Come Scegliere un Presidente? Un Metodo ci Sarebbe…

1 Febbraio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, cerchiamo di alleggerire la pesantezza dei tempi – oggi scatta ufficialmente l’Apartheid in Italia verso cittadini sani e onesti – con un divertissement, che avendo come autore l’ing. Zerbini, non può non essere ricco di numeri e calcoli…Buona lettura, e sorrisi.

§§§

 

Come scegliere un Presidente.

Quando il sig. Brambilla, operaio della Breda, acquista un’automobile come fa?

Se non è tanto intelligente si affida al primo promotore che incontra e acquista, tutto contento, la marca e  il modello che non è il più adatto alle sue possibilità ed esigenze ,  ma è quello che al promotore interessa di più vendere.

Ma se è un tantino intelligente per prima cosa acquista Quattro Ruote e va a vedere il listino . Ma qui si perde fra centinaia di marche e modelli e chiede aiuto a Stilumcuriale Pitagorico che gli insegna un metodo infallibile e più che collaudato. Si chiama “metodo del confronto binario” e in che cosa consiste?

1.a fase  — elenco, a ruota libera, di tutte le caratteristiche che un’automobile può avere: potenza, velocità massima, accelerazione, numero di posti, consumo chilometrico, colore della carrozzeria, accessoriamento, prezzo ecc.

2.a fase – graduatoria delle caratteristiche dalla più importante alla meno importante. E come si fa? Semplicissimo.

Ad ognuna delle caratteristiche elencate si assegna un numero  di riferimento da 1 a x.

Poi si fanno i seguenti confronti:

1con 2, 1con 3, 1con 4 …… 1con x

2con 3,2con  4, ……2con x

3con 4 ….. 3con x

E così via.

Ad ogni confronto si assegna 1 punto al preferito e 0 punti all’altro. Alla fine per ognuna delle caratteristiche si fa la somma degli 1 ottenuti. Al Primo posto andrà quella che ne ha ottenuti di più all’ultimo quella che ne ha ottenuti di meno .

3.a fase – selezione

Se al primo posto il sig. Brambilla ha posto il prezzo, prende il listino e mette una x alle marche e modelli di prezzo uguale o inferiore a quello che lui ha stabilito.

Se al secondo posto ha messo il consumo, riprende tutte le marche e modelli che hanno una x e mette una seconda x   a quelle che  hanno un consumo uguale o inferiore a quello da lui stabilito.

Se al terzo posto ha messo la velocità massima riprende marche e modelli con 2 x e mette una terza x a quelle che hanno una velocità massima uguale o  superiore ad un minimo da lui stabilito.

Alla fine la marca e il modello col numero più alto di x è quella che deve acquistare.

Se adottassimo lo stesso metodo alla elezione del Presidente della Repubblica, forse non sarebbe male.

E’ che, al momento, gli italiani non sanno nemmeno che presidente vorrebbero. Non hanno ancora affrontato nemmeno la fase 1 e figuriamoci a che punto sono con le altre. I risultati però si vedono….

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11 commenti

  • er ha detto:

    L’esemplificazione dell’Ing. Zerbini è razionale ed ampiamente condivisibile. Viene comunemente applicata sia a livello personale e spesso in ambito manageriale là dove i responsabili delle diverse aree gestionali vengono coinvolti nel processo decisionale sulla base delle proprie competenze e specializzazioni professionali, in maggiore o minore misura secondo le regole interne della singola organizzazione aziendale. Comunque la decisione finale fa sempre capo al singolo (CEO) o ad un organo ristretto (Consiglio d’Amministrazione).
    Nel caso specifico delle elezioni del PDR, l’applicazione del criterio suggerito risulta un pochino più complicato. I delegati votanti sono alcune centinaia, esponenti di tanti partiti e di tante correnti, ognuno dei quali – gratta, gratta – alla fine tira l’acqua al proprio mulino, cioè persegue interessi e tornaconti personali ben camuffati, spesso mutando casacca e disattendendo agli ordini di scuderia …. ecc. ecc.
    Può essere che non se ne salvi neanche uno. (Chi comprerebbe l’auto da uno di costoro?)
    Probabilmente, noi stessi ci comporteremmo come loro noi se fossimo al loro posto! Bisognerebbe rifare prima gli italiani, noi compresi, per essere persone degne e avere politici migliori.
    Purtroppo la democrazia parlamentare ha numerosi difetti di funzionamento …. Senza dimenticare i formalismi, gli intralci procedurali e le resistenze della classe dirigente degli organismi stessi della burocrazia statale, che impedisce e condiziona le scelte….
    Sulla carta si potrebbe pensare – previa modifica costituzionale – di introdurre in Italia la repubblica presidenziale con l’elezione diretta del PDR attribuita a tutti i cittadini italiani. Ma anche questa alternativa presenta molte controindicazioni, come si vede negli USA, in Francia, ecc.ecc.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Infatti una delle differenze tra avvocati e ingegneri è che per gli avvocati più una causa dura più ci si guadagna, per gli ingegneri più un lavoro dura, più costa.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    La scelta fra alternative non è uno scherzo. E’ uno dei grossi problemi della psicologia che interessa non soltanto i manager, ma anche l’uomo comune. Prima ancora del saper comunicare e del saper controllare viene il saper decidere. E’ esperienza di tutti, credo, che è molto più facile scegliere tra due alternative che tra dieci. Può accadere che a volte guidati dal semplice intuito riusciamo a fare d’acchito la scelta giusta, ma non sempre succede. Al crescere del numero di alternative cresce anche la difficoltà di effettuare quella giusta. Il metodo esposto da Stilumcuriale Pitagorico non è una barzelletta. E’ stato proposto molti decenni fa da Don Fuller, un’autorità in materia di organizzazione delle attività direttive e produttive, ed è denominato “Emphasis curve”. Naturalmente non è l’unico ma è, per esperienza mia, il più efficace, il più veloce e quello che conduce con la massima probabilità alla scelta migliore.

  • Milly ha detto:

    Più che non sapere quale Presidente gli italiani vorrebbero, direi, con tutta franchezza, che non esiste il “quale” perché dove ti giri giri, vedi solo “il nulla”!

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Grazie Milly per aver riportato il discorso sulla strada giusta. Concordo pienamente con lei: il sig. Brambilla per scegliere la macchina da acquistare per lo meno ha a disposizione un listino con tanto di nome di ogni modello e tutti i dati relativi che possono indirizzare la scelta. I poveri italiani, per quanto riguarda il Presidente avevano a disposizione un listino vuoto. Quindi siamo ancora un passo più indietro rispetto alla fase 1 del procedimento.

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    È che: pensare stanca e il peso dei pensieri allontana dalla realtà, regalando un’ipotesi di alleggerimento.
    Mettiamoci che il non trovare nel vicino della porta accanto uno Stilumcuriale Pitagorico aduso al racconto di qualche barzelletta, piuttosto che alla guida ragionata nel percorso ad ostacoli,non agevola la conoscenza degli intimi pensieri, per arrivare infine alla piena consapevolezza della propria volontà.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Gent.ma Sig.ra Maria Michela,
      Stilumcuriale Pitagorico non racconta barzellette.

      • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

        Infatti, caro Stilumcuriale.
        Il grosso problema è che nel vicino della porta accanto si vorrebbe trovare un barzellettiere.
        È questo che ho inteso rilevare.
        Troppa fatica seguire la logica di un pensiero paradigmatico! Si preferisce evadere dalla realtà, alla ricerca di un qualcosa che aiuti a non pensare, a non riflettere sulle questioni di un certo “peso”.
        Mi scuso per non essere riuscita ad esprimermi al meglio, spero di avrlo fatto con il presente chiarimento.
        Buon pomeriggio.

  • Laico anonimo ha detto:

    Dal punto di vista della produzione di energia la Francia sta indubbiamente meglio sia di noi che della Germania. Ma oggi su LE FIGARO in prima pagina c’è un articolo in cui si parla sia di EDF cioè della più importante società di Francia che di energia.
    Se l’unico tecnico dell’attuale governo cioè Cingolani osa affermare che i reattori di ultima generazione non costituiscono un problema viene come minimo linciato.
    L’eccessiva presenza di avvocati nel governo è il vero problema dell’Italia.

    • Lc 11,23 ha detto:

      “L’eccessiva presenza di avvocati nel governo è il vero problema dell’Italia”…
      Egregio ,la prego mi dica in quale mondo parallelo vive e come ci si arriva che vorrei abitarci anch’io.
      grazie, fiducioso attendo le sue dritte.