Processo in Vaticano. La Dichiarazione di Becciu, le Perplessità di George Pell.
7 Maggio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, continua il processo in Vaticano legato all’acquisto da parte della Segreteria di Stato di un palazzo a Londra a Sloane Square. Il card. Angelo Becciu ha presentato una sua dichiarazione, di cui grazie a Korazym.org presentiamo un riassunto.
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“Ecco la mia verità, ecco la mia innocenza”
I punti principali della dichiarazione spontanea [*] resa nell’udienza del 5 maggio da Sua Eminenza Cardinale Angelo Becciu
Con una lunga dichiarazione il Cardinale ha affrontato tutte le accuse spiegando in modo accurato il perché nessuna di esse può ritenersi in alcun modo fondata. A supporto di quanto dichiarato ha poi consegnato 30 documenti in parte inediti.
1) “Obbedisco al Santo Padre” – Il Cardinale Becciu in premessa sottolinea di essere “dilaniato da un profondo dissidio interiore” perché “la ricerca della verità giudiziaria m’impone di dire quanto so” ma “la mia identità sacerdotale mi porta a perdonare, a non sbandierare il male compiuto da altri”. In questo travaglio, tuttavia, “in obbedienza al Santo Padre, mi predispongo a dare il mio contributo per l’accertamento della verità”.
2) L’ipotesi di peculato per la coop Spes – “Le uniche contribuzioni oggetto di contestazione, le uniche somme nei sette anni elargite dalla Segreteria di Stato, nel 2015 e nel 2018, come è stato documentalmente provato, hanno avuto una destinazione caritativa”. Sul ruolo del fratello Tonino, Sua Eminenza sottolinea come “dal 2005 al 2016 ha prestato gratuitamente la propria opera alla cooperativa, sostentandosi con il proprio lavoro d’insegnante di religione; dal 2017 al 2021 abbandonò l’insegnamento di religione per dedicarsi esclusivamente alla coop con un compenso di 1800 euro, meno di quanto percepiva come professore (2200 euro); dal 2021, a dicembre, percepisce la pensione e ha rinuncia ai compensi della Spes”. Resta “un’accusa priva di fondamento” quella sull’ipotizzato arricchimento dei familiari del cardinal Becciu: “Le stesse pagine della Citazione in giudizio attestano che 25 mila euro sono stati utilizzati per macchinari del forno della Cooperativa e 100 mila euro sono ancora nel conto a disposizione del vescovo. Da dove sono dunque usciti i soldi per arricchire i miei familiari?”.
3) Le false accuse al Santo Padre: perché? – Sulle accuse il Cardinale ha raccontato in udienza “il momento in cui esse mi furono rivolte la prima volta, vale a dire nell’udienza pontificia della sera del 24 settembre 2020. Il Santo Padre mi disse che in seguito ad indagini svolte ad hoc Gli era stato riferito che le somme dell’Obolo di San Pietro da me inviate alla Caritas della mia diocesi di Ozieri erano servite ad arricchire i miei fratelli, in particolare mio fratello Tonino”. E ha rappresentato alla Corte questo interrogativo: “Perché sono state riportate al Santo Padre queste false accuse? Per quale scopo? Come si è potuto strumentalizzare la persona del Santo Padre creando nella Chiesa uno scandalo di inaudita gravità?”
4) Il presunto abuso di potere sui fondi alla Segreteria di Stato – Sua Eminenza Becciu ha affermato che “sono totalmente infondate” le accuse riguardanti gli investimenti della SdS “non per lucro personale ma per far arricchire persone a me sostanzialmente sconosciute”. Aggiunge che “non furono utilizzati i fondi dell’Obolo, ma i fondi di riserva della Segreteria di Stato”. A pieno titolo e in piena legittimità.
5) “Ho contrastato l’intenzione di Mons. Perlasca di suicidarsi” – Il Cardinale racconta come quando era Sostituto tutte le questioni finanziarie, economiche e contabili sono state sempre istruite e portate alla sua attenzione dal capo ufficio amministrativo, Mons. Perlasca. Mai egli agì in dissenso. Ma quando il Monsignore fu rimosso dall’incarico “il 3 luglio 2020 ricevetti da Mons. Perlasca degli allarmanti messaggi con cui egli annunciava il proprio proposito suicidario, a suo dire l’unica soluzione possibile per uscire da quella situazione che non gli lasciava prospettive di vedere riconosciuta la propria innocenza da parte di un Tribunale”. Sua Eminenza – che non ricopriva più l’incarico di Sostituto – intervenne, allertò l’allora segretario del Papa, Mons. Gaid, la Gendarmeria e ogni altro referente, gli fu vicino nei giorni successivi. Ma a una cena definita “di ringraziamento” offerta da Perlasca al Cardinal Becciu“trovai un uomo affatto diverso. Si profondeva in numerose domande sulla mia persona e sulle mie attività, anche quelle massimamente riservate, quasi come si trattasse di un interrogatorio. Dopo quella cena, egli si allontanò definitivamente da me”.
6) Il caso di Genoveffa Ciferri Putignani – “Comparve nella mia vita ai primi di maggio del 2020, con una telefonata. Si presentò come una signora che conosceva molto bene Mons. Perlasca”. Il Cardinale narra al Tribunale come questa signora dopo una serie di telefonate singolari, quantomeno brusche e perentorie, per perorare la causa di Perlasca, fu da lui ricevuta nel suo appartamento ma ebbe atteggiamenti molto aggressivi con Sua Eminenza. Fino a minacciarlo: “Si ricordi: se lei non farà di tutto per restituire onore e impiego a Mons. Perlasca, perderà la sua berretta cardinalizia e il suo cappello sarà un semplice ricordo ignominioso per Lei!”. La signora Putignani telefonò anche al fratello del Cardinale, Mario: “Gli disse di prepararsi a visitarmi in carcere a partire dai primi di ottobre e che nel frattempo, precisamente tra il 15-30 settembre, avrei perso il cardinalato”.
7) La singolare successione – Il Cardinale offre così all’attenzione dei giudici quella che definisce una “singolare successione”.
- a) 29 aprile 2020: primo interrogatorio di Mons. Perlasca al Promotore di Giustizia nel quale egli difende il proprio operato e quello della SdS;
- b) 30 aprile: Mons. Perlasca riceve lettera di sollevamento dall’incarico a firma del Cardinal Segretario di Stato, con congiunta richiesta di lasciare il proprio alloggio in Casa Santa Marta e restituire il proprio passaporto diplomatico;
- c) 3 luglio: Mons. Perlasca minaccia il suicidio in ragione delle accuse ricevute;
- d) 31 agosto 2020: interrogatorio di Mons. Perlasca nel quale, per la prima volta ed in maniera del tutto opposta al precedente interrogatorio del 29 aprile, comincia ad usare toni ostili nei miei confronti, producendo un bizzarro memoriale, addirittura composto da domande e risposte sulla mia persona e anche su fatti completamente estranei alle indagini in corso;
- e) 5 settembre: cena al ristorante Lo Scarpone;
- f) 10 settembre: telefonata della signora Ciferri a mio fratello: «perderà il cappello cardinalizio».
8) La vicenda del palazzo di Londra – Sua Eminenza ha ribadito come la procedura venne seguita con ogni possibile scrupolo e verifica sulla base degli accertamenti dell’ufficio amministrativo guidato da Mons. Perlasca. “La mia assoluta buona fede nel limitarmi ad approvare quanto mi veniva sottoposto dall’Ufficio all’esito delle istruttorie tecniche condotte emerge finanche attingendo alla messaggistica, presente in atti, fra me e Mons. Perlasca, che in tempi successivi ai fatti — quando non ero più in SdS, ed erano già cominciate a circolare sulla stampa notizie della presente indagine — descrive in modo perentorio la mia estraneità. Il 2 ottobre 2019 gli scrivevo: «Ma tu ed io possiamo essere ritenuti responsabili di qualcosa?». Lui mi rispose con una frase che oggi appare illuminante a chiunque si avvicini senza pregiudizi alla comprensione di questi fatti: «Lei credo proprio di no».
9) Il caso di Cecilia Marogna – Il Cardinal Becciu ha sottolineato la sua più “forte e vibrata indignazione per come questo rapporto è stato distorto con illazioni offensive, di infima natura, lesive — anche — della mia dignità sacerdotale. Credo che questo atteggiamento tradisca altresì una scarsa considerazione nei confronti della donna in generale”. La signora Marogna “si propose per una collaborazione professionale con la Segreteria di Stato” in materia di intelligence e geopolitica. Una serie di incontri successivi aumentarono “il credito fiduciario nei suoi confronti e l’apprezzamento in merito alle sue competenze” anche grazie a “una serie di incontri ad alto livello istituzionale promossi proprio dalla signora Marogna”.Il Cardinale poi si sofferma sul “rapimento, avvenuto in Mali il 7 febbraio 2017 di Suor Gloria Cecilia Navaes Goti, francescana di Maria Immacolata, di nazionalità colombiana”. Prima di “rivolgermi al Santo Padre” vista la delicatezza dell’emergenza “parlai alla signora Marogna. La signora mi riferì di un’agenzia inglese di intelligence, Inkerman, con la quale, a suo dire, si sarebbe potuta interfacciare proficuamente attivandosi per tutte le operazioni necessarie alla liberazione di Suor Gloria”.
10) Il consenso condiviso e continuo del Santo Padre – Spiega il Cardinale, liberato dal vincolo del Segreto: “Esposi al Santo Padre la questione e le prime considerazioni maturate. Egli rimase contento che ci si adoperasse per la liberazione della religiosa e intese immediatamente la necessità di non esporre il Vaticano ad una inutile, ed anzi dannosa, pubblicità. Mi diede l’autorizzazione a procedere e, alla mia domanda esplicita se avessi dovuto parlarne con il Comandante della Gendarmeria, mi rispose di no, invitandomi ad assumermi in prima persona la responsabilità dell’iniziativa e aggiungendo che la questione doveva rimanere riservata tra Lui e me, proprio per evitare che trapelasse la notizia e si corressero i rischi sopra paventati. Non ebbi difficoltà a servire il Santo Padre, come sempre, anche in questa occasione, fedelmente e scrupolosamente eseguendo la Sua volontà”. Sua Eminenza Becciu ha poi precisato come nella procedura per l’erogazione delle somme necessarie all’operazione per la liberazione di Suor Gloria “ogni passo è stato concordato con il Santo Padre”. Compresi “i pagamenti alla Signora Marogna”.
11) Le calunnie nella vicenda Pell – Il Cardinale Becciu ha voluto ricordare “la vergognosa accusa di aver addirittura finanziato false testimonianze in danno di un confratello, il Cardinale Pell, con i soldi della SdS. Voglio ora spazzare via questa gravissima insinuazione con le parole del Cardinale Segretario di Stato, Parolin, che ha accertato e dato conto della assoluta falsità di questa ignobile e insopportabile illazione”. Sua Eminenza ha così reso nota “la lettera del 29 aprile u.s. nella quale, tra l’altro, il Cardinale Parolin afferma testualmente che: «Il Cardinale Pell continua a sollevare dubbi circa il trasferimento di 2,3M dollari australiani in Australia, sospettando che tali fondi siano stati utilizzati dal Cardinale Becciu per influire negativamente nel processo penale che lo vedeva imputato per abusi su minori. La somma invece, come più volte ricordato, servì per il pagamento del dominio Internet “.catholic”. Questa informazione è stata opportunamente comunicata all’Ambasciata di Australia presso la Santa Sede con nota verbale 2112/21/RS del 18 febbraio 2021».
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Il testo integrale della dichiarazione del cardinale Becciu potete leggerla sul sito Silere non Possumus
https://silerenonpossum.it/wp-content/uploads/2022/05/Deposizione-del-Cardinale-Angelo-Becciu.pdf
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In risposta ad alcuni punti il card. George Pell, che quando era responsabile della Segreteria per l’Economia della Santa Sede si trovò ad fronteggiare, senza successo, la resistenza della Segreteria di Stato a cedere la gestione della sua sezione economica (come aveva voluto il Pontefice, salvo poi non appoggiare Pell nell’operazione) ha diffuso un breve comunicato, per indicare alcune carenze del documento di Becciu.
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DICHIARAZIONE DI GEORGE CARD. PELL PREFETTO EMERITO DEL SEGRETARIATO PER L’ECONOMIA
Ieri (giovedì 5/5/2022) nel tribunale vaticano il cardinale Becciu ha difeso energicamente il suo irreprensibile ruolo subordinato nelle finanze vaticane. Tuttavia il suo resoconto era in qualche modo incompleto.
Non ha spiegato il rifiuto da parte della Segreteria di Stato del ruolo di supervisione, approvato dal Papa, del nuovo Consiglio e della Segreteria per l’Economia. Non ha spiegato il suo ruolo nel licenziamento dei revisori Price WaterhouseCoopers e nelle dimissioni del revisore Libero Milone, entrambi incaricati di indagare sulle finanze della Segreteria di Stato.
Il suo bizzarro resoconto di come la Segreteria di Stato abbia speso l’intero ammontare dell’Obolo di San Pietro (“Cosa mai restava quindi dell’Obolo? Niente!”) è in contrasto con la pubblicità ufficiale del fondo, la consapevolezza del popolo cattolico e i rapporti finanziari annuali del Vaticano. Parlare di APSA è irrilevante. L’APSA non ha mai avuto un ruolo di supervisione presso la Segreteria delle finanze dello Stato. Tuttavia il mio scopo principale è quello di commentare le osservazioni finali del Cardinale Becciu sui 2,3 milioni di AUD pagati a Neustar per il dominio internet “.catholic” il 4/9/2015. Il pagamento è stato effettuato dal Consiglio per le Comunicazioni Sociali o dalla Segreteria di Stato? Il lancio di questa rivendicazione non fa che approfondire il mistero.
È interessante anche la dichiarazione del cardinale Becciu data nel tribunale vaticano, diversa dal messaggio che mi inviò il 17 dicembre 2020 dicendo che la destinazione dei fondi dalla Segreteria di Stato all’Australia non era affare mio, ma era nota al Santo Padre.
Nessuno contesta che il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali abbia pagato somme a Neustar Australia per i suoi costosi servizi e all’ICANN, il registro, per la prenotazione del titolo “Catholic” nel 2012, 2015, 2016, 2017 e 2018. I dubbi, ovviamente, vengono rimossi dai fatti, dalle prove, non dalle affermazioni.
Purtroppo, non ho informazioni sui pagamenti a Neustar Australia nel 2015 oltre i 150.000 dollari che il Consiglio per le Comunicazioni Sociali ha pagato come deposito. Non era mia abitudine firmare i pagamenti della Segreteria di Stato.
Il mio interesse si concentra su quattro pagamenti per un valore di 2,3 milioni di AUD effettuati dalla Segreteria di Stato nel 2017 e 2018 a Neustar Australia, due dei quali per un valore di 1,236 milioni di AUD sono stati autorizzati da Monsignor Becciu il 17/5/2017 e 6/6/2018. Ovviamente si tratta di pagamenti diversi da quelli dell’11/9/2015 che io avrei autorizzato. Qual era lo scopo? Dove sono finiti i soldi dopo Neustar?
Vedremo, la verità è figlia del suo tempo.
+ George Pell
06 05 2022
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Angelo Becciu, come ricorderete, è stato “decapitato” nel settembre 2020 (“Oggi, giovedì 24 settembre, il Santo Padre ha accettato la rinuncia dalla carica di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dai diritti connessi al Cardinalato, presentata da Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu”) prima di un qualsiasi processo o indagine, in concomitanza con quanto scriveva l’Espresso. Il processo mette in luce un groviglio di elementi tutt’altro che edificanti, nelle stanze del Vaticano. E soprattutto, l’impulsività – e forse si può anche dire avventatezza – nella gestione del caso da parte di papa Bergoglio. Non è la prima volta (il caso delle dimissioni di Matthew Festing, nell’Ordine di Malta; i Francescani dell’Immacolata; il caso di mons. Ricardo Livieres Plano, per non citarne che tre…) e certamente non testimonia a favore dell’equilibrio di giudizio del Pontefice.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/09/manager-la-lezione-di-starace-ad-di-enel-contrari-al-cambiamento-portarli-al-malessere-e-mostrarlo-agli-altri/517414/ (grazie a Bazaar)
-Francesco Starace, da due anni amministratore delegato Enel, si racconta agli studenti dell’Università LUISS di Roma (Ateneo in stretto rapporto con Confindustria).”Come si fa a cambiare un’organizzazione come Enel?” domanda uno dei ragazzi dalla platea. E lui non si fa pregare: “Innanzitutto ci vuole un gruppo di persone convinte su quest’aspetto. Basta un manipolo di cambiatori. Poi vanno individuati i gangli di controllo dell’organizzazione che si vuole cambiare. E bisogna distruggere, distruggere fisicamente questi centri di potere. Per farlo, ci vogliono i cambiatori che vanno infilati lì dentro, dando a essi una visibilità sproporzionata rispetto al loro status aziendale, creando quindi malessere all’interno del ganglo dell’organizzazione che si vuole distruggere”. La strategia del big manager, da gennaio anche co-presidente della comunità Energy Utilities e Energy Technologies del World Economic Forum e “appassionato di poesia”, non finisce qui: “Appena questo malessere diventa sufficientemente manifesto, si colpiscono le persone opposte al cambiamento, e questa cosa va fatta nella maniera più plateale possibile, sicché da ispirare paura o esempi positivi nel resto dell’organizzazione. Questa cosa va fatta velocemente, con decisione, senza requie – sostiene Starace con fare calmo -. Dopo pochi mesi l’organizzazione capisce, perché alla gente non piace soffrire. È facile (sorride)”. Applausi dalla platea dei manager del domani. “La paura? – continua Starace – Non la paura: come dire, se il cambiamento siamo convinti, è giusto, e tutto sommato il capo sono io, quindi si fa. E dopodiché la cosa succede”-
1600 caratteri che valgono dieci trattati. Per sintesi, chiarezza e spudoratezza.
Da mettere in cornice, anzi, come quarta di copertina di un bel manuale.
Titolo: “Solve et Coagula for dummies”. Casa editrice WEF (marchio immancabile).
Test: sostituire nello scritto “Enel” con altra organizzazione a scelta.
Es: scuola, sindacati, sanità, informazione, politica. Stato. Umanità.
Chiesa (basta espungere “Starace”). Poi rileggere.
Chi davvero ancora non capisce si merita il Paradiso dei martiri dell’invicta ignorantia.
May 6, 2022 holylove.org message:
“Once again, I (Maureen) see a Great Flame that I have come to know as the Heart of God the Father. He says: “Children, be present in the New Jerusalem now in this present moment by believing it. In the New Jerusalem, there will be no opposing sides. Each one’s opinion will fulfill My Divine Will. Sin will not be part of your existence. All will obey My Commandments,* therefore, issues between good and evil will be nonexistent. Each soul will love according to the depths of his personal holiness.”
“My Kingdom will reign forever.”
Read Psalm 8+
O LORD, our Lord, how majestic is your name in all the earth! You whose glory above the heavens is chanted by the mouth of babies and infants, you have founded a bulwark because of your foes, to still the enemy and the avenger. When I look at your heavens, the work of your fingers, the moon and the stars which you have established; what is man that you are mindful of him, and the son of man that you care for him? Yet you have made him little less than the angels, and you have crowned him with glory and honor. You have given him dominion over the works of your hands; you have put all things under his feet, all sheep and oxen, and also the beasts of the field, the birds of the air, and the fish of the sea, whatever passes along the paths of the sea. O LORD, our Lord, how majestic is your name in all the earth!
+ Scripture verses asked to be read by God the Father. (Please note: all Scripture given by Heaven refers to the Bible used by the visionary. Ignatius Press – Holy Bible – Revised Standard Version – Second Catholic Edition.)
* To LISTEN or READ the nuances & depth of the Ten Commandments given by God the Father from June 24 – July 3, 2021, please click here: https://www.holylove.org/ten
Father Dolindo’s prophesy:
https://www.markmallett.com/blog/fr-dolinos-incredible-prophecy/
Una lunga carriera impreziosita da una lunga serie di successi aumenta l’autostima delle persone e una grande fiducia in se stessi e nella propria capacità di influire sul pensiero degli altri. Becciu è senza dubbio un esemplare significativo di questo tipo di personalità. Ma la credibilità perduta è difficilmente riacquistabile e questa apologia di se stesso avrà il successo che avrà: cioè poco.
Piuttosto noi vigiliamo su noi stessi affinchè tutti questi (veri o falsi che siano) scandali non influiscano sulla solidità della nostra Fede. Buon pomeriggio a tutti.
basta prendere mandria e capomandria e buttarli in Tevere come pachamama
Amministrare la giustizia non è per dilettanti allo sbaraglio e soggetti in cerca di visibilità e plauso incondizionato. Come per il modo di dire: non tutte le ciambelle riescono col buco, mi viene spontaneo rilevare che non sempre sortiscono l’effetto sperato processi imbastiti ad usum proprium…
Senza dimenticare gli intrallazzi cucinati in tutta segretezza e “serviti” persino a suon di trombe – quale specialità della “casa” a “fin di “bene” – sulle piattaforme mediatiche sostituendole alle sedi destinate allo svolgimento della funzione giurisdizionale.
Rifacendomi alle dichiarazioni del papa a proposito del suo modus operandi – indiscutibile e inappellabile, alle condizioni date e arcinote – relativamente a “casi” controversi, risolti “sull’altare dell’ipocrisia” (e non su quello della verità), senza giri di parole ammetto il mio facile collegamento alla legge del contrappasso.
E mi piace ricordare le risposte date – fin dal lontano 9 ottobre 1835 – da G. G. Belli alla domanda cruciale:
“Cosa fa er Papa?”
Cosa fa er Papa?Eh trinca, fa la nanna,
taffia, pijja er caffè, sta a la finestra,
se svaria, se scapriccia, se scapresta,
e tiè Roma pe cammera-locanna.
Lui, nun avenno fijji, nun z’affanna
a ddirigge e accordà bbene l’orchestra;
perchè, a la peggio, l’urtima minestra
sarà sempre de quello che commanna.
Lui l’aria, l’acqua, er zole, er vino, er pane,
li crede robba sua: “E’ tutto mio”;
come a sto monno nun ce fussi un cane.
E quasi quasi goderìa sto tomo
de restà ssolo, come stava Iddio
avanti de creà l’angeli e l’omo.
P.S. Per… soddisfare l’esigenza di un’informazione completa…: chissà che, prima o poi, non vengano portate a conoscenza dell’opinione pubblica quelle “questioni marginali o fuori dai capi di imputazione”, cui accennano i vari reports sull’udienza (del 5 maggio) del processo sulla gestione di fondi della Segreteria di Stato, descritto come “particolarmente teso” e che, per tale motivo, ha registrato anche la sospensione per cinque minuti …
Da Vanity Fair del 6 maggio u.s.
“Qualcuno avvisi Bergoglio che Madonna vuole parlargli. Non quella dei cieli, ma la popstar che, su Twitter, taggando il profilo ufficiale di Pontifex, ha chiesto a Papa Francesco di incontrarla per discutere di un tema particolarmente delicato, ovvero della propria scomunica da parte della Chiesa cattolica. «Sarebbe possibile incontrarsi un giorno per discutere alcune cose importanti? Sono stata scomunicata tre volte. Non mi sembra giusto», scrive Madonna sul suo profilo specificando di essere una «brava cattolica», pur ammettendo di non confessarsi da qualche decennio, giocando con la parola swear che, in inglese, significa sia «giurare» che «imprecare».”
(https://www.vanityfair.it/article/madonna-scrive-a-papa-francesco-possiamo-incontrarci-scomunica?fbclid=IwAR2bKue-6ETebJe7cqK7qLPAbIT9cgIAvHmTh-A9I0Hgg2wOwBa3YqAKvnU)
……….
Anche se l’implorante si chiama “Madonna” non credo che Francesco abbia voglia di ricevere la “pecorella smarrita” con tutto questo putiferio Becciu-Madariaga-Parolin-Pell… e con il Putinferio alle porte…
Anche perchè Bergoglio ha dichiarato di non credere alle ….. “apparizioni della Madonna”.
Povero Calimero, ce l’hanno tutti con lui perché è piccolo è nero.
Si ritrova gente a minacciarlo 3 volte al mese senza motivo….
Con appuntamenti dati a casa sua invece che negli uffici istituzionali.
Lui perdona il male fatto dagli altri? Perdonare non significa mentire o coprire i criminali, significa solo non ricercare la vendetta per rivalsa. Io un ladro che viene a rubare a casa mia lo posso perdonare per l’atto di aver cercato di farmi del male, a comunque si denuncia. Il perdono e l’impunità sono 2 questioni diverse. Il card. Becciu dovrebbe saperlo.
Già dalla premessa chi non è ipocrita capisce chi ha davanti. “dilaniato da un profondo dissidio interiore…la mia identità sacerdotale mi porta a perdonare…” Ma di cosa sta parlando? Perdoni il male a te rivolto, non quello fatto alla Chiesa con comportamenti come il furto, la sottrazione indebita e tutto il resto di cui questi “signori” non si sono fatti mancare nulla!
ma come si fa a dare fiducia a un uomo di potere che – 1°- annuncia che vuole andare da Putin a rimproverarlo e far cessare la guerra . 2°- fa dire al segretario di stato Parolin che il Papa vorrebbe andare ,ma i tempi non sono propizi 3° – da del farabutto al Papa Ortodosso Kirill cosigliere di Putin . 4°- si fa mettere in carrozzella per giustificare che, vorrebbe ,ma non può andare ad affrontare Putin e Kirill , da solo .( Mejo con Biden ? )
Sapete che ho pensato meravigliandomi ? : CHE BERGOGLIO NON HA ANCORA GRIDATO CONTRO PUTIN PER LA GUERRA IN UCRAINA DATO CHE LE BOMBE INQUINANO L’AMBIENTE .
Dal momento che Bergoglio ha perso credibilità presso i Cattolici di dichiarata fede, cerca di recuperarla dal punto di vista della politica globale: Zelensky lo aveva sollecitato ad andare, con urgenza, a Kiev per bloccare il conflitto, lui risponde che la sua richiesta “è sul tavolo” ma lì …. rimane …. anche se non invitato, vuole andare a Mosca (posto meno rischioso di kiev) per bloccare l’azione invasiva del Cremlino ma Putin gli fa’ ….. il gesto dell’ombrello …… ormai non lo fila più nessuno …… ha perso la credibilità intercontinentale che riteneva ormai imperitura e, per di più, non riesce neanche più a stare in piedi.
Dugin, oltre a considerare l’Occidente l’Anticristo va affermando che l’autorità papale è minima in Occidente.
Kirill afferma di essere stato deriso da Bergoglio essendo stato chiamato Chierichetto di Putin. E che tra capi religiosi come sono entrambi questo non si fa. Cioè non ci si può incontrare con chi ti deride. Vedi salmo 1.
Personalmente ho qualche timore che entrambi, cioè Kirill e Dugin interpretino il salmo 100 in un modo forse troppo letterale.
Dice l’ultimo versetto :
Di mattino andrò estirpando tutti gli empi del paese ; nella città del Signore darò sterminio a tutti i malfattori.
C’è anche il fatto che Bergoglio offendendo i due contendenti ( Kirill chierichetto di Putin e la Nato che abbaia alla porta della Russia) pensa, comunque, di avere tutte le carte in regola per poter avviare una trattativa diplomatica tra le parti: speriamo che in Vaticano ci sia qualcuno ancora in grado di fargli capire che forse ….. non è il caso.
ma non e’ che anche Bergoglio sia il chierichetto di qualcuno? Ha poco da sfottere…com’e’ ridotta male la Chiesa.
E’ il chierichetto di Lutero.
porello … l’han fregato pure stavolta ?
Da queste considerazioni su Becciu e Bergoglio si può ben intendere chi può aver nominato Bergoglio, chi gli è stato messo intorno, chi ne decide i comportamenti , ecc. ma sono 9 anni che sta storia va avanti così ! perbacco ! Ma chi ci crede più che Bergoglio è successore di SanPietro ? Ci crede solo ( ci RIcrede) Antonio Socci ?
Da queste considerazioni su Becciu e Bergoglio si può ben intendere chi può aver nominato Bergoglio, chi gli è stato messo intorno, chi ne decide i comportamenti , ecc. ma sono 9 anni che sta storia va avanti così ! perbacco ! Ma chi ci crede più che Bergoglio è successore di SanPietro ? Ci crede solo ( ci RIcrede) Antonio Socci ?
vorrei fare una considerazione e una domanada sul Card.Pell : ma perchè ha accettato di fare il ministro delle finanze della Santa Sede sapendo che avrebbe avuto come nemico ed antagonista il Segretario di Stato ,card.Parolin ?
Quanto a Becciù , si chieda al revisore Milone del famoso conto all’estero intestato a Becciu , scopertolo e denunciatolo .Milone lo spiega a Pell , Pell chiede una inchiesta . Dall’Australia arriva il dossier sui casi di pedofilia di Pell .Becciu trasferisce i fondi al dominio internet Catholic. Se per Amleto c’era del marcio nel regno di Danimarca , chissà che avrebbe trovato nel regno dietrolemura …
Le sembra che Pell, che risiedeva abitualmente in Australia potesse pensare di infilarsi in un cotal nido di vipere accettando di lavorare in Vaticano ?
Può darsi che Pell accettando di entrare in Vaticano per togliersi…. qualche sassolino dalla scarpa si sia munito anche di “siero antivipera”!!.
Messaggio del 13 ottobre 1973 (terza e ultima apparizione) AKITA. GIAPPONE
“Mia cara figlia, ascolta bene ciò che ho da dirti. Ne informerai il tuo superiore”.
Dopo un attimo di silenzio la Madonna continua dicendo:
“Come ti ho detto, se gli uomini non si pentiranno e non miglioreranno se stessi, il Padre infliggerà un terribile castigo su tutta l’umanità. Sarà un castigo più grande del Diluvio, tale come non se ne è mai visto prima. Il fuoco cadrà dal cielo e spazzerà via una grande parte dell’umanità, i buoni come i cattivi, senza risparmiare né preti né fedeli. I sopravvissuti si troveranno così afflitti che invidieranno i morti. Le sole armi che vi resteranno sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate ogni giorno le preghiere del Rosario. Con il Rosario pregate per il Papa, i vescovi e i preti.
L’opera del diavolo si insinuerà anche nella Chiesa in una maniera tale che si vedranno cardinali opporsi ad altri cardinali, vescovi contro vescovi. I sacerdoti che mi venerano saranno disprezzati e ostacolati dai loro confratelli…chiese ed altari saccheggiati; la Chiesa sarà piena di coloro che accettano compromessi e il Demonio spingerà molti sacerdoti e anime consacrate a lasciare il servizio del Signore. Il demonio sarà implacabile specialmente contro le anime consacrate a Dio. Il pensiero della perdita di tante anime è la causa della mia tristezza. Se i peccati aumenteranno in numero e gravità, non ci sarà perdono per loro.
Con coraggio, parla al tuo superiore. Egli saprà come incoraggiare ognuna di voi a pregare e a realizzare il vostro compito di riparazione. E’ il vescovo Ito, che dirige la vostra comunità”.
E dopo aver sorriso aggiunge:
“Hai ancora qualcosa da chiedere? Oggi sarà l’ultima volta che io ti parlerò in viva voce. Da questo momento in poi obbedirai a colui che ti è stato inviato e al tuo superiore.
Prega molto le preghiere del Rosario. Solo io posso ancora salvarvi dalle calamità che si approssimano. Coloro che avranno fiducia in me saranno salvati”.
7.5.22 PRIMO SABATO, IN RIPARAZIONE DEL CUORE IMMACOLATO. SANTA FLAVIA DOMITILA.
ET EXPECTO TRIUMHUM CORDIS IMMACULATI MARIÆ.
Il 7 maggio 2005 il vero ed unico Papa attuale, prese possesso della Basilica di San Giovanni in Laterano con una solenne celebrazione denominata “Celebrazione Eucaristica e Insediamento sulla “Cathedra Romana” del Vescovo di Roma Benedetto XVI”.
IL card.Becciu , pur non essendo siculo bensì sardo, destina la prima risposta a Bergoglio : attenzione che ora spiego cosa è successo. Nelle seconda risposta c’è , al contrario , una dichiarazione di ingenuità che è persino sconsolante . Fa finta di non immaginare neppure come un cardinale potente come lui ,possa non aver utilizzato ruolo e influenze per avvantaggiare indirettamente la sua famiglia , senza tirar uori un euro, di suo, Sulla 11° risposta mi è venuto troppo da ridere , troppo candida ,ma anche troppo pericolosa .Mi eraviglio solo che Pell non chieda una investigazione su cosa ha fatto di questi soldi il dominio Internet Catholic.
Siamo messi male , caro Tosatti, Non solo costoro hanno scarsissima fede ( basti pensare a Perlasca che voleva suicidarsi ) ,ma scarsa intelligenza ed arguzia. Mi domando , come fa a stare in piedi un potere vaticano di 2000anni con sta gentina. Ma nessuno fa un colpo di stato ?
Forse tutta questa storia sta a dimostrare che la colomba , che rappresenta simbolicamente la terza persona della Santa Trinità, è volata via da tempo dal colonnato del Bernini.
Non perdiamo tempo a cercarla.
Ascoltiamo piuttosto il messaggio che fu dato agli apostoli, il giorno dell’Ascensione.
La colomba, ormai, l’hanno chiusa da tempo in una gabbia per piccioni, non hanno più bisogno di ….. “ficcanasi” che cerchino d’intromettersi negli affari loro, sanno bene come comportarsi senza l’aiuto di ….. suggeritori …. anche in caso di conclave.
Tiro al piattello/Tiro alla Colomba…pardon, al piccione. CHE GUERRA !!!