Benedetta De Vito: En Attendant l’Anticristo. Che verrà….
10 Marzo 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra BDV ci offre questa riflessione sui tempi – fisici, psicologici, religiosi – che stiamo vivendo, come al solito puntuale e ricca di riferimenti all’attualità. Buona lettura.
§§§
Soffocata oramai dalla martellante propaganda che accende odio distillato anche nelle nonnine un tempo sagge (e non più), all’Italia, ipnotizzata, martoriata, perduta, scossa da due anni di psico-pandemia, divisa dall’odio contro i no vax, ingessata dall’orrido grimpas, zoppicante perché la santa chiesa, smessi i panni del kathekon, si è allineata con il mondo, incapace di comprendere il gioco perverso dell’Idra a tante teste, dove abitano Gog e Magog (nemici-amici), all’Italia, dicevo, non resta che attendere l’arrivo dell’Anticristo, vestito da grande pacificatore, uomo del destino, sapiente al quadrato, illuminista, tecnico, razionale, scienziato e tutti gli appellativi che oggi si sprecano per diventar sinonimo di buono.
Un nuovo Napoleone, che concederà la quiete a patto di cedergli tutto, compreso il nostro corpo. Verrà, lo so, attendo solo di conoscerne il nome che in diavoliano avrà tutt’altro significato… L’Anticristo arriverà, siatene certi, ma ancora non siamo cotti a puntino. Mancano la fame, il freddo, la disperazione, i bei frutti dell’assurda guerra del pappappero scatenata lassù, tra Ucraina e Russia. Fame, freddo, disperazione e morte arriveranno. A suo tempo, come già delineato per benino nelle agende dei burattinai satanici che hanno oramai mano libera in tutto il globo terrestre.
Ma sarà vittoria di un giorno perché il tempo, nella sua totalità, è soltanto del Signore e chi gli si oppone, miserabile serpente che striscia bramoso di sangue e di oro, finisce calpestato e poi nella Geenna. Sono avvertiti.
Intanto, però, siamo qui immersi in una frittata alle cipolle coltivate nel fiele. Nessuno più capisce un tubo, si inveisce contro la Russia, si picchiano i ragazzini la cui unica colpa è di avere la mamma russa, si impedisce anche ai gatti russi di fare un defilé nell’Occidente democratico.
Ma è mai possibile tutto questo, mi chiedo, mentre osservo la danza scatenata dei diavoli che hanno ingoiato il mondo. E noi, piccoli così, lo stivaletto dell’Europa, per bocca del signor Di Maio (ma, signora Benedetta, un poco di rispetto, è il ministro degli Esteri, dopo tutto! Sì, non dello Stivale ma dei miei stivali…) ruggiamo come topolini impotenti contro un colosso che, basta guardare la cartina del mondo, è grande come un’Italia alla chissà quale potenza.
E invece di tacere mentre si cerca la pace, via a insolentire e a dirne su di tutti i colori contro Putin (che pure buono non è) che, da par suo, può, volendo (e lo farà siatene certi) schiacciare un bottone e ci lascia tutti quanti senza gas, elettricità e anche acqua. Topolini nudi e piagnoni. Ma non importa, siamo stati democratici, molto buoni, abbiamo sventolato la bandiere dell’Ucraina che, lo scorso anno, ha donato 20 milioni di fondi governativi a un film dal titolo promettente di “My young prince”, che, come si legge in tutte le recensioni, segue la “scia LGBTQ”.
Volendo, potrete vedere le prime scene di questo capolavoro di inversione e oscenità, come ho fatto io. C’è un bel ragazzo che si mostra generoso al pubblico, prima in vestaglia e poi no. C’è sempre lui in pose equivoche e decisamente edipiche con sua madre. C’è di nuovo lui che, bello e impossibile, si tuffa nella piscina di una casa che è “queer” lei pure. E qui finisce il trailer, ma non il film che conduce nella inquietante abitazione di questa famigliolina perfetta per il nuovo mondo di Satana, un padre e un figlio.
Naturalmente i due figli si innamorano. Ma che delizia, che carini! E anche i genitori fanno coppia. Cuoricini e nuvolette d’amore… Così si procede, di orrore in orrore, finché qualcosa di crudelmente violento accadrà, ma, dico sul serio, io non voglio sapere che cosa né sono curiosa di sapere come va a finire questa robaccia. Per me, sarò all’antica, una madre è una madre e un figlio, come leggo nella Bibbia, deve andare per la sua strada con sua moglie. E poi crescere e moltiplicarsi. Così è e così sarà sempre.
Nonostante l’Ucraina imbevuta di marcio Occidente. E’ questo dunque il nodo vero. L’Ucraina, corrotta, perduta l’antica fede, vuole immergersi nel peccato come immersi vi siamo noi, ecco perché vuole entrare in Europa! In fondo basta vedere il presidente Zelensky che in un video balla mezzo nudo in tacchi a spillo…
Si leva, nella mezza verità, la voce del Patriarca di Mosca, il Pope Kirill, il quale dichiara, senza paura, che la guerra è uno scontro tra due forze soprannaturali: il bene contro il male. Il bene è la Russia – che pure si fa i fatti politici suoi – dove ancora si respira nella Legge Eterna del Signore, scritta nel cuore di ogni uomo, il male – purtroppo e sospiro – siamo noi. che abbiamo fatto dei peccati mortali il nostro velenoso pane quotidiano. I nostri “valori” sono antivalori agli occhi del Signore. Siamo noi che abbiamo voltato le spalle alla Verità e ci siamo perduti, cadendo in tentazione, prostrandoci a Satana (che ci ha resi schiavi) lasciando che il Demonio ci governi. Aborto, omosessualismo, gender, fine vita: queste “libertà democratiche” sono solo orrendi peccati mortali che gridano vendetta al cospetto dell’Altissimo. Noi – sospiro, piango, prego – siamo il male. Poiché, poi, la Chiesa di Roma, traditrice dello Sposo Celeste (prego e piango) non fa quello che dovrebbe fare perché abitata da individui indegni, apostati e abbracciati al male, ecco che Mosca, pur avendo seguito strade sbagliate non riconoscendo il primato di San Pietro, ne fa le veci, occupando lo spazio che doveva essere tutto Romano. Eppure la Santa Chiesa Romana, in palpito, in ginocchio, ridotta a piccolo gregge, resiste. Al chiuso delle case, nelle piccole chiese dove ancora pregano in devozione santi sacerdoti (come il caro Pater Luis Eduardo laggiù, in Venezuela!), essa resiste, innamorata del Signore. Questa piccola- grande chiesa, amata da Dio, è ancora tutta Romana! Nel trionfo del Cuore Immacolato di Maria risorgerà dalle sue ceneri, come l’araba fenice che splende, piccina ed enorme, raggiante di sole, nel mosaico romano a Santa Prassede. Presto, cari sacerdoti, convertitevi, tornate all’amore per la Croce, unica salvezza, Via, Verità e Vita, tornate alla penitenza, alla Santa Eucarestia distribuita in bocca, tornate a inginocchiarvi, a recitare le preghiere in latino, tanto odiato dal diavolo. Tutto in rosso punto esclamativo…
Ecco, ho finito e torno a monte per raccontarvi che, ieri, una vicina di casa che non vedevo dai tempi della psicopandemia (lei vaccinatissima si indignava del mio essere no vax e il silenzio si è fatto gelo nei giorni suoi verso di me), dicevo questa bella signora mi ha telefonato, vuole vedermi e darmi una fetta di dolce. Non so che cosa ha visto, che cosa ha pensato, quali giri ha percorso la sua mente, ma so che il suo fastidio nei confronti dei no vax è scemato, forse ora ce l’ha con i russi e spero (e penso) di no.
Ma chissà. Rimango sotto la Croce che salva, abbracciata al mio Signore, cercando di fuggire ogni tentazione che mi conduce lontano da Lui. Bisogna stare in guardia, vigilare, digiunare, pregare per dare forza all’Eterna Legge del Padreterno che, attraverso il Cuore Immacolato di Maria, trionferà anche sul rapace Anticristo che verrà.
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Tag: anticristo, bdv, benedetta
Categoria: Generale
: anti cristo ? Osama Bin Laden il suo odio veniva dal cuore. lo cita in un certo sonso là madonna a fatima, dicendo che poco dopo la sua morte ci sarà una lunga crisi mondiale dovuta da conflitti nazionali, cioè oggi. lo disse Nostradamus, dicendo che esso ne abbatterà due nella città nuova, New York torri gemelle. lo riporta una vecchia bibbia rinvenuta anni è anni fa,decodificare alla pagina anti-cristo viene fuori chiaramente il nome di bin laden. il marchio della bestia Adolf Hitler. colui che vocera come un drago e marchiera uccidendo bruciando vivi milioni di persone, il suo numero e seicentosessantasei. sono i giorno di amicizia fra Adolf Hitler e Stailn :
Bello, Benedetta! Una boccata di aria fresca
Non verrà. È già qui. Ne conoscete nome, cognome, indirizzo, colore della pelle. Ci parla, ci seduce, ci comanda. Ci penetra negli occhi e nelle orecchie. Multiforme. Dovremmo essere ormai abituati.
Personalmente ho invece paura del suo Soppiantatore che a giudicare da certi “segni” premonitori sembra in procinto di venire. Persone istruite e di “fede” dicono che questo Soppiantatore Ultimo non dialoga, è insindacabile, è infallibile, è inappellabile.
Sto cercando di farmelo amico.
😅😅😅
PATER LUIS EDUARDO RODRÍGUEZ RODRÍGUEZ
9 Marzo 2022 alle 15:17
Scusate la lunghezza, magari serve a qualcuno come riflessione in questi tempi…
THE LATIN LOVER, 101 ANNI DOPO.
Mentre Vicente Blasco Ibáñez, rivoluzionario, anticlericale e massone, fondava nel 1894 il quotidiano “El Pueblo” a Valencia (Spagna), a Castellaneta (Italia) era concepito Rodolfo Alfonso Raffaello Pierre Filiberto Guglielmi di Valentina d´Antonguella, in arte, Rodolfo Valentino, nato nel 1895, morto a New York nel 1926. Figlio di un italiano e di una donna francese. Lo stesso anno della nascita debuttò il primo film dei fratelli Lumière, iniziando l’Industria cinematografica: kiné, movimento, graphos.
Nel 1898, a Torino, in occasione delle nozze dei Principi di Savoia, furono pubblicate le prime foto della Sacra Sindone, iniziando così le rivelazioni scientifiche dei prodigi della vera foto del Redentore Nostro Signore Gesù Cristo lasciata stampata sul Sacro Telo nel momento della Resurrezione. Nello stesso anno avvenne la distruzione della nave “Maine”, nella guerra tra
Spagna e Cuba, che coinvolse in seguito anche gli Stati Uniti.
Rodolfo Valentino arrivò negli Stati Uniti nel 1913, all´età di 18 anni. Nel 1917 (Fatima…) inizia come attore cinematografico e ballerino, in piccoli ruoli, dopo essere stato cameriere, barista, ecc. La sua ascesa alla fama è avvenuta con il ruolo da protagonista in “I quattro cavalieri dell´Apocalisse”, nel 1921, cento uno anni fa. Nei brevi cinque anni che seguirono, recitò in altri film, che lo resero il primo vero idolo delle masse.
Qui in Venezuela abbiamo avuto un dittatore, Juan Vicente Gómez, tra molti altri, dal 1908 al 1935, che aveva il suo proprio cinema e nel 1921 ha potuto vedere una copia di questo film, di cui era entusiasta. Un altro film di Rodolfo è stato anche dello stesso autore Vicente Blasco Ibáñez, “Sangue e Arena”, quest’ anno 2022 suo centenario.
Per apprezzare, 101 anni dopo, lo sfondo del suo primo film da protagonista,
https://www.youtube.com/watch?v=cQsKjQl_suI
si deve capire il retroscena di chi ha scritto la trama del romanzo.
Il “Naturalismo”, genere del romanziere spagnolo Blasco Ibáñez, presenta l´essere umano senza libero arbitrio, determinato dall´eredità genetica e dall´ambiente in cui vive (determinismo). È influenzato dal positivismo di Auguste Comte, che non considera verità né valore ciò che non può essere oggetto di esperienza e metodo scientifico, dall´evoluzionismo naturale di Darwin, che si traduce nella negazione della spiritualità dell´uomo negando l´intervento divino, così come dal materialismo storico di Marx ed Engels. Come se non bastasse, è anche influenzato dalla scienza genetica. Tale e quale è il pensiero del “cardinale” Walter Kasper, e del suo “evoluzionismo dogmatico”, che tra´altro è della stessa epoca, fine Ottocento.
Vicente Blasco Ibáñez era l´amante della moglie dell´ambasciatore cileno. Tenendo conferenze in Argentina, ha detto che Buenos Aires è la Parigi che parla spagnolo, “castellano”, “castigliano”. Dall´Argentina è anche lo straordinario gesuita, Padre Leonardo Castellani, uno tra i massimi esperti del Libro dell´Apocalisse.
Nel romanzo e nel film “I quattro cavalieri dell´Apocalisse”, i personaggi principali sono: “Madariaga”, da non confondere con il vergognoso apostata “cardinale” Rodríguez Madariaga, dell´Honduras. È un personaggio – che avrebbe potuto benissimo ispirare la diabolica carriera del cardinale – che l´autore ha creato come un immigrato spagnolo in Argentina, dove fece una fortuna colossale divenendo proprietario terriero, e che inizialmente voleva lasciare a suo nipote “Julio Desnoyers” come suo unico erede; da non confondere con il cardinale di San Gallo, sebbene di Buenos Aires, schwaberORGOGLIO ICEberg. Julio era
l´unico figlio di Luisa; Luisa era la figlia di Madariaga, sposata con un francese. Madariaga ebbe un´altra figlia, Elena, sposata con un tedesco, dal quale ebbe tre figli. Madariaga aveva viziato Julio e disprezzava gli altri tre nipoti argentino-tedeschi.
Julio era un buono a nulla, ma sapeva ballare molto bene il tango. Il tango non è un ballo del folclore argentino, e fino a non molto tempo fa era un ballo da bordello; sebbene lo sia ancora, oggi l´Argentina le ha attribuito la categoria di danza del folclore, ed è imitata in tutto il mondo. Con il perdono di Astor Piazzolla.
In una scena si vede un bordello di Buenos Aires, dove Julio rapisce la prostituta-ballerina ad un altro ballerino e dimostra la sua insuperabile capacità di ballare e rubare le donne.
Madariaga muore e viene letto il suo testamento, con grande sorpresa si scopre che non ha lasciato l´intera eredità a Julio, suo nipote prediletto, ma alle sue due figlie in parti uguali. Da non confondere con lo spirito di San Gallo che, con il COLPO DI STATO VATICANO, lasciò il “Munus” a Benedetto XVI e il bordello, con tanghi, alcol, gays e tanti soldi, al schwaberORGOGLIO.
Il marito tedesco di Elena decide che ora che sono miliardari, si trasferiranno nella loro Germania, in modo che i loro tre figli possano ricevere un´istruzione migliore, che a Buenos Aires non hanno. Luisa, dal canto suo, è stimolata e convince il marito francese a fare altrettanto, trasferendosi a Parigi; ma lui prima non voleva, perché era fuggito dalla Francia per non combattere in una guerra, alla fine entrambe le famiglie vanno in Germania e in Francia.
Julio si dedica a ballare il tango con le ragazze ricche di Parigi, e sua madre lo mantiene affinchè possa dedicarsi a questo e per dipingere donne nude nel suo atelier; il marito compra quello che vuole, come una vasca da bagno appartenuta a un imperatore, e anche il “Castello Marne”, per loro vacanze. Da non confondere con il bordello di Santa Marta, Città del Vaticano, questa mescolanza tra Julio e suo padre francese, assomiglia al Moulin Rouge in Vaticano.
Julio ruba la moglie di un amico di suo padre, portandola sempre nel suo atelier, non proprio per dipingere o ballare con lei. Al piano superiore abita uno strano vicino, che studia l´Apocalisse meditando sulle immagini del libro “Apocalypse cum figuris” dai dipinti di Albrecht Dürer. (Ci sono originali che sono conservati nel RothschildFund del Louvre e Buckingham Palace di Londra)…
Le famiglie traslocarono in Germania e in Francia, poco prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, con l´assassinio di Francesco Ferdinando, erede dell´impero Austro-Ungarico. Ciò coincide con l´arrivo, nel 1913, del giovane Rodolfo Valentino a New York. Quindi compaiono i “Quattro Cavalieri dell´Apocalisse”, che iniziano la guerra, fame, la malattia e la morte.
Per il nucleo argentino-francese, l´unica preoccupazione è quella di non poter continuare a divertirsi nei lussi dei balli da bordello, del Tango a Parigi, e dei loro soggiorni al Castello di Marne. Nella famiglia argentina-tedesca, i tre figli si arruolano subito nelle forze armate per andare in guerra. Inizialmente Julio rimane a Parigi, perché gli conviene restare argentino e non francese, e continuare il suo adulterio che è ostacolato dalle cose di guerra.
Ma l´amante a un certo punto decide di collaborare e diventa infermiera, come alcuni oggi credono alla espressione famosa di schwaberORGOGLIO ICEberg “ospedale da campo”. Suo marito aveva già scoperto la sua infedeltà e le aveva concesso il divorzio; lui è andato in guerra; ha perso la vista, ma si incontrano di nuovo nella Grotta di Lourdes, dove lei lo aiuta senza che lui si renda conto che sua moglie è l´infermiera. Da non confondere con l´annuncio dell´11 febbraio 2013, del COLPO DI STATO VATICANO, 100 anni dopo.
I tedeschi avevano già invaso la Francia, e arrivano anche al Castello di Marne, in quel paese erano già partiti quasi tutti prima dell´arrivo degli invasori, invece il padre di Julio si è recato al suo castello, un amico potente li ha procurato un “green pass”, credendo di poter ancora trascorrere l´estate ; invece la truppa tedesca era guidata da uno dei suoi tre nipoti argentino-tedeschi, che prese possesso del castello, disprezzando e rinchiudendo lo stesso zio, per compiere ogni possibile baldoria. Lo zio riuscì a liberarsi, quando gli “alleati” “liberarono” la Francia e i tedeschi scapparono, dopo aver distrutto totalmente il castello, dove si trovava anche la lussuosa vasca da bagno appartenuta ad un imperatore.
Infine, con il passaggio dei 4 Cavalieri dell´Apocalisse, con fame, malattie, guerra e morte per tutti, quando i costituenti massonici che la idearono, decisero che per il momento poteva finire, per continuare fase dopo fase, fino a quella con il coronaWuhan19 e l’ attuale Russia-Ucraina, Luisa appare con il marito francese distrutto, contemplando triste la moltitudine di croci in uno dei cimiteri, inginocchiato davanti a quella del figlio Julio, sepolto tra i milioni di caduti, perché alla fine aveva deciso di arruolarsi, credendo che così avrebbe potuto completare la sua felicità nell´adulterio, a guerra finita.
La Prima Guerra Mondiale che durò praticamente gli anni che durò il protagonista dal suo primo film fino alla prematura morte, e quello che gli diede il salto verso la fama satanica… un idolo che con la sua caduta, la sua vera morte, cinque anni dopo, il 23 agosto di 1926, incoraggiò il suicidio di donne, e anche di alcuni uomini…(cosí dice la sua leggenda) nella stessa New York, in cui circa 100.000 persone assistettero al suo funerale, a causa della morte per peritonite.
Da quella Prima Guerra Mondiale, che Vicente Blasco Ibáñez ha paragonato a una parte dei Sette Sigilli dell´Apocalisse, si è passati agli anni venti del secolo scorso, non alla memoria del dramma e di conseguenza a restaurare, ma a dimenticare, avviando la depravazione soprattutto con i modelli del cinema. Si vede il film senza suono… l´interpretazione di “Rodolfo Valentino”, eppure già faceva impazzire le “tifose”; (e i “tifosi”), i “fans”. Il Tango, dalla danza del bordello, 100 anni dopo, non solo passò nella categoria del folclore in Argentina, ma nel nuovo inno del COLPO DI STATO VATICANO. Blasco Ibáñez lo scelse apposta, perché per l´appunto, all´epoca era uno scandalo ascoltare, vedere o ballare il tango.
E non è una metafora: schwaberORGOGLIO ICEberg faceva ballare il tango a delle copie nel proprio altare a Messa finita, mentre era seduto travestito da “cardinale” di Buenos Aires:
https://www.youtube.com/watch?v=QAVQnYA7uz8
Già schwaberORGOGLIO ha ballato con il suo tango “Amoris” Inmunditia; con suo tango ecologico al ritmo di pachaimmonda; tango d´unioni gays; con i tentativi contro il Vero Santo Sacrificio Eucaristico ordinando che ne decretassero
l´estinzione, perché ciò che vale la pena condividere si trova nei bordelli alla periferia di Buenos Aires. Insomma, “muchos tangos más”…
I quattro cavalieri dell´Apocalisse devono ancora arrivare. E a quanto pare, arriveranno a breve.
Santa Francesca Romana, copatrona di Roma.
Santa Caterina da Bologna (Nostro Signore li mostrò in visione le 5 Traslazioni della Santa Casa da Nazaret fino a Loreto, anche se schwaberORGOGLIO lo nega, dicendo che sono 5 pietre portate dai pellegrini)
Ho guardato il video dei ballerini di tango, alla fine della Messa presieduta da Bergoglio quando era cardinale, davanti all’altare del sacrificio di Nostro Signore! In alcune occasioni mi è capitato di dire a Nostro Signore ‘Ma chi te l’ha fatto fare!’ e l’ho detto anche adesso. Qualcuno può chiedere a Mons. Viganò se era necessaria (come credo) una riconsacrazione della chiesa e se le messe celebratevi finora hanno avuto validità? Non ho parole, cela me dépasse…
Condivido tutto quello che ha sapientemente scritto Benedetta…anche Gog e Magog!
Ezechiele 38 – 1 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Figlio dell’uomo, volgiti verso Gog nel paese di Magòg, principe capo di Mesech e Tubal, e profetizza contro di lui.
Annunzierai: 3 Dice il Signore Dio: Eccomi contro di te Gog, principe capo di Mesech e Tubal, 4 io ti aggirerò, ti metterò ganci alle mascelle e ti farò uscire con tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri tutti ben equipaggiati, truppa immensa con scudi grandi e piccoli, e tutti muniti di spada. 5 La Persia, l’Etiopia e Put sono con loro 14 Perciò predici, figlio dell’uomo, e annunzia a Gog: Così dice il Signore Dio: In quel giorno, quando il mio popolo Israele dimorerà del tutto sicuro, tu ti leverai, 15 verrai dalla tua dimora, dagli estremi confini del settentrione, tu e i popoli numerosi che sono con te, tutti su cavalli, una turba grande, un esercito potente.
Gog è il Principe del Regno di Magog nell’estremo Nord, principe anche, oltre che di Magog, anche di Mesech e Tubal, 2 città appartenenti a un territorio che si trova al confine fra l’attuale Turchia e Russia, più o meno nell’attuale Georgia.
Ci sono Stati confronti con vecchie mappe delle zona dove quelle 2 città risultavano in quel territorio.
Da notare anche che la “Persia” (L’attuale IRAN) sarà alleato di Gog in quei giorni.
Però si volete potete anche dire che migliaia tutti gli esegeti, professori, storici sono tutti degli incapaci e che se volete glielo spiegate voi a loro dove è Magog 😄😄😄😄
….tratto da Wikipendia:
“Gog e Magog (in ebraico: גוג ומגוג?; in arabo: يأجوج ومأجوج, Yaʾjūj wa Maʾjūj) sono due figure della tradizione biblica e Islamica. Citati in varie parti delle Sacre Scritture, essi sono descritti talvolta come uomini vissuti in un lontano passato, sovrani, popolazioni o territori, spesso con un’accezione negativa, incarnando nemici del popolo di Dio. Nell’Apocalisse compaiono come sostenitori di Satana in vista dell’Armageddon. Questi temi si diffusero molto nelle tradizioni d’Europa e Medio Oriente nella Tarda Antichità e nell’Alto Medioevo, sicché Gog e Magog si rinvengono in svariate leggende e opere dell’epoca, come il Romanzo di Alessandro, assumendo identità sempre più varie, con fonti che li descrivono come giganti, mostri o altri esseri sovrannaturali.
Non è ciò che dice la Bibbia. Legga Ezechiele 38.
Ci sono molte persone su Wikipedia che inventano o scrivono delle loro teorie o delle loro interpretazioni personali.
In Ezechiele 38 vedrà scritto chiaramente che Magog è un territorio, un luogo.
Se poi volete avere ragione per forza, la ragione ve la do, ma chi conosce la Bibbia e l’ha letta sa bene che Magog è un territorio. È scritto chiarissimo in Ezechiele 38.
Non è una sfida o una gara per chi ha ragione, non è una competizione. Basta semplicemente leggere e capire che la Signora De Vito ha detto una cosa inesatta.
Evidentemente la signora De Vito non ha mai letto attentamente l’antico testamento, e se lo ha letto non lo ha capito. Tutto qui.
Infatti se legge anche ciò che è scritto nella pagina a di Wikipedia, dice esattamente che sono “uomini, POPOLI e TERRITORI” Ci ho fatto caso adesso.
La pagina Wikipedia parla anche di Corano mussulmano, e di racconti mitologici riguardo l’argomento. Non lo. Prende dal. Punto di vista solo cristiano.
Ezechiele 38 le toglierà qualsiasi dubbio.
Indica il luogo dove si trova Magog è indica anche i futuri alleati di Gog.
Lunge da me relazionare il discorso alla guerra in Ucraina e a Putin. Non mi interessa fare ricollegamenti.
Volevo solo correggere un’inesattezza esegetica.
..infatti, il punto è:
…..”e-e ” e non ….”o-o”.
Mi permetto di declinare diversamente il giudizio sull’attuale Ministro degli Esteri; più che topolino impotente mi sembra un criceto ammaestrato.
Lui ed i “padroni del discorso” non vogliono che si comprenda che stiamo buttando benzina sul fuoco della III guerra mondiale che non necessariamente richiede l’uso di armi per determinare conseguenze spaventose. Nell’attuale sistema economico, caratterizzato da forti interdipendenze reciproche credo siano sufficienti le sanzioni che già ad oggi Occidente e Russia si sono imposte per provocare a breve uno shock economico, specie se si considerano i danni che la cd pandemia ha già prodotto sul tessuto economico. In sintesi ogni giorno in più di guerra, anche combattuta attraverso le sanzioni, avvicina il “gran reset” e, per converso, la nostra perdita del benessere e libertà ad oggi raggiunte.
Forse una boccata d’aria ( e che aria!) può far bene.
https://www.avvenire.it/agora/pagine/galgano-art-e-i-misteri-di-excalibur
Grazie Enrico per il link.
😉
Guardo Signora De Vito, non vorrei correggerla (correndo anche il ischio-crurali di sbagliare io stesso perché sto andando memoria e non ho. La Bibbia sotto mano)
Ma Gog e Magog non sono 2 entità diverse. Gog è un nome che indica una persona e Magog è la terra dal quale questa persona viene.
Infatti il termine esatto è – Gog “DI” Magog -, questo Gog è una persona fisica, non è spirituale o metaforica, perché nella Bibbia si dice che Dio dopo averlo sconfitto perché egli avrà invaso un paese molto caro a Dio, darà una sepoltura a Gog. Parlando di sepoltura si intende quindi una persona fisica, se avesse parlato di un’entità spirituale avrebbe detto che l’avrebbe mandata nell’abisso o cose del genere.
In più il territorio da cui. Proviene “Gog” si chiama “Magog”. Il territorio di Magog secondo studi approfonditi corrisponde a un territorio che parte da un pezzetto di Turchia fino alla Russia.
Infatti gli Ebrei che conoscevano i nomi dei luoghi biblici e i loro significati hanno sempre saputo che Magog è Turchia e Russia.
Mi scusi se mi sono permesso di correggerla su Gog di Magog e di essermi dilungato in questa spiegazione esegetica.
😯😯 !!
👏👏👏 !!!
Grazie Alessandro.
Non avevo mai approndito la storia di Gog e di Magog.
Ma da quel poco che avevo percepito, non addentrandomi volutamente nel tema, sembravano essere due persone e così è parso a molti.
Sempre brutta cosa la superficialità, ma curabile, grazie ad interventi ad hoc, come spesso sono i suoi.
La ringrazio