Lockdown per i no-Cavia? Ottimo, così non Avrete più Alibi…

28 Dicembre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mentre prosegue la tragica farsa in cui siamo coinvolti, senza nessun segno di resipiscenza da parte dei responsabili (alcuni criminali, non esitiamo a dirlo), vogliamo offrirvi il contributo di una persona che sta svolgendo un lavoro meritorio e prezioso di documentazione da due anni a questa parte. E poi un paio di altri elementi, apparsi oggi fra i commenti, ma meritevoli di una luce maggiore. Nel frattempo volevo dirvi che ieri sera mi ha telefonato un amico, supergreenpassato, a letto con il Covid. Per tacere del cardinale vaccinista Bassetti. Per dire…Buona lettura.

§§§

Mi sia consentita una premessa, che ritengo doverosa.

 

Non sono un medico, né un giornalista, né uno scrittore, ma un uomo comune che si sforza di capire cosa accade nel mondo in cui vive. Quindi, non mi interesso solo di Covid.

Per ovviare ai difetti della mia memoria ho deciso, un paio di anni fa, di raccogliere e catalogare i documenti (ma anche gli approfondimenti e le opinioni di persone ben più acculturate di me) incontrati nella mia quotidiana ricerca rivolta al tentativo di comprensione dei fatti, delle tendenze e delle idee. Ho conservato, e continuo a farlo, il tutto in un archivio (https://www.pro-memoria.info) liberamente accessibile anche a chiunque voglia tentare di ritrovare qualcosa che, nel frattempo (ed accade molto più spesso di quanto si immagini) non è più rintracciabile nella sua fonte originaria.

Espletata la premessa per chiarire chi scrive queste riflessioni, mi pongo, e pongo, domande laddove la mia ragione incontra degli ostacoli alla comprensione.

Alcune le ho manifestate in un commento, il 23 dicembre, all’articolo pubblicato su Stilum Curiae “La Voce: gli “Untori” sono i Positivi con Super Green Pass. Sveglia…”.

In quell’occasione espressi delle perplessità derivanti dalla lettura del rapporto settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) riportante i dati ufficiali (al 15 12 2021) della situazione determinata dal virus Sars-Cov-2.

Purtroppo, ad oggi, non ho le risposte a quelle domande.

Nel frattempo, l’ISS ha pubblicato un nuovo rapporto (al 21 12 2021) ed io ho, come in precedenza, riportato in un foglio di calcolo i totali rinvenibili nella Tabella 4 presente a pagina 18 del rapporto stesso.

Siccome, scrissi allora: “non ho atti di fede da manifestare verso una scienza (la medicina) che, per sua natura, è empirica, esperienziale, e, per ciò stesso non esatta ed immutabile”, pongo dei QUESITI.

1 – Perché il tasso di LETALITA’ (ossia la percentuale di decessi dei positivi) con 3 dosi è IDENTICO a quello dei “non vaccinati” (0,588 verso 0,596)?

          A – Non dovrebbero essere i PIU’ PROTETTI avendo ricevuto un’ulteriore somministrazione, ed in tempi recenti?

          B- Saranno anche meno ad essere contagiati ma, se una volta positivi muoiono nella stessa percentuale dei “non vaccinati”, che tipo di protezione hanno ricevuto?

2 – Perché il tasso di LETALITA’ (ossia la percentuale di decessi dei positivi) che hanno ricevuto 2 dosi da più di 5 mesi è ampiamente SUPERIORE a quello dei “non vaccinati” (0,917 verso 0,596)?

          A -Siamo sicuri che serva a qualcosa ricevere 2 dosi se poi, dopo 5/6 mesi, la situazione è PEGGIORE di chi non ha ricevuto alcuna dose?

E’ lecito porsi queste domande?

Vorrei soltanto capire, senza l’intervento di una qualche psicopolizia di orwelliana memoria.

A.G.

 

 

§§§

Il secondo elemento è un commento apparso questa mattina, e si focalizza sul ruolo nefasto, e indecente, svolto dalla stampa mainstream e dalle televisioni, pubbliche e private, nell’alimentare il clima di terrore, falsità e discriminazione. Qualcuno ha commentato nei giorni scorsi che i giornali hanno sempre fatto gli interessi dei loro padroni. Verissimo. Ma gli esecutori materiali, i giornalisti, spesso – non sempre – cercavano di mantenere un minimo di dignità e di rispetto verso i fatti, e se stessi. Non più, evidentemente.

***

Credo che ciò che è avvenuto ed è ancora in corso nel mondo dell’informazione possa ben testimoniare della situazione manicomiale in cui ci troviamo a vivere. Dunque l’altro ieri compare sul sito del Corrierone la notizia che da quando in Germania i non vaccinati sono stati messi “in lockdown”, praticamente chiusi in casa, la curva dei contagi ha preso a calare vistosamente. Boom! La notizia si diffonde alla velocità della luce nell’ambiente della Informazione Unificata: per fermare il diffondersi del contagio basta dunque rinchiudere in casa (qualcuno propone anche il carcere) i non vaccinati! Elementare Watson! Giornalisti, opinionisti, virologi, politici, tutti iscritti per l’occasione a Forca Italia, paiono strafelici: lo avevamo detto, noi, che per salvare la Patria i non vaccinati dovevano essere rinchiusi! Per la verità tempo addietro qualcuno in posizione di responsabilità aveva anche proposto per loro la prigione, un presidente di regione voleva simpaticamente ridurli alla fame, un sindaco di importate città aveva evocato la fucilazione come per disertori in guerra… Però, nel mentre che l’entusiasmo riempiva redazioni e studi televisivi, qualcuno contattava parenti e conoscenti in Germania e ne riferiva sui social: i contagi avevano iniziato a calare ben prima delle misure della Merkel, peraltro neppure severe coi novax come un Italia… Una bufala, un branco di bufale al galoppo nelle praterie mainstream italiane, per almeno una giornata.

Già nelle trasmissioni serali di ieri si avvertiva sentore di retromarcia: è vero, sì, però, non del tutto, bisogna distinguere, adesso sentiamo l’inviato… La “notizia” ieri sera era già scomparsa dal sito del Corriere…

Ma che peccato, potevamo risolvere il problema covid murando vivi i renitenti alla puntura, o magari addirittura sparandogli direttamente, per risparmiare le spese di mantenimento, sull’esempio della Grande Germania (quella di 90 anni fa però…): non era vero niente, cioè non è vero che si può salvare una Nazione sacrificando una parte dei suoi cittadini, quelli di serie B secondo la scientifica definizione di Bruno Vespa.

E dire che sarebbe bastato a conduttori, opinionisti, virologi, cattedratici, contattare qualcuno colà prima di entusiasmarsi e stappare lo champagne, facendo una figura di…deiezioni organiche.

§§§

E infine, il commento di Arrendersi all’Evidenza, che ben conoscete, e di cui non si può non apprezzare lucidità e equilibrio di giudizio.

***

Nel Regno Unito che ha il triplo dei casi rispetto all’Italia, la mortalità attribuita a Covid è inferiore alla nostra. La durata dell’efficacia della copertura vaccinale è in caduta libera. Chiunque è a conoscenza di numerosi casi di positività tra vaccinati con doppia e tripla dose, ma già si parla della quarta… per proteggere TUTTE le fasce di età, incluse quelle in cui la mortalità per Covid scende sotto lo zero virgola zero ics per cento e tenendo sempre conto che l’età media dei deceduti con Covid è grosso modo l’età media della popolazione.

La mortalità totale tra la popolazione è però aumentata nel 2021, con drammatici picchi in fasce di età dove il Covid non c’entra.

Questo articolo è prezioso per fare una analisi dei rischi immediati e purtroppo futuri: un rischio non è una certezza, ma anche morire con Covid non è affatto una certezza, per i positivi.

Anche i pericoli dell’idrossiclorochina sono dei rischi, che meritano attenzione in certi casi specifici e cautela nei dosaggi, eppure sono stati presentati come certezze, impedendo di fatto a tutti di far uso di una cura efficace.

A chi è spaventato dall’eventualità di essere trovato positivo al tampone, i rischi enumerati nell’articolo (e documentati) dovuti a questi vaccini dovrebbero far accapponare la pelle:

-impedimento all’immunità adattativa

-potenziale oncogenesi per integrazione o interferenza epigenetica

-non è escluso che mRNA vaccinale possa retrotrascriversi nel DNA

-rischio ADE

-complicanze tromboemboliche da tossicità della proteina spike

-rischio di sindromi autoimmuni

-concorso alla comparsa di varianti virali

 

I benefici superano certamente i rischi?

Chi ha fatto i conti con i rischi, se non si può nemmeno parlarne?

E firmando di essere informati, lo si era dei benefici decantati oltre i loro meriti o dei rischi taciuti malgrado la loro probabilità?

§§§




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30 commenti

  • Giovanni B. ha detto:

    Impagabile stamane il sito di Repubblica che così sintetizza un intervento a Rai1 del suo direttore Maurizio Molinari: “Servono misure per proteggere (!!) i no-vax che sono i più esposti a omicron”. Il Nobel per l’ipocrisia purtroppo ancora non esiste…

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Il massimo dell’ipocrisia consiste nel chiamare “misure” delle “imposizioni” supportate da minacce e da ritorsioni contro chi non le osserva.

  • Giovanni B. ha detto:

    In effetti l’argomento “reazioni avverse” è oggi il tabù dei tabù, un po’ come il sesso in era vittoriana non se ne deve parlare e basta. L’incauto che osa farne cenno nei salotti televisivi viene immediatamente zittito dal coro seccato di conduttore e ospiti, anche virologi: sono cifre irrisorie, dicono stizziti, assolutamente nella norma (…) per dei vaccini, uno su 1milione disse una volta la virologa Rita Gismondo a Fuori dal coro. Sarà così, però le notizie provenienti dal mondo scientifico americano ed anche europeo dicono concordi che mai nessun vaccino ha causato tante vittime in così poco tempo. Ecco, ho l’impressione che sia come la polvere che si mette sotto al tappeto: ad un dato momento esce fuori tutto insieme quello che si cercava di nascondere…

    • Milli ha detto:

      Tutto giusto. Però ci terrei a ricordare che , giusto qualche mese fa, il presidente di Codacons , in un monento di delirio di onnipotenza (sempre più frequenti tra chi sfila nei salotti tv) ,aveva proposto di togliere il reddito di cittadinanza e pure la pensione ai no vax.
      Giusto, per ricordarlo e non fidarsi troppo.

  • Alberto Ramón Althaus ha detto:

    Los peligros de apoyar el uso de vacunas experimentales

    Las vacunas y cualquier producto médico en etapa experimental no tendrían que ser aplicados a la población hasta que no se realicen estudios que garanticen la salud y la no existencia de consecuencias negativas en dichos productos para las personas.
    Primera consecuencia necesaria de la vacunación experimental es que quienes la fomentan convalidan todas las medidas que los gobiernos quieran tomar en el futuro bajo la excusa de pandemia desde cuarentenas, confinamientos obligatorios similares a los encarcelamientos domiciliarios y sin juicio previo, restricciones a la circulación, cierre de locales, limitaciones de los servicios en locales, impedir el turismo, etc. No podrán decir nada.
    Todo ello genera un enorme daño que reduce los ingresos y endeuda a la población hasta que muchas propiedades y negocios quedan en poder de las finanzas pero, por otra parte, genera enormes ingresos en específicas actividades que tienen característica oligopólicas y están en manos de pocos como farmacéuticas, Internet, bancos, etc.
    No pueden quejarse los que fomentaron la vacunación que los gobiernos persistan en las medidas que han tomado en los años subsiguientes y de manera indefinida mientras ellos mismos entiendan que es conveniente con lo que ponen la vida y el patrimonio de las personas en manos de pocos que actúan de manera discrecional.
    Segunda consecuencia necesaria de la vacunación experimental es que dañan gravemente los derechos del hombre a no ser vacunado o tratado con productos o métodos médicos experimentales sin consecuencias económicas en materia de daños y perjuicios y/o de prisión para el que los fabrica y para los gobiernos que las imponen o permiten como si se tratara de vacunas seguras y sin efectos colaterales graves a corto o largo plazo.
    No está de más señalar que muchas de estas vacunas experimentales son importadas de países que no han tenido muchas preocupaciones por los derechos humanos lo que agrava el problema.
    Tercera consecuencia necesaria de la vacunación experimental es que al eliminar las responsabilidades a futuro de las empresas y los Estados los que promueven estas medidas fomentan o facilitan la producción de vacunas con poca o ninguna efectividad a elevados precios o, incluso, dañinas para la salud ya que cualquiera con espaldas anchas puede lanzar al mercado lo que le parece más conveniente sin los estudios necesarios para asegurar la bondad de los resultados y sin garantías de ningún tipo. No podrán decir nada.
    En definitiva, la salud se deja en manos de empresarios prebendarios y los políticos de turno. Se están haciendo combinaciones en las vacunaciones por lo que se ponen dos vacunas de un tipo y la tercera de otro tipo en ciertos países como una manera de eliminar cualquier demanda civil y comercial, administrativa y/o penal a futuro.
    Es lógico que los gobiernos y las empresas sigan con las vacunas experimentales todo el tiempo que sea posible ya que generan gran rédito político a los gobiernos que se presentan como salvadores y le dan gran poder para controlar la población y, por el otro lado, hay algunas empresas que obtienen ganancias millonarias sin responsabilidad y consecuencia de ningún tipo lo que induce a la producción de baja calidad, bajos costos y elevados precios y sin los necesarios criterios éticos, jurídicos y de salud que se aplicaban con anterioridad.
    Se cierra así un negocio multimillonario sin grandes inversiones y esfuerzos para conseguir una vacuna y se promueve la creación de vacunas de baja calidad o incluso dañinas porque nadie se hace cargo de las consecuencias y nadie promete o asegura ningún resultado. Cuanto mayor sea la cantidad de vacunas experimentales que se obligue a poner a la población mayores serán las posibilidades de daños por la falta de previsión y de seriedad en la confección y los procesos de prueba.
    Cuarta consecuencia necesaria de la vacunación experimental es que al ser aplicada a gran parte de la población y, en especial, a los pequeños con todos los peligros que eso implica para la especie humana, basta con que una sola de las vacunas experimentales que circulan tenga efectos negativos para que el daño ocasionado se multiplique en millones de seres humanos en la presente y las próximas generaciones si es que hay. No podrán decir nada.
    Quinta consecuencia necesaria de la vacunación experimental es que sienta un grave precedente jurídico y político en materia de salud pública. De aquí en más las causas de muchos problemas quedarán sin investigar por los laboratorios por estar relacionadas con consecuencias no queridas de una vacuna experimental y ello afecta la capacidad de información de la población y las posibilidades de investigación de los científicos.
    Es más si alguna vacuna experimental tuviera efectos negativos los mismos no serán dados a conocer para no perjudicar la vacunación y la introducción de productos experimentales a futuro.
    Por otra parte, quién puede lo más puede lo menos, se sienta un precedente en materia de experimentos humanos y más aún cuando dichas vacunas han sido producidas con células de fetos abortados, todo ello, abre la puerta para mayores experimentos humanos sin las medidas correctas preventivas y de cuidado de la salud y sin consecuencias económicas ni de ningún tipo para quiénes los lleven a cabo. No podrán decir nada.
    Todo ello tiende inevitablemente a la desvalorización de los derechos humanos y de los derechos de los ciudadanos y de la vida humana frente a los gobiernos y frente a las empresas.
    Sexta consecuencia inevitable de la vacunación experimental son las inconsistencias en la información y en los mensajes que se recibirán de los medios de comunicación, académicos y políticos generará una gran disonancia cognitiva en la población incapaz de analizar con seriedad la información que recibe y de razonar de manera crítica.
    Por ejemplo, que un millón de personas se reúna para el funeral de Maradona y, luego, esas personas vuelvan al confinamiento no tiene nada de contradictorio para un pensamiento con disonancia cognitiva así como que se aplique medidas de cuarentena en una parte de una ciudad cuando hay otras partes de esa misma ciudad que por ser villas miserias son de imposible control para las autoridades.
    Tampoco ven la disonancia cognitiva de quejarse de los políticos que no cumplen con las medidas porque lo que se debería deducir como conclusión necesaria es que las medidas restrictivas y de control no sirven para nada cuando sacan la conclusión errónea y en vez de pedir libertad salen a pedir que los políticos cumplan las mismas y se convierten en verdaderos inquisidores de una nueva caza de brujas. Contra la necedad no se puede hacer nada.

  • Giovanni B. ha detto:

    Merita di essere menzionato anche il sempre immaginifico Bergoglio che stigmatizzò quelli che rifiutano l’inoculazione come gente che “fa i capricci”. “Basta capricci sul vaccino!” fu la sua uscita, ovviamente subito applaudita da giornalissimi e televisionissime. Amen.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    I nostri governanti giocano a dadi sulle nostre persone.
    Questa non è una riflessione per esperti. So benissimo che su questi argomenti c’è chi ne sa molto più di me. Ma ne esistono tanti che ne sanno molto di meno ed è a loro che la dedico .
    Il dado oggetto del mio articolo https://www.marcotosatti.com/2021/11/03/le-statistiche-viste-da-un-esperto-il-certo-il-possibile-limpossibile-il-probabile/ ha ancora moltissime cose da dirci sulle statistiche bugiarde e fasulle che ci vengono propinate sui vaccini e sul covid.
    La probabilità matematica (rapporto fra numero di eventi favorevoli e numero totale di eventi possibili) è calcolabile con certezza quando sono certi i due termini del rapporto. Se questo non è, si può procedere al calcolo di una probabilità statistica ricavata dal rapporto fra frequenza di prove con esito favorevole e totale delle prove. Ma qui sta il busillis : quante prove devo effettuare affinchè il calcolo dia un risultato il più vicino possibile alla realtà?
    Chiediamolo al dado.
    Nell’articolo citato, abbiamo visto che la probabilità che lanciando un dado esca un determinato numero è 1 (numero di casi favorevoli ) su 6 (numero di casi possibili) : 1*100/6= 16,67%.
    Questa probabilità vale per ognuno dei sei numeri scritti sulle sei facce del dado.
    Ora proviamo ad ottenere la stessa risposta mediante prove.
    Supponiamo di fare dieci prove ottenendo la seguente sequenza di risultati : 4,6,3,2,2,6,3,5,2,3. Facciamo la tabellina delle frequenze :
    4 freq. = 1
    6 freq. = 2
    3 freq. = 3
    2 freq. = 3
    5 freq. = 1
    1 freq. = 0
    Le corrispondenti probabilità statistiche (frequenza/ numero di prove) risultano essere:
    1 Prob. = 0 ; 2 Prob. = 30% ; 3 Prob. = 30% ; 4 Prob. = 10% ; 5 Prob. = 10% ; 6 Prob. = 20%
    Dopodichè vado in giro a dire che ho scientificamente provato che lanciando un dado, i numeri 2 e 3 hanno una probabilità di uscire 3 volte superiore a quella dei numeri 4 e 5 e 5 volte superiore a quella del numero 6 e che il numero 1 ha 0 probabilità di uscire. Si tratta di risultati nemmeno confrontabili con quelli ottenuti col calcolo della probabilità matematica e inutilizzabili per fare previsioni su quello che avverrà effettuando altri lanci. Ma non è finita qui.
    Se riprovo facendo altri dieci lanci avrò 10 numeri completamente diversi , ad esempio : 3,2,1,4,1,5,6,3,4,1.
    Per conseguenza saranno completamente diversi i risultati del conteggio delle frequenze e del calcolo delle probabilità statitistiche. Chi ne ha voglia, provi a farlo.
    Tutto ciò premesso, mi pare evidente che utilizzare le frequenze dei non vaccinati, dei semi vaccinati, dei totalmente vaccinati, dei vaccinati scaduti, rilevate in determinate situazioni come positivi, ricoverati in reparti normali, in terapie intensive, in camere mortuarie o in una farmacia dove si effettuano i tamponi, e poi utilizzarle per calcolare delle probabilità statistiche e ricavarne dei rapporti per calcolare indici di rischio di positività, di necessità di ricovero e addirittura di morte per le diverse categorie, sia un esercizio del tutto inutile per non dire pericoloso e offensivo per l’intelligenza della gente. Senza contare che i campioni utilizzati sono troppo piccoli per dare risposte attendibili, che i valori di frequenza rilevati sono continuamente variabili di giorno in giorno, che errori di calcolo sono sempre possibili. Eppure ancora ieri sera ci siamo sentiti autorevolmente dire che un ultra ottantenne non vaccinato ha una probabilità di morire di covid 80 volte superiore a quella di un vaccinato. Forse questo potrà servire per giustificare l’ingiustificabile moria di anziani avvenuta soprattutto nei primi mesi di pandemia nelle RSA, grazie all’incuria con cui la loro salute è stata seguita.
    La lezioncina del dado però non finisce qui.
    Se la probabilità matematica che esca un determinato numero è uguale a 1/6 qual è la probabilità che uno stesso numero esca due volte di seguito? La semplice esperienza ci dice che tale probabilità è sicuramente più piccola di 1/6 e la matematica che cosa ci dice? La risposta matematica è che trattandosi di una probabilità composta il suo valore è uguale al prodotto delle due probabilità singole. In questo caso il risultato è 1/6 * 1/6 = 1/36 = 2,78 % .
    Applicando tale procedimento possiamo calcolare quale sia la probabilità per una stessa persona di ammalarsi due volte di covid. Se la probabilità di ammalarsi una volta è 2/100.000 quella di ammalarsi due volte è 4/10.000.000.000, ma non è per merito del vaccino!!!!!!!
    E se i dadi invece di essere uno fossero due? Questo ve lo racconterò la prossima volta.

    • arrendersi all'evidenza ha detto:

      Magistrale! Ringrazio e attendo il seguito.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        OK . Sarà noioso per qualcuno ma è necessario, perchè sono ancora troppi ad essere convinti che i numeri parlino da soli……

    • Milli ha detto:

      Mi permetto di rispondere non con ragionamenti matematici, ma con la mia esperienza, limitata quanto volete. Mio marito ha preso il virus un anno e mezzo fa, l’ha ripreso qualche giorno fa. E ne è guarito. Cosa mi dice questa esperienza? Che il virus non è più lo stesso di prima.

  • Pro Memoria ha detto:

    Purtroppo nell’indicare il link al documento originale dell’ISS ho commesso un errore nel copiare ed incollare lo stesso nella parola “rapporto”.

    Il link, per chi desiderasse accedere al documento o scaricarlo, è:

    https://www.pro-memoria.info/wp/wp-content/uploads/Report_-Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19-_-21-12-2021-Istituto-Superiore-Sanita%CC%80-ISS.pdf

    Buona giornata a tutti

  • giovanni ha detto:

    Questi individui, a cui chissa’ se e’ rimasto qualcosa assimilabile all’umanita, hanno la stessa credibilita’ di
    un Arsenio Lupen sostenitore del non aver mai rubato.
    Le scuse poi per giustificare i contagi, benche’ ”vaccinati ” sono cosi’ puerili , da poterle classificare al di sotto di quelle usate dai bambini all’asilo. Essi usano la bocca per emettere flatulenze per le quali e’ demandata un’altra parte del corpo, situata nel lato posteriore sotto la cintura. Eppure, nonostante cio’, i tracannatori di simili oscenita’ sono ancora troppi. Speriamo bene.

  • PIERO LAPORTA ha detto:

    Non posso andare al ristorante? Non ci vado
    Non posso andare al bar? Non ci vado
    Non posso andare in chiesa? Non ci vado
    Avrò più tempo, pregando, per affidarvi alla Divina Misericordia

    • Otep ha detto:

      In effetti non credo a qualcuno importi dove va o non va ..

      • Milli ha detto:

        Interessante il suo nick name, soprattutto se letto al contrario. 😂. La dice lunga su ciò che scrive.👍

    • mamalifed ha detto:

      caro generale, se non posso andare a lavorare perché mi sospendono, se introducono l’obbligo per gli studenti…

  • GIOPAV ha detto:

    Non sono nè un medico nè uno scienziato nè un politico
    e neppure un consacrato iscariota, pertanto come uomo
    in Grazia di DIO, chiedo lumi attraverso la preghiera.
    Avevo già notato negli anni passati, che tante idee rivelatasi
    negli anni succesive giuste, non venivano certamente dal
    mio cervellone. Quando ci fu la notizia che l’Austria aveva
    messo “in lockdown” i non vaccinati anchio pensai che in
    quel modo si sarebbe dimostrato l’inutilità delle vaccinazioni.
    Peccato che l’esperimento durò solo una settimana.
    Oggi se l’Italia e ovviamente il VATICANO, imitassero
    l’Austria per un periodo più lungo, senza comprenderlo,
    da parte dei consacrati e dei politici, ci troveremo un
    numero di persone sufficientemente sane di anima e
    di corpo.

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Qualche mese fa chi si vaccinava diceva di farlo per gli altri, perché immunizzandosi non solo preservava se stesso, ma smetteva di rappresentare un problema specialmente per i più fragili.

    Con questo criterio i buoni potevano cordialmente disprezzare gli egoisti e il potere ha imposto agli egoisti le misure più adeguate per fiaccarne la resistenza nell’adeguarsi al sentire comune e al bene comune.

    Se si fosse fatta informazione scientifica per un centesimo della retorica buonista saremmo tutti un po’ più consapevoli della realtà.
    Adesso chi è vaccinato, anche in tripla dose, è contagiato e contagioso: se si ammala ne soffra in modo più lieve?
    I riscontri non escludono anche ricoveri e decessi.

    A parte lo stato di salute personale, il fatto è che contagiandosi e contagiando il vaccinato non si distingue dal non vaccinato nel rappresentare un potenziale veicolo di trasmissione del contagio.
    La logica concluderebbe che chi non si vaccina sta semplicemente facendo una propria scelta tra rischio e beneficio, esattamente come il vaccinato. Per se stesso e senza più ricorrere al criterio che lo faccia per altri.

    E’ venuto meno il razionale per imporre per legge una deroga ai diritti costituzionali previsti all’Art. 32. Infatti l’obbligo (surrettizio, senza prendersene nemmeno la responsabilità) imposto a chi non vorrebbe vaccinarsi non determina una condizione differente di trasmissibilità rispetto ai vaccinati.

    Costringere a un trattamento ancora sperimentale e non privo di rischi, dall’efficacia sempre più labile, negando l’esistenza di altre cure efficaci che impedirebbero l’autorizzazione in deroga del trattamento sperimentale, non ha senso se poi chi si vaccina è comunque nelle stesse condizioni di chi non lo fa, tranne per un QR code, che tuttavia con la scienza non ha nulla a che vedere,

    • Paoletta ha detto:

      parole sante, ma non credo che verranno recepite dai padroni del vapore, il cui scopo e’ guadagnare e far guadagnare i loro amici. Dopo due anni di epidemia se ne escono con l’obbligo della ffp2, e dicono che lo fanno “per sicurezza”. Mah…

    • Giovanni B. ha detto:

      Ah, sì, abbiamo avuto una epidemia di altruismo in Italia…All’inizio c’erano quelli che si precipitavano a farsi inoculare, magari saltando la fila, dichiarando poi di averlo fatto perché desiderosi di tutelare la salute altrui… Questo ha in seguito portato politici, opinionisti e cardinali a bollare i dubbiosi del siero come egoisti irredimibili, nemici di un “senso di comunità” di cui si erano perse le tracce, nel discorso pubblico, da decenni. Un vaccino per l’Ipocrisia, questo servirebbe davvero, ma qualora ne disponessimo temo non ne basterebbe una decina di dosi all’anno…

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Quiz, è un quiz, come quello che qui vi pongo.
    Io abito in paese con 7313 abitanti, che si estende su una superficie di 3,64 km quadrati con una densità di 2009 abitanti per km quadrato.
    Adesso pongo una domanda : che probabilità ho di essere colpito da un fulmine?
    Scommettiamo che non risponderà nessuno?

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      meno di 1/2000 = 0,0005 dando per certo che un fulmine cada e presumendo meno di un terzo degli abitanti del suo paese fuori di casa quando il fulmine colpisce

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Caro generale, nel tentativo di quantificare una risposta lei ha dovuto fare due ipotesi non verificabili, dimenticandone una terza ( che il fulmine colpisca una persona ) e una quarta (che io sia fra le persone all’aperto). Bocciato.

        • unaopinione ha detto:

          Sí … anche lui si é fatto i suoi calcoli esatti concludendo che le possibilitá erano nulle … ed é stato “bocciato” in pieno:
          https://www.rt.com/news/544448-indonesia-lightning-strike-video/
          Per cui mi chiedo: ma senza ombrello le probabilitá sarebbero state minori?
          Nota: comunque trovo che il numero di abitanti non dovrebbe avere nessuna relazione sulla probabilitá che Stilumcuriale Emerito sia colpito da un fulmine (salvo che abbia accanto uno sfigato come quello del video che funga da “parafulmini” e quindi in quest´ultimo caso la probabilitá é quasi zero).

      • arrendersi all'evidenza ha detto:

        Supponiamo che il fulmine sia solo uno e che possa far danni in un raggio di 20 metri da dove cade: l’area interessata è di 1256 metri quadri, dove (se la distribuzione della popolazione fosse omogenea) potrebbero esserci 2009 x 1256/1000000 = 2,5 persone. Poi dipende se quelle persone sono all’esterno o no. Quindi per ogni fulmine che cade e presa per buona l’area interessata dal fulmine, in un’ipotetica distribuzione omogenea della popolazione potrebbero essere interessate (statisticamente) 2,5 persone. E’ tutta teoria, perché le persone in quei 1256 metri quadrati potrebbero essere molte di più se vi fosse in corso una festa paesana o nessuna, se il fulmine cadesse in un’area coperta o interdetta all’accesso. La probabilità teorica riferibile al singolo abitante del Comune (2,5/7313*100) sarebbe dello 0,033%, ma tutto cambia nella realtà. Un malato allettato non esce di casa, logicamente la maggior parte di chi era fuori di casa vedendo che stava per piovere si è riparata al coperto, se c’è un albero nei dintorni è più probabile che il fulmine cada lì, d’estate il paese si popola o si spopola etc etc.
        Ma sono sicuro che Stilumcuriale Emerito si farà beffe dell’elucubrazione, spiazzandola con qualcosa di meglio!

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          In realtà è la domanda che è mal posta. Se la domanda fosse stata: se cadesse un fulmine sul nostro paese e colpisse una persona, quale sarebbe la probabilità che tale fulmine colpisse me? In tal caso la risposta giusta sarebbe
          1*100/7313 = 0,01367 %.
          Ma per come è posta la domanda, senza specificazione del periodo dell’anno, la frequenza media di fulmini caduti sul territorio in quel periodo, la probabilità che un fulmine cada su una persona anzichè sul terreno, una risposta esatta è impossibile e comunque molto più piccola di quella calcolata semplicemente rispetto alla popolazione. Si tratta infatti non di una probabilità semplice, ma di una probabilità composta e quindi del prodotto di tanti numeri minori di uno.

          • Milli ha detto:

            Io penso che il sig.Stilumcuriale Emerito col cavolo se ne vada a spasso quando sta per arrivare un temporale, per cui le probabilità di essere colpito da un fulmine sono pari a zero. Forse è più probabile che venga colpito da un meteorite mentre è seduto sulla poltrona di casa.

  • gianni ha detto:

    E’ uno sforso inutile cercare ragione negli atti di gestione di questa cosiddetta pandemia globale. Di globale c’è solo il servilismo dei confratelli di Loggia posti al vertice di ogni nazione che si ritrova sotto il giogo dei vertici della finanza globale, un piccolo numero di Farisei illuminati che hanno per unico scopo il preparare il terreno alla venuta del loro Padrone. E questo GADU che celebrano, e fanno celebrare in Loggia anche con sacrifici umani e atti di odio verso Cristo, non ama l’uomo, lo disprezza e ne vuole la morte, dal Principio. Lo chiamano neomalthusianesimo, ma si può definire meglio sterminio.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Già così no è che ne abbiano molti (di alibi)… se numeri dati da dittatura sono reali… difficile pensare a nazione appestata da meno di 20% di reietti che no possono più manco prendersi caffè in piedi … a cui sono preclusi cinema teatri auditorium conferenze università piscine palestre e financo piste da sci (surreale!)…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/