Silvana De Mari Community: Odia la Russia, Altrimenti Sei Cattivo.

16 Marzo 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, mi sembra interessante portare alla vostra attenzione questo articolo appena pubblicato sulla Silvana De Mari Community, che cerca di spiegare alcuni dei meccanismi psicologici – terribili, a mio parere – che si sono messi in moto, o sono stati messi in moto negli ultimi due anni, e che adesso vediamo dispiegati in un campo nuovo. Buona lettura.

§§§

 

Dove c’è ira, arriva l’odio.

 

L’odio è l’emozione che permette un potente  senso dell’affiliazione al gruppo. All’affiliazione al gruppo si può arrivare anche attraverso l’estasi, quella religiosa, trovarsi insieme ad altri in un luogo sacro, forse con una candela in mano, oppure nella lirica, o anche nei concerti rock, dove le persone impazziscono per il picco verticale di emozioni.

L’odio però è il sistema più potente per creare affiliazione al gruppo. È magnificamente spiegato nel libro 1984 di George Orwell. Questo è lo schema del sacrificio umano. Tutte le colpe vengono messe su un unico individuo oppure su un unico gruppo etnico o categoria umana, che sarà massacrato con universale sollievo. Ripensiamo le parole del premier Draghi sui non vaccinati, uccidono se stessi, uccidono gli altri, se le cose vanno male è solamente colpa loro. Queste parole esprimono meravigliosamente il concetto di semplificazione e nemico da cui poi si può scatenare l’ira e quindi l’odio di un gruppo, creando inoltre coesione del gruppo e soprattutto sottomissione  alle direttive dei capi, coloro che hanno scatenato l’odio.

La necessità di un nemico diventa evidente dove il potere deve essere esercitato con particolare indifferenza al benessere del popolo. Le democrazie hanno aumentato il livello di inganno. In una solida monarchia assoluta, il re non doveva giustificare niente. Non aveva bisogno di mentire. Si andare in guerra perché lui voleva un pezzo di più nel suo regno. Gengis Khan non si è mai sognato di dichiarare che i popoli che conquistava con una ferocia inaudita gli avevano in passato i pestato i piedi e non è ha mai avuto bisogno di farsi vedere mentre baciava bimbi carini o coccolava cuccioli . Dove regna ufficialmente la legge del più forte, ci risparmiamo l’ipocrisia e ci risparmiamo la criminalizzazione del nemico. Con l’avvento del voto, l’ ipocrisia si moltiplica, la menzogna si raffina, arriva a creare interi mondi fantastici. Si tratta di una forma di manipolazione mentale che diventa sempre più penetrante. Sotto Gengis Khan la gente restava unica proprietà del proprio cervello. Gengis Khan voleva ubbidienza alla sua ferocia. Non gli interessava il consenso. La gente sottometteva ai suoi voleri il proprio corpo, ma poteva conservare intatte la mente l’anima. Sono bei tempi e sono passati.

La manipolazione si è moltiplicata dopo l’invenzione della fotografia. Quando è comparsa la fotografia, ha dato l’illusione di essere un qualcosa che era appannaggio della realtà e che, grazie alla fotografia, la verità avrebbe avuto una maggiore possibilità di stare sulla scena. Certo, in alcuni casi, per alcune cose, questo è vero: per esempio il pacifismo nasce con la fotografia. Prima dell’avvento della fotografia l’immagine dei campi di battaglia era molto edulcorata: l’eroe che moriva in guerra moriva con un raggio di sole che lo baciava, colpito più o meno sul cuore da un proiettile che lasciava una  macchietta di sangue di circa di 3 cm di diametro. Nel momento in cui qualcuno ha visto la gente con le budella sui reticolati, ci siamo resi conto che forse morire in battaglia non era così grandioso. All’inizio i generali vietarono la presenza di fotografi sui veri campi di battaglia, ma anche così restavano le fotografie mutilati, le fotografie degli ustionati, e soprattutto quelle dei morti. Da questo punto di vista la fotografia ha fatto il suo compito di dire la verità, ed è proprio per questo che si è moltiplicata la menzogna. Una volta stabilito che la guerra non è bella ma è uno schifo, bisogna inventarsi che è sempre colpa dell’altro se la stiamo facendo, e di qui si arriva a micidiali posizioni di disumanizzazione del nemico cui non si arrivava nelle epoche precedenti, quando era lecito dire che andavamo a spaccare la faccia a un altro popolo semplicemente perché avevamo voglia di mettere le mani sulla sua roba. In questo fiume di menzogne per la disumanizzazione del nemico, la fotografia, nata per proteggere il vero, diventa uno strumento micidiale. Proprio per questa sua straordinaria capacità di sembrare vera, la fotografia permetteva inganni spaventosi. Tenete presente che nelle ultime settimane sono state mostrate fotografie di film o fotografie di videogames spacciandole per fotografie autentiche, sono state attribuite al conflitto ucraino foto di altri conflitti, e addirittura le bare di Bergamo. L’altro punto fondamentale di una buona manipolazione mentale è la frase “buona la prima”:  una volta che la menzogna è passata e ha scatenato il picco di emozioni,  la correzione  non si sente. È stato bombardato l’ospedale pediatrico, 1100 morti, no scusate forse abbiamo 12 feriti, perché  l’ospedale è stato da tempo svuotato ed era un deposito di armi e munizioni, quindi in effetti bombardarlo era anche un gesto di guerra corretto.  Le emozioni scatenate dalla prima notizia falsa, il piacere di sentirsi migliori avendo un nemico disumanizzato da odiare, sono un punto fondamentale. L’odio è un tale piacere che la gente è disposta a pagarlo col proprio benessere, ad avviarsi a un glorioso futuro di miseria totale con un sorriso trionfante. Piuttosto creperemo di fame che comprare dalla Russia. Tranquilli, morirete di fame, quello è il piano. Oggi si sono fermati i pescherecci, domani si fermeranno i trattori, e nessuno moltiplicherà né i pani né i pesci.

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto:

 

“Ci siamo resi conto che ora non stiamo affatto parlando dell’Ucraina, ma dell’aggressione contro tutto ciò che è russo: interessi, religione, cultura, lingua, sicurezza, ecc. La reazione frenetica dell’Occidente alle nostre azioni mostra che c’è davvero una battaglia per la vita, ma fino alla morte, per il diritto della Russia di essere sulla mappa politica del mondo nel pieno rispetto dei suoi legittimi interessi”.

Abbiamo l’infamia dei bambini russi trattati male nelle classi dove sono già stati trattati male i bambini non vaccinati, e tutto questo dopo che abbiamo sperperato fiumi di denaro dei contribuenti a fare ridicoli corsi sulla inclusione.

Odi la Russia perché altrimenti sei cattivo. Facebook permette l’odio contro la Russia, e ha tirato fuori una notevole tolleranza per il nazionalsocialismo del battaglione Azov. Come siamo arrivati ad essere così manipolabili ?  La televisione ha un impatto enorme, data anche la sua capacità di mandare il cervello in ritmo alfa. Tanto maggiore è il numero di ore che abbiamo passato davanti alla televisione, tanto maggiore sarà il nostro desiderio di essere approvati dalla televisione, di fare e pensare le cose che la televisione approva. Davanti alla televisione fabbrichiamo meno sinapsi che in qualsiasi altra attività, diventiamo manipolabili. Il mondo sarebbe meraviglioso se non ci fossero i no vax, il leone e l’agnello giocherebbero insieme, tutto potrebbe essere letizia. La Russia è colpevole di tutti i mali. Si è svegliata un mattino, e contro il parere dell’ONU ha invaso l’Iraq con l’accusa poi rivelatasi falsa, della presenza di armi di distruzione di massa. No, ora che ci penso, questui erano stati gli USA, eppure nessuno aveva scatenato la caccia al bambino statunitense nelle scuole, e nessuno aveva vietato i corsi di letteratura su Mark Twain, nè aveva preteso di affiancare scrittori iracheni.

Quando l’ira si scatena e quelle che odiano si sentono giusti, occorre ricordare la massima principe di tutta la storia dell’umanità. Il mondo si divide in buoni e cattivi, e i buoni decidono chi sono i cattivi.

L’articolo Dove c’è ira, arriva l’odio. proviene da Silvana De Mari Community.

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13 commenti

  • Pio g. ha detto:

    Consiglio un bell’articolo di A.de Felip nel sito Ricognizioni in merito alla russofobia nella storia.

  • Maria Grazia ha detto:

    Grazie Stilumcuriale e Valeria per le vostre apprezzate e cortesi risposte ai miei quesiti. Gli esempi storici che mi avete fornito denotano che: il sequestro dei beni degli Ebrei è avvenuto in epoca fascista, mentre quello relativo alle proprietà della Chiesa Cattolica si è concretizzato nel periodo del potere assoluto ed incontrastato sia da parte del monarca Enrico VIII che del Direttorio francese; tutti motivati, peraltro, dall’odio verso i malcapitati. Gli esempi illustrati denotano che i regimi erano totalitari mentre, nel nostro caso attuale, i governi europei (compreso quello italiano) si dichiarano democratici anche se non è chiaro quando la volontà popolare si sia espressa in tal guisa.

  • Maria Grazia ha detto:

    Espressione della follia collettiva è anche il sequestro dei beni, all’estero, degli oligarchi russi. La stampa italiana informa, entusiasta, che sul nostro territorio sono stati bloccati beni per quasi un miliardo di euro e, fra questi, forse alcuni appartengono a Putin. Sbaglio o è la prima volta che succede una follia del genere? E il motivo quale sarebbe? Perchè non solo sono Russi ma soprattutto perchè sono ricchi? Quale articolo di legge italiana autorizza tale sequestro? Dopo ai no vax tocca ai magnati russi essere privati di ogni loro fondamentale diritto? Perchè nei nostri talk show quotidiani nessun conduttore affronta questo tema chiedendo se siamo davanti ad un miserabile sopruso e se tale provvedimento è legittimo? Dove sono finiti i nostri italici giuristi?

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      No, non è affatto la prima volta. Accadde anche con i beni degli Ebrei negli anni 38-40 del secolo scorso. Furono sequestrati beni mobili e immobili poi gestiti dall’ EGELI (ente gestione e liquidazione immobiliare) . Forse non è scritto nei libri ma è stato così.

      • Valeria Fusetti ha detto:

        Enrico VIII sequestro’ i beni della Chiesa, diventando il Re più ricco d’Europa. Anche i principi luterana e calvinisti lo avevano fatto, ma i loro territori erano più piccoli dell’Inghilterra, ed il bottino di Enrico fu molto più cospicuo. Ne vendette la maggior parte alla nobiltà e alla borghesia. Il direttorio francese sequestro’ i beni della Chiesa e, in parte, della nobiltà. Fecero la stessa operazione degli illustri ladri che li avevano preceduti. I Savoia fecero la stessa cosa in Italia. Tutte queste operazioni di ” redistribuzione del reddito”, cioè di un enorme ladrocinio ai danni della Chiesa, e perciò di Dio, costituirono la ricchezza iniqua dalla quale si sviluppò la “moderna era” che fu chiamata “Liberale”. Dimenticavo, oltre a “liberare” la Chiesa è in parte la nobiltà, dall’imbarazzo dei suoi beni, furono create masse enormi di miserabili, liberi dal lavoro di cui avevano vissuto per secoli, liberi di essere sfruttati nelle fabbriche. Per cui il derubare è connaturato alla “democrazia” a quanto pare, o è connaturata al libero esercizio del peccato, fate voi. Comunque si accompagna sempre alla menzogna, e si sa’ chi ne è il padre.

  • arcimboldo ha detto:

    cara DeMari , il 70% degli armamenti bellici dell’Occidente appartengono a 5-6 Gruppi di fatto controllati dagli USA . devo andare avanti ? quegli imbecillodi che chiedono di mandare armi agli ukraini , fanno business ,non patriottismo. Ha letto che fa D’Alema ? lo sa che attraverso l’amministratore delegato , da lui imposto, ( Profumo ) controlla Leonardo,cioè la ex Finmeccanica . Sa che cosa produce Leonardo ? Forse pennelli o pannolini ?

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Come già detto, cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa. Tanto per fare un esempio: negli anni 30, nelle scuole elementari il Patronato Scolastico dava i quaderni gratis ai bambini delle famiglie meno abbienti. Sulla copertina di quei quaderni era stampigliato ben in evidenza :Vincere ! Odiare il nemico!
    Non c’era la televisione, ma c’erano la radio e i giornali. Il più diffuso per i bambini era il settimanale Corriere dei Piccoli. Poichè allora il nemico da odiare era l’inghilterra, la fredda Albione, il paese demoplutocratico per eccellenza, ogni settimana c’era la storiella con la vignetta che diceva : Re Giorgetto d’Inghilterra , per paura della guerra, chiede aiuto e protezione all’amico Ciurcillone. E poi seguiva tutta una bella presa in giro del povero Re Giorgio. E poi, noi poveri bambini, il sabato pomeriggio, in divisa da figlio della lupa o da balilla, prima dovevamo andare al corso di dottrina fascista, dove si cantava l’inno al Duce e poi si andava all’oratorio dove si cantava l’inno al Papa: -Gloria ed onore al Cristo in terra…- I regimi vivono di propaganda per gli adulti e di indottrinamento dei piccoli e dei giovani.

  • silvio esposito ha detto:

    Come sempre Silvana De Mari ha dato prova delle sue capacità di mettere il dito nella piaga e aprirci gli occhi sulle nefandezze che stanno perpetrando i potenti del mondo. Ma non sanno che c’è Dio, di fronte al quale loro non sono niente.

  • Adriana 1 ha detto:

    ” Storia ed odio; il secondo è il motore della prima ” ( Emile Cioran ). Per oliare il motore bisogna mostrificare il nemico, renderlo ” untermenschen “, anzi, come ha detto Gigetto, l’incolto, ” animale”. ( nel silenzio complice degli animalisti ).

    • Enrico Nippo ha detto:

      Cioran! 😃

      • Valeria Fusetti ha detto:

        Tenga conto che Cioran era un fiero anti Sartre, il filosofo che dette “dignità” alla pedofilia ed ai suoi fini cultori, e tanto dovrebbe bastare, non per santificarlo ma per renderlo apprezzabile sì. Come per Oscsr Wilde molte delle sue affermazioni sono il frutto di un pensiero profondo e stimolante. Cosa che, paragonato alla maggior parte degli “intellettuali” contemporanei, lo fa assurgere a vette ciclopiche.

        • ROVINA DEL MONDO ha detto:

          Approvo. Personalmente, di Sartre (e di sua “moglie”) mi ributta tutto: vita privata, pubblica, opere e pensiero. Tipico esempio di vizioso patologico esaltato e santificato dalla narrazione di regime (delle tenebre). Mi viene in mente La Salette, quando parla di Parigi “cloaca di impurità”.

        • Adriana 1 ha detto:

          Concordo…
          a conferma, l’ex ” nouvel”, ma sempre Philosophe e miliardario, Bernard Henry Lévy, ( lo sciccoso ) si è fiondato ad Odessa.( fotografato assieme ai ” nouveaux” nazisti…
          P.S.: Fu uno dei più accesi sostenitori della ” primavera libica”.