Un Prete in Marcia da Bergamo a Roma. Oggi, 18 Febbraio, le Tappe.
18 Febbraio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, continuiamo a seguire don Emanuele Personeni nel suo pellegrinaggio da Bergamo a Roma per i diritti, la giustizia e la libertà di tutti, contro le misure vessatorie e discriminatorie imposte dal governo dei malfattori a milioni di italiani; in controtendenza rispetto a ciò che accade in Europa e nel Mondo. Trovate sotto il programma della tappa odierna, e le parrocchie in cui si fermerà. Buona lettura.
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Pensavo di aver postato il Vangelo di oggi anche su Telegram…l’ho fatto solo su Instagram…sorry, rimedio subito 🙏 Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Commento Ma voi, chi dite che io sia? chiede Gesù ai suoi discepoli. La risposta di Pietro é dottrinalmente esatta, da primo della classe: tu sei il Cristo, cioè il Messia, colui che realizzerà il regno di Dio sulla terra, colui che porterà a compimento le promesse che Dio ha fatto al suo popolo, Israele. La risposta non fa una piega. Eppure di lì a poco esplode un diverbio fortissimo tra Gesù e Pietro, tale da portare il maestro a rivolgersi al discepolo chiamandolo Satana. Alla radice dello scontro sta un chiaro malinteso sul significato della parola Cristo. Per Gesù essere il Cristo significa mostrare all’uomo il volto di quel Dio che non smette di amare la creatura umana, nonostante essa lo rinneghi continuamente. Per Gesù essere il Cristo non significa dimostrare di essere Dio ma mostrare quanto Dio ama. Anche a costo di essere rifiutato dall’umanità, anche a costo di essere sconfitto politicamente, culturalmente, religiosamente. Anche a costo di morire come un malfattore. Questo per Gesù significa agire da Dio. Per Pietro invece, agire da Dio significa vincere sotto tutti i punti di vista, significa dominare, prevalere, realizzare un regno di potere senza eguali, un regno al quale non c’è che da sottomettersi, pena la distruzione. Se ci pensiamo, il ragionamento di Pietro é semplice oltre che logico: che Messia é un Messia che viene sconfitto? E che utilità può mai avere la sconfitta del Messia? Chi crederà in lui? E come potrà egli portare avanti la sua missione di Messia se viene fermato da quattro omuncoli? Per Gesù si tratta di una tentazione da respingere senza se e senza ma. Il Dio di Gesù conosce solo una parola, Misericordia. Satana insinua invece in Pietro il sospetto che non basti, che ci voglia ben altro per raddrizzare questa umanità. Tu cosa pensi?
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Categoria: Generale
Spesso le persone scomode vengono valorizzate dopo.
Chi non cerca scappatoie per mettere in pace la propria coscienza è visto come “diverso” .
Il coraggio di don Emanuele darà i suoi frutti.
Carissimo Don Emanuele,
sappia che la Preghiera mia, e non solo mia, La accompagna sempre nel Suo Pellegrinaggio di Verità e Giustizia. Dio, il Vero ed Unico, Che si è reso Tangibile in Gesù di Nazareth, Dio Stesso fattosi Vera Carne e Vero Sangue Umani, è Verità e Giustizia. Lo Spirito Santo è sempre su di Lei, Don Emanuele, ed in Lei, e La custodisce e protegge gelosamente. Ella, Molto Reverendo Signore, è nel Cuore Tutto Umano e Tutto Divino di Gesù, un Cuore che arde di Amore, ma anche di Santa e Terribile Ira per coloro che volontariamente, ” suadente Diabolo”, si dedicano alla menzogna, all’inganno omicida di Corpi e di Anime, alla corruttela spirituale e morale degli Eletti dal Signore. Ed è nel Cuore Immacolato di Maria, Colei che fu ” sempre intatta da ogni peccato” come la venerava con filiale amore San Giovanni di Dio, fondatore dell’Ordine dei Frati Ospedalieri, in Italia conosciuti come Fatebenefratelli ( una delle più antiche Testimonianze della Fede nell’Immacolato Concepimento della Madre del Signore e Nostra), Colei che è Terribile quale Esercito schierato in Vittoriosa Battaglia ( San Giovanni Bosco, fondatore SDB e, con Santa Maria Domenica Mazzarello, delle FMA), la Santa Battaglia contro Satana, gli altri Angeli Impuri e gli Anticristi loro emissari ed agenti in carne ed ossa ( almeno apparentemente). Questa è l’Ora della Pugna contro chi, adepto del Male, vuole distruggere l’Umanità, deturpando quel Volto che in ogni uomo, in ogni donna, è Vivida Icona del Volto del Divin Creatore e Padre e del Figliolo Suo Gesù Cristo. Spero che Lei, Don Emanuele, passi per il Veneto e per di qui, a Vicenza, dove vivo e dove renderò Grazie a Nostro Signore, alla Sua e Nostra Madre Immacolata e a San Francesco nel poter condividere con Lei, Molto Reverendo e Molto Stimatissimo, il Cibo e la Bevanda di metà giornata. E ancora di più Qualche Istante di Preghiera. Grazie, Don Emanuele, per aver assecondato e continuare ad assecondare Ciò che lo Spirito di Giustizia e di Verità Le ha chiesto. Il Suo Peregrinare è un martirio dell’anima e del cuore. Come abbiamo bisogno della Benedetta Sua Testimonianza.
Frate Claudio di San Francesco, dei Frati Francescani, Vicenza
Sconvolgente e preoccupante che fino ad ora non ci sia stato nessun commento a questo articolo. A questo sacerdote va tutta la mia vicinanza per la difficile, ma necessaria opera che ha intrapreso.