Mascarucci. Papa Francesco e la Verità che non Può Essere Detta ad Alta Voce.

4 Maggio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, mi sembra opportuno portare alla vostra attenzione questa riflessione di Americo Mascarucci su una frase – trascurata ma illuminante – del Pontefice regnante nella sua intervista al Corriere della Sera. Buona lettura e meditazione.

§§§

Papa Francesco e la verità che non può essere detta

Diciamola tutta, se la frase sull’ “abbaiare della Nato alle porte della Russia” che “potrebbe aver facilitato la reazione di Putin” l’avesse pronunciata un qualsiasi leader politico o intellettuale di casa nostra, probabilmente sarebbe partita la gogna mediatica e automaticamente i malcapitati sarebbero finiti per diritto nelle liste di proscrizione dei filo-putiniani italiani, tanto care dalle parti del Corriere della Sera (ma non solo). Invece, avendola detta papa Francesco, naturalmente non ci si può azzardare a tanto, e allora meglio passarci sopra una buona dose di silenziatore, parlarne il meno possibile, fare finta che non sia stata detta.

In realtà ciò che il pontefice ha dichiarato, paradossalmente dalle colonne dello stesso Corriere della Sera, è ciò che tanti autorevolissimi giornalisti e storici, vedi Capuozzo, Orsini, Cardini, Santoro e pochi altri, stanno sostenendo dall’inizio, ritrovandosi appunto marchiati come filo putiniani, o accusati di essere nel libro paga di Mosca.

Adesso alla schiera dei “venduti al nemico” pare si è aggiunto pure Giuseppe Brindisi, colpevole di aver dato la parola nella sua trasmissione al ministro russo Lavrov, considerato una specie di novello Goebbels. E si tratta dello stesso Brindisi che fino a non molto tempo fa criticavamo perché funzionale alla narrazione vaccinista del governo, uno di quelli che metteva sistematicamente alla berlina i no vax e quanti osavano ribellarsi all’obbligo del green pass. Per la legge del contrappasso un po’ di sana gogna non può far male neanche a lui, almeno comprenderà cosa vuol dire essere messi alla berlina.

Ma torniamo al tema centrale. Papa Francesco ha detto ciò che alla fine molti di noi pensano ma pochi hanno il coraggio di dichiarare; ossia che questa guerra poteva essere evitata come sono state evitate tensioni con la Russia ai tempi dell’amministrazione Trump. Semplicemente perché l’ex presidente non considerava indispensabile estendere la Nato fino ai confini della Russia inglobando l’Ucraina, oltre alla Svezia e alla Finlandia paesi storicamente neutrali, dopo aver inghiottito in precedenza tutti gli Stati dell’ex Patto di Varsavia nonostante l’impegno degli Stati Uniti di non estendere l’Alleanza Atlantica nell’Est Europa (impegno preso da Bush senior con Gorbaciov e poi puntualmente disatteso). E’ ovvio che Biden dopo l’indegno ritiro dall’Afghanistan e una popolarità ai minimi storici, abbia bisogno di rifarsi l’immagine; e cosa c’è di meglio di una guerra per ricompattare l’opinione pubblica interna che continua in larga parte a considerarlo un usurpatore, un abusivo, avendo vinto le ultime presidenziali con lo spettro dei brogli? A novembre ci saranno le elezioni di medio termine e Biden non può permettersi una sconfitta pesante. Ma non può nemmeno assumersi la responsabilità di scatenare la terza guerra mondiale, ragione per cui è interesse degli Usa mantenere il conflitto in attività il più a lungo possibile, rifornendo di armi gli ucraini, aumentando la loro capacità di resistenza, sperando nell’indebolimento della Russia attraverso una guerra lunga e il peso delle sanzioni economiche. Putin va detto è caduto nella trappola, perché l’invasione dell’Ucraina era ciò che Biden voleva per dimostrare al mondo che la Russia è un pericolo da fermare. Non a caso gli americani hanno iniziato ad annunciare l’invasione almeno un mese prima che questa avvenisse realmente, contando sulle provocazioni che le milizie filo naziste ucraine mettevano in atto nel Donbass contro i cittadini di etnia russa.

Ciò che sconcerta è l’atteggiamento dell’Europa che ancora una volta è succube degli interessi statunitensi. E sconcerta ancora di più la scandalosa sudditanza del premier italiano Mario Draghi che sembra sempre di più il “pappagallo” di Biden, al punto da essere in Europa il più strenuo sostenitore della politica della “pace armata”, ovvero della necessità di inviare armi all’Ucraina per rafforzarla nella lotta contro il nemico e costringerlo a trattare. Il tutto a totale discapito degli interessi economici italiani. Finché l’Europa tutta non comprenderà che è arrivato il momento di uscire dalla Nato e costituire un sistema di difesa comune europeo, parlare di pace sarà sempre un’utopia. Perché la Nato, piaccia o no, rappresenterà sempre una minaccia per l’altra metà del mondo che non vi aderisce. E inevitabilmente l’Europa finirà con l’essere succube dei giochi e degli interessi americani che ormai da tempo non coincidono più, o sono opposti

Quindi chi vuole davvero la pace? E chi invece fa finta soltanto di volerla? Sicuramente la vuole il popolo ucraino martoriato, vittima di giochi consumati sulla propria pelle; la vuole forse anche Putin che però devo portare a casa almeno la conquista piena del Donbass e del porto di Odessa; non la vuole sicuramente Biden che ha tutto l’interesse a che la tensione internazionale resti alta, per poter rendere difficili le cose a Putin e poter dimostrare agli americani di aver piegato il mostro russo armando l’Ucraina e imponendo sanzioni sempre più dure. Dovrebbe volerla l’Europa che la guerra ce l’ha in casa, ma che è totalmente incapace di una posizione autonoma rispetto agli Stati Uniti, fatto questo che gli ha impedito di giocare un ruolo attivo nel negoziato.

Il tutto condito da una buona dose di propaganda, immagini cruente, racconti di stragi, massacri, genocidi e chi più ne ha ne metta. E il mondo giustamente si indigna, come si indignò per le immagini della strage a Timisoara o per la famosa provetta mostrata dall’ex segretario di Stato americano Colin Powell come prova dell’esistenza dell’arsenale nucleare che Saddam Hussein era pronto ad utilizzare contro l’Occidente. Poi a Timisoara si scoprì che non ci fu nessuna strage ma che tutto era servito per condannare a morte il dittatore romeno Ceausescu senza regolare processo, e che le armi nucleari in Iraq non c’erano ma erano servite da pretesto per attaccare l’Iraq ed eliminare Saddam. A Bucha i morti ci sono stati davvero, ma Dio non voglia che come in Kosovo le responsabilità degli eccidi vengano attribuite unicamente ad una parte.

Forse al papa va riconosciuto il merito di aver squarciato il velo dell’ipocrisia affermando una verità scomoda, che sta costando cara a tanti colleghi che con coraggio e determinazione provano a fare un minimo di controinformazione, attirandosi critiche e calunnie di ogni genere. Nella consapevolezza che in guerra la verità quasi sempre fa rima con propaganda.

Americo Mascarucci

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12 commenti

  • Slave of JMJ ha detto:

    May 4, 2022 holylove.org message:
    “Once again, I (Maureen) see a Great Flame that I have come to know as the Heart of God the Father. He says: “Children, remember each day the many favors I have blessed you with. These are the signs of My Love for you. I am always guiding you, protecting you in unforeseen ways to bring you to your own salvation. How I long for each of you to be with Me in Paradise.”

    “Take the time each day to thank Me for the graces in your lives which you do not see. Often, these are the many ways I am drawing you closer to Me without you even knowing it. Pray for My Grace to be recognized and come alive in the hearts of unbelievers. Some think they accomplish everything on their own aside from My intervention. Then when they do need My help, they do not think to ask Me.”

    “All over the world are signs of lack of love in hearts, from greedy dictators to crimes against humanity. Do not rest in your prayer efforts. Sincere prayer bears much fruit.”

    Read Galatians 6:7-10+

    Do not be deceived; God is not mocked, for whatever a man sows, that he will also reap. For he who sows to his own flesh will from the flesh reap corruption; but he who sows to the Spirit will from the Spirit reap eternal life. And let us not grow weary in well-doing, for in due season we shall reap, if we do not lose heart. So then, as we have opportunity, let us do good to all men, and especially to those who are of the household of faith.

    + Scripture verses asked to be read by God the Father. (Please note: all Scripture given by Heaven refers to the Bible used by the visionary. Ignatius Press – Holy Bible – Revised Standard Version – Second Catholic Edition.)

  • Mimma ha detto:

    Ha solo cambiato sonata, lo scaltro Bergoglio.
    Visto che i suoi appelli alla pace sono caduti nel vuoto e che la scenografica , nonché tardiva , Consacrazione alla Vergine degli Stati combattenti non ha cambiato di un ette la situazione, intuisce che la sua autorevolezza, agli occhi di chi gliela riconosce, é in caduta libera. L’orgoglio ne risente.
    La verità ha però il difetto di splendere, prima o poi, e di accecare coloro che hanno gli occhi deboli e malati.
    In quanto alla questione in oggetto, la Nato semplicemente, sarebbe dovuta sparire, quando si è sciolto il Patto di Varsavia che ne giustificava l’esistenza.
    La prima arroganza statunitense fu questa.
    Altre ne sono seguite, con l’aggregazione continua , palesemente minatoria nei confronti della Russia, degli Stati già sovietici , fino all’ultima provocazione dell Ucraina .
    A coloro che affermano , e sono tanti , che Putin è caduto nella trappola, chiedo: che cosa avrebbe dovuto fare?
    Ha percorso tutte le vie della diplomazia.
    Si è rivolto all’Onu, al Parlamento Europeo, ha fatto richiamo ai Patti di Minsk, avendone in cambio silenzio sprezzante , come pubblicamente ha dichiarato un parlamentare tedesco mesi fa, e ingerenze intollerabili nella politica interna delle Repubbliche piu vulnerabili nonché corruttibili, troppo vicine a Mosca, come la Cecenia la Georgia e la Bielorussia, spinte a rivoluzioni più o meno colorate, di sangue , coi soldi della CIA.
    Infine, per otto lunghi anni, ha atteso che finisse la persecuzione nazista in Dombass.
    Forse avrebbe dovuto aspettare fino alla liquidazione totale, cioè fino al genocidio di coloro che gli chiedevano aiuto da tempo?
    Se questo fosse il sottinteso di quanti parlano di trappola, dobbiamo farci un serio esame di coscienza.
    Altrimenti, ripeto: quale alternativa avrebbero suggerito al Presidente russo?
    Facile commentare al riparo delle nostre comode case ancora non sfiorate da missili e bombe.
    Ho negli occhi la foto orrenda della giovane incinta di Odessa strangolata col filo del telefono.
    La pietà spetta solo a quelli che piacciono alla gentaglia che dirige il main stream?
    Ieri qualcuno mi obiettava che sta aumentando il numero dei morti con la guerra…
    Vero. Ma non sono solo russi; in guerra si cade su tutti i fronti.
    E secondo la spietata giustizia della violenza, vince chi fa più morti.
    Qui però la vergogna non è di Putin, ma di coloro che inviando armi e militari sotto le mentite spoglie di volontari, lungi dal volere la pace, stanno dimostrando al mondo che l’Occidente, nella sua compattezza folle, vuole la distruzione, o lo smembramento che é la stessa cosa, della Russia.
    La Russia ridotta come la Libia, come l’Afghanistan, come l’Iraq…, per poterne sfruttare le risorse immense dopo averla ridotta a provincia americana o dividerne le spoglie coi compari.
    Fanno il deserto e lo chiamano pace, per dirla con TACITO

  • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

    Strano paese, alla rovescia. Uno dice una montagna di corbellerie per nove anni, poi dichiara che la neve fresca è bianca e tutti che lo osannano come un campione di assennatezza.

    • Maria Cristina ha detto:

      Continua a dire corbellerie e comunque e’ molto grave tutto il tono veramente poco diplomatico per non dire rozzo di questa intervista.ha usato l’ espressione abbaiare della N@to, che
      Otrebbevusare uno scaricatore di porto. Ha definito Kirill chierichetto di Putin.
      Ha riportato papale papale cosa gli ha detto Orban in un colloquio privato.
      Un capo di Stato non si esprime in questo modo, non si comporta cosi’ , soprattutto se vuole agire nella diplomazia.
      Anzi neppure il mio portinaio si esprime in questo modo. Il Papa deve ponderare ogni parola che dice. Con questa intervista Bergoglio invece di portare pace mette zizzania. Il tono delle sue parole poi non e’ quello di un capo spirituale ma di un politico di terzo o quarto Ordine, molto volgare e rozzo. Ma perche’ non ha fatto la carriera politica a Buenos Aires? Ora sarebbe uno dei soliti politico sudamercani e un fedele cattolico non dovrebbe vergognarsi ogni volta che parla .

  • MARIA GIULIA SCACCHI ha detto:

    Mario Draghi succube? Noi succubi di Mario Draghi, lui sarà giusto in tempo sulla poltrona della NATO per quando scoppierà la guerra totale. Chi è il succube?

  • luigi ha detto:

    Tutto bene,
    ma l’idea dell’esercito europeo non sta in piedi: quale interessi strategici servirebbe?
    Italia Germania e Francia hanno interessi divergenti, e a volte in conflitto (es. in Libia).. non esiste un interesse strategico europeo.

  • Ippidus ha detto:

    Articolo molto lucido e realistico.

  • Natan ha detto:

    Mascarucci risponda a questa domanda.Cho ha voluto Biden alla Casa Bianca? Chi ha contribuito fortemente a descrivere Trump come un forsennato? Chi si è fatto vedere con il broncio nelle foto ufficiali? Anche questo non lo possiamo dire…..Da lì andremo a capire cosa sia successo nei mesi precedenti all 11 febbraio 2013.

    • Ugo mB. ha detto:

      ho una idea geniale . Facciamo trovare a Biden il primo rifugio di Osama Bin Laden in Vaticano . Facciamo trovare a Bergoglio , alla Casa Bianca , il luogo segreto dove opera mons. Viganò . Poi facciamo trovare a Putin Draghi e Macron in casa di Berlusconi in Sardegna. A sto punto la Pax è fatta . Dimenticavo , facciamo trovare sempre a Putin ,a Medjugorje , assorto in preghiera, Zelesky .

  • prof.M ha detto:

    dipende come interpretiamo la frase . La Nato che abbaia può esser assimilata ad un cane da guardia verso un pericolo (Putin) o assimilabile ad un pit-bull aggressivo e pericoloso . Come sempre ciò che Bergoglio dice è multinterpretabile .

    • miserere mei ha detto:

      Di Bergoglio non si può dire che sia santo, ma certamente è furbo. Non è necessariamente un pregio, ma il vangelo riporta una lode all’amministratore disonesto (Lc 16,1-8).