Laporta, il 9 Maggio, Moro e Altri: Carlo Nordio Abbandoni i Toni Trionfalistici…
9 Maggio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il generale Piero Laporta offre alla vostra attenzione questa penosa e dolora memoria dei 9 maggio, quelli passati, e il presente. Buona lettura.
§§§
La Divina Provvidenza lascia libertà di fare ai malvagi, libertà piena del tutto, della quale essi abusano, per poi accusare Nostro Signore di consentire il male. I malvagi, abusando della libertà loro concessa e limitando la libertà altrui senza porsi limiti, per un verso si confessano ambasciatori del Male e per un altro finiscono per azzannarsi l’un l’altro, oppure rimanere vittime delle loro imprese. In sintesi, come disse san Giovanni Paolo II: «Il male divora se stesso», non senza travolgere molti innocenti. D’altronde tutti si deve morire, per un motivo o per un altro.
“La verità è quanto è”, disse san Tommaso. Con quest’occhio osservo scorrere questo 9 Maggio. Quest’anno è un quadruplice anniversario. Primo. La morte di Aldo Moro e il suo ritrovamento in un’auto in via Caetani. Secondo. La vittoria dell’Armata Rossa nella Grande Guerra Patriottica. Terzo. È un evento in fieri. Stamane è atteso il discorso di Vladimir Putin; secondo alcune fonti sarà un “discorso da giorno del giudizio”. Quarto. Il 9 Maggio 1944, gli alleati bombardarono il noto centro strategico di Rocca di Mezzo, in provincia de L’Aquila, ammazzando Annunziata Tiberio in Colananni di anni 58, Chiara Colananni di anni 30, Pia Scoccia in Scoccia di anni 31, Olimpia Benedetti in Scoccia di anni 32, Iole Di Gianpasquale di anni 23, Loreto Giuliani di anni 72 e le piccole Santina Babbo di anni 13, Diva Del Giudice di anni 15 e Maria Laura Scoccia di anni 2. Di questi terroristi giustamente massacrati dai bombardieri americani non si ricorda né il figlio di don Bernardo Mattarella né quanti impegnati a ricordarci quanto è cattiva la guerra contro l’Ucraina.
Tutti invece ricordiamo con affetto le “missioni di pace” nei Balcani, 140mila morti di cui 3mila bambini; in Iraq, 150mila morti, circa un terzo bambini e adolescenti; guerra in Afghanistan 47mila civili e 24mila in Pakistan. Non commemoriamo neppure i 500mila morti in Siria e non si sa quanti col gas nervino dei ragazzi della Hillary Clinton. E via massacrando, primavere mussulmane incluse.
L’ex pm Carlo Nordio fa un passo avanti. In prima, sul Messaggero dell’8 Maggio 2022, a proposito di Aldo Moro: «Il brigatismo fu sconfitto dalla resistenza dello Stato. Fu un salutare e nobile esempio di coesione nazionale e di logica politica, perché nulla quanto la resa aumenta gli appetiti del ricattatore. […] È un principio che vale anche nelle relazioni internazionali, e che ci impone oggi di aiutare l’eroica resistenza opposta dall’Ucraina alla criminale invasione di Putin».
Brigatisti sconfitti? Se persino una persona seria e stimabile come Nordio sprosecca così, ne siamo certi: lo Stato è sgominato dai mandanti di via Fani, dai ricattatori del 1978, i medesimi che ricattano il mondo oggi, 45 anni dopo.
Joe Biden, come Nordio dovrebbe sapere, è un nipotino di Henry Kissinger. La casa reale inglese, è tuttora al vertice delle peggiori consorterie globaliste, a destabilizzare anche l’Italia. Biden e Bojo vogliono la terza guerra mondiale, vogliono la guerra nucleare, Nordio, ancora non l’ha capito? Vogliono le bombe russe su Aviano, vicino casa sua, Nordio, per scatenare l’apocalisse nucleare. E lei sprosecca tirando paralleli fra il 1978 e oggi? Anzi no, ha ragione, dopo tutto: due sconfitte, due disfatte peggio di Caporetto.
Nordio dovrebbe conoscere bene le mescolanze fra politica internazionale e crimine. Nella sua area di interesse operò Felice Maniero, protetto da mani misteriose, mentre portava armi in Slovenia e avvelenava di eroina i giovani veneti, con contorni di rapine, violenze e omicidi. Maniero se la spassa impunito, proprio come i fontocci BR, a spese dello Stato, a nostre spese. Tali sconcezze cominciarono con via Fani, la cui storia è raccontata da tale Morucci Valerio, amanuense del famigerato Memoriale[1], insieme a serventi DC. Il Memoriale affiorò nel 1991, secondo un inaffidabile servizio del quotidiano l’Unità[2].
Il documento fu oggetto del procedimento penale n. 3703 del 1990, mentre Francesco Cossiga, estimatore del Morucci, fu nel Quirinale. Il procedimento fu innescato per iniziativa d’un privato cittadino, invece che per mano delle distratte e preposte autorità. Tale procedimento fu artificiosamente interrotto. Carte galleggianti nelle fognature della Repubblica sin dal 1986. Carte dettate[3] da agenti del SISDE, Servizio Informazioni per la Sicurezza Democratica.
A dar credito al Memoriale, il 16 Marzo 1978, alle ore 09.02, in via Fani, un manipolo di BR, ritrovatisi presso un bar, assalirono due auto, sulla prima delle quali vi sarebbe stato l’onorevole Aldo Moro. Uccisi i cinque agenti, i presunti sicari si dichiarano autori del rapimento e in seguito dell’assassinio del presidente della Democrazia Cristiana. Il Memoriale fu “assunto in carico” nel 1991, dalle mani di Cossiga all’archivio della Procura romana, senza porre quesiti al presidente della Repubblica.
Le Istituzioni, sulle quali grava il dovere della verità verso i cittadini, portano invece calce e mattoni ai castelli di bubbole, grazie a incapacità, silenzio omertoso, schiamazzo fallace, inquinamento probatorio e infine ricordi al prosecco.
Non stupisca quindi, giustapponendo i BR ad apparati statali di tale livello, se tutt’ora sui criminali brilla un’aura leggendaria, quantunque siano un manipolo d’improvvisatori, i BR, di modesta qualità criminale, non più d’un gradino oltre i bulli di periferia.
Essi poterono aggredire inermi isolati, sparare e persino uccidere, se in netto vantaggio numerico, di sorpresa, alle spalle, a bruciapelo. Non furono in grado d’andare oltre. Non furono costoro a recare e dispiegare la «geometrica potenza»[4] in via Fani.
Nonostante tutto, la patente “comunista” sorregge e alimenta tuttora il mito BR. Quanti ebbero (e tuttora hanno) contiguità ideologica – operai, insegnanti, scienziati, avvocati, politici, giornalisti, magistrati, poliziotti, carabinieri, prelati, sindacalisti, intellettuali, cantanti…- gratificano i BR della propria soggezione, li favoreggiano, non di rado prestano complicità attiva, ancora oggi, con molti comuni cittadini si prestano a nascondere la verità o, per meglio dire, ad asseverare le falsità.
La contiguità ideologica, trascolorante in omertà o in complicità, non risparmia venerati maestri del giornalismo, vecchi e nuovi, sopravvissuti dalla prima Repubblica, deceduta con Aldo Moro, riversatisi nelle successive, intorbidendone la politica. E, a quanto pare, in questo lerciume, dobbiamo sentire da un ex pm che lo Stato ha vinto. Nordio, lei lo sa bene, lo Stato fu intransigente dal 16 Marzo al 9 Maggio 1978. Ciro Cirillo[5] le dice nulla?
Nordio, lasci stare i trionfalismi fuori luogo di questo Stato genuflesso e in mutande proprio a partire dalla morte di Aldo Moro. Se vuole, prenda le difese di Zelenski, dopo tutto della stessa pasta di Felice Maniero, a lei ben noto. Sì, Zelensky è un ottimo specchio di questi governanti. A noi non rimane che la fiducia nella Divina Provvidenza. In quanto al resto, “la verità è quanto è”. L’arringa sgangherata a difesa d’uno Stato intransigente dal 16 marzo al 9 maggio 1978 non fa onore a Nordio e a quanti come lui. www.pierolaporta.it
***
[1] Pubblicato da Gabriella Pasquali Carlizzi “Il memoriale. Dagli Atti del proc. pen. n° 3703/90 C.R.G.P.M.”, passato attraverso una quantità di vicissitudini, giudiziarie e non solo. https://bit.ly/3kUClB3
[2] L’Unità 17 Agosto 1991 pag.1
[3] Intervista con l’Autore del generale dei Carabinieri Antonio Cornacchia
[4] Franco Piperno, “Dal terrorismo alla guerriglia” in “Pre-Print”, Dicembre 1978
[5] Assessore regionale all’Urbanistica della Campania, per farlo liberare dai BR lo Stato scese a patti coi terroristi, pagò un riscatto e si compromise con la Camorra.
Gen. D.g.(ris.) Piero Laporta
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Categoria: Generale
La sua analisi, Generale, non fa una piega. Purtroppo la situazione continua. Lo Stato protegge gli infami e vessa i cittadini onesti.
Spero vivamente, Generale, che ci faccia conoscere questi anagrammi decrittati.
Aspetto peraltro con curiosità il libro della Rubettino che ho ordinato giorni fa.
Ho letto l’intervista a Bettino Craxi e mi ha riportato ai giorni in cui ho incontrato e parlato con la signora Eleonora Moro.
Invitata da un sindaco socialista di fede craxiana a un incontro sui fatti tragici che stiamo ricordando, aveva accettato perché provava gratitudine per il gesto umano di Craxi.
Oggi ritengo che non solo la famiglia Moro ha perduto il suo capo, ma che tutti gli italiani abbiamo perso una possibilità di riscatto dalla condizione di servaggio in cui ci hanno affondato in tutti questi drammatici anni ominicchi di paglia.
Quel libro Rubettino è l,’ennesimo inutile fiume di parole
Farò conoscere tutto
Per ora ho depositato in Procura
Preghi per me perché quelli sono assassini, luridi assassini, protetti dall’alto e dagli USA, un tempo pure dall’Urrs, ora non più
Generale La Porta,
che risponda a ciascuno di noi é un tratto di delicata signorilità che apprezzo molto.
Grazie e che Iddio la benedica!
È il minimo ch’io possa fare, rispondere a quanti hanno la pazienza di commentare, oltre che leggere. In quanto alle benedizioni divine, ci faccio proprio conto, dopo l’esposto depositato ieri nella procura romana, sugli anagrammi di Aldo Moro.
Ne ho decrittati 4, consecutivi, individuati non casualmente e decrittati impeccabilmente. In barba ai cialtroni ultimamente risegliatisi.
Nel frattempo ricordiamo, almeno on parte, come andarono le cose
https://spazio70.com/anni-70/brigate-rosse/i-capi-delle-br-protetti-dallalto-o-diretti-dallestero-bettino-craxi-sul-caso-moro/?cn-reloaded=1
Caro Marco questa intervista a Craxi del 1978 sarebbe bene riscoprirla
Ciao
Concordo in tutto Gen. Laporta, lei mi ha aiutato a riscoprire la figura di Aldo Moro, falsificata dai nostri peggiori nemici anglo-americani. Il giorno in cui questo sporco impero tirerà le cuoia farò festa come mai prima!
Cominci a organizzare la festa perché manca poco e non manchi di invitarmi😅
Caro Laporta non ci conosciamo in terra umana, ma ci riconosceremo nella “casa del Padre….”,
Gesù ce lo ha promesso.
Nella “casa del Padre….” c’è VERITA’
Grazie
Ne sono certo, davvero
Ottima stilettata Piero. Stilettata prima di tutto contro la nostra pochezza, contro la nostra provinciale subalternità nei confronti di tutti quelli che “abbaiano”. Non eravamo così
Caro Marco più invecchio più sono insofferente verso la c.d. destra, un conglomerato di buffoni trasformisti.
Non siamo in grado di offrire una classe dirigente che non sia trasformista.
Buffoni al prosecco o da boudoir.
Non per caso le voci contro la guerra arrivano sempre più numerose dal versante marxista. Non per virtù ma per conoscenza.
Essi sanno bene che la guerra f
mondiale apre le porte alle guerre civili.
Nordio è uno dei tanti cicisbei come Berlusconi.
Mi domando se lo Stato italiano sia in mutande dal 1978 o da molto prima: dal 25 luglio 1943? Dal 22 ottobre 1922? O direttamente dal 1861?
L’Italia non e’ mai stata un Paese sovrano.
1848
Analisi dolorosamente perfetta.
I predatori finanziari Anglo vogliono la terza guerra mondiale, e’ vitale per mantenere la loro egemonia finanziaria e militare – indispensabile, questa, per proteggere la prima-.
Gli Usa sono solo una banda di gangster travestita da Stato, ma in questa guerra la testa del serpente e’ a Londra ; la brexit non e’ stata un caso, era finalizzata allo sganciamento da una Europa devastata e immiserita.
Ci sono più collaborazionisti oggi che a Salò
Una frase in particolare su cui riflettere: “il dovere della verità che grava su ogni politico”. Tra i molti esempi penso al Sig./Dott./Prof./Avv. Giuseppe Conte, già presidente del Consiglio che nel gennaio 2020 chiese lo Stato d’emergenza (non sia mai che qualche magistrato lo possa accusare di omissione), dichiarando in quell’occasione “siamo pronti per l’emergenza” per poi chiudere l’Italia modo barocco, sommando cioè il “troppo” del resto d’Italia” ed “troppo tardi” della bergamasca nel marzo di quell’anno. In seguito Conte, insieme al suo ministro della salute, dichiarò che quelle dichiarazioni erano giustificate dall’esigenza di evitare il panico. Ecco: questo evento è paradigmatico sull’uso della verità nel rapporto tra cittadino e politica.
L’esperienza maturata a partire da quei giorni mi porta a concludere che se ciascuno di noi non salva la verità, a perire non sarà soltanto la pecorella smarrita, a cui il buon pastore è disposto a sacrificare la sua vita, ma l’intero gregge, rimasto privo di pastori insieme buoni, credibili e coraggiosi.
Povero Giuseppa, a quanti padroni deve dire sì?!?
Quindi tutti, a quanto pare Nordio per primo, dobbiamo leggere: “L’urlo di Moro”, Carlo Gaudio, Rubbettino editore.
lasci perdere è un’altra gabola
Le prometto una sorpresa
e nella chiesa oggi 9 mag 2022 siede “ satanello “ coi satanelli e quasi tutti zitti in attesa del peggio che deve venire
Macché satanico! È un imbecille, fattosi intortare dalla figlia d’una prostituta che volle inguaiare Becciu, ben consapevole delle mene di costei.
Solo un cretino può autocospargersi di letame in tale grottesco modo. I giornali inglesi e danno aresoconti. Gli italiani?…🤣🤣🤣🤣🤣
Ancora e sempre grazie, Generale.
Dolorosissimo memorandum, ma necessario per le nostre menti appesantite dalla quotidianità e imbalordite dall’intruglio, dalle menzogne, dall’accidia e dalla codardia.
Non capisco se gente di prestigio intellettuale ancora non conosca la verità su Moro e su Mani Pulite e sugli altri, innumerevoli, atti di destabilizzazione sistematica della nostra povera patria, odiata perché cattolica e geniale, o se invece sia collusa e correa.
Lo sa Iddio.
Che il Cielo non resti chiuso alle nostre grida di aiuto!
O saremo perduti.
Santo Rosario tutti i giorni, tutti i momenti possibili. La Chiesa è il mondo han visto e vedranno momenti peggiori.
L’acqua chiara è trasparente per questo tanti personaggi preferiscono la melma.Ci possono sguazzare indisturbati coprendo tutte le loro sozzire .Il torbido nascondeq e la colpa e’ di qualcun’altro.che mescola.e non della propria asininita’
Caro Pietro, dopo Giovanni Leone – calunniato dai radicali, dal PCI, dal Psi, dalla Dc – il Quirinale è diventato la fognatura della Repubblica.
A Leone doveva succedere Aldo Moro.
Lo hanno fatto uccidere per impedirlo.
Signore, Ti supplichiamo, manda i Tuoi flagelli sui malvagi, sui nuovi faraoni e sui loro satanici servi, affinché possano convertirsi.
Ti invochiamo per il sangue dei milioni di martiri innocenti uccisi per il diletto di costoro, affamati per il loro godimento, oppressi per la loro ricchezza.
Umilia il Faraone e i suoi servi, Ti supplichiamo umilmente, per le Tue promesse – NON PRAEVALEBUNT – per il Tuo nome, per la Tua Santa Croce, convertili: che siano o anime salvate o polvere dispera.
Ti supplichiamo per i più deboli e gli indifesi dei Tuoi figli.
Buongiorno a tutti.
Resta tutt’ora ignoto il motivo per cui l’umano vende e si vende, svende e si svende per 33 spiccioli.
Grazie generale
Grazie. La prego di rileggere l’incipit😇
CONDIVIDO
Grazie, lo mandi in giro per favore