DOMANDE E NON-RISPOSTE – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 2 giugno 2022
Nella conferenza-stampa di martedì 31 maggio sul prossimo Incontro mondiale delle famiglie… a domanda non si risponde.
INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE: DOMANDE E NON-RISPOSTE.
Dalla Conferenza stampa di martedì 31 maggio in Vaticano per la presentazione del X Incontro mondiale delle famiglie (Roma, 22-26 giugno 2022). Tra i relatori Gabriella Gambino, sottosegretaria del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, che ha inizialmente illustrato l’Incontro. Trascriviamo le due domande da noi a lei poste e le due non-risposte ricevute.
Giuseppe Rusconi: La mia domanda può apparire un po’ fuori moda ed è rivolta alla dottoressa Gambino. Si può dire che questo Incontro sarà un po’ all’insegna anche del celebre motto Love is love? Mi spiego. Vorrei sapere se durante l’Incontro verrà utilizzata, verrà accettata la locuzione che io metto tra virgolette “famiglie arcobaleno”? Quelle “arcobaleno” secondo voi sono famiglie o sono aggregazioni di altro tipo? Cioè si vedranno bandiere Lgbt al Convegno? Grazie
Gabriella Gambino: L’Incontro come sappiamo è dedicato alla famiglia ‘Amoris Laetitia’, Dunque quello che ci propone il santo padre Francesco è quello di promuovere attraverso l’Incontro mondiale, attraverso quest’anno Amoris laetitia che abbiamo portato avanti insieme alle conferenze episcopali e alle diocesi di tutto il mondo, un approccio pastorale davvero di accompagnamento nei confronti di tutti.
Questo credo che sia importante sottolinearlo perché la pastorale, la conversione pastorale di cui parla papa Francesco è proprio quella di una pastorale che sa accompagnare tutti. Questo è molto importante: con un atteggiamento di misericordia, dove la misericordia non è una regola che dobbiamo applicare, ma è un atteggiamento di accoglienza, un atteggiamento di accompagnamento verso l’amore del Padre. E allora penso che sia davvero importante che al di là delle singole tematiche che ci saranno nel congresso pastorale – perché tante tematiche sono rimaste fuori… se ne potrebbero citare tantissime – in generale l’idea è quella di promuovere dei processi di accoglienza pastorale, di discernimento.
L’arte del discernimento deve diventare un’arte presente in tutte le famiglie. Le famiglie hanno bisogno di imparare a sentirsi accompagnate dalla Chiesa. Credo che questo sia importante. Non esistono ricette per tutte le situazioni. Credo che il compito della Chiesa sia quello di accompagnare affinché ciascuno di noi impari a mettere al centro della propria vita Cristo, in qualunque situazione si trovi. Questo dev’essere l’obiettivo della Chiesa. Accompagnare all’amore di Cristo.
Papa Francesco parla sempre della parabola del Buon Samaritano ma anche delle vergini sagge. Le vergini sagge chi sono? Sono coloro che hanno saputo mettere la grazia di Cristo al centro della propria vita… mettersi in ascolto di Cristo. E per questo qui dobbiamo accompagnare le famiglie.
(dopo due altre domande di colleghi di Aleteia e di Abc, ancora una nostra domanda) Giuseppe Rusconi: Dottoressa Gambino, ho apprezzato la Sua risposta che però non è stata una risposta alle mie domande precise. Ho chiesto se l’espressione “famiglie arcobaleno” viene accettata, tollerata, utilizzata oppure no. E poi volevo aggiungere: tra gli invitati c’è anche padre James Martin gesuita? (NdR: noto attivista statunitense propugnatore di una Chiesa arcobaleno)
(A questo punto Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa vaticana, interviene per segnalare che per quanto riguarda gli invitati e i relatori si rimanda al sito e alla pubblicazione dei nomi, che sarebbe seguita a breve. NdR: al momento sul sito il nome di padre James Martin non appare tra i relatori. E tra gli invitati?).
Gabriella Gambino: Ripeto: il tema della famiglia viene affrontato alla luce di Amoris laetitia nel congresso pastorale.
Da quanto trascritto ognuno tragga le proprie considerazioni.
“Sia invece il vostro parlare sì sì no no. Il di più viene dal maligno.”. Chiarissimo.
In estrema sintesi: “accompagnare” è concetto fuorviante, specie per descrivere la relazione tra pastori e fedeli. Il pastore deve guidare i fedeli, la compagnia ciascuno se la sceglie secondo i propri desiderata. Non confondiamo l’aperitivo con la salvezza eterna.
Quanto inutile stupore, caro Rusconi.
La Gambino ha semplicemente messo in pratica il classico stratagemma messo in opera dal pampero e ben collaudato proprio in occasioni precedenti.
Le riassumo, adattandoli al suo caso, i principi ispiratori:
“Tu non sai che casino ci combinano questi qui se parliamo direttamente di famiglie gay; voi mettete avanti le premesse, e poi io tirerò le conclusioni”
Capito come andrà a finire?
“L’ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede appende la bandiera gay.”
(https://infovaticana.com/2022/06/02/la-embajada-de-eeuu-ante-la-santa-sede-cuelga-la-bandera-gay/)
Le parole usate sono evasive, segno principe che le cd ” famiglie arcobaleno ” ci saranno e anzi temo proprio che siano il motivo centrale dell’adunanza. E’ tutto un versare miele nelle orecchie usando ad arte la parola. Chiara la matrice grembiulinica. Siamo all’apoteosi del loro successo dopo un ”lavorio ” trisecolare. Ancora un po’, poi come in tutte le cose, arrivati in cima potranno solo cadere.
Vadano a quel paese Papi veri e Papi falsi, Monsignori e Cardinali, Teologi, Canonisti e quant’altro.
Dopo il Veni Creator Spiritus, che recito anche più volte al giorno, la più bella preghiera è questa:
–[1] “Dio dei padri e Signore di misericordia,
che tutto hai creato con la tua parola,
[2] che con la tua sapienza hai formato l’uomo,
perché domini sulle creature fatte da te,
[3] e governi il mondo con santità e giustizia
e pronunzi giudizi con animo retto,
[4] dammi la sapienza, che siede in trono accanto a te
e non mi escludere dal numero dei tuoi figli,
[5] perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella,
uomo debole e di vita breve,
incapace di comprendere la giustizia e le leggi.–
(Sapienza 9, 1-5)
Possiamo aggiungere anche questa preghiera ?
Da recitare all’inizio della giornata.
Signore,
Concedimi di accogliere il giorno che sta giungendo in pace.
Aiutami in ogni cosa
A far affidamento sulla tua Santa volontà.
A ciascuna ora del giorno rivelami la tua Santa volontà.
Benedici le mie relazioni
con tutti quelli che mi circondano .
Insegnami ad affrontare tutto ciò che mi accade
Lungo tutta la giornata
Con la pace dentro l’anima
E con la ferma convinzione
Che la Tua volontà governa ogni cosa.
In tutte le mie azioni e in tutti i miei discorsi
Guida i miei pensieri e i miei sentimenti.
In tutti gli avvenimenti imprevisti
Fai che io non dimentichi
Che tutti sono inviati da te.
Insegnami ad agire
con fermezza e sapienza
Senza essere amareggiato,
E senza mettere in imbarazzo gli altri.
Dammi la forza di sopportare
La fatica del giorno che sta per giungere
Con tutto ciò che ci porterà.
Dirigi la mia volontà,
Insegnami a pregare,
Prega Tu stesso in me.
AMEN !
fuori tema?
o dentro al momento storico che viviamo?
oggi e ieri mattina ascoltando la rassegna stampa secondo P. Livio, il “tuttologo” di Dio, della Chiesa, di politica, di economia, di geopolitica…..
mi ha fatto impressione dalla “fanta-interpretazione” della guerra, Ucraina/Russa, che egli si è permesso di dire da Radio Maria con il sotto motto “aiutiamo la Madonna per aiutarci”.
che abusatore!
chiedo scusa se ho distratto qualcuno
Altra domanda, senza risposta, per ora, se non da pochissime voci, ben silenziate ( con la dimissione allo stato laicale, per esempio): ma questa, è la Chiesa di Cristo?
Eludendo le domande, come la dottoressa sciamana fa, si ha solo ulteriore conferma che l’ambiguità delle risposte è di chiara matrice bergogliana; e questo già è indicativo.
Sottolineo, pertanto, due concetti che avranno certo forte impatto sulle anime – per perderle! – e da non passare sotto silenzio:
– il solito misericordismo che, come olio, viene versato con estrema generosità su terreno di certa asperità affinchè la scivolata risulti indolore e, soprattutto, certa.
– la mistificazione del dono del discernimento, ora detto, ad hoc, “arte del discernimento” per indicare un dovere di accoglienza e accompagnamento. Chiaramente sradicando dallo Spirito Santo il vero significato di discernimento, che è e resta dono di Dio e virtù da coltivare con santità di vita.
Questa falsità nel linguaggio, poi, dà il voltastomaco: le parole non sono più usate per comunicare la verità ma per seminare l’errore, l’inganno, la trappola. E dopo la semina, altre parole ambigue e melliflue renderanno efficace l’intento per cui sono state pronunciate e diffuse!
Mi pare certo, dunque, che le nuove famiglie arcobaleno, anzi le neo “famiglie Amoris Laetitia”, saliranno sul podio: ecco i modelli cattolici – proposti, esibiti, applauditi – della nuova società plasmata ad arte – diabolica – dalle mani d’uomo che veste la talare bianca per coprire il pelo di Lupo che non perde, per il momento!
A chi riesce a vedere con lucidità, non resta che addolorarsi e pregare, soprattutto nel mese del Sacro Cuore. Non è poco!!!
Ormai la domanda da porre non è se ci saranno le “famiglie” multicolore, ma se avranno spazio anche le famiglie naturali, unite in sacro vincolo matrimoniale in un rito cattolico celebrato in chiesa, davanti un sacerdote.
Più che Chiesa arcobaleno, direi che siamo alla Chiesa tenebrosa.
La verità è che quando rompe gli argini, l’acqua diventa irrefrenabile. La Chiesa ha tolto gli steccati, che proteggevano lungo i secoli la “vigna del Signore” e i cinghiali pascolano ora liberamente, distruggendo ogni cosa.