Osservatore Marziano. Maradiaga, Krajewski e il Papa che non Va a Kiev….
1 Maggio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Osservatore Marziano ci invita a riflettere sull’intervista che il cardinale honduregno Oscar Rodriguez Maradiaga ha concesso a Il Giornale, e in cui si parla del no-viaggio del Pontefice regnante a Kiev…buona lettura.
OM a Tosatti.
Su Il Giornale di oggi,il vaticanista Marchese Ragona intervista il grande card, Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, coordinatore del C7, l’organo di governo della Chiesa universale, ma anche uno dei cardinali amici di Bergoglio più noto per gli scandali che lo circondano.
Edward Pentin lo denuncia da anni, e il Maradiaga denuncia Pentin di persecuzione alla Chiesa (!!).
Il Vescovo C. M. Viganò lo denuncia esser responsabile degli scandali sex intorno a lui (vescovo Pineda).E naturalmente il Maradiaga diventa il maggior nemico di Viganò per conto di Bergoglio.
Il giornalista dell’Espresso Fittipaldi lo denuncia per compensi di mezzo milione di euro all’anno, che il Maradiaga si prende dalla università cattolica dell’Honduras. (Bergoglio infatti parlò di “traditori e profittatori” della chiesa, fece una inchiesta e promosse Maradiaga).
Che dice Maradiaga a Marchese Ragona? Dice che “FRANCESCO VORREBBE ANDARE A KIEV. MA NON C’E’ PREDISPOSIZIONE ALLA PACE”.
Perbacco! Ma è allora proprio per questo che dovrebbe andarci, no? Se stessero negoziando la pace, che ci andrebbe a fare?
Poi il Maradiaga continua l’intervista spiegando che il papa sta lavorando intensamente per la pace in Ucraina, ma i media non ne parlano… Per esempio (dice) ha mandato il famoso cardinale elettricista polacco Krajewski in Ukraina. Si, è vero, ma il cardelettricista ci è andato per portare una ambulanza regalata dall’ospedale Bambin Gesù e per trattare qualche accordo per chi fugge dalla guerra. Ma non certo per trattare accordi o strategie di pace. Perché, se volesse farlo non dovrebbe andare a Kiev, ma a Washington… Chissà se in Vaticano lo hanno capito?
Chissà che dirà il nostro Antonio Socci di questa ultima messainscena Maradiaga-Krajewski, essendo così tanto preoccupato di riabilitare la figura e ruolo di Bergoglio. Chissà. Magari dirà che Bergoglio è l’unico capo di Stato che ha mandato in dono una autoambulanza in Ukraina grazie ad un cardinale elettricista, esperto energetico e in più pure polacco.
Indifendibile…ridono in tutta la galassia, caro Tosatti, non solo su Marte e Venere, ma persino su Plutone dove non hanno il senso dell’humor.
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Categoria: osservatore marziano
Stimato OM,
mi consenta un’integrazione ad una delle sue ineccepibili osservazioni, precisamente a quella relativa al motivo del mancato viaggio del papa a Kiev, da lei evidenziata in Maiuscolo. Con ciò non intendo correggerla – lungi da me la tentazione di esercitare la funzione di “correttore automatico” – e di vestire i panni (non della mia taglia) di difensore d’ufficio, in questo caso del card. Maradiaga, che peraltro gode di ben altre “difese”, in alto loco.
Il cardinale in questione (neo-aspirante “portavoce” [???] di Bergoglio, a rinforzo della squadra ben nutrita di comunicatori al servizio), nel corso dell’intervista che ha catturato la sua attenzione, non ha fatto altro che ribadire la rinuncia decisa dal pontefice e da lui stesso portata a conoscenza dell’opinione pubblica (come da sua abitudine) in un colloquio ad ampio spettro con un giornalista del quotidiano argentino “La Nacion”, ripreso soltanto da qualche organo di stampa di casa nostra il 22 aprile scorso.
Questa la dichiarazione sul punto, comprensiva della motivazione determinante, secondo l’ottica papale: «Non posso fare nulla che metta a rischio obiettivi superiori, che siano la fine della guerra, una tregua o, almeno, un corridoio umanitario. A cosa servirebbe che il Papa vada a Kiev se il giorno seguente la guerra continuasse?». Domanda retorica???
Quanto al cardinale: se – come si vocifera – si appresta ad un trasferimento in pianta stabile a Roma, è presumibile il suo immancabile adeguamento alla comunicazione assertiva in modalità “silenziosa”, dal momento che è il papa in persona a gestire i suoi rapporti con i funzionari della stampa internazionale, diramando anche aggiornamenti in tempo reale sul suo stato di salute. Assumendomi la responsabilità di questa mia deduzione… Impertinente (???), declino invece qualsiasi altro, eventuale, addebito (come già gratuitamente affibbiatomi in qualche circostanza, su cui non intendo soffermarmi) circa la notizia della residenza che il prelato intenderebbe stabilire nella Città Eterna, anticipata in un intervento su questo blog. Non da me, ci tengo a precisare. Anche perché non dispongo (e mai disposto), rallegrandomene, di notizie di prima mano, ma mi affido sempre a fonti giornalistiche che non manco di segnalare correttamente.
Questo sarà ricordato il pontificato di bergoglio ” pistilli e corolle “
Ecco qua:
https://www.maurizioblondet.it/anche-il-vaticano-nuovo-membro-della-nato/
Sembra che sia in Russia che in Ucraina la religione venga considerata instrumentum regni.
E il Capo dei cattolici riporta alla memoria le crociate del nord e le persecuzioni dei cristiani ortodossi da loro fatte.
Proprio così. Perchè papa francesco non propone ai responsabili della comunità di sant’Egidio di chiedere ai belligeranti di
predisporre un corridoio umanitario per un gruppo di
Mussulmani CECENI dall’Ucraina al VATICANO.
Sarebbe solo una questione materiale.
Molti anni fa, quando Giovanni Paolo II° era alla fine
dei suoi giorni un gruppo di 49 vescovi aderenti a quella
comunità, fu ripresa da un TG in preghiera per la guarigione
del PAPA. Non ottennero nemmeno che riuscisse a
proferire una sillaba. Fate il confronto con l’ultimo capitolo
del vangelo di Marco e se non bestemmierete capirete.
I mussulmani ceceni fanno capo a Ramzan Kadyrov
fedelissimo di Putin. Se le cose stanno così, non credo che i mussulmani ceceni possano trovare asilo in Vaticano.
Socci traditore, come tutti i bergogliani. Ma lui doppiamente.
La verità è che bergoglio non va a Kiev perché ormai è malato, rintronato e non si regge ormai quasi manco in piedi.. totalmente inadeguato e incapace di guidare ( si fa x dire) la Chiesa ( ammesso e non concesso che ci sia stato un istante uno in cui ne sia stato in grado)..
Meglio che Bergoglio non ci vada a Kiev, perché se ci va, deve assolutamente prendere l’aereo ed a quel punto chissà quali castronerie riuscirebbe ad inventarsi trasmettendole in mondovisione!!!!!!
Perfino Lucia Annunziata si è accorta che quella in atto è una guerra di religione !
Non si nasconda, illustre osservatore !
Lucia Annunziata è andata a Kiev dove ha intervistato una gentile signora che è una dei consiglieri di Zelensky.
Si è sentita dire, papale papale che la chiesa russa in Ucraina è agente del governo russo, ma che finalmente il Patriarca di Costantinopoli se ne è accorto (e ha concesso l’autocefalia alla chiesa ortodossa di Kiev che non riconosce Kirill come suo capo.).
P.S. Lucia Annunziata è stata in Ucraina insieme a un convoglio della Comunità di Sant’Egidio a cui era a