La Moda Cristiana e la Chiesa. Gotti Tedeschi commenta un Libro di Coda Nunziante.

21 Marzo 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Ettore Gotti Tedeschi ci offre questa recensione sul libro pubblicato di recente da Virginia Coda Nunziante “La moda cristiana nell’insegnamento della Chiesa“. Buona lettura.

§§§

Caro Tosatti, chiedo ospitalità per un commento su un libro appena uscito di Virginia Coda Nunziante (VCN), Presidente dell’Associazione Famiglia Domani, sull’importanza della moda.

Questo libretto, in cento pagine circa, spiega perché la moda influenza lo stile di vita e magari anche il pensiero stesso. E VCN lo spiega con logica e naturalezza, senza troppo preoccuparsi che taluni possano considerare le sue riflessioni frutto di “bigotta cultura figlia dell’inquisizione”.

Ben sapendo chi e perché usa con disprezzo questa connotazione.

Come reagiremmo oggi se sentissimo una persona autorevole parlare di “Moda onesta o disonesta”? Forse rabbrividiremmo e richiameremmo il “buio periodo medioevale”?

Eppure solo 65anni fa ne parlava esattamente con questa espressione Papa Pio XII, con intento educativo apostolico, non temendo il pensiero politicamente corretto e non preoccupandosi di compiacere o no il mondo-mondano.

VCN ci fa riflettere se è vero o no che “l’abito non fa il monaco” trovandosi d’accordo con la Bibbia, Libro del Siracide cap. 19, 25-27, che dice “Dall’aspetto si conosce l’uomo…Il vestito di un uomo, la bocca sorridente e la sua andatura rivelano quello che è”.

Ma chi legge più ormai la Bibbia? L’abito dovrebbe fare il monaco o la monaca, perché attraverso il proprio abbigliamento si esprime anche una visione del mondo e lo si comunica, supportando e valorizzando ciò che comunica.

Si pensi a quei sacerdoti quando, dopo il Vaticano II, con retta intenzione, ma suggestionati dal modernismo, si tolsero la tonaca per indossare il maglione, certi di poter avere più facili rapporti di apostolato, perdendo però parte di quella identità che li contraddistingueva e li valorizzava.

Suggerisco la lettura di questo libretto perché VCN propone una stimolante e provocatoria storia della moda e della evoluzione dello stile nell’abbigliamento legato al comportamento morale.

VCN, nella sua narrazione, parte dal Medioevo fino al Rinascimento, accenna all’aspetto misterioso della Rivoluzione Francese sulla moda ed infine arriva ai tempi moderni. Dalla rivoluzione di Coco Chanel, alla controrivoluzione di Christian Dior che provocò la successiva rivoluzione di Mary Quant, per arrivare al ’68 con la moda demagogica di Yves Saint Laurent (“abbasso il Ritz, viva la strada.!”.).

Leggendo questa storia narrata in poche pagine si direbbe che hanno fatto quasi più rivoluzione culturale gli Stilisti che gli intellettuali. Naturalmente sempre alla insegna della libertà, di vestirsi come si vuole e di essere ciò che si vuole.

Moda, ci ricorda VCN, significava “maniera” diventato poi “stile- fashion”, per definizione volatile e volubile, al fine di “sentirsi se stessi”, ostentandolo.

Ma che significava allora sentirsi se stessi? Oggi già significa qualcosa di molto diverso VCN ci ricorda che Papa Pio XII chiedeva alla moda di sottomettersi ai principi della morale perché la moda comunica, magari inconsapevolmente, proposte o scelte anche morali.

Un Papa peraltro si dovrebbe esprimere con valutazioni morali, non estetiche, no?

VCN racconta anche il pensiero in proposito di più Papi negli ultimi cento anni: Benedetto XV, Pio XI, Pio XII. Impressiona leggere che Pio XII, solo 65anni fa, chiedeva ai sarti maschili e femminili di mantenere stili secondo la dignità dell’uomo e donna.

Ma poi, dal Concilio Vaticano II, la rivoluzione nell’abbigliamento entra all’interno della Chiesa stessa e accompagna le successive fasi dottrinali.

Ho letto che un famoso creatore di moda, Karl Lagerfeld, (con sottile ironia allusiva) disse che “la moda non è né morale né immorale, però è fatta per tirar su il morale”.

Chissà come cambierà la moda in futuro, dovendo diventare anche lei sostenibile, visto che l’industria della moda è la più inquinante al mondo dopo il petrolio?

Non ci vestiremo più o ci vestiremo meno? (con la foglia di fico?).

Grazie per la ospitalità.

Ettore Gotti Tedeschi

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And here is the link to the book in English.

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6 commenti

  • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

    Questo commento è in riposta a Mario jorge, non sò perchè compare sopra.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Moda manuale del cretino ( da A Tempo Rap Sinfonietta in quattro movimenti di N. Viglietti)…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

    Tocca un punto nevralgico della mia vita, oltre a quello che Dio ha usato per fare di me un Sacerdote.
    Questa passata solennità di San Giuseppe, parlando della purezza con un amico Sacerdote, gli ho detto che garantisco, quando vedo le donne passare attraverso una finestra di questa chiesa, il 95 per cento da anni segue la moda sporca di indossare reti elastiche che rivestono i loro corpi, fondelli, e alla fine non sono pantaloni ma biancheria intima che copre i loro corpi di colori, esibendosi come prostitute di strada, ed è una tendenza che continua. E va nei paesi soprattutto del marcio, depravato Occidente, e la maggioranza delle donne va così, insieme ai figli o agli uomini, nude e volgari.

    Solo Dio può fermare tutta questa follia. Guai se cerca di farli notare il degrado, il peccato come si esibiscono. Una volta nengando la Comunione ad una che si presentò così, mi urlò che andrebbe a denunciarmi dal vescovo…ed io rispossi “sì, vada subito, ma vada come è adesso nuda e volgare, e vedremo cosa dirà lui! Si presenti esattamente come è adesso….” poi si avicinò il fratello minacciandomi e dicendomi che dovevo essere ricoverato in manicomio…ecco, io…

    Sono amico di Gabriella Costa, figlia di colui che aveva ereditato Costa Crociera…un costruttore navale di Genova (Giacomo Costa), ma che da tempo è stata venduta ad altri padroni. Conduce un apostolato, chiamato TURRIS EBURNEA, con sede a Roma e Milano, che dagli anni ’60, cerca attraverso la MODA, di diffondere i valori cristiani, delle donne perbene, decenti.

    Oltre ad aver lavorato nella mia pure professione come pubblicista, ero anche sarto e stilista, voglio dire, di queste cose so…

    Apprezzerei caro Prof. Gotti Tedeschi, se mi vorrebbe regalare questo libro…

    Nel giorno di SAN BENEDETTO, PATRONO D’EUROPA. PATRONO DELL’UNICO PAPA BENEDETTO XVI.

    • egt ha detto:

      caro Padre Luis , ho girato la sua richiesta a VirginiaCodaNunziante . E’ possibie avere il suo indirizzo cui mandare il libro ? Per riservatezza può girarlo solo a MarcoTosatti.

      • Pater Luis Eduardo Rodríguez Rodríguez ha detto:

        Mi commuove carissimo Prof. Ettore. Lei sà che l’ aprezzo molto, che prego sempre per Lei e sua famiglia, perchè è un eroe nella strada della santità, tra i pocchi che ha pagato molto costosso…certo è un banchiere…il COLPO DI STATO VATICANO IN CORSO, insomma sarà un onore ricevere il libro per quanto significa Lei, l’ autrice e Marco Tosatti.

        Nell’ altare ho un grandiosso regalo che mi fecce Gabriella Costa (andavamo insieme al Santo Sacrificio nella Chiesa del Gesù…dei gesuiti, quando ero seminarista a Roma…ed ha il centro TURRIS EBURNIA, pochi metri da dove abitavo, eppure assassinato Giulio Cesare (15 marzo 2066 anni fa) a Largo dell’ Argentina….dunque ogni giorno che consacro il Corpo e Sangue del Nostro Signore, ho di fronte quel regalo straordinario e quindi sempre la ricordo includendola nell’ intenzioni; così il libro anche m’ aiuterà tenervi più presente nell’ Altare di quanto già lo sono.

        Darò l’ indirizzo d’ un grande amico Sacerdote, in Europa, che dopo mi lo farà pervenire per altre vie. Qui, mi addolora dirlo, nemmeno funziona la posta…i trogloditti comunisti bananeri perfino l’ hanno finita…ancora aspetto l’ arrivo d’ altro libro che mi inviarono dalla Spagna febbraio 2020…

        Anche se mi allungo voglio raccontarvi, a proposito che pure ha scritto come il clero lasciò la divisa sacra…oltre che indosso sempre la talare, oggi per me occorre un anniversario che mi piace ricordare sempre:
        Ero diacono a Roma e sono stato chiamato servire nella Messa che celebrarono due cardinali colombiani, morti tutte e due, Castrillón e Alfonso López Trujillo, 21 marzo 1999, per festeggiare l’ anniversario del balordo “presidente” della Colombia (sono venezuelano, ricordo), Andrés Pastrana, certamente presente a Roma con la consorte.
        La Messa fu celebrata nella Chiesa del Santo Nome di Maria, Piazza Venezia, iniziando i Fori Imperiali, accanto quella di Loreto…poco prima l’ inizio, non c’ era una dalmatica per diacono, e l’ ho detto al segretario del Dario Castrillón, che potevo andare in corsa a cercare una, per dare più solennità alla sacra ceremonia, oltre che non soffrivo mettermi la stola diaconale da sola, modernista.
        Era contento per la proposta e domandò se facevo in tempo. Quindi letteralmente sono andato in corsa fino la Basilica Dodici Apostoli ( si legga bene, non la sede dei comunisti da fronte); mi hanno creduto che la chiedevo per quella funzione, ed ho assicurato che subito finita l’ avrei riportata. E mi hanno aperto un grande antico armario lasciando me scegliere….tutta una collezione delle dalmatiche antiche…il parroco sorridente disse…” ma non sa niente questo diacono…ha scelto una del ‘700….mi la riporti sicuro qui ehhh!!!”. Ed in corsa sono ritornato e tutta la ceremonia andò bene.
        Sono poi certamente ritornato agli 12 Apostoli, restituendola…è l’ abito sacro più antico che finora ho indossato, era tutto ricamato, come solo meritano tutto il servizio dell’ Altare. Una meraviglia.
        All’ indomani uscì qualche notizia di quel poveraccio Pastrana, che parlando della sua Colombia, per spiegare come andava bene, citò alla cantante di prostibolo shakira, perche aclamata nel mondo intero…che in ogni spettacolo non fa che mostrare impudica il suo fondello.
        Ho detto poi…” andrés, figlio di putana…per questo nostra Latinoamerica va come va”. Ma mai mi sono pentito di quella mossa della Dalmatica, perche il servizio è per Dio e non per uomini pervertiti come lui.
        Quando andò in Colombia schwaberORGOGLIO oltre dire che nelle vene di Gesù scorre il sangue pagano, ho scritto in questo blog un’ articolo al riguardo, pure ha dato una benedizione come se fosse qualche rito pseudo matrimoniale al pure pervertito “santos” in adulterio con la donna che presenta come “sposa”…

        Un abbraccio carissimo, e non importa i pocchi commenti in questo tema così cruciale che riflette la perdizione planeraria, invece per altri temi stupidi si scattenano a voler dire fesserie…

    • MARIO ha detto:

      Padre Luis,
      mi sa che in Venezuela siete rimasti indietro con la moda…
      Qui da noi adesso le fanciulle indossano pantaloni larghi, stile anni ’60. Chissà che non sia l’effetto Francesco… che speriamo arrivi il più presto possibile anche dalle vostre parti.