Zamax. Il “Ratto dell’Occidente”, la Russia e l’Ucraina.
4 Marzo 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante offrire alla vostra attenzione questo articolo pubblicato dal sito Zamax, che ringraziamo per la cortesia, che tratta delle radici della crisi attuale con la guerra in Ucraina. Buona lettura.
§§§
Al momento del suo crollo l’«Impero Sovietico» era costituito dall’URSS e dai paesi del Patto di Varsavia. Oltre alla Russia, 14 erano le repubbliche socialiste sovietiche che componevano l’URSS e 6 i paesi che componevano il Patto di Varsavia oltre all’URSS. Quindi l’«Impero Sovietico» oltre alla Russia era composto in tutto da altre 20 entità nazionali. Tutte ritrovarono l’indipendenza dopo il crollo, se mettiamo nel conto i paesi del Patto di Varsavia, la cui indipendenza era solo formale. Siccome la Germania Est si riunì poi alla Germania ovest, mentre la Cecoslovacchia si divise fra Cechia e Slovacchia risultano sempre 20 i paesi indipendenti che ritrovarono la loro libertà dal giogo sovietico circa 30 anni fa.
Quanti di questi 20 paesi sono stati «riconquistati» da Mosca? Strettamente parlando, neanche uno. In pratica solo uno è oggi sotto il suo controllo, la Bielorussia (9 milioni di abitanti), la quale però, fra alti e bassi, fin dall’indipendenza è rimasta un’autocrazia legata a Mosca. Mosca ha anche il controllo di fatto dell’Abcasia (250.000 abitanti), dell’Ossezia del Sud (50.000) – territori oggetto di disputa con la Georgia – della Crimea (2 milioni di abitanti) e – prima dello scoppio del presente conflitto – di parte del Donbass ucraino (che ha 7 milioni di abitanti complessivi).
Attualmente, insieme alla Russia, altre 4 ex repubbliche sovietiche fanno parte della Unione Economica Euroasiatica: Bielorussia, Armenia, Kazakistan, Kirghistan.
9 dei 20 paesi sopramenzionati, tutti europei, entrarono, nell’arco di tempo costituito dai 2 mandati presidenziali USA di Clinton e di Bush Jr., nella NATO e nell’Unione Europea: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Cechia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria. Nel 2004 questo processo ebbe termine.
E realisticamente questo processo era inevitabile. Per questi paesi – ma specialmente per i paesi baltici e la Polonia, che nei secoli hanno sviluppato una specie di timore atavico per la potenza russa – entrare nell’Unione Europea e nella NATO era come chiudersi col lucchetto dentro l’Occidente. E in barba ai comprensibili malumori che si nascondevano dietro l’impotenza nella Russia allo sbando dell’ultima decade del XX secolo e in quella in ricostruzione ma ancora molto debole dei primi anni di Putin, ciò costituiva uno sviluppo naturale e opportuno: l’Europa veniva «riconquistata» fino ai suoi confini «naturali» col «mondo russo», quello slavo-orientale e cristiano-ortodosso inteso in senso lato. Il cerchio era stato felicemente chiuso.
Cercare di andare oltre quella linea è stato il grande e colpevole errore dell’Occidente. Ed è stata nel contempo la penosa dimostrazione di un’eccezionale mancanza di comprensione della storia, di un’eccezionale insensibilità – tipica del democraticismo ideologico quando non giacobino tout court – verso i sentimenti dei popoli, giusti o sbagliati che fossero, e di un’eccezionale cecità strategica su scala globale alla luce del mondo che si stava disegnando all’inizio del terzo millennio.
L’Ucraina, presa nel suo insieme, non è mai stata – in senso stretto – un paese europeo e nessuno, nemmeno in Europa, l’ha considerata tale. In realtà una serena disamina della questione ucraina dovrebbe senza difficoltà pervenire alla conclusione che l’Ucraina appartiene al «mondo russo» in senso lato, ma non è riducibile alla Russia. Questo è il terreno naturale su cui dovrebbe sanamente fiorire la sua indipendenza. Se la Russia zarista e poi bolscevica ha sempre ostacolato e conculcato lo sviluppo di una cultura ucraina autonoma e distinta da quella russa, nel corso dei secoli le potenze europee (in primo luogo la cattolica Polonia) di volta in volta nell’irrisolto quadrante ucraino hanno visto fondamentalmente un paese da conquistare e sottomettere. E se il nazionalismo ucraino spesso si è ridotto a cercare l’aiuto del secolare «nemico» europeo (l’altro nemico per eccellenza era quello ottomano) lo ha fatto per insofferenza verso i russi, non certo per amicizia con alleati interessati e culturalmente distanti che guardava con grande diffidenza, giacché l’ucraino tipo, nella sua grande maggioranza, rimane pur sempre slavo-orientale-cristiano-ortodosso.
Per una questione geopolitica di «oltre limes» europei e statunitensi avrebbero dovuto perciò ragionare con altri criteri, riformulare le priorità, e ridurre di molto le ambizioni (peraltro in questo caso sbagliate e inopportune). In Ucraina, com’era peraltro regolarmente successo nel passato quando le circostanze storiche avevano permesso al nazionalismo ucraino di intravvedere la possibilità dell’autodeterminazione, fin dai giorni dell’indipendenza c’era stata tensione fra le diverse anime del paese, tensione di cui gli attori principali erano i nazionalisti ucraini dell’estremo nord-ovest e i filorussi dell’estremo sud-est. La situazione si era cristallizzata politicamente nella contrapposizione tra la «coalizione arancione» filo-occidentale (tanto frivolamente quanto cinicamente istigata dall’Occidente) e il Partito delle Regioni (appoggiato da Mosca), partito che di per sé non era esattamente o solamente filo-russo ma che di fatto raccoglieva tutti i voti dei filo-russi. E fino al 2014 questa divisione politica ha coinciso quasi perfettamente con una divisione geografica nord-ovest / sud-est del paese. Ma fu nel 2004, l’anno della Rivoluzione Arancione, che si cominciò a parlare veramente di Ucraina nella Nato. E siccome, a mio parere, nonostante il particolarissimo caso finlandese, l’entrata dell’Ucraina nella NATO e nell’Unione Europea sono due questioni di fatto indissolubili, ostinarsi a perseguire questo fine significava inevitabilmente richiedere alla disomogenea «grande Ucraina» ereditata dall’epoca sovietica un’impossibile e lacerante scelta di campo, e insieme contribuire a radicalizzare ideologicamente il confronto Russia-Occidente: in soldoni significava entrare in una logica bellica, almeno in prospettiva, per cui il destino dell’Ucraina non poteva essere che quello di diventare «terra di conquista», o per i russi una volta per tutte (nel senso pieno del termine) o per gli occidentali (almeno in senso culturale, giacché un’Ucraina europea, nel senso stretto del termine, sarebbe una grande forzatura storica gravida di conseguenze per la nazione ucraina): si ripeteva, per gli ucraini, la maledizione del passato. Naturalmente sul presupposto o sul convincimento che la Russia fosse troppo debole o che non avrebbe osato veramente opporsi a questo disegno; il quale disegno avrebbe dovuto realizzarsi senza complicazioni belliche: insomma, lo schema collaudato (e spesso rivelatosi controproducente come da classica eterogenesi dei fini) nelle successive ed equivoche primavere arabe.
In questa situazione a giocare un ruolo decisivo nella radicalizzazione dello scontro fu l’elezione a presidente degli Stati Uniti di Barack Obama. Questa elezione ha segnato il momento in cui per i liberal, per i progressisti, per i socialisti democratici, per gli ex-marxisti non vetero-comunisti (sarebbe stato chiedere troppo a questi ultimi), già di fatto nomenklatura nella società occidentale, era arrivata l’occasione propizia per proporsi opportunisticamente come campioni di un nuovo Occidente (fino all’altro ieri odiato, ma seducentemente vittorioso) declinato alla loro maniera: laicista, elitario, tanto fatuo e autoreferenziale quanto privo di ogni riferimento, (il giacobinismo, diceva Cochin, è «il partito del partito preso»), eco-millenarista, nichilista, dirigista su scala globale, e soprattutto pronto a scomunicare, in primis i «vecchi occidentalisti» che avevano resistito alle sirene del «secolo breve» nazi-fascio-comunista. Per dirla in breve, si trattò della messa in scena de «Il ratto dell’Occidente». Questo nuovo Occidente, s’intende, non era del tutto nuovo. C’è sempre stato un Occidente giacobino, nemico di se stesso, insofferente delle sue universalistiche radici cristiane, e perciò mosso da un universalismo anticristico indifferente alla storia dei popoli, «civilizzatore» tanto astratto quanto prevaricatore. Solo che le più gravi patologie del «secolo breve», che esso stesso aveva create (i bolscevichi non furono forse in terra russa i figli più settari e coerenti di questo occidentalismo?), l’avevano spedito in soffitta. Ma ora era ritornato il suo momento, anche nella politica estera. E infatti i pacifisti che inondavano le grandi città occidentali fino a tutto il periodo della presidenza Bush un po’ alla volta scomparvero o quasi dalle strade. Come scrissi qualche mese fa:
«Quale esito di un processo universalistico è nella natura della democrazia – mediante l’influenza politica, quella più largamente culturale, mediante i commerci – espandersi ed esportarsi. E nel lungo termine niente può fermare questo processo, perché risponde agli aneliti della natura umana. E’ tipico invece del pensiero politico progressista mostrare a tempi alterni, a seconda delle circostanze, due attitudini opposte (e questa doppiezza è connaturata necessariamente all’errore, come la coerenza è connaturata alla verità) sul tema dell’ “esportazione della democrazia”: o il pacifismo assoluto (spesso caratterizzato da un’intransigenza aggressiva e settaria), o l’appoggio acritico alla missione “civilizzatrice” che schiaccia tutto. A seconda delle circostanze, tutto si può giustificare. Dipende dalla forza del nemico da abbattere. Se è debole, e se per di più viene descritto come “reazionario”, schiacciamolo pure, senza tanti scrupoli, in nome dell’umanità e della nostra concezione della “democrazia”. Lo si è rivisto, questo tratto rivelatore, con l’appoggio iniziale acritico dato alle “primavere arabe”, quelle vere e quelle costruite a tavolino. Il successo di queste primavere sembrava inevitabile. Il messianismo democratico proprio della sinistra europea e dei liberal anglosassoni vide allora nell’attivismo muscolare in politica estera solo vantaggi: l’esportazione della democrazia, derisa ai tempi di Bush, era ridiventata sacra.»
Per questi campioni del nuovo Occidente liberal la Russia «neozarista» di Putin non poteva che incarnare il colmo di ogni nefandezza conservatrice-reazionaria, quell’autentico «Impero del male» che essi non avevano mai riconosciuto nel Moloch Sovietico, al quale invece avevano spesso offerto incenso: demonizzare questa sempiterna Russia «asiaticamente dispotica» e insieme «neostalinista», infatti, aveva anche il fine riposto, e magari non sempre consapevole, di allontanare da sé i sensi di colpa e le accuse per un passato poco limpido, oltre che soddisfare un sentimento di vendetta. E’ anche per questa ragione che in questi giorni (e fino a nuovo ordine, naturalmente, magari quando la Cina comincerà davvero a fare paura) sono tutti comodamente, conformisticamente, grottescamente «occidentali», (mentre era così scomodo esserlo ai tempi dell’URSS, vero?) a cominciare da quel tal Walter Veltroni che oggi celebra sul Corriere della Sera la ritrovata vitalità e unità dell’Occidente e dell’Europa; quel tal Walter Veltroni che rimase nel PCI fino al 1991 (due anni dopo il crollo del Muro di Berlino), coincidente col ventunesimo anno di milizia comunista del nostro tutta dentro il partito amico di Mosca, che allora stava per fare il primo cambio tattico di pelle, trasformandosi nel PDS; quel tal Walter Veltroni che è diventato col tempo «democratico kennediano» con l’aria tranquillissima e accondiscendente di chi non ha proprio nulla da rimproverarsi, o da spiegare ai trogloditi che non capiscono, perché anche quando era comunista in fondo era sempre stato dalla parte giusta, democratica e liberale.
E la cosa tragica è che da tale spudorata trasformazione i partiti conservatori o popolari, certamente anche per proprie insufficienze culturali, sono stati letteralmente travolti e si sono per lo più ridotti, anche in questa materia di politica estera, come in tutte le altre, al ruolo di comprimari dell’agenda liberal, alimentando così la reazione «sovranista», che come ogni reazione si porta dietro molti tratti del nemico che vuole combattere.
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Categoria: Generale
I giovani Russi vedono l’occidente come il Paese dei balocchi, osserva un commentatore.
Nessuna meraviglia.
I giovani, per natura, sognano ciò che è diverso, esotico, e agognano la tragressione.
So bene che in Russia molte cosiddette libertà non sono consentite.
Ma abbia pazienza con me, amico : certe libertà sono per una cattolica convinta e praticante, come me , libertinaggio. Mi duole molto anzi che la mia patria, sede di Pietro, madre di una miriade di gradi Santi, sia maleodorante di tale e tanta impurità da meritare I castighi di Dio che non tarderanno.
( qui ci saranno valanghe di contestazioni sui castighi di Dio. Perche Egli è misericordioso e ci ama puzzolenti e luridi come siamo . Vabbè. Per quanto mi riguarda,
preferisco darmi una lavata prima di abbracciare chicchessia.)
Molti anni fa , ospitammo un bimbo ucraino, che aveva bisogno di disintossicarsi dai veleni di Chernobyl.
In breve familiarizzò col mio bambino; dopo una settimana, il mio contava in ucraino e lui in italiano il punteggio al bigliardino..
Rise divertito davanti agli spaghetti che conosceva solo di nome. Premuroso e dolce, gli piaceva il mare, ma immensamente di più amava gli alberi d’alto fusto sui quali si arrampicava con grande abilità, dimostrando così familiarità con la natura.
Dopo un anno, capitò dalle nostre parti una donna ucraina. Aveva trovato lavoro nel settore del florovivaismo.
Sfrontata e sensuale, seminuda in mezzo ai campi col pretesto della canicola, già madre di un ragazzo che portava con sé, in breve scatenò la guerra nella famiglia del suo datore di lavoro, un settantenne che, invaghitosi follemente di lei portò al fallimento l’azienda e al macero la famiglia. Diseredò la figlia e arricchì la signora, con grande scandalo del circondario.
Che c’entrano questi discorsi col nostro assunto?
Dimostrano che quando parliamo di popoli é un conto; quando parliamo di individui, un altro.
Non vorrei tra l’altro che ora si desse inizio a geremiadi e ad elenchi di ucraine oneste e illibate e altruiste da contrapporre al mio esempio.
Certo che esistono.
Non è questo il punto.
I giovani Russi in Italia si darebbero alla pazza vita come Irina?
Può darsi.
Potrebbero limitarsi ad apprezzare i nostri parchi, i nostri alberi, come Andrej.
Ma questo sarebbe sufficiente per esprimere un giudizio storico su chi regge quella nazione? O per valutare positivamente un modello di civiltà piuttosto che un altro?
A me pare di no.
Quindi se analizziamo i motivi storici e geopolitici di una situazione drammatica, a me pare che si scenda di tono passando a considerazioni spicciole.
Di spiccioli infatti ognun di noi ha le tasche piene…
Che testimonianza meravigliosa carissima MIMMA! Saluti ad Andrej, che già sarà un uomo.
Mi hanno registrato pregando la CORONCINA DELLA MISERICORDIA DIVINA, la VERA, non la falsa del schwaberORGOGLIO, per la potente tv cattolica, la più grande al mondo (raggiunge 350 milioni dei telespettatori…) ETWN (d’ USA), davanti alla Basilica di San Basilio, nella Piazza Rossa, Mosca, che si chiama così non per i comunisti, ma per i mattoni rossi del pavimento, nella serie pregando la coroncina dai 5 continenti. La maggioranza, imbruttita, adesso se la prende contra tutti i russi, come hanno presso ubbedienti il siero hell’s gates…non capendo, perchè non amano davvero, che in ogni patria del mondo intero c’ è ne di tutto, per cui mai generalizzare, ma appunto ogni persona è un mondo.
Saluti e la Benedizione, nel Primo Sabato del mese, dedicato alla riparazione dell’ IMMACOLATO CUORE DI NOSTRA MADRE. Ricordi che 69 anni fa era annunciata la morte del criminale jozef stalin? Anche se era morto, o fatto fuori, tempo prima… ed occorre pure il 9, del bis d’ un suo diavolico imitatore…chávez…morto in Cuba il 12.12.12, io ero da N.S. de Guadalupe in Messico, ma lo tenero in frigo nascosto, ed ero poi a gennaio 2013 proprio all’ Avana, Cuba, finchè lo portarono qui tutto nascosto, mentre preparavano la truffa di questo continuo COLPO DI STATO IN VENEZUELA, pure sponsorizzato dal COLPO DI STATO IN VATICANO, annunciando, mentendo che era morto il 5 marzo 2013…
Gergiev e’ uno dei geni attuali nella musica! Si chiederebbe alla pieta’ di Michelangelo di pronunciarsi?No!Mi si dira’:per forza:e’ una statua……ma la musica chiede che la si interpreti, e il direttore, gli strumentisti,i cantanti ecc. sono coloro che la fanno rivivere oggi.Come la tal statua “parla a noi “il linguaggio dell’arte ma senza intermediari esprimendo la bellezza, cosi’ Gergiev lo fa dirigendo:questo vale e non puo’ essere inficiato cio’ da quel che eventualmente lui pensa, fra l’altro col risultato di privarci della bellezza della musica DI cui e’ oggi uno dei piu’ grandi interpreti!
La Storia non si fa con i “se” e i “ma”.
Però gli storici finiscono per cascarci sempre. Forse perché sono tanto illusi da credere di servire a qualcosa.
Ad esempio, c’è ancora chi recrimina su come sia stato possibile il folle laissez-faire che portò al peggior massacro mai visto finora -scaramantico- nella storia umana. Una serie di dimostrazioni di ottusità talmente esagerate, col senno di poi ma anche con un po’ di buonsenso d’epoca, da sembrare quasi deliberate. E qui, pur escludendo tesi troppo romanzesche, un punto interrogativo ci va e ci resta.
Volendo tracciare la linea dell’orizzonte degli eventi, da cui tutto venne a precipitare, questa passa sicuramente dalla Conferenza di Stresa (11-14 aprile 1935). Il fallimento del cosiddetto “fronte di Stresa” (Italia, Francia, UK), che avrebbe dovuto opporsi alla reintroduzione della coscrizione obbligatoria in Germania, fu il primo tassello del domino che portò alla guerra.
Fallimento imputabile in primo luogo all’Inghilterra la quale, per motivi suoi, non volle ostacolare il riarmo tedesco (che, in effetti, non sarebbe mai potuto avvenire senza l’avallo o addirittura contro la volontà finanziaria dell’anglosfera; decisamente di parte, ma è interessante ricordarlo, oggi: per la storiografia d’oltrecortina il lupo nazista era la belva allevata dai capitalisti per scagliarla contro l’orso sovietico; opporre “barbaro a barbaro”, secondo la prassi degli antichi Romani di cui gli inglesi gibbonianamente si consideravano eredi; più cinicamente, l’ennesima creatura di Frankenstein andata fuori controllo).
Mentre, ironico, anzi tragico per ciò che seguì, fino a quel momento l’opposizione più intransigente alle mire della Germania hitleriana era stata quella di Mussolini. Che da Stresa trasse le sue conseguenze e partì alla conquista dell’Impero.
A seguire Etiopia (3 ottobre 1935), sanzioni, spostamento dell’equilibrio delle alleanze, fino alla rimilitarizzazione della Renania (7 marzo 1936), che fece definitivamente di Versailles carta straccia, sancì l’ignavia (o l’altrimenti interesse) di Francia e UK e lasciò a Hitler mani libere a oriente. Eccetera eccetera.
“Se” gli inglesi avessero avuto uno sguardo più lungimirante, oltre l’assoluta miopia del proprio interesse.
“Se” la Francia avesse agito risolutamente e per tempo, quando aveva ancora una superiorità militare schiacciante.
“Se” chi non voleva una nuova guerra in Europa (Mussolini compreso, ammiratore di Spengler), a segnarne il tramonto, avesse impedito l’escalation delle armi. Che, allora come oggi, e tranne imprevisti, ha un solo ed unico epilogo.
“Se” imparassimo qualcosa dalle -barbose, concordo- esperienze dei nostri antenati, non andremmo appresso agli eterni pifferai. Che fanno carne di porco della verità, usano, dividono, aizzano gli uni contro gli altri per i loro interessi e, quando c’è da crepare, hanno sempre un cavallo o una carrozza con cui scappare, un aereo o una corvetta che li porta in salvo, un bunker antiatomico dentro una montagna da dove continuare a giocare a wargames.
Senza i se e i ma, strumenti principali dell’intelligenza, la storia è inutile, d’accordo. E è proprio questa assenza della storia con se e con ma che fa il nostro piccolo”Occidente” il cortile del Grande Oriente.
In realtà è molto peggio di quanto dice. Il “nostro” (virgolette) Occidente si sta deliberatamente suicidando con aborto ed eutanasia, evirando col gender, bruciando i neuroni con le droghe, virtuali e non, sbianchettando memoria e coscienza con la cancel culture. Il nulla sottovuoto spinto.
Approfitto per rispondere all’obiezione, solita, che qualcuno ha scorrettamente posto altrove.
Patto Molotov-Ribbentrop e “filonazismo” dei comunisti occidentali.
Di Stalin hanno detto molte cose, mai che fosse stupido. Dopo che le potenze democratiche avevano soddisfatto tutti gli appetiti di Hitler, fece altrettando accordandosi per dargli in pasto la Polonia -e ritagliarsi la sua libbra di carne- contando che poi si sarebbe rivoltato contro i “padrini”. Il suo errore: aver scordato la storia della rana e dello scorpione di Esopo.
Per non rubare troppo spazio a Tosatti, metto in fila i puntini di wiki. Prego fare molta attenzione alle date.
https://it.wikipedia.org/wiki/Patto_Molotov-Ribbentrop – (23 agosto 1939)
https://it.wikipedia.org/wiki/Campagna_di_Polonia – (1 settembre-6 ottobre 1939)
https://it.wikipedia.org/wiki/Strana_guerra – (1 settembre 1939-10 maggio 1940)
https://it.wikipedia.org/wiki/Campagna_di_Francia – (10 maggio-25 giugno 1940)
https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Dunkerque – (26 maggio-4 giugno 1940)
https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_d%27Inghilterra – (10 luglio-31 ottobre 1940)
https://it.wikipedia.org/wiki/Rudolf_Hess#Il_misterioso_volo_in_Scozia – (10 maggio 1941)
https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Barbarossa – (22 giugno 1941)
Una risposta anche a certe brutte allusioni buttate lì.
Edulcorato dal dialetto: “I p**** non muoiono in guerra”.
Parole di mio padre, ragazzino che si salvò da un bombardamento solo perché era già in sella alla bici. Questione di centinaia di metri e di minuti, pochissimi, tra le sirene d’allarme e i Liberator sbucati dal mare ad ora di pranzo per sganciare a tappeto su una cittadina del tutto indifesa. Obiettivo ufficiale: un “importante nodo ferroviario” di quattro stanze. Che restò intatto. Tanto che richiese un secondo passaggio, due settimane dopo, e un’altra strage di civili. Tantissime donne e bambini.
Ogni volta che ci passavamo mi indicava il luogo esatto dove era morto un suo cugino di 15 anni.
“Bombardamento terroristico”: pratica inventata dai tedeschi e portata alla massima perfezione da inglesi e americani. Fino all’apogeo di Hiroshima e Nagasaki.
“Danni collaterali”: poveri cristi massacrati senza pietà né rimorso. A seguire: vietnamiti, panamensi, iracheni, siriani, libici, afghani …
Mentre quelli con l’asterisco se ne stanno in villa o in qualche ridente località svizzera.
Per ritornare, poi, magari dopo aver liquidato come capro espiatorio il loro ex-campione. Che oltretutto sarebbe stato uno scomodissimo testimone sul banco degli imputati e degli impiccandi.
Ogni altra classificazione serve soltanto a mettere gli speroni d’acciaio alle zampe dei galletti/polli. Così che possano meglio sbudellarsi mentre gli asteriscati scommettono, ridono, e si fanno -sempre- i loro affari.
Non so se imputare alle reazioni al vaccino anti covid la sempre più ampia diffusione dell’irrazionalità che si sta manifestando nel mondo occidentale ma a me sembra che siamo arrivati al delirio!!!
Non solo il Sindaco Sala ha allontanato gli artisti russi dal Teatro “La Scala” rei di non essere muniti del pass ideologico contro Putin, per la stessa motivazione ha rischiato di essere censurato un corso su Dostoevskij all’Università Bicocca di Milano, così come agli atleti russi è stato impedito di partecipare alle competizioni internazionali, colpevoli di avere la stessa nazionalità del residente al Cremlino, ma addirittura l’ “International Cat Federation” ha messo al bando la presenza di gatti russi alle competizioni internazionali; il motivo …”perchè non si può assistere a queste atrocità senza far nulla”.
https://www.lastampa.it/la-zampa/gatti/2022/03/04/news/gare_vietate_ai_gatti_russi_la_federazione_internazionale_felina_li_mette_al_bando_per_il_conflitto_in_ucraina-2867423/
America has fallen to the red bear (communism) and Americans do not care who their president is, or now how many evils and crimes are being committed in other countries or their own. I would highly distrust anything coming from United States media sources. I think Biden is shaking hands with Putin behind closed doors, as is the US department of defense, from my experience and understanding, having spent time with the Jews in Brentwood, CA and my own family trials with my missing son, taking by the Jews and Freemason “courts” in Oregon. I would be highly suspect of any news coming from the United States claiming them to be humanitarians; I tell you, they are not!
This is not a lustful exhortation! To anyone who cares: Please CONTACT Adam Heifetz at aheifetz@gmail.com or his weird psychic medium site at
https://www.threshold-counseling.com/contact
and exhort him to stop the war, the lies and allowing his parents and my parents to forge his signatures for court abuses and puppet him and his son through Multnomah County Freemason court in Oregon! Our Lady of the Roses, Mary Help of Mothers, help us all. Amen.
Open letter to Father of Asher Heifetz, because he never responds.
Praise be to Jesus, Mary, St. Joseph, and St. Theresa, our only hope! St. Philomena, pray for us.
This is an exhortation to charity, which bears all things. Why are you abusing and slandering the mother of your child? Have you no morality? You know the law: thou shalt not kill. Thou shalt not steal. Thou shalt not bear false witness against thy neighbor. Thou shalt not covet thy neighbor’s goods. But you are doing all of these things!
The law states thou shalt not commit adultery. The main adultery is against your God, Christ Jesus, who is patiently waiting for you for over 40 years.
When will you stop following the false gods of false wisdom and come right with God? Anna showed you the true God in the Catholic Church and you rejected the wisdom of the Lord.
We cannot serve God and mammon. You will either serve the Lord or you will serve satan. You know that channeling spirits is wrong. You know that divorce is wrong. At your last judgment, you will be stripped of all temporal power and held powerless as the Blessed Virgin, your guardian angel and Christ come to judge your soul.
Freemasonry is wrong, and is a power-play for you. Channeling spirits is just a quick way to make a buck. Without having to work.
You said that you were going to get a normal job, that you were happy moving to Los Angeles and having more children and having the marriage blessed. Then you spoke to Laurel, and all of a sudden you were joining the freemasons, filing for divorce and stealing. It’s the difference between night and day.
I forgive you, but I want you to get right with God. Stop stealing and start doing the parent-child transfers that God has called you to do. Stop stealing and perverting Anna Stafford’s mother more than she already is; you are playing her. It is wrong. You know that she wants power and status and is starved for attention.
Come clean! Get right with God and stop fooling people and playing tricks! Come clean, and convert everyone around you.
May God bless you. I extend to Adam Heifetz the anointing of St. Michael. Our Lady, protectress of the Faith and refuge of Holy Love, come to my Aid. Amen. Praise the Lord.
holylove.org
https://www.youtube.com/channel/UCu4J0TVcM3t0yq2k8sbkIuA
questi sono i personaggi di cui si è circondato il satrapo… fanno tutti venire il vomito, anche quelli che tacciono…
https://www.aldomariavalli.it/2022/03/04/zanchetta-condannato-quattro-anni-e-sei-mesi-di-reclusione-arresto-immediato/
No nos quejemos de Bergoglio y de Draghi si no somos capaces de manejarnos con principios morales y olvidamos a Dios en el proceso de enfrentar a los progresistas.
Il progetto di una nuova Europa democratica e cristiana, avviato nel dopoguerra da De Gasperi, Schumann e Adenauer, si è arenato e infranto nel giro di pochi anni contro lo strapotere delle ideologie atee, laiciste e totalitarie molto forti in Europa.
Non penso dunque si possa iscrivere agli Stati Uniti d’America la non piacevole situazione politica che ci è toccata nel dopoguerra in Italia (e adesso in Europa) .
Ce la siamo creata noi con la nostra stolta infatuazione per il Comunismo e il laicismo esasperato.
Laboratori per la guerra biologica gestiti dagli USA : “In Ucraina se ne contano almeno 13. Un ‘almeno’ che la dice lunga sulla totale segretezza che li circonda.
Ecco dove sono localizzati quelli ufficiali: 4 a Kiev, 3 a Leopoli, 1 a Odessa, 1 a Charchiv, 1 a Kherson, 1 a Ternopil, 1 a Uzhgorod e 1 a Vinnica. E’ il più alto numero di laboratori nelle ex repubbliche sovietiche e oggi controllati dagli americani: Scrive il giornalista d’inchiesta Marco Civitanova: “Questi laboratori, dove sono esclusivamente impiegati specialisti statunitensi con immunità diplomatica (pur non essendo diplomatici, ma tutti militari), dipendono direttamente dal ministero della Difesa Usa e sono comparsi in Ucraina durante la presidenza del filoatlantista Viktor Juschenko: il 29 agosto 2005, tra Pentagono e il ministero della Sanità ucraino venne stipulato un contratto di cooperazione per la prevenzione delle tecnologie proliferanti di agenti patogeni utilizzati nello sviluppo di armi chimiche”.
Spesso e volentieri, un ottimo ‘paravento’ per fare esattamente il contrario…
https://www.ilnuovoarengario.it/nel-cuore-dellucraina-i-13-laboratori-bio-militari-segreti-dellesercito-degli-stati-uniti/
Ottima disamina, che completa e rafforza quanto ha scritto Agosstino Nobile.
Dimostra che senza alcun dubbio l’aggressione è tutta opera occidentale e che la Russia non ha avuto, dopo la caduta dell’IURSS né ha, con Putin, mire espansionistiche.
Le provocazioni che subisce da anni violentano la storia, oltre che i suoi confini e rispondono solo alla sete di imporre a quanti più stati possibile il modello liberal angloamericano , ritenuto perfetto. Il potere perfetto.
Inoltre evidenzia il trasformismo sfrontato , e cinico, di alcuni personaggi a noi noti che , cambiando casacca, si sentono sempre al posto giusto.
Questi interventi di esperti dimostrano tutti che il dramma ucraino era un dramma annunciato.
Delle conseguenze perciò dovranno rispondere, davanti alla Storia e a Dio coloro che, pur sapendo, non hanno evitato
Cara Mimma, sono stato un Russia ben 11 volte e stranamente tra la gente comune russa e soprattutto giovani non ne ho mai trovato uno che non agognasse a quel modello di vita, che tu identifichi come aggressore.
Non aggiungo altro. La tragedia è grande. Il pianto dei bambini innocenti in terra pur cristiana non mi permette che di pensare a quell’ infallibili parole della sacra rivelazione:”Il Signore uomo di guerra il Signore”. Esodiamo tutti.
«tra la gente comune russa e soprattutto giovani non ne ho mai trovato uno che non agognasse a quel modello di vita, che tu identifichi come aggressore»
Veramente Mimma quel modello non l’ha detto «di vita», bensì «liberal angloamericano , ritenuto perfetto».
Se a questo modello, che più che «angloamericano» dobbiamo ormai considerare “occidentale”, agognavano lì dove Lei è stato in quanto anche lì «ritenuto perfetto», grave responsabilità ha Lei nel non aver aperto gli occhi a quei poveri illusi. A meno che Lei stesso non lo consideri «perfetto» e salubre, respirandolo qui in Italia a pieni polmoni come capita ai drogati quando si danno alle canne, che poi respirando aria pura si sentono male.
«Il pianto dei bambini innocenti in terra pur cristiana…»
Come quello dei bambini (e perché non degli adulti?) tra i quattordicimila Ucraini uccisi non da un nemico ma dagli stessi Ucraini (col valido concorso di governi occidentali), per i quali Lei certamente si è già stracciato le vesti come sta facendo ora?
No, no, EX tesoro caro. Non mi straccio veste veruna. Cui contigit nasci instat et morì. Il nostro amaro destino oscilla tra pochi piaceri ed immense sofferenze, molte delle quali assolutamente gratuite, ed innocenti, volute e perpetrate dalla cattiveria dell’uomo. Anche dell’uomo cristiano da duemila anni in qua, come la caratteristica del suo Signore vuole e che lei ha furbescamente eluso. Eppure costituiva il nucleo del mio intervento. Esodiamo tutti: “YHWH ISH MILCHAMAH YHWH” e la LXX col quel “sintrìbon” di traduzione ne pennella una finezza ben nota al vocabolario greco (Rocci). Esodiamo verso un mondo più umano, dove “ciascuno [NON] sia più sottomesso alle autorità costituite, proprio perché non c’è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono messe lì da Dio”. Spero ne conosca la fonte. L’uomo nasce buono e cattivo, diceva un tale, ma certamente occorre una religione per rendere cattivo anche il buono. Potere ed amore non vanno d’accordo, lo disse anche Benedetto. E poi costa sangue anche esodarsi dal tiranno potere di turno. Riuscirci vuol dire libertà.
Si vabbé!… ma Lei quei poveracci non li ha illuminati, sul “modello di vita che agognano”. E il “pianto dei bambini ucraini” li sente solo adesso, perché sono fatti piangere dal russo Putin cattivone; i bambini ucraini che venivano fatti piangere dall’angelico ucraino Zelensky, quei pianti non li sentiva! Ah, capisco, quelli erano pianti politicamente scorretti. OK!
Caro EX. Quot capita tot sententiae! Io non ho fatto distinzione alcuna tra tutte le sofferenze. Sarei un giudice insipiente, vile ed inumano. Mai e poi mai lo farò. Io mi sono limitato casomai a mettere in discussione tutte le culture e tutte le dottrine religiose nelle quali l’uomo fa del Potere e di Dio principio primo di ulteriore e gratuita sofferenza. Quel “Si vabbè!…” è un tragico titolo perfetto all’insipienza umana comune.
«Io non ho fatto distinzione alcuna tra tutte le sofferenze»
Lei, non dico che mente perché per principio confido nell’onestà della persona, fino a prova contraria, ma evidentemente è smemorato. Perché ha fatto, e come! distinzione tra l’attuale «pianto dei bambini innocenti in terra pur cristiana» e quello (sottacendolo) del «pianto dei bambini innocenti in terra pur cristiana» dei precedenti quattordici anni. Pianti, sia gli uni che gli altri, che dovrebbero suscitare lo stesso moto di pietà in senso generale, mentre scendendo nel particolare, considerando che questi sono causati da un nemico (Russi nei confronti degli Ucraini), quelli sono stati causati da Ucraini contro Ucraini, alla pietà dovrebbe essere unito un senso di ribrezzo tale che una volta per tutte dovrebbe decidere a farvi togliere dagli occhi – a Lei e a tutti quelli che la pensano come Lei – le accecanti fette di prosciutto del buonismo (già di per sé deleterio) politicamente corretto, o a senso unico, e che v’impedisce di mettere in funzione il senso critico equanime atto a valutare gli avvenimenti (tutti gli avvenimenti) tra loro correlati relativi alla grande tragedia in corso.
In quanto al “Sì, vabbè!…” ( «Quel “Si vabbè!…” è un tragico titolo perfetto all’insipienza umana comune»), poiché evidentemente Lei non ne capito il significato, le spiego che lessicalmente si tratta di una contrazione dell’espressione «Sì, va bene!…», e il significato, che ritengo intuibile anche ai distratti, suona grosso modo: “abbiamo divagato, ma tornando al tema,…”
Mi pare che ci sia più insipienza nel divagare sottraendosi all’argomento in corso, che nel richiamare al rispetto dello stesso.
Caro EX, Non: “Abbiamo divagato”, ma lei ha divagato ed, a mio modo d’intendere, oltre che fare il sofista e capire, giustamente dal suo punto di vista, ciò che ha voluto e potuto capire, menando il can per l’aia, mi sembra che nella relazione di pensiero intercorsa attraverso parole scritte, si sia di necessità (“Nekessitas me urghet”. Autontimerumenos di Plauto) messo in autorità al posto del suo Dio. Peccato già condannato da Benedetto XVI.
Dove in “6 Marzo 2022 alle 15:17” ho scritto «quattordici anni» intendevo invece “otto anni” (dal 2014).
Le necessita la consultazione di un vocabolario sul verbo “divagare”.
Questa è la successione:
ROLANDO
4 Marzo 2022 alle 23:09
«tra la gente comune russa e soprattutto giovani non ne ho mai trovato uno che non agognasse a quel modello di vita,[…] Il pianto dei bambini innocenti in terra pur cristiana…».
EX :
5 Marzo 2022 alle 08:49
[restando in tema] «Se a questo modello, che più che “angloamericano” dobbiamo ormai considerare “occidentale”, agognavano lì dove Lei è stato in quanto anche lì “ritenuto perfetto”, grave responsabilità (ecc.) […] Come quello dei bambini (e perché non degli adulti?) tra i quattordicimila Ucraini uccisi non da un nemico ma dagli stessi Ucraini […]»
ROLANDO
5 Marzo 2022 alle 18:15
[è tutto un divagare (basta leggere l’originale). Nessun accenno sull’opera fatta o non fatta per disilludere quei poveracci sul formidabile modello di vita occidentale; né se dal 2014 ad oggi ha mai sentito il pianto dei bambini Ucraini provocato dagli Ucraini].
EX :
5 Marzo 2022 alle 21:03
[è un richiamo al tema, riproponendo le questioni a cui non ha risposto, sul disilludere i poveretti sull’idilliaco modello di vita occidentale, e sulla sua percezione negli anni passati del pianto dei bambini ucraini].
ROLANDO
6 Marzo 2022 alle 12:37
[Continua a non rispondere alle questioni del tema (il probabile accenno al “pianto dei bambini”: «Io non ho fatto distinzione alcuna tra tutte le sofferenze» non è una risposta, e comunque l’ho preso successivamente in considerazione), divagando invece sulle culture e dottrine religiose. Argomenti interessantissimi ma qui c’entrano come i cavoli a merenda].
EX :
6 Marzo 2022 alle 15:17
[qui le ho fatto notare, cercando di trattenerla sul tema, almeno sul pianto dei bambini la sua dimenticanza, avendo Lei ricordato in questo topic il pianto dei bambini ucraini causato dalla guerra dichiarata da Putin all’Ucraina, e dimenticato il pianto dei bambini ucraini causato dalla guerra in corso negli anni scorsi dichiarata da Zelensky all’Ucraina (a una parte di essa)].
ROLANDO
6 Marzo 2022 alle 17:27
[Ancora una volta Lei è sfuggito al tema e, come chi non ha possibilità di controbattere, si rifugia nel trito espediente di accusare l’altro di sofismi]
Questa è la successione dello scambio. Chi ha divagato sfuggendo continuamente al tema? Chi ha menato il can per l’aia?
Mi scusi, caro EX, per caso è un senza-Dio, un ateo come me? Se lo fosse, mi dichiaro perfettamente d’accordo.
Ormai è senza freni nel suo divagare…
La richiamo al tema:
1 – Lei ha fatto qualcosa per disilludere gli Ucraini che agognavano al modello di vita occidentale per far capire loro che non è altro che marciume e ateismo… Ahh!… ora capisco! Ateismo! E non poteva dirlo sùbito che è per questo che non glien’ha parlato, e quindi è Lei stesso che agogna che questo modello di vita venga esportato ovunque? Compresi i Draghi, le campagne contro i “novax”, il licenziamento per i lavoratori che non si sottopongano all’inoculazione del siero magico, il “matrimonio” omosessuale e via di questo passo?
Beh, a questo punto soprassiedo al numero 2.
Quanto al tema, caro EX, ti ricordo due cose: io non ho mai specificato di “Ucraini” e quando ho scritto che sono stato in Russia ben 11 volte, non ho mai detto che sono stato nei loro specifici territori. Te lo sei inventato tu. Te la sei fatta e detta su quanto tu sei certo, di sapere. Quanto a ciò che più mi sembra ti pruda (da buon e furbo credente? Colpevolizzatore, comunque!) e cioè dire una buona parola, illuminare, convertire, ti assicuro che io non sono: “ΕΓΩ ΕΙΜΙ Η ΟΔΟΣ ΚΑΙ Η ΑΛΗΘΕΙΑ ΚΑΙ Η ΖΩΗ” (Gv 14,6) né a servizio di questa che non è filosofia, bensì atroce, dogmatica Dittatura, arma di ogni Potere, soffocamento e morte di energie dignitosamente umane nel tragico equilibrio della convenienza personale e sociale.
Sedes Sapientiae DXIX post Christum natum. APRM.
Lei ha detto che è stato in Russia, mentre io ho detto che è stato in Ucraina? Sì, ha ragione. Beh! le chiedo scusa per questo, però non si tratta di un’invenzione ma di una semplice dimenticanza, ricordavo male. Per me la questione è chiusa dopo il suo precedente svelamento, che se lo avesse detto sùbito, questo scambio non sarebbe nemmeno iniziato. Lei si trova bene in questo modello di vita? Padronissimo, E chi glielo contesta!
L’unica cosa, non mi coinvolga nei suoi complessi religiosi o antireligiosi; per me sono cose sue personali.
E con questo chiudo.
Caro EX. Non può dire: ” Non mi coinvolga “. Si è coinvolto da solo. Non conoscendola, non avrei neanche potuto invitarla personalmente. E tan meno nei miei – bontà sua – complessi religiosi o antireligiosi, che giustamente lei ha aggirato come il diavolo l’acqua santa. Tuttavia, se ho ben inteso, questo sito accoglie educati e pertinenti interventi in relazione agli argomenti che lancia. E quelli religiosi cristiano cattolici non mi risultano assenti. In questo sito già una gentile Signora mi ha chiamato “Satana”. Ma non per questo me la prendo o disprezzo chi mi etichetta. La dignità di ogni uomo consiste proprio nella libertà di pensiero espressa in forma educata, civile e rispettosa. E qui ci vedo anche una vicendevole e possibile occasione di arricchimento e progresso del pensiero umano dei singoli in tutti i campi. Pertanto apprezzo i suoi interventi e l’ultimo in particolare ed anch’io le chiedo scusa delle citazioni bibliche e non.
Converrebbe informarsi sulla Perestroika Deception e sull’Operazione Trust e riconosce che il centro operativo degli Chabad mondiali dopo Londra è proprio Mosca e non certo New York.
Ad ogni modo 20 anni fa si riconosceva bene un gatekeeper come gli useful idiots. Per fare un esempio non si sarebbe dato alcun valore oggi ad un Icke od ad un Kennedy come minimo che sono ricicciati fuori immancabilmente.
Mazzucco stesso ha riportato l’interessante intervista di Pepe Escobar, per carità, che però svela l’altrettanta propaganda come le mire di chi sospinge l’eurasiatismo che chiunque ne conosca il nascere ( non tanto in Dughin, che rimane comunque sia un occultista ) sà che è un progetto permettamente congruente con le pseudoelité finanziarie occidentali e fabiane.
Lo scontro è tanto reale quanto, infondo, artefatto.
https://www.ilprimatonazionale.it/esteri/metropolitan-new-york-silura-soprano-netrebko-non-ha-ripudiato-putin-226026/
Odia il tuo Paese e potrai lavorare nel demokratico Occidente parte 2
https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/la-soprano-russa-anna-netrebko-si-accoda-a-gergiev-non-cantera-alla-scala-225692/
Odia il tuo Paese e poytai lavorare nel demokratico Occidente.