Nancy Pelosi, Negata la Comunione. A San Francisco c’è un Vescovo.

20 Maggio 2022 Pubblicato da

cordileone, pelosi

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra opportuno portare alla vostra attenzione questo articolo di Catholic News Agency, che ringraziamo per la cortesia, nella mia traduzione. Buona lettura.

§§§

 

L’arcivescovo Salvatore Cordileone ha annunciato venerdì che la presidente della Camera Nancy Pelosi non potrà essere ammessa alla Santa Comunione nell’arcidiocesi di San Francisco, né presentarsi a ricevere l’Eucaristia, finché non ripudierà pubblicamente il suo sostegno all’aborto.

Cordileone ha dichiarato il 20 maggio che il passo è stato “puramente pastorale, non politico” ed è avvenuto dopo che Pelosi, D-Calif. che si è descritta come una “devota cattolica”, ha ripetutamente respinto i suoi tentativi di contattarla per discutere del suo sostegno all’aborto.

Cordileone ha dichiarato di aver inviato la notifica a Pelosi, “un membro della nostra arcidiocesi”, il 19 maggio. La leader democratica non ha immediatamente risposto pubblicamente all’annuncio di Cordileone dopo che è stato reso noto ai media venerdì pomeriggio. In un’intervista del 2008 a C-SPAN, Pelosi aveva detto che il fatto che le venisse negata la Comunione sarebbe stato “un duro colpo”, descrivendosi all’epoca come una “comunicante regolare”.

Le istruzioni di Cordileone si applicano solo all’arcidiocesi di San Francisco. Altri vescovi hanno giurisdizione su tali questioni quando Pelosi si trova a Washington e in altre diocesi negli Stati Uniti e all’estero.

In una lettera del 20 maggio indirizzata ai laici cattolici, Cordileone ha spiegato di aver emesso l’istruzione in conformità con il canone 915 del Codice di Diritto Canonico, che afferma che “coloro che… perseverano ostinatamente in un peccato grave manifesto non devono essere ammessi alla Santa Comunione”.

Dopo numerosi tentativi di parlare con lei per aiutarla a comprendere il grave male che sta perpetrando, lo scandalo che sta causando e il pericolo per la sua stessa anima che sta rischiando, ho stabilito che è giunto il momento di dichiarare pubblicamente che non sarà ammessa alla Santa Comunione a meno che e fino a quando non ripudierà pubblicamente il suo sostegno ai “diritti” dell’aborto e non si confesserà e riceverà l’assoluzione per la sua cooperazione a questo male nel sacramento della Penitenza”, ha scritto Cordileone nella lettera.

Lettera separata inviata ai sacerdoti

In una lettera separata ai sacerdoti dell’arcidiocesi di San Francisco, anch’essa pubblicata venerdì, Cordileone ha risposto preventivamente alle critiche di “armare l’Eucaristia”.

Ha insistito sul fatto che la sua decisione è una “semplice applicazione dell’insegnamento della Chiesa”.

“Sono sempre stato molto chiaro, sia nelle mie parole che nelle mie azioni, che il mio motivo è pastorale, non politico”, ha affermato nella lettera.

Nella stessa lettera, l’arcivescovo ha descritto i suoi ripetuti tentativi di incontrare la Pelosi – che rappresenta il 12° distretto di San Francisco, in California, al Congresso – da quando, nel settembre 2021, ha annunciato che avrebbe cercato di codificare la Roe v. Wade nella legge statunitense.

Ha detto di aver scritto alla Presidente della Camera nell’aprile di quest’anno, “descrivendo la posizione estrema in cui si è mossa sulla questione dell’aborto e spiegando lo scandalo che sta causando e il pericolo per la sua stessa anima”.

“Le ho chiesto di ripudiare questa posizione, oppure di astenersi dal fare riferimento alla sua fede cattolica in pubblico e dal ricevere la Santa Comunione”, ha scritto.

“Le ho anche detto che se si fosse rifiutata di farlo, sarei stato costretto a fare un annuncio pubblico che non sarebbe stata ammessa alla Santa Comunione”.

Ha detto di non aver ricevuto alcuna risposta, ma ha contattato di nuovo la Pelosi un mese dopo, quando lei si è descritta come una “devota cattolica” mentre spiegava perché sosteneva l’aborto, sulla scia della fuga di notizie di una bozza di parere che suggeriva che la Corte Suprema avrebbe potuto abbattere Roe v. Wade.

In conseguenza di tutto questo e di tutto ciò che lo ha preceduto”, ha detto Cordileone ai sacerdoti, “è mia ferma convinzione che questa resistenza al consiglio pastorale sia durata troppo a lungo, e non c’è altro che si possa fare a questo punto per aiutare la Speaker a comprendere la gravità del male che la sua difesa dell’aborto sta perpetrando e lo scandalo che sta causando”.

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cordileone, pelosi




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27 commenti

  • Marco l'altro ha detto:

    Finalmente un emulo
    Di sant’Ambrogio e di san Tommaso Beckett i primi che mi vengono in mente nella storia della chiesa in contrasto con il potere politico

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    OK, bravo Cordileone. Ma attenti noi a dire: Hai visto quella cattivona della Pelosi ? NOI invece CE LA MERITIAMO la Comunione.

    • alessandro ds ha detto:

      Si, perché io peccato della Pelosi è da scomunica latae sententiae e lo ha fatto anche in modo pubblico e notorio.
      I nostri peccati, di noi comuni persone, sono peccati occulti, conosciuti solo a noi nel nostro foro interno. Per la legge della chiesa è molto diverso. Poi se uno è scomunicato e sa bene di esserlo, allora è la sua coscienza che gli deve dire di andarsi a confessare e farsi togliere la scomunica.

      • ex : ha detto:

        Condivido. Qua non è questione di essere migliori o peggiori della Pelosi, più peccatori o meno peccatori. Non è da indagare sui peccati degli altri, si pensi piuttosto ai propri. Ma se uno approfitta di avere una notorietà pubblica, soprattutto in Politica, l’ambiente più appropriato per condizionare le masse, per condurre delle campagne a favore dell’aborto ed altre nefandezze del genere, tanto più dichiarantisi cattolici praticanti, beh!… c’è un’enorme differenza tra il grave peccato che lui commette dai peccati dell’ignoto “uomo della strada”, che comportano gravi problemi per la sua anima, ma non per quella degli altri; ed è lecito condannare senza appello il comportamento di quella gentaglia.

  • franco bernardini ha detto:

    A parte le altre mille considerazioni da potersi fare e’ auspicabile che biden segua la stessa sorte e che la Chiesa ammonisca tutto il suo popolo che questa e’ la legge.

    Un grazie dal profondo del cuore all’Arcivescovo Cordileone. Sapra’ bene di non essere solo e con il Cristo, a debita distanxa, ci siamo anche noi a difenderlo.

    Basta poi con la storia della divisione tra politica e religione.
    La politica non e’ Dio Non si possono paragonare.
    In ogni caso non ci e’ stato detto che si puo’ avere un solo Dio?
    Possiamo cambiare la politica e finalmente migliorarla, solamente stando con Dio.

    Per quanto riguarda l’aborto, da uomo, considero che sono gli uomini, non le donne, i maggiori colpevoli. Non ne ho dubbio.

  • Lucy ha detto:

    Mons.Cordileone ancora una volta si è mostrato difensore senza ambiguità e opacità della ” vera” Chiesa cattolica, come quando anni fa vinse un referendum scatenato contro di lui dai ” cattolici ” alla Nansy Pelosi ( e Biden) , perchè aveva”preteso” che gli insegnanti delle scuole cattoliche della sua diocesi fossero fedeli al Magistero della Chiesa cattolica .
    Quindi , cara Adriana, non è la neochiesa ad ad aver fatto il minimo ,perchè non può fare neanche il minimo , ma è la Chiesa di sempre che ogni tanto , or qua or là, esce allo scoperto regalandoci inaspettati momenti di speranza.

  • acido prussico ha detto:

    – Hi! I’am Nancy Pelosi. I’m calling from America. Am I talking to the cardinal Parolin?
    – Yes, this is he. What would you like?
    – Mr. Cardinal, I’am Nancy Pelosi. My grandfather era italiano and allora io parlare lei italiano cosí I practice little.
    – Ok!. Che succede, my dear Nancy?
    – I’am angry, sono arrabbiata… arrabbiatissima… Un vostro Arcivescovo mi ha quasi scomunicata… ha proibito darmi la comunione perché sono pro-aborto… Questa non è “misericordia”… Chiedo la sua testa!!!
    – Quiet… quiet… Né Francesco e né io che sono il suo braccio destro possiamo derogare la legge divina… You deve fare il percorso previsto… confessarsi, fare atto di pentimento… promettere non farlo piú… You must go to… lei deve andare da un buon Penitenziere…
    – Ci sono stata… Sono caduta dalla padella alla brace!!!
    – Why? Perché?
    – Perché mi ha chiesto di recitare queste parole “Fírmiter propóno, adiuvánte grátia tua, me pæniténtiam ágere, de cétero non peccatúrum peccantíque occasiónes fugitúrum…”. Mi ha fatto un liscebusso che non le dico … da tradizionalista… mi ha detto che devo dimettermi dalla Presidenza del Congresso per con “cadere nella tentazione”… Parlava con accento italiano…
    – Uhm! Per caso ha letto la targa sopra la porta del confessionale? C’era scritto C.M.Vig. ? C’è un tradizionalista fuggitivo che parla italiano… Forse si nasconde nei confessionali facendo opera di “proselitismo”…
    – Non ho visto… I was very… very angry… Ero arrabbiatissississima…
    – Non importa… It doesn’t matter. Anyway You have to obey. Devi ubbidire!!!
    – Però, non mi da almeno una piccola soddisfazione… una a little satisfaction?
    – Che cosa vuoi?
    – Un trasferimento… una retrocessione… dell’Inquisitore…
    – Un po’ complicato in questo momento con il “ciclone” del Cardinale Zen… Ma ne parlerò con the Pope Francesco…

  • Milly ha detto:

    Grazie al Vescovo Cordileone per questa sua ferma decisione che allarga il cuore e rinfresca l’anima, in questo deserto di pseudo misericordia spalmata come marmellata ovunque ci si giri!

  • Donna ha detto:

    Vero pastore!…magari sarà perseguitato,ma nessuno potrà toglierli il premio che Cristo da a chi gli è fedele testimone.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Il coraggio della coerenza non può darselo chi non ce l’ha e chi è genuflesso davanti a chi ha in mano le leve del potere.
    Di più: per quanto attiene le sorti della Chiesa e persino nelle condizioni di somma ed evidente criticità dello stato attuale, si continua a battere il tasto dell’autoreferenza e dell’autoassoluzione per il mancato rispetto dell’obbligo morale della correzione (“fraterna” nelle pie intenzioni) per vie dirette e primariamente private, per passare alla denuncia pubblica (senza battere la grancassa) e a trarre le debite conseguenze sul piano dell’azione. Non si dimentichi: secondo Matteo 18, 15-17.
    Si persiste nell’inazione, da parte degli amanti e dediti al quieto vivere, nella presunzione di salvare l’immagine di una Chiesa preferita con le ferite che, però, non ci si preoccupa di sanare come dovuto. Può un malato curarsi da sé e, per di più, curare un altro malato? E ciò, a danno delle anime smarrite e degli autentici, ma sconosciuti alla massa, testimoni del ministero sacerdotale. Nella pretestuosa (e tranquillizzante) certezza del “non praevalebunt” e nella granitica convinzione che non ci si debba – ciascuno per la propria quota di responsabilità – in qualche modo attivare per ristabilire la credibilità ormai persa nell’ Istituzione, a causa di fatti e misfatti di ogni genere, registrati da un capo all’altro del mondo e sbattuti in faccia all’opinione pubblica dalle cronache, a ritmo incalzante, sia pure senza quella risonanza generalizzata (e doverosa) da parte degli organi di informazione.
    Quant’ anche si trattasse di un solo “caso” disdicevole – e così purtroppo non è – non ci si può esimere dal dovere di fare chiarezza e di assumersi la responsabilità di decisioni coraggiose, per motivi di ordine esclusivamente pastorale e non politico, dettati dalla “semplice applicazione dell’insegnamento della Chiesa”. Come inequivocabilmente addotto da mons. Cordileone.
    Quanti possono, come lui, affermare apertis verbis: “Sono sempre stato molto chiaro, sia nelle mie parole che nelle mie azioni”? Che, poi, altro non è se non la pratica de “il vostro parlare sia sì sì, no no” e di quelle opere dalle quali “li riconoscerete”.

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Mons. Cordileone agisce da pastore misericordioso, per la salvezza e il bene di molte anime.

    Anche l’intervento del card. Burke è un agire misericordioso secondo cristiano dovere di correzione fraterna.
    Peccato non si sia dato risalto al suo richiamo.

    https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2022/05/il-card-burke-afferma-che-il-papa-deve.html

  • miserere mei ha detto:

    Quanta carità c’è nella verità!

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Come può espressione stessa di Male… avvicinarsi impunemente a Corpo di Cristo?…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    a quando la “misericordia” ?

    • Donna ha detto:

      Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?” (Mc 8,34ss).

      Questo vescovo ha usato vera misericordia,quella che proclama la Verità e che coraggiosamente rende ragione della speranza che è Cristo, che testimonia la Verità a costo del martirio, perché ha per fine l’unica cosa che conta,salvare l’anima delle pecore che gli sono state affidate.

  • Adriana 1 ha detto:

    Che non si dica che la neochiesa non ha fatto neanche il minimo…l’ha fatto.

  • Milli ha detto:

    Deo gratias, esiste ancora un vescovo santo che mette ordine nelle zucche dei cattolici americani.
    Con questo gesto i Dem potrebbero perdere tutto l’elettorato latino. Sarebbe ora.

  • Alessandro Azimonti ha detto:

    Cordileone: nomen omen!

  • Don Ettore Barbieri ha detto:

    Nomen omen

  • Alessandro Azimonti ha detto:

    Cordileone: nomen omen!
    Alessandro Azimonti.

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Era ora. Leggiamo che nell’esecrato catechismo che l’omicidio volontario è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio. A maggior ragione se perpetrato contro un essere umano innocente che non può difendersi.
    Forse si dirà che questo vescovo non ha avuto “misericordia”, escludendo dalla Comunione una cattolica così pubblicamente “devota” per un “cavillo” giuridico.
    Un vescovo che fa il vescovo contro il cattolicesimo-spettacolo, quello che si proclama cattolico a ogni occasione e smentisce con i fatti.

    E il lettore attento ai fatti, noterà che l’aborto è stato promosso con zelo (quasi con furia) principalmente da donne sia in Italia che all’estero, e che è stato legalizzato con l’attivo sostegno delle donne al Parlamento, dopo la fine della famigerata “cultura maschilista patriarcale” che è un altro mito moderno.
    Ho ancora davanti agli occhi quel deputato che in aula faceva sentire invano il battito del cuore di un bambino alla femminista priva di cuore Simone Veil.
    Dietro le favole obbligatorie della modernità si nasconde che l’anima di tante donne oggi è un abisso, non solo abortiscono con noncuranza ma talora addirittura con soddisfazione.
    C’è una vasta zona d’ombra nella pastorale di oggi, che non menziona le gravi responsabilità delle donne di questa generazione in merito ad aborto, divorzio, denatalità, limitandosi al massimo ad affermazioni generiche.

  • Petrus ha detto:

    Risponderanno a Dio anche quei cattolici che con il loro voto hanno sostenuto partiti guarda caso tutta la sinistra che promuovono l’attacco ai valori non negoziabili.. La questione oltre che pastorale è anche politica.

  • LUCIANO MOTZ ha detto:

    L’arcivescovo Cordileone si dimostra vero pastore, che opera per la salvezza delle anime. Chi non segue il suo esempio se ne frega della salvezza delle anime ed è un mercenario che opera per compiacere il mondo traendone personale profitto.

  • Deo gratias ha detto:

    Dio sia lodato! Signore, Ti ringrazio. Forse tutto quello che stiamo passando ha un senso, forse serve a scuoterci e a scuotere le coscienze. Avanti così.

  • Adriana1 ha detto:

    Scismatico?

  • Pio g. ha detto:

    Decisione sacrosanta.

  • marzio ha detto:

    verrà ridotto allo stato laicale?