Apprendiamo da nostre fonti interne che, ultimamente, in Curia Romana sarebbero in corso vere e proprie “purghe” in alcune Congregazioni (principalmente Clero e CdF).
Ma andiamo con ordine.
Congregazione per il Clero:
l’11 giugno 2021 la Sala Stampa della Santa Sede pubblica (qui) la nomina del nuovo prefetto della Congregazione per il Clero nella persona di S.Ecc.za Rev.ma Mons. Lazarus You Heung-sik (qui).
La notizia di per sé non avrebbe nessuna particolarità, si tratterebbe di un semplice avvicendamento in Curia. Quello che stupisce è la tempistica, infatti, il cardinale Stella sarebbe comunque andato in pensione il 18 agosto 2021 (al compimento degli 80 anni di età) e stupisce il fatto che non sia accennato, nel comunicato, una rinuncia/dimissioni del Card. Stella: di fatto uno schiaffo\rimozione. Stupisce, poi, ancora di più il fatto che il nuovo prefetto, a parte un’esperienza giovanile a Roma, non sia mai uscito dalla Corea del Sud e non abbia alcuna esperienza pregressa di Curia Romana. L’Ex prefetto Card. Stella non sarebbe poi stato minimamente consultato per il successore e freddamente congedato anzitempo. Stella, fedelissimo del Santo Padre (non ha mai creato “problemi” alla linea teologica del pontificato), e certamente non “tradizionalista”, pagherebbe, inter alia, per aver cercato di impedire la pubblicazione del Motu Proprio “Traditionis Custodes”, in quanto ritenuto divisivo e dannoso per la Chiesa.
Una sorte non migliore è toccato a Mons. Jorge Carlos Patron Wong (qui), Segretario per i Seminari della Congregazione per il Clero, voluto dal Card. Stella nel 2013 e silurato l’8 dicembre scorso (qui), in seguito ad un’udienza assai singolare. Sembrerebbe che il Santo Padre abbia congedato il prelato messicano in pochi minuti (due o tre) spedendolo nella piccola e sperduta Arcidiocesi di Jalapa (qui), il monsignore sconterebbe il fatto di essere “un uomo di Stella”.
Congregazione per la Dottrina della Fede:
Le “purghe”, più pesanti e profonde, come sopra accennato, riguarderebbero la Congregazione per la Dottrina della Fede.
E’ noto che al Santo Padre il “responsum” (qui) col quale la Congregazione ha negato la benedizione delle “coppie” omosessuali non sia andato a genio, come si suol dire. Il provvedimento, infatti, sarebbe stato “approvato” obtorto collo.
Inoltre la Congregazione si sarebbe cautamente opposta anche al famigerato Motu Proprio “Traditionis Custodes”, sempre al fine di evitare divisioni e frazionamenti all’interno della Chiesa Cattolica, oltre a che alla istituzione di una ulteriore ed inutile Commissione sul Diaconato Femminile.
Ulteriori e generalizzati rimproveri poi verrebbero da Casa Santa Marta per un presunto mancato sostegno teologico al pontificato da parte della Congregazione.
Ricordiamo che la CDF non è il notaio del S. Padre ma un organo di controllo e difesa dell’ortodossia cattolica. Suo compito è anche di vagliare i documenti e di, eventualmente, espungerne gli errori o le eresie dottrinali quali ve ne fossero.
Quindi il S. Padre, ci dicono nostre fonti, starebbe per allontanare dalla Congregazione il Segretario Mons. Giacomo Morandi (qui), conosciuto ed apprezzato in Curia romana per l’equilibrio nel gestire casi anche assai difficili e delicati, trasferendolo in una diocesi italiana (probabilmente Pesaro, Firenze o Reggio Emilia). Sappiamo che molti prelati si sono detti sorpresi e delusi se fosse confermato il suo allontanamento.
Ma le sorprese non finiscono qui:
A luglio 2022 scade il mandato del prefetto Card. Ladaria. Il Santo Padre sarebbe addirittura pronto per assumere personalmente la guida della Congregazione. Se fosse vero, sarebbe un fatto senza precedenti. Storicamente fino al 1965 i Papi erano anche “prefetti” del Sant’Uffizio ma governavano tramite un “Segretario”. Dal 1965 in poi venne nominato un Prefetto e il Papa lasciò la guida del dicastero. Se fossero confermate queste indiscrezioni si avrebbe per la prima volta la figura di un Papa Prefetto che dovrebbe autocontrollare i propri atti. Una follia.
Sarebbero poi nominati Segretari gli attuali sottosegretari, Mons. Matteo Visioli e Mons. Armando Matteo, recentemente nominato senza particolare motivo. La CDF quindi sarebbe divisa in due macro aree (Disciplinare e Dottrinale) con funzioni tuttavia assai ridotte rispetto al passato.
Luigi
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“… avrebbe per la prima volta la figura di un Papa Prefetto che dovrebbe autocontrollare i propri atti. Una follia”
Veramente la follia consiste nel considerare e chiamare “Papa”, il povero don Ciccio, che da buon adepto di divinità sataniche fa quello che deve fare
Gavin Fish investigative report on the death of Father Joe Moreno:
https://gavinfish.com/cases/father-joseph-moreno/
https://www.youtube.com/watch?v=WRKe2LXeY1s
Please share with Archbishop Vigano, and spread this documentary. May God truly bless your day! Our Lady of Fatima, Pray for us.
holylove.org
Il problema è che questo
pontefice si sente come il
sommo sacerdote caifa ,
padrone delle coscienze e
del rito , collaborazionista
del potere mondano e
statale ; che pensa che
l’ unica preghiera vera è
la sua e l’unica Messa è
quella depotenziata di
Paolo VI , perché mette
in risalto la sua vanità , e
il passo successivo è stato la
superbia ,come quella di pubblicare il
motu proprio contro la
Messa Antica di San Pio V.
La Bibbia ci dice un’altra
cosa , e cioè che tutti i
personaggi ivi contenuti
sono tutti diversi,e diversa
è la loro vocazione.
Provate a fargli presente ,
al principe degli Apostoli ,
che Cristo è Dio e uomo ( Deus
et homo est Christus ) ,che la
Madonna è corredentrice ,e
tutte le religioni nate
all’infuori d’Israele non
servono a nulla e lui vi
chiamerà fanatici , e ci
parlerà di fatti lontani
migliaia di chilometri , e
come un bravo prestigiatore
ci farà guardare dove vuole
lui , per nascondere ciò che
è davanti ai nostri occhi ,
ossia l’inizio della fine
della troppo lunga stagione
conciliare e dei suoi frutti
insipidi.
Invece: nella giornata di oggi è stato nominato un Commissario Straordinario per curare «la gestione economica dei beni del Capitolo» della Basilica Papale di Santa Maggiore, dove il papa si è recato 90 volte per pregare davanti alla Madonna Salus populi romani; il conto è puntualmente aggiornato dal direttore de “Il Sismografo”. Sulle “particolari complessità” di tale gestione – si sottolinea in un Comunicato diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede – ha gravato la “diffusione della pandemia”…
Ad ogni buon conto: bisogna fare i “conti” (anche in questo caso;???) con un virus… Sarà! a me sembra che, sotto questo pontificato, il ricorso al “commissariamento” sia di routine…
Peccato che il papa non riesca a trovare antidoti adeguati a tutte le altre “pandemie”, quotidianamente stigmatizzate, «che impediscono il diffondersi della cultura del dialogo e della cultura dell’inclusione. Oggi domina la cultura dello scarto, purtroppo», come ha lamentato ancora una volta nell’udienza odierna riservata agli organizzatori e agli artisti del Concerto di Natale in Vaticano!
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/12/15/0851/01795.html
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