Messaggio da un’Assemblea Parrocchiale: No alla Smania di Novità nella Chiesa…
3 Maggio 2022
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, abbiamo ricevuto da un fedele lettore questo messaggio, che riporta l’intervento fatto nel corso di un’assemblea sinodale di una parrocchia del Sud d’Italia. Mi sembra interessante offrirlo alla vostra attenzione, perché esprime sentimenti diffusi nel gregge dei comuni fedeli. Buona lettura.
§§§
ASSEMBLEA SINODALE PARROCCHIALE
La Chiesa è stata istituita da Nostro Signore Gesù Cristo, crocifisso e risorto per la redenzione e la salvezza dell’uomo.
Il Signore Gesù ha fissato gli obbiettivi delle sua esistenza: la salvezza dell’uomo.
Ha stabilito i mezzi per poterla raggiungere: la Grazia che si ottiene con i Sacramenti da Lui istituiti.
E’ la Grazia che trasforma l’uomo in un uomo NUOVO e lo eleva a figlio di Dio.
(Senza la Grazia non c’è cristianesimo, non c’è Chiesa, e per le attività umane basta inserirsi nelle varie organizzazioni pubbliche o nelle attività di volontariato.)
L’uomo non può e non deve introdurre nulla di nuovo nella Chiesa.
Il sinodo è il tentativo di coinvolgere cristiani e non cristiani nella riorganizzazione della Chiesa; è un tentativo di istituire in essa una certa democraticità; è la “necessità “ di adeguare la Chiesa alla evoluzione, e alle novità del nostri tempi; novità di ogni genere da quelle culturali, scientifiche, sanitarie, alle leggi, alle mode varie.
Nostro Signore non poteva tener presente, due millenni fa, tali evoluzioni; ecco la necessità di aggiornare le interpretazioni, di ascoltare la gente anche perche’ all’epoca non esistevano registratori e strumenti affini.
L’uomo, spesso vuole fare presente alla Chiesa e quindi al suo fondatore Gesù Cristo le sue nuove necessità che Lui “ purtroppo “ non ha previsto o non poteva prevedere.
Qualche decennio fa le comunità parrocchiali e le varie organizzazioni cattoliche furono prese dal sacro zelo della pace dal colore arcobaleno. Per farla ben capire alla Chiesa e a nostro Signore coprimmo le facciate delle chiese, le balaustre e, a volte, persino gli altari con i drappi arcobaleno, simbolo della nostra pace, dimenticando che la pace Pace è quella di Nostro Signore ed è quella che invochiamo nell’ Agnus Dei dopo aver chiesto ripetutamente il perdono dei peccati.
Da qualche tempo nelle liturgie della Via Crucis esponiamo alla Chiesa e a Nostro Signore tutte le sofferenze dell’uomo dimenticando che la Via Crucis è un momento di meditazione su quanto ha dovuto soffrire Nostro Signore per la salvezza dell’uomo. Il Signore ha sempre avuto compassione per chi era nel bisogno e nella sofferenza ma ricordiamo che il suo saluto finale era “ Va’, la tua fede ti ha salvato “ .
L’uomo moderno ha deflagrato una bomba, molto più devastante di quella atomica, sulla famiglia istituita da Dio creatore; ora c’è il compagno , il convivente, la famiglia allargata, etero e omo …..
Ha deflagrato una bomba ancora più devastante sulla sacralità della vita: aborto, eutanasia, utero in affitto, figli in provetta ….Tutto questo lo si vuol imporre alla Chiesa e alla misericordia di nostro Signore. “
Ma Nostro Signore ha invitato tutti alla festa di nozze: ricchi, poveri, sani, handicappati, nessuno è rimasto escluso.
Ma nella sala si entra solo con la tunica bianca e chi è senza “legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre….”.
All’uomo non rimane che il dovere di ringraziare il Signore per il grande dono della Chiesa e avere il più grande rispetto e venerazione per quello che ci ha consegnato.
Infine, quasi a contraddire la mia opinione sui suggerimenti che l’uomo può dare alla Chiesa, mi permetto di rivolgere un invito ai mie amici cristiani: perché non ripristiniamo l‘invito a innalzare la lode a Gesù Cristo almeno quando ci incontriamo nelle Chiesa da Lui istituita ?
Grazie dell’attenzione.
Nicolò D’Arienzo
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Tag: assemblea, parrocchia, sinodale
Categoria: Generale
Grazie per questa bella testimonianza. ma gradirei capire se all’interno di quella assemblea sinodale è stata approvata. Da noi per farne passare una simile (all’interno di un ristretto gruppo) abbiam dovuto fare i salti mortali. Ed alla fine mi sorge il dubbio se sia stata inviata in Diocesi…
Lei ha ragionissima ma è – come dire – “abbaiare alla luna” perché in alto…
“I cardinali discutono il ruolo delle donne nella Chiesa con una suora amazzonica (Carlos Esteban | 03 maggio, 2022)
I cardinali che compongono il consiglio consultivo del Papa sulla riforma della Curia hanno incontrato questa settimana una francescana dell’Amazzonia brasiliana per discutere il ruolo delle donne nella Chiesa.
Come riportato dalla Sala Stampa della Santa Sede, suor Laura Vicuña, una suora indigena, ha offerto ai cardinali consiglieri di Francesco “una prospettiva pastorale” sulla questione delle donne nella Chiesa. Suor Laura ha partecipato in precedenza al sinodo dell’Amazzonia nel 2019 ed è membro della Conferenza Ecclesiale dell’Amazzonia (CEAMA) di recente creazione. La sorella si batte da anni per i diritti degli indigeni.
Dopo la consegna della sua relazione, “è seguita una discussione tra il consiglio e la presentatrice”, secondo il Vaticano. Il consiglio dei cardinali del Papa sta discutendo il ruolo delle donne nella Chiesa da febbraio, quando i cardinali hanno ascoltato e commentato una relazione di una teologa.
Papa Francesco ha chiesto a due commissioni di studiare la questione del diaconato femminile nella Chiesa cattolica. La seconda commissione è stata istituita nel 2020 in seguito alla discussione sulle donne diacono durante il sinodo di Amazon 2019.”
(https://infovaticana.com/2022/05/03/cardenales-debaten-con-una-monja-amazonica-el-papel-de-la-mujer-en-la-iglesia/)
….
… e se non si “ubbidisce” ai pastori il cane non avrà crocchette e le pecore né erba né trifoglio…
Vale???
Video che testimonia come viene, ormai, abitualmente animata la liturgia eucaristica allo scopo di evitare la noia dei fedeli, non solo in Africa ma in molte Chiese Cattoliche in ogni Continente:
https://www.youtube.com/watch?v=te2qNh8ne_8
Nella maggior parte delle chiese, purtroppo, si è persa la consapevolezza dell’importanza fondamentale della cura delle celebrazioni eucaristiche che sono state svuotate del loro significato più profondo senza il quale non si può costruire una comunità parrocchiale nè si può crescere nella fede e neanche trasmetterla alle nuove generazioni.
Con il Novus Ordo la Liturgia è stata dissacrata, ha perso il significato di ogni gesto rituale, la sua essenza è stata sopraffatta dall’improvvisazione, dalla banalizzazione del culto che talvolta è in grado di eliminare i frutti spirituali che dovrebbero derivare dall’Eucarestia.
L’osservazione della celebrazione della Messa è la cartina di tornasole che mette a nudo l’attendibilità e la fede del sacerdote nella misura in cui la sostanza ha perso consistenza mentre viene dato ampio risalto alla forma.
Sempre più spesso i presbiteri, durante le sacre funzioni, diventano i protagonisti narcisistici della scena incoraggiando esibizioni danzanti, canore e teatrali e rendendo, così, difficilmente raggiungibile quello che è il fine stesso della celebrazione: l’incontro con Dio.
La liturgia diventa, sempre più spesso, il pretesto per l’esibizione dello spettacolo di chi la presiede che invece spesso si dimentica che dovrebbe celebrare ” in nomine Christi et in persona ecclesiae” per l’unificazione dell’ assemblea nelle membra di Cristo.
Grazie gentilissima Maria Grazia. Mi fa rinnovare la GRAZIA di passare a celebrare il Santo Sacrificio ogni giorno e solo, da molti anni, nel rito di sempre. Non ne potevo di più di questa spudorata, apostata, falsa chiesa. Questi ex sacerdoti, sono arrivati a questo livello perchè senza formazione e con molti soldi invece ricevuti dalle loro congregazioni nel caso dei “religiosi” o delle parrocchie, nel caso dei diocesani, impossessati con l’ orgoglio e stoltezza, stravolgendo loro ministero, fino queste pazzie. Ma già schwaberORGOGLIO faceva salire negl’ altari a Buenos Aires, schifose coppie per ballare tango a fine dello show denominato “misa”. Cosa vuole oggi?
Vederli così grassi senza vergogna di fare il ridicolo, dimostra che solo stanno a mangiare senza muoversi per la salvezza dell’ anime. Ma in questo video quando si gira verso i poveri “laici” abbassati al livello delle scimmie, almeno si vede che sono pocchi. La maggioranza si perde lo stesso, ma non frequentano neppure questi bordelli…prefereriscono altre piazze.
Grazie Padre Luis per il Suo intervento. Purtroppo il veleno del Novus Ordo sta producendo i suoi effetti più nefasti soprattutto fra le nuove generazioni e nei Seminari: non si condanna più l’errore, chiunque dall’altare può improvvisare la liturgia che meglio crede in quanto, persa la sua dimensione sacra, è vissuta da ogni parrocchia come un fatto privato e di cui ognuno può deciderne il contenuto anzicchè viverla con profondo rispetto sul solco della Tradizione, donata a noi da secoli di Cristianesimo per favorire il nostro innesto in Cristo. Aver distrutto un rito liturgico ricco di sacralità e di armonia non è andato solo a scapito della rappresentazione visiva ed uditiva ma ha prodotto una ben più grave conseguenza: ha minato la Fede. La Liturgia Vetus Ordo trova in sè il suo senso mentre, purtroppo, attualmente spesso viene intesa come un terreno di sperimentazione privata a piacimento di ogni singola Parrocchia. Nella Chiesa, a partire dal clero, ormai si è resa non più rinviabile una sorta di conversione dove la Fede venga ripulita dalle incrostazioni di una mentalità antropocentrica che ha reso il Cristianesimo una mera ideologia. Con stima – Maria Grazia
Lettera non banale che senz’altro esprime un sentimento diffuso tra i fedeli (i pochi rimasti). Non è la prima volta che un parrocchiano protesta contro la smania di riforme, ma a mio parere simili appelli si basano su un errore di fondo: la convinzione che i parroci li stiano a sentire e che si possa anche solo rallentare la valanga che sta travolgendo la Chiesa.
Mons. Viganò ha giustamente sottolineato l’importanza del rito antico perché, mi permetto di aggiungere, nelle parrocchie riformate non c’è più niente da salvare, niente può fermare la loro corsa verso il nulla.
Romano Amerio l’aveva previsto decenni fa:
“La Chiesa continuerà ad aprirsi e conformarsi al mondo cioè a snaturarsi, ma la sua sostanza soprannaturale sarà preservata restringendosi in un residuo minimo e il suo fine soprannaturale continuerà ad essere perseguito fedelmente da un avanzo nel mondo. All’espansione ingannevole della Chiesa diluitasi nel mondo corrisponde un progressivo contrarsi e immiserirsi in un piccolo numero di uomini, in una minimanza che sembra insignificante e moriente […]. La Chiesa sarà un pugno di vinti […]
E nell’oscurazione della fede, d’altronde indicata in Luc, 18, 8, possono aver luogo capovolgimenti di civiltà [LA NOSTRA], che non capovolgono però la realtà di quell’avanzo della Chiesa: la rovina di Roma, tanto ricorrente nella profezia extracanonica, la migrazione della Chiesa da levante a ponente (forse nelle Americhe, forse nell’Africa) [McLuhan: “La Chesa sopravviverà in aree remote e arretrate”], traslazione di imperi (secondo lo schema biblico), distruzione e ricostruzione di popoli [il nostro?]
La Chiesa, semimorente nella povertà, nella persecuzione e nel disprezzo da parte del mondo [se mancano, c’è da porsi delle domande], avrà il destino dell’Eletto di Thomas Mann: mentre il mondo si inabissa nella barbarie, egli si rifugia per penitenza e religione nell’inumana solitudine di un irragiungibile recesso e lì si inselvatichisce, si nanifica, si nutre di erba e di terra, diventa una masserella organica in cui vive l’uomo, ma in cui è irriconoscibile l’uomo.”
Viste le guerre in atto, qualcosa mi dice che la previsione di Amerio, compreso il nutrirsi di erba e di terra, si avvererà alla lettera.
👍😇
Grazie Sgre. Nicolò D’Arienzo, tale e quale sua diagnosi drammatica. Tutto questo passerà, finirà la falsa chiesa. Tornerà splendere la Santa Croce. Come per Costantino, e fu vittorioso, dopo la Tribolazione che verrà.
Dalla periferia di Caracas, dalla più bella Parrocchia del mondo, nella Festa della ” Inventione” della Santa Croce, con la Benedizione, parroco vi dico ancora GRAZIE, perchè con laici come Lei, c’è sempre SPERANZA!
ET EXPECTO TRIUMPHUM CORDIS IMMACULATI.
“Il sinodo è il tentativo di coinvolgere cristiani e non cristiani nella riorganizzazione della Chiesa; è un tentativo di istituire in essa una certa democraticità; è la “necessità “ di adeguare la Chiesa alla evoluzione, e alle novità del nostri tempi; novità di ogni genere da quelle culturali, scientifiche, sanitarie, alle leggi, alle mode varie”.
Tutto sta a vedere se il signor Nicolò D’Arienzo è pure lui un democratico. E se coloro a cui si rivolge sono democratici.
Teocratici dentro la Chiesa e democratici fuori di Essa?
Il doppio gioco non funziona ed i fatti lo dimostrano.
Giustissimo. Questa sinodalità pilotata non esprime il vero anelito a Gesù Salvatore, ma al mondo per immergerci nel pantano satanico.