Danilo Quinto. L’Inerzia del Popolo rispetto al Terrore Nasce dalla Corruzione Morale.
18 Maggio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo dall’amico Danilo Quinto, che ringraziamo di cuore, questa riflessione su quanto abbiamo vissuto, e stiamo ancora vivendo, per mano di persone di cui non sappiamo se appaia più grande l’incompetenza o il cinismo. Di cui, purtroppo, non si può sospettare l’innocenza e il disinteresse. Buona lettura.
§§§
Negli ultimi tre anni in Italia sono morte – in molti casi da sole, tra le mura domestiche, negli ospedali o nelle case di riposo, senza poter neanche dire addio ai loro cari – decine di migliaia di persone che potevano essere salvate, se fossero state loro praticate le cure domiciliari indicate da medici coraggiosi, a migliaia radiati o sospesi dal loro ordine di appartenenza, perché, come impone il giuramento di Ippocrate, hanno curato i loro pazienti, rifiutandosi di seguire obbedienti il protocollo consigliato dal Ministero della Salute, che ancora oggi prevede il paracetamolo e la vigile attesa contro un virus ingegnerizzato (con scopi altamente oscuri e inquietanti) e reso patogeno o non si sono sottoposti alla somministrazione del siero o hanno espresso le loro opinioni sulla sua sicurezza, come nel caso dell’endocrinologo e professore universitario Giovanni Fraiese.
È stata impedita la ricerca e la sperimentazione su larga scala del plasma iperimmune – confermato nella sua efficacia da uno studio pubblicato dal New England Journal of Medicine (Nejm) nel mese di aprile 2022 –ideata e avviata da Giuseppe De Donno, che ha speso la sua vita per questa causa, salvando tutti i suoi pazienti. Da un anno a questa parte è stata avviata una campagna massiva d’inoculazione di tre dosi di una sostanza che viene propagandata come vaccino e che vaccino non è.
È un siero sperimentale: chi lo produce non fornisce dati certi sulla sua fabbricazione, che sono coperti dal segreto e sulla sua sicurezza; chi lo inocula è protetto dallo scudo penale, introdotto per legge; chi l’ha previsto, non può assicurare che quel siero impedisca il contagio e l’assunzione della malattia, perché quel siero non assolve a questo compito. Anzi, i vaccinati possono contagiarsi e trasmettere la malattia e morire, come se non più dei non vaccinati. Le stesse case produttrici affermano che la sperimentazione terminerà nel 2023 e la Pfizer ha ottenuto dall’ente statunitense preposto alla vigilanza sui farmaci, che i dati sulla fabbricazione siano divulgati nell’anno 2076, quando tutti coloro che si sono fatti inoculare il siero non ci saranno più.
È stata addirittura prevista l’inoculazione del siero ai bambini dai 5 ai 12 anni, contro i dati ufficiali delle statistiche mondiali, in base ai quali il virus colpisce i bambini nello 0,01% dei casi. Sulla rivista Nature-Scientific Report, i ricercatori israeliani hanno presentato quest’anno una ricerca in base alla quale nella popolazione al di sotto dei 40 anni alla quale è stato inoculato il siero, si riscontra un aumento del 25% delle morti cardiache o per danni cardiovascolari rispetto agli anni precedenti. Quel siero, in base a dati facilmenti reberibili e provenienti dall’informazione ancora libera, ha prodotto – in Italia e negli altri Paesi – migliaia di morti accertate e decine di migliaia di eventi avversi gravi e meno gravi. Al 1° gennaio 2022, l’indagine di EudraVigilance dell’Unione europea – la banca dati dei morti e degli infortunati per reazioni avverse, eseguita in 27 nazioni delle 50 dell’Unione europea, riporta il numero di 37.927 decessi e 3.392.632 lesioni o reazioni avverse.
Nonostante questi fatti, viene annunciata, per il prossimo autunno, dal Ministro della Salute, la somministrazione di una quarta dose, sconfessando il proclama dei membri dell’ex Comitato Tecnico Scientifico di alcuni mesi or sono, in base al quale la seconda dose avrebbe protetto per i prossimi dieci anni e mentre la scienza medica seria di tutto il mondo avverte sui rischi ai quali andrebbe incontro la popolazione. Sono spariti i dati dell’incidenza dell’influenza, presenti nelle statistiche ufficiali fino all’anno 2019 e da tre anni viene diffuso un bollettino giornaliero su numero dei contagiati e morti per il virus che prescinde dallo specificare di quali patologie concomitanti soffrissero i morti. A causa dello stato di paura in cui è stata fatta vivere la popolazione e allo sfascio del sistema salute – causato da condotte politiche irresponsabili degli ultimi vent’anni, non accertate e tanto meno sanzionate – centinaia di migliaia di persone hanno rinunciato alle cure e alle diagnosi precoci. Come conseguenza, si assiste ad un aumento spaventoso delle malattie, in particolare tumorali e cardiovascolari, determinando una situazione che ha i connotati dell’irreversibilità e che si rivelerà drammatica nei prossimi anni.
Per tre anni è stato imposto l’uso della mascherina e pur essendo stato sospeso a partire dal primo maggio 2022 – solo in alcuni luoghi e per alcune categorie di persone e salvo il comportamento del datore di lavoro che la può imporre – la stragrande maggioranza della popolazione, terrorizzata e soggiogata, però continua ad usarla, pensando che costituisca una misura di prevenzione (contro tutti i pareri degli scienziati veri) e non vede l’ora che tutti tornino ad indossarla, additando al pubblico ludibrio chi l’ha dismessa. Tutti i cittadini sono stati vessati con lockdown che non avevano alcuna giustificazione scientifica: la lesione dei loro diritti costituzionali è stata profonda e irrimediabile; la crisi economica causata, spaventosa, ha determinato la chiusura di centinaia di migliaia di aziende e la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro e una crisi psicologica e sociale di enorme dimensione, che ha colpito soprattutto gli adolescenti e i bambini, tuttora costretti a frequentare la scuola bardati con la mascherina. Migliaia di persone sono state sospese o hanno perso il lavoro a causa dell’obbligo vaccinale decretato per legge, in spregio del loro diritto a esistere e della loro dignità.
Questi fatti e molti altri che si sono susseguiti – compreso il ruolo dell’informazione televisiva e della carta stampata, pagata con soldi pubblici per eseguire i dettati del regime e invasa dalle opinioni di individui, alcuni dei quali titolari di enormi conflitti d’interessi non dichiarati con le aziende produttrici dei cosiddetti vaccini – sono scivolati addosso al popolo italiano senza suscitare alcun tipo di reazione, mentre tutto porta a ritenere che la cosiddetta pandemia torni ad imperversare agli inizi dell’autunno, che già si preannuncia al freddo, con il riscaldamento razionato, a causa dello stato di emergenza già dichiarato fino al 31 dicembre 2022, causa guerra.
Continua la politica miserabile dei bonus una tantum (inaugurata nel 2018 con l’infame misura del reddito di cittadinanza – imposto da quel Movimento 5 Stelle che dalla sua nascita ha svolto il ruolo di stampella del regime – che prelude al reddito universale, com’è nei desiderata dell’Unione europea e di quei potenti che pensano di trattare l’umanità come una mandria di schiavi). Aumentano in maniera esorbitante i prezzi di tutti i generi alimentari e del 100, 200, 300% quelli delle bollette della corrente elettrica e del gas, della benzina, del gasolio. S’incrementa in maniera impressionante il numero degli italiani poveri (che ha raggiunto livelli mai conosciuti negli ultimi 70 anni), in attesa che i 209 miliardi previsti e in grande parte prestati dal Piano europeo di Ripresa e Resilienza, vengano spartiti tra le Regioni e tra i potentati regionali in progetti che non sono sottoposti alla discussione del Parlamento e quindi dell’opinione pubblica. Il Governo, contro il sacro principio del ripudio della guerra, sancito dalla Costituzione, decide di inviare sempre più armi all’Ucraina, concorre a determinare sanzioni sempre più pesanti contro la Russia, inimicandosela definitivamente, stringe patti sempre più scellerati con gli Stati Uniti d’America – principali responsabili della situazione in essere, a causa della politica condotta negli ultimi trent’anni contro la Russia, attraverso l’arma strategica della NATO – di cui è succube e di cui ospita basi nel suo territorio, che diventerebbe uno dei primi bersagli se il conflitto, da terrestre, si trasformasse in nucleare.
Il pantano in cui le donne e gli uomini rimasti liberi si sentono sommersi non è determinato da Draghi o dai suoi referenti internazionali, ne dalle oligarchie dei partiti attuali (molti dei quali scompariranno a breve, salvo la possibile sospensione del diritto al voto), che per garantire le indennità pensionistiche dei loro parlamentari alla prima legislatura – matureranno nel mese di settembre 2022 – hanno consentito che si susseguissero Governi sorretti da maggioranze non elette dal popolo e decreti legge e atti amministrativi estranei allo spirito e alla lettera della Costituzione, senza che il Parlamento intervenisse e svolgesse il suo ruolo di contrappeso al potere legislativo. Non è neanche determinato dal potere giudiziario, che sino ad ora non ha ritenuto d’intervenìre rispetto alla lesione dei diritti inalienabili e insopprimibili dei cittadini, com’è invece avvenuto in molti altri casi della storia italiana, quando la Magistratura ha peraltro svolto un ruolo che molti giuristi hanno giudicato esorbitante in relazione ai limiti ad essa imposti dalla Costituzione. Il pantano, insomma, non è il prodotto di quello che è avvenuto negli ultimi tre anni. È il prodotto della corruzione morale e materiale in cui questo Paese vive da decenni e decenni.
Rispetto alla corruzione materiale, basta dire – considerando il fatto che rilevantissimi territori e ambienti italiani sono letteralmente nelle mani e nelle disponibilità delle organizzazioni criminali, mafiose e para-mafiose, massoniche e para-massoniche – che l’indice di percezione della corruzione (che va da 0 per i Paesi più corrotti a 100 per quelli meno corrotti), elaborato annualmente da Transparency International, assegna all’Italia per il 2021 il 42simo posto su 180 Paesi nel mondo (17simo posto sui 27 Paesi UE).
L’aspetto della corruzione morale – meglio: della degradazione morale e spirituale dei costumi, della società e del popolo italiano – è ancora più importante e inquietante. Ha impedito che si facesse luce storica (quindi, obiettiva) su fatti enormi che si sono succeduti dall’unità d’Italia ad oggi. Elenchiamone solo alcuni: l’origine del Risorgimento italiano, voluto dalla Massoneria anglosassone e subìto dal Meridione d’Italia, che l’amministrazione sabauda depredò delle sue industrie e delle sue ricchezze, trasferite al Nord, insieme a buona parte della popolazione meridionale, costretta per oltre cent’anni ad emigrare per garantirsi la sopravvivenza; da quell’unità dello Stato italiano ebbe origine l’ormai inaffrontabile questione meridionale, che non è una questione legata al divario economico tra Nord e Sud, ma è di matrice politico-culturale, causata dalla totale ignoranza nella quale è stata lasciata vivere, di generazione in generazione, metà della società italiana; la Resistenza e la guerra partigiana, occultata nella sua realtà persino nei testi scolastici e proposta come modello ideologico da seguire e da celebrare; gli innumerevoli scandali di carattere finanziario che hanno costellato l’intera storia della Prima Repubblica, poi dissolta dall’iniziativa giudiziaria dei giudici di Milano, che salvarono il Partito Comunista, dominatore – attraverso la sua ideologia e il fiume di denaro che gli è pervenuto per decenni dall’URSS – della scena politica ed economico-finanziara e di tutti gli ambiti del vivere civile e sociale del Paese dal dopoguerra ad oggi; la strategia della tensione, di cui sono stati autori apparati dello Stato, che per almeno vent’anni hanno cercato di destabilizzare per stabilizzare, utilizzando fazioni ideologizzate di fronti opposti, che hanno seminato il terrore e centinaia di morti; l’assassinio di Aldo Moro, che nonostante innumerevoli processi e due commissioni d’inchiesta parlamentare, resta il più grande mistero italiano, che ancora oggi, a distanza di 44 anni, grava sul futuro del Paese; l’adesione all’euro, che insieme alla gestione della politica economico-finanziaria e monetaria degli ultimi vent’anni, ha reso l’Italia legata mani e piedi alle decisioni delle oligarchie burocratiche di un’Europa che non è mai stata un soggetto politico e ha cancellato la sua sovranità di Stato, legata indissolubilmente alla possibilità di emettere moneta; la dismissione di gran parte del patrimonio pubblico e la sua privatizzazione, avvenuta agli inizi degli anni ’90, di cui fu uno dei principali artefici proprio l’attuale Presidente del Consiglio; le commistioni evidentissime, e in molti casi accertate giudiziariamente, tra gli apparati dei sistemi mafiosi e criminali e quelli dell’alta finanza; la stagione dei cosiddetti diritti civili, che ha consentito – attraverso l’approvazione delle leggi sul divorzio e sull’aborto, grazie all’arrendevolezza ed alla complicità della Chiesa post-conciliare – la distruzione del nucleo centrale di ogni società, la famiglia e, insieme allo spregiudicato utilizzo dei sistemi anticoncezionali, l’azzeramento degli indici di crescita della popolazione, sostituibile nei prossimi 10-15 anni da milioni e milioni di immigrati, com’era nei desideri e nei progetti dei potentati massonici dell’inizio del secolo scorso; la diffusione su larga scala, persino negli asili, dell’ideologia del gender, che concorre in maniera determinante ad edificare una società che si vuole privare dei principi di ordine naturale e quindi di Dio.
Prima della cosiddetta pandemia, in Italia erano già accaduti questi fatti e rispetto al loro susseguirsi non si è mai manifestata l’identità di un popolo. Il popolo italiano, rispetto a questi fatti, non ha mai chiesto di sapere la verità. Si è sempre rifiutato, nella sua quasi totalità, di conoscerli, di esaminarli, di studiarli. Li ha vissuti come vive ora: nell’indifferenza, nella tiepidezza e nell’ignavia più totali. Si è consegnato al potere, che di volta in volta cambiava la sua maschera, restando sempre uguale a se stesso.
C’è ora da stupirsi se questo popolo rimane paralizzato e inerte di fronte ad una dittatura sanitaria che cela un disegno evidente di diffusione del terrore generalizzato per finalità estranee alla protezione della popolazione, ma sinergiche ad un disegno di proporzioni molto più grandi, che diventa sempre più evidente, giorno dopo giorno, goccia dopo goccia? C’è da meravigliarsi se questo popolo subisce l’annuncio di dover vivere nei prossimi mesi il regime di un’economia di guerra, perché l’Italia – invece di operare per la pace, che a parere del Presidente del Consiglio si potrebbe ottenere spegnendo i condizionatori d’aria – si schiera a fianco di un regime, quello ucraino, così democratico che nel suo territorio ospita bio-laboratori che hanno l’obiettivo di attentare alla sicurezza mondiale, è stato autore per otto anni di massacri di popolazioni filo-russe al suo interno ed ha una componente del suo esercito che si richiama al nazismo?
Né stupore, né meraviglia, quindi, ma consapevolezza degli uomini e delle donne rimasti liberi di dover combattere per l’affermazione della Verità. Hic et nunc, in questo tempo storico. Dio fa nuove tutte le cose e tutto concorre al Bene per coloro che Lo amano. Attraversare moralmente integri l’empietà che ci circonda – offrendo le inevitabili sofferenze che questo comporta – rappresenta di per sé, da un lato, la ragione principale della nostra esistenza in questo territorio del mondo, dall’altro, la speranza di renderlo migliore per la vita che ci rimane e per il futuro dei nostri figli.
***
(Sono ancora disponibili copie dell’ultimo libro di Danilo Quinto (VENDITORI DI SOFFERENZA – Danilo Quinto). Chi lo volesse può scrivere all’email pasqualedanilo.
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A proposito di «giuramento di Ippocrate», come la mettiamo con la solenne proclamazione del Giuramento che ogni medico deve fare prima d’iniziare la professione, e in particolare col quarto articolo: «Giuro […] di non compiere mai atti finalizzati a provocare la morte» (cosa per altro che conferma lo stesso significato del termine «medico», e facendo il contrario lo contraddirebbe); come la mettiamo con quei numerosissimi medici, la cui “professione” consiste invece di compiere “atti finalizzati a provocare la morte”, autorizzati o no da leggi infami (aborti, “eutanasie”, “protocolli” che anziché curare hanno serie probabilità di portate alla tomba, ecc.)? Non è che, senza che il popolo sappia, è stata praticata una leggera modifica al titolo della formula, e anziché «Giuramento d’Ippocrate», ora la chiamano “Giuramento d’ipocrita”?
caro EX, i medici di “ultima generazione” non giurano più!
Il Giuramento d’Ippocrate è stato sostituito dal Protocollo…
Ah! E’ così? Beh! Che i medici «di “ultima generazione”» agiscano nel rispetto del Protocollo… scorrendone gli articoli non pare molto vero.
https://www.omceo.me.it/ordine/cod_deo/commentario.pdf
E questo risulta di una clamorosa evidenza dalle esperienze dell’ultimo paio d’anni.
L’articolo 3 per esempio recita: «Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana». D’accordo, non ha la stringatezza, e conseguentemente efficacia, dell’art. 4 del Giuramento d’Ippocrate (la prolissità, spesso assumente l’aspetto di fumosità, è tipica del modo di regolamentare o legiferare dei tempi moderni, non senza motivo), ma mi sembra che chi uccide un «Uomo» (scritto in questo modo credo voglia intendere un essere umano) nel seno della madre non mi pare che segua le indicazioni di questo articolo del Protocollo.
Ma, sempre considerando i comportamenti di moltissimi medici in questi ultimi anni (per fortuna non di tutti, va detto a lode di chi non vi si è adeguato), molti sono gli articoli del Protocollo (anche leggendo i Bestiari stilumcuriali) che sono stati traditi dai medici, non solo delle nuove generazioni. Per esempio i 5, 12, 14, 17, 36, 37. ecc. ecc., oltre ad altri saltati o seguenti.
Un capolavoro d’ipocrisia poi (giusto per ricordare il “Giuramento d’ipocrita”) è l’art 41, pudicamente titolato «interruzione volontaria di gravidanza»: «L’interruzione della gravidanza, al di fuori dei casi previsti dalla legge, costituisce grave infrazione deontologica tanto più se compiuta a scopo di lucro. Il medico obiettore di coscienza, ove non sussista imminente pericolo per la vita della donna, o, in caso di tale pericolo, ove possa essere sostituito da altro collega altrettanto efficacemente, può rifiutarsi d’intervenire nell’interruzione volontaria di gravidanza»
Qua praticamente si sta dicendo che se pratichi l’aborto commetti «grave infrazione deontologica». Però se te lo permette la legge hai tutti i requisiti inerenti al rispetto della deontologia.
L’ipocrisia comprende anche la definizione di “obiettori” riferita a quei medici che, dal momento che conoscono il vero significato di “deontologia”, non considerano il fatto che una turpe legge consenta l’omicidio di esseri umani, ed essendo gli unici, non praticando aborti, a rispettare veramente la deontologia della loro professione, altro che “obiettori”, a loro spetta veramente il titolo di “medico”, e non di “boia” che vale per gli altri.
Ovviamente concordo con l’analisi di Danilo Quinto cui aggiungo lo scoramento che mi sta assalendo in questi giorni drammatici. La corruzione generalizzata , a mio avviso, ha come causa prima il cattivo esempio dei capi, in tutti i gangli del vivere sociale.
La responsabilità maggiore é dei battezzati, ancora in maggioranza, almeno sulla carta, in Italia, che si comportano ormai come pagani; nessuno li riprende, dal momento che coloro che dovevano essere sale della terra hanno perso il sapore e non servono che ad essere calpestati. Per questo saremo soppiantati da non battezzati e per questo la nazione che la civiltà cristiana innestatasi a quella grecoromana aveva plasmato come un gioiello tra le genti, la meta da esse più agognata oltre che invidiata, arretrerà a terra da pascolo. Non si illudano i folgorati con grembiulino e compasso: l’italia senza gli Italiani sarà una latrina. Si accomodino pure.
L’ultima parola non sarà la loro.
Intanto ci sono ancora persone oneste in Italia? Direi di sì, in tutti i settori.
Ma sono noci in un sacco, voci isolate, senza microfono o cui viene tolto, con le buone o con con le cattive. Non dimentichiamo i coraggiosi magistrati trucidati ( non avete l’idea della bellezza del campo in cui fu inseguito e ucciso Livatino) i politici assassinati perché patrioti, i docenti vilipesi perché non omologati (credo che abbiate seguito la vicenda da delirio del docente universitario messinese che copiato i suoi libri. Il danneggiato ha perso la causa! ), i sacerdoti fedeli a Cristo trasferiti in sedi disagiate e scarsamente abitate.
Noi stessi, che abbiamo trovato asilo in questo blog diretto da un giornalista che ha scelto di restare fedele alla ricerca della verità, dimostriamo più o meno di avere il suo stesso ideale.
Il fatto è però che siamo vicini alla resa dei conti.
Ho l’impressione che gli ultimi eventi stiano causando una sorta di scrematura della società.
È sorto più di un movimento politico attorno a figure stimabili, di estrazione genuinamente cattolica, cosa che sarebbe stato utopico immaginare solo tre anni fa.
Non ho ben chiaro tuttavia se e a chi potrà giovare.
Se ci saranno superstiti, non si volgeranno certo indietro.
Tutti i lupi che nel dopoguerra hanno avuto la meglio sugli agnelli sono ormai ben piazzati e pronti alla liquidazione finale della nostra patria.
La questione meridionale é ormai anche questione settentrionale : hanno usato il covid 19 per livellare il Paese .
Forse la scrematura serve solo all’Onnipotente.
Tutto molto vero. Purtroppo.
Il titolo enuncia una tesi di cui l’articolo (pieno di ipotesi discutibili) non riesce a dimostrare la verità.
Spiacente di scontentare la claque io fischio.
Fischi quanto vuole, ma le evidenti verità esposte da Danilo Quinto gridano molto più forte. Per questo complimenti a lui.
Le evidenti verità che riguardano il presente ormai ce le siamo raccontate e riraccontate fino alla nausea. Nella parte diciamo storica ci stanno cose assurde. Quali industrie il Regno d’Italia ha spostato dal sud al nord? Chi può dire che le guerre di indipendenza siano state volute dalla massoneria britannica e non dalle ambizioni di Casa Savoia e dalla mal sopportazione da parte delle popolazioni del dominio straniero su determinate regioni? Le X giornate di Brescia per citare un esempio le hanno volute i massoni ?
Per il resto ridete pure di me, tanto anch’io posso ridere di voi.
sai che dispiacere
Gli applausi sono applausi, conta anche uno di più o uno di meno. Ma quando applaudi nessuno ti chiede la carta d’identità, il titolo di studio e il curriculum vitae. E perchè te lo chiedono quando fischi?
Il male è antico, se ne lamentava Dante e dopo Manzoni, con in mezzo 550 anni di “Francia o Spagna purchè se magna”, si potrebbe stare quindi tranquilli ma le vecchie strutture sociali dissolte , le famiglie indebolite, i legami col territorio disgregati, la denatalità, il cretinismo sempre più diffuso, non fanno certo ben sperare.
Due annotazioni:
– solo tachipirina e vigile attesa sono state in vigore sino al 30 novembre 2020, poi al protocollo hanno aggiunto anche fans (antiinfiammatori), per quanto ancora oggi ci siano dei medici che si ostinano a non prescriverli.
– la Pfitzer aveva chiesto la secretazione della documentazione per 76 anni ma un giudice ha imposto di fornire tutto entro 8 mesi.
Tutto il ragionamento è perfettamente condivisibile e l’analisi assolutamente puntuale, però se è vero che “la degradazione morale e spirituale…nella quale è stata lasciata vivere…nell’indifferenza, nella tiepidezza e nell’ignavia più totali”, questa conclusione suona un po come la risposta che i più oggi danno: “eh!…sò ragazzi”, a qualsiasi malefatta si assista. Anche se vivi nell’incoscienza perché non trovi chi ti insegni e ti guidi, quando “cresci” non hai più giustificazioni, perché da solo puoi studiare, ricercare, metterti in dubbio, confrontarti, EVOLVERTI. A me sembra che sia peculiarità del popolo italiano quella di pensare solo a se stessi fregandosene del prossimo e delle implicazioni del proprio operato; in vita mia, mi dispiace, ma non ho mai incontrato qualcuno che per motivi di principio abbia scelto di andare contro i propri interessi, per questo non riesco a giustificare in alcun modo il comportamento della maggioranza degli Italiani durante la pseudo-pandemia e poi con i vaccini, che ci ha portato al punto in cui siamo oggi, ed è solo per questo che infatti concordo che ormai l’unica nostra via d’uscita sia la preghiera, in risposta anche a chi ancora pensa che si tornerà a votare e fa “programmi” filosofici per un futuro utopico mentre la gente è ridotta sul lastrico e non sa come andare avanti perché già di fatto sotto il giogo di chi ha voluto ridurla in schiavitù. A questo proposito segnalo caldamente la lettura di un retweet di Alessandro Meluzzi trovato stamane su Blondet@friends che riguardava una dichiarazione fatta sul social da Jacob ROTHSCHILD per il NWO: “… quando la stragrande maggioranza delle persone si arrendono e ti permettono di iniettare loro una sostanza che qualsiasi essere umano libero e pensante come te rifiuterebbe, senza nemmeno sapere quali sono le sostanze, ma fidandosi dei loro governi e delle nostre reti di media, allora questa è certamente la vittoria più importante che la nostra struttura può sperare”…
“…in vita mia, mi dispiace, ma non ho mai incontrato qualcuno che per motivi di principio abbia scelto di andare contro i propri interessi”: in realtà qualcuno c’è stato e c’è, e nemmeno pochi, penso a tutti coloro che pur di non cedere al ricatto vaccinale hanno accettato di perdere lo stipendio, di perdere il lavoro, di perdere amici, di perdere a volte proprio tutto…
ed io sono tra quelli e ribadisco quello che ho detto, ci contiamo sulle dita di 1 mano.
E aggiungo:
di essere trattato indecorosamente per il semplice fatto di non aver ceduto al ricatto vaccinale e perciò, pur essendo un valido insegnate sotto ogni punto di vista, “reintegrato” ultimamente a scuola dopo mesi senza stipendio, ma confinato a mo’ di appestato in una stanza (poco più di un ripostiglio delle scope) a nulla fare 36 ore a settimana. Una vergogna incommensurabile di cui questa genia di farabutti e impostori che ci governa dovrà un giorno rispondere.
“fidandosi dei loro governi e delle nostre reti di media”.
Diciamola tutta: fidandosi di titolati e supertitolati virologi, epidemiologi, direttori sanitari di reparti di malattie infettive di centri ospedalieri di importanza nazionale, prestatisi alla propaganda pro vaccino.
Quando uno si presenta come scienziato la gente è portata a credere a quello che dice. E’ fatale.
Certo, i creduloni. Ma chi ragiona un pochino arriva a concludere che la scienza, conclamata come verità assoluta, in realtà è solo un atto di fede e sicuramente non di fede in Dio.
no guardi non è un atto di fede è un atto di puro egoismo per continuare a fare gli affari propri
sono le esatte parole di Jacob ROTHSCHILD
e mi permetto di sottolineare se fosse sfuggita una lettura più attenta: “…fidandosi dei LORO governi e delle NOSTRE RETI DEI MEDIA”.
Ottima analisi! Aggiungo che tutti gli orientamenti politici, le numerose, occulte e impunite strategie della tensione non sono farina del “nostro sacco” ma di “sacchi altrui”, unitamente alla nostra amara collaborazione.
Danilo Quinto sta dando una luminosa testimonianza di fede che ha pochi equivalenti nel mondo cattolico “chiacchiere e distintivo”.
Non a caso è uno dei pochi cristiani occidentali perseguitati, grazia annunciata da Nostro Signore ai Suoi figli ma rara in Italia, dove il cd. mondo cattolico è più che altro un territorio occupato da chi crede solo a se stesso, comunque a tutto tranne che a Cristo. Non per nulla i cristiani con più grande fede sono i cristiani d’Oriente, che hanno vita dura ma parlano e agiscono in modo molto diverso da noi.
Caso rarissimo, non parla di amore universale (che esiste solo a parole) ma di Massoneria, mafia e corruzione con osservazioni storiche che dovrebbero essere ovvie, ma sono oggi sconosciute o negate dai cattolici “certificati”.
Il suo parlare è sì sì, no, no: gli italiani sono inerti; questa inerzia deriva dalla corruzione morale e materiale, che ha reso anche il mondo cattolico un palcoscenico abitato da maschere, cambiate secondo necessità.
Coraggio Danilo, non sei solo
Che dire? Mi sarei aspettato che l’espressione “economia di guerra” utilizzata dall’attuale presidente del Consiglio potesse suscitare una forte e decisa reazione popolare. Economia di guerra significa razionamento, significa perdita delle libertà e del benessere personale e di quello dei propri cari, non credo sia situazione piacevole da affrontare. Probabilmente ciò è dipeso anche dal Covid che ha fiaccato quello che potremmo definire “il sistema immunitario sociale” o, per meglio dire, la capacità di distinguere il bene dal male sia come singoli che come parte di una comunità.
Occidente tutto da qualche decennio in stato di sistematica recessione morale di coscienze di principi… di etica… questo ci ha sprofondati sempre più verso stato di abiezione tale da poter sorvolare su ogni scelleratezza…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/