Un Prete in Cammino per Diritti e Libertà. Oggi da Gerocarne a Rosarno.
12 Aprile 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, continua il pellegrinaggio di don Emanuele Personeni da Bergamo a Roma, toccando tutta l’Italia, in difesa di diritti e libertà negate da un governo di malfattori, contro la Costituzione, che nessuno si perita di difendere, tantomeno il cosiddetto garante #camminaeascolta. E per far giungere al pontefice regnante una lettera firmata da molte persone a cui viene proibito di lavorare e avere una vita sociale. Eccolo la tappa di oggi.
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TAPPA da GEROCARNE a ROSARNO
circa km 35
MARTEDI’ 12/04/2022
in bicicletta partenza ore 9
GEROCARNE (VV) -Parrocchia San Maria De Latinis e San Sebastiano
LAUREANA DI BORRELLO (RC) -Parrocchia di Santa Maria degli Angeli e San Gregorio Taumaturgo
ROSARNO (RC) -Parrocchia di San Giovanni Battista
MERCOLEDÌ 13/04/2022
Spostamento in Sicilia e arrivo ad Acireale. Lungo la giornata visita alla comunità parrocchiale di Novara di Sicilia e al suo parroco don Mario
VANGELO DI MARTEDÍ 12 APRILE
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».
Commento
Non l’avremo mai detto abbastanza: l’amore del Padre é incondizionato. Non viene riversato su chi lo merita ma su chi ne ha bisogno, su chi ne ha sete, su chi lo desidera. Viene offerto perfino a chi lo rifiuta. É il caso di Giuda. La risposta che Gesù dà al discepolo Giovanni non ha in realtà lo scopo di indicare chi lo tradirà ma cosa desidera Gesù per colui che lo tradirà: spezzare il pane con lui, consegnargli la vita, farlo partecipe della comunione col Padre. Gesù offre il pezzo di pane a Giuda per dirgli che può ancora ripensarci, che non é cambiato nulla, che lo considera amico ancora, che l’ha già perdonato. Gesù soffre la scelta di Giuda ma non muta i suoi sentimenti per lui. Purtroppo neppure Giuda muterá i propri. Quando altrove Gesù dirà di lui: sarebbe meglio per quell’uomo che non fosse mai nato, non sta lamentando l’esistenza di Giuda ma quanto grave sia la sua condizione. Non venire al mondo sarebbe sta una sventura meno tragica. L’evangelista Giovanni descrive la condizione di chiunque (chiunque!) rifiuti consapevolmente l’amore di Gesù come essere inghiottiti dalla notte. É proprio a causa di questa chiusura ermetica del cuore che Giuda, dopo aver ricevuto il pezzo di pane da Gesù si é convinto ancora di più della necessità di tradire il maestro. Esiste il rischio per noi lettori del Vangelo secoli dopo gli eventi narrati di pensare che Giuda sia l’unico che ha voltato le spalle al Signore. Alla fine l’hanno fatto tutti, noi compresi. Perfino chi durante la cena é apparso carico di buona volontà. Pietro ad esempio, che in un impeto di generosità ha detto al Signore: darò la mia vita per te! Ciò che Pietro non vuole accettare é che sarà Gesù a dare la vita per lui, non il contrario. Il fondamento dell’esperienza cristiana infatti non é il nostro amore per gli altri ma l’amore del Padre per noi. É per gratitudine al Padre che siamo chiamati poi a nostra volta ad amare gli altri. Si ama per riconoscenza con la stessa spontaneità con cui si dice grazie quando qualcuno fa un regalo. Amare gli altri per il cristiano non é un impegno che nasce dal dovere di essere coerenti con i comandamenti ma dalla gratitudine commossa per ciò che si é ricevuto per amore. Chi ama per gratitudine é felice di essere amato ed é felice di ricambiare.
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