Un Prete in Cammino per Diritti e Libertà. Oggi da Segezia a Orta Nova.
24 Marzo 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, continua il pellegrinaggio di don Emanuele Personeni da Bergamo a Roma, toccando tutta l’Italia, in difesa di diritti e libertà negate da un governo di malfattori, contro la Costituzione, che nessuno si perita di difendere, tantomeno il cosiddetto garante #camminaeascolta. E per far giungere al pontefice regnante una lettera firmata da molte persone a cui viene proibito di lavorare e avere una vita sociale. Ecco il programma di oggi.
TAPPA DI GIOVEDÌ 24 MARZO
da BORGO SEGEZIA a ORTA NOVA
circa km 27 in bicicletta
PARTENZA ORE 9
BORGO SEGEZIA (FG) -Parrocchia di B.V.M. Immacolata di Fatima
INCORONATA (FG) -Parrocchia B.V.M. Madre di Dio Incoronata
CARAPELLE (FG) -Parrocchia di San Giuseppe Sposo della B.V.M.
ORTA NOVA (FG) -Parrocchia S.S. Crocifisso
***
VANGELO DI GIOVEDÍ 24 MARZO
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».
Commento
Da che mondo é mondo, se un uomo muto torna a parlare, ci si aspetterebbe che qualcuno non stia nella pelle per la gioia, pianga di commozione, abbia voglia di fare festa e lo abbracci. E invece avete udito cosa é successo. Di fronte all’uomo guarito alcuni cominciano a mormorare che dev’esserci qualcosa di poco chiaro. Sospettano che Gesù nasconda qualcosa: se riesce a liberare dal maligno qualche accordo con lui deve averlo, se no perché il maligno lo ascolterebbe? Insomma questi vedono il male anche dove c’è il bene. E la ragione é che ciascuno vede ciò che ha nel cuore. I nostri occhi non riflettono ciò che sta fuori di noi ma ciò che sta dentro di noi. Altri invece non trovano di meglio che chiedere a Gesù di prodursi in qualche altro segno per dimostrare il suo potere. A lasciare interdetto Gesù é la totale indifferenza per l’uomo guarito e l’assenza di gratitudine a Dio per un’opera buona a favore di un povero a cui il maligno aveva rovinato la vita. Soltanto mormorazione, sospetto e pretese. Ad essere abitato dal maligno non era evidentemente soltanto quell’uomo. Davanti a Gesù stava un’intera folla muta, sorda, cieca e paralitica, incapace di proferire un grazie, di cantare, di danzare, di vedere, di sentire alcunché. Spiritualmente parlando, la comunità ebraica non era sprovveduta. Usando la metafora di Gesù, poteva essere paragonata ad un uomo forte. Ma evidentemente c’era qualcuno di più forte di lei, qualcuno che senza troppa difficoltà riusciva a impossessarsi del suo spirito e a paralizzarne l’anima. Il paradosso descritto da questo testo é che il maligno abita sia quelli che ne sono posseduti sia quelli che lo vedono dappertutto e negano risolutamente l’opera di Dio. Vedevano il male perfino in Gesù. Più indemoniati di così…L’obiezione mossa contro Gesù si é ritorta contro di loro tanto era illogica. Ma questa del resto é la condizione di chi é schiavo del maligno, che non riesce a vedere il male che fa e non può vedere il bene che gli altri fanno. Non lo può vedere nel senso che proprio non ne sopporta la vista. Un po’ come chi é abituato al buio non sopporta la luce del giorno. Gesù é senz’altro più forte del maligno. Per sapere se dentro di noi é il suo Spirito a parlare dobbiamo verificare se dal nostro cuore sgorga insieme alla condanna del male anche il desiderio del bene. Se ci accorgiamo che il bene non ci commuove più, se proviamo fastidio al racconto di una cosa buona, di un gesto di bontà, di un progetto finalizzato a migliorare le cose…forse qualcuno più forte di noi ha prevalso in noi. Nessun timore. Gesù ha vinto il maligno.
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