Fa Danno alla Chiesa: Prete di EWTN Critica Papa Francesco in Diretta.
25 Marzo 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante portare alla vostra attenzione questo articolo che Vincenzo Fedele, che ringraziamo di cuore, ha tradotto per noi da Life Site News. Buona lettura e riflessione…
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Sacerdote dell’EWTN critica papa Francesco per aver fatto “molti danni” alla Chiesa con le recenti azioni
Le azioni di papa Francesco hanno contribuito a fare ‘molti danni’ alla missione della Chiesa, ha affermato Fr. Gerald Murray, puntando il dito sulla recente rimozione di un vescovo portoricano e sul rifiuto del papa a fermare il “cammino sinodale” tedesco.
Durante “The World Over” di giovedì scorso, su EWTN , Fr. Gerald Murray, un avvocato canonico e collaboratore regolare di EWTN, ha attribuito a Papa Francesco la colpa di aver danneggiato la missione della Chiesa cattolica, citando in merito sia l’ improvvisa rimozione di un vescovo portoricano che la sua inazione contro il “Sentiero sinodale” tedesco, palesemente dissidente.
“Uno sguardo onesto e approfondito alla vita della Chiesa oggi porta a chiedersi: le azioni di Papa Francesco hanno contribuito a far prosperare o danneggiare la missione della Chiesa?” ha detto FR. Murray durante il segmento “Papal Posse” della trasmissione.
“E in alcuni campi i danni sono molti”, ha aggiunto, citando come esempi la Messa in latino, che il Papa ha drasticamente limitato l’anno scorso, e la sua esortazione apostolica del 2016 Amoris laetitia . “Si potrebbe scorrere l’elenco.”
FR. Murray ha criticato in particolare quella che ha descritto come la “rimozione ingiusta” del vescovo portoricano Daniel Fernández Torres, che è stato “sollevato” come capo della diocesi di Arecibo all’inizio di questo mese senza spiegazioni o procedimenti canonici.
“Inoltre, sul piano della corretta gestione, questa rimozione arbitraria del vescovo di Arecibo, Porto Rico, è purtroppo il simbolo di come il pontificato stia andando alla deriva nella direzione di “o sei d’accordo con noi o ti prendiamo a schiaffi.” “Questo non è cristianesimo”, ha detto Fr. Murray.
Il vescovo Fernández Torres, che è un convinto difensore dell’insegnamento cattolico, ha rivelato in una dichiarazione di essere stato costretto ad abbandonare la sua diocesi per accuse di disobbedienza al papa e per mancanza di comunione con altri vescovi portoricani. Il suo licenziamento è arrivato dopo che si era rifiutato di firmare una lettera pubblicata, lo scorso anno, dalla conferenza episcopale portoricana che annunciava la segregazione, alla messa, basata sull’essersi fatti punturare o meno con il vaccino anti COVID. Il vescovo di Arecibo aveva rilasciato una dichiarazione a parte sottolineando che i cattolici possono realmente rifiutare le iniezioni di vaccinazione in buona coscienza.
L’arcivescovo di San Juan ha confermato che il vescovo Fernández Torres è stato estromesso per le accuse di “insubordinazione al papa” che, secondo quanto riferito, erano incentrate sulla sua difesa delle obiezioni di coscienza alle vaccinazioni anti COVID-19.
“Penso che in questo caso il Santo Padre abbia commesso un errore tremendo rimuovendo un vescovo, trattandolo essenzialmente come un, come dire, un direttore di filiale, che può essere sollevato senza motivo”.
Fr. Murray ha commentato: “Visto che i vescovi sono i successori degli apostoli, e se non commettono crimini canonici o sono, per altri motivi, notoriamente incapaci di svolgere la loro funzione, dovrebbero essere sostenuti e dovrebbero conservare la carica”.
Inazione per “palese eresia”
Durante la trasmissione, Robert Royal, caporedattore di The Catholic Thing , ha anche analizzato il licenziamento del vescovo Fernández Torres, alla luce, dalla parte opposta, del rifiuto del Papa di sanzionare i vescovi europei che nelle ultime settimane hanno pubblicamente respinto l’immutabile insegnamento della Chiesa contro l’omosessualità.
Royal ha indicato il cardinale Jean-Claude Hollerich del Lussemburgo, che Papa Francesco ha scelto per guidare il Sinodo sulla sinodalità, e il vescovo Georg Bätzing, presidente della conferenza episcopale tedesca.
Il cardinale australiano George Pell ha esortato il Vaticano, in una lettera della scorsa settimana, a censurare i due prelati per il loro aperto sostegno all’attività omosessuale.
La Congregazione per la Dottrina della Fede “deve farsi avanti e criticare sia il cardinale Hollerich che il vescovo Bätzing per aver predicato l’eresia, una vera e propria eresia, che è stata, intendo assolutamente, chiaramente espressa”, ha detto Royal.
“E lo fanno per motivi assolutamente assurdi”, ha osservato. Hollerich, ad esempio, ha detto ai giornalisti, il mese scorso, che la millenaria condanna degli atti omosessuali da parte della Chiesa è “falsa”, perché “il fondamento scientifico-sociologico di questo insegnamento non è più corretto”.
La Tradizione della Chiesa Cattolica, in accordo con la Scrittura, ha sempre condannato il comportamento omosessuale come “intrinsecamente disordinato”, Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma: “Basandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta gli atti omosessuali come atti di grave depravazione, la tradizione ha sempre affermato che «gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati». Sono contrari alla legge naturale. Chiudono l’atto sessuale al dono della vita. Non procedono da una genuina complementarietà affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.
“E per un cardinale della Chiesa Cattolica Romana che sta per dirigere e capeggiare il prossimo Sinodo sulla sinodalità dire che la scienza ha confutato la dottrina cattolica, è assurdo”, ha detto Royal.
Analogamente, il vescovo Bätzing ha approvato gli atti omosessuali in una recente intervista, facendo eco alla posizione del “Sentiero sinodale” della Chiesa tedesca, che a febbraio ha sostenuto una proposta in cui si afferma che il Vaticano dovrebbe dichiarare la sodomia non più peccaminosa.
L’indulgenza di papa Francesco nei confronti del cardinale Hollerich e dei vescovi tedeschi eterodossi, rispetto al suo approccio contro il vescovo Fernández Torres, mostra una “incoerenza al cuore di questi aspetti”, ha affermato Royal. E la poca trasparenza del Vaticano sulla destituzione del vescovo di Arecibo, ha aggiunto, dà l’impressione di un «esercizio arbitrario del potere che ritengo leda la stessa credibilità della Chiesa, la sua stessa parvenza di coerenza e del rispetto di tutte le opinioni all’interno della Chiesa, sia tra i laici che tra i vescovi”.
“Una delle principali fonti di scandalo”
FR. Murray ha anche sottolineato lo strappo della gerarchia tedesca, e la sua dissidenza pro-LGBT, ed ha citato il diverso trattamento del vescovo portoricano “tradizionalista” come una “principale fonte di scandalo nella vita della Chiesa in questo momento”.
“Sembra che se i tedeschi facciano a modo loro, il Sinodo sulla sinodalità dovrebbe essere ribattezzato sinodo sull’omosessualità, perché è fondamentalmente tutto quello di cui parlano”, ha detto.
“Parlano costantemente del fatto che l’insegnamento della Chiesa è sbagliato, fa soffrire, si scusano e poi dicono che andranno a ‘benedire’ le persone che vivono insieme in unioni omosessuali”, ha continuato il sacerdote. “Siamo molto chiari: l’insegnamento della Chiesa cattolica su questo è di origine divina. Viene dalle Sacre Scritture. È chiaro come una campana e non può essere cambiato”.
“Ed è molto sconvolgente che, come tutti sanno, il vescovo di Porto Rico, che era un vescovo tradizionalista – predicava la dottrina, viveva la fede – venga rimosso perché altri vescovi portoricani non sono contenti di lui, eppure i vescovi in Germania possono contraddire la tradizione e la dottrina della fede e rimangono in carica”, ha detto Fr. Murray. “Questa è una delle principali fonti di scandalo nella vita della Chiesa in questo momento”.
Il vescovo Fernández Torres ha difeso pubblicamente la vita, la famiglia e la libertà religiosa almeno due dozzine di volte negli ultimi dieci anni, secondo un recente articolo dell’organizzazione cattolica portoricana Fieles a la Verdad.
I commenti di Royal e di Fr. Murray sullo stato attuale della Chiesa sotto Papa Francesco ricordano quelli di un’altra importante figura cattolica, Fr. Santiago Martin.
FR. Martín, fondatore dei Francescani di Maria, un’associazione internazionale approvata dal Papa, in un video dell’11 marzo ha avvertito del “deterioramento” del papato alla luce degli errori fuori controllo della Chiesa tedesca e della brusca rimozione del vescovo Fernández Torres.
“I licenziamenti improvvisi non danneggiano solo la vittima, ma danneggiano anche l’istituzione”, ha commentato Fr. Martín sulla cacciata del prelato portoricano. “Quando il diritto scomparirà nella Chiesa – e ciò che è accaduto è un grave precedente – quando il diritto scomparirà nella Chiesa, ci sarà inevitabilmente un deterioramento della figura non solo del Papa in carica, ma del papato”.
Il “deterioramento” papale “è già iniziato” durante il pontificato di Francesco, si è lamentato Fr. Martín, “e non proviene esattamente da ranghi conservatori”. Ha indicato il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco, che, come Bätzing e Hollerich, ha recentemente denunciato l’insegnamento morale cattolico, anche sull’omosessualità .
Marx si fa beffe dell’etica sessuale della Chiesa perché sa “che non gli succederà nulla”, p. ha detto Martin.
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Categoria: Generale
27.3
SAN GIOVANNI DAMASCENO…CONTRO ICONOCLASTI…
NEL SESTO ANNIVERSARIO DEL DIES NATALIS DELLA STRAORDINARIA FONDATRICE D’ EWTN, M. ANGELICA.
Martirologio Romano: San Giovanni Damasceno, sacerdote e dottore della Chiesa, che rifulse per santità e dottrina e lottò strenuamente con la parola e con gli scritti contro l’imperatore Leone l’Isaurico in difesa del culto delle sacre immagini. Divenuto monaco nel monastero di Mar Saba vicino a Gerusalemme, si dedicò qui alla composizione di inni sacri fino alla morte.
Catechesi di Benedetto XVI all’udienza generale di mercoledì 6 maggio 2009
Cari fratelli e sorelle,
vorrei parlare oggi di Giovanni Damasceno, un personaggio di prima grandezza nella storia della teologia bizantina, un grande dottore nella storia della Chiesa universale. Egli è soprattutto un testimone oculare del trapasso dalla cultura cristiana greca e siriaca, condivisa dalla parte orientale dell’Impero bizantino, alla cultura dell’Islàm, che si fa spazio con le sue conquiste militari nel territorio riconosciuto abitualmente come Medio o Vicino Oriente. Giovanni, nato in una ricca famiglia cristiana, giovane ancora assunse la carica – rivestita forse già dal padre – di responsabile economico del califfato. Ben presto, però, insoddisfatto della vita di corte, maturò la scelta monastica, entrando nel monastero di san Saba, vicino a Gerusalemme. Si era intorno all’anno 700. Non allontanandosi mai dal monastero, si dedicò con tutte le sue forze all’ascesi e all’attività letteraria, non disdegnando una certa attività pastorale, di cui danno testimonianza soprattutto le sue numerose Omelie. La sua memoria liturgica è celebrata il 4 Dicembre. Papa Leone XIII lo proclamò Dottore della Chiesa universale nel 1890.
Di lui si ricordano in Oriente soprattutto i tre Discorsi contro coloro che calunniano le sante immagini, che furono condannati, dopo la sua morte, dal Concilio iconoclasta di Hieria (754). Questi discorsi, però, furono anche il motivo fondamentale della sua riabilitazione e canonizzazione da parte dei Padri ortodossi convocati nel II Concilio di Nicea (787), settimo ecumenico. In questi testi è possibile rintracciare i primi importanti tentativi teologici di legittimazione della venerazione delle immagini sacre, collegando queste al mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio nel seno della Vergine Maria.
Giovanni Damasceno fu inoltre tra i primi a distinguere, nel culto pubblico e privato dei cristiani, fra adorazione (latreia) e venerazione (proskynesis): la prima si può rivolgere soltanto a Dio, sommamente spirituale, la seconda invece può utilizzare un’immagine per rivolgersi a colui che viene rappresentato nell’immagine stessa. Ovviamente, il Santo non può in nessun caso essere identificato con la materia di cui l’icona è composta. Questa distinzione si rivelò subito molto importante per rispondere in modo cristiano a coloro che pretendevano come universale e perenne l’osservanza del divieto severo dell’Antico Testamento sull’utilizzazione cultuale delle immagini. Questa era la grande discussione anche nel mondo islamico, che accetta questa tradizione ebraica della esclusione totale di immagini nel culto. Invece i cristiani, in questo contesto, hanno discusso del problema e trovato la giustificazione per la venerazione delle immagini. Scrive il Damasceno: “In altri tempi Dio non era mai stato rappresentato in immagine, essendo incorporeo e senza volto. Ma poiché ora Dio è stato visto nella carne ed è vissuto tra gli uomini, io rappresento ciò che è visibile in Dio. Io non venero la materia, ma il creatore della materia, che si è fatto materia per me e si è degnato abitare nella materia e operare la mia salvezza attraverso la materia. Io non cesserò perciò di venerare la materia attraverso la quale mi è giunta la salvezza. Ma non la venero assolutamente come Dio! Come potrebbe essere Dio ciò che ha ricevuto l’esistenza a partire dal non essere?…Ma io venero e rispetto anche tutto il resto della materia che mi ha procurato la salvezza, in quanto piena di energie e di grazie sante. Non è forse materia il legno della croce tre volte beata?… E l’inchiostro e il libro santissimo dei Vangeli non sono materia? L’altare salvifico che ci dispensa il pane di vita non è materia?… E, prima di ogni altra cosa, non sono materia la carne e il sangue del mio Signore? O devi sopprimere il carattere sacro di tutto questo, o devi concedere alla tradizione della Chiesa la venerazione delle immagini di Dio e quella degli amici di Dio che sono santificati dal nome che portano, e che per questa ragione sono abitati dalla grazia dello Spirito Santo. Non offendere dunque la materia: essa non è spregevole, perché niente di ciò che Dio ha fatto è spregevole” (Contra imaginum calumniatores, I, 16, ed. Kotter, pp. 89-90). Vediamo che, a causa dell’incarnazione, la materia appare come divinizzata, è vista come abitazione di Dio. Si tratta di una nuova visione del mondo e delle realtà materiali. Dio si è fatto carne e la carne è diventata realmente abitazione di Dio, la cui gloria rifulge nel volto umano di Cristo. Pertanto, le sollecitazioni del Dottore orientale sono ancora oggi di estrema attualità, considerata la grandissima dignità che la materia ha ricevuto nell’Incarnazione, potendo divenire, nella fede, segno e sacramento efficace dell’incontro dell’uomo con Dio. Giovanni Damasceno resta, quindi, un testimone privilegiato del culto delle icone, che giungerà ad essere uno degli aspetti più distintivi della teologia e della spiritualità orientale fino ad oggi. E’ tuttavia una forma di culto che appartiene semplicemente alla fede cristiana, alla fede in quel Dio che si è fatto carne e si è reso visibile. L’insegnamento di san Giovanni Damasceno si inserisce così nella tradizione della Chiesa universale, la cui dottrina sacramentale prevede che elementi materiali presi dalla natura possano diventare tramite di grazia in virtù dell’invocazione (epiclesis) dello Spirito Santo, accompagnata dalla confessione della vera fede.
In collegamento con queste idee di fondo Giovanni Damasceno pone anche la venerazione delle reliquie dei santi, sulla base della convinzione che i santi cristiani, essendo stati resi partecipi della resurrezione di Cristo, non possono essere considerati semplicemente dei ‘morti’. Enumerando, per esempio, coloro le cui reliquie o immagini sono degne di venerazione, Giovanni precisa nel suo terzo discorso in difesa delle immagini: “Anzitutto (veneriamo) coloro fra i quali Dio si è riposato, egli solo santo che si riposa fra i santi (cfr Is 57,15), come la santa Madre di Dio e tutti i santi. Questi sono coloro che, per quanto è possibile, si sono resi simili a Dio con la loro volontà e per l’inabitazione e l’aiuto di Dio, sono detti realmente dèi (cfr Sal 82,6), non per natura, ma per contingenza, così come il ferro arroventato è detto fuoco, non per natura ma per contingenza e per partecipazione del fuoco. Dice infatti: Sarete santi, perché io sono santo (Lv 19,2)” (III, 33, col. 1352 A). Dopo una serie di riferimenti di questo tipo, il Damasceno poteva perciò serenamente dedurre: “Dio, che è buono e superiore ad ogni bontà, non si accontentò della contemplazione di se stesso, ma volle che vi fossero esseri da lui beneficati che potessero divenire partecipi della sua bontà: perciò creò dal nulla tutte le cose, visibili e invisibili, compreso l’uomo, realtà visibile e invisibile. E lo creò pensando e realizzandolo come un essere capace di pensiero (ennoema ergon) arricchito dalla parola (logo[i] sympleroumenon) e orientato verso lo spirito (pneumati teleioumenon)” (II, 2, PG 94, col. 865A). E per chiarire ulteriormente il pensiero, aggiunge: “Bisogna lasciarsi riempire di stupore (thaumazein) da tutte le opere della provvidenza (tes pronoias erga), tutte lodarle e tutte accettarle, superando la tentazione di individuare in esse aspetti che a molti sembrano ingiusti o iniqui (adika), e ammettendo invece che il progetto di Dio (pronoia) va al di là della capacità conoscitiva e comprensiva (agnoston kai akatalepton) dell’uomo, mentre al contrario soltanto Lui conosce i nostri pensieri, le nostre azioni, e perfino il nostro futuro” (II, 29, PG 94, col. 964C). Già Platone, del resto, diceva che tutta la filosofia comincia con lo stupore: anche la nostra fede comincia con lo stupore della creazione, della bellezza di Dio che si fa visibile.
L’ottimismo della contemplazione naturale (physikè theoria), di questo vedere nella creazione visibile il buono, il bello, il vero, questo ottimismo cristiano non è un ottimismo ingenuo: tiene conto della ferita inferta alla natura umana da una libertà di scelta voluta da Dio e utilizzata impropriamente dall’uomo, con tutte le conseguenze di disarmonia diffusa che ne sono derivate. Da qui l’esigenza, percepita chiaramente dal teologo di Damasco, che la natura nella quale si riflette la bontà e la bellezza di Dio, ferite dall anostra colpa, “fosse rinforzata e rinnovata” dalla discesa del Figlio di Dio nella carne, dopo che in molti modi e in diverse occasioni Dio stesso aveva cercato di dimostrare che aveva creato l’uomo perché fosse non solo nell’”essere”, ma nel “bene-essere” (cfr La fede ortodossa, II, 1, PG 94, col. 981°). Con trasporto appassionato Giovanni spiega: “Era necessario che la natura fosse rinforzata e rinnovata e, fosse indicata e insegnata concretamente la strada della virtù (didachthenai aretes hodòn), che allontana dalla corruzione e conduce alla vita eterna… Apparve così all’orizzonte della storia il grande mare dell’amore di Dio per l’uomo (philanthropias pelagos)…” E’ una bella espressione. Vediamo, da una parte, la bellezza della creazione e, dall’altra, la distruzione fatta dalla colpa umana. Ma vediamo nel Figlio di Dio, che discende per rinnovare la natura, il mare dell’amore di Dio per l’uomo. Continua Giovanni Damasceno: “Egli stesso, il Creatore e il Signore, lottò per la sua creatura trasmettendole con l’esempio il suo insegnamento… E così il Figlio di Dio, pur sussistendo nella forma di Dio, abbassò i cieli e discese… presso i suoi servi… compiendo la cosa più nuova di tutte, l’unica cosa davvero nuova sotto il sole, attraverso cui si manifestò di fatto l’infinita potenza di Dio” (III, 1. PG 94, coll. 981C-984B).
Possiamo immaginare il conforto e la gioia che diffondevano nel cuore dei fedeli queste parole ricche di immagini tanto affascinanti. Le ascoltiamo anche noi, oggi, condividendo gli stessi sentimenti dei cristiani di allora: Dio vuole riposare in noi, vuole rinnovare la natura anche tramite la nostra conversione, vuol farci partecipi della sua divinità. Che il Signore ci aiuti a fare di queste parole sostanza della nostra vita.
March 26, 2022 holylove.org message:
Once again, I (Maureen) see a Great Flame that I have come to know as the Heart of God the Father. He says: “Children, let the Holy Love* in your hearts be your preparation and your protection of everything in the future. There is no greater standard to live by. With Holy Love in your heart, you will be able to respond to every situation as I would have you do.”
“The whole reason there is unrest in the world today is lack of Holy Love in hearts. People therefore do not recognize the rights of others and greed wins over in hearts. Once again, I remind you, what is in hearts is then in the world around you. So it is, I speak to you again, today, to refurbish Holy Love in hearts and to reclaim hearts that have lapsed into selfish ideals.”
“Sin is the child of selfish love. Therefore, regard disordered self-love as the enemy. Do not allow your hearts to be contaminated in such a way.”
Read Read Colossians 3:12-15+
Put on then, as God’s chosen ones, holy and beloved, compassion, kindness, lowliness, meekness, and patience, forbearing one another and, if one has a complaint against another, forgiving each other; as the Lord has forgiven you, so you also must forgive. And above all these put on love, which binds everything together in perfect harmony. And let the peace of Christ rule in your hearts, to which indeed you were called in the one body. And be thankful.
let all who take refuge in you rejoice, let them ever sing for joy; and do defend them, that those who love your name may exult in you. For you bless the righteous, O Lord; You will cover him with favor as with a shield.
+ Scripture verses asked to be read by God the Father. (Please note: all Scripture given by Heaven refers to the Bible used by the visionary. Ignatius Press – Holy Bible – Revised Standard Version – Second Catholic Edition.)
* For a PDF of the handout: ‘WHAT IS HOLY LOVE’, please see: https://www.holylove.org/What_is_Holy_Love
Pater Luis, va tranquio. Nazareth è una gran menzogna costruita post. E lo dimostra proprio Mt2,23. Non spendo altre parole perché la menzogna, spiegata poi con la confusione, è evidente e ben dimostrata dall’ AT e dalle divergenze e raschiature di tutti i codici fondamentali del NT. L’apocrifo poi vangelo di Filippo ed il Corano si aggiungono a conferma della menzogna di base. Bisognava presentare un altro Gesù, non l’autentico Jehoshua ebreo finito in croce come NAZIR REX JUDEORUM.
Fuori Tema ma importante perché presto accadrà anche in Italia. Non c’è solo la Corsica in rivolta ma anche il resto del Paese.
https://www.maurizioblondet.it/la-francia-in-rivolta/
“Sinodo sulla sinodalità”: la condizione della Chiesa è tutta in quelle tre parole.
Giova ricordare la “profezia” di McLuhan:
“Ognuna delle forme visibili (=burocrazia) della Chiesa subirà una trasformazione e una dissipazione totale”
Frate Claudio,
capisco perfettamente il suo assunto e lodo la sua rettitudine.
Ma il diritto canonico, al n. 212, concede ai fedeli e quindi anche ai consacrati, il diritto di esprimere le proprie critiche al Sommo Pontefice, quando non riguardino pronunciamenti ex cathedra.
Ma lei ha idea di quanta confusione, di quanto dolore è causa quella sciagurata Amoris laetitia?
Lei , per non ledere l’autorità papale, ammette le convivenze omosex e le benedice?
Concede la Comunione a pubblici peccatori non pentiti e che non hanno intenzione di pentirsi perché il papa ha detto che importante é amarsi?
Ma vi rendete conto, voi tutti ministri di Cristo Gesù, del caos e della immoralità che ci circondano?
La pastorale dell’inclusivita a tutti i costi e dell’accoglienza a pecore e capri ha fatto sì che tra i catechisti abbondino divorziati risposati, conviventi, ignoranti , che tutto insegnano tranne il Vangelo.
Le critiche non sono oziosi pettegolezzi, ma esprimono il disagio di chi non condivide questo modo di fare e mirano a un raddrizzamento del timone.
Se vi sta bene così , non ci resta che pensare ciascuno alla salvezza dell’anima nostra…
Ma senza frequentare parrocchie né preti né suore né omelie che ci destabilizzano le coscienze e deformano la fede dei nostri padri.
Le chiese , già vuote, tra poco potrete venderle tutte.
Ci si decida! O Jorge Mario Bergoglio è Papa Francesco, Sommo Pontefice ossia Arcivescovo Primate della Chiesa Universale, allora Gli di deve solo totale Fedeltà e Assoluta Obbedienza, e nessun Cattolico può criticarlo. Il Vicario di Cristo in Terra non può essere giudicabile né criticabile. Chi non condividesse il Suo Magistero anche Ordinario si tenga il suo disaccordo per se stesso e non ne faccia parola con nessuno, altrimenti è solo Fomite di Scandalo Gravissimo. Se Jorge Mario Bergoglio è Vero Vescovo di Roma ( Papa) allora Jean-Claude Hollerich, Sj, è veramente Cardinale di Santa Romana Chiesa e quindi Membro del Corpo del Papa: non può essere giudicato da nessuno, da nessun Tribunale o Dicastero Romano o Metropolitano o Diocesano, e neppure da un confratello e collega nel Sacro Cardinalato, ma solo dal Papa, che è il ” Cervello” che con le altre Membra, i Cardinali di Santa Romana Chiesa, costituisce un Unico Indissolubile Corpo che guida e governa la Sacrosanta Diocesi di Roma, Chiesa Primaziale di Tutta la Cristianità. Tanto meno un Cardinale può essere pubblicamente giudicato o riprovato da chiunque, pur Patriarca, Arcivescovo, Vescovo, Abate, non è a sua volta Cardinale. Men che meno da preti, religiosi eccetera. Giudicare un Cardinale è giudicare il Papa: teologicamente e canonicamente impossibile. Se Jorge Mario Bergoglio è Papa di Roma, è Sommo Pontefice della Chiesa Universale e ha giurisdizione ordinaria immediata e propria sulla Chiesa e su ogni Sua singola Parte: può destituire il Vescovo di Arecibo e qualunque altro Arcivescovo, Vescovo o Abate quando reputa di doverlo fare e senza dover rendere conto a nessuno, neppure all’interessato. E chi non accetta Questa Dottrina è fuori ” ipso facto” dalla Chiesa Cattolica.
Se non si è d’accordo su tutto questo, se non si aderisce a questa Dottrina, si abbia il Coraggio di dire che Jorge Mario Bergoglio non è Papa, con tutte le conseguenze che ne derivano necessariamente: non si può essere né Cardinale, né Prelato non-Cardinale, né Parroco, né Curato, né ricoprire alcun ufficio in una Chiesa che ha come Suo Primate un impostore. E si dica pubblicamente che Jorge Mario Bergoglio è un Apostata, un Eretico, un Impostore sul Soglio di Pietro: mi dispiace ma nella Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo non si può avere la proverbiale Botte Piena e Moglie Ebbra. Si impongono scelte, e scelte dure e radicali. C’è chi queste scelte le ha fatte. Le facciano anche gli altri. Oppure ci si assoggetti umilmente all’Oracolo del Sacro Colle Vaticano e Gli si obbedisca senza se e senza ma. Questa è la Chiesa. Troppo comodo e vile starsene con un piede nella criticata Chiesa di Bergoglio e con l’altro esserne fuori. Di Chiesa Ve ne è Una Sola. Decidersi se Jorge Mario Bergoglio ne fa parte, e quindi è il Vero Vescovo di Roma e ci si asdoggetta in tutto, o se il medesimo è fuori della Chiesa, il che obbliga a non avere nessuna parte con lui né con chi è con lui. Aut Aut: Tertium non Datur
Frate Claudio di San Francesco, dei Frati Francescani, Vicenza
Eh! Ragionamento ineccepibile e chiaro. Ma, di questi tempi, compreso da pochissimi
Caro Frate Claudio, dopo aversi bevuto una camomilla, si rilegga quanto accadde tra San Paolo e San Pietro. In seguito, si faccia qualche domanda e cerchi, se può, di darsi qualche risposta
“…camomilla”
Potrebbe prevenire e annacquare il vino.
Forse ho capito male. Ti prego di spiegarti meglio.
Dove sta scritto che un vero papa (e il più santo) è
impeccabile e quindi insindacabile?
Se così fosse sarebbe uguale a DIO (o su DIO si possono
avere dubbi) ma su un papa no?
Si Fra Claudio. SI SI- NO NO ha detto Gesù.
È giunta l’ora di tornare alla Chiesa Una e Santa Cattolica ed Apostolica di Gesù Cristo, riconoscendo il Suo legittimo vicario Benedetto XVI.
E di uscire dalla falsa chiesa dell’impostore, la NUOVA BABILONIA costituita non più dalla comunione dei santi. .. ma dalla comunione dei sacrileghi, degli adulteri, dei blasfemi, degli apostati e dei persecutori dei cristiani, così come ammesso dallo stesso Bergoglio.
https://www.sabinopaciolla.com/papa-francesco-i-blasfemi-gli-apostati-e-i-persecutori-dei-cristiani-fanno-parte-della-comunione-dei-santi/
Purtroppo, se gli astuti nemici continuano ad occupare la cattedra di S Pietro dal 2013, è grazie all’obbedienza dei presbiteri pavidi e disertori, che hanno permesso che venisse trasformata in una grande Babilonia, dimora di demòni, rifugio di tutti gli spiriti immondi,
rifugio di ogni uccello impuro e ripugnante.
Ma oggi, i veri soldati di Cristo sono chiamati ad ascoltare la Sua voce:
‘Uscite da Babilonia, popolo mio,
per non diventare complici dei suoi peccati;
fuggite, per non subire insieme con lei il castigo che la colpisce.
I suoi peccati si sono accumulati fino al cielo..
Uscite popolo mio da Babilonia per non associarvi ai suoi peccati…
Cari sacerdoti, perché ancora tergiversate?
Non avete pietà dei tanti fedeli privati dei sacramenti e della messa “valida” e “lecita” in comunione col legittimo vicario di Cristo?
Di che cosa avete paura?
Di essere disprezzati, scomunicati, perseguitati, condannati e uccisi come Gesù Cristo?
Ma se è per quest’ora che Lui vi ha scelto.
Seguite dunque l’esempio di Gesù e del Suo vicario in terra Benedetto XVI che dalla croce dell’esilio forzato vi stanno indicando la via.
Perché è nel momento supremo del Sacrificio della croce che si realizza pienamente il Ministero Sacerdotale e la sua opera redentrice, alla quale, con l’aiuto di Maria SS. siete, siamo tutti chiamati a cooperare”…
affinché oggi, come allora, attraverso il sacrificio dei nuovi Alter Christi, la Chiesa, anche se privata degli edifici, possa risorgere povera, si, ma più santa, più bella e immacolata…così come ci ha promesso la Madonna di Fatima.
per meglio comprendere consiglio le tesi di Cassiciacum.
Scusi frate Claudio ma Il suo aut aut mi suona falso e per nulla cattolico. Non e’ vero che fra la cieca e assoluta sottomissione al papa o la sua totale esclusione dalla chiesa come eretico non c’ e’ altra scelta. Si puo’ per esempio essere fedeli al papa in quando egli stesso e’ fedele alla dottrina e alla Tradizione, e non seguirlo invece quando si discosta oggettivamente da dottrina e tradizione.Lo stesso dogma dell’ infallibilita’ papale pone dei limiti e dei paletti . Siamo fedeli a Pietro , ma quando Pietro rinnega Gesu’ non siamo obbligati a seguirlo, lo seguiamo quando si pente , si ravvede e conferma nella sua fede i suoi fratelli. Il cattolicesimo non e’ papismo e ultra montanismo , questa e’ una caricatura del cattolicesimo, come gia’ mostro’ il card. Newman ai suoi conterranei inglesi che vedevano i cattolici come Papolatri
Fides et ratio : il cattolicesimo e’ la fede nella ragione e nella coscienza , non e’ un culto della personalita’ .
Chi obbedisce al vicario di Cristo Benedetto-XVI obbedisce a Cristo.
Chi obbedisce al vicario di satana Bergoglio, obbedisce a Satana. E del suo tradimento ne risponderà a Dio.
Una vera e propria “furia talebana” si è materializzata in una sequela di enormità, a cui nemmeno Pio IX in persona avrebbe mai pensato.
Anzi, non ci pensa nemmeno Bergoglio (https://www.ilgiornale.it/news/cronache/bergoglio-cei-qui-non-peccato-criticare-papa-1530326.html), ed è tutto dire!
Per me Bergoglio non è papa, ma, sostenere che chi lo considera tale non lo possa contestare in nulla, via… Nemmeno Cavalcoli arriva a tanto!
@Frate Claudio
Credo che alla base del suo “sfogo” ci sia un fraintendimento sul concetto di obbedienza che mostra, suo malgrado, quanto il popolo di Dio sia abbandonato dai suoi pastori…e quanto gli stessi pastori siano abbandonati dai loro vescovi, diventando sempre più ciechi e guide di ciechi, girando le spalle al Signore per far parte del mondo, fingendo di non sapere, di non vedere, di non sentire! Allora riguardo al tema delle scelte vorrei ricordare: O Dio o mammona! O la santità di vita o la mediocrità e il peccato! E spero e prego lei abbia fatto la scelta giusta perchè solo così avverrà un rinnovamento nella Chiesa e nel mondo. Solo così potrà guidare le anime a lei affidate alla Verità e nella retta dottrina di sempre che nessuno, nè papi nè cardinali nè vescovi, può modificare secondo capriccio. Nel massimo rispetto un saluto in Gesù e Maria.
Non erano 12 gli Apostoli ?
Anche Pietro aveva il dono di fare miracoli (vedi gli Atti degli Apostoli) , anche Pietro fu miracolosamente liberato dalla prigione dove era custodito per l’intervento di un angelo . Ma ci fu qualcuno degli apostoli che osò criticarlo quando seguiva le usanze giudaiche sapendo bene che si comportava ipocritamente.
Ma tutti furono Apostoli e tutti sono Santi in Paradiso.
PATER LUIS EDUARDO RODRÍGUEZ RODRÍGUEZ
25 Marzo 2022 alle 11:40
24.3 N.S REGINA DELLA PACE, ANGUERA. DAL BRASILE PER IL MONDO INTERO, CONTRO OGNI FASULLA “teologia della liberazione”, cioè marxista, della schiavitù.
L’ ALBERO MARCIO È LA GERARCHIA CORROTTA, PERVERTITA, APOSTATA, ad iniziare da schwaberORGOGLIO. I frutti siamo noi Battezzati, al di là delle loro delinquenze. I soldi, che è quello che domina con COLPO DI STATO VATICANO schwaberORGOGLIO, cioè, la parte materiale della Chiesa, non li permetterà però, comprare con fasulle “consacrazioni” niente.
Cari figli, il veleno è nell’albero e non nel frutto. La moneta del re non riscatterà il suo suddito. Piegate le ginocchia in preghiera per la Chiesa del Mio Gesù. Cercate la forza nell’Eucaristia, perché solo così potrete ottenere la vittoria.
Lo specchio è appannato e il mistero continua.
Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
25 marzo INCARNAZIONE DEL NOSTRO SIGNORE VERO DIO E VERO UOMO.
25 marzo 1440: Il Signore Gesù appare a S. Caterina da Bologna, e conferma la tradizione lauretana delle miracolose traslazioni ad opera degl’ Angeli della Santa Casa. Santa Caterina non era mai stata a Loreto, né aveva testi sulla Santa Casa di Loreto. Invece schwaberORGOGLIO andò a Loreto (2017) per insultare ancora e con cinismo dire che quello solo sono 5 pietre portate dai pellegrini da Nazareth.
77° ANNIVERSARIO DELLA PRIMA APPARIZIONE DELLA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI, AD AMSTERDAM, AD IDA PEEDERMAN, RICONOSCIUTE DALLA CHIESA, DOVE L’ IMMACOLATA MADRE SEMPRE VERGINE ASSUNTA IN CORPO ED ANIMA IN CIELO HA CHIESTO LA PROCLAMAZIONE DEL QUINTO DOGMA MARIANO: LA VERITÀ DI FEDE DELLA SUA CORREDENZIONE.
CORREDENTRIX !!!
@Frate Claudio di San Francesco!
Frate Claudio, lei che parla tanto di “coraggio” è l’unico che non ha nemmeno un minimo di “coraggio”. Se ne avesse almeno un pochino avrebbe almeno qualche piccolo dubbio sul comportamento di Bergoglio, evidentemente, anzi evidentissimamente portatore di sconcerto e disorientamento, e non per i cristiani più sprovveduti, ma per quelli che conoscono la Fede sia sotto l’aspetto formale che sotto l’aspetto sostanziale! Se il comportamento di Bergoglio fosse corretto, perché quando qualcuno (in realtà sono stati tantissimi!) gli chiede una qualche spiegazione lui non ne da mai alcuna? Non mi pare che Gesù, di cui Bergoglio dovrebbe essere il rappresentante, abbia mai avuto un comportamento del genere!
Le basta questa considerazione per avere almeno un pochino di coraggio?
Anche Gesù fu portatore di sconcerto e disorientamento per molti in Israele. Così almeno sta scritto del Cristo nel vangelo.
E, secondo me, questa è la prova su base evangelica che papa Francesco non solo è autentico successore di Pietro e Vicario di Cristo, ma un grande Profeta e Santo di Dio.
Carissimo Padre Luis Eduardo, è stato a Bologna a trovare Santa Caterina? Ha visto che grande miracolo? Ha visto che splendore questa grande Santa? Stare davanti a lei è come stare sulla porta del paradiso! Tutto il mondo dovrebbe parlare di questo meraviglioso prodigio che è Santa Caterina!
Carissima Silvia, purtroppo essendo stato a Bologna più volte, allora non la conoscevo, è da più d’ un anno che per un fratello Sacerdote l’ ho iniziata conoscere; anche attraversso Lei la preghiera delle 1000 Ave Maria durante la Notte di Natale, ed ho imitato già pregandole le due di 2020 e 2021, ricevendo Grazie Straordinarie. Quindi questo fatto dell’ apparizione del Nostro Signore confermando le Traslazioni ad opera dei Suoi Angeli, dei 3 muri della Santa Casa da Nazaret, in 5 tappe fino l’odierna Loreto. Ma veda che pure attualmente c’è un cappuccino li che è il fauttore principale della menzogna, su testi inventati, nemmeno truccati, ma inventati, dal Prof. Nicolini dimostrato, che sarebbero solo 5 pietre portate dai pellegrini nel Medioevo, menzogna svergognata ripetuta dall’impostore schwaberORGOGLIO.
Caro Marco, Grazie al Cielo stai bene, ieri ero preoccupato.
Padre Luis, non Corredentrix ma Praeredentrix, perché Maria ci ha redenti prima di Gesù, nell’istante stesso in cui disse il suo SÌ a Dio.