Referendum sulla Giustizia. I Consigli del Generale Piero Laporta.
3 Giugno 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il generale Piero Laporta ci ha scritto questa lettera, che doverosamente vi giro…Buona lettura.
§§§
Caro Marco, vorrei spiegare come voterò, “se mai andrò a votare per i referendum”. Ecco, se mi pungesse vaghezza d’esprimere dissenso contro l’anticostituzionale strapotere d’una ristretta casta (interna alla magistratura) indegna della democrazia, voterei NO solo alla abrogazione della legge Severino, per tutti i rimanenti voterei Sì.
Prima di entrare nel merito dei quesiti, colgo la singolare distrazione dei comitati referendari, ai quali sfuggì l’urgenza d’abrogare il più pericoloso degli strumenti al servizio d’una minima quantità di magistrati indegni. I comitati referendari dimenticarono l’Associazione Nazionale Magistrati, ANM. È un soviet mediante il quale una sparuta minoranza condiziona la maggioranza di onesti colleghi. Non è casuale tale dimenticanza. I referendari s’avvalsero delle “palamarate”, tanto clamorose da rubare cronache e spazi tv anche al noto virus, dalle ignote origini.
Se i referendari fossero retti dovrebbero ricordare chi sono il genitore 1 e il genitore 2 del Palamara Luca di Rocco, da San Luca d’Aspromonte, magistrato a sua volta. Il 20 marzo 2020, sei mesi prima dell’espulsione di Palamara jr dall’ANM, due colonne del Partito Comunista Italiano, Marco Minniti e Andrea Orlando, commemorarono il compianto Rocco, nella sala del Viminale, dove il vecchio Palamara l’11 Febbraio 1988 patì un fatale infarto, durante il Summit tra Italia e Stati Uniti, per la repressione (?) del terrorismo, della droga e della criminalità organizzata. Il destino consentì al vecchio Rocco di mantenere intatta la propria reputazione, evitandogli di entrare nel merito dei tre vettori (Terrorismo, Droga e Mafia), fiancheggianti l’ascesa dei “non più comunisti”, dopo la, diciamo così, prematura scomparsa di Aldo Moro, per mano – come dubitarne? – della quadrata potenza militare dei BR in via Fani.
Orbene, Rocco Palamara fu certamente il genitore1, l’ANM è il genitore 2. di Luca. Il genitore1 lo portò via Nostro Signore. L’altro, l’ANM, che cosa s’attende a seppellirlo? Il lettore comprende da solo che qualcosa non quadra. Andiamo al merito dei quesiti referendari.
n.1. Scheda Rossa – Abolizione della cosiddetta “Legge Severino (D.lgs. n. 235/2012)”. Chi vota “No” chiede sia mantenuta l’automatica incandidabilità, ineleggibilità e decadenza di parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali, in caso di condanna penale. Chi vota “No” vuole inoltre sia applicato l’art. 11 della stessa legge, mediante il quale si impone la sospensione degli amministratori locali condannati anche in via non definitiva.
Io voterei “NO”. Se fosse possibile, scriverei tre volte “NO No No” sulla scheda, aggiungendo a mano “mi raccomando, incandidabili a vita, costoro nonché figli, nipoti e compari”. Comunque accontentiamoci d’un “NO”.
n.2. Scheda Arancione. Chi vota “Sì” chiede l’abrogazione dell’art. 274 comma 1 lett. c) del codice di procedura penale. Il lettore pazienti e legga che cosa è bene abolire:
Art. 274 comma 1 lett. c) del codice di procedura penale: «Quando, per specifiche modalità e circostanze del fatto e per la personalità della persona sottoposta alle indagini o dell’imputato, desunta da comportamenti o atti concreti o da suoi precedenti penali, sussiste il concreto e attuale pericolo che questi commetta gravi delitti con uso di armi o di altri mezzi di violenza personale o diretti contro l’ordine costituzionale ovvero delitti di criminalità organizzata o della stessa specie di quello per cui si procede. Se il pericolo riguarda la commissione di delitti della stessa specie di quello per cui si procede, le misure di custodia cautelare sono disposte soltanto se trattasi di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni ovvero, in caso di custodia cautelare in carcere, di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni nonché per il delitto di finanziamento illecito dei partiti di cui all’articolo 7 della legge 2 maggio 1974, n. 195, e successive modificazioni. Le situazioni di concreto e attuale pericolo, anche in relazione alla personalità dell’imputato, non possono essere desunte esclusivamente dalla gravità del titolo di reato per cui si procede. con riferimento alla parte in cui consente di portare in carcere una persona sotto processo, se vi è il rischio che possa commettere un reato della stessa specie di quello per cui si procede».
Nel paese che scarcerò Adriano Sofri e protesta per Giulio Regeni, un noto magistrato dalle manette pulite massacrò Gaetano, professore di fama internazionale, una delle menti più brillanti ch’io abbia conosciuto, sbattuto a Poggioreale per sei mesi, senza un’accusa. Avrebbe dovuto svelare i traffici di armi del Vaticano (sic), se avesse voluto riguadagnare la libertà. Gaetano, insegnando le Sacre Scritture agli sventurati compagni di viaggio, attese come Giobbe la libertà dal male per mano di Nostro Signore. Lo scarcerarono, infine. Nessuno chiese scusa.
La tortura segnò Gaetano. Se n’andò a 70 anni, spentosi come una candela esaurita. Il torturatore pare stia molto male. Gli auguro quindi una lunghissima vita e vi esorto a votare “SÌ”.
n.3. Scheda Gialla. Separazione delle carriere. Quanti votano “Si” chiedono che il magistrato scelga – all’inizio della carriera – se essere parte della magistratura giudicante oppure di quella requirente. Tale ruolo sarà mantenuto durante tutta la vita professionale. Appare assurdo che non vi abbiano provveduto prima. Io voterei “SÌ”.
n.4. Scheda Grigia. Consigli giudiziari. Se fosse possibile, abolirei questa pletora di consigli, istituiti in ogni corte d’Appello. Chi voglia vederne le funzioni vada a questa pagina della Corte d’Appello di Roma. Chi vota “Sì” chiede che avvocati e professori di diritto partecipino alla valutazione dell’operato dei magistrati nell’ambito del Consiglio giudiziario territoriale (oggi spettante solo ai magistrati). È un provvedimento dagli effetti più platonici d’un baciamano, ma voterei “SÌ”, tanto per dare fastidio.
n.5. Scheda verde. Candidature al CSM. Chi vota “Sì” vuole abrogare l’obbligo – per un magistrato che si candidi al Consiglio Superiore della Magistratura CSM – di trovare da 25 a 50 disposti a firmare la presentazione della sua candidatura.
La legge ordinativa del CSM consentiva a tutti i magistrati in servizio di candidarsi quali membri del CSM, presentando semplicemente la propria candidatura.
L’attuale norma – da abrogare – impone a quanti vogliano candidarsi di essere graditi quando non iscritti alle correnti dell’ANM – Associazione Nazionale Magistrati. Votate “SÌ”, “SÌ”, “SÌ”.
Come il lettore può vedere, siamo tornati all’ANM. Basti per ora un semplice esempio per capire quanto la sua abolizione sia opportuna per tutelare l’indipendenza della magistratura. Il cittadino in giudizio dovrebbe fronteggiare solo la legge e i magistrati. Oggi invece fronteggia la legge, i magistrati e l’ANM, la quale mette in discussione le leggi, tutela gli affini e condiziona i magistrati.
Ne parleremo un’altra volta. Riassumo: NO all’abrogazione della Severino (scheda rossa), SÌ ai rimanenti 4 quesiti. Poi vi dirò se ho votato.
Gen. D.G..(ris) Piero Laporta
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Tag: laporta, referendum
Categoria: Generale
Grazie molte, gen. Laporta, per averci spiegato così chiaramente i quesiti, io non avrei sicuramente trovato il tempo per tentare di capirci qualcosa. Potrei chiederle cortesemente di dirci due parole sul professor Gaetano, che non ho mai sentito? Grazie ancora.
Grazie, non posso dire di più
5 SI’
I tentativi di riformare la magistratura per via ordinaria, ossia con una o più leggi, sono sempre falliti. In Italia i poteri costituzionali sono teoricamente tre, di pari dignità, ma la realtà dimostra che la magistratura dispone di un potere superiore. Probabilmente, l’unico modo, sicuramente non ottimale, a causa dello stato comatoso di parlamento e governo, per contenerlo, sarebbe di sottoporre il potere giudiziario al controllo del potere esecutivo, secondo criteri dettati dal potere legislativo.
Sciogliere l’ANM e ridare forza al Parlamento
Ha senso votare in una nazione che medita di togliere, prossimamente, la pensione e lo stipendio a chi non è vaccinato?
Che ha demansionato gli insegnanti solo perché non si sono fatti iniettare un veleno? Che nega loro persino l’accesso alla macchinetta del caffè?
Sì. Succede anche questo in qualche scuola , in questi giorni di giugno luminosi e tetri, nella bella nazione che recita a soggetto nel cambio di stagione.
È questa stessa congrega che finge di voler migliorare la sua magistratura chiamandomi alle sue unte urne…
Ha senso votare un referendum in una nazione che ha usato per due anni la Carta Costituzionale, chiedo scusa per la volgarità, come carta igienica e che come tale ha usato i risultati di referendum precedenti?
È ragionevole fidarsi ancora di traditori postati in tutte le funzioni di tutti i settori della vita pubblica in special modo nella magistratura e di rinnegati presenti in tutti i partiti?
Se si fosse votato nel prossimo autunno, nell’imperversare della prossima pandemia, faccia a faccia con le decisioni che si prenderanno, si sarebbe potuto capire meglio se gli italiani siano considerati cittadini o sudditi, elettori o clienti, esseri pensanti o pecore. Si sarebbe forse chiarito se lor signori dai lauti guadagni sono pentiti del malfatto e se hanno intenzione di sterzare verso il buonsenso.
Ho sempre creduto nei valori della Repubblica e sono sempre stata ligia ai miei doveri civili.
Ma ora, in questo caldo clima, non solo atmosferico, che vuole tenerci come color che son sospesi, che ci tratta come pargoli smemorati cui sia stata data licenza di divertirsi un poco, di illudersi che sia tornata la normalità, quando incombono minacce terribili, mi dispiace tanto per il cattivo esempio, ma starò in volontario, convinto lokdown.
Grazie. Non discuto la condivisibilità della sua tesi. Io non so se andrò. Davvero. Dopo spiegherò se e perché sia andato o meno.
“Chi vota “No” chiede sia mantenuta l’automatica incandidabilità, ineleggibilità e decadenza di parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali, in caso di condanna penale. Chi vota “No” vuole inoltre sia applicato l’art. 11 della stessa legge, mediante il quale si impone la sospensione degli amministratori locali condannati anche in via non definitiva.”
La logica direbbe giustamente no, ma essendo in presenza di un potere invincibile dato dalla fusione di mass-media e magistratura – le aule di tribunale sono ormai gli studi televisivi- il rischio di un uso strumentale della giustizia viene, se possibile, ancora accresciuto e si avranno “delinquenti” ineleggibili solo tra coloro che non vanno a genio al sistema. Voterò Sì, nel peggiore dei casi ci ritroveremo con dei criminali che vanno a sostituire altri criminali, pure non eletti, ma criminali “buoni”… “kantiani”.
Approvo.
E al fatto che abolendo l ergastolo ostativo non si saprà mai la verità’ sui giusti morti (Falcone e Borsellino) di questo paese: al NWO e a parecchi non frega nulla.
Sappiate che Letta del PD voterà 5 no quindi io farò il contrario.
Approvo.
è un criteri con peculiari buone ragioni
Grazie Generale per aver visualizzato il testo dei 5 referendum e sintetizzato i motivi delle sue scelte. Le presentazioni televisive dei referendum sono sempre abbastanza fuorvianti e confuse. Io, dal momento che dovrò votare per il Sindaco di Genova, voterò anche per i referendum.
Per la scheda n. 1 – voterò NO
Per la n. 2 – voterò NO perchè a causa delle lungaggini dei processi spesso, con il SI’, si rischierebbe di far uscire di galera delinquenti patentati.
Per la n. 3 e la n. 5 voterò SI’
Mentre la n. 4 non so se la voterò in quanto sono d’accordo che l’operato della Magistratura vada valutato da elementi estranei al consesso ma non mi trova favorevole l’idea che tale mansione venga riservata anche agli avvocati in quanto questi ultimi potrebbero non mantenere l’autonomia di giudizio: potrebbe, infatti, facilmente infiltrarsi, nel giudizio, “la ripicca” di qualche legale particolarmente vendicativo per non aver accolto, da parte del giudice, le sue tesi difensive nell’iter di qualche processo.
Perchè è contrario all’abolizione della legge Severino? Io credo che avrebbe senso quando il soggetto sia colto in flagranza di reato e/o lo stesso non sia riconducbile alla propria attività politica, ad esempio l’aver provocato un incidente stradale. A Craxi, ma, a essere onesti, a gran parte dei politici della prima repubblica, avrebbe applicato la legge Severino oppure no?
Grazie. Dopo 40 anni di servizio metterei la pena di morte per la corruzione. Quella che affiora è la minima parte di quella che paghiamo in realtà.
La pretesa di “delinquere” in libertà! Mons Viganò ha scritto ieri un Post su questo stesso canale lamentando il livello pervasivo di corruzione morale e dottrinale della Curia. Ebbene! Lo stesso identico schema può essere riferito alla società civile e alle istituzioni: per s tare ai “vertici” di queste non devi credere e vivere il Vangelo ma devi essere pronto a tutto pur di servire Satana! Oggi, la nostra Carta Costituzionale ,garantisce, sulla Carta, quel controllo garantito dall’Autonomia e indipendenza dei tre poteri che “serve”ai cittadini di non essere schiacciati dal Governo tiranno, corrotto e
Sì è bloccata la pagina . Oggi la Costruzione prevede con la tripartizione dei poteri che un sistema di controllo reciproco ( legislativo, esecutivo, giudiziario) impedisca un Governo totalitario mediante la legislazione parlamentare ( Ma Draghi , Mattarella , tutto il Parlamento hanno fatto “saltare la democrazia parlamentare e imposto la dittatura sanitaria) anch’essa esercitata nei “limiti” stabiliti dalla Costituzione, e il controllo garantito dalla Magistratura che il potere esecutivo e legislativo vengano esercitati nell’esclusivo interesse dei cittadini. Tutti i cittadini sono uguali difronte alla legge , la Magistratura applica la legge nel nome del Popolo. Politici corrotti, infedeli che mettono a repentaglio la salute, il patrimonio, l’integrità morale, spirituale e sociale del Popolo, mediante Governi che esercitano la repressione per mezzo di “Generali” ovvero del potere militare, chi li può fermare? Soltanto la Magistratura autonoma e indipendente dal potere esecutivo e legislativo! Speranza, Renzi, Conte, Lorenzini, e tutti i parlamentari che hanno imposto la vaccinazione sperimentale di massa chi li processerà se la Magistratura diventa una vescica del Governo della psicopandemia? Chi ha capito veramente cos’è il nuovo ordine mondiale può soltanto sperare che almeno un Magistrato Santo resti autonomo e indipendente per far crollare il gigante dai piedi di argilla! Se si cancella l’autonomia della Magistratura , anche l’ultimo onesto rimasto tra loro non potrà più intervenire a difesa del povero, dell’oppresso! La maggior parte dei Magistrati è impaurita perché un piccolo gruppo di loro ha tradito: siano cacciati i traditori ma si lasci Libera la Magistratura di scendere a difesa del Popolo. Chi ha capito faccia mancare il quorum per il Referendum sulla Giustizia e alle prossime politiche si penserà a votare uomini integerrimi che amano la Giustizia! Anche andare a votare NO vuol dire SI a Draghi Mattarella Gelmini Carfagna Carofiglio Speranza! Chi ha orecchie intenda!
Mantenere la Legge Severino vuol dire consentire alla sola Sinistra di sbarrare la strada agli avversari del fronte opposto. Una legge concepita solo per estromettere il Cav dal Parlamento. Difatti quella legge ha trovato applicazione praticamente solo contro colui che al tempo era il leader della coalizione di centrodestra. cordilai saluti
Beh Berlusconi aveva il problema RUBY (sarcasmo)
Se mi dice che dobbiamo tenere la Severino per santificare Berl, che dirle? Buona fortuna!
scusi generale , grazie per le spiegazioni chiare e necessarie ,ma dopo averle scritte ed aver sottolineato la importanza di talune di esse , lei potrebbe non andare a votare ? di fatto influenzando i lettori di SC ? Mi scusi ma lo trovo una contraddizione curiosa, Mons ICS
Grazie. Forse andrò a votare e forse no. Lo dirò dopo e spiegherò perché questa decisione. Davvero non lo so ancora. Colgo l’occasione per comunicarle, sono certo che era in ansia, che la festa del 2 Giugno – prodromica al gay month – ha pure certificato che Mattarella è vivo e si muove autonomamente.
Che Mattarella sia vivo è certo perchè deambula: ancora non capisco per quali meriti l’abbiano messo a ricoprire la più alta carica dello Stato! Parla sempre con lo stesso tono di voce, muovendo appena le labbra, sia che commemori defunti sia che celebri ricorrenze …. festaiole, ha sempre lo stesso sguardo, ormai mummificato, nessuna presa di posizione autonoma, sempre riverente ai dictat di Bruxelles (senz’altro non si può dire che ricalchi nei modi e nei toni il suo predecessore Cossiga),non si può dire che abbia grandi doti di capacità retorica o persuasiva, nessuno sua frase celebre da parte sua, nessun comportamento esemplare. Ci aveva annunciato un suo gesto veramente autonomo: le dimissioni dalla carica di Presidente, sì, ma poi…. se l’è rimangiato!
Cara Signora, a memoria mia credo che Mattarella sia stato il primo presidente della Repubblica a rifiutare la nomina di un ministro, più precisamente quella del ministro del Tesoro Paolo Savona. Probabilmente era già accaduto in passato ma mai con tanta chiarezza circa le cause del diniego. Questo presidente non passerà alla Storia per i suoi discorsi, bensì per i suoi atti e comportamenti. Osservo ancora che i “delusi” di allora, cioè Salvini e Di Maio, l’hanno votato nuovamente. A fronte a questo quadro, per la verità piuttosto sconfortante, mi torna in mente la fatica sprecata -eh, si, sprecata, perchè sarebbe semplice e pure desiderabile voler capire subito, anzichè di dover pazientemente e faticosamente ricostruire quel mondo- nello sciogliere le terzine dantesche, e di converso lo stupore, quasi infastidito, a fronte al profondo amore del mio Maestro verso quei versi, che allora sembravano così lontani, mentre oggi,ex multis, riscopro la profonda attualità di quel: “Ahi, serva Italia, di dolore ostello, non donna di provincia, ma bordello” e sono grato a chi mi ha regalato la fatica di farmeli imparare.
Avvertenza per l’uso.
Accertatevi di avere tanti buchi disponibili sulla scheda elettorale.
Mi è giunto un messaggio in tal senso da un tale che di solito fa il presidente di seggio.
Dovranno mettere un timbro per ogni referendum ?
NO, si mette un timbro solo (altrimenti chi ha quattro spazi liberi sul certificato deve andare in comune a farsene dare un altro per il quinto timbro….. suvvia!).
Il non voto per uno o più quesiti viene annotato sul registro della sezione elettorale.
Kevvodì?
Un referendum è un’atto importante di democrazia. In questi tempi bui in cui si cerca in ogni modo di trasformare la nostra democrazia da sostanziale ad apparente, è un bene per tutti approfittare di ogni spazio minimo di democrazia che ci viene concesso.
Le ricordo, esimio generale, che , affinché il referendum sia valido, occorre che il 50 % più uno degli aventi diritto al voto vada a votare.
Sappiamo tutti che il buon cardinale Ruini, affinché delle leggi importanti non venissero abrogate consigliò di non far raggiungere il quorum. Ma qui, anche se qualcuno dei referendum potrebbe avere l’effetto di un baciamano, è indispensabile raggiungere il quorum.
Approvo.