Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, Mette in Scacco i suoi Detrattori.

9 Febbraio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, mi sembra interessante condividere con voi l’analisi che Andrea Cionci ha fatto della lettera in cui Joseph Ratzinger si difende – in maniera egregia – dalle accuse di negligenza per quel che riguarda un caso di abusi nella diocesi di cui fu arcivescovo, e poi…è straordinaria comunque la lucidità mentale e l’energia spirituale di un uomo che nove anni fa, in questi giorni, si è dimesso, allegando come motivo l’età e il venire meno dell’energia. O è un miracolato, oppure – e questa è la mia opinione – avrebbe dovuto e potuto continuare a regnare. Non è obbligatorio essere atleti, per ricoprire certi incarichi…buona lettura.

§§§

 

La mossa gigantesca di papa Ratzinger. Cosa ci sta dicendo realmente Benedetto XVI, e perché cita “papa Francesco”

 

Niente male per un “ex Papa”. Fino a un paio di settimane fa, chi digitava su Google “Benedetto XVI” si vedeva spuntare il sottotitolo “Papa emerito”. Da qualche giorno invece, “qualcuno” ha chiesto a Google di modificare quella dicitura in “EX PAPA”. Controllate voi stessi.

Sono quelle cose che fanno tenerezza: un po’ come quando Vatican News cita il nome del fotografo di Bergoglio che lo incrocia CASUALMENTE all’uscita dal negozio di dischi e gli scatta una fotohttps://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/30111843/nuova-messinscena-su-finta-visita-a-sorpresa-di-bergoglio-al-negozio-quante-probabilita-che-non-fosse-preparata.html ;  oppure, come quando spacciano per una “diretta” il collegamento con Fabio Fazio ampiamente preparato ore, o forse giorni prima, come si vede – divina ironia– dall’orologio dello stesso Bergoglio.

Attenzione: “Dio si nasconde nei dettagli”, diceva van der Rohe.

Fanno però altrettanta tenerezza quei titoli di giornale di ieri e oggi del tipo “Ratzinger confessa le sue colpe!”, “Ratzinger ammette tutto!” e così via, con dei toni che Maramaldo, in confronto, sembra Lancillotto. Amici e colleghi: fate un attimo mente locale.

Infatti, con la lettera pubblicata ieri, Benedetto XVI ha compiuto una mossa gigantesca: non solo ha chiarito un’imperfezione nel memoriale di difesa messo a punto dai suoi legali, prendendo in contropiede i suoi accusatori, ma si è fatto carico di tutto il male degli abusi nella Chiesa, così come Gesù Cristo si è fatto carico di tutti i mali del mondo.

Leggendo quella lettera si rimane senza fiato. Da una parte, lui non ammette un bel niente a livello di responsabilità personale, anzi, non si spiega come qualcuno possa solo pensare di dargli del bugiardo.

(Peraltro, non si capisce in base a quale legge fisica il prelato che più si è battuto contro la pedofilia nella Chiesa, pur contrastato dalle solite lobby, avrebbe dovuto “coprire un pedofilo”. E’ come pensare che Falcone possa aver volontariamente favorito un mafioso, no? Che senso ha? Ma tanto, qui la Logica è andata in vacanza).

Dall’altro lato, Benedetto XVI si assume, con un coraggio indomito, a 94 anni (!), ogni responsabilità, ma come PAPA, rappresentante di tutto il clero.

Assolutamente fantastica poi la seguente frase: “Sono particolarmente grato per la fiducia, l’appoggio e la preghiera che Papa Francesco mi ha espresso personalmente”.

Evidentemente Bergoglio gli avrà mandato un biglietto, o gli avrà fatto una telefonata, e papa Benedetto lo ringrazia per questo gesto, sottolineando l’assoluta verità, cioè che questo è stato fatto SOLO A LIVELLO PERSONALE e quindi NON PUBBLICO, come sarebbe stato doveroso.

Perfino i giornali bergogliani si sono scandalizzati, in questi giorni, del fatto che Bergoglio non abbia speso UNA SOLA PAROLA per difenderlo davanti al mondo.

Lo aveva fatto però alcuni anni fa, in tempi non sospetti, come vedete in questo video QUIhttp://blog.messainlatino.it/2019/11/la-lotta-di-joseph-ratzinger-benedetto.html?fbclid=IwAR2rnm7OwYXoic7KDuU2l4vplA8BJYHG4qVgQhuf9PzBBpfoWj-6apJ531E , dove Bergoglio stesso difendeva Benedetto sull’affare del presbitero abusatore Marcial Maciel, dicendo che il card. Ratzinger aveva fatto tutto quello che aveva potuto, lottando contro le resistenze interne al clero stesso e alla fine, piano piano, era riuscito ad arrivare a scomunicare Maciel. Bergoglio poteva concedersi questo beau geste alcuni anni fa, ma oggi la musica è cambiata: Ratzinger deve essere distrutto a livello di immagine dato che su certe questioni che ben conoscete – e che non ci va di ripetere per l’ennesima volta – non si può porre rimedio.

A tal proposito è importante notare come all’università di Bologna stiano lavorando alacremente per sistemare la giurisprudenza proprio fra “papa emerito” e “papa impedito”. Giusto giusto eh? Leggete l’agenzia https://www.acistampa.com/story/papa-emerito-e-papa-impedito-un-gruppo-di-studio-per-colmare-due-vuoti-giuridici-18100 .

Qualcuno sarà poi rimasto turbato dal fatto che Benedetto ha citato Bergoglio chiamandolo “Papa Francesco”. Ci ha fatto notare il prof. Gianmatteo Corrias, latinista e saggista storico-religioso, come il titolo di papa sia usato anche dal  Papa e Patriarca di Alessandria e tutta l’Africa, – l’attuale Papa Teodoro II, che è copto-ortodosso. Così Benedetto potrebbe anche ringraziare “papa Teodoro” se questi gli mandasse gli auguri per Natale, pur non essendo Teodoro né romano, né cattolico. Vi ricorda qualcuno?

Molto interessante, infine, la foto di Benedetto XVI fatta circolare, da ieri, sui social che riproponiamo in testata: per la prima volta si vede il papa emerito (dal verbo emereo) indossare una casula rossa, simbolo del martirio. Infatti, qualche giorno fa, si sono celebrate le messe per i martiri giapponesi. Egli stesso cita, nella lettera, il fatto di stare vivendo “lo stesso ribrezzo e paura di Cristo sul Monte degli Ulivi”, (torna in mente il motto che gli è stato assegnato dalla cosiddetta Profezia di San Malachia: “de gloria olivae”) mentre “i suoi discepoli DORMONO”.

 

Andrea Cionci




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73 commenti

  • italo di giuseppe ha detto:

    PAPA RATZINGER E’ UN PASTORE TROPPO RIGIDO E SEVERO PER IL GREGGE,UN LUMINARE CREDO.LE ACCUSE SONO DA CRIMINI DI GUERRA ED ORA UN ALTRA INFAMIA.NON GIUDICO, NON ACCUSO UN UOMO PER OPINIONE PUBBLICA.CREDO CHE OGNI UOMO POSSA AVERE UNA CERTA COSCIENTA DELLA PROPRIA VITA.BISOGNA TEMERE FORSE PER IL TEMPO UN PASTORE NATO IN TEMPO DI PACE?IN UN PIANETA CHE NONOSTANE APPAIA MIGLIORE, E PEGGIO PERCHE’ LEGATA AD UNA LEGGE ECONOMICA A CUI RENDER SEMPRE CONTO…UN SALUTO

  • luigi43 ha detto:

    Un Tedesco od un Argentino, che differenza fa? Inutili entrambi ! E l’emerito che osa dire che la mia vita è obiettivamente disordinata dopo che siamo stati e siamo fedeli e monogami per 45 anni l’uno all’altro. Vergogna!!!!!

    • Paoletta ha detto:

      Siamo in Occidente e l’emerito può dire quello che vuole. Se vuole impedire di dire qualcosa a qualcuno vada in Iran…ma non sembra che i gay siano molto tollerati lì

    • Stefano ha detto:

      ” e l’emerito che osa dire che la mia vita è obiettivamente disordinata”…. Non è l’emerito a dirlo.. è la Chiesa ( con la c maiuscola) a dirlo… è la Sacra Scrittura a dirlo… è DIO a dirlo!!! Si vergogni Lei!!!.. la Verità fa male vero???

    • Riccardo ha detto:

      Poveri ragazzi!
      45 anni di sacrifici stile dieta fine a se stessa: niente sostegno della Grazia e niente germe di gloria eterna nella prova quotidiana.
      andate ora da chi vi può aiutare ad affrontare lo sguardo del Giudice. Nel momento dell’incontro con l’Amore non ci saranno scuse che reggano, né discussioni sufficienti a coprire i vuoti di amore (e lo dico per me soprattutto!). Allora vedrete che colui dal quale non vi sentite capiti sarà un validissimo avvocato presso la Misericordia stessa.
      Se solo capiste che Benedetto XVI è la persona più mite e benevola che esiste!
      Da lui mai una parola di condanna verso chi è distante da Dio, mai una risposta di vendetta verso i suoi detrattori.
      In lui la paternità che voi ricercate fisicamente trova la pienezza della dolcezza e della forza indomita di fronte a qualsiasi ostacolo.
      Andate oltre il velo dell’apparenza e dello spirito del mondo che opacizza la comprensione della realtà.
      Troverete in Joseph Ratzinger la sostanza della verità nella carità: beati coloro che si consegnano al giustizia divina in questa vita, per trovare aperte le braccia dell’amore al momento dell’incontro col Giudice Eterno.
      La Mamma celeste vi prenda per mano

  • alberto ha detto:

    @ CIONCI

    Scusi dottore Cionci, Papi a parte, può dirmi dove ha visto Fazio o chi per esso dire che l’intervista con Bergoglio sarebbe stata in diretta?
    Ho letto il suo ed altri articoli, ma invero, ho l’impressione che non fosse stata presentata così; io infatti sapevo che non era in diretta.
    Grazie

  • Dionigi Areopagita ha detto:

    Il problema del Cristianesimo rispetto alle altre religioni non è il fatto che il Cristiano crede in Dio. Anche nell’antichità, i pagani sapevano che c’era un Uno aldilà del creato, e i filosofi ricercavano esso piuttosto che pregare gli dei. Nel Cristianesimo, non sono nemmeno i “logia”, le parole di Cristo prima della resurrezione che contano; di parole grandiose ne erano già state dette , anche se un concentrato come quello del Vangelo non si trova da nessun altra parte.
    Il Cristianesimo è Dio che si fa uomo per ripristinare la relazione dell’uomo con Dio. E’ il creato e l’increato che si incontrano nella figura di questo crocifisso. La liberazione dalla morte. Un cosmo di possibilità nuove, scaturite dall’agonia di Dio stesso come atto di amore incomprensibile e non misurabile, nell’attesa del ritorno e dell’entrata nella Gerusalemme celeste. Se non si crede in questo, come diceva San Paolo senza peli sulla lingua, allora essere Cristiani non serve a niente, e i Cristiani sono i più miserabili di tutti… San Paolo non dice, “anche se non crediamo nella resurrezione possiamo comunque tenere a mente i detti di Gesù, questo saggio che ci può aiutare nel consolidamento della fratellanza universale”.
    Il problema è che Francesco ragiona esattamente in così, e dovrebbe essere il vicario del risorto sulla terra. Ora, nessun papa nella storia è mai arrivato a trivializzare Cristo in questa maniera. La maggior parte dei papi, se vogliamo, predicava bene e razzolava male, ma sapeva di dover mantenere la sacralità del Cristo. Siamo quindi in una situazione senza precedenti, con due papi in Vaticano, uno che ha sempre messo Gesù Cristo al centro e l’altro che si comporta come se il Cristianesimo basato sulla resurrezione sia uno scandalo.
    Ogni volta che Benedetto proferisce qualche parola, comq in questo caso, si avverte la potenza di un ruolo che Francesco espressamente ha rifiutato di ricoprire. E’ come se improvvisamente si aprissero delli squarci di cielo azzurro in mezzo a dense nuvole oscure. Come si può quindi evitare di farsi domande?

    • Giovanni B. ha detto:

      Ben detto, questa esposizione mi trova concorde. Secolarizzare Cristo, ridurlo ad un uomo saggio, al pari di altri comparsi nella Storia. E il Dio dei Cieli deformato a Grande Nonno, pacioccone e carezzevole, dal quale pretendere un “perdono” senza condizioni. Sembra che per Bergoglio vero dio sia l’uomo, alle cui pretese e capricci il Cielo sarebbe comunque tenuto a consentire…

  • Gaetano2 ha detto:

    Un FATTO è certo: Chi rende culto a pachamame, e/o ad altre divinità sataniche varie, non è papa e ,ovviamente, non potrebbe esserlo

    • daouda ha detto:

      Invece si, fintanto che qualcuno non lo processi e prenda atto che è autodecaduto.
      Abbiamo avuto papieretici, papi macabri ( sinodo del cadavere ) , papi immorali contraddicenti ogni tipo di canone.
      Si rilassi…

      • Gaetano2 ha detto:

        “Invece si, fintanto che qualcuno non lo processi e prenda atto che è autodecaduto.
        Abbiamo avuto papieretici, papi macabri ( sinodo del cadavere ) , papi immorali contraddicenti ogni tipo di canone.
        Si rilassi…”

        Daouda, non ti preoccupare sono rilassatissimo, non ho motivi per non esserlo, grazie al Cielo almeno per il momento. Tornando alla questione, come al solito blateri le tue opinioni senza considerare i fatti, pubblici. Per sua natura il papa (cercati da qualche parte che dovrebbe significare) per essere tale non può essere idolatra di divinità sataniche, la questione che si “prenda atto che è autodecaduto” non centra niente con il fatto che ti ho indicato.

        • Gaetano2 ha detto:

          …c’entra…

          • daouda ha detto:

            Non ti rilassi invece perché sei un idolatra papista.

            Il papa per esser tale che? Una volta divenuto tale, se non autodecade, sempre papa è. Si può ritenere il papa di per sè decaduto senza “processo” o presa d’atto dei competenti gerarchici solo se si contraddicee il magistero straordinario. Che pensi che Francesco è scemo? Dai ci cascate come polli!

          • Gaetano2 ha detto:


            daouda
            11 Febbraio 2022 alle 00:11

            “Non ti rilassi invece perché sei un idolatra papista”

            Il papa per esser tale che? Una volta divenuto tale, se non autodecade, sempre papa è. Si può ritenere il papa di per sè decaduto senza “processo” o presa d’atto dei competenti gerarchici solo se si contraddicee il magistero straordinario. Che pensi che Francesco è scemo? Dai ci cascate come polli!

            Daouda, vedo che divaghi e ti interessi molto del mio essere o meno rilassato. Non solo, ma pretendi di saperne più di me stesso.
            Se questo è il tuo criterio (parlare di ciò che non sai e non puoi sapere) si spiegano abbondandemente le tue affermazioni.
            Adesso te lo scrivo di nuovo: colui che rende culto a pachamame varie ed altre divinità sataniche non è papa e neppure puo esserlo, e ovviamente non è nemmeno cristiano, ovviamente.
            Massì, forse è meglio se ti occupi del mio essere o meno rilassato

  • riccardo ha detto:

    “Ite ad Jpseph” dice la scrittura (Gn 41,55)
    E lo dice il faraone, che certamente non spiccava per umiltà e benevolenza… Gli egiziani hanno riconosciuto in Giuseppe i canoni della loro arte: staticità, ordine e compostezza. Hanno visto in Giuseppe la salvezza dal male che si approssimava, ed a lui si sono affidati per non andare in rovina.
    Giustamente la pietà popolare ha applicato questa massima a San Giuseppe, uomo giusto e silenzioso, divenuto per la sua grandezza patrono universale della Santa Chiesa e massima difesa contro gli assalti dell’inferno. Mi piace riflettere sull’umiltà di quest’uomo, che in linea diretta era discendente di Davide e per genealogia poteva reclamare il trono di Israele. Gesù Cristo ha quindi scelto questo padre per la sua nobiltà di animo sì, ma anche per la sua nobilita di sangue, anche se nessuno ci riflette. Gesù Cristo era realmente re di Israele, in quanto figlio del diretto discendente della casa di Davide; e sua madre Maria, degna sposa di Giuseppe, reale Regina di Sion.
    Chi poteva dire che il mite e silenzioso falegname di Nazareth fosse in vero il re, mentre Erode era semplicemente un usurpatore indegno? Ma il Regno dei cieli non è di questo mondo.
    Ora veniamo all’ultimo Joseph, il nostro Papa Ratzinger.
    In lui gli animi retti vedono riassunta la dignità e grandezza di Giuseppe d’Egitto e l’umiltà silenziosa di San Giuseppe. A lui i cuori in ricerca di verità si volgono con speranza. A lui la fede dei piccoli applica la certezza della sua grandezza, solidità e forza morale.
    Ogni volta che parla trema il mondo, ci sarà un motivo. Perché ogni volta che apre bocca si scatena la divisione ed i cuori si dividono in pro e contro? Questa è la forza del bene, che possiede la virtù feritrice del male: solo per il fatto di sussistere e di parlare, il “cattivo”, il prigioniero della propria volontà, si risente e vorrebbe annientare la pietra di scandalo, mentre gli ultimi ed i peccatori, che si ritengono tali senza maschere, sollevano il capo verso la loro prossima liberazione.
    Se solo lasciassimo parlare il nostro cuore, evitando risentimenti e pregiudizio, percepiremmo la verità. Non arriviamo all’amaro rimpianto dei discepoli di Emmaus, quando dovettero ammettere: “ Non ci ardeva forse il cuore nel petto?” ma intanto il Maestro era scomparso, l’atto attuale del riconoscimento era andato e non sarebbe più tornato. Rimaneva solo la riparazione con l’amore sacrificale. Gli unici che possono percepire il passaggio del Signore senza lasciarlo andare via sono i piccoli, i bambini, gli ultimi, i disprezzati dal mondo. Questi gustano però gioie mai intese dai grandi, dai sapienti e dagli intelligenti. Per loro non c’è neanche bisogno di dire: “Andate da Giuseppe”. I piccoli sono già con lui. L’invito è per chi non riconosce Dio che passa: è un invito a non perdere per sempre il segno, la cometa che annuncia il Regno che viene.
    E mentre i discendenti di Caifa si lacerano le vesti non avendo riconosciuto il mistero, i discepoli di Cefa trepidano nell’attesa che si laceri il velo del tempio.
    Abbiamo ancora poco tempo, andiamo da Joseph prima che sia troppo tardi!

  • Paoletta ha detto:

    quelli che credono al fatto che Ratzinger abbia “vuotato il sacco” sono gli stessi che credono a tutta la tiritera vaccinale.

    PS. leggere “la Verita’ ” di oggi in rapporto agli effetti collaterali dei farmaci salvavita. Si leggono cose curiose sulle miocarditi tra i giovani. Eppure per il mainstream (e per i gonzi) va tutto bene, madama la marchesa…

  • Patrizia Fermani ha detto:

    le forze che non da oggi lavorano per formare la terra desolata in cui costringerci a vivere, o meglio a morire, hanno visto la più forte pietra di inciampo, nella dottrina cattolica e, da ultimo, in Ratzinger Benedetto, ritenuto il suo estremo pericoloso interprete, . Ora che le difese immunitarie contro la manipolazione mediatica sono ridotte al minimo, il momento sembra propizio per distruggere anche il valore simbolico di questa figura di riferimento che rimane temibile per la sua statura intellettuale e culturale. Nulla di nuovo, ma per converso balza agli occhi che il Bergoglio si definisca come l’alleato più potente e il propulsore in un’opera diabolica di distruzione epocale.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Non c’è partita tra un fine teologo amante e perfino esecutore di Bach e Beethoven e… un rozzo presunto papa che… va a farsi fintamente intervistare da ex imitatore (scarso) fallito!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Stefano ha detto:

    Papa Benedetto, ancora una volta, si è caricato sulle spalle colpe non sue, commesse da figli indegni della chiesa. Un atteggiamento di grande, grandissima Fede. Quella Fede che da troppo tempo ormai è la grande assente in tanti membri della medesima chiesa, a cominciare dai vertici. Poi i soliti giornali possono pubblicare cretinate del tenore” Ratzinger ha ammesso tutto”. Per loro, corrotti come sono, Papa Benedetto deve essere colpevole sempre e comunque. Quel che conta è la vicinanza di Dio e della gente umile e semplice. La quale capisce quando un accusa è veritiera e quando invece è una calunnia. Tutto il resto è Corruzione. Con la “c” maiuscola…

  • Enrico Nippo ha detto:

    FABIO (a Cionci)
    9 Febbraio 2022 alle 20:30

    Scusi Bergoglio è cattolico, cioè battezzato nella chiesa cattolica, quindi se l’ex papa lo chiama papa evidentemente intende usare il titolo “papa” come usato nella chiesa cattolica. Quindi conferma di ritenerlo papa. Non mi sembra difficile da capire. Poi, che Ratzinger sia in sede impedita lo dice Cionci e non certo Ratzinger e se Ratzinger chiama Papa un papa
    illegittimo allora Ratzinger è matto. Se ne rende conto o fa ancora fatica?

    Non fa una piega.

    Tutto il resto sono elucubrazioni accademiche.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Caro Nippo mi sembra che qui l’unico a fare fatica sia Lei. 1) non c’entra niente che Bergoglio è stato battezzato come cattolico, ma proprio nulla. Tutti gli antipapi sono stati battezzati come cattolici. 2) La sede impedita per sua stessa natura non può essere dichiarata esplicitamente, sennò che sede impedita sarebbe. 3) Lo stesso Mons. Gaenswein ha detto che c’è un papa legittimo ma due successori di San Pietro. Ci arriva? 4) Se fosse tutto pacifico perché da 8 anni non dice mai che l papa è Francesco? Lo sa che questo gioco lo capisce anche un bambino di otto anni? Lasci perdere che è meglio, commenti altri articoli con la sua salace arguzia, perché ogni volta è uno spettacolino.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Non se la prenda.

        Lei espone il suo pensiero ed io espongo il mio.

        Non faccia il censore.

      • Sigfrido ha detto:

        Se il Papa vero chiamasse Papa un Antipapa sarebbe matto. Messa così la capisce meglio dottor Cionci?
        Siccome il Papa Emerito può comunicare (tant’è vero che riceve visite, rilascia interviste, spedisce lettere e scrive libri) o la sede non è impedita o sarebbe nelle condizioni di farlo sapere a terzi. Capito dottor Cionci?

        • daouda ha detto:

          Ma appunto la sede non è impedita giacché i criteri per appurarla tale sono insoddisfatti non solo da ciò ma anche dal fatto che nella para-rinuncia le disposizioni soggettive del già Benedetto XVI nulla c’entrano con tali cose.
          Inoltre l’errore sostanziale è inesistente oltremodo , Cionci abusa il canone 332 perché semplicemente è un mistificatore che storpia tutto in nome dell’ideologia.
          In terzo luogo Cionci non capisce che la gestione dello stato mondano del Vaticano non è la direzione della Chiesa di DIO, mischiando i piani e non rendendosi conto che sabotaggi o difficoltà ierenti l’uno non hanno valore rispetto all’altro, funzioni che continua indirettamente ad avere.
          Per non parlare della deviazione eretica del papato para-sacramentale.

        • massimo trevia ha detto:

          O Nippo,o Sigfrido,a che gioco giuocate?
          Su,meglio contate:
          di papi oggigiorno ben due noi ne abbiamo…..:
          Francesco e l’Emerito….ben due:pari sono?
          E allor se l’emerito allude a Francesco vi par cosi’ strano che
          ” Papa “lo chiami?I Papi son due!
          Oppur,cari Nippo e Sigrfrido volete
          che uno ne resti?E quale scegliete:
          Il fine teologo oppure Francesco?
          Vi ispira S.Gallo o san Benedetto?
          Maximus lo anonimus.

          • daouda ha detto:

            Francesco ha fato dimenticare troppo precocemente le deviazioni eretiche di Ratzinger ed il suo hegelismo.
            E ci cascate ancora, come già programmato…

  • Daouda ha detto:

    Leggendo il testo la ricostruzione del Cionci risulta alquanto bislacca soprattutto per le allusioni e le induzioni stillettate piuttosto che per quel che erroneamente è ritenuto esplicito.
    Per come ragiona lui proprio non capisce, per come ragiona lui, che la posizione più coerente è che Ratzinger sia in combutta con Francesco, per come ragiona lui. Se ragiona…

  • Marco l'altro ha detto:

    “l’amicizia con il giudice della mia vita, e questo mi fa attraversare fiduciosamente l’oscura porta della morte”

    La nostra preghiera per il Santo Padre Benedetto XVI è che il signore Gesù lo liberi da questa angoscia ingiusta e immeritata e quando giunsgera l’ora mandi un suo angelo a portarlo in cielo a contemplare il suo volto

    • Alessandro ha detto:

      No Marco, preghi con noi affinché il Signore voglia lasciarcelo ancora un po’, come trattenitore del mistero di iniquità.

  • Pio g. ha detto:

    Due facce della stessa medaglia.
    Le responsabilità di Ratzinger, torno a dire, sono innegabili nella deriva teologica modernista degli ultimi 60 anni.
    E come Papa non ha contrastato l’eresia modernista, come prima di lui gli altri tre Papi postconciliari.
    Non lo dico io, che son nessuno; lo ha detto e scritto non solo Radaelli “Al cuote di Ratzinger”, ma anche il compianto Mons. Livi.
    Bergoglio è il Paolo Rossi del modernismo, il finalizzatore.
    Ma la mente risiede nella filosofia tedesca, che si inventa lw tesi e antitesi hegeliane e il munus attivo e passivo.

  • Don Pietro Paolo ha detto:

    Il “caro” Cionci non ne perde una. La sua fisima sulla sede impedita lo porta sempre più a fare congetture su congetture. Ho molto apprezzato la lettera che papa Benedetto ha fatto pervenire. La sua umiltà si tocca con mano e, con questo atto in particolare, si evince il suo essere grande. Per questo chiedo: come può qualcuno pensare che un uomo così santo possa escogitare un “piano B” capace di ingannare milioni di cattolici e soprattutto come ha potuto rendersi reo davanti agli occhi di Dio abbandonando il gregge di Cristo nelle mani di uno che non è vero papa lasciando che solo Cionci a compagni si salvino lasciando che milioni di cattolici sprofondino inavvertitamente nel baratro infernale? Qui due sono le cose: o papa Benedetto è un stratega infernale (cosa evidentemente non vera), o chi mette in giro fantasticherie sulla sua dimissione ha qualche problemino e aspira a interessi particolari.

    Papa Francesco è intervenuto oggi nella faccenda ed era giusto che lo facesse dopo la missiva di Benedetto. Fra l’altro, credo che l’attacco è stato fatto a Benedetto ma, passando per l’Emerito, in realtà era diretto unicamente a Francesco e Francesco deve vagliare la cosa è sapersi destreggiare.

    Se papa Benedetto ha messo in scacco i suoi detrattori, il suo segretario lo ha fatto oggi con i complottisti. A un giornalista che chiedeva a Mons. Georg Gänswein su Ratzinger “Ci furono polemiche anche contro di lei, perché una volta parlò di ministero petrino «allargato»…, Mons. Georg risponde: «La polemica si riferisce alla mia presentazione del libro di Roberto Regoli sul Pontificato di Benedetto XVI alla Gregoriana, nel 2016. Alcune mie osservazioni sono state interpretate in modo erroneo. Ho chiarito subito. Purtroppo ci sono persone che volevano, anzi vogliono strumentalizzare le mie parole per seminare zizzania fra papa Francesco e il suo predecessore. Basta prendere atto del mio chiarimento e si capisce o non si vuole capire… Per evitare qualsiasi fraintendimento, ho tolto quelle frasi dalle pubblicazioni successive» (Corriere della sera del 9-2-2022).
    Spero che qualcuno si renda conto, prima di essere sbugiardato in modo rovinoso da altre dichiarazioni, che il castello in aria che ha costruito lo presenti come un romanzo storico intrigante. Ancora è in tempo. Auguri

    • Enrico Nippo ha detto:

      Bel finale.

    • Paoletta ha detto:

      il fatto e’ che si fa molta fatica a prendere sul serio Bergoglio come Papa: ma se lo vede Ratzinger da Fazio? Almeno un po’ di rispetto per il proprio ruolo ci vuole. A meno che non si dia importanza al proprio ruolo…

  • Gabriela Danieli ha detto:

    Mentre i suoi discepoli sono appisolati… dormono…
    Sembra non si rendanoi conto che l’impostore Bergoglio, sta COLPENDO a MORTE IL SACERDOZIO MINISTERIALE, (no al celibato sacerdotale, si al sacerdozio femminile) e la DOTTRINA CRISTIANA, (il peccato impuro contro natura non sarebbe più il secondo peccato in abominio a Dio) etc… attraverso il sinodo tedesco promosso dal famoso CARD. massone REINHARD MARX e compagni.
    Lo stesso che ha promosso la campagna denigratoria contro papa Benedetto XVI; che assieme al gruppo dei card della mafia s Gallo ha obbligato papa Benedetto alla sede impedita; e che ha eletto (invalidamente uno già socio onorario del ROTARY CLUB onde introdurre l’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE nel tempio, sacro di Dio, attraverso appunto l’eliminazione del SACERDOZIO, e quindi della MESSA e del SS SACRAMENTO. (GESÙ CRISTO).

    Ma ecvo che per realizzare tale obiettivo in modo subdolo e sotterraneo come di prassi, la massoneria politica ed ecclesiastica, col sostegno della stragrande maggioranza dei MEDIA E DELLA STAMPA di regime, era neccessario SPOSTARE l’ ATTENZIONE E I DIBARTITI su una lettera, attraverso cui far apparire il Santo Padre come un colpevole che si scusa di colpe inesistenti….e che, forse per l’età, non si accorge di ciò che di molto grave sta succedendo nella chiesa.

    No. Il papa è ancora molto lucido. E sicuramente la questione fondamentale del SACERDOZIO gli sta molto a cuore.
    Per cui, se davvero avesse voluto lanciare un appello attraverso una lettera, lo avrebbe fatto PER DIFENDERE IL MINISTERO SACERDOTALE OGGI GRAVEMENTE IN PERICOLO, così come aveva fatto assieme al card Sarah nel 2020 dopo il sinodo dell’Amazzonia.
    Ma riflettiamo.
    Forse che allora, la stampa di regime si era prodigata a DARE L’IMPORTANZA CHE MERITAVA A QUESTO LIBRO-APPELLO DEL PAPA, così come dà ora a questa presunta lettera?
    ASSOLUTAMENTE NO.
    Ricordo solo qualche articolo di antocattolici come Andrea Grillo, che GRIDAVA CONTRO PAPA BENEDETTO, CHIEDENDO GLI VENISSE TOLTO L’ABITO BUANCO E TAPPATA LA BOCCA DEFINITIVAMENTE!

    Questa è la tremenda realtà:

    🔴 L’antichiesa massonica di Bergoglio sta introducendo l’ABOMINIO DELLA DESOLAZIONE nel tempio Sacro di Dio, attraverso L’ELIMINAZIONE del SACERDOZIO, e quindi della messa e DEL SS SACRAMENTO (GESÙ CRISTO VIVO E VERO) ….. ma il mondo e la chiesa sembrano non accorgesene…DORMONO… presi come sono dalla QUAESTIO MAGNA: la lettera di scuse del papa (EMERITO).

    ECCO PERCHÈ MI APPELLO SEMPRE AI SACERDOTI (VERI) AFFINCHÉ ESCANO ALLO SCOPERTO E RICONOSCANO IL VERO PAPA BENEDETTO XVI.
    PERCHÈ SOLO CON L’AMMUTINAMENTO GENERALE SI PUÒ COMBATTERE L’IMPOSTURA RELIGIOSA DI BERGOGLIO E SEGUACI E SALVARE IL PICCOLO RESTO DELLA CHIESA DI CRISTO.

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    Magistrale la pennellata odierna de “Il Tempo di Oslo” per la forza incisiva di due frasi che consegnano all’occhio e alla mente la sintesi perfetta della differenza di stile, fra regnante e predecessore, protagonisti quasi in contemporanea di due “confessioni” pubbliche diametralmente opposte nella forma e nella sostanza.
    Con Ratzinger costretto a rispondere a delle “accuse” nel tribunale mediatico, dove sotto il pontificato corrente – per abitudine consolidata – finiscono soggetti sacrificati sull’altare di una distorta trasparenza, oltre tutto inutile se non addirittura controproducente ai fini della soluzione di problemi di una gravità ormai ai massimi livelli.
    Tutto sommato, però, l’insistente richiesta a “riconoscere le proprie colpe” pervenuta da prelati della sua Patria, ha permesso all’anziano inquilino del Monastero “Mater Ecclesiae” in Vaticano non solo di poter dire la sua da vivo (in ciò, mi piace immaginare una carezza divina che gli ha risparmiato il massacro post mortem, senza diritto di parola), ma di poter a pieno titolo evocare la “notte del Getsemani” sia per la sua collocazione ambientale che per la condizione strettamente personale.
    «Che in quel momento i discepoli dormissero rappresenta purtroppo la situazione che anche oggi si verifica di nuovo e per la quale anche io mi sento interpellato». Un atto di accusa non per essere stato lasciato solo, ma per la “situazione” oggettiva di abbandono della Sposa di Cristo, di cui non si esime dal farsene carico. Accentuando con ciò l’innegabile assunzione di responsabilità in ogni ruolo ricoperto, in ogni circostanza, in ogni momento della propria vita, fino alla soglia della “porta oscura” che si prepara ad attraversare con la fiducia che gli viene dalla «conoscenza, di più, l’amicizia con il giudice della mia vita».
    In questo ho letto il passaggio significativo, una lezione di capitale importanza sull’amicizia che non fa soffrire la solitudine, anche se nei rapporti umani si dovessero contare “pochi” amici o, comunque, non tanti quanti di cui si avverte il bisogno. Amici che, peraltro, non sono mancati a Ratzinger nemmeno “in questi giorni di esame di coscienza e di riflessione”, che gli hanno consentito “di sperimentare così tanto incoraggiamento, così tanta amicizia e così tanti segni di fiducia quanto non avrei immaginato», che lo hanno aiutato a sopportare un “peso” cui non ha fatto cenno, di cui non si è lamentato, ma che per un soggetto della sua età non deve essere stato lieve, come si può facilmente immaginare.
    Per la cronaca: nella consueta udienza generale del mercoledì, a proposito del nostro “rapporto con la morte”, Bergoglio ha ringraziato il suo predecessore per la citazione, tratta dalla Lettera “circa il rapporto sugli abusi nell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga”, ma sterilizzata da ogni riferimento ad essa e al “caso” che ha sconvolto la Chiesa nel suo insieme, con la seguente frase. «Papa Benedetto diceva, alcuni giorni fa, parlando di sé stesso che “è davanti alla porta oscura della morte”. È bello ringraziare il Papa Benedetto che a 95 anni ha la lucidità di dirci questo: “Io sono davanti all’oscurità della morte, alla porta oscura della morte”».

  • Paoletta ha detto:

    Ratzinger, abbandonato da tutti a prendere su di se’ delle colpe non sue, sembra sempre di più assomigliare a Qualcun Altro…dobbiamo stargli vicino.
    Riguardo alle ragioni di questo attacco, non è che Bergoglio è in fin di vita (si parlava di due tumori intestinali) e i suoi burattinai vogliono evitare che Ratzinger guadagni in qualche modo l’attenzione dei cattolici? Rimarrebbe l’unico…

  • Serena ha detto:

    @ Cionci

    mi perdoni, quando si lamenta del fatto che da Bergoglio non è arrivata alcuna difesa di Ratzinger, oltre a doverle segnalare che la stampa vaticana e paravaticana è intervenuta ben prima di Lei e in modo abbastanza massiccio, quando mons. Viganò ha fatto le sue accuse a Bergoglio per fatti malgestiti dai due predecessori, Ratzinger pure non disse nulla a sua difesa. Lei si addolorò di questo?

    Le segnalo inoltre che la richiesta di perdono di Ratzinger è stata preceduta dall’affermazione di un diritto umano al perdono fatta da Bergoglio nell’intervista che Lei ha tanto vituperato. E’ sicuro di avere le capacità per continuare a intromettersi tra due giganti?

    Cordialmente.
    S

    • MASSIMILIANO ha detto:

      Mi perdoni una domanda Serena. Bergoglio sarebbe un gigante in cosa? Perchè pensandoci bene non mi viene in mente niente di cui possa riferire in questa sede… Saluti.
      Massimiliano

    • marzio ha detto:

      in effetti, Benedetto XVI è un gigante

    • Andrea Cionci ha detto:

      Guardi, io non mi intrometto proprio per nulla, come non si intromette un giornalista che fa il suo mestiere. Il suo intervento mi lascia attonito. 1) la prima difesa dal Vaticano di cui lei parla è provenuta da Mons. Gaenswein, segretario di BXVI. Se lei mi trova un intervento pubblico di Bergoglio in difesa di Benedetto farò ammenda. 2) Cosa c’entra l’invenzione del diritto al perdono di Bergoglio, del tutto campata per aria teologicamente, con una richiesta umilissima e sofferta di perdono da parte di BXVI per gli abusi dei preti. 3) Come si può paragonare l’isolatissimo Mons. Viganò, che lanciò accuse peraltro vere, con le corazzate del mainstream che sparano contro Benedetto per una roba di 40 anni fa? Mah… Mistero.

      • Serena ha detto:

        @CIONCI

        1) Le prime difese di Ratzinger sono pervenute da Vatican News, Vatican Insider e Card. Filoni. Poi è intervenuto il Segretario (che non parla se non previa autorizzazione vaticana) e tutta la stampa ne ha dato notizia. L’unico giornale a non averne dato notizia è quello per cui scrive Lei, che invece ha pubblicato online i suoi articoli sconclusionati sulla sede impedita.
        2) Significa “perdonate e non rompete le scatole”, ben sapendo che due giorni dopo sarebbe stata pubblicata la lettera di Ratzinger che il Vaticano, cioè Bergoglio stesso, stava tenendo sotto embargo insieme alla nota degli avvocati (la teologia non c’entra nulla e comunque la lasci a chi la capisce, visto che Lei non è nemmeno in grado di capire che il sig. Minutella è eretico) . Il destinatario dell’ammonimento, caro Cionci, era il capo dei vescovi tedeschi che ha particolarmente starnazzato in questi giorni.
        3) Le accuse erano vere solo in parte e quelle vere non riguardavano Bergoglio. Ratzinger avrebbe potuto fare chiarezza subito e non lo fece (fece bene perché coi sicofanti non si discute).

        • MARIA GIULIA SCACCHI ha detto:

          Mi intrometto nello scambio per una riflessione: lei Signora Serena sembra molto addentro nelle questioni vaticane vista la precisione con la quale ricostruisce gli eventi, però si smentisce quando poi volgarmente cita il SIGNOR MINUTELLA! Come può non sapere che di fatto a tutt’oggi il suddetto è ancora DON perché NESSUNO GLI HA NOTIFICATO UN BEL NIENTE UFFICIALMENTE.

        • Andrea Cionci ha detto:

          Sono letteralmente affascinato. Grazie di cuore.

    • Maria Cristina ha detto:

      Chi sarebbero i due giganti? Qui si vede solo da una parte un gigante della fede, un umile operaio della Vigna,dall’ altra un nano da circo che si crede chissa’ chi e che si mette sui tacchi per apparire.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Dimitte nobis debita nostra: è un’implorazione del peccatore pentito o un ordine che il peccatore dà a Dio? .

      Diritto al perdono è una pretesa peggiore del peccato del quale si pretende il perdono.

      Anche umanamente il perdono va meritato.

      Viceversa si genererebbe la circostanza che il tradito, obbligato al perdono per legge, si troverebbe oltre il danno la beffa.

      Ma adesso è così che vanno le cose.
      Chi non è sotto ipnosi però ha memoria del tempo pre-delirio.

    • miserere mei ha detto:

      Il perdono è un iper-dono.
      Non c’è alcun diritto a ricevere doni.
      Se è un diritto non è un dono.
      C’è chi lo sa e supplica il perdono, con umiltà, disposto a rimettersi in discussione.
      Chi non lo sa va cianciando di “diritti umani”…
      Come quelli calpestati a norma di legge, in punta di diritto, da atti d’amore imposti vincolandoli al premio di un pass.
      Giganteggiare in ipocrisia è diverso che in teologia.

    • FRANCESCOMARIA ha detto:

      Dott. Cionci, quando leggo questi commenti ai suoi articoli, capisco perchè la Fede nel mondo ma soprattutto in Italia è ridotta ai minimi termini e capisco perchè in Italia ci ritroviamo così. Dio, al contrario di quello che dice il “gigante” (ah,ah,ah) castiga, eccome se castiga ( per un nostro bene ma castiga). Dare del gigante a Bergoglio è come confondere la lana con gli stracci. Diritto umano al perdono che significa? Forse si rivolgeva a Dio per la sua persona. Se uno uccide, ruba o qualsiasi altra cosa faccia non può avvalersi di nessun diritto ma solo di un dovere: chiedere perdono a Dio in primis e poi al fratello o al prossimo. Poi Dio nella Sua immensa Misericordia e altrettanto Giustizia lo giudicherà. Il perdono va guadagnato non è un diritto. Forse, però, per un “gigante” questo non vale. Difendiamo Dio, difendiamo la Fede, difendiamo il Vicario di Cristo successore di Pietro e forse, se non è troppo tardi, l’ira di Dio se non si placherà si attenuerà. Ginocchia a terra e preghiera. Non so se questo il “gigante” lo potrà fare ma di sicuro il Gigante, Benedetto XVI da 9 anni, lo sta già facendo. Sia Lodato Gesù Cristo.

  • miserere mei ha detto:

    Quella appena scritta da Papa Benedetto XVI è una pagina di puro condensato cristiano cattolico, quintessenza di sapienza cristiana nell’umanità umile di un uomo di Dio.

    La tempistica ha giocato un ruolo importante: pubblicata lo stesso giorno dell’intervista di Fazio all’altro papa. Un’intervista in cui si fa fatica a cogliere una debole eco di quella quintessenza di cui sopra.

    Nel gioco di specchi che riguarda questa strana Chiesa con due papi (ma uno solo lo è davvero) la sincronia degli eventi mostra chi ha le phisique du role e chi è solo un roll (in inglese gorgheggio) mondano e secolare.

    Ottimo articolo del Dr. Cionci, che pesca qua e là notevoli spunti. Soprattutto il vestire di rosso, che per altri (certi giornalisti che hanno scritto oggi travisando come al solito) sarebbe il colore giusto del volto.

  • Giovanni B. ha detto:

    Papa Benedetto fu convinto a lasciare l’incarico da quanti sostenevano che, facendolo, sarebbero cessati gli attacchi dei media alla Chiesa, a quel tempo furibondi. Benedetto, che amava, ed ama, la Chiesa certo più di se stesso, per amore di essa lascio’. Se questo poi possa significare una invalidità del suo gesto, non saprei. Però è significativo che davanti al disastro dell’attuale pontificato quelli che all’epoca spinsero per farlo dimettere oggi temano un suo “ritorno”, al punto da rimettere in linea la macchina del fango nei suoi confronti.

  • fabio ha detto:

    Mamma mia dottor Cionci….è ovvio che se Papa Teodoro viene chiamato Papa Teodoro è perché quella è la sua carica. Papa significa padre e non è per forza un titolo romano. Non è che lo chiamerebbe Papa per pura gentilezza.
    Pertanto se chiama Bergoglio Papa Francesco è perché usa il titolo che questo legittimamente usa e siccome non appartiene ad altre chiese significa che lo riconosce come Papa romanamente inteso. Suvvia, non ecceda in creatività…

    • Andrea Cionci ha detto:

      Ma scusi lo dice lei stesso che papa può essere anche uno non cattolico e di un’altra chiesa… ? Io rinuncio a capirvi, davvero alzo le mani (nel senso di arrendermi). Tra l’altro, Benedetto è in sede impedita e quindi nelle mani del papa illegittimo. Mi sa che si è perso qualche puntata precedente….

      • fabio ha detto:

        Scusi Bergoglio è cattolico, cioè battezzato nella chiesa cattolica, quindi se l’ex papa lo chiama papa evidentemente intende usare il titolo “papa” come usato nella chiesa cattolica. Quindi conferma di ritenerlo papa. Non mi sembra difficile da capire. Poi, che Ratzinger sia in sede impedita lo dice Cionci e non certo Ratzinger e se Ratzinger chiama Papa un papa illegittimo allora Ratzinger è matto. Se ne rende conto o fa ancora fatica?

        • MARIA GIULIA SCACCHI ha detto:

          Mi intrometto nello scambio: BERGOGLIO E’ CATTOLICO, BATTEZZATO NELLA CHIESA CATTOLICA e allora per lei questo è sinonimo di qualità come per NEGRONI?

        • FRANCESCOMARIA ha detto:

          Proviamo e essere più chiari.
          Essere battezzato non significa essere cattolico. Se un battezzato rifiuta Dio perde il privilegio di essere figlio ed erede di Dio (prologo vangelo di Giovanni).
          Chiamandolo papa lo riconosce come capo ma non della Chiesa Cattolica Apostolica Romana ( che è Lui, non avendo consegnato il Munus) ma capo di quella falsa chiesa vista dalla Beata Emmerich grande ma vuota (spiritualmente parlando).

  • Giovanni B. ha detto:

    I giornalacci hanno subito titolato del “mea culpa”di Ratzinger…

  • alessio ha detto:

    Non posso fare altro che portare
    acqua al mulino del nostro
    Andrea Cionci .
    Il solo incipit della lettera di Papa
    Benedetto mi ha riportato nel
    cuore sentimenti antichi , che
    nessuno dei lealisti complici di
    bergoglio potrà cancellare .
    Quel ” cari fratelli e sorelle ” ,
    non poteva dirlo che il vero
    Papa , e solo il vero Papa
    poteva chiedere scusa per
    i crimini commessi da
    indegni ecclesiastici .
    Ma poi vi ricordate cosa non
    erano le su udienze del
    mercoledì , quando si
    imparava più in un ora
    con lui che in tre mesi di
    scuola ?
    Invece con bergoglio ci
    siamo abituati ai fuori
    programmi , del tutto
    fuori luogo , come quando
    fa strillare i suoi invitati ,
    gioca con i bambini o
    risponde al telefono.
    Comr cristiani ci meritiamo
    di meglio .

  • Dino Brighenti ha detto:

    Dio benedica il nostro vero ed unico Papa BENEDETTO XVI

    • Virro ha detto:

      Grazie anche al Dott. Andrea Cionci,
      perché non molla = amore per la Verità

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        Perciò Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna; (2 Tessalonicesi 2:11)

        • Luciano ha detto:

          Don…chiamare “potenza” un tapino che cerca di sbarcare il lunario mi sembra eccessivo.

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Chissà che non abbiano appioppato l’orologio al Santo Padre, giusto per giustificare quello indossato dal pappa al tempaccio che fa 😆

    E comunque non ce l’hanno sullo stesso polso

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Non so perché, e mi compiaccio della stesura, fatti così Seri facciano anche ridere.
    Succede sempre quando, certi di quello che si dice si prende la giusta distanza che richiede la leggerezza.

    Grazie dottor Tosatti.
    Grazie Andrea Cionci.

    Prediletti

  • Marco ha detto:

    Degna conclusione dell’articolo: <>.
    Aggiungerei che dormono con gli occhi aperti perché tutti (bergogliani e una cum.. x intendersi) non vedono l’ora di trovare la supercazzola (vedi sti studi ed altri forse più nascosti) per salvare la faccia ed il portafoglio.
    Poi… quel Papa 90enne …lasciato solo ed abbandonato da tutti (anche giornalisti) e messo in un angolo con la sua veste rossa…..che aggiungere?
    Mi si stringe il cuore e qualche lacrima scorre mentre prego per Papa Ratzinger.