Tamaro Scrive a Draghi. Stilum Curiae Consiglia i Salmi Imprecatori.

18 Febbraio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, su richiesta e suggerimento di un fedele amico del sito rilancio la lettera aperta che Susanna Tamaro ha pubblicato sul Corriere del Siero (no, non mi sono sbagliato…) un paio di giorni fa, indirizzata a Mario Draghi, a caso della peggiore banda governativa che questo povero Paese si sia meritata finora. Leggevo qua e là che questo signore, paracadutato non si capisce bene da quali poteri a svolgere un ruolo da macellaio si sia stizzito perché il Parlamento sembra voler timidamente di tanto in tanto esercitare qualche sua prerogativa. La rabbietta del Grigio Kommissario, impegnato con il fedele Furiere Siringa a inoculare prima che scadano tutte le inutili fiale in eccesso comprate dagli spacciatori di Big Pharma mi sembra la ciliegina sulla torta di un’esperienza disastrosa, per lui e per il Paese. Nella tradizione ebraica c’è una frase che trovo bellissima; “il suo ricordo sia di benedizione”. La si usa normalmente per la memoria di persone care. Non credo che sia il suo caso: il ricordo del suo governo certamente non sarà benedizione, anzi. E senza arrivare alla “Pulsa Danura”, la “Frusta di Fuoco”, penso che si meriti bene la recitazione di qualcuno dei Salmi Imprecatori da parte delle sue numerose vittime, e della sua banda. Tante volte voleste farlo, potete scegliere fra questi: 7, 35, 55, 58, 59, 69, 79, 109, 137, 139.

Sorgi, o Signore, nel tuo sdegno,
levati contro il furore dei nemici,
alzati per il giudizio che hai stabilito. […]
La mia difesa è nel Signore,
egli salva i retti di cuore.
Dio è giudice giusto,,
ogni giorno si accende il suo sdegno..

Buona lettura della molto più dolce Susanna Tamaro.

§§§

Gentile presidente Draghi, mi dispiace rubarle un po’ del suo tempo prezioso e se lo faccio è perché credo che, a questo punto, il nostro Paese abbia bisogno di una riflessione seria e non partigiana su quello che è successo e su quello che sta ancora succedendo”. Inizia così la lettera che la scrittrice Susanna Tamaro ha scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi per chiedergli una revisione delle norme sull’utilizzo del Green Pass. Dalle pagine del Corriere della Sera, l’autrice tira le somme dell’evoluzione della pandemia, motivando come a suo dire il distinguo tra vaccinati e non sia fuori luogo. Conclusione a cui è giunta partendo da un’esperienza personale: una vacanza sulle Alpi che si è trasformata in “un esilio civile perché il mio green pass era scaduto da un giorno. Il mio crimine? Essermi fidata di quello che mi aveva garantito lo Stato, vale a dire che le persone vaccinate dopo agosto 2021 sarebbero state coperte per nove mesi. Anthony Fauci definisce le persone che hanno ricevuto due dosi di vaccino come me, ‘fully vaccinated’, ma per lo Stato italiano questa condizione non ha alcun valore. Un’assimilazione che alimenta il complottismo. Questo mi porta al cuore della questione, cioè al caos e all’irrazionalità che ci hanno dominato in questi due anni. Possibile che nella mitica cabina di regia, nel momento in cui sono state decise le misure per limitare il raggio di azione dei no vax, nessuno si sia alzato in piedi a dire: scusate un momento, ma se equipariamo i vaccinati con due dosi ai no vax non stiamo lanciandoci un boomerang? Perché così facendo, primo, affermiamo la totale inefficienza del vaccino, e secondo, alimentiamo le fantasie complottiste di chi si oppone alla campagna vaccinale”.

 

 

Non ho mai temuto il Covid, anche perché in me è molto chiara la divisione tra ciò che è fisico e ciò che è metafisico. I virus fanno parte del mondo naturale, come noi dunque, per quanto bizzarri e imprevedibili, sottostanno sempre alle leggi della chimica e della fisica; ed è proprio tramite queste leggi che noi, grazie ai vaccini, riusciamo in qualche modo a contrastarli e a limitarne i danni”, prosegue Susanna Tamaro. “Quando ho cominciato a incrociare in montagna, in luoghi popolati da marmotte e camosci, escursionisti bardati da invalicabili Ffp2, quando ho visto le forze dell’ordine costrette a inseguire persone che passeggiavano nei boschi — diabetici, cardiopatici etc. che riescono a mantenere l’equilibrio grazie al movimento quotidiano — come fossero delinquenti, ho capito che la nostra società era entrata in una pericolosissima dimensione, quella che confonde il fisico con il metafisico. Il virus non è più un virus bensì un’incarnazione del demonio, e questa incarnazione porta come conseguenza la necessità di un capro espiatorio, il no vax, e la divinizzazione del suo antagonista, il vaccino”.

 

“La necessità del capro espiatorio ha trasformato il non vaccinato in un untore manzoniano. La scienza però ci dice che, vaccinati e non vaccinati, ci scambiamo comunque tutti allegramente il contagio. In quest’ottica risulta anche difficile capire l’attribuzione taumaturgica del green pass. Personalmente non ho alcuna osservazione morale, filosofica o politica su questo importante documento. Nell’archivio del piccolo comune in cui vivo è registrata l’esistenza di posti di blocco istituiti nel 1800 durante un’epidemia di peste in Campania: per entrare nel paese bisognava, infatti, esibire un lasciapassare che attestasse l’assenza di soggiorni partenopei. Ma se ci contagiamo tutti in continuazione che senso ha?

Non costituisce piuttosto un importante fattore di rischio? Con il super green pass, magari addirittura illimitato, una persona, soprattutto giovane, si sente appunto super sicura e abbandona quelle cautele che, davanti a un’epidemia così insidiosa, bisognerebbe pur sempre continuare a mantenere. E il fatto che si impedisca alle persone che non hanno ancora fatto la terza dose, come me ora, di avere qualsiasi tipo di vita sociale non è qualcosa che, oltre a ledere i diritti fondamentali della persona, dà anche il colpo di grazia ai negozi e ai parrucchieri che fin qui, con le unghie e con i denti, hanno tentato di resistere? In questo momento ho gli anticorpi molto alti e dunque sarebbe una follia, nonché uno spreco, fare la terza dose, sarebbe come entrare in un bosco in cui c’è un orso feroce con un solo colpo in canna e sparare alla prima lepre che passa davanti. Un’occasione pericolosamente sprecata. Se il green pass è così essenziale era così difficile immaginarne uno ‘indebolito’, che impedisse la partecipazione ai grandi eventi, ai concerti, agli stadi, permettendo ai ‘fully vaccinated’ con due dosi di poter continuare con dignità la propria vita?”

“Caro presidente, credo che anche lei durante l’infanzia abbia giocato a nascondino, si ricorda quel momento magico in cui il bambino più abile e veloce riusciva a toccare l’albero gridando: ‘Tana libera tutti’? Ecco, forse il nostro amato Paese ha bisogno proprio di questo, di lasciare alle spalle il dolore, la paura, l’impotenza, gli ossessivi controlli polizieschi per permettere alle energie vitali di rinascere e affrontare il periodo comunque economicamente difficile che ci aspetta. Verranno nuove epidemie, certo, — come ci viene funestamente ricordato ogni santo giorno dai media — ma tutti i viventi lottano costantemente contro gli agenti patogeni, in questo caso però la pandemia è alle spalle e continuare a ipotizzare catastrofi future è, da tutti i punti di vista, una follia.Comunque una profezia la posso fare anch’io. Prima o poi moriremo tutti. Intanto però sarebbe bello che potessimo riprendere a vivere“.

§§§




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44 commenti

  • Gian Piero ha detto:

    Pfizer ha ritirato la sua domanda di autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) in India per il farmaco/vaccino Comirnaty, il suo vaccino COVID-19 prodotto con il partner BioNTech, dopo che il COVID-19 Subject Expert Committee (SEC) del paese ha richiesto dati ulteriori.

    Fonte: https://www.raps.org/news-and-articles/news-articles/2021/2/asia-pacific-roundup-india-rejects-comirnaty-eua

    Dopo aver esaminato i dati presentati da Pfizer in una riunione della SEC il 3 febbraio, il comitato non ha raccomandato la concessione di un EUA, citando gravi eventi avversi tra cui anafilassi e paralisi, nonché la mancanza di studi di sicurezza e immunogenicità delle aziende nella popolazione indiana.

    “Pfizer continuerà a impegnarsi con l’autorità e ripresentare la sua richiesta di approvazione con ulteriori informazioni non appena sarà disponibile nel prossimo futuro“, ha detto la società in una dichiarazione a Reuters.

    L’azione pone fine alla prospettiva a breve termine di portare il farmaco/vaccino Comirnaty sul mercato indiano.

    Pfizer ha presentato domanda per l’EUA del vaccino alla fine dell’anno scorso, poco prima che il Serum Institute of India e Bharat Biotech facesse lo stesso per altri vaccini.

    In altre parole la multinazionale Pfizer ha dovuto ritirato la domanda di approvazione del suo vaccino anti-Covid in India, dopo aver rigettato la richiesta del governo di Delhi, che per approvarne l’utilizzo aveva richiesto che fosse condotto uno studio locale sulla sicurezza e l’immunità garantita.

  • Il Matto ha detto:

    Fresca fresca dal Manicomio Occulto. 😂

    Caro Amico che mi leggi,

    cosa sei se non sei?
    cosa conosci se non conosci?
    cosa sei se non conosci ciò che sei?
    cosa conosci se non sei ciò che conosci?
    davvero conosci la luna? sei tu la luna?
    o hai soltanto acquisito informazioni intorno alla luna?
    come fai a conoscere la luna se non sei la luna?
    e davvero conosci te stesso? sei tu te stesso?
    o hai acquisito soltanto informazioni su te stesso?
    come fai a conoscere te stesso se non sei te stesso?

    D’accordo, d’accordo … roba da Matti! 😱

    • Gian Piero ha detto:

      Non so se i vari seguaci occidentali delle metafisiche orientali lo sanno, ma in India, patria dove buddismo e induismo dovrebbero portare ad una serena imperturbabilita’, il vaccino Pfizer non viene registrato perche’ le autorita’ sanitarie locali hanno chiesto al colosso multifarmaceutico USA di fare uno studio in loco su sicurezza ed efficacia, e la Pfizer si e’ rifiutata,
      perdendo così un mercato enorme.
      Le autorita’ indiane sono fataliste si ‘ per cultura e religione, ma non cosi’ fesse da sborsare soldi per un vaccino con imprevedibili effetti collaterali e ancora non provata efficacia.
      In Italia invece , paese di razionalisti cartesiani , il governo ha ordinato milioni di dosi che ora stanno per scadere , e ha obbligato tutti ad inocularsi, si sono fidati sulla parola …. della casa produttrice, e pare che AIFA non prenda in considerazione le denunce di casi avversi. che esempio di ragionevolezza e civilta’ rispetto all’ India !
      Fatalisti de noantri , imparate dagli orientali che un conto e’ Il fatalismo , un altro e’ essere presi per il…..

  • Enrico Nippo ha detto:

    EX mi ha ispirato quanto segue:

    Amore, Gesù: due parole terrificanti poiché indicanti qualcosa di talmente elevato da essere utopico.

    E però è proprio l’Utopia la molla che spinge sempre oltre, vero “L’isola che non c’é” direbbe Edoardo Bennato.

    Attendo di conoscere qualcuno, fra i partecipanti a questo lodevole blog, che venga fuori ad affermare:

    IO SONO AMORE, IO SONO GESU’!

    E già, perché CONOSCERE significa ESSERE, altrimenti resta il “parliamone”. Ed è ormai tempo di finire di “parlare” dell’Amore e di Gesù.

    • Adriana 1 ha detto:

      Sinceramente…mai intesa una sciocchezza così grossa.
      Pare che molti Matti conoscano Napoleone al punto di credere di essere Napoleone…L'”Enrico IV” di Pirandello ne illustra un caso…
      E’ molto ” trendy ” attribuire a E. Bennato la denominazione dell'” Isola che non c’è “: peccato che sia invenzione di James Barrie ( autore di Peter Pan e di Peter e Wendy ).

      • Il Matto ha detto:

        Mi sorprendi! 😜

        Le sciocchezze ma intese, tanto più se mostruose, possono nascondere paradossalmente qualcosa di interessante.

        La sciocchezza può essere beneficamente scioccante, sempreché si sia affetti da mattitudine, ovvero a mettere a rischio il proprio costrutto mentale cementarmato, ciò che modernamente è la “comfort zone”.

        • Adriana 1 ha detto:

          Enrico,
          il Matto direbbe che sorprendere è sempre buona cosa. 🙂
          Il fatto è che non mi piace ” Quer pasticcio brutto ” tra “il” e “i” Bodhisattva e il Cristo, pasticcio implicito nel tuo ultimo messaggio. Quanto al conoscere…” Si capisce che, in un certo senso, conoscere se stessi, come diceva l’oracolo greco, è necessario: è anzi il primo passo del sapere. Ma riconoscere che l’animo umano è inconoscibile, questo è il risultato supremo della sapienza. Il mistero finale risiede in noi…Chi può calcolare l’orbita della nostra anima? Quando il figlio di Kish si mise a cercare gli asini del padre, non sapeva che un inviato di Dio lo stava aspettando con il crisma dell’incoronazione, e che la sua anima era già l’Anima di un re. ” ( -De Profundis-, O. Wilde).
          Perciò penso che sarebbe ora di smetterla con il lanciare disfide stile Barletta o O.K. Corral.
          Mi fa pensare che possa dipendere dagli effetti del siero salvifico.

          • Adriana 1 ha detto:

            e.c. ” Quer pasticciaccio brutto” (… de la via Merulana, nell’originale gaddiano ).

          • Il Matto ha detto:

            Adriana,

            il nostro feeling infranto mi rattrista.

            Davvero nulla dura su questa terra.

            “Quer pasticciaccio brutto” e la “disfida stile Barletta” mi inducono a replicare, ma vi rinuncio poiché mi rendo conto che sarebbe inutile.

            In ogni caso, spero tu voglia accettare il mio omaggio da Cavaliere a Dama.🌹

        • Adriana 1 ha detto:

          Enrico,
          grazie per l’omaggio,
          anche se penso che, prima di me, tu abbia omaggiato un’altra dama
          https://www.maurizioblondet.it/a-quale-titolo-la-renzulli-da-ordini-al-popolo-italiano/

  • Enrico Nippo ha detto:

    “La mia difesa è nel Signore,
    egli salva i retti di cuore”.

    Peccato che sono vaccinato cosicché mi scorre nelle vene il “siero satanico” che compromette senza alcun dubbio la mia rettitudine di cuore.

    😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

    • Marco Tosatti ha detto:

      Speriamo che intanto non comprometta troppo il suo sistema immunitario. Scrivo questo facendo corna scaramantiche, ovviamente…

      • Enrico Nippo ha detto:

        Apprezzo molto la tua premura e te ne ringrazio.

        D’altra parte oltre che Matto sono pure fatalista: ciò che deve succedere succede e ciò che non deve succedere non succede.

        L’uomo non “decide” un fico secco.

        • Marco Tosatti ha detto:

          Beh, sì, fino a un certo punto…una delle regole base del bushido è non fare cose inutili..e la prima forma di autodifesa è avere cura di sé.

          • Enrico Nippo ha detto:

            Vero … ma “avere cura di sé” non finisce di passare attraverso la “griglia” soggettiva: cos’ è davvero utile o inutile per me? V’è una sorta di istinto, per chi lo coltiva, che supera le mille miglia le informazioni (contraddittorie) che dovrebbero servire a prendere una decisione “ragionevole”, “prudente”, della quale, in ogni caso, si ignorano tutte le conseguenze.

            La vita umana è sotto l’ombra dell’Alea, e nessuno, a meno che voglia illudersi ed eventualmente essere smentito, può esser sicuro che ciò che decide di fare o non fare colga infallibilmente nel segno.

            Non per nulla l’assunto principale del Bushido recita:

            “Ho scoperto che la Via del samurai è la morte”,

            argomentino piuttosto piccante sul quale mi preme nella mente un fiume impetuoso cui impedisco di esondare.

        • miserere mei ha detto:

          Sarò citazionista, ma ci sta.

          Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede».

          Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo».

          Essere fatalisti non è affatto da matti. E’ da loici che scelgono una strada invece dell’altra. La via gregis, dalla porta più larga, l’hub del Figliuolo.

          Detto scientificamente (i lotti non sono tutti uguali) può anche andare di culo… piglia il siero e accendi un cero!

      • Giovanni B. ha detto:

        Concordo pienamente, caro Tosatti. Il grande punto interrogativo, la spada di Damocle che pende, inquietante, su tutta la vicenda è che il siero va ad agire in modo inedito su quell’ equilibrio delicato e ancora in parte sconosciuto che costituisce il nostro sistema immunitario. Non sono i novax, ma i produttori stessi del siero a scrivere nero su bianco che le conseguenze a medio e lungo termine della inoculazione sono sconosciute. E qualcuno a reti unificate lo definisce “sicuro”…

    • Adriana 1 ha detto:

      Questa sì che è una ammirevole forma di ” sincretismo” religioso…:Papa, Lama, Bourla.
      E soprattutto un meraviglioso omaggio al fatalismo coranico…:” Que serà, serà…” e: “la Provvidenza ci penserà…” ma, cercando di evitare di disturbarla, mi punturicchio. 🙂

  • Giovanni B. ha detto:

    Trovo che le critiche espresse da taluni siano ingenerose: per essere uno scritto pubblicato dal Corriere è abbastanza insolito, vista la linea che il giornale ha tenuto fin da inizio pandemia: questo qualcosa vorrà pur dire.
    Se inoltre avesse osato citare le reazioni avverse, lo scritto sarebbe di certo volato nel cestino insieme alla sua autrice…Poteva forse la scrittrice attaccare dalle pagine del Corriere un sistema di disinformazione di cui il Corriere medesimo è colonna portante? Chiedere troppo.
    Per questo gli scritti che sull’argomento appaiono su SC possono essere molto più incisivi e convincenti…Tuttavia pur con questi limiti il brano della Tamaro per il Corriere è significativo, soprattutto laddove denuncia la sopravvenuta confusione tra piano naturale e piano metafisico che ha portato il nostro Paese (in questo, credo, unico al mondo) a gestire la questione pandemica come fosse una guerra religiosa contro entità ultraterrene, con la conseguente riduzione ad eretici e demonizzazione di quanti questa narrazione “religiosa” non condividevano.
    Per noi, diversamente da tanti altri, uscire dalla pandemia significhera’ prima di tutto venir fuori dalle nebbie tossiche di quel tipo di narrazione.

  • Milly ha detto:

    Susanna Tamaro!..mah!..per carità meglio di niente!..ma in ogni suo scritto, non so perché, permane sempre questo alone , oseri dire, di “incompiutezza”!

  • Drusillo ha detto:

    Stilum curiae dovrebbe aggiornarsi un po’, perché dopo i salmi la Rivelazione è andata avanti ed è arrivato il Nuovo Testamento, sennò staremmo ancora a sgozzare gli animali sugli altari. In particolare è arrivato il vangelo, di cui raramente si parla qua sopra, con Gesù che non consigliava di imprecare, bensì diceva: “amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male”; e san Paolo ribadiva: “Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite”.

    • Adriana 1 ha detto:

      ” Saremmo ancora…” Siamo ancora!!! Guardi che gli Ebrei osservanti sgozzano sacralmente gli animali eppure possiedono una strada privilegiata per la salvezza che li esenta da un sacco di obbligazioni.

    • ex : ha detto:

      «Gesù che non consigliava di imprecare, bensì diceva: “amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male”»

      «Amare»? E’ facile, come è stato detto da qualcuno in un altro topic, trasmettere i proprî convincimenti citando frammenti di Vangeli che fanno al caso loro. Certamente, Gesù ha detto quelle parole; ha detto pure: «Chi poi dice al fratello […]: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna» (Mt 5,22). E Gesù certamente amava tutti gli uomini, anche gli Scribi e i Farisei, che però chiamava «ipocriti [e] sepolcri imbiancati […], serpenti, razza di vipere» (Mt 23,27;33); e amava pure i mercanti del Tempio, che però non si sottrasse dal prenderli a frustate (cfr Gv 2,15).

      E allora? cos’è l’ “Amore”, quello di «fratelli tutti»? Quello sdolcinato che deve dare sempre ragione e “perdonare” – perdonare sì, d’accordo…, ma senza neanche rinfacciargli, o quantomeno mostrargli, l’infamità in cui giace? Al corrotto? All’assassino (abortista, “eutanasista”…)? All’ipocrita? Al divorziato che pretende la Comunione? Al prete che dopo aver giurato di conservare il celibato pretende di sposarsi? Al consacrato che bestemmia la Trinità, la Madonna? Al “sepolcro imbiancato”?

      Mi sembra chiaro che Gesù, nell’incitare ad amare, e nel condannare chi agisce contro il prossimo, abbia inteso riferirsi all’intenzione con cui ci si comporta; a volte apparentemente contro i l proprio fratello, o contro il proprio nemico.

      Ricordo che c’è stato un periodo, una trentina di anni fa, in cui spopolava la frase di Sant’Agostino: «Ama, e fa’ ciò che vuoi». Fu presa come slogan da corrotti, in particolare dai fautori dell’, divorziati, poligami, omosessuali, preti che volevano sposarsi, ecc. con il quale replicavano a chi “deprecava” quelle condotte. e si sentivano coperti dallo scudo del Santo Dottore. Ma se avessero conosciuto il contesto in cui Sant’Agostino aveva scritto quella frase (e se lo conoscevano evidentemente fidavano nell’ignoranza altrui), si sarebbero guardati bene dal pronunciarla; anzi avrebbero temuto che altri dessero séguito al suo vero significato:

      «[…] troviamo un uomo che infierisce per motivo di carità ed uno gentile per motivo di iniquità. Un padre percuote il figlio e un mercante di schiavi invece tratta con riguardo. Se ti metti davanti queste due cose, le percosse e le carezze, chi non preferisce le carezze e fugge le percosse? Se poni mente alle persone, la carità colpisce, l’iniquità blandisce. Considerate bene quanto qui insegniamo, che cioè i fatti degli uomini non si differenziano se non partendo dalla radice della carità. Molte cose infatti possono avvenire che hanno una apparenza buona ma non procedono dalla radice della carità: anche le spine hanno i fiori; alcune cose sembrano aspre e dure; ma si fanno, per instaurare una disciplina, sotto il comando della carità. Una volta per tutte dunque ti viene imposto un breve precetto: ama e fa’ ciò che vuoi; sia che tu taccia, taci per amore; sia che tu parli, parla per amore; sia che tu corregga, correggi per amore; sia che perdoni, perdona per amore; sia in te la radice dell’amore, poiché da questa radice non può procedere se non il bene. (Sant’Agostino, Commento alla Lettera di San Giovanni – Omelia 7.8)».

      «Una volta per tutte dunque ti viene imposto un breve precetto: ama e fa’ ciò che vuoi», dice Sant’Agostino. Giusto! Con la debita premessa, che certamente scandalizza i buonisti di oggi.

      • ex : ha detto:

        Dove ho scritto «in particolare dai fautori dell’,», sono saltate due parole. La frase è: «in particolare dai fautori dell’ ‘Amore libero’».

  • Paul Mayer ha detto:

    Il migliore per Draghi & C. è il salmo 108!

  • alessandro ds ha detto:

    Ammazza, sto articolo ti causa una deflagrazione testicolare già prima della metà. E sinceramente non conosco questa signora Tamaro, ma mi sembra che i ragionamenti che lei fa’ non siano da persona intellettuale sinceramente.
    Si comprende solo che gli girano le balle perché gli hanno rovinato le vacanze perché non aveva fatto la terza dose. In più lei rivendica una “presunta superiorità di diritti” Verso un nuovo un vaccinato – in stile superiorità Ariana – e invece di difendere i diritti umani e costituzionali che il green pass viola, il suo unico problema è che lei con la seconda dose è equiparata a un no vax (del quale si sente superiore) e che gli è stata rovinata la vacanza. La signora non sta tanto bene mi sa.

  • Paoletta ha detto:

    Che i padroni del corrierino della soros inizino a essere stufi dell’andazzo? Altrimenti non l’avrebbero mai pubblicata…

    • Marco Tosatti ha detto:

      Era difficile dirle di no, penso….

      • Maria Cristina ha detto:

        Ma la Tamaro e’ veramente insopportabilmente radicale chic: cioe’ lei, si e’ scocciata , perche’ no ha potuto comprare gli scarponcini per andare a camminare? Di fronte a padri di famiglia che non hanno lo stipendio! E per altro la aTamaro è vendica di aver fatto due dosi di vaccino! Sinceramente non mi sembra una bella testimonianza ,di persona i sofferenza per l’ assurdo green Pass.

      • Giovanni B. ha detto:

        Era difficile dirle di no adesso, con tutto quel che si sta agitando nel Paese e che la Tamaro, pur con i suoi limiti, riesce a evocare.

  • Giovanni B. ha detto:

    “Sarebbe bello che potessimo tornare a vivere”…forse preoccupato che la bella missiva della scrittrice possa avere qualche influsso, non sia mai, positivo sul destinatario e la sua compagine di governo, ecco che il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, si precipita a rimettere le cose a posto: no, non si può tornare a vivere, siamo matti?, anzi l’obbligo vaccinale (misura che avrebbe dovuto metterci all’avanguardia e invece ci pone oggi praticamente soli al mondo) l’obbligo vaccinale non sarà tolto ma anzi verrà probabilmente esteso oltre il già folle 15 giugno.
    Aggiungere ai Salmi di cui sopra, anche il De Profundis…

  • Adriana 1 ha detto:

    I Salmi deprecatori sono d’obbligo, direi. Molto moderata la signora, d’altronde indirizzava il suo messaggio al ” Corriere della serva ” e qualche medaglietta di ” sierataggine ” doveva pure esibirla per essere degna di pubblicazione… Stavolta il cuore non l’ha portata a citare le morti improvvise da siero o i tremendi effetti secondari del medesimo. Mi sembra che in questo modo vengano parificati ai noti ” danni collaterali accettabili ” sui civili fatti fuori dalle bombe ” intelligenti ” della NATO… Tutti portatori di pace e di salute, tutti filantropi, nell’evoluto e disinteressato mondo di ieri e di oggi!

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Un altro elemento di disturbo! per il comandante in capo di un esecutivo che per ritrovare la bussola della navigazione, ieri , è salito al Colle uscito dai radar. A breve saremo aggiornati sulla nuova carta nautica.

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Nelle parole della Tamaro (citata con rispetto dal card. Martini e già questo dovrebbe bastare) c’è sempre qualcosa di ambiguo e, è il caso di dire, pestilenziale. Come una canzone di Bocelli o una ballata di Elton John, non sai mai se il senso delle parole è quello letterale, o cela il sapore di una danza macabra.
    I salmi imprecatori (magari anche il 137, censurato dalla “riforma” liturgica) sono una buona idea, ma per buona misura si potrebbe anche ricorrere all’esorcista

    • Paoletta ha detto:

      ????? Specifichi cosa ci trova di pestilenziale in quanto scritto sopra.

      • Forum Coscienza Maschile ha detto:

        Per esempio, come altri ha rilevato non menzona assolutamente i gravi effetti avversi del siero né smaschera con forza la farsa pandemica. Avanza timide richieste con cortesia quasi fantozziana.
        Per me l’articolo rientra nell’ambito dei “tonici primaverili”, volti a rinfrancare e tener buono il pubblico in attesa delle sorprese (annunciate) del prossimo autunno.

        • Paoletta ha detto:

          Se avesse scritto qualcosa sugli effetti avversi il giornale in questione non avrebbe nemmeno pubblicato l’articolo…mica possono ammettere di avere sbagliato.Comunque anche la sua ipotesi mi sembra probabile…un tonico primaverile.

  • g.vigni ha detto:

    Cari fratelli e sorelle, ritengo che le consigliate preghiere vadano anche indirizzate, maxima cum fide, anche al vescovo di Roma. Specialmente, direi.

    G.Vigni

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Chi si rivede! Tutto bene ?
      E’ da almeno tre anni che lei raccomanda di recitare il Salmo 109 per il vescovo di Roma. Lo ricordo benissimo.

  • Mal comune mezzo gaudio ha detto:

    Beh, vedo che qualche fastidio lo provano anche i vaccinati, cioè coloro che fino a poco tempo fa gironzolavano ovunque gongolando come vispe terese e sottintendendo un “Tiè, io sì e tu no” di fronte ai miseri non punturati, gente schifosa di infima categoria costretta per sua stessa colpa a non lavorare e a non poter entrare da nessuna parte.
    “E che, io mi sono vaccinata per te?” Mi buttò in faccia sprezzante mesi fa una tale che ritenevo amica. E ora che ci siamo livellati, che mi dici, carissima? Io ti snocciolerei alcuni vecchi detti che tornano sempre a proposito. Leggiteli e divertiti:
    “Tutto arriva per chi sa aspettare” – “Oggi a me domani a te” – “Ride bene chi ride ultimo” – “Chi la fa l’aspetti” – “Mal comune mezzo gaudio” – “Chi è causa del suo mal pianga se stesso” “Ogni medaglia ha il suo rovescio” – ” Chi ride di venerdì piange la domenica”.
    E siccome oggi è venerdì, per adesso basta.