Un Prete in Cammino per Diritti e Libertà. Oggi da Sestu a Serrenti.
26 Aprile 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, continua il pellegrinaggio di don Emanuele Personeni da Bergamo a Roma, toccando tutta l’Italia, in difesa di diritti e libertà negate da un governo di malfattori, contro la Costituzione, che nessuno si perita di difendere, tantomeno il cosiddetto garante. #camminaeascolta. E per far giungere al pontefice regnante una lettera firmata da molte persone a cui viene proibito di lavorare e avere una vita sociale. Ecco la tappa di oggi
TAPPA da SESTU a SERRENTI
circa km 33
MARTEDI’ 26/04/2022
in bicicletta.
Partenza ore 9 circa
SESTU (CA) -Parrocchia di San Giorgio
MONASTIR (SU) -Parrocchia di San Pietro Apostolo
NURAMINIS (SU) -Parrocchia di San Pietro Apostolo
SERRENTI (SU) -Parrocchia Beata Vergine Immacolata
***
VANGELO DI MARTEDÍ 26 APRILE TEMPO DI PASQUA
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
Commento
Gesù sta parlando con un vecchio fariseo di nome Nicodemo. E gli parla di nascita. Per di più di una nascita “dall’alto”. All’etá di Nicodemo di solito un uomo fa il bilancio della vita, parla al passato più che al futuro e tende a pensare al morire più che al nascere. E poi questa cosa che chi é nato dallo Spirito “non sai da dove viene e dove va”…un’immagine adatta a un giovane la cui vita presenta incognite più che a un uomo di esperienza come un maestro attempato della Legge. É del tutto naturale che Nicodemo sia sorpreso dalle parole di Gesù. Ma alla sua domanda “come può accadere questo”? Gesù gli risponde: ”sei maestro di Israele e non sai queste cose”? La chiave di tutto, continua Gesù, é credere alle mie parole, all’opera che vado compiendo tra gli uomini. Le mie parole, i miei gesti, i miei sentimenti raccontano di un Dio, mio Padre, che ama la vita, che ha tracciato i cieli con un dito come fa un’artista, che danza come fanno le foglie quando spira la brezza del mattino, che attende trepidante anche Lui per nove mesi la venuta al mondo di ogni bambino, che fa festa quando un uomo si pente della propria durezza di cuore. Caro Nicodemo, io vado raccontando questo Dio perché lo conosco, vengo da lui, ma voi farisei non mi credete. Perché fate resistenza? Continuate a guardare la vita dall’angolatura angusta dei vostri microscopi o telescopi, delle vostre scienze e della vostra intelligenza, delle vostre regole politiche e morali. Questi punti di vista sarebbero buoni se ad animarne l’esercizio fosse la gratitudine, l’amore per la vita, il desiderio di condividere il bene, il timor di Dio, la gioia di essere figli, padri, madri. In due parole, esseri umani E invece ad animare la conoscenza e l’agire sono spesso sentimenti di rivalità, di avidità, di presunzione, di disprezzo per i piccoli e gli indifesi, di giudizio spietato per chi sbaglia, di onnipotenza e superbia, di brama di potere e dominio. Come potete pretendere di capire l’arte se adottate come criterio il suo valore in denaro e la composizione chimica dei colori? Per questo ti dico, caro Nicodemo, che devi rinascere dall’alto, voglio dire che devi capire la vita daccapo, e devi farlo imparando da Dio. Io ti posso guidare. Il punto più alto da cui puoi guardare e comprendere la vita, non é il punto di vista delle scienze ma dell’amore di Dio. Allora vedrai cose che nessun microscopio rivela, nessun libro può contenere, nessuna esperienza può esaurire. Quando gli uomini mi metteranno in Croce, io regalerò loro il punto di vista più alto che ci sia perché conoscano Dio, conoscano sé stessi e restino senza parole di fronte allo splendore della vita umana. Qualche idea su chi fossero i farisei ce la siamo fatta in queste settimane di cammino. Per i farisei il rapporto tra l’uomo e Dio era regolato dalla Legge che andava semplicemente eseguita, possibilmente con qualche onere aggiuntivo così da rendere più meritevole l’esistenza. Non era contemplato l’imprevisto, il rischio, il coraggio, l’amore, l’esitazione, l’incertezza, lo slancio, la gratuità, il perdono incondizionato.
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