InFormazione Cattolica. Le Operazioni Militari Biologiche USA in Ucraina…

16 Maggio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante portare alla vostra attenzione questo commento di InFormazione Cattolica, che ringraziamo per la cortesia. sulla crisi russo-ucraina, e le politiche della Nato e dell’Occidente in quella travagliata regione. In coda trovate l’intervista a un volontario francese che parla di crimini di guerra commessi dai neo-nazisti ucraini, e di altri argomenti scottanti. Buona lettura e buon ascolto.

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Ho saputo che esiste un vecchio detto finlandese che dice: “un russo è sempre un russo, anche se lo friggi nel burro”. Il significato è semplice ed intuitivo: si tratta di un popolo con una forte connotazione identitaria, che va dalla religione alla mentalità, dagli usi e costumi alla tradizione, dalla cultura all’arte, dalla letteratura alla politica.

 

Nonostante la vicinanza geografica con la terra degli zar, gli affari ed i buoni rapporti di lunga data, Finlandia e Svezia entrano nella NATO. Un atto pesante, in questo momento storico, che classifica, almeno sul piano politico, i due Paesi baltici nel Patto Atlantico, così obsoleto ed inutile che il buon senso l’avrebbe dovuto chiudere col crollo del Muro di Berlino nel 1991. Morto il Patto di Varsavia ed il comunismo come regime, non aveva e non ha alcun senso mantenere in piedi la NATO. Mosca si sente braccata e, nel denunciare l’evidenza di questa provocazione, che vede “in pericolo la sicurezza nazionale”, prepara la minaccia nucleare.

A pagina 141 della relazione annuale dell’alleanza atlantica Nato, un documento ufficiale appena diffuso, si trovano le risposte corrette alle domande sbagliate che la politica italiana si è posta sulle spese militari. L’Italia ha aumentato gli investimenti in maniera considerevole nel 2020, anno del virus, con un salto da 21 miliardi di euro a oltre 26. Il parametro di riferimento nei dibattiti politici e televisivi è il 2 per cento del prodotto interno lordo (pil) richiesto dai vertici Nato. I 26.360 miliardi di euro ascritti all’Italia rappresentano circa l’1,6 per cento del pil registrato nel 2020. Come già illustrato in un servizio de L’Espresso, lo Stato ha messo a disposizione della Difesa almeno 30,4 miliardi di euro per il 2022.

L’art. 11 della Costituzione dice che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa” o come mezzo per risolvere le controversie, quindi non consente che si possa attaccare un altro popolo, quanto solo difendersi. Se, senza risolvere un tubo, si è dibattuto in maniera netta, parlando di “Costituzione violata”, quando l’Italia subentrò nella questione afghana in seguito ad un mandato ONU e alla richiesta del governo di Kabul e, in maniera ancor più evidente nella violazione della Carta, con l’intervento dell’esercito italiano in Libia, in quanto una missione di pace non dovrebbe prevedere costanti scontri a fuoco e l’invio di bombe, tutti tacciono di fronte all’invio di armi da guerra ad un Paese straniero che non fa parte di alcuna alleanza con noi?

L’impressione è che si voglia malcelare un atto di guerra perché si hanno le spalle coperte dagli Stati Uniti d’America, ove il nostro premier Mario Draghi ha ricevuto encomi, lodi e pacche sulle spalle da Sleepe Joe.

Fateci caso, si parla sempre di NATO e molto poco di ONU. Senza pensar male, vanno esposti i fatti: il Consiglio di Sicurezza dell’ONU che è l’organo direttivo che adotta gli interventi militari, è composto da 15 membri, di cui 5 con diritto di veto (USA, Regno Unito, Francia, ma anche Cina e Unione Sovietica), per cui non si può parlare di un intervento militare a sostegno dell’Ucraina da parte dell’ONU, perché la Federazione Russa conserva ancora il diritto di veto nel Consiglio.

Infine, e qui viene il bello (si fa per dire): i Russi hanno trovato i documenti relativi alle attività biologiche militari degli stati Uniti sul territorio ucraino, che espongono sia la NATO che alcune importanti case farmaceutiche, per cui l’Ucraina è essenzialmente un enorme laboratorio utilizzato per lo sviluppo di componenti di armi biologiche e la sperimentazione di nuovi campioni di prodotti farmaceutici. Questa situazione genera grossi dubbi su chi sia veramente l’aggressore e chi l’aggredito, su chi abbia reale interesse a continuare una guerra per imprimere la sua supremazia mondiale di potere.

Il Ministero della Difesa russo ha informazioni secondo cui si stanno preparando provocazioni per accusare le forze armate russe di utilizzare armi di distruzione di massa, seguite da un’indagine tipo “scenario siriano” per fabbricare le prove necessario e attribuire la colpa di tutto ai russi. E’ storia già vista, con Saddam Hussein. Le armi di distruzione di massa non sono mai state trovate, ma lui è stato ucciso. Putin non è Saddam, anche se qualcuno vorrebbe fargli fare la stessa fine, con lo stesso metodo.

***

Dichiarazioni di Adrian Bocquet un volontario francese in Ucraina:

“Mi assumo totalmente la responsabilità di ciò che dico. In Ucraina, ho assistito a crimini di guerra: Tutti questi crimini sono stati commessi dall’esercito ucraino. Ma in Francia non ne parliamo!”
Bocquet è un ex militare francese, autore di un libro. Dopo tre settimane trascorse in Ucraina, ai microfoni di SUD Radio, ha deciso di raccontare la sua esperienza. Ecco qualche estratto della sua intervista:
“Quando sono tornato in Francia Dall’Ucraina, sono rimasto scioccato: i canali televisivi invitano esperti che non sono stati in Ucraina e non sanno nulla di ciò che sta accadendo lì. Tra quello che sento dallo schermo televisivo e quello che ho visto con i miei occhi, c’è un abisso.”
“Ho visto l’esercito ucraino sparare alle ginocchia dei soldati russi catturati e sparare alla testa degli ufficiali.”
“Ho visto personalmente i cameramen americani inscenare riprese distorte dai luoghi degli eventi.”
“Tutti gli edifici civili distrutti presentati dall’Ucraina come bombardamenti su civili, non sono altro che il risultato di sparatorie imprecise degli ucraini su installazioni militari.”
“Le forze armate ucraine nascondono munizioni negli edifici residenziali di notte, senza nemmeno informare gli abitanti. Questo si chiama usare le persone come scudo.”
“Bucha è una messa in scena. I corpi dei morti sono stati spostati da altri luoghi e deliberatamente posizionati in modo tale da produrre riprese scioccanti”.

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7 commenti

  • stefano raimondo ha detto:

    “…così obsoleto…”

    Beh, proprio ora due nazioni vogliono entrare nella NATO: non mi pare che tale struttura sia obsoleta (non sto dicendo che a me piaccia la NATO).

    È la Russia stessa che con il suo atteggiamento ha ravvivato la NATO. I russi dovrebbero chiedersi perché tutti i popoli confinanti hanno paura di Mosca e prendono le relative contromisure. E lo dice uno che, come il sottoscritto, aborre un mondo unipolare a trazione americana. Purtroppo il cretinismo di Putin sta sortendo una miriade di effetti tutti positivi per gli americani e per i cinesi, e al contempo negativi per il popolo russo e per i popoli europei, neanche un intelligentissimo e potentissimo nemico sarebbe stato capace di tanto.

    • SIGNOR BREGA ha detto:

      ”I russi dovrebbero chiedersi perché tutti i popoli confinanti hanno paura di Mosca”

      Se lo chiedono ovviamente e, generalmente, (stando anche alle analisi degli esperti più accreditati di geopolitica) la risposta è che sono gli USA che strumentalmente e utilitaristicamente soffiano sul fuoco di questa russofobia dei ”popoli confinanti” (per gli USA, poi, ‘sti ”popoli confinanti” sono molto comodi, in quanto fungono soprattutto da barriera divisoria tra Russia e Germania; barriera acconcia a ostacolare il pericoloso – per loro – avvicinamento strategico tra queste due Nazioni).

      • stefano raimondo ha detto:

        Che gli americani lucrino da certe situazioni mi pare evidente, ma i popoli confinanti con la Russia ne hanno ben donde di essere “russofobi”, viste le invasioni periodiche a cui vengono sottoposti. L’imperialismo dei russi, che rimangono i comunisti di sempre, è talmente lampante da non richiedere ulteriori approfondimenti. E sono talmente ottusi che non è da escludersi che si siano fatti manovrare da Washington come dei burattini. A rimetterci sarà come al solito l’Europa, che dovrebbe una buona volta sapersi svincolare da americani e russi.

        • Signor Brega ha detto:

          La NATO è stata appunto creata per evitare che in Europa sorga una potenza militare avente la capacità si ”sapersi svincolare da[gli] americani” – vedi mio intervento del 16 Maggio 2022 alle 19:26

          (cito solo gli Americani visto che sono loro l’egemone globale e ”l’Europa”, quella che conta, ci ha già rimesso, essendo appunto già de facto alla totale mercé degli yankee – improprio, dunque, usare il futuro)

  • Signor Brega ha detto:

    ”Morto il Patto di Varsavia ed il comunismo come regime, non aveva e non ha alcun senso mantenere in piedi la NATO. ”

    Il compito principale della NATO, del resto, non era quello di contrastare l’Unione Sovietica, ma d’impedire che dal cuore del continente europeo si levasse ancora una volta una potenza vera, ossia militare (la potenza militare – altrui -, infatti, è la sola potenza che è in grado di dare ambascia all’egemone globale, checché gli economisti nostrani scherzino del contrario).

    Ecco svelato il motivo, onde ha ancora, la NATO, effettiva e reale esistenza, in questa nostra realtà materiale e terrena, e cioè: geopolitica.

  • Adriana 1 ha detto:

    Oltre alla presenza dei laboratori biotecnologici…esiste in rete una immagine del globo terrestre visto dalla direzione Polo Nord da cui si vede benissimo la impressionante corona dei centri militari NATO che assedia la Russia.