USA, la Comunione ai Politici Abortisti. Mons. Gregory – e Altri – Cercano di Sgusciar Via…
29 Maggio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante portare alla vostra attenzione questo commento di Phil Lawler, un veterano dell’informazione cattolica americana, sulla proibizione per Nancy Pelosi di ricevere la comunione (…e per Biden?)…Se l’arcivescovo Gregory di Washington applicasse – come argomenta Lawler – questa misura a Pelosi, come poter non farlo con Sleepy Joe? Buona lettura.
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I giuristi canonici non sono d’accordo sul fatto che la legge della Chiesa richieda agli altri vescovi di onorare la “Notifica” dell’arcivescovo Salvatore Cordileone che vieta la Comunione alla Speaker Nancy Pelosi. Ma la logica della questione è inevitabile. Altri prelati, in particolare il cardinale di Washington Wilton Gregory, non possono ignorare la sfida.
L’arcidiocesi di Washington, nel suo primo tentativo di evitare la questione, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale: “Le azioni dell’arcivescovo Cordileone sono una sua decisione da prendere nell’arcidiocesi di San Francisco”. Sebbene sia certamente vero in sé – l’arcivescovo Cordileone prende effettivamente le decisioni nell’arcidiocesi di San Francisco – questa dichiarazione implica sottilmente che le decisioni non sono vincolanti altrove. Così la dichiarazione prosegue: “Il cardinale Gregory non ha dato istruzioni ai sacerdoti dell’arcidiocesi cattolica di Washington di rifiutare la comunione a nessuno”.
Ma proprio dall’altra parte del fiume Potomac rispetto a Washington, il vescovo Michael Burbidge di Arlington, in Virginia, ha annunciato che onorerà la decisione di San Francisco, perché l’azione disciplinare imposta dall’arcivescovo Cordileone “non è limitata a una sola area geografica”.
Quindi i vescovi, insieme ai giuristi canonici, non sono d’accordo. Come ho osservato all’inizio di questa settimana, il Vaticano “non è molto probabile che risolva questa questione a breve”. Ma se gli altri vescovi non sono obbligati dalla legge della Chiesa a sostenere l’arcivescovo Cordileone, non lo sono forse per logica e per necessità pastorale?
L’arcivescovo Cordileone è il vescovo di Nancy Pelosi, il pastore dell’arcidiocesi in cui vive. Dopo molteplici tentativi di ammonirla, è giunto a malincuore alla conclusione che non deve ricevere la Comunione – perché così facendo mette a repentaglio la propria salvezza e provoca uno scandalo pubblico. Certo, questa decisione l’ha presa a San Francisco. Ma il pericolo per la sua anima e il pericolo di scandalo pubblico non scompaiono magicamente quando lascia i confini geografici di quell’arcidiocesi per andare a lavorare nella capitale della nazione.
In qualsiasi circostanza ordinaria, le diverse diocesi all’interno della Chiesa cattolica accettano le reciproche decisioni pastorali, proprio come i diversi Stati americani onorano le reciproche azioni in base alla clausola di “piena fede e credito” della Costituzione statunitense. Se avete intenzione di sposarvi in un’altra diocesi, il parroco richiederà una lettera dalla vostra diocesi, che certifichi che siete liberi di sposarvi; e se la diocesi A dice che non siete liberi di sposarvi, la diocesi B non permetterà il matrimonio,
Quindi ora la diocesi A (San Francisco) ha stabilito che Nancy Pelosi non è qualificata a ricevere la Comunione. La diocesi B (Washington) può prendere una decisione diversa? Non si tratta di una questione su cui le politiche possono differire da una località all’altra. I fatti alla base del caso (per non parlare del chiaro linguaggio del Canone 915) richiedono una risposta da parte del collegio elettorale. La presidente della Camera Pelosi ha “ostinatamente persistito in un peccato grave e manifesto”, oppure no? Il suo pastore, che si presume abbia la migliore conoscenza del suo caso e quindi l’autorità di giudicare, dice che lo ha fatto, e quindi deve essere esclusa dall’Eucaristia.
È possibile, naturalmente, che il cardinale Gregory pensi che l’arcivescovo Cordileone si sbagli. In tal caso, è stata commessa un’ingiustizia nei confronti del Relatore. I fedeli hanno il diritto di ricevere i sacramenti se sono disposti in modo appropriato, e se il cardinale Gregory pensa davvero che la Pelosi debba ricevere la Comunione, allora la preoccupazione per il suo benessere spirituale e per il bene della Chiesa lo costringerebbe a dissentire apertamente dal suo confratello di San Francisco, e a spiegare le ragioni di questa differenza.
O è giusto impedire a Nancy Pelosi di ricevere la Comunione, nel qual caso altri vescovi dovrebbero seguire il decreto di Cordileone; o è sbagliato, nel qual caso altri vescovi dovrebbero protestare. Non può essere solo una questione di politica locale.
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Tag: comunione, lawler, pelosi
Categoria: Generale
Non è così. Una pena inflitta da un Vescovo è applicabile solo nella sua diocesi. Tuttavia, c’è qualcosa che non viene detto. Risulta particolarmente strana questa situazione.
Se Mons. Corleone ha solamente detto ai presbiteri della sua diocesi di non dare la comunione alla Pelosi, perché peccatrice pubblica e Pertinace, ciò vale solo nella sua diocesi.
Se invece il Vescovo l’ha proprio scomunicata perché complice di aborto – anche se non ha compiuto in prima persona- vale anche nelle altre diocesi.
Tuttavia gli altri Vescovi e i canonisti non dicono un particolare molto importante. Ovvero, che i singoli Parroci o Sacerdoti di qualsiasi diocesi, quando si trovano davanti la signora Pelosi, Sapendo che egli è una peccatrice pubblica che ha dato scandalo pubblico, possono rifiutargli la comunione senza bisogno di interpellare il loro Vescovo. Sta alla coscienza del singolo Parroco o Sacerdote decidere sul momento se concedere o non concedere la comunione alla Pelosi. I Vescovi non centrano niente.
Sarebbe molto ambiguo se i Vescovi delle varie diocesi non lasciassero la libertà di scelta ai propri parroci su questo argomento, e sarebbe abbastanza grave se mandassero una comunicazione ai loro parroci, obbligandoli forzatamente a concedere la comunione alla Pelosi.
Nel senso, la normalità è che gli altri Vescovi stiano zitti e lascino campo libero ai parroci, non sarebbe normale se Intervenissero. Gli che si sono messi in mezzo dei presunti canonisti, è molto strano.
Su Biden può decidere solo Bergoglio can.1405.
Quando si dice che la chiesa attuale è una, nessuna, centomila. Il povero Benedetto XVI ha combattuto contro il relativismo ma purtroppo si è intrufolato lo stesso.
“I giuristi canonici non sono d’accordo sul fatto che la legge della Chiesa richieda agli altri vescovi di onorare la “Notifica””
Ecco il problema dei giuristi : i detagli.
La politica ” sinodale” della Chiesa progressista, postconciliare, democratica ha, tra le altre, anche conseguenze aberranti come questa.
La Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica dovrebbe avere, cone ha avuto per secoli, una sola voce, un cuor solo e un’anima sola.
Ciò che si crede si predica si decide e si prega a San Francisco dovrebbe essere identico a ciò che si crede si predica si decide e si prega a Messina e in ogni altro angolo della terra ove si adori Cristo. Egli non ha fondato una istituzione democratica, dove si chiede il parete dei pincopallini per decidere come agire, ma gerarchica, con un Capo, Uno Solo, che ha il compito di custodire il deposito della fede, di confermare in essa i fratelli e di sciogliere e legare i peccati con le stesse regole dappertutto.
Se ciò non accade più, significa che essa non è più cattolica.
Infatti è in palese apostasia. Perché il Capo stesso é apostata.
Come ancora alcuni possano non vederlo, è un mistero.
Il cattolicesimo in Occidente è diventato un’opera buffa, una farsa senza regole eccetto il compiacimento del potere.
Prima le apparenze: sono certo che la Pelosi si comunica con impeccabile compunzione, evocando un’aura di santità (la Bonino ha già qualche chance di divenire santa subito).
Ciò non è privo di conseguenze su ciascuno di noi: quando ogni legge è abolita, non puoi più fidarti del prossimo in quanto cristiano. Faresti un errore a dire il tale è cattolico, quindi non mi deruberà o calunnierà; la talaltra è cristiana per cui non divorzierà gettandomi in mezzo a una strada.
La comunione sacrilega della Pelosi è solo la punta dell’iceberg, più evidente ma nulla a confronto della montagna sotto la superficie dell’acqua.
Ciononostante si crede che tutto questo fiume di gente degna di Sodoma e Gomorra, invece di ricevere la giusta mercede da Dio, in un attimo ritroverà preclare virtù dopo decenni di cattiverie, aborti, tradimenti. Alcuni lo spiegano con “effetti speciali” preconizzati nelle false apparizioni di Garabandal, sconfessate dalla Chiesa.
Un’interpretazione di cui non si saprebbe dire se è fede nei miracoli o stolta illusione.
Le solite questioni di lana caprina, sembra d’essere in politica. Un vero macello. S.E. Cordileone e’ quasi unico nella applicazione puntuale del diniego di Comunione a chi ha il groppone onusto di peccati gravissimi, pubblici e scientemente reiterati nel corso del tempo. Altri, con cognomi diversi, sarebbero tenuti a non essere da meno. Purtroppo, per pavidita’, o per interesse o quasi sicuramente per ambedue le cose i rappresentanti dell’Eterno temono molto piu’ gli uomini che il Giudizio pendente sulle loro opere. Cio’ ha un solo nome : Apostasia.
La saggia e lungimirante decisione dell ‘Arcivescovo di San Francisco di negare la Comunione, per manifesto scandalo, a Nancy Pelosi, opererebbe ipso jure anche senza nessuna declaratoria di A o B. La decisione dell’arcivescovo Cordileone di mettere “nero su bianco” è comunque corretta e prevista dal C.d.C.
I vescovi si comportano come tanti Azzeccagarbugli. Povero gregge, in che mani si trova. La strage dell’aborto è di gran lunga superiore a tutte le altre stragi e la piu inqualificabile, adombrata sotto uno pseudo diritto di una legge disumana.
La Pelosi, Biden, Vendola e tutti i politici che hanno sostenuto aborto, divorzio, eutanasia, manipolazione genetica, gender, unioni gay, distruzione delle Nazioni per mezzo della applicazione Agenda 2030 del Nuovo Ordine Mondiale ( psicopandemia da virus creato in laboratorio per imporre il transumanesimo) sono SCOMUNICATI cioè separati dal Corpo mistico della Chiesa e NON possono accedere ai Sacramenti TUTTI! I divorziati risposati non possono ricevere Gesù Eucarestia. Prima di salire in cielo il Vescovo di Molfetta chiese a Don Tonino Bello di avvisarlo di quale colpa doveva emendaarsi prima di essere sottoposto al giudizio particolare. Don Tonino lo accontento’ e mi mandò da lui a preannunciato che stava per morire e che la sua colpa era di avere benedetto le coppie sposate civilmente e ammesso queste alla comunione eucaristica. Con noi era presente al colloquio un Vice Commissario la cui sorella viveva more uxorio e riceveva il Santissimo Sacramento dell’Eucarestia. Il Vescovo morì di morte improvvisa e così quello dopo! Alla celebrazione eucaristica presieduta a Bari da Benedetto XVI ( prima uscita pubblica da Pontefice) durante la Messa, Vendola ricevette il Corpo di Cristo! Scandalo che la dice lunga sulla autentica fedeltà al Vangelo di certi “Pastori”. E chi ha impedito di conoscere il Segreto di Fatima si metta in fila perché ormai è giunta l’ora, la loro ora di essere giudicati dal Re della Storia! Caro Papa Francesco caccia i lupi dal recinto della Chiesa perché tuo è il compito di pascere le pecorelle che Gesù ti ha affidato! Parola di Dio!
Beh, il suo amato Francesco è in prima linea nell’applicazione dell’agenda 2030, ha dato la comunione a Biden ecc,ecc… Personalmente la voce del “pastore argentino” non la riconosco e non la seguo.
3 piccole precisazioni:
1) Se Benedetto XVI ha dato la Santa Comunione a Vendola possono esserci diverse spiegazioni: 1) che non conoscesse il suo modo di “vivere” e che, Vendola, non aveva ancora espresso le sue idee, libertine,pubblicamente, come la Pelosi. 2) che non l’abbia comunicato Lui. 3) Che Vendola stesso avrebbe dovuto rimanersene al suo posto se il suo modo di vivere, da conoscitore del Vangelo, non fosse stato conforme a Esso.
2) Se c’è uno che ha indirizzato sul vero significato del messaggio di Fatima è proprio Benedetto XVI nel 2010, dopo che la massoneria ecclesiastica, con Sodano, lo aveva impedito a Giovanni Paolo II nel 2000.
3) Chiedere a un lupo di cacciare altri lupi, beh! siamo a un paradosso.
Sia lodato Gesù Cristo
Infatti è una questione di politica nazionale. Solo ragioni di convenienza e convivenza politiche faranno sì che ciò che decide A non interessa B.
E infatti viene il sospetto che B non voglia rischiare altri interessi, diciamo più “volgari” (magari pure dollareschi). Sicuramente non quelli citati da A, che fa riferimento quasi ovvio alla Dottrina della Chiesa Cattolica. E’ più probabile che B (come da istruzioni del capomandamento d’oltretevere) voglia mantenere un piede in due staffe.
Se, anziché Pelosi, il personaggio della ribalta fosse stato Trump, avrebbero ripristinato il Tribunale dell’Inquisizione e rivalutato Torquemada.
Mah! Io non riesco a capire una cosa: come si possa sollevare una questione sul rifiuto di dare la Comunione ad uno scomunicato. Una cosa del genere non dovrebbe nemmeno richiedere l’intervento esplicito di un Vescovo. Che vuol dire che «“Il cardinale Gregory non ha dato istruzioni ai sacerdoti dell’arcidiocesi cattolica di Washington di rifiutare la comunione a nessuno”». I Sacerdoti non devono avere nessuna istruzione su questo: devono rifiutare la Comunione e basta!
Cosa c’entrano i giuristi cattolici (che tra l’altro non sono nemmeno d’accordo tra loro, dimostrando – una parte di essi – che, altro che giuristi, non conoscono neanche la Dottrina della religione che loro dicono di professore, e nemmeno il Codice di Diritto Canonico), non c’è mica bisogno di essere giurista per conoscere queste norme elementari.
La conoscono… La conoscono…. È che pensano che gli altri non la conoscono è cercano di fregarvi.
Hai mai visto il film comico con Alberto Sordi dove lui è Frate Cipolla, che cerca di fregare il Re?
Il Re era in debito con il Frate e voleva concedergli tutto ciò che egli chiedeva per ripararlo, allora il Re dice ad Alberto Sordi “dimmi cosa vuoi e io te lo darò, vuoi diventare confessore di corte o consigliere” E Alberto Sordi gli dice: ” Mio Re, vorrei che lei mi nominasse Cardinale” , e il Re gli risponde: “Ma solo il Papa può nominati Cardinale, sei un Frate, dovresti saperlo”, e Alberto Sordi gli risponde: ” Io lo so, speravo che eri tu a non saperlo” 😄😄😄
Il film, Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno. Che Alberto Sordi fa il Frate e fa le truffe vendendo la reliquia della piuma caduta all’arcangelo Gabriele dopo che si è sgrullato 😄😄😄