Vincenzo Fedele. Miniere di Valori da Riaffermare, per cui Vale la Pena Battersi.

28 Aprile 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico di lungo corso del nostro sito, Vincenzo Fedele, mi ha inviato queste riflessioni che mi sembra giusto condividere alla vostra attenzione. Buona lettura.

§§§

 

MINIERE DI VALORI DA RIAFFERMARE

Ci hanno fatto perdere il senso della realtà e non ce ne rendiamo ancora conto.

E’ confortante, però, che i segnali di una inversione di tendenza ci siano tutti e, come ci racconta la dott.ssa De Mari nei suoi libri fantasy, finché anche un solo combattente non depone le armi, la guerra non è persa. Finché abbiamo un simbolo attorno a cui riunirci e anche un solo Testimone che ci incita a reagire, abbiamo speranza.

Prendiamo spunto dalla guerra in Ucraina, ma se parlassimo di pandemia o di altro sarebbe uguale, per riflettere su un punto che, per noi, è fondamentale: Il contrattacco sui Valori.

Purtroppo è bastata la semplice scelta di affiancare una donna ucraina ad una russa, per una (UNA) stazione della Via Crucis a metterci in crisi. 

La reazione scomposta dell’ambasciata Ucraina, che ha protestato per la scelta, lungi dall’essere sommersa dall’indignazione, ha solo innescato un diverbio che è diventato un dibattito. 

Ad un certo punto ho avuto il timore che il Vaticano facesse marcia indietro e rinunciasse a pregare uniti aggrappati alla Croce di Cristo. In qualsiasi altro momento storico la protesta sarebbe stata bollata come blasfema. 

Oggi si ritiene corretto che un ex comico, da Kiev, ci chieda armi ogni giorno per la pace, ci dica che gli servono 7 miliardi al giorno, dia ordini all’Unione Europea, alla Germania, e anche a noi. Con la differenza che la Germania reagisce mentre noi e la UE ci adeguiamo ai diktat.

Si ritiene corretto tacere sul fatto che Kiev parla leggendo veline redatte in USA e a Londra.

Si ritiene corretto che, dopo la notizia di Putin che ordina di non attaccare l’acciaieria di Mariupol, dove sono asserragliati gli irriducibili nazisti, garantendo salva la vita e le cure ai ribelli dei sotterranei, i media mandino in onda, senza commenti e senza riderci sopra, Zelenski che “impone” ai russi di non attaccare le acciaierie. 

Si ritiene corretto che un Presidente (Presidente?) americano, che pure vaga per stringere mani ad interlocutori inesistenti, voglia risolvere la situazione bellica senza mai parlare di trattative, etichettando l’altro come macellaio e dicendo pubblicamente che si sta lavorando per un colpo di Stato a Mosca, corretto dai suoi collaboratori con delle toppe che sono peggio del buco.

Si ritiene corretto che una nazione dichiari di esportare democrazia, quando le stesse elezioni presidenziali USA sono frutto di brogli certificati. 

Si ritiene corretto distinguere le bombe buone e democratiche (Iraq, Siria, Afghanistan, e, ancora, Libia, Jugoslavia, Kosovo con il nostro aiuto) da quelle cattive e dittatoriali in Ucraina.

Si ritiene corretto, con i pacifinti, esportare armi per ricercare la pace andando contro la nostra stessa Costituzione.

Si ritiene corretto indignarsi per eccidi poco chiari, (Toni Capuozzo docet), dove sarebbe bene verificare su  probabili scene create ad hoc per esigenze di telecamere.

Si ritiene corretto dimenticare che per 14 anni quelle stesse popolazioni erano soggette a bombardamenti continui, che l’Ucraina era stata oggetto di un colpo di stato accettato da tutti, anzi, appoggiato in modo silenziosamente palese in nome della solita democrazia onnipotente.

Si ritiene corretto anche quello che c’è dietro e che è peggio ancora: 

Quel colpo di stato, infatti, venne realizzato sull’onda di un miraggio esposto come specchietto per le allodole: l’ingresso dell’Ucraina nella Unione Europea. 

Ebbene per 14 anni l’occidente non solo ha chiuso gli occhi per non vedere i crimini ucraini contro i propri cittadini del Donbass, ma non ha fatto alcunchè per aiutare economicamente l’Ucraina. Ha solo venduto armi e istruttori. Ha realizzato solo nuove basi militari e oscuri laboratori di ricerca. L’Europa, in 14 anni, non ha neanche preso in considerazione la possibilità, per l’Ucraina, di entrare in Europa. Se c’erano (e c’erano) dubbi sulla democraticità delle istituzioni ucraine, sono state sempre taciute. I moduli per la richiesta di entrare nell’elenco dei candidati all’ingresso nella UE sono stati compilati e firmati adesso, in 48 ore, con i carrarmati sulle strade. 

Il cinismo non sta solo nell’ignorare un crimine, ma anche nell’illudere il malcapitato popolo ucraino facendogli vedere una possibilità di aiuto e poi, per 14 anni, ignorare e dimenticare le false promesse utili solo a coprire il ribaltamento di un governo democraticamente eletto, con l’aiuto di milizie naziste invisibili perchè sotto gli occhi di tutti. 

Possono mettere un pagliaccio a capo dell’Ucraina. 

Possono raccontarci che prendiamo il gas da dove non c’è e da dove non può essere trasportato.

Possono raccontarci le gite dei Draghi, dei Cingolani e dei Di Maio in Algeria, Congo, Angola, Mozambico, che ci rassicurano che possiamo fare a meno del gas russo, che il gas di Biden ci risolve i problemi, che la nostra democrazia telecomandata è la migliore possibile nel migliore dei mondi possibili. 

Possono raccontarci che noi siamo i buoni. 

Possono raccontarci che Biden sia uno statista stimato, anche se cerca di stringere mani invisibili, se parla usando il sedere o se naviga in un mare di persone rimanendo accantonato e abbandonato a se stesso. 

Possono raccontarci che chi non si vaccina muore. 

Possono raccontarci che il passaporto verde garantisce di non contagiare e non contaggiarsi e così avanti.

Queste sono le elucubrazioni di chi pensa di aver già vinto e senza remore viene allo scoperto credendosi invulnerabile e dobbiamo prendere atto che il giornalismo italiano non è, purtroppo, solo velinaro e corrotto da motivi economici. 

Ho l’impressione, tragica, che sia proprio impaurito e annichilito. 

Annichilito dalla paura, anche se non si comprende ancora di cosa. 

Non è mai accaduto nel passato, neanche nelle grandi battaglie epocali, di rimanere annichiliti su un’unica posizione. C’è sempre stato un dibattito pro e contro qualcosa. Anche ai tempi degli scontri frontali DC – PCI, su divorzio, aborto, Craxi, Andreotti, Moro, su tutto. 

Adesso il mainstream è il pensiero unico e le eccezioni sono pochissime: La Verità, Il Riformista, questo sito e pochi altri.

Questa “paura” di qualcosa di indicibile, da annichilimento, è quello che più dà da pensare.

Ci sono decine di video di giornalisti indipendenti che spopolano sui social mostrando Mariupol riaperta, dove si intervistano cittadini che passeggiano, contenti che gli ucraini non ci siano più, dove si mostrano i mercati all’aperto riaperti e la gente che si lamenta per l’aumento dei prezzi, ma nessuno di questi reportage trova spazio nei TG ufficiali. 

Però anche I giornaloni devono iniziare a prendere atto che tutti i dati ed i sondaggi dicono che la maggioranza non crede più ai TG ed ai giornaloni stessi. 

Questa, forse, è l’unica notizia buona, unita alla conquista di Twitter da parte di Musk ed alla crisi di Netflix e della Disney, in un mare di miseria morale.

Iniziamo a comprendere che è in atto una sfida della realtà contro la menzogna palese. 

E’ come se ci stiano dicendo “guardate fin dove possiamo arrivare senza che voi possiate fare nulla per contrastarci”.

Rendercene conto, però, non è ancora la strada della vittoria. E’ solo l’arresto della ritirata.

Il calo degli ascolti dei TG, la riduzione delle vendite e della credibilità dei giornaloni, è solo la presa d’atto che hanno perso la nostra fiducia. Non è ancora un contrattacco. E’ l’indifferenza che è subentrata all’accettazione acritica.

La crisi di Netflix e della Disney non è ancora il frutto di un incisivo boicottaggio, ma la normale reazione a due anni di segregazione ed emarginazione in casa. E’ la constatazione che la realtà è ben peggiore dei peggiori reality o delle fantasie degli autori di serie televisive inverosimili.

Continuiamo ad imprecare contro i politici, ma manca un movimento propositivo a cui aggrapparci. Forse siamo nel punto più basso della nostra discesa agli inferi.

Abbiamo perso la fiducia nei politici in cui speravamo, Lega e Fratelli d’Italia tanto per non fare nomi, ma su quest’onda amara abbiamo il timore che gli i sostituti siano della stessa pasta. 

Perdere la fiducia in noi stessi, però, è quello che vuole il nemico. La reazione non può costruirsi sullo sconforto che è solo foriero di indifferenza e delusione. 

Gli esempi per reagire li abbiamo, ed è attorno ad essi che dobbiamo coalizzarci per il contrattacco.

Quando comprenderemo che le nostre risorse sono dentro di noi e che dobbiamo portarle alla luce ed esportarle, sarà un buon inizio. Anche perchè, per poterle esportare, occorre prima ricercarle, individuarle, valorizzarle, poi coltivarle per farle crescere, come il grano e il mais che non ci fanno più coltivare, avendo accettato trenta denari per lasciare le terre incolte. 

Parliamo di Valori, ma dovremmo, per essere più precisi, parlare di Fede perchè, come diceva Chesterton, è chi non crede in Dio che crede a tutto.

Del resto il problema non sorge oggi, anche se ci sono sfuggiti i numerosi segnali, deboli o meno, che si sono susseguiti nel tempo. 

Ci hanno fatto perdere il senso della realtà e non ce ne rendiamo conto. E finchè non ce ne rendiamo conto non se ne esce.

L’azione deve partire da noi laici che, nella latitanza delle gerarchie ecclesiastiche, dobbiamo supplire alle palesi carenze, ma lo facciamo in modo tiepido.

Certo, sono le gerarchie stesse ad essere colpevoli, ad iniziare dal soglio di Pietro.

Certo, finchè a Roma si continuerà a predicare che siamo figli della madre terra, invece che figli di Dio, e creati a Sua immagine e somiglianza, avremo poco cui aggrapparci.

Finchè staremo a piangere sulla plastica riciclata nell’umido, fingendo che l’ecologia sia la base del vivere civile, continueremo a dimenticare che ogni azione malvagia viene dal maligno, sia bombardare che deforestare, punturare o propalare menzogne spacciandole per verità.

Le menzogne sono sempre e solo menzogne, che riguardino pandemia, vaccini, green pass oppure bombe, invasioni, energia, crisi climatica o default finanziari.

Allora dobbiamo sempre più supportare la riconquista, che è già iniziata, ma è ancora poco visibile.

Da sempre la Chiesa si moltiplica e cresce attraverso l’obbedienza al comando di Gesù ai suoi discepoli : Andate e annunciate il Vangelo.

Oggi in tutta Europa, Italia compresa, la Chiesa è piena di sacerdoti e suore che vengono dall’Africa, dalle Filippine, dall’India. Questo significa che non siamo più noi ad evangelizzare queste nazioni, ma sono loro che evangelizzano noi.

Nel passato la Chiesa esportava sacerdoti e missionari, oggi li importiamo. Bruttissimo segno.

Come abbiamo eliminato coltivazioni d’eccellenza, lasciando incolti i campi, così abbiamo lasciato incolte le nostre coscienze.

Riprendiamoci il senso della realtà. Riconquistiamo il senso dei nostri Valori. Non siamo soli.

Aggreghiamoci attorno ai gruppi laici che, sempre più numerosi, continuano a nascere, aiutando chi combatte adesso tra mille difficoltà, come Stilum Curiae

Aiutiamo i pochi sacerdoti che, spesso isolati, tengono alta la bandiera del Vangelo di Gesù Cristo. La pietra tombale è stata rimossa dal sepolcro. Occorre rimuoverla dai nostri cuori ed operare di conseguenza. L’albero si giudica dai frutti che produce.

Vincenzo Fedele

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7 commenti

  • Rolando ha detto:

    Chi può mai far perdere il senso della realtà se non proprio colui che parla di Valori intendendo ciò che solo a lui ?
    Che ne sa l’altro di ciò che conviene a me?
    E poi, sia chiaro, il dolo è nascosto proprio in questa tragica parola, in virtù della quale facciamo agli altri proprio quello che non vorremmo gli altri facessero a noi.
    È un testo stonato.

  • Mimma ha detto:

    Una boccata di ossigeno, questo articolo di Vincenzo Fedele , un sunto di fatti e pensieri che circolano su questo bel blog da mesi.
    Ma incomincio a pensare che dobbiamo essere quasi grati alla cosiddetta pandemia e al conflitto russo- ucraino quali stanno portando a galla , mostrandoceli al nudo, i menzogneri, gli stupidi e gli opportunisti, le tre categorie più repellenti dell’umanità.
    Vale per i partiti, per i capi , i sottocapi e i signor nessuno
    Per i laici e per i chierici, per i medici e i giudici , i professori e gli scolari.
    Il risultato è , almeno per me, una strana solitudine, umiliante e stordente, perché dimostra che mi ero sbagliata nella valutazione di conoscenti e amici ; una sorta di brusco risveglio, di quelli che ci colgono con la bocca amara e gli occhi pieni di lacrime.
    A me è stato di gran conforto proprio questo luogo di confronto diretto dal dott. Tosatti e l’aver trovato qui persone affini a me per pensiero e sensibilità tra le quali, padre Luis che ringrazio di cuore.

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Un bell’articolo!
    Con sorpresa vi ho trovato descritto e sottolineato un grave problema sin troppo taciuto: l’importazione di sacerdoti extraeuropei – India e Africa in particolare – che, assolutamente non formati, sembra siano stati disposti per spazzare via quella poca fede residua tra il popolo italiano. Ho l’impressione, già da un pò, che i “crociati” non siano invisi solo ad oriente ma che l’occidente stesso si occupi di farli “sparire”. Questo, a ben pensarci, è in linea con il progetto di sostituzione etnica che è l’attuale “immigrazione-invasione”. Come se non bastasse, appunto, ecco che sacerdoti, ancora incapaci di parlare italiano, sbucano in parrocchia, si fanno beffe della Liturgia, predicano una volta sì e una volta no eresie dal pulpito, e proseguono imperterriti a farlo nonostante glielo si faccia notare. Questa la mia esperienza. Ma ormai non credo più al caso. C’è dietro la volontà di conseguire un obiettivo: lo smantellamento della Dottrina di sempre e della forma di questa Dottrina. Non che ciò non accada anche con sacerdoti italiani, sia chiaro, ma quelli “stranieri”, beh come dire, fermano meglio le proteste – chissà come mai…- e provenendo da un background culturale sincretista o animista, sono decisamente più dannosi e mortiferi. Se non si è di fede robusta, la si perde, insomma. Garantito.

  • Speranza ha detto:

    Complimenti a Vincenzo Fedele. Ci sono dei passaggi nella sua riflessione che dipingono limpidamente la realtà che stiamo vivendo, purtroppo però, non si sa se rallegrarsi perché nel nostro pensare non siamo soli, o se invece piangere per lo sconforto di non poter fare quasi nulla. Tuttavia, quando egli si lamenta (e a ragione) del fatto che non esistono più schieramenti politici che ci rappresentino (né più Salvini e nemmeno Meloni), gli suggerirei di seguire le intenzioni di alcuni coraggiosi che già da tempo sono impegnati in seguitissimi blog su YouTube che stanno appunto proponendo anche un programma politico del tutto apprezzabile. Le dice niente “Visione TV”?
    Non è detto che cominciando con poco non si arrivi ad essere grandi.
    Almeno speriamolo.