Mons. Viganò ai Camionisti Canadesi: Lotta per i Diritti Fondamentali, Dio vi Benedica.
8 Febbraio 2022
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, riceviamo, e con piacere pubblichiamo questo messaggio che l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha indirizzato ai camionisti canadesi che si stanno battendo pacificamente per il rispetto dei diritti fondamentali compromessi dalla politica di Justin Trudeau.
Qui trovate il collegamento al video, pubblicato da Life Site News.
E a questo collegamento trovate il testo in inglese.
Buona lettura e buona visione.
§§§
Messaggio
di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò
ai truckers Canadesi
7 Febbraio 2022
Cari Amici e Fratelli camionisti Canadesi,
Il Colpo di Stato globale che in questi due anni di farsa psicopandemica è stato portato a termine dall’élite globalista appare in tutta la sua evidenza se non ci limitiamo a considerare quanto avvenuto nei singoli Stati, ma allarghiamo il nostro sguardo a quello che è accaduto ovunque.
La vostra protesta, cari amici camionisti Canadesi, si unisce ad un corale movimento mondiale che vuole opporsi all’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale sulle macerie degli Stati nazionali, per il tramite del Great Reset voluto dal World Economic Forum e, con il nome di Agenda 2030, dalle Nazioni Unite. E sappiamo che molti capi di governo hanno partecipato alla Scuola per Giovani Leader di Klaus Schwab – i cosiddetti Global Leaders for Tomorrow – ad iniziare da Justin Trudeau e Emmanuel Macron, Jacinta Ardern e Boris Johnson, e prima ancora da Angela Merkel, Nicolas Sarkozy e Tony Blair.
Si direbbe che il Canada sia – assieme all’Australia, all’Italia, all’Austria e alla Francia – una delle nazioni più infiltrate dai globalisti. E in questo progetto infernale non va solo considerata la farsa psicopandemica, ma anche l’attacco alle tradizioni e all’identità cristiana – anzi, più precisamente cattolica – di questi Paesi.
Voi questo lo avete capito istintivamente, e il vostro anelito alla libertà si è mostrato in tutta la sua coralità, muovendo verso la capitale. Cari camionisti, voi state affrontando grandi difficoltà, non solo perché rinunciate al vostro lavoro per manifestare, ma anche per le condizioni climatiche avverse, le notti al freddo, i tentativi di sgombero. Ma assieme a queste difficoltà avete sperimentato anche la vicinanza di tanti vostri concittadini, che come voi hanno compreso la minaccia incombente e vogliono sostenervi nella protesta contro il regime. Permettetemi di esprimervi anch’io il mio sostegno e la mia vicinanza spirituale, a cui unisco la preghiera perché la vostra manifestazione sia coronata da successo e si estenda anche ad altri Paesi.
In questi giorni vediamo cadere le maschere dei tiranni di tutto il mondo, e purtroppo vediamo anche tanto conformismo, tanta pavidità, tanta viltà in persone che fino a ieri consideravamo amiche, addirittura tra i nostri familiari. Eppure, proprio a causa di questa situazione estrema, scopriamo con stupore gesti di umanità da parte di sconosciuti, segni di solidarietà e fratellanza da parte di chi si sente vicino a noi nella comune battaglia. Scopriamo tanta generosità, e tanta voglia di scuoterci da questo torpore. Scopriamo di non essere più disposti a subire passivamente la distruzione del nostro mondo imposta da una cabala di criminali senza scrupoli, assetati di potere e di denaro.
In questo attacco senza quartiere al mondo tradizionale non hanno colpito solo il vostro modo di vivere e la vostra identità, ma anche i vostri beni, le vostre attività, il vostro lavoro. Questo è il Great Reset, questo è il futuro promesso con slogan come Build Back Better, questo è il futuro di miliardi di persone controllate in ogni loro spostamento, in tutte le loro transazioni, in ogni acquisto, ogni pratica burocratica, ogni attività. Automi senz’anima e senza volontà, privati della propria identità, ridotti ad avere un reddito universale che consenta loro di sopravvivere, comprare solo quello che altri hanno già deciso di mettere in vendita, trasformati da un siero genico in malati cronici.
Oggi più che mai è indispensabile che vi rendiate conto che non è più possibile assistere impassibili: occorre prendere posizione, combattere per la libertà, imporsi per il rispetto delle libertà naturali. Ma ancora di più, cari fratelli Canadesi, occorre comprendere che questa distopia serve per instaurare la dittatura del Nuovo Ordine Mondiale e cancellare totalmente ogni traccia di Nostro Signore Gesù Cristo dalla società, dalla storia, dalle tradizioni dei popoli.
Manifestate per i vostri diritti, amici Canadesi: ma che questi diritti non si limitino ad una semplice rivendicazione della libertà di entrare nei supermercati o di non essere vaccinati: che sia una rivendicazione fiera e coraggiosa del vostro diritto sacrosanto di essere uomini liberi. Ma la vostra dev’essere una manifestazione di vera libertà, ricordandovi che è la Verità – cioè Nostro Signore Gesù Cristo – che, sola, vi può garantire la libertà: la verità vi farà liberi.
Preghiamo perché Cristo torni a regnare nella società, nei vostri cuori e nelle vostre famiglie. Impugnate l’arma spirituale del Santo Rosario, e pregate la Vergine Santissima, San Giorgio, Sant’Anna e i Santi Martiri canadesi di proteggere la vostra Patria.
Vorrei concludere questo mio appello chiedendovi di pregare con me, con le parole che Nostro Signore ci ha insegnato: siano esse il sigillo di questo risveglio, di questa liberazione nazionale. Facciamolo tutti insieme, a voce alta, perché la nostra preghiera salga fino al Cielo, ma anche perché risuoni potente in queste piazze, in queste strade, fino ai palazzi dei potenti: Padre nostro che sei nei cieli…
GOD bless you all.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
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Tag: camionisti, canadese, truckers, vigano
Categoria: Generale
Mons. Vigano luce cattolicissima in questi tempi di profonda tenebra. L’ onnipotente lo ispira per dare speranza ai resti decimati del Suo popolo. Grazie elevero’ preghiere per SER.
Una grazie immensa a Monsignore Viganò e Bishop Strickland dello Stato di Texas che si sono fatti avanti. A questo punto mi domando ma è possibile in tutto Canada non ci sia un vescovo,un cardinale che può mostrare un minimo di solarità a questi cammionisti che hanno lasciato casa, famiglia e commodità per lottare anche per la loro libertà? Bello la libertà, si, anche quella religiosa tanto calpestrata dal Governo Trudeau. Fattevi avanti, andate li a Ottawa e andate in mezzo a quei cammionisti e dite un preghiera, una benedizione. Non credete nella potenza della preghiera oppure fatte parte della “cowardly clergy” tanto diffuso nella chiesa? Quando tutto questo sarà finito e finirà, la storia ricordera i giusti e gli omertosi.
Enrico from Bklyn.
Questa volta mons. Viganò – da me amatissimo e da qualche infelice “cristiano” frequentatore di questo blog invece odiatissimo – mi ha un pochetto deluso.
Con il suo carisma avrebbe dovuto eccitare i camionisti italiani a invadere via della Conciliazione e suonare i clacson dei loro tir per dare un poco di insonnia allo showman trombettiere dell’Onu. Una pedagogia piú suasiva delle preghiere.
” Una pedagogia più suasiva delle preghiere” …. certamente … soprattutto se i camionisti sono atei. L’idea dell’invasione di Via della Conciliazione mi affascina in principal modo se poi i camionisti avessero anche il desiderio di andare ( già che ci sono) a fare un giretto turistico anche davanti a Palazzo Chigi e, per non mancare di rispetto al Presidente, anche al Quirinale!
Oggi più che mai è indispensabile che vi rendiate conto che non è più possibile assistere impassibili: occorre prendere posizione, combattere per la libertà, imporsi per il rispetto delle libertà naturali.
Ma ancora di più, cari fratelli Canadesi, occorre comprendere che questa distopia serve per instaurare la dittatura del Nuovo Ordine Mondiale e cancellare totalmente ogni traccia di Nostro Signore Gesù Cristo dalla società, dalla storia, dalle tradizioni dei popoli.
Ecco la posta in gioco.
L’unica cosa sensata da fare: pregare e non stancarsi mai! Grazie Mons Viganò!
L’attento ed empatico arcivescovo non perde occasione per incoraggiare.
Dio Lo benedica