meno non ce lo troveremo davanti anche sugli schermi… nelle vesti stesse di Benedetto XVI.
        Vuol sapere il motivo? Perché non credo che possa essere di suo gradimento il ruolo di un “impedito”, benché illustre, ma costretto a stare nell’ombra…
        Buona (eventuale) visione… e soprattutto Buona giornata.

        • Don Pietro Paolo ha detto:

          leggi: IN COMBUTTA CONTRO LA CHIESA DI CRISTO

          • MARIO ha detto:

            Don Pietro Paolo,
            a me, onestamente, sarebbe sembrato superfluo anche specificare…
            Se l’avevo capito io, il più ignorante della compagnia, che si era trattato di una svista (magari da correttore automatico…), non avrei certo immaginato tanta attenzione da parte di qualche solerte dottor Azzecca-garbugli [chiamato, non a caso, nelle prime edizioni del romanzo, dottor Pettola(!) e dottor Duplica (anche se meglio sarebbe dire nel caso specifico… dottor Centuplica(!) ].
            Quando qualsiasi pretesto è buono per …

      • Adriana 1 ha detto:

        Don P.P.,
        certo che scrivere: ” …fuori e in COMBUTTA con la VERA CHIESA DI GESU’ ” è un autogoal formidabile! Significa che don, ( o signor ) Minutella parla in nome della vera Chiesa di Gesù, mentre i Bergogliosi rappresentano la finta chiesa.
        Sono tutti così preparati i presbiteri progressisti? Non fa meraviglia che la sua squadra sia stata meravigliosamente allenata da ” pastori” come il Vescovo di Berlino che scambiò Greta per Gesù Cristo in persona.

        • Don Pietro Paolo ha detto:

          Mi sembra proprio che qui chi cambia le cose è proprio lei. Legga bene quello che ho scritto e poi potrà dire chi ha fatto un autogol

          • Don Pietro Paolo ha detto:

            Le faccio notare che quelli che lei chiama “bergogliosi” sono quelli che sono stati e sono in comunione con la sede di Pietro, il vescovo di Roma che attualmente, piaccia o non piaccia, è Francesco.

          • Adriana 1 ha detto:

            Don P.P.,
            lei ama la celia…ma non mi faccia ridere troppo, chè mi si screpolano le labbra!
            ” Bergoglioso ” non è un’offesa: in questi casi diventa ovvio sinonimo di ” Amoroso “, ma se preferisce ” Bergogliante “…

          • Don Pietro Paolo ha detto:

            E.c. leggi ” Si trovi”in lei

          • Adriana1 ha detto:

            Don P.P.,
            La ringrazio, i miei gusti sono semplici…mi basta che scriva in italiano.

        • Stilobate ha detto:

          Gentile Adriana, temo che la sua missione per la civiltà grammaticale, logica e lessicale sia un’impresa davvero disperata. La barbarie linguistica avanza a grandi falcate, tra mozzi pelapatate che ammutinano contro l’ammiraglio Dante, can(n)onisti che “misusano” i can(n)oni di bordo, cappellani “in combutta” con la “Vera Chiesa”. *** Fra non molto costoro per capire cosa essi stessi stanno dicendo dovranno ricorrere ai servigi del buon Cionci.

          • Adriana 1 ha detto:

            Stilobate,
            la ringrazio del suo intervento ” solidale “. L’umorismo risolleva l’animo afflitto dall’arroganza di questi ” ponzosi ” interpreti e pretesi divulgatori della retta dottrina. Se si limitassero a leggere e a fare l’esegesi della ” lista del bucato ” ( come il dotto don Bartolo ), – forse-, ripeto: ” forse ” risulterebbero ” quasi ” convincenti.

          • Don Pietro Paolo ha detto:

            Adriana, che lei rida mi può fare solo piacere e speriamo che le faccia buon sangue. Non mi sono offeso del termine “bergoglioso” e se le ho risposto col post di prima era solo per farle capire che il termine è inappropriato in quanto a me della persona di Bergoglio mi interessa poco mentre, come figlio della Chiesa, mi interessa come papa che, nonostante i limiti e le fragilità umane che può avere, è il papa a cui si deve obbedienza. Questa è la dottrina della Chiesa di sempre o forse è cambiata?. Per quanto riguarda il “ponzoso”, beh può darsi che lei abbia ragione , ma anche può darsi che il difetto si trova in lei che vorrebbe persone che ragionassero e si esprimessero secondo i suoi gusti e i suoi parametri, e qualcuno potrebbe pensare e dire che ponzosa è lei.

  • silvio esposito ha detto:

    Milioni di persone ragionando con la propria testa con tanta esperienza dei misti, teologica e religiosa, nonchè santità di vita, hanno dei dubbi sul passaggio tra i due papi. Perchè le argomentazioni dei “certi su tutto” mettono sempre in mezzo Minutella e Cionci? Non hanno altri argomenti? Ma per favore!!!

  • Slave of JMJ ha detto:

    To: Houses of Prayer MN, FL and NY:
    I have no power to help, neither financial or otherwise, but why is the House of Prayer in Leander, Texas still sitting empty?

    Does the House need $$ in terms of renovations? Is no-one willing to live, even temporarily in the House of Prayer? I have zero funds and would require a benefactor in order to help. I don’t even have a car or a cell phone, so I doubt I would be a good person to do any work.

    Why doesn’t the workers, instead of having people promote themselves, seek to search among the people and appoint people to this task, instead of waiting for people to appoint themselves? Did the Apostles appoint themselves, or did Christ call them? Can we not do the same, searching amongst the brethren for the lowest of them to help? Because it’s the proud and the self-seekers that will appoint themselves! Is that what you WANT?

    There are a few diamonds in the ruff that are too shy to appoint themselves, but may have grown children, situations that have primed them for this role, but you have to ask them… don’t wait for them to appoint themselves!

    Hope this helps.

    Our Lady of the Roses, Mary help of Mothers, pray for us. Amen.

    PS If renovations are needed, what is the AMOUNT of the renovations needed, and why isn’t this being publicized so people can rally together to gather funds online and promote the cause? Not all people can drive across the world, going to Houses of Prayer! Much can be accomplished proxy/online. Don’t give up hope. God is with us.

    • Slave of JMJ ha detto:

      Houses of Prayer: please help anyway you can. Thank you.
      christinagallagher.org

  • acido prussico ha detto:

    Terminologia alla Cionci.
    Benedetto: “Impedito”.
    Francesco: “Impietrito” (ossia trasformato in “pietra” nel Concistoro del 28 agosto dai confratelli Cardinali).

  • FRANZ ha detto:

    Due domande secche, alla Cionci:
    1. Benedetto XVI ha rinubciato al ministerium o al munus?
    2. Eventualmente, dove è riportato nella declaratio (la sola valida è quella in latino)?

    No risposte perditempo!
    grazie

    • Daouda ha detto:

      Secondo Jean Raspail la linea dei veri papi segue i soli benedetti di Pedro de Luna

      • Adriana 1 ha detto:

        Uno dei periodi più ” eccitanti ” della Chiesa :-). Bisogna dire che, almeno allora, Papi e Antipapi affrontavano grossissimi rischi personali con innegabile coraggio.

    • Paolo B ha detto:

      Ottime domande ma dall’altra parte non risponderanno. Come sempre. E se qualcuno volesse rispondere, sia il suo parlare Si si, no no. Per il resto rimando ad un mio intervento dettagliato più sotto.

    • andrea Cionci ha detto:

      Caro Franz, le do due risposte di quelle tipo che riceve Cionci: dunque Benedetto ha rinunciato al ministerium, ma in realtà intendeva munus, perché poi siccome non si voleva ripetere che era poco elegante, ha usato le due parole che sono sinonimi indifferentemente. Poi comunque ci sono due papi con due munus perché Gesù disse “voi siete Pietro e su queste due pietre costruirò la mia Chiesa”, perché su una pietra sola “nazzicava”. Poi come dice padre Cavalcoli, siccome il papa è cattolico perché altrimenti non sarebbe papa e siccome Bergoglio dice di essere papa, per forza di cose Benedetto è ex papa. Poi Ratzinger è modernista, come dicono gli errorsostanzialisti, voleva il Nuovo ordine mondiale prendendo per mano Gesù Bambino, quindi ha sbagliato a scrivere la Declaratio, ma comunque siccome i cardinali hanno accettato Bergoglio allora anche il conclave convocato a papa non abdicatario è stato sanato. E poi soprattutto Cionci ciancia e don Minutella ha la pancia. Le è più chiaro adesso? Su, non stia a porre inutili domande secche alla Cionci…

      • Daouda ha detto:

        Ribadiamo ancora:

        -non serve rinunciare al munus in sè ma al papato
        -rinunciare al vescovato romano è rinunciare al papato
        -il munus in quanto csrica/ufficio è esplicitato all’inizio della dichiarazione e dopo si usa ministerium per non confondersi col munus episcopale

        Per il resto tralascio ricordando che Minutella è un eretico conclamato su una materia grave e vecchia di 1700 anni nelle sue implicazioni mentre Francesco nelle sue abiezioni non è hiaro e perentorio e soprattutto verte su temi meno gravi.

        Rimando a Cionci sul sito luogocomune, nel forum, anno credo 2005, troverá il buzzword bingo su Benedetto XVI.
        Veramente sintomatico come cambino le cose in 15 anni

        Caro Franz, le do due risposte di quelle tipo che riceve Cionci: dunque Benedetto ha rinunciato al ministerium, ma in realtà intendeva munus, perché poi siccome non si voleva ripetere che era poco elegante, ha usato le due parole che sono sinonimi indifferentemente. Poi comunque ci sono due papi con due munus perché Gesù disse “voi siete Pietro e su queste due pietre costruirò la mia Chiesa”, perché su una pietra sola “nazzicava”. Poi come dice padre Cavalcoli, siccome il papa è cattolico perché altrimenti non sarebbe papa e siccome Bergoglio dice di essere papa, per forza di cose Benedetto è ex papa. Poi Ratzinger è modernista, come dicono gli errorsostanzialisti, voleva il Nuovo ordine mondiale prendendo per mano Gesù Bambino, quindi ha sbagliato a scrivere la Declaratio, ma comunque siccome i cardinali hanno accettato Bergoglio allora anche il conclave convocato a papa non abdicatario è stato sanato. E poi soprattutto Cionci ciancia e don Minutella ha la pancia. Le è più chiaro adesso? Su, non stia a porre inutili domande secche alla Cionci…

        • berenice ha detto:

          Daouda, scusi ,
          dato che sono tra i “non addetti” più recenti qui, le chiedo un chiarimento: quale sarebbe l’eresia conclamata di Don Minutella su materia grave risalente al 4. secolo ?
          (so che non si finisce mai di imparare, soprattutto in un caos epocale….)
          Per il resto non voglio tediarla, ma minimizzare sulla pachamama in S Pietro mi pare un po’ troppo.
          Grazie delle risposte.

          • Daouda ha detto:

            L’esser in comunione con gli eretici non può portare all’invaliditá deli sacramenti. Questo sostiene Minutella, rifacendosi a qualche similitudine con Donato di Cartagine. È analogico poichè Minutella e compari vertono sulla comunione e menzione del canone mentre i donatisti esigevano la dignitá del ministro negando il poi esplicitato ex opere operato…insomma il caso minutelliano infondo ne è una sottospecie.

            Pachamama è atto grave ma dovrebbe sapere che GPII per via di Assisi anch’egli secondo i canoni andava deposto assieme a BXVI. Ma loro erano papi, mica vescovi !!!
            Ad ogni modo pachamama rientra nella dinamica liberaldialogante ed ambigua del contesto ed oltremodo se chi ha dignitá ossia autoritá nella Chiesa non si espone la problematica non si pone perché la questione una cum è gerarchica. Il papa poi non è un robot guidato dallo Spirito Santo che ne silenzia il libero arbitrio e casi di papi eretici ce ne sono stati, come papi assassini, adulteri od occultisti. Francesco è un pessimo papa, ma a mio hiudizio Pio X è stato peggio e tutti ne paghiamo le conseguenze.
            I papi rinascimentali è oltremodo noioso ricordare che fossero peggio.

            Tutto il parlare è solo su vome si possa ritener decaduto il papa ed in base a che. Il resto sono solo romanzi

      • FRANZ ha detto:

        Miiiiii, bedda risposta mi dette.
        Ma bisogna comunque porle….gutta cavat lapidem.
        Grazie

  • Signor Brega ha detto:

    A proposito di guerra alla realtà: nel Trecento si levò ancora, da ambienti francescani, la trita e non mai al tutto sopita eresia gnosticheggiante/pauperistica contra ‘l possesso de’ beni terreni.

    In particolare, secondo costoro la sedia romana era rimasa vacante a partire dal famoso ”gran rifiuto” di papa Celestino. E Boccaccio, nel suo commento sopra l’Inferno di Dante, scrive che circa 600 di questi fraticelli (sedevacantisti ante litteram) erano stati arsi nella provincia di Toscana al tempo in cui scriveva.

    Oggi non si apparecchiano più pire e roghi per queste cose… Non c’è bisogno. Non importa (quasi) a nessuno.

    • Pinolo ha detto:

      Se ha letto l’articolo su Padre Carballo avrà notato che molti tra coloro che erano coinvolti sono scomparsi… certo non è più tempo di roghi. Che sant’ Albino Luciani ci protegga tutti dal paradiso in cui si trova in compagnia di quelli che come Fra Gerolamo Savonarola ci arrivarono dopo essere stati arrostiti a dovere.

  • L'escluso ha detto:

    Ma la cultura e la capacità di giudizio di una persona dipende da quanto ha studiato, osservato, sperimentato, fatto nella sua vita o da quanto ha scritto e pubblicato (magari a proprie spese?).
    Big question!

  • Luisella R. ha detto:

    Porfiri imperversa , ma che ha da dire ? Tra poco scriverà un libro persino sulla guerra in Ucraina o sull’impatto del metaverso sulla composizione musicale ,
    Beh ! in proposito magari gli ho dato una idea geniale…Altrimenti rischiamo di veder pubblicizzato sul nostro StilumCuriae una sua biografia di MarioDraghi oppure un suo libro di comparazioe tra MarioMonti e MarioDraghi…

    • Michele ha detto:

      E lei cosa avrebbe da dire? Ha espresso qualche concetto razionale oltre al sarcasmo? Dissente dal pensiero altrui? Esprima liberamente il proprio, se ne ha uno di interesse universale troverà persino un editore disposto pubblicare i suoi acuti pensieri.
      Nessuno la obbliga a comprare il libro, nessuno la obbliga a leggerlo.

      • Daouda ha detto:

        In effetti basarsi sui giornali è un poco stupido( soprattutto in un paese monodirezionale come l’Italia ) ma magari il libro è meritorio

  • Tonino T ha detto:

    Se la rinuncia di Papa Benedetto XVI è invalida, potrebbe rinunciare una seconda volta vlidamente? Può un oaoa abdicare? Quali potrebbero essere le conseguenze di una seconda ma valida rinuncia non inscenata come la prima?

    • Signor Brega ha detto:

      ”Se la rinuncia di Papa Benedetto XVI è invalida, potrebbe rinunciare una seconda volta vlidamente?”

      Ma non lo è, ergo il problema non si pone. E dichiarare guerra alla realtà non può che rendere vie peggiori le cose di quanto nol sieno già (per chi la dichiara, ovviamente; ché alla perfine la realtà vince sempre).

      • Paolo B ha detto:

        No invece. Il problema si pone eccome. Il fatto che la rinuncia È invalida, non è mai stato smentito da nessuna fonte ufficiale. Citatemi una fonte ufficiale vaticana che abbia inequivocabilmente smentito la questione.

        • Daouda ha detto:

          Che sia invalida va provato e ciò ha come indagine la violenza, la manipolazione e la paura giacché il resto che Cionci ha descritto è insussistente. L’onere della prova spetta a Cionci o chi per lui, se è affamato di certificati si metta l’anima in pace.
          È come dire che visto non esistono dogmi sanciti la nostra Fede debba credere solo quello sancito dai concili o dai papi ex cathedra come se il resto non sussistesse e che sò l’assunzione di Maria possa considerarsi certa solo dal 1950 grazie al bollino. È un’analogia eh.

    • MARIO ha detto:

      Sì, Benedetto XVI potrebbe inscenare una seconda rinuncia, questa volta platealmente falsa, in modo che Cionci, Minutella, lei e compagnia bella, dopo gli opportuni approfondimenti canonici, possiate concludere finalmente che questa è valida.

      Vuole sapere quali sarebbero le conseguenze? Che finalmente vi mettereste il cuore in pace…

      • CAGI41 ha detto:

        Beato Lei che ha già “il cuore in pace”! Mi permetta di ricordarLe che una cosa è la Pace che da il mondo e un’altra cosa è la pace che da Cristo! Le due cose si eliminano a vicenda! Per caso, è forse Lei che, al di là delle parole, deve ancora mettersi il cuore in pace?

      • Paolo B ha detto:

        Noi il cuore in pace lo abbiamo già. La certezza che il Santo Padre BXVI non abbia consegnato il Munus Petrino alla neo chiesa mondialista ci fa dormire sonni tranquilli e rilassati tra due guanciali. Quelli che, mi pare, sono meno tranquilli siete voialtri: ogni volta che esce fuori l’argomento relativo alla rinuncia invalida, scattate come molle, pronti a manifestare la vostra stizza ma proviamo stavolta a rovesciare la questione cambiando il punto di vista: insomma, le ragioni che noi, sprovveduti seguaci di Cionci e Minutella, riteniamo più che sufficienti a dimostrare che la rinuncia sia invalida, ormai le conoscete a memoria. Sarei invece curioso di sapere, a norma del diritto canonico, cosa consente a voi di ritenerla valida. Dove c’è scritto che il Santo Padre Benedetto ha rinunciato al Munus per esempio. O il motivo per cui Egli porti tuttora al dito l’anello piscatorio (Bergoglio ne ha una copia in argento). Il motivo per cui impartisca tuttora la Benedizione Apostolica (prerogativa del Papa regnante). Perché si faccia chiamare Papa Emerito, figura canonicamente inesistente. Perché vesta la talare bianca… Insomma, dal vostro angolo si sente solo negare che quanto si afferma da questa parte sia falso! Ma spiegazioni logiche da parte vostra meno di zero. Insomma, noi oltre alla forza della nostra certezza percepiamo, dalla parte opposta, solo il rumore delle unghie sugli specchi insaponati…

        • Daouda ha detto:

          Anche il cardinalato ecclesiasticamente è insussistente essendo oltretutto divenuto un termine strattamente curiale

        • Daouda ha detto:

          La necessitá di rinunciare al munus è una vostra invenzione derivante dalla cattiva lettura dei canoni, tralasciando il fatto che indirettamente è stato proprio fatto comunque.

          Il motivo per cui Ratzinger continua tali cose possono essere vari: è un peccatore vanitoso, è un ianziano che in ciò è deficitario o sprovveduto superficialmente nel comprendere wuel che fa oppure è in combutta con Francesco per favorire la lacerazione della Chiesa alimentando con tali gesti utili idioti come voi.
          D’altronde anche Benedetto XVI da papa di eresie pur marginali ne ha scritte parecchie.

          Ad ogni modo il problema del papa emerito non ha senso. È ovvio che non sussista canonicamente.
          Ma se guardate bene di patriarchi emeriti ne avete avuti a iosa ed il patriarcato ierocraticamente è il gradino appena sotto il papa nella giurisdizione.

          • Stefano ha detto:

            I giudizi e le supposizioni su Papa Benedetto contenuti in questo commento…mi hanno fatto veramente ridere!!!🤣🤣🤣😂😂😂

        • MARIO ha detto:

          Ancora spiegazioni? No, non serve a niente…
          Auguri. Buon viaggio e buona fortuna…
          Che la benedizione Cionci e Minutella vi accompagnino…

        • Tiziano ha detto:

          Ennesima bufala: «L’annullamento dell’anello papale di Benedetto XVI è avvenuto tramite rigatura.» Parole di padre Federico Lombardi. Il Papa emerito porta al dito una copia dell’ anello conciliare donato da Paolo VI ai padri conciliari nel 1965. Almeno qesti sono fatti provati.

          • Daouda ha detto:

            Grazie dell’informazione

          • Gabri ha detto:

            Ad essere annullato fu l’anello papale, detto anche “del Pescatore”. Quello che Ratzinger porta adesso è un anello episcopale, che gli spetta in quanto vescovo. L’anello del Pescatore e l’anello episcopale sono due cose diverse. Che poi bastava cercare in rete, sono spiegati anche i disegni diversi dei due anelli ratzingeriani (tre con quello che aveva orima di diventare Papa).

          • andrea Cionci ha detto:

            L’anello piscatorio è stato biffato, con due graffi in segno di croce, chiaro simbolo dell’oltraggio subito dal papa costretto a togliersi di mezzo. L’anello non è stato però spezzato come vuole la tradizione. BXVI oggi porta un anello da “emerito”; cioè da colui che merita di essere papa, che è la copia dell’anello del Concilio. Ancora una volta ha fatto contenti e canzonati i modernisti: con la scusa dell’anello conciliare porta sempre un anello con S. Pietro (e Paolo). Il papa è sempre lui.

          • Daouda ha detto:

            Se l’anello non viene rotto il munus non può aleggiare e posarsi sul futuro papa a quanto pare…ad ogni modo la prassi è sia “biffarlo” come scrive Cionci che romperlo.
            Magari non è stato rotto, forse, ma l’annullamento non è l’insulto o sfregio che il giornalista inventa ricalibrando le sue posizioni ogni bolta in un.equilibrio da giochi olimpici.
            Abusare del termine tradizione è comunque immondo non solo perchè è una cosa di appena mille anni ma perché rimanda a meri usi di cancelleria.

        • gabri ha detto:

          Ratzinger non porta alcun anello piscatorio, è un anello da vescovo. In rete sono descritte nei particolari le differenze tra i vari anelli di Benedetto XVI. Ma è così difficile usare Google?😒

    • andrea Cionci ha detto:

      A Tonino. Che la rinuncia sia invalida è fattuale: lo ha dimostrato Estefania Acosta nel suo volume del marzo 2021, (mai smentita dal vaticano) lo dimostra Mons. Sciacca che dice che appunto il ministerium non può essere separato dal munus (e infatti BXVI ha fatto così, de facto e non de iure) lo sanciscono il differimento della rinuncia (un’abdicazione non potrebbe mai essere differita) e la mancanza della correttezza formale, vedasi mancanza della citazione della Sede apostolica. Ma non mi va di ripetere quello che ho già scritto sotto. Il punto evidente a tutti è che se la rinuncia fosse stata valida, non c’era bisogno di triturare don Minutella don Bernasconi e gli altri scomunicati. Il “misericordioso” li poteva mettere intorno a un tavolo e far spiegare loro che non c’era alcun problema canonico. Si risolveva tutto in mezzora. E invece no: giù botte. Quando si tratta di rispondere a tono, questi si mimetizzano coi muri. Si limitano a ripetere ottusamente ” il papa è Francesco”. Ci prendono per idioti. Ah si? Allora dimostratelo, dai forza. Benedetto non ha mai fatto una rinuncia, ma una dichiarazione con cui dimostrava di essere impedito. Quindi la risposta è sì: certo, BXVI potrebbe benissimo abdicare, a norma del CIC. Ma non lo farà perché dichiarò che la sua scelta era per sempre. Quindi lui morirà da papa.

      • Daouda ha detto:

        La rinuncia che sia invalida è una fantasia sua perché a meno di dimostrare che Ratzinger fu vittima di raggiro, violenza o paura incussa, cose non dimostrabili da una dichiarazione di tal fatta, il resto è solo accozzaglia a giustificare il suo romanzo:

        A) la sede impedita non è dichiarabile, è un dato di fatto logico fattuale che inerisce la condizione della Chiesa non dello stato del Vaticano oltretutto, smentibile dai motivi soggettivi apposti nella dichiarazione stessa
        B) dal punto di vista formale gli errori o le ignoranze di latino sono ininfluenti ed insostanziali e non c’è affatto bisogno nominare la sede apostolica secondo la sua analfabeta lettura del canone 332. Si è papi in quanto vescovi di Roma, non vescovi di Roma in quanto papi.
        C) l’annuncio della rinuncia, certo abbiaogna al momento dato di una registrazione foss’anche a voce o scritta al momento dato quindi il problema non sorge.

        Minutella da paradonatista dichiarando i sacramenti in comunione con Francesco invalidi è incappato nella scomunica ipso facto essendo eretico.

        La scelta per sempre al papato è un non senso, perché se nella rinuncia deve aver confermato l’intento esposto alla Chiesa, ugualmente l’intento di condurre Roma per la vita è da dimostrarsi nella stessa. Nessuno è padrone della sua volontá futura e d’altronde la storia del papato non si basa sui soggettivismi e molti sono stati allontanati, sostituiti od hanno abdicato.

        Faccio presente che usare il sotterfugio del riferimento al diritto teutonico per le idiozie sul munus e ministerium se si gosse seri e non solo intelligenti ( dacché essendo inscindibili rinunciando all’uno si implica l’altro ) si ammetterebbe che tale distinzione e modifica fu illeggitima ed oltremodo barbarica, insulto al diritto romano-giudaico che la Chiesa esprime..

        Vome vede Cionci noi abbiamo sempre risposto. È lei l’attore