Arrendersi all’Evidenza. Quegli Eccipienti Poco Umani nel Siero Sperimentale…

11 Marzo 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la guerra ha fatto sparire dalle prime pagine la Sars-Cov 2, che però – solo in Italia…- incombe pesantemente sulle nostre esistenze, e forse rischia di incombere anche in futuro, in maniera tutt’altro che benigna. Il nostro Arrendersi all’Evidenza ci spiega perché. Buona lettura. 

§§§

QUEGLI ECCIPIENTI GENIALI NEI VACCINI SPERIMENTALI

Comunque la si pensi sull’efficacia dei vaccini anti-Covid, sulla durata della copertura e sugli obblighi più o meno sensati imposti per indurre i più a ricevere le dosi, la tecnologia utilizzata è genialmente d’avanguardia. Gli effetti collaterali avversi sono invece l’argomento principe per dubitare della sicurezza asserita, ancor peggio essendo dimostrata -in vitro- la possibilità che l’istruzione genica mRNA possa essere retro trascritta nel DNA. L’emergenza ha abbreviato i tempi necessari alla ricerca clinica, autorizzando un utilizzo in deroga alle procedure e dichiarando, a torto, inefficaci le altre cure esistenti per poter aggirare norme molto chiare.

Essendo maturato tutto molto in fretta, creato (ad arte?) un clima di attesa e di bisogno, i produttori del rimedio al terrore pandemico (di un virus “naturale” che contiene, in una sua funzione decisiva, una sequenza genica analoga a quella brevettata pochi anni prima da uno dei produttori) hanno inviato alle Agenzie Regolatorie documenti confidenziali (la cui desecretazione è appena iniziata) per ottenerne l’autorizzazione all’uso umano. Poi hanno sottoscritto con le Autorità Sanitarie contratti in qualche misura secretati (omissis) e ottenuto che le persone sottoposte a trattamento firmassero un consenso che di fatto solleva l’azienda produttrice da ogni responsabilità.

Il mainstream ha contribuito ad azzerare lo spirito critico attribuendo la patente di certezza scientifica a ciò che la scienza sa sperimentale (quindi non ancora ben noto); ha insistito sul fatto che i preparati fossero regolarmente autorizzati (sì per la legge, ma non per lo spirito: cioè in deroga, sotto condizione), efficaci (ora si sa che i vaccinati di contagiano e sono contagiosi; e la copertura dura molto meno di quel che si pensava) e sicuri (gli studi clinici di Pfizer recentemente pubblicati contano sette pagine di effetti collaterali) e si potrebbe proseguire sulle correzioni di rotta intervenute a giustificazione dei fatti.

Il dibattito scientifico può aprirsi a ventaglio in più rivoli. Sollecitato dall’osservazione di un acuto lettore di Stilum Curiae   https://www.pro-memoria.info/per-uso-umano-o-no/  mi riprometto di interessare almeno chi acquistando un deodorante predilige quelli senza sali di alluminio, in una crema cosmetica quella priva di parabeni, negli alimenti quelli senza olio di palma che può contenere il 3-monocloropropandiolo (3-MCPD) e così via…  Un consumatore attento sceglie controllando l’eventuale presenza di sostanze dimostratesi nocive.

Per utilizzare una sostanza in un preparato farmaceutico (non solo il principio attivo, ma anche gli eccipienti) essa deve rispondere a precisi parametri di qualità. Gli eccipienti ammessi sono descritti nelle farmacopee. Può accadere che venga utilizzato qualcosa di nuovo: in tal caso li si considera “novel excipients” e vanno assicurati studi ulteriori per giustificarne l’impiego. Non si pensi a studi di facciata, tanto per: la normativa è esigente. Ovviamente per affermare che una sostanza non costituisca un pericolo servono tempo e soldi.

Dal punto di vista dell’operatore del farmaco la veicolazione dell’istruzione genica all’interno della cellula umana, evitando la barriera immunitaria che l’avrebbe intercettata, costituisce una geniale idea dei biotecnologi. Avere un’istruzione e non farla arrivare dove serve sarebbe del tutto inutile. Nella formulazione dei vaccini anti Covid a questo hanno provveduto i nanolipidi dichiarati in etichetta. Nel documento dell’EMA che autorizza il Comirnaty, da pagina 22 a 25, si possono leggere le considerazioni fatte a tal proposito.

https://www.ema.europa.eu/en/documents/assessment-report/comirnaty-epar-public-assessment-report_en.pdf    Si tratta della valutazione fatta dall’Agenzia Europea per i Medicamenti nel febbraio 2021.

Le nanoparticelle lipidiche permettono l’arrivo nella cellula dell’istruzione che farà produrre la spike, l’antigene, e di conseguenza i relativi anticorpi. Non si tratta di una sola nanostruttura lipidica, ma di un gruppo ben congegnato di sostanze, con compiti differenti: funzionali e strutturali.

Ancora dal punto di vista dell’operatore del farmaco, immaginando cosa significhi produrre lotti di vaccino per il mondo intero, vanno garantiti il rispetto delle specifiche per ogni singolo lotto di queste sostanze innovative e di utilizzo inedito nell’uomo. Purtroppo chi produce sa quanto questo sia difficile, specialmente quando tutto serve subito. Insomma, questi geniali e inediti nanolipidi cationici meritano cautela, anche perché “nano” significa “un miliardesimo di” (mille volte più piccolo di un micron, che è un millesimo di milli).

Dire nanoparticelle significa immaginare quantità piccolissime. Non solo sono piccole le dimensioni, ma è minuscola la quantità (una dose di vaccino inietta meno di 1 millilitro di liquido e in esso questi eccipienti valgono per meno dell’1%). Un peso talmente infinitesimo che analiticamente le impurezze sono difficili anche da vedere dagli strumenti di misura, sia nel caso che vi finiscano inavvertitamente, sia nel caso in cui se ne introducessero appositamente in piccole dosi. In questo contesto l’eventuale presenza dell’ossido di grafene (nanomateriale le cui particelle misurano circa 10 micron) è un’ipotesi non assurda: non si sa con certezza se ci sia, ma se ce ne fosse 1 microgrammo (1000 nanogrammi) nelle nanoparticelle regolarmente dichiarate nei foglietti illustrativi, sarebbe ben difficile rilevarlo. Per capirci, siamo lontani dal cercare un’impurezza dello 0,1% (1 mg) nei 1000 milligrammi di paracetamolo di una compressa di Tachipirina 1000.

Qui di seguito una tabella riepilogativa delle sostanze di cui trattiamo. Permette a chi lo desideri la verifica.

Sostanza

vaccino che la contiene

Riferimenti internazionali della sostanza Fonte dei dati e data del documento (SDS=safety data sheet, scheda di sicurezza) Frasi importanti riportate sui documenti fonte dei dati Riferimenti di rischio citati in almeno uno dei documenti di riferimento
SM-102

 

Moderna

CAS

2089251-47-6

Peso molecolare

710 g/mole

-SDS Cayman Chem. 15/9/2021

 

-SDS MCE

28/4/2021

Prodotto per ricerca.

Non per uso terapeutico, diagnostico umano e veterinario.

Il prodotto non è stato pienamente validato per applicazioni mediche

H350

 

GHS 08 (health hazard)

DMG-PEG2000

 

Moderna

CAS

160743-62-4

Peso molecolare

Non disponibile

-SDS MCE

3/6/2021

-SDS ABP biosciences data non indicata

Prodotto solo per ricerca.

Non per uso terapeutico, diagnostico umano e animale o per uso da consumo umano come additivo alimentare

Dalle schede di sicurezza risultano non disponibili tutti i dati delle caratteristiche chimiche e fisiche
DSPC

 

Pfizer

Moderna

CAS

816-94-4

Peso molecolare

790 g/mole

-SDS Cayman Chem.

9/2/2018

-SDS Matreya

14/4/2020 vers. 8

Prodotto solo per ricerca.

Non per uso umano o veterinario.

Il prodotto non è stato pienamente validato per applicazioni mediche

ALC-0159

 

Pfizer

 

CAS

1849616-42-7

Peso molecolare

2330 g/mole

-SDS Cayman Chem.

24/8/2021

-SDS ABP biosciences data non indicata

Prodotto solo per ricerca.

Non per uso terapeutico, diagnostico umano e veterinario.

 

Prodotto non classificato secondo GHS (globally harmonized system) delle frasi di rischio
ALC-0315

 

Pfizer

 

CAS

2036272-55-4

Peso molecolare

766 g/mole

-SDS Cayman Chem.

22/9/2021

-SDS MCE

11/10/2021

Prodotto solo per ricerca.

Non è stato pienamente validato per applicazioni mediche

Non per uso terapeutico, diagnostico umano e veterinario.

H350

 

L’EMA, nel documento pocanzi citato, qualche scrupolo se lo fa: a pagina 24 possiamo vedere alcune SO (Specific Obligations SO2, S04 e S05), cioè obblighi specifici dei quali doveva farsi carico il produttore, in questo caso Pfizer a riguardo dell’utilizzo di eccipienti inediti. Lo stesso vale per il vaccino di Moderna.

Il documento EMA tratta di un qualche problema con le impurezze di questi eccipienti trovati nel prodotto finito. Potrebbe spiegare il perché non tutti i lotti hanno dato seguito allo stesso numero di eventi avversi? L’ipotesi non è del tutto campata in aria e soprattutto fin qui nessuno ha spiegato il perché di tale evidenza.

Nell’ottobre 2021 EMA ha emesso un ulteriore documento, tornando sulle Specific Obligations già impartite SO2 e SO4 e per le quali l’azienda non aveva ancora fornito risposta (in gergo: NOT FULFILLED), in particolare per quel che riguarda la sintesi degli eccipienti ALC-0315 e ALC-0159 e la loro purezza. Si può leggere qui:

Fai clic per accedere a comirnaty-h-c-5735-r-0046-epar-assessment-report-renewal_en.pdf

Nota: on going trial significa che gli studi sono in corso.

Da notare che di queste sostanze mancano valutazioni di tossicità e lo dice Pfizer stessa a pagina 3 della Scheda di Sicurezza del vaccino datata 7 dicembre 2021. La lista di dati non disponibili e quindi di mancata classificazione è lunga ed ammessa da Pfizer alla fine del 2021.

https://safetydatasheets.pfizer.com/DirectDocumentDownloader/Document?prd=PF00092~~PDF~~MTR~~PFEM~~EN

La Scheda di Sicurezza serve innanzitutto per tutelare i lavoratori operanti con questi prodotti. Sarebbe questo il motivo che fa dire ai fact (fake) checkers che la nota di rischio varrebbe solo per gli utilizzatori a livello produttivo. No: la scheda è dovuta a loro (e a chi trasporta le merci) come requisito di sicurezza sul lavoro, ma non significa che è tutto “sicuro”. Indica ciò che si sa e mette in guardia dai potenziali rischi.

L’improvvisato fact-checker commentando l’allarme sollevato per la presenza di questi eccipienti ha parlato di “informazione fuori contesto” per sminuire l’indicazione “non per uso umano” (e nemmeno veterinario) presente sui documenti dei fornitori dei quali sono stati dati i riferimenti.

Perché fuori contesto? L’EMA ha autorizzato il vaccino che li contiene come “autorizzazione di emergenza”, quindi in deroga. Non ha detto che queste sostanze non costituiscano un rischio e che siano senza pericoli (e come potrebbe dirlo?). Anzi, l’EMA scrive (annex 1, sezione E, obblighi specifici) che le Aziende produttrici (MAH: marketing authorization holder) devono farsi carico di ottemperare nei tempi indicati per soddisfare i requisiti mancanti al momento dell’autorizzazione condizionale.  

Ancora qualcuno dice: ma è veramente poca roba! Che cosa vuoi che sia, ti iniettano 0,3 o 0,5 millilitri tutto incluso… Di quegli eccipienti ce saranno pochi milligrammi… con quel che mangiamo, con quel che respiriamo… C’è il virus, ci sono i morti…

La scienza vera non può ragionare in questo modo: ogni sostanza ha proprietà che la rendono farmacologicamente attiva e tossicologicamente rilevante indipendentemente dal peso.

Non trascuriamo poi l’assenza di studi di tossicità e carcinogenicità con i quali è stato autorizzato l’uso di questi sieri: problema che riguarda certamente soprattutto l’istruzione mRNA (per gli effetti sul sistema immunitario e per la potenziale retrotrascrizione nel DNA) e che potrebbe riguardare ancor più i nanolipidi cationici presenti per la loro caratteristica di accumularsi in certi organi e la possibilità di sostarvi lungamente.

I dati ottenuti nelle prime fasi di studio sulla biodistribuzione del vaccino mRNA (desumibili da studi su fegato di ratto) rilasciati dalla stessa Pfizer, indicano che il 60% di ALC-0315 e almeno il 20% di ALC-0159 si accumulano nel fegato. Siccome l’mRNA viaggia nel corpo grazie ai nanolipidi, è da pensare che valga lo stesso anche per l’istruzione genica. Che cosa possa comportare alla lunga non si sa. Il fegato è una bestia buona: prima di dare sintomi gravi sopporta molto. Se vi fossero dei problemi a livello epatico, essi non rientrerebbero quasi mai nei danni a breve e medio termine. Pertanto se la quantità “è poca” lo dirà il tempo. I nanolipidi -dichiarati- ci sono: sostanze sperimentali nell’ambito di un vaccino sperimentale.

Non dimentichiamoci che la data fissata per terminare la sperimentazione della quale la popolazione è cavia è previsto per il dicembre 2023, come si può leggere nel documento EMA 5735 già citato precedentemente.

Si possano considerare platealmente aggirati l’Articolo 32 della Costituzione e il codice Norimberga e la convenzione di Oviedo sui trattamenti sanitari e sulle sperimentazioni? Presenti sostanze NON APPROVATE PER L’USO UMANO? I nanolipidi utilizzati nei vaccini sono un problema, tanto più grave quanto più si somma inoculo ad inoculo. C’è qualcuno dei vaccinatori che lo sa e informi il vaccinando di questo? 

Questi vaccini contengono nanolipidi mai testati prima sull’uomo, impropriamente ritenuti innocui solo perché c’è un’approvazione emergenziale e condizionale del vaccino che li utilizza, senza alcuno studio tossicologico attualmente disponibile che lo confermi. Milioni di persone inconsapevoli sono state coinvolte.  Nessuno può asserire con certezza che gli effetti avversi da vaccino già riscontrati siano da attribuire proprio a questa o quella causa. Nessuno, ad oggi, può dire il contrario. Chi normalmente si lascerebbe convincere a prendere un medicamento con una simile premessa sollevando da ogni responsabilità il prescrittore?

Arrendersi all’Evidenza

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7 commenti

  • SOLDATO AGLI ORDINI DI CRISTO ha detto:

    Anche se si parla di nanoparticelle e di quantità infinitesimali di liquido iniettato nonché di eccipienti e sostanze varie introdotte in quantità minima in rapporto alla dimensione del corpo umano, non dimentichiamo che il tutto va a localizzarsi nel Dna e qui sì che hanno una potenzialità. Questo è il mio modesto ragionamento. In quanto ai milioni di persone inconsapevoli coinvolte, beh, una domanda avrebbero pure potuto, seriamente, farsela. Anche a quelli che sono stati messi in guardia, la cosa che gli importava era ‘la dose’. E non è neanche un agire sensato il sottoporsi a misure sperimentali dalle possibili conseguenze pericolose per paura di un qualcosa che potrebbe succedere e nel caso in cui succedesse potrebbe essere superato positivamente. Infine, se era stata brevettata una porzione di sequenza genica del virus tempo prima di questa storia, chi può affermare con assoluta certezza che qualche sperimentazione non fosse già stata fatta?

  • alessandro ds ha detto:

    Io non sono vaccinato. Ma mio padre che si è vaccinato con Moderna, tripla dose, alla prima dose mi ha riferito che ha fatto una prova con una moneta mettendola nel punto della puntura, perché aveva sentito dire che ad alcuni la moneta rimaneva stranamente attaccata come un magnete su quel punto, anche egli ci ha voluto provare per vedere se fossero stupidaggini, e invece anche a lui è rimasta attaccata vo. E attratta da un magnete. Cosa che io non credevo possibile, perché è assurdo pensare che una cosa che ti iniettano nel corpo possa avere un tale effetto.
    E invece dopo la seconda dose ha avuto giramenti di testa per 2 mesi, e quando è andato dal medico di famiglia per dirgli di questi giramento ti di testa continui avuti dopo la somministrazione del vaccino, il medico ha subito attribuito le cause a una cervicale senza nemmeno visitarlo o mandarlo a fare controlli.
    Poi volevo anche dire, come ho accennato in passato, che ho mia sorella che lavora in un reparto Covid qui a Roma, e mi diceva che ad alcuni ricoverati capitava che, dopo il vaccino, per un periodo risultavano positivi al test HIV, ma ciò era solo temporaneo, poi ritornava tutto nella norma (non so dire quale tipo di test succedeva , in quanto ci sono diversi tipi di test per diagnosticare una potenziale infezione HIV.
    E vorrei anche aggiungere che sempre mia sorella che mi racconta l’andamento del reparto, mi dice che fino a 2 mesi fa avevano il reparto pieno, fra terapia intensiva e posti letto avevano 50-60 malati Covid con sintomi nel reparto, invece adesso hanno solamentente 2 ricoverati.
    E fra 1 mese chiuderanno il reparto Covid definitivamente e quei pochi casi che capiteranno li manderanno nel reparto di malattie infettive.
    Era giusto per aggiornarvi sulla verità, almeno qui a Roma.
    La pandemia sembra finita, i reparti Covid chiudono e le terapie intensive sono vuote. Eppure il green passo non lo tolgono.

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Ringrazio EX per l’attenzione.

    Nel passaggio segnalato intendo che è noto che chi è vaccinato -anche con tre dosi- si può contagiare (diventa positivo e può sviluppare una sintomatologia anche grave) e parimenti può contagiare gli altri (è contagioso).

    C’è un errore di battitura: non è “di”, ma “si” (contagiano):
    … i vaccinati si contagiano… Chiedo venia.

    Infine la “copertura” vaccinale alla quale mi riferisco è nel tempo, che è molto più breve di quello inizialmente vantato/promesso. Di lì la pratica dei richiami.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Ad audaci geniali tecniche di avanguardia… noi prosaici gatti randagi anarchici ed apoti… preferiremmo di gran lunga dozzinali tecniche di retroguardia… leggi ivermectina aspirina idrossiclorochina… magari noiose ma filino meno demoniache…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • ex : ha detto:

    Sempre interessanti gli articoli di Arrendersi all’Evidenza, almeno nelle parte non specialistiche (e sicuramente anche in queste per gli esperti). Un solo chiarimento sulla seguente frase tra parentesi:

    «(ora si sa che i vaccinati di contagiano e sono contagiosi; e la copertura dura molto meno di quel che si pensava)».

    In che senso si attribuisce una copertura, anche se breve, se i contagiati in ogni caso si contagiano e sono contagiosi? O forse s’intende che il contagio lo prendono e lo passano dopo la cessazione della copertura, data la sua breve durata?

    • ex : ha detto:

      E’ da correggere dove ho scritto: «i vaccinati in ogni caso si contagiano», etc. Intendevo dire “i vaccinati”, non “i contagiati”.