Genocidio Armeno. 107 Anni fa, ma il Negazionismo Turco Continua.
23 Aprile 2022
Carissimi StilumCuriali, sono passati centosette anni dal 24 aprile 1915, quando a Costantinopoli-Istanbul-Bolis ebbe inizio il primo genocidio del XX secolo, quello degli armeni, seguito poi da quello di altre minoranze cristiane dell’impero ottomano, greci e assiri. Un’operazione di massacro che avrebbe costruito un’ispirazione per lo sterminio degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale da parte del regime nazista. Centosette anni dopo, e a dispetto dell’evidenza storica schiacciante, il governo di Ankara continua on una propaganda negazionista tanto più indifendibile quanto smentita dagli storici. E fornisce armi e sostegno diplomatico all’aggressione degli Azeri contro la realtà armena dell’Artsah, dove gli occupanti di Baku stanno portando avanti, come è stato d’altronde per i loro “maestri” turchi, un genocidio culturale, con la cancellazione della storia cristiana e armena dalle terre occupate. Bisogna continuare a ricordare, non solo come dovere di memoria verso il milione e mezzo di vittime innocenti sterminate nei deserti della Siria, ma per sapere che gli assassini sono sempre all’opera.
§§§
24 aprile. Per non dimenticare
Anche quest’anno, il 24 aprile, noi, Italiani di origine armena ed Armeni in Italia, uniti in un’unica voce con le organizzazioni che ci rappresentano, facciamo memoria del Genocidio subito dagli Armeni nel 1915 ad opera dell’Impero ottomano.
In un contesto internazionale quale quello attuale, così segnato da instabilità ed incertezza, ci rivolgiamo ai cittadini, ai media e alle Istituzioni sentendo il dovere di un impegno che si rinnova: non solo nel rievocare la tragedia che ha travolto il destino del popolo armeno 107 anni fa ma anche nel richiamare le urgenze e le sfide che quel ricordo, ancora da troppi ignorato, impone oggi sul presente.
È prima di tutto una sfida di conoscenza, per non fermarsi a un uso retorico della memoria. Occorre invece approfondire le complessità del passato per comprendere che l’annientamento di un popolo e della sua identità è un dramma che ci riguarda davvero tutti e, al contempo, ci porta a riscoprire la ricchezza che la cultura armena è ancora in grado di offrire.
È una sfida di coraggio, per leggere le conflittualità del presente ed affrontarle senza timori, avendo ben in mente la drammatica lezione del passato, coscienti che la posta in gioco è il nostro futuro, con i suoi valori di integrazione e difesa della propria identità. Per noi, che siamo orgogliosamente anche cittadini italiani, essi sono la vera eredità che proviene da chi ci ha preceduto e possono diventare un patrimonio da condividere con la nazione in cui abbiamo scelto di vivere.
È un impegno contro le spinte alla sopraffazione e alla rimozione della memoria dei fatti, che ancora oggi affiorano e minacciano l’esistenza stessa della nazione armena, soprattutto dopo l’aggressione militare dell’Azerbajgian contro la Repubblica di Artsakh/Nagorno-Karabakh di un anno e mezzo fa, l’assordante silenzio della comunità internazionale che ne è seguito, i criminali tentativi di cancellare ogni traccia di cultura armena nelle zone occupate, e le recenti, gravi violazioni del cessate il fuoco ai danni degli armeni, approfittando del drammatico conflitto in corso in Ucraina.
È la vera lezione della Memoria, quella che dal passato ci apre gli occhi sul presente, ci aiuta ad essere responsabili del nostro futuro, e, soprattutto, vigili sui pericoli cui i singoli e le comunità sono esposti quando non sono riconosciuti i loro diritti fondamentali.
Ecco, allora, il nostro compito di cittadini europei: non restare schiacciati sotto il peso delle nostre paure, indifferenze, apatie e disillusioni ma diventare riferimenti credibili e concreti per prevenire nuovi odi e combattere con le armi della conoscenza e della verità i persistenti tentativi di rimozione e di manipolazione della Storia.
Unione Armeni d’Italia
Associazione Assoarmeni (Roma)
Associazione Casa di Cristallo (Padova)
Associazione Italiarmenia (Padova)
AGBU Milan
Casa Armena – Hay Dun (Milano)
Comunità Armena – Calabria
Comunità Armena – Napoli
Consiglio per la comunità armena di Roma
Unione Talenti Armeni d’Italia
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And here is the link to the book in English.
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Categoria: Generale
Io mi permetto di chiedere, sempre per non dimenticare, che si possa avere l’edizione in italiano di un film praticamente introvabile, per me bellissimo, di Henri Verneuil: MAYRIG, in italiano QUELLA STRADA CHIAMATA PARADISO. Trovo sia un modo per conoscere la vicenda armena veramente poetico e toccante e credo sia molto importante chiederne la riedizione e magari anche la proiezione nelle scuole.
I Cristiani non hanno nessun difensore terreno, men che meno l’ odierno vaticano, tutto impegnato ad assecondare, in toto, le politiche neomondialiste in sapor di loggia. Tutte fratellanza ,amore in ogni sua declinazione o deviazione, indirizzate verso il trionfale destino che, secondo loro, accomuna una elite’ fra gli esseri umani. Eppure gli basterebbe dare solo una piccola occhiatina all’Apocalisse. Ma no, e’ un libro sorpassato, forse fatto scrivere da un Dio troppo lontano. Meglio unirsi e prendere in mano i propri destini, dopo essersi sbarazzati del fastidioso grosso, tentare di darsi la vita eterna diventando Dio. Un copione gia’ visto nella storia e puntualmente fallito. Per poveri martiri Armeni elevo una preghiera al Signore e rimango sconvolto dal silenzio assordante sulle loro pene.
NOVENO GIORNO NOVENA ALLA VERA ED UNICA DIVINA MISERICORDIA
PATER
AVE
CREDO
X 5:
Pater aeterne, offero tibi Corpus et Sanguinem, animam et divinitatem dilectissimi Filii Tui, Domini nostri, Iesu Christi, in propitiatione pro peccatis nostris et totius mundi.
Pro dolorosa Eius passione, miserere nobis et totius mundi. (decies)
In conclusione, ter dicitur:
Sanctus Deus, Sanctus Fortis, Sanctus Immortalis, miserere nobis et totius mundi.
PATER LUIS EDUARDO RODRÍGUEZ RODRÍGUEZ
21 Aprile 2022 alle 08:34
2775° Compleanno di Roma
Blanco il costume di schwaberORGOGLIO.
Il depravato cantante, di soli 18 anni, si traveste con il nome “d’arte” di “Blanco”.
Si è esibito il lunedì di Pasqua, dell “Angelo”, in Piazza San Pietro, invitato dai vescolupi d’Italia.
L’ennesima profanazione, l’ennesima degenerazione, l’ennesima aberrazione, che compete con la pachaimmonda.
Blanco è apparso travestito con una camicia da donna trasparente e pantaloni bianchi e scarpe nere, proprio come l’impostore si traveste con una tonaca bianca, ma continua a indossare pantaloni e scarpe nere.
Al diavolo normalmente piace presentarsi travestito da luce, da blanco.
I cameraman vaticani, chissà se con la regia dell’altro Viganò, quello scaltro che ha tentato di imbrogliare Benedetto XVI, che ancora sta lavorando lì, hanno fatto diversi primi piani sul petto tatuato del cantantuccio, appunto con un angelo… così che nel Lunedì dell’Angelo, ha avuto il suo effetto satanico, quello di tramandare il messaggio del diavolo, con parti del testo della canzone con frasi incomprensibili di suoni dell’inferno, come se il tutto dovesse onorare la Resurrezione.
I video che girano in rete mostrano un primo piano di una ragazzina bionda, che sicuramente non ha più di 12 anni, simile a greta cretina, la malata che è solita andare in missione con bugie ecologiche.
Tutti i volti che hanno mostrato sono stati visti cantare perché dopo Sanremo 2022, già in due mesi hanno imparato tutte le canzoni di questi schifosi “cantanti”, trasformati in super “stelle” dalla canzone vincitrice della SODOMIA.
Ed è questo che vogliono i vescolupi d’Italia per gli adolescenti, la rovina delle loro anime.
Sebbene questa prossima Domenica in Blanco, in Albis,
l’ impostore nuovo ariano schwaberORGOGLIO celebrerà la festa della falsa misericordia, e non la Festa della Divina Misericordia, sarà un altro travestimento, così come il diavolo, passerà ancora come un angelo di luce, essendo delle tenebre.
Dio distruggerà tutta questa infamia, delirio, depravazione, APOSTASIA.
https://m.youtube.com/watch?v=OP_4LG9dNwM
22 Aprile 2022 alle 19:23
M. VIGLIONE
L’invito che la Conferenza Episcopale Italiana ha fatto a tale cantante blasfemo Blanco, come proposta da presentare ai giovani di oggi,
è la chiave di volta che rende impossibile pure ai più irrimediabilmente ciechi mentali e spirituali (voglio essere caritatevole nell’aggettivazione) di non capire chi siano questi individui della CEI e cosa perseguano veramente.
Se non bastava Pachamama, ora c’è anche Blanco. Domani sarà Achille Lauro o Fedez (del resto, già utilizzato dalla LUx Vide, la casa di produzione di ispirazione della CEI).
Pertanto, continuare a dare affidamento a quei politici, intellettuali o attivisti cattolici che ancora hanno connessioni operative con la CEI e i suoi leader, che ancora parlano a loro nome o che si vantano di essere a essa connessi, o che vanno ancora a trovare a questi individui che di Dio non sanno più che farsene, equivale ad avallare tutto questo, Blanco compreso, e molto altro.
Equivale ad abdicare al dono più grande che Dio ci ha fatto, ovvero il nostro intelletto al fine dell’esercizio della scelta tra il Bene e il Male.
Diffidate non solo della CEI. Diffidate anche e ancor più dei camerieri furbastri della CEI, politici in primis.
O avrete Blanco in eredità. E pure Fedez. Se continuate a farvi prendere in giro, come già accade da anni e decenni, la responsabilità è solo vostra.
Non solo con i politici, anche con il clero. (MV)
Si tace sull’eccidio e la conflittualità tra Armenia e Turchia soprattutto perchè Putin è sempre stato al fianco della piccola nazione. Putin, infatti, ha messo l ‘esercito russo a presidio e difesa del confine armeno-turco per preservarlo dall’invasione delle truppe di Erdogan, ha costretto gli Azeri a ritirarsi dai territori armeni tramite un patto, stipulato tra Azebaijan, Armenia e Russia che, in questo periodo in cui l’attenzione di Putin è distratta dal conflitto con l’Ucraina, viene sistematicamente violato. Bisogna anche considerare che l’Armenia nei consessi internazionali, si è sempre astenuta dal condannare le sanzioni a Putin per le controversie sull’Armenia, quindi deve pagare ….. uno scotto.
https://europa.today.it/attualita/azerbaigian-violato-cessate-fuoco.html
ERRATA CORRIGE: Ultima riga ” Controversie con l’Ucraina” e non ” sull’Armenia”
Qualcuno lo faccia presente anche ai Buonissimi!
Per loro niente armi, niente onore, niente ricordo, niente cortei, niente bandiere…NIENTE?