L’Outing dei Preti Tedeschi, un Assalto alla Chiesa. E al Pontefice Regnante.
26 Gennaio 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante offrire alla vostra attenzione e rilanciare questo articolo apparso sul blog dell’editore di Korazym.org. Buona lettura.
§§§
La rivoluzione scismatica e eretica tedesca all’assalto delle mura leonine e dei muri maestri della Chiesa.
Siamo tornati ai tempi dell’eresiarca Lutero
A due giorni dall’uscita del rapporto sugli abusi sessuali del clero in Baviera, l’outing di 125 dipendenti LGBTQ – tra preti e funzionari – della Chiesa Cattolica Romana in Germania che chiedono le quote gay. Minacciano lo scisma se Papa Francesco non benedirà i “matrimoni” tra gli omosessuali.
Ieri si sono mobilitati diffondendo un solenne manifesto 125 dipendenti LGBTQ della Chiesa cattolica tedesca. Chiedono rispetto per sé stessi, e fin qui chi può dar loro torto?, ma non è questo il centro delle richieste. Essi esigono di eliminare le “dichiarazioni obsolete della dottrina della chiesa” quando si tratta di sessualità e genere. Insomma quel che immaginate. Matrimoni gay, anche tra sacerdoti, ammissione al sacerdozio dei queer (come si definisce chi non vuole rinchiudersi in una definizione di maschio e femmina). È la rivoluzione tedesca che bussa a Roma. Non sono solo i 125 LGBTQ (A proposito: li abbiamo chiamati a ragion veduta dipendenti, perché sono salariati a vario titolo dalle diocesi come preti od organisti, segretari o funzionari. La Chiesa tedesca è fallimentare quanto a vocazioni, ma il convento è ricco di prebende). Ad essi si aggiunge massicciamente l’adesione dell’opinione pubblica, l’accompagnamento della stampa, l’accesso dei capi e delle proteste alle trasmissioni tivù di prima serata.
Avevamo ragione a prevederlo. Non c’è stato bisogno della scienza infusa. Era evidente. Si attacca Ratzinger per forzare la mano a Bergoglio [Il missile a Ratzinger è anche un’avvertimento a Bergoglio (che non difenda più i muri maestri, altrimenti sistemano anche lui). L’obiettivo finale: la Chiesa – 24 gennaio 2022] . Una tecnica da manuale di guerriglia ecclesiastica, per demolire con un colpo di mano supportato dai media la gloriosa cattedrale del cristianesimo, sola speranza davanti al nichilismo e alla solitudine imperante. Ma certo: vergognosa sporcizia è stata seminata da preti immondi lungo le sue navate: ma non può diventare pretesto per capovolgere le verità del Vangelo.
L’opera di demolizione
Ripetiamo i passaggi di questo assalto, per poi individuarne di nuovi.
1) Si nomina una commissione indipendente che raccoglie documenti di orribili crimini, ma indica nel protettore occulto delle nefandezze proprio Benedetto XVI, emerito, ma vivente testimonianza dell’incantevole bellezza della tradizione cristiana attualizzata da giovani comunità sia pure minoritarie ma creative.
2) Lesionata la colonna portante della credibilità di una Chiesa fedele a se stessa si pretende di aver abbattuto, come facevano gli Unni, la fortezza che impediva la presa di Roma.
3) L’aggressione a Benedetto era evidentemente un monito a Francesco. Come a fargli sapere: ti abbiamo eliminato l’ostacolo silenzioso ma duro come la pietra che con la sua sola presenza silenziosa bloccava la rivoluzione dottrinale. Finalmente con la lapidazione di Ratzinger “il cataclisma” è il benvenuto, che “crollino le pareti, anche i muri maestri della Chiesa”, come ha sintetizzato il pensiero dei “novatori” germanici Gad Lerner. Ora Francesco non ha più alibi, sia quel Papa prefigurato da quella che il Cardinal Danneels chiamò “la mafia di San Gallo”, quel novero cioè di cardinali che progettarono un papato rivoluzionario con sacerdozio femminile, fine del celibato ecclesiastico, matrimoni gay, eccetera. Bergoglio non è questo tipo di Papa.
4) Specialmente negli ultimi mesi ha contraddetto le aspettative. Sul tema specifico LGBTQ la Santa Sede ha stabilito l’anno scorso che i preti non possono benedire le unioni tra persone dello stesso sesso e che tali benedizioni non sono valide. A scrivere questo giudizio sottoponendolo al Papa era stata la Congregazione per la Dottrina della Fede, non un funzionarietto. Questa sentenza ha suscitato una notevole resistenza specie in Germania e persino tra i vescovi più autorevoli. Almeno due esponenti delle alte gerarchie in Germania, tra cui il Cardinale Reinhard Marx di Monaco, ritenuto uno dei principali consiglieri del Papa, hanno avallato invece una sorta di benedizione “pastorale” per le unioni dello stesso sesso. Non matrimonio ma quasi. Spinti da questo atteggiamento benevolo in Germania e negli Stati Uniti, le parrocchie e i sacerdoti hanno così iniziato a benedire le unioni dello stesso sesso al posto del matrimonio, con crescenti richieste ai vescovi di istituzionalizzare il matrimonio gay. La risposta della Dottrina delle Fede a domande formali se questo fosse consentito o meno, è stato un ”no” secco. E Papa Francesco? Ha approvato la risposta, aggiungendo che non voleva essere “una forma di ingiusta discriminazione, ma piuttosto un richiamo alla verità del rito liturgico” del sacramento del matrimonio.
La caccia alla volpe
5) Ed ecco ora la pressione indecente dei media progressisti religiosi o no, purché politicamente corretti, così che Bergoglio faccia della Santa Chiesa cattolica apostolica romana una colonia tedesca. Ammettiamolo. Sono prevedibili perché la fantasia non è la dote che brilla a Berlino e Colonia, Ma gli orologi a cucù fabbricati da secoli nella Foresta nera sono infallibili e il meccanismo ha funzionato con precisione imbottigliando nel suo conformismo la stampa italiana e quella del mondo intero. Insomma, l’attacco a Papa Ratzinger, accusato di complicità in abusi sessuali contro minori, ha funzionato come il corno che squillando apre l’inizio della caccia alla volpe. E la volpe è la Chiesa e la sua dottrina, come è stata tramandata, rinnovandosi sempre, ma mai rinunciando alla sua essenza, nei secoli.
P.S. Si sta facendo parecchio rumore su una presunta “ammissione” del Papa emerito rispetto alla sua presunta tolleranza verso i preti abusatori di fanciulli [QUI]http://www.korazym.org/70579/il-missile-a-ratzinger-e-anche-unavvertimento-a-bergoglio-che-non-difenda-piu-i-muri-maestri-altrimenti-sistemano-anche-lui-lobiettivo-finale-la-chiesa/. Ha riconosciuto un errore che “egli desidera chiarire”, ha spiegato il Segretario particolare, l’Arcivescovo Georg Gänswein. Il Cardinale Ratzinger ha partecipato effettivamente alla riunione dell’Ordinariato del 15 gennaio 1980, che in precedenza aveva smentito. “Ci tiene a sottolineare che questo non è stato fatto in malafede, ma è stato il risultato di una svista. È molto dispiaciuto per questo errore e chiede di essere scusato”. Ehi, ma non è la confessione di un delitto: in quella riunione non si è avallato l’inserimento in parrocchia di un sacerdote turpe. Bensì si discusse se “fornirgli un alloggio durante il suo trattamento terapeutico a Monaco”. Tutto questo dimostra la volontà del Papa di non lasciare ombre. Confrontandosi con prove e non con dicerie.
Questo articolo è stato pubblicato oggi su Libero Quotidiano.
Foto di copertina: il rapporto sulla pedofilia commissionato dall’Arcidiocesi di München und Freising viene usato contro la Chiesa Cattolica (Foto LaPresse).
§§§
SE PENSATE CHE
STILUM CURIAE SIA UTILE
SE PENSATE CHE
SENZA STILUM CURIAE
L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA
AIUTATE STILUM CURIAE!
*
Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:
IBAN: IT24J0200805205000400690898
*
Oppure su PayPal, marco tosatti
*
La causale può essere: Donazione Stilum Curiae
Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
Y este es el enlace al libro en español
STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM
@marcotosatti
(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)
E ANCHE SU VK.COM
stilumcuriae
SU FACEBOOK
cercate
seguite
Marco Tosatti
SE PENSATE CHE
STILUM CURIAE SIA UTILE
SE PENSATE CHE
SENZA STILUM CURIAE
L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA
AIUTATE STILUM CURIAE!
*
Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:
IBAN: IT24J0200805205000400690898
*
Oppure su PayPal, marco tosatti
*
La causale può essere: Donazione Stilum Curiae
Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto. Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.
Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.
L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto
Condividi i miei articoli:
Tag: abusi, benedetto, korazym, lgbt
Categoria: Generale
“Una comunità di dispersi non ha futuro, si discioglie nel mondo” Ma questa comunità come quella delle origini non dovrebbe essere indiscioglibile vista la speranza che l’ha sostenuta per ormai due millenni? MARANATHA!
Forse servirebbe un San Paolo che ai dubbiosi che avevano perso la speranza perché qualche loro caro era nel frattempo morto, scriveva che al ritorno imminente del Signore prima gli sarebbero andati incontro i loro cari defunti, poi Paolo stesso e gli altri che erano in vita. Ma poi Paolo non ha più scritto niente, una volta morto.
Forse anche le dottrine evolvono e con esse i dogmi, anche se riformulazioni dei dogmi come diceva un grande teologo gesuita non ci saranno. La battaglia non avviene sui libri, ma il suo evolversi si consuma nei cuori.
Caro Renato Farina, certo che ne hai di pelo sullo stomaco (e sulla lingua) a propagandare tesi così fantasiose. L’attacco a Ratzinger è venuto dai nemici storici (teutonici ma non solo) di area progressista – radicale, fuori e dentro la Chiesa. Ma se alzi un po’ la capoccia, pure tu ti renderai conto che di quell’area fanno pienamente parte gli amici carissimi (anche prelati) dell’argentino, mica sono venuti dalla luna.
“Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati-risposati, questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, fa in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io” (cit. Bruno Forte).
Do You remember?
Quei poveri bambini al tempo abusati vengono ora violentati una seconda volta, usandoli per introdurre ufficialmente il sesso per e tra i preti, in tutte le declinazioni.
Intanto satana si sfrega le mani…
Abominio della desolazione: una statua di Giove messa là dove non doveva essere messa nel 167 a. C.
Abominio della desolazione: proteggere e nascondere i preti colpevoli per difendere una “immagine” della santità della sposa immacolata di Cristo.
Il neoclero nella versione più appropriata e confacente a loro stessi, don Ciccio ne sarà contento. Tra essi nel caso, chessò, dovesse dare forfé (non mi correggete) un maradiaga qualsiasi, a voglia a degni sostituti
Si fuera sólo la doctrina, Bergoglio permitiría que fuera destruida pero se trata de algo más.
Alemania busca una formar su propia Iglesia católica reformista separada de Roma no sólo en lo doctrinal sino en lo económico y en todo lo demás.
El objetivo es destruir la unidad de la Iglesia poco a poco y no van a permitir una legión de Iglesias nacionales católicas separadas sino que estas Iglesias se deberán, a su vez, subdividir, hasta que no quede nada como las religiones e Iglesias protestantes que son 30.000.
La Bestia (Imperio global) dará muerte a la Mala Mujer y devorará sus carnes para los que crean en el Apocalipsis.
Ni los obispos alemanes se salvarán.
No se trata de una revolución sino de aniquilación y no entenderlo es comprar la mentira.
Dovremmo tornare alla efficace pratica della Chiesa cattolica italiana e, in particolare, di quella napoletana dei secoli passati. Si tollerava la presenza dei <> controllandoli a vista e lasciando che da inoffensivi zuzurelloni si mischiassero fra il popolo ove con pazienza e scherzoso divertimento della gente li si controllava . Sovente erano degli esclusi dal Conservatorio di Santa Maria della Pietà, ove i giovanetti un poco effeminati venivano educati al canto, sovente con risultati esaltanti. Questa sapienza della Chiesa italiana era inimmaginabile in terra tedesca ove ha sempre prevalso la durezza della norma.
Occorre uno sguardo al passato per recuperare l’equilibrio all’interno della società come insegnava la Chiesa che tollerava la presenza del male per meglio controllarlo usando la severità soltanto quando era necessario e con accorto uso della Legge e della Misericordia.
Parlare di degrado è, ormai da tempo, riduttivo; e, secondo me, siamo solo all’inizio.
Se non sono male informato, Bergoglio sta avviando vari cammini sinodali; ciò non farà che favorire questa disgustosa caciara (per usare un eufemismo). Immagino che il tenore del dibattito sarà questo, e non potrà che creare imbarazzo e allontanare le persone ancora dotate di buonsenso e di buon gusto.
Ho sempre percepito la Chiesa come un’Istituzione morente, ma mai avrei immaginato che avrebbe dato di sé un simile indegno spettacolo. Posso comprendere e perdonarle la resa, non l’ineleganza.
Essendo il Cristianesimo la cifra morale e spirituale dell’Occidente, è assolutamente condivisibile l’idea di chi parla di collasso della nostra Civiltà; e ce lo meriteremmo.
Lei sarà anche antipatico; ma ha ragione:
“Essendo il Cristianesimo la cifra morale e spirituale dell’Occidente, è assolutamente condivisibile l’idea di chi parla di collasso della nostra Civiltà; e ce lo meriteremmo”
Al momento, a parte la preghiera che è la prima e indispensabile cosa, non vedo iniziative volte a creare un piccolo resto di cristiani che come nei primi secoli, nella notte oscura dell’Europa preservino la civiltà.
Se mi è sfuggito qualcosa fatemi un fischio.
Agnostico non sono, ma probabilmente sono antipatico anch’io, poiché concordo in toto con la sua visione.
Vero, giusto, buono, santo e bello vanno SEMPRE insieme nel cattolicesimo: la forma è SEMPRE sostanza. Liturgia, fede, comportamento belli ed eleganti, ossia ordinati alla volontà di Dio, sono sempre necessariamente anche VERI. Benedetto XVI, Papa in prigionia, ha scritto pagine bellissime su questo. Ora, essendo infelicemente regnante il brutto, non possiamo che notarne anche la falsità e la demoniaca ingiustizia.
Sono d’accordo totalmente sull’analisi fatta, tranne che su un punto. Che cioè questo sia anche un attacco al pontefice regnante. No, su questo non sono affatto d’accordo. Ma quand’è che si capirà che Bergoglio in tutto ciò non è una vittima?? Quando si capirà che Bergoglio è esso stesso parte attiva e integrante di quel mondo di corruzione e perversione rappresentato dalla potentissima “lobby gay”interna alla Chiesa?. Analizziamo ciò che sta accadendo in questi giorni. Finora non ha speso una, dico una sola parola il sign. Bergoglio x difendere il suo predecessore così vergognosamente calunniato. No, manco una!!… E di occasioni ne ha avute almeno 4 in questi giorni. Ultima, l’udienza generale di stamattina. Dove, non so se qualcuno ci ha fatto caso, è salito alla ribalta delle cronache x aver detto che “i genitori non devono condannare i figli gay”.” Nulla di nuovo sotto il sole. La Chiesa (e NON bergoglio) ha sempre detto questo. Il catechismo lo dice. Ma attenzione, la scelta di parlare stamattina.. proprio stamattina appare tutto fuorché una spontanea e innocente coincidenza. Nel momento infatti in cui la pressoché totalità della stampa copre di fango con insulti e improperi il predecessore, il nostro non trova di meglio da fare che lanciare durante l’udienza del mercoledì l’ennesimo assist ( così viene definito pressoché unanimemente dai media in questi istanti) al mondo arcobaleno. Col risultato di vedersi ricoperto di elogi sperticati dalla stessa stampa di cui prima….mentre il suo predecessore viene continuamente lapidato nel silenzio totale suo e della “sua” chiesa miserikordiosa. Qualcuno dirà che non è il momento di parlare, che aspetta momenti migliori… magari quando le polemiche si saranno smorzate… Vedremo. Io personalmente non ci credo x nulla!! Anche perché dove VUOLE , il signorino parla subito eccome! Un esempio su tutti… Ricordate il famoso responso della congregazione della dottrina della fede sul no alla benedizione delle unioni gay che tanto clamore provocò lo scorso anno? La domenica successiva alla pubblicazione, NEL PIENO delle polemiche, bergoglio fece un Angelus pieno di rabbia e risentimento. Parlò, in un crescendo di violenza verbale, dei soliti rigoristi e legalisti privi di misericordia che condannano le persone…ecc ecc.. Molti, se non tutti, interpretarono questo discorso come una presa di distanza dal responsum ( che peraltro gli era stato sottoposto) e alcuni giorni dopo fonti vicine a s. Marta confermarono questa versione. Bergoglio prendeva risolutamente le distanze dal( giustissimo) responso. Lì il coraggio lo ha avuto però! Quando si trattava di “difendere” ( da cosa poi non si sa…) i suoi amici gay allora non ha perso tempo a prendere la parola.. e a lanciare dardi infuocati contro chi non la pensava così. E la lettera manoscritta alla suora americana pro gay?? Sperticati elogi anche lì. Con Benedetto invece, lui sì ferocemente attaccato, silenzio totale. Non una parola.
Chiunque abbia un minimo di onestà morale e intellettuale tragga le conclusioni che meglio crede. Io le mie le ho tratte da tempo.
PS: l’altro giorno, in un precedente articolo, commentando l’intervento di Mons. Camisasca, ho affermato di non credere che Bergoglio c’entri in quella che appare sempre più come una trama orchestrata da tempo. Oggi, circa la presunta estraneità del regnante, non sono più disposto a scommetterci.
Sarò ingenuo, ma io invece penso che Bergoglio sia solo un pasticcione che cerca goffamente di dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Mi chiedo come abbia fatto a diventare Cardinale una persona così ostentatamente sciatta. A me pare che non si renda nemmeno conto di dove vive, e qual è il suo ruolo. Un vero incubo.
Le affermazioni per me più sconcertanti le ha fatte la scorsa estate, parlando dei Comandamenti; autentiche balordaggini. Parlo da non credente: i Comandamenti sono pilastri della nostra Civiltà, se non di tutta l’umanità. Mi ha colpito il relativo scarso clamore che quelle insulsaggini hanno avuto sui blog conservatori; sarà che era agosto, ma io mi sarei aspettato una sorta di insurrezione.
Scusate lo sfogo, ma io sono sconcertato.
Magari fosse solo pasticcione. I suoi pasticci vanno sempre in una direzione
Agnostico e simpatico, ma come puoi pensare che allo Spirito Santo sia sfuggito un “pasticcione”? Ai Padri, forse, ma all’Onnisciente proprio non lo si può pensare. Non resta quindi che, per chi crede, anche il “pasticcione” abbia uno scopo nella Istituzione divina cristiana, cattolica e romana.
Quanto poi ai comandamenti quali fondamento della nostra civiltà, il discorso non è proprio così scontato. Basta solo l’idea di peccato ad inficiarne la valenza. Perfino Torquato Tasso sosteneva che l’idea cristiana di peccato ha reso la nostra civiltà più triste ed infantilmente addomesticata.
Caro Stefano, insomma, se ho ben capito il tuo intervento, i gay, la lobby gay, sarebbero il Male che domina la Chiesa cattolica, apostolica , romana e con particolare gravità il suo stesso capo Pietro (ma forse non Pietro) che li difende a spada tratta fin da quando ha pronunciato le parole “chi sono io per giudicarli?”.
Inoltre, indirettamente ne ammetti la fisica presenza anche nella corte di Pietro. Insomma secondo te, questi gay cristiani e cattolici che credono nel Vangelo di Gesù, come andrebbero trattati nella società “Chiesa militante” ed anche “Chiesa docente”, diversamente dalla contemporanea presenza fattuale di tutti loro nella società civile? O non sono neppure civili? E quindi ritornare al rogo, alla segregazione, alle cure chimiche? O non amarli se non nel modo in cui tu intendi l’amore? Quindi sacrificarli, privarli, emarginarli. Insomma infetti da evitare e curare! Gesù, stando ai Vangeli, quantomeno ignora il problema. Altra è la questione di Paolo che chiaramente ed onestamente distingue tra i comandi di Gesù e le sue opinioni e vedute personali. Gesù comanda di amare l’uomo e per di più senza vedere “il Signore” (Matteo) in esso. Non scendiamo a disquisire sul contronatura di aristotelica ed angelica (l’Angelico!) memoria. La Natura è opera buona e dono di Dio. O no?
Omelia profetica di Benedetto XVI durante la sua prima messa di sommo pontefice:
🌟 IL MONDO VIENE SALVATO DAL CROCIFISSO e NON DAI CROCIFISSORI!
“Io sono il Buon Pastore …
Io offro la mia vita per le pecore”, dice Gesù di se stesso (Gv 10, 14s).
Non è il POTERE che redime, ma L’AMORE!
Questo è il segno di Dio:
Egli stesso è amore.
Quante volte noi desidereremmo che Dio si mostrasse più forte. Che Egli colpisse duramente, sconfiggesse il male e creasse un mondo migliore. Tutte le ideologie del potere si giustificano così, giustificano la distruzione di ciò che si opporrebbe al progresso e alla liberazione dell’umanità.
Noi soffriamo per la pazienza di Dio.
E nondimeno abbiamo tutti bisogno della sua pazienza.
🌟Il DIO, che è divenuto AGNELLO, ci dice che IL MONDO VIENE SALVATO DAL CROCIFISSO e NON DAI CROCIFISSORI❗️
https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/homilies/2005/documents/hf_ben-xvi_hom_20050424_inizio-pontificato.html
Deo gratias!
Dipendesse da me, fuori a pedate questi “preti”, che vadano a cercarsi un altro lavoro. Troppo facile farsi i propri comodi con la posizione e lo stipendio assicurati. Sono scandalosi loro, chi li ha ordinati e chi li lascia lì.
Maranatha’! Vieni, Signore e perdona il mio peccato.
https://www.lalucedimaria.it/ultim-ora-croce-di-fuoco-appare-in-cielo-creando-sconcerto-che-cosa-significa/
Si è persa la Fede e con essa tutto il senso del Sacro e del Santo Timore di Dio!
Certo è che la Germania da un punto di vista polito e religioso è sempre stata portatrice di eventi nefasti nonostante i suoi valorosi Santi e Martiri. E mi viene da parafrasare la famosa frase dell’Amleto : “Something is rotten in the state of Germany”
Mi vengono in mente i messaggi di Akita a proposito dell’opera del Diavolo che avrebbe messo ” cardinali contro cardinali e vescovi contro vescovi”
In questi anni ne abbiamo viste tante, ora siamo allo scontro finale?
Questi novelli discepoli di Bentham stanno cercando di abbattere a picconate ciò che resta della chiesa di Roma.
Facilitati in questo dallo spirito del concilio, che deve essere sempre in sintonia con quello dei tempi.
Se il papa non desse loro copertura, ma li sanzionasse per quello che sono, cioè degli eretici e quindi fuori dalla Chiesa Cattolica, la ferita si rimarginerebbe, per quanto dolorosa.
Invece Bergoglio sanziona le “rigidità” dottrinali,
i seminaristi rigidi, la Liturgia Tridentina ecc.
La chiesa cattolica in realtà, non da ora, ha perso il ruolo di guida dello spirito e non ha, sembra, alcuna intenzione di tornare alla sua missione originaria.
L’articolo in oggetto rientra nel filone neotradizionalista scientista e, soprattutto dopo la svolta vaccinista vaticana, cerca di attutire il nefasto ruolo svolto dall’indifendibile (Bergoglio) nel saccheggio dei dogmi.
Invece di fare chiacchere e dare giudizi avventati su chi è il colpevole o su quale fatto ha scatenato tutta questa lordura all’interno del Tempio, dovremmo tutti essere addolorati di quello che la Santa Chiesa sta vivendo… “vedete se c’è un dolore come il mio” questo ed altro si legge nelle Lamentazioni. Ma il Signore avrà ancora pietà interverrà e la risollevera’. I semplici cristiani, che non possono fare niente, anziché scandalizzarsi e buttare veleno su veleno mettendosi di fatto al di fuori e rendendi più sofferta la condizione della Sposa di Cristo, hanno una potentissima e invincibile arma: la preghiera. Con essa e con l’aiuto della Beata Vergine Maria, si avrà finalmente il rinnovamento autentico del Corpo ecclesiale e si assisterà al trionfo del Cuore Immacolato di Maria
Reverendo Padre,
E’ certo che i cristiani non possano fare nulla e debbano esclusivamente pregare?
Quello che io non accetto è l’atteggiamento di alcuni che davanti a tutto questo marasma nella Chiesa, schifandosi, sono capaci solo di mandare anatemi su questo o su quell’altro e si defilano
Buoni solo a criticare. Così non si va da nessuna parte. I cristiani veri devono essere e rimanere fedeli alla Parola di Dio e alla dottrina della Chiesa di sempre senza cedere alle lusinghe e alle filosofie di un mondo senza Dio. Non si deve essere pessimisti. Elia credeva di essere rimasto il solo fedele in Israele e Dio lo rimproverò dicendogli che ce erano invece 7.000. Le assicuro che nella Chiesa vi sono tantissimi preti, vescovi e cardinali fedelissimi al loro ministero nella e per la Chiesa e che con prudenza senza ostentazione mantengono e si spendono per il Regno di Dio. Certi interventi dei nuovi zeloti sono solo controproducenti. I veri cattolici Lavorano senza fare compromessi con lo spirito del mondo, sanno distinguere ciò che può essere lasciato passare da quello che deve essere ostacolato. Come dice Gesù nella parabola della zizzania, attendono che tutto diventi più chiaro e arrivi il momento dell’intervento decisivo. Nel frattempo, al di là dei limiti, imperfezioni e fragilità che ogni figlio di Adamo porta con sé, si sostengono e sostengono il popolo con l’esempio, la preghiera e con il lavoro pastorale nel campo che gli è stato assegnato, chiedendo per la grande Chiesa che arrivi presto l’intervento potente di Colui che rinnova la faccia della terra, lo Spirito del Signore Gesù. Maranatha!
“I cristiani veri devono essere e rimanere fedeli alla Parola di Dio e alla dottrina della Chiesa di sempre senza cedere alle lusinghe e alle filosofie di un mondo senza Dio”
Questo i cattolici lo sanno e lo praticano da sempre.
Il neoclero invece, prima di tutto, deve sapere che non si deve rendere culto a divinità sataniche. E neppure essere seguace di un NON vicario di NSGC che viene spacciato per papa e che tali pratiche compie. Altrimenti le belle e prolisse chiacchiere, dei neopreti della neochiesa, tali rimangono
Caro don Pietro Paolo, sono d’accordo con lei. Ma è proprio sicuro che anche noi che stiamo qui a scrivere non preghiamo, e tanto, con le lacrime agli occhi e il cuore spezzato, per Santa Madre Chiesa Corpo di Cristo, così malata e apparentemente senza speranze? Sicuro che siamo solo quattro leoni da tastiera e che invece non preghiamo assiduamente, noi e le nostre famiglie, chiedendo a Gesù di tornare con giustizia? Che non siamo consapevoli dei molti sacerdoti e Vescovi – tra i quali lei evidentemente – che sono consci del momento terribile?
Ma il Signore non ci sprona anche a FARE oltre a pregare? Anche i ministri, pur prudenti, non dovrebbero farsi sentire?
Mutatis mutandis, è come per il greenpass: se tutti o almeno molti di noi si ribellassero, crollerebbe tutto come un castello di carte (o l’evangelica casa sulla sabbia) e torneremmo alla Verità,
Questo almeno il mio umilissimo pensiero. Una preghiera anche per lei.
Don Pietro Paolo, condivido le tue parole. Gesù ha detto chiaro: “Chi vuol venire dietro a me prenda ogni giorno la sua croce e mi segua”. E seguire l’Agnello mansueto Gesù, altro non significa che arrivare al luogo chiamato Calvario, dove si immolò volontariamente ( quia ipse voluit ) per la salvezza di quanti lo avrebbero seguito nella via crucis facendo come Lui, lasciandosi inchiodare alla propria croce. E dicendo col cuore: Padre perdona chi mi crocifigge.
Caro don Pietro Paolo, “i cristiani non buttano veleno mettendosi fuori dalla Chiesa”, ma, in questa situazione drammatica che la chiesa sta vivendo, sono coloro che devono contribuire a salvarla.
Addolora riscontrare un senso di fatalismo che si traduce in passività e servilismo in larga parte del clero.
Ci troviamo dinanzi a comportamenti eretici sempre più sfrontati della componente “modernista” tedesca, ma non solo, che sa di poter osare.
La Chiesa è una santa cattolica e apostolica, non è arcobaleno.
C’è bisogno di chiarezza e non di ambiguità.
Se la chiesa ha paura di dire la verità ha fallito.
Non si può essere succubi del proprio tempo, non opponendosi alla religione imperante del satanismo sociale.
“Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c’è della zizzania?” 28 Egli disse loro: “Un nemico ha fatto questo”. I servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a coglierla?” 29 Ma egli rispose: “No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. 30 Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: ‘Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio’
D’accordo con lei don Pietro Paolo. Dobbiamo solo avere cura di essere vigilanti (su noi e di fare attenzione a noi stessi per il tempo della mietitura che infallibilmente verrà.
“la gloriosa cattedrale del cristianesimo, sola speranza davanti al nichilismo e alla solitudine imperante”
Mi perdoni l’articolista, ma di quale bastione contro la solitudine parla?
Non mi riferisco a pizze con gli amici, ma all’isolamento che sperimenta il cristiano “non allineato” perfino nella parrocchia, dove nessuno si parla.
L’isolamento che vuole il potere per renderci deboli.
O devo pensare che, una volta finita la Messa, i fedeli si vedano a centinaia, in catacombe di cui non sono a conoscenza?
50 anni fa le parrocchie erano l’emblema della socialità, ora il paragone con le moschee è desolante ed emblematico: i cristiani non hanno più nulla da dirsi e da fare insieme. Lo provano le svariate iniziative del mio parroco andate deserte o, al massimo, qualche conferenza dove la gente ascolta e se ne va.
Ditemi voi che futuro (e presente) hanno delle “comunità” cristiane così
Mio caro, l’unico modo, oggigiorno, per non sentirsi isolato in parrocchia è quello di essere munito di green-pass.
Caro Luciano,
Ha ragione e vale anche per le parrocchie tradizionali, che frequento
La solitudine è malattia dell’anima, pertanto è questione più profonda e complessa del semplice “esser soli”. Con un esempio: spesso mi sento solo pur stando con amici di lunga data perchè non vi è più quell’IDEM SENTIRE che era semplice da vivere negli anni dell’adolescenza, quando bastava mangiare una pizza o andare allo stadio per essere contenti.
Detto ciò, le parrocchie sono comunque un argine alla solitudine; poi è arrivato il disgregmento prodotto dall’uso compulsivo di tecnologia, dalla debole Fede di ciascuno di noi (questa credo sia in realtà la causa principale) infine del Covid che ci ha obbligato all’isolamento “per il nostro bene”.
Ho parlato di isolamento, che non è un fatto interiore, mio o di altri, ma ha una dimensione collettiva.
Credo abbia ragione quando parla di debole fede, perché la fede unisce e la Chiesa ha natura sociale.
Se le parrocchie sono un argine, cosa fanno per aggregare i fedeli? A me risulta nulla.
Come ho detto non mi riferisco a banali pizze con gli amici ma a iniziative volte, se non a cambiare la società, almeno a creare realtà sane come ce n’erano tante fino al Concilio.
Perfino sotto la precedente dittatura la Chiesa mostrava una vitalità che ora le fa difetto: le iniziative (quando ci sono), i movimenti in cui un tempo si formò una società cristiana che ricostruì il Paese dalle macerie, sono oggi ridotti all’insignificanza. Ciò la dice lunga sulla pervasività dell’oppressione presente.
La gente va in Chiesa, fa le sue devozioni e si eclissa.
Un religioso mi ha detto che nelle parrocchie c’è il senso di comunità di un supermarket, dove la gente entra per “consumare” il sacro e poi ognuno per conto suo.
Con queste premesse, cosa pensiamo di arginare e soprattutto di costruire?
Considerazioni assolutamente vere ed attuali. Sto in una città del Nord di medie dimensioni. La parrocchia del mio quartiere negli anni ne ha accorpate altre due, e nonostante questo le Messe sono semi-deserte (soprattutto da due anni a questa parte) e le iniziative sociali son pari a ZERO. L’oratorio praticamente non esiste, nessuno conosce altri parrocchiani. Alla fine, anch’io e la mia famiglia siamo migrati in un’altra parrocchia, più centrale, dove almeno c’è un po’ di aggregazione sociale almeno per i giovani e giovanissimi (anche se si tratta si scout, con tutto quel che ne consegue). Insomma, uno scenario desolante non dico rispetto a quel che mi racconta mia madre degli anni ’50-’60, ma anche in confronto al mio vissuto dei ’70-’80.
Grazie Alessandro per la sua testimonianza di un fenomeno, più diffuso di quanto si pensi.
Il lettore avveduto capisce che non si tratta di fatui sfoghi personali, ma è in gioco il cattolicesimo in Europa: una comunità di dispersi non ha futuro, come scrisse Amerio si discioglie nel mondo.
Rinnovo la proposta, che spero non cada nel vuoto, di replicare l’iniziativa di associazioni laiche: utlizzare un sito di grande diffusione come questo, o crearne uno per organizzare momenti di aggregazione lontano dalla tastiera tra cristiani, che condividono le nostre idee e vogliono realizzare qualcosa di buono assieme.