La Geopolitica del Caos, e gli Stati Uniti. Un Commento di Aurelio Porfiri.
30 Maggio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il maestro Aurelio Porfiri offre alla vostra attenzione questa riflessione, frutto di eventi e convegni da lui diretti online di recente. Buona lettura.
§§§
Geopolitica del caos: gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti sono un paese più complesso di quello che sembra a prima vista.
La loro componente ebraica li porta ad un messianismo che vede nel paese stesso, negli Stati Uniti, il “Messia“ incaricato di portare la salvezza a tutti i popoli. Questa salvezza è rappresentata dall’idea americana di democrazia, che deve essere estesa il più possibile come unico modo di convivenza sociale che deve essere accettato. Questa è una delle basi dell’americanismo, quella mentalità che fu già condannata da Leone XIII nel 1899 con la lettera al cardinale Gibbons Testem benevolentiae. In essa tra l’altro affermava: “II fondamento dunque delle nuove opinioni accennate a questo si può ridurre: perché coloro che dissentono possano più facilmente essere condotti alla dottrina cattolica, la chiesa deve avvicinarsi maggiormente alla civiltà del mondo progredito, e, allentata l’antica severità, deve accondiscendere alle recenti teorie e alle esigenze dei popoli. E molti pensano che ciò debba intendersi, non solo della disciplina del vivere, ma anche delle dottrine che costituiscono il “deposito della fede”. Pretendono perciò che sia opportuno, per accattivarsi gli animi dei dissidenti, che alcuni capitoli di dottrina, per così dire di minore importanza, vengano messi da parte o siano attenuati, così da non mantenere più il medesimo senso che la chiesa ha tenuto costantemente per fermo. Ora, diletto figlio Nostro, per dimostrare con quale riprovevole intenzione ciò sia stato immaginato, non c’è bisogno di un lungo discorso; basta non dimenticare la natura e l’origine della dottrina, che la Chiesa insegna. Su questo punto così afferma il concilio Vaticano: “La dottrina della fede, che Dio rivelò, non fu, quasi un’invenzione di filosofi, proposta da perfezionare alla umana ragione, ma come un deposito divino fu data alla sposa di Cristo da custodire fedelmente e dichiarare infallibilmente… Quel senso dei sacri dogmi si deve sempre ritenere, che una volta dichiarò la santa madre chiesa, ne mai da tal senso si dovrà recedere sotto colore e nome di più elevata intelligenza” (Cost. Dei Filius c. IV). Né affatto scevro di colpa deve reputarsi il silenzio, con cui, a ragion veduta, si passano inosservati e quasi si pongono in dimenticanza alcuni princìpi della dottrina cattolica. Di tutte le verità, quante ne abbraccia l’insegnamento cattolico, uno solo e uno stesso è infatti l’autore e il maestro, “l’unigenito Figlio che è nel seno del Padre” (Gv 1,18). E che tali verità siano adatte a tutte le età e a tutte le genti, chiaramente si deduce dalle parole che lo stesso Cristo disse agli apostoli: “Andate e ammaestrate tutte le genti, insegnando loro ad osservare tutte le cose che io vi ho prescritto; e io sono con voi tutti i giorni fino alla consumazione dei secoli” (Mt 28,19-21). Perciò, il citato concilio Vaticano dice: “Con fede divina e cattolica sono da credersi tutte quelle cose che sono contenute nella parola di Dio scritta o tramandata, e che dalla chiesa, sia con solenne giudizio sia con l’ordinario e universale magistero, sono proposte da credersi come rivelate da Dio” (Dei Filius c. III). Non avvenga pertanto che qualche cosa si detragga dalla dottrina ricevuta da Dio, o per qualunque fine si trascuri; poiché chi così facesse, anziché ricondurre alla chiesa i dissidenti, cercherà di strappare dalla chiesa i cattolici. Ritornino, poiché nulla meglio desideriamo, ritornino pur tutti, quanti vagano lungi dall’ovile di Cristo; ma non per altro sentiero se non per quello che lo stesso Cristo additò”. Ma per gli americani la dottrina è flessibile, forse troppo. Più che alla speculazione, sono dediti all’azione e questo li ha portati anche a risultati invidiabili in molti campi. Non di meno non possiamo nasconderci che questo modo di relazionarsi agli altri porta anche vari problemi. Uno di questi è una fondamentale incomprensione del mondo esterno che vale per cattolici e non cattolici.
La componente protestante poi è anche importante.di questa vorrei segnalare la componente puritana, che porta ad un cristianesimo molto basato sulla morale, in modo così intenso che diviene moralismo. Quindi il senso della giustizia si sposta dalla dottrina alla morale pratica e questo spiega perché i fatti di sesso in America sono usati per colpire questa o quella persona. Ricordiamoci che non si sta denigrando la morale, ma il moralismo è una corruzione della morale, cioè la stessa differenza che c’è fra polmoni e polmonite. Ecco perché fenomeni come il #metoo e simili non possono che nascere e propagarsi da lì e come il moralismo, osservato o disprezzato, sia comunque al centro del loro modo di vivere.
§§§
SE PENSATE CHE
STILUM CURIAE SIA UTILE
SE PENSATE CHE
SENZA STILUM CURIAE
L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA
AIUTATE STILUM CURIAE!
*
Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:
IBAN:
IT79N0200805319000400690898
*
Oppure su PayPal, marco tosatti
*
La causale può essere: Donazione Stilum Curiae
Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
Y este es el enlace al libro en español
STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM
@marcotosatti
(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)
E ANCHE SU VK.COM
stilumcuriae
SU FACEBOOK
cercate
seguite
Marco Tosatti
SE PENSATE CHE
STILUM CURIAE SIA UTILE
SE PENSATE CHE
SENZA STILUM CURIAE
L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA
AIUTATE STILUM CURIAE!
*
Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:
IBAN: IT24J0200805205000400690898
*
Oppure su PayPal, marco tosatti
*
La causale può essere: Donazione Stilum Curiae
Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto. Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.
Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.
L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto
Condividi i miei articoli:
Categoria: Generale
Sul tema chi scrive fino a due anni e mezzo fa era un pompiere in servizio permanente volontario.
Nel senso che ogni qualvolta divampavano fiamme di antiamericanismo mi sentivo in dovere di intervenire con l’estintore del buonsenso e della ragionevolezza.
Ricordo quando uno dei nostri massimi statisti, forte della sua esperienza nel settore bibite&noccioline, incominciò a girare come piazzista sulla Via della Seta dell’amico Ping. A chi applaudiva a prescindere convintamente opponevo argomenti logicissimi, tipo: storia alla mano staccarsi da un impero ancora forte è impossibile; chi ci prova viene rimesso in riga, con le buone o le (molto) cattive; quando un impero decade si ritira fisio-logicamente dalle periferie; cercare di affrettare i tempi chiamando in soccorso lo straniero significa quasi sempre passare dalla padella a una brace ancora più ardente, da un vecchio leone a una giovane tigre molto più affamata. Perciò armiamoci di santa pazienza, cerchiamo di limitare i danni, e prepariamoci per quando gli yankee si leveranno dal Colosseo.
Ora, dopo il gentile omaggio di peste, segreti militari sottocutanei, marchi -per ora- overscreen e guerra, tutto made in Zio Sam (i simboli dicono tutto: chi ha l’orso, chi la Marianne, chi un vecchio usuraio), piccoli trailer del colossal apocalittico “2030” già in lavorazione e di prossima distribuzione, mi tocca ammettere che erano tutte ragionevolissime idiozie.
I paralleli storici sono giusti e utili finché non diventano paraocchi. Le somiglianze tra l’Impero Romano e quello Usa sono tanto abbaglianti in superficie quanto ingannevoli in profondità. Come una scenografia di Hollywood. Basti prendere la più evidente: il pragmatismo. Tra il realismo romano fondato sul mos maiorum e il puritanesimo dollaroso evolutosi in polcor, passa la stessa differenza che c’è tra Paolino di Nola e il reverendo Jones della Guyana, i pueri alimentari di Traiano e gli “aborti” al nono mese e oltre di Hillary.
Biden, Kamala e la defenestrazione di Trump sono il “macchine avanti tutta” del Titanic. Gli Usa hanno detto che non prenderanno atto della realtà, ritirando le legioni e affidando alle istanze vitali al proprio interno di preservare il meglio di sé; piuttosto faranno come prefigurato da Kubrick (i profeti esistono ancora, si sono soltanto mimetizzati) ne “Il dottor Strangelove” (nome americanizzato dello scienziato “ex” nazista): meglio regnare su un impero radioattivo che essere inter pares in un mondo multipolare. Staccarsi dal Leviatano, il prima possibile e con qualunque mezzo, è oggi la nostra unica speranza di non scomparire «nello spazio di un giorno e di una notte tremenda».
http://www.vicoacitillo.it/biblio/timeoita.pdf
https://www.fantascienza.com/14134/addio-babilonia
(Resta sempre la solita e inespressa domanda: cos’hanno a che fare la Chiesa cattolica di Leone XIII e la Cosa di Bergoglio-Obama-Hillary?)
Ottimo intervento e onore alla Suo onestà intellettuale.
A corollario e conferma, sia dell’articolo che di quanto da Lei detto riporto un folgorante, abissale, concetto di Carl Schmitt, che a lungo si interrogò sul nomos della terra e sulle differenze tra anglosassoni ed europei, tra mare e terra, :
i popoli anglosassoni sono marinari, i popoli del continente europeo terrestri e , mentre questi coltivano e curano la terra, i primi non hanno interesse e non capiscono ciò ….perchè il mare non può essere coltivato ma solo DEPREDATO.
Detto tutto, applausi.
Innanzitutto 🙏 sentite.
Poi. Lei sta aprendo letteralmente un oceano. Il rapporto mare/terra, popoli marinari vs popoli contadini, Mackinder-Heartland, e commercio come -anche- predazione (timeo Danaos et dona ferentes), Creta o Roma, è una delle grandi chiavi di lettura della Storia. Uno spunto: di -quasi- tutte le civiltà terrestri sono rimaste vestigia grandiose, eredità umane e spirituali, spesso nostalgie del genere Età dell’Oro. Della “modernissima” Creta, con la quale tanto empatizzano storici e -ologi vari anglosferici, si perse memoria per più di tremila anni. Leggenda orrorifica del Minotauro a parte.
Ringrazio Porfiri per averci proposto queste sagge parole ! Inoltre, a mio parere, come “…la stessa differenza che c’ è tra polmoni e polmonite…” parimenti constato la stessa differenza tra un papa ed un altro papa ! Grazie per la vostra attenzione.
ma che commenti potremma mai fare a questo intervento che ripete cose lette e stralette ?
No, non credo affatto a questa lettura. C’è solo business, nient’altro; un terribile avvitamento bancario senza vie d’uscita: stampare biglietti verdi, mano a mano rifiutati e infine accreditati quanto quelli del Monopoli. Sono all’inizio d’una lunga fine; prima crollano, meglio è, per tutti. Possono anche provare a vendere il messianismo e il suprematismo, è tuttavia inutile. Non possono certo dire, tanto meno ammettere:
“Ormai siamo in un gorgo autodistruttivo, non possiamo fermarci: dobbiamo stampare carta moneta, imporla, quindi produrre, soprattutto vendere armi, mentre paradossalmente non siamo più in grado di combattere, putrefatti di vizi come siam divenuti.
Altri deve combattere per noi. La nostra civiltà non può generare maschi combattenti. Abbiamo provato a delegare il combattimento prima alle donne e dopo a LGBTPQRST; è fallito ovunque. Ora dovete combattere voi europei per conto nostro.
Sappiamo di andare verso un gorgo che Eisenhower vide nel lontano 1961. Il medesimo al quale sacrificammo i due Kennedy e per il quale consentimmo l’uccisione di Aldo Moro e l’attentato a san GPII.
Andiamo verso quel gorgo irresistibilmente, in nome del business del complesso militare industriale.”
Hanno sviluppato tecnologie di controllo. Sono in grado di vedere, udire e registrare qualunque cosa, ovunque avvenga sulla faccia della Terra, inutilmente. Ovunque mandino truppe combattenti, ovunque tranne che Grenada (220kmq più dell’isola d’Elba) nel 1983, le buscano di santa ragione.
Non possono uscire dalla nassa. Se si fermano, cadono; se vanno avanti, avranno la guerra nucleare che hanno minacciato. Tutte le metropoli statunitensi e canadesi sono costiere, esposte alla strategia devastante dei siluri nucleari russi, senza poter ricambiare neppure un ennesimo del danno.
https://bit.ly/3lWDQ20
Sono un cane morente; puzza ed è infetto. Non hanno alcuna filosofia di vita. Come i sionisti non sanno più né che cosa fare né che cosa non fare. Non sanno se andare a Kiev o rimane a casa. Sanno solo distruggere e odiare quanti non li agevolano. E’ solo questione di tempo, crolleranno come le Due Torri, più fragorosamente e più rovinosamente. Speriamo stanotte, ma chissà quando.
Li attende il nulla.
Nel gorgo trascineranno miliardi di sventurati. A questi provvederà Nostro Signore.
Dal libro del profeta Isaia 25, 6.7-9
Il Signore eliminerà la morte per sempre.
In quel giorno:
il Signore degli eserciti preparerà su questo monte
un banchetto per tutti i popoli.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia
di tutti i popoli
e la coltre che copriva tutte le genti.
Eliminerà la morte per sempre;
il Signore Dio asciugherà le lacrime
su ogni volto;
farà scomparire da tutto il paese
la condizione disonorevole del suo popolo,
poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno:
«Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse;
questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza».
Parola di Dio.
Sapienza 4, 7-15
Il giusto, anche se muore prematuramente, troverà riposo.
Vecchiaia veneranda non è la longevità,
né si calcola dal numero degli anni;
ma la canìzie per gli uomini sta nella sapienza;
vera longevità è una vita senza macchia.
Divenuto caro a Dio, fu amato da lui
e poiché viveva fra peccatori, fu trasferito.
Fu rapito, perché la malizia non ne mutasse i sentimenti
o l’inganno non ne traviasse l’animo,
poiché il fascino del vizio deturpa anche il bene
e il turbine della passione travolge una mente semplice.
Dal libro del profeta Isaia 2, 2-5
2. Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà eretto sulla cima dei monti
e sarà più alto dei colli;
ad esso affluiranno tutte le genti.
3. Verranno molti popoli e diranno:
“Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci indichi le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri”.
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
4. Egli sarà giudice fra le genti
e sarà arbitro fra molti popoli.
Forgeranno le loro spade in vomeri,
le loro lance in falci;
un popolo non alzerà più la spada
contro un altro popolo,
non si eserciteranno più nell’arte della guerra.
5. Casa di Giacobbe, vieni,
camminiamo nella luce del Signore.