Pro Memoria. Il Papa contro la Folle Corsa alle Armi Cancellato da Media e TG.
27 Marzo 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra opportuno portare alla vostra attenzione questo articolo di un sito Pro-Memoria che ben conoscete. Particolarmente interessante nel momento in cui Joe Biden usa le parole di san Giovanni Paolo II, “non abbiate paura”…Dimenticando che diceva di non aver paura di Cristo e con Cristo, non di qualcun altro. Buona lettura e riflessione.
§§§
Bergoglio contro i pazzi del riarmo: NON ESISTE per il Tg1 e i giornaloni
… Sparito dalle prime pagine
… infilato in trafiletti a metà giornale
… silenziato al telegiornale
… “Mi sono vergognato quando l’ho letto sono dei pazzi!”
… dispiaciuti che il Pontefice abbia idee diverse dalla loro linea editoriale
…insolito, visto l’abituale risalto dedicato alle parole di Bergoglio
… Corriere … tre righe a pagina 15
… una fotina del Papa incastrata in una pagina … per raccontare il presunto ruolo della Santa Sede nell’arruolamento dei foreign fighters
… Repubblica … boxino di cinque righe a pagina 14
… La Stampa … Niente notizia in prima … un articolo più ampio a pagina 17
… Sopra alle parole del Papa compare un grande fascione orizzontale azzurro che introduce i temi della pagina
… Titolo: “Il dibattito” … sentiamo che ha da dire Papa Francesco, uno tra i tanti
… “manuale della disinformazione” contestando l’operato del Tg1
… non ha dedicato neanche un servizio
… Usigrai il 7 febbraio 2003: “Il Papa lancia un forte monito contro la guerra in Iraq
… Ma il Tg1 (diretto da Clemente Mimun, ndr) non lo giudica abbastanza importante per meritare un servizio”
… Qualche giorno dopo “al Tg1 delle 20, viene oscurato il ritorno a Roma dell’inviato del Papa da Baghdad
… che ammonisce sugli esiti catastrofici di una guerra”
… Vent’anni fa il Pd protestava, ora plaude, oppure tace e acconsente
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Tag: papa, pro memoria, russia
Categoria: Generale
In ogni modo Draghignazzo, l’impiegato della finanza internazionale, ha risposto a Bergoglio con decisionismo militaresco: ” Noi, come belligeranti, vogliamo la pace e siamo contro alla guerra! “.
La dissonanza cognitiva, o diplopia mentale carbura alla grande producendo fumisterie sempre più puzzolenti ogni giorno che passa… Stracciato l’ art. 11 della Costituzione, ridotto in coriandoli…
Quello che non riesco a capire, ma sicuramente è dovuto ad un mio limite cognitivo, è la schizofrenia delle comunicazioni che arrivano dal Vaticano.
1. Parla il segretario di stato arc. Parolin che sostanzialmente legittima l’invio di armi a un popolo aggredito per aiutarlo a difendersi dalla furia distruttrice dell’oppressore.
2. È impensabile che questa dichiarazione sia stata rilasciata senza l’avallo del sommo sovrano che siede sul trono petrino.
2. Poi parla colui che (quasi) tutti chiamano “papa Francesco” e lo smentisce clamorosamente, affermando che queste azioni lo avrebbero addirittura fatto vergognare.
Quindi, a meno di non ritenere Bergoglio affetto da una grave sindrome di bipolarismo schizofrenico comportamentale, la cosa più logica da dedurre è sia posta in essere una sistematica tecnica di adattamento decisionale studiata a tavolino, di quella che fu la Santa Sede, in base alle opportunità del momento.
LA BARCA DI PIETRO PUÒ CAMBIARE ROTTA IN BASE AL VENTO CHE TIRA?!
Centrato il punto! E: perché allinearsi… con questi chiari di luna vaticani? La stampa – ho letto in qualche titolo altisonante – si autocensura “quando il papa fa il papa”. Quel “quando” la dice lunga; appunto! È la stessa stampa, allineata sempre al pensiero del “facente funzione” che piace al mondo che piace, che ha contribuito alla mitizzazione di Bergoglio “papa”, sposata però alla linea dell’editore pagante e dell’opinione pubblica compiacente…
Senza dimenticare il piagnucolio (al link di seguito) – oscurato dalle notizie di più stringente attualità – dei vaticanisti che si sono trovati davanti al fatto compiuto: la pubblicazione della Costituzione Apostolica “Praedicate Evangelium”, senza alcun preannuncio, come da prassi consolidata.
La “protesta”, letta dal neoeletto presidente dell’Aigav (Associazione dei giornalisti accreditati in Vaticano) nel corso della conferenza stampa di presentazione (martedì scorso, 22 marzo) dell’ultimo Documento firmato dal regnante – confidando nella sua trasmissione al pontefice – mi ha insinuato un dubbio: che anche le “fonti” (sempre coperte da anonimato) abbiano smesso di… spifferare… notizie succulenti???
Lasciando le varie “Alice nel Paese delle meraviglie” al loro … sgradito… risveglio, mi sono soffermata a riflettere sulla ruota della vita che – prima o poi – riporta tutti con i piedi per terra. Nello specifico si è incaricata di ricordare all’uno (il papa; abilissimo nell’uso cinico e strumentale dei media) e ai giornalisti con l’elmetto (fin che ha fatto – e farà ancora, presumo – comodo) che:” quando sei incudine, statti”, perché quando sei stato, hai battuto … e, presumibilmente, continuerai a battere… all’uopo…
So bene che queste mie considerazioni faranno storcere il naso ai più… benpensanti e saggi, ma la libertà di espressione non può non essere riconosciuta anche ai “diversamente” pensanti, soprattutto su questo blog dichiaratamente liberale…E: ho riflettuto a lungo, prima di decidermi ad esplicitarle.
https://ilsismografo.blogspot.com/2022/03/vaticano-presidente-dellaigav.html
In Ucraina, allora Russia, nel maggio del 1914 ci furono delle apparizioni mariane premonitrici. San Pietro-burgo (nomen omen) diviene teatro della rivoluzione del 1917 e dal 1922 quella terra prende il nome di URSS. Fatima si collega a filo doppio con tutta la vicenda: la Madonna chiede a chi sta a San Pietro (Roma) un atto ben preciso. Nel 1987 ancora la Madonna, sempre a Hruschiv (un 13 maggio e c’è la TV locale per denigrare i creduloni: viene vista anche lì!). Poi l’URSS si dissolve e c’è l’Ucraina. Finalmente la Chiesa Cattolica ha consacrato esplicitamente la Russia e l’Ucraina (ora due nazioni diverse) al Cuore Immacolato di Maria. Uno smacco al potere globale satanista che in Ucraina ha affondato le grinfie fino alla carne viva del popolo. Anche il vescovo di Roma gradito al mainstream diventa indigesto se tocca certi tasti. Così l’hanno ignorato sulla consacrazione, citandone solo “la preghiera per la pace”, l’ipocrisia moralistica del potere globale a supporto della narrazione dei buoni e dei cattivi.
Non se ne adontino i credenti, italiani, ucraini e russi: quando la Chiesa fa la Chiesa i giornali le mettono la sordina. Il Padre, che vede nel segreto, ricompenserà molto più questo atto, piuttosto che le ipocrite vanterie in salsa pacifista-solidal-accogliente con il plauso di chi freme di poter premere il grilletto, secondo gli ordini ricevuti…
Effetti dell’età…povero Bergoglio, ogniqualvolta si scorda dei progetti di Davos, del Gran Reset e della Quarta Rivoluzione industriale di Schwab, viene ” sedato ” col silenzio stampa.
Adry sarai anche un genio con CI=140 ma non mi convince il tuo mettere in relazione quattro cose che non si prendono per niente : l’età di Francesco, l’automazione industriale, l’orrore della guerra, il silenzio della stampa sulle esternazioni di Papa Francesco. Io sono scarpe grosse: mi spieghi per favore?
La cosa certa per me è che è in corso una guerra tra Ucraina e Russia. Un’altra cosa certa è che per il principio dei vasi comunicanti i danni (soprattutto quelli economici) li subiremo tutti.
Quali ne siano le vere motivazioni, come e quando finirà nessuno lo sa. Che la consacrazione produca o non produca effetti nessuno lo sa. Che la “cerimonia” in San Pietro sia stata mal organizzata e mal gestita mi è bastato guardarla in diretta per capirlo. Le ragioni per cui sia stata quasi ignorata anche dai papolatri non le so. A questo punto devo solo stare ben attento di non farmi prendere dalla depressione.
In realtà sappiamo parecchio. Proprio il contenuto di questo post, per esempio, ci offre l’ennesima conferma di uno degli elementi chiave, sempre che si abbia l’onestà intellettuale e la dignità morale per non girare la testa dall’altra parte: la stampa nazionale (ma per chi è in grado di leggerla, anche quella internazionale facente parte di quello che per comodità potremmo chiamare il blocco Rothschild) opera con sistematica, spietata e unanime disonestà. È cioè propaganda, supportata da robusti meccanismi di censura, respressione, psichiatrizzazione, ridicolizzazione di qualsiasi opinione disallineata. La questione epidemica e ora quella bellica stanno mostrando il gioco in modo talmente scoperto che ormai solo chi non vuole vedere non vede. Ma chi si rifiuta di vedere è in certa misura correo del male che altri perpetrano. Nelle condizioni attuali anche il diritto di essere distratti, illusi o ingenui viene meno, perché gli elementi di contraddizione in campo sono talmente numerosi ed evidenti che qualsiasi forma di distrazione o di autoinganno diventa malafede. La posta in gioco è troppo alta per concedere attenuanti: non lo sono né l’ingenuità né la stupidità né l’età né l’indulgenza né il disimpegno “mistico”. I dati sul terreno sono chiari e si moltiplicano di giorno in giorno.
@GALLO CANTA
Mi auguro lei canti molto più di sovente in questo forum!La esorto a contribuire ancora per favore!