Un Prete in Cammino per Diritti e Libertà. Oggi Da Piancastagniaio a San Lorenzo Nuovo.
9 Marzo 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, come sempre seguiamo il pellegrinaggio che don Emanuele Personeni sta compiendo da Bergamo a Roma, toccando simbolicamente tutta l’Italia, in difesa dei diritti e delle libertà conculcate da questo governo che ricatta i suoi cittadini #camminaeascolta, e per portare una lettera al pontefice regnante. Qui sotto trovate la tappa di oggi.
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TAPPA DI MERCOLEDÍ 9 MARZO
Da PIANCASTAGNIAIO a SAN LORENZO NUOVO
In bicicletta circa km 31 PARTENZA ORE 9
PIANCASTAGNAIO (SI) -Parrocchia San Francesco d’Assisi A
CQUAPENDENTE (VT) -Parrocchia Santo Sepolcro
SAN LORENZO NUOVO (VT) -Parrocchia S.Lorenzo Martire
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VANGELO DI MERCOLEDÍ 9 MARZO
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Commento.
L’aggettivo malvagia applicato da Gesù alla sua generazione é di quelli che fanno venire i brividi, uno di quelli che ti costringe a capire per quale ragione Gesù ha sentito il bisogno di utilizzarlo. Il fatto é che le folle si accalcavano per vedere segni, cioè dimostrazioni della messianicità di Gesù. Era lui il Messia, si o no? La gente si aspettava di capirlo dalla potenza dei segni. Ma qui stava il malinteso. La gente cercava e vedeva nei segni una dimostrazione di potere, mentre lui, Gesù, li compiva mosso soltanto dalla compassione. Gesù non ha mai compiuto guarigioni per dimostrare di essere Dio. Anzi. A muovere Gesù é sempre stata soltanto la misericordia verso coloro che erano colpiti da qualche male ed erano pure convinti che a volerlo fosse Dio. La tradizione religiosa li aveva convinti di questo. Ecco, Gesù ha vissuto per smontare questa convinzione e annunciare la lieta notizia: non soltanto Dio li voleva guariti, ma li guariva perché li amava, li aveva sempre amati. Il fatto é che alla folla tutto questo non interessava, anzi, non ci credeva proprio. Per la folla le guarigioni erano manifestazione di potere. Punto. E il potere vuole sottomessi. La generazione di Gesù ha continuato a preferire un Messia a cui sottomettersi per soggezione piuttosto che un Messia al quale convertirsi per amore. Come a dire: se si tratta di prostrarsi al potere del Messia va bene. Se si tratta di credere che la misericordia e la compassione sono l’essenza di Dio neanche a parlarne. Per questo Gesù chiama malvagia la sua generazione. I Niniviti si convertirono dopo che Giona ebbe predicato. E Dio fu felice di perdonarli. Allora perché la generazione di Gesù non ha voluto saperne di misericordia? E perché la nostra generazione continua a non volerne sapere? Gesù non si capacita del perché l’uomo continui a genuflettere dinanzi al potere e se ne resti rigido come un palo di fronte all’uomo ferito.
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Tag: emanuele, marcia, personeni, prete
Categoria: Generale
Non vedo la relazione fra questo lungo post e il pellegrinaggio di don Emanuele.
DUE SACERDOTI IN PELLEGRINAGGIO VERSO ROMA.
Scusate la lunghezza, magari serve a qualcuno come riflessione in questi tempi…
THE LATIN LOVER, 101 ANNI DOPO.
Mentre Vicente Blasco Ibáñez, rivoluzionario, anticlericale e massone, fondava nel 1894 il quotidiano “El Pueblo” a Valencia (Spagna), a Castellaneta (Italia) era concepito Rodolfo Alfonso Raffaello Pierre Filiberto Guglielmi di Valentina d´Antonguella, in arte, Rodolfo Valentino, nato nel 1895, morto a New York nel 1926. Figlio di un italiano e di una donna francese. Lo stesso anno della nascita debuttò il primo film dei fratelli Lumière, iniziando l’Industria cinematografica: kiné, movimento, graphos.
Nel 1898, a Torino, in occasione delle nozze dei Principi di Savoia, furono pubblicate le prime foto della Sacra Sindone, iniziando così le rivelazioni scientifiche dei prodigi della vera foto del Redentore Nostro Signore Gesù Cristo lasciata stampata sul Sacro Telo nel momento della Resurrezione. Nello stesso anno avvenne la distruzione della nave “Maine”, nella guerra tra
Spagna e Cuba, che coinvolse in seguito anche gli Stati Uniti.
Rodolfo Valentino arrivò negli Stati Uniti nel 1913, all´età di 18 anni. Nel 1917 (Fatima…) inizia come attore cinematografico e ballerino, in piccoli ruoli, dopo essere stato cameriere, barista, ecc. La sua ascesa alla fama è avvenuta con il ruolo da protagonista in “I quattro cavalieri dell´Apocalisse”, nel 1921, cento uno anni fa. Nei brevi cinque anni che seguirono, recitò in altri film, che lo resero il primo vero idolo delle masse.
Qui in Venezuela abbiamo avuto un dittatore, Juan Vicente Gómez, tra molti altri, dal 1908 al 1935, che aveva il suo proprio cinema e nel 1921 ha potuto vedere una copia di questo film, di cui era entusiasta. Un altro film di Rodolfo è stato anche dello stesso autore Vicente Blasco Ibáñez, “Sangue e Arena”, quest’ anno 2022 suo centenario.
Per apprezzare, 101 anni dopo, lo sfondo del suo primo film da protagonista,
https://www.youtube.com/watch?v=cQsKjQl_suI
si deve capire il retroscena di chi ha scritto la trama del romanzo.
Il “Naturalismo”, genere del romanziere spagnolo Blasco Ibáñez, presenta l´essere umano senza libero arbitrio, determinato dall´eredità genetica e dall´ambiente in cui vive (determinismo). È influenzato dal positivismo di Auguste Comte, che non considera verità né valore ciò che non può essere oggetto di esperienza e metodo scientifico, dall´evoluzionismo naturale di Darwin, che si traduce nella negazione della spiritualità dell´uomo negando l´intervento divino, così come dal materialismo storico di Marx ed Engels. Come se non bastasse, è anche influenzato dalla scienza genetica. Tale e quale è il pensiero del “cardinale” Walter Kasper, e del suo “evoluzionismo dogmatico”, che tra´altro è della stessa epoca, fine Ottocento.
Vicente Blasco Ibáñez era l´amante della moglie dell´ambasciatore cileno. Tenendo conferenze in Argentina, ha detto che Buenos Aires è la Parigi che parla spagnolo, “castellano”, “castigliano”. Dall´Argentina è anche lo straordinario gesuita, Padre Leonardo Castellani, uno tra i massimi esperti del Libro dell´Apocalisse.
Nel romanzo e nel film “I quattro cavalieri dell´Apocalisse”, i personaggi principali sono: “Madariaga”, da non confondere con il vergognoso apostata “cardinale” Rodríguez Madariaga, dell´Honduras. È un personaggio – che avrebbe potuto benissimo ispirare la diabolica carriera del cardinale – che l´autore ha creato come un immigrato spagnolo in Argentina, dove fece una fortuna colossale divenendo proprietario terriero, e che inizialmente voleva lasciare a suo nipote “Julio Desnoyers” come suo unico erede; da non confondere con il cardinale di San Gallo, sebbene di Buenos Aires, schwaberORGOGLIO ICEberg. Julio era
l´unico figlio di Luisa; Luisa era la figlia di Madariaga, sposata con un francese. Madariaga ebbe un´altra figlia, Elena, sposata con un tedesco, dal quale ebbe tre figli. Madariaga aveva viziato Julio e disprezzava gli altri tre nipoti argentino-tedeschi.
Julio era un buono a nulla, ma sapeva ballare molto bene il tango. Il tango non è un ballo del folclore argentino, e fino a non molto tempo fa era un ballo da bordello; sebbene lo sia ancora, oggi l´Argentina le ha attribuito la categoria di danza del folclore, ed è imitata in tutto il mondo. Con il perdono di Astor Piazzolla.
In una scena si vede un bordello di Buenos Aires, dove Julio rapisce la prostituta-ballerina ad un altro ballerino e dimostra la sua insuperabile capacità di ballare e rubare le donne.
Madariaga muore e viene letto il suo testamento, con grande sorpresa si scopre che non ha lasciato l´intera eredità a Julio, suo nipote prediletto, ma alle sue due figlie in parti uguali. Da non confondere con lo spirito di San Gallo che, con il COLPO DI STATO VATICANO, lasciò il “Munus” a Benedetto XVI e il bordello, con tanghi, alcol, gays e tanti soldi, al schwaberORGOGLIO.
Il marito tedesco di Elena decide che ora che sono miliardari, si trasferiranno nella loro Germania, in modo che i loro tre figli possano ricevere un´istruzione migliore, che a Buenos Aires non hanno. Luisa, dal canto suo, è stimolata e convince il marito francese a fare altrettanto, trasferendosi a Parigi; ma lui prima non voleva, perché era fuggito dalla Francia per non combattere in una guerra, alla fine entrambe le famiglie vanno in Germania e in Francia.
Julio si dedica a ballare il tango con le ragazze ricche di Parigi, e sua madre lo mantiene affinchè possa dedicarsi a questo e per dipingere donne nude nel suo atelier; il marito compra quello che vuole, come una vasca da bagno appartenuta a un imperatore, e anche il “Castello Marne”, per loro vacanze. Da non confondere con il bordello di Santa Marta, Città del Vaticano, questa mescolanza tra Julio e suo padre francese, assomiglia al Moulin Rouge in Vaticano.
Julio ruba la moglie di un amico di suo padre, portandola sempre nel suo atelier, non proprio per dipingere o ballare con lei. Al piano superiore abita uno strano vicino, che studia l´Apocalisse meditando sulle immagini del libro “Apocalypse cum figuris” dai dipinti di Albrecht Dürer. (Ci sono originali che sono conservati nel RothschildFund del Louvre e Buckingham Palace di Londra)…
Le famiglie traslocarono in Germania e in Francia, poco prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, con l´assassinio di Francesco Ferdinando, erede dell´impero Austro-Ungarico. Ciò coincide con l´arrivo, nel 1913, del giovane Rodolfo Valentino a New York. Quindi compaiono i “Quattro Cavalieri dell´Apocalisse”, che iniziano la guerra, fame, la malattia e la morte.
Per il nucleo argentino-francese, l´unica preoccupazione è quella di non poter continuare a divertirsi nei lussi dei balli da bordello, del Tango a Parigi, e dei loro soggiorni al Castello di Marne. Nella famiglia argentina-tedesca, i tre figli si arruolano subito nelle forze armate per andare in guerra. Inizialmente Julio rimane a Parigi, perché gli conviene restare argentino e non francese, e continuare il suo adulterio che è ostacolato dalle cose di guerra.
Ma l´amante a un certo punto decide di collaborare e diventa infermiera, come alcuni oggi credono alla espressione famosa di schwaberORGOGLIO ICEberg “ospedale da campo”. Suo marito aveva già scoperto la sua infedeltà e le aveva concesso il divorzio; lui è andato in guerra; ha perso la vista, ma si incontrano di nuovo nella Grotta di Lourdes, dove lei lo aiuta senza che lui si renda conto che sua moglie è l´infermiera. Da non confondere con l´annuncio dell´11 febbraio 2013, del COLPO DI STATO VATICANO, 100 anni dopo.
I tedeschi avevano già invaso la Francia, e arrivano anche al Castello di Marne, in quel paese erano già partiti quasi tutti prima dell´arrivo degli invasori, invece il padre di Julio si è recato al suo castello, un amico potente li ha procurato un “green pass”, credendo di poter ancora trascorrere l´estate ; invece la truppa tedesca era guidata da uno dei suoi tre nipoti argentino-tedeschi, che prese possesso del castello, disprezzando e rinchiudendo lo stesso zio, per compiere ogni possibile baldoria. Lo zio riuscì a liberarsi, quando gli “alleati” “liberarono” la Francia e i tedeschi scapparono, dopo aver distrutto totalmente il castello, dove si trovava anche la lussuosa vasca da bagno appartenuta ad un imperatore.
Infine, con il passaggio dei 4 Cavalieri dell´Apocalisse, con fame, malattie, guerra e morte per tutti, quando i costituenti massonici che la idearono, decisero che per il momento poteva finire, per continuare fase dopo fase, fino a quella con il coronaWuhan19 e l’ attuale Russia-Ucraina, Luisa appare con il marito francese distrutto, contemplando triste la moltitudine di croci in uno dei cimiteri, inginocchiato davanti a quella del figlio Julio, sepolto tra i milioni di caduti, perché alla fine aveva deciso di arruolarsi, credendo che così avrebbe potuto completare la sua felicità nell´adulterio, a guerra finita.
La Prima Guerra Mondiale che durò praticamente gli anni che durò il protagonista dal suo primo film fino alla prematura morte, e quello che gli diede il salto verso la fama satanica… un idolo che con la sua caduta, la sua vera morte, cinque anni dopo, il 23 agosto di 1926, incoraggiò il suicidio di donne, e anche di alcuni uomini…(cosí dice la sua leggenda) nella stessa New York, in cui circa 100.000 persone assistettero al suo funerale, a causa della morte per peritonite.
Da quella Prima Guerra Mondiale, che Vicente Blasco Ibáñez ha paragonato a una parte dei Sette Sigilli dell´Apocalisse, si è passati agli anni venti del secolo scorso, non alla memoria del dramma e di conseguenza a restaurare, ma a dimenticare, avviando la depravazione soprattutto con i modelli del cinema. Si vede il film senza suono… l´interpretazione di “Rodolfo Valentino”, eppure già faceva impazzire le “tifose”; (e i “tifosi”), i “fans”. Il Tango, dalla danza del bordello, 100 anni dopo, non solo passò nella categoria del folclore in Argentina, ma nel nuovo inno del COLPO DI STATO VATICANO. Blasco Ibáñez lo scelse apposta, perché per l´appunto, all´epoca era uno scandalo ascoltare, vedere o ballare il tango.
E non è una metafora: schwaberORGOGLIO ICEberg faceva ballare il tango a delle copie nel proprio altare a Messa finita, mentre era seduto travestito da “cardinale” di Buenos Aires:
https://www.youtube.com/watch?v=QAVQnYA7uz8
Già schwaberORGOGLIO ha ballato con il suo tango “Amoris” Inmunditia; con suo tango ecologico al ritmo di pachaimmonda; tango d´unioni gays; con i tentativi contro il Vero Santo Sacrificio Eucaristico ordinando che ne decretassero
l´estinzione, perché ciò che vale la pena condividere si trova nei bordelli alla periferia di Buenos Aires. Insomma, “muchos tangos más”…
I quattro cavalieri dell´Apocalisse devono ancora arrivare. E a quanto pare, arriveranno a breve.
Santa Francesca Romana, copatrona di Roma.
Santa Caterina da Bologna (Nostro Signore li mostrò in visione le 5 Traslazioni della Santa Casa da Nazaret fino a Loreto, anche se schwaberORGOGLIO lo nega, dicendo che sono 5 pietre portate dai pellegrini)