Un Prete in Cammino per Diritti e Libertà. Oggi a Gerocarne.

11 Aprile 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, continua il pellegrinaggio di don Emanuele Personeni da Bergamo a Roma, toccando tutta l’Italia, in difesa di diritti e libertà negate da un governo di malfattori, contro la Costituzione, che nessuno si perita di difendere, tantomeno il cosiddetto garante #camminaeascolta. E per far giungere al pontefice regnante una lettera firmata da molte persone a cui viene proibito di lavorare e avere una vita sociale. Oggi, lunedì 11 aprile, è giorno di riposo, a Gerocarne. Qui sotto trovate il Vangelo odierno, buona lettura.  

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(Olivi secolari a Gerocarne)

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VANGELO DI LUNEDÍ 11 APRILE

Dal Vangelo secondo Giovanni

Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

Commento

Mancano pochi giorni alla Pasqua e Gesù si trova a Gerusalemme. Sa che i suoi nemici attueranno il loro piano di morte. Eppure non fugge. Desidera ardentemente amare gli uomini fino in fondo e dare tutto per loro. Percependo IL FINE di ogni cosa, va a Betania, a tre chilometri da Gerusalemme, in casa di Marta, Maria e Lazzaro, suoi amici. Sono a cena. In un impeto di affetto Maria prende la cosa più preziosa che ha in casa, un vasetto di nardo e lo versa sui piedi di Gesù. Il valore del profumo é enorme, trecento denari. Si consideri che la paga giornaliera di un operaio era un denaro. Dunque il valore corrispondente a un anno di stipendio. Maria rompe il vasetto. Non intende risparmiarne e risparmiarsi nemmeno un pò. Tutto per Gesù. Un gesto smisurato come smisurato é l’amore che non misura ciò che dà. Noi sappiamo casualmente il valore del profumo perché Giuda ci ha visto, da esperto, il rendimento economico possibile e ne ha fatto motivo di polemica. Lei, Maria, ai soldi non aveva neppure pensato. Per lei il profumo era soltanto un modo di dire a Gesù che gli voleva bene e anche per confortarlo. Aveva capito ciò che Gesù stava per fare. Perciò ha versato quel profumo sui piedi di Gesù, come a dirgli: vai, non temere. Gesù era il povero più povero in quella sala. Aveva un bisogno enorme di qualcuno che gli facesse sentire la sua vicinanza alla vigilia della sua passione. Ma tranne Maria, nessuno se ne é accorto, nessuno sogna minimamente ciò che sta per accadere a Gesù nonostante glie ne abbia parlato infinite volte. Gesù avverte tutta la solitudine e la distanza dei suoi. Al pari degli altri Giuda non coglie la portata del gesto e ne fa una questione di denaro. Non é improbabile che abbia espresso il parere inconfessato di tutti gli altri. A Maria non importa di venir giudicata e neppure si preoccupa di replicare a Giuda. Ci pensa Gesù a difenderla. I poveri devono essere parte della comunità cristiana, non membri estranei. I poveri sono sempre CON voi e solo se saranno CON voi potrete prendervene cura. Gli unici poveri che amerete veramente saranno quelli ai quali permetterete di sentirsi parte della vostra comunità. A meno di questo non li avrete amati, avrete dato loro il superfluo. Io invece, ha continuato Gesù, sto per essere strappato da voi, portato via, e abbandonato. Ho bisogno anche io che qualcuno stia accanto a me nel mio morire. Anche io ho bisogno che qualcuno mi voglia bene, qualcuno che disseti la mia sete di amore. Maria ha fatto questo. Io non dimenticherò mai il suo gesto. Non dimenticatevene neanche voi. Mentre in casa Gesù é commosso dal gesto di Maria, fuori la morte dilaga, diffusa dai capi che nella loro furia cieca non misurano più i loro passi e le loro parole. Anche Lazzaro finisce sulla lista nera. É un testimone scomodo.

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1 commento

  • Frate Claudio di San Francesco ha detto:

    Che il Signore Iddio La Benedica, La protegga e La assista in Questo Suo Pellegrinaggio di Verità e Giustizia, Carissimo Don Emanuele. Ringrazio il Dottor Marco Tosatti per aver sempre permesso a noi, lettori del Suo Sito così Ben Fatto e Ricco di Informazioni sullo stato delle cose nella Chiesa e nel Mondo, di seguire il di Lei Cammino attraverso la Nostra Italia Bella ma Violata dai nemici della Croce di Gesù Cristo, e di leggere i sapienti Suoi Commenti al Vangelo. Commenti che sono Ben Circostanziati, a differenza di tante ” omelie” che si sentono, buone per ogni giorno dell’Anno Liturgico tanto sono vaghe ed elusive delle SS. Scritture stabilite per Quel Giorno, Quella Domenica, Quella Festa o Solennità di Precetto. Lei, Don Emanuele, ha percorso e sta percorrendo l’Italia in Nome della Verità, che è Nostro Signore Gesù Cristo Stesso, ed è il Fondamento Necessario alla Vera Giustizia e dunque alla Vera Pace. Siamo vittime di una tirannide totalitaria quale mai si è vista nella Storia del Mondo. Lo stato leviatano, imperio dell’Anticristo, per conto di una forza demoniaca che ha potuto accedere sino all’Arce Benedetta della Romana Basilica Patriarcale Vaticana grazie all’apostasia di chi per primo è tenuto a custodire e preservare le Cose Sante a pro della Generale Santificazione, questo stato dopo avere messo le sue zampe sulle Cose di Dio per bruttarle scandalosamente, vuole ora privarci della Intangibile Integrità di Questo Nostro Corpo che Iddio ha creato a Viva e Santa Icona di Se Stesso e a Viva e Santa Icona del Suo Figliuolo Tutto Divino e Tutto Umano, Nostro Fratello, Signore, Salvatore e Liberatore Gesù Cristo, per profanarlo e distruggerlo con veleni mortali ricavati dalla Strage Universale degli Innocenti tra gli Innocenti che è l’Infanticidio ingannevolmente chiamato ” aborto”. Del resto cosa attendersi da questi stati ” moderni” voluti dalla pestifera setta massonica in odio alla Cristiana Religione, e dai loro maligni reggenti, coloro che largamente permettono e persino tutelano come ” diritto” l’Infanticidio, la Bestemmia contro le Realtà Somme del Cielo, la profanazione della Casa di Dio, l’adulterio notorio, la pubblica fornicazione chiamata ” nozze civili”, l’oscenità all’aria aperta o in luoghi di depravazione finanziati, lo abbiamo scoperto attraverso una popolare trasmissione televisiva, dal ” governo” stesso, mentre il più Bel Campanile dei miei Colli Berici, Sacri alla Madre del Signore che si degno’ di manifestarvisi, è in pericolo di crollo perché nessun ente pubblico o privato accetta di soccorrere quella minuscola comunità parrocchiale ( neanche la Curia Vescovile: ma i soldi dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero servono solo ad alimentare i vizi di quest’ultimo?), cosa attendersi se non Simile Satanico Abominio? Che Iddio Uno e Trino La Benedica, Carissimo Don Emanuele, e conceda Potentissima Efficacia alla Sua Missione, e così La Benedicano Tutti i Santi che hanno percorso le vie del Paese Meraviglioso che il Suo Divin Creatore e Assoluto Dominatore ci ha concesso per vivere la nostra Elezione alla Eterna Beatitudine.
    Con Reverenza e Stima,
    Frate Claudio di San Francesco, dei Frati Francescani, Vicenza.